LINEE GUIDA PER LA CREAZIONE DI CORSI DI STUDIO INTERNAZIONALI. Normativa di riferimento per i corsi di studio internazionali.. 2

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1 LINEE GUIDA PER LA CREAZIONE DI CORSI DI STUDIO INTERNAZIONALI Sommario QUADRO NORMATIVO E TIPOLOGIE Normativa di riferimento per i corsi di studio internazionali.. 2 Tipologie dei corsi di studio cosiddetti internazionali Corsi di studio di Ateneo con mobilità strutturata (con rilascio del doppio titolo).2 2. Corsi di studio interateneo con ordinamento congiunto (titolo congiunto, doppio o multiplo) Corsi di studio di Ateneo erogati in lingua straniera (titolo di studio italiano)..3 FASI FONDAMENTALI PER L ISTITUZIONE E LA GESTIONE DI CDS INTERNAZIONALI.3 A. Ideazione.3 B. Progettazione 4 B.1. Individuazione del percorso.4 B.2. Integrazione corsi di studio 4 B.3. Studio e redazione della convenzione 4 C. Approvazione.6 C. 1. Approvazione del percorso internazionale..6 C.2. Approvazione e stipula della convenzione..6 D. Attivazione del programma 6 1

2 QUADRO NORMATIVO E TIPOLOGIE Normativa di riferimento per i corsi di studio internazionali DM 270/2004 Nota MIUR n. 17 del 16/02/2011 DM 635/2016 DM 987/2016 Nota MIUR DGSINFS n del 12/05/2017 DM 935/2017 Guida CUN alla scrittura degli ordinamenti didattici (A.A. 17/18) Tipologie dei corsi di studio cosiddetti internazionali Anzitutto occorre premettere che manca a tutt oggi una definizione normativa chiara e univoca delle tipologie di corso di studio internazionale. Esistono, infatti, diverse definizioni a seconda della materia che si sta regolando. Tuttavia, ai fini delle presenti linee guida, si ritiene utile adottare convenzionalmente le seguenti definizioni per descrivere quelle che, guardando anche alle diverse esperienze realizzate negli anni dai vari atenei, rappresentano le 3 principali tipologie di corso internazionale : 1. corsi di studio di Ateneo con mobilità strutturata (con rilascio del doppio titolo) 2. corsi di studio interateneo con ordinamento congiunto (titolo congiunto, doppio o multiplo) 3. corsi di studio di Ateneo erogati in lingua straniera 1. Corsi di studio di Ateneo con mobilità strutturata (con rilascio del doppio titolo) Il corso di studio è attivato singolarmente da ogni Ateneo con Ordinamento proprio. L Ateneo può eventualmente, ove possibile, prevedere uno specifico curriculum da dedicare a questo percorso internazionale 1. Il corso è istituito sulla base di Convenzioni, che presuppongono l analisi e la comparazione dei corsi di studio esistenti, al fine di trovare dei punti di contatto sia nelle attività formative che nei risultati di apprendimento. Poiché gli ordinamenti sono separati e non si modifica l Ordinamento del corso esistente, bensì ci si muove nel suo pieno rispetto, non è previsto alcun passaggio al CUN. Vengono individuati dei percorsi integrati di apprendimento sulla base di schemi di mobilità per gli studenti. Tale mobilità è riservata solo ad una parte degli studenti che si iscrive al corso di studio, individuata sulla base di una selezione. La procedura al momento in atto prevede che la caratteristica internazionale del corso vada dichiarata nel quadro B5 della Scheda Unica Annuale dei Corsi di Studio (SUA), inserendo anche gli estremi della convenzione. 1 In questo caso, occorre rispettare i vincoli normativi previsti per l attivazione di curricula 2

3 2. Corsi di studio interateneo con ordinamento congiunto (titolo congiunto, doppio o multiplo) In questa tipologia si collocano i corsi di studio che vengono progettati, organizzati e sviluppati congiuntamente da due o più Atenei, di cui uno straniero. Il corso si basa su una Convenzione tra Atenei. L attuale procedura ministeriale per l accreditamento prevede che tale Convenzione vada riportata nella Scheda Unica Annuale dei Corsi di Studio (SUA-CdS), sezione A4 Corsi interateneo (la modifica di questo campo rappresenta una modifica di Ordinamento). Le attività didattiche vengono erogate, di norma, in due o più sedi e la mobilità presso le sedi partner è parte integrante del percorso di studio e, quindi, obbligatoria per tutti gli studenti iscritti al corso. Tutti gli studenti iscritti al Corso ottengono un titolo di studio congiunto (nella forma stabilita in convenzione: pergamena doppia/multipla o unica). 3. Corsi di studio di Ateneo erogati in lingua straniera (titolo di studio italiano) 2 Si tratta di corsi di studio che intendono attrarre soprattutto studenti stranieri e che per questo motivo utilizzano nella didattica e nelle prove d esame una lingua diversa dall italiano. E una tipologia di corso gestita interamente dall Ateneo con proprio Ordinamento. FASI FONDAMENTALI PER L ISTITUZIONE E LA GESTIONE DI CDS INTERNAZIONALI Alla base di tutti i successivi punti deve esistere una strategia di Ateneo sui tempi dell internazionalizzazione che dovrebbe porre l attenzione sui seguenti aspetti: offerta formativa opportunità per gli studenti finanziamenti, tasse, budget dedicato motivazione/flessibilità dei docenti e competenza personale T/A A. Ideazione La struttura didattica, sulla base di politiche di dipartimento, di accordi informali tra docenti e di particolari esigenze manifestate dalla popolazione studentesca e dal contesto socio-economico, decide di progettare un corso internazionale. L ideazione di un percorso internazionale può essere associata alla volontà di istituire un 2 Alla luce della recente pronuncia del Consiglio di Stato (n. 617 del 29 gennaio 2018) che ha stabilito che gli atenei possono «affiancare all'erogazione di corsi universitari in lingua italiana corsi in lingua straniera, anche in considerazione della specificità di determinati settori scientifico-disciplinari», il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ha avviato un tavolo dedicato alla definizione degli orientamenti e indirizzi da adottare in relazione a tali corsi. 3

4 corso di studi totalmente o parzialmente in lingua straniera e può prevedere il rilascio di un titolo doppio o congiunto. B. Progettazione B.1. Individuazione del percorso Prima di tutto le strutture didattiche possono individuare, nell ambito dell offerta già approvata dell Ateneo, un corso di studio che, rispettando i vincoli ministeriali relativi all offerta formativa, possa essere modificato: a livello di insegnamenti, nell ambito dell Ordinamento approvato, per rendere il più possibile compatibili e vicendevolmente riconoscibili gli insegnamenti erogati, anche in lingua straniera a livello di percorso, prevedendo curricula specifici che tengano conto delle medesime problematiche (nel rispetto dei vincoli previsti dalla normativa) B.2. Integrazione corsi di studio L integrazione deve essere il risultato di un attento processo che richiede: a) la conoscenza reciproca dei rispettivi sistemi universitari, che consenta di comparare i livelli di studio cui corrispondono i corsi che si vogliono integrare; b) l individuazione condivisa della modalità di integrazione più appropriata. L integrazione può riguardare anche uno solo degli eventuali curricula in cui si articola un corso di studio e può, se del caso, portare alla costruzione di un nuovo specifico itinerario di nicchia all interno del corso, sempreché questo non contravvenga ai vincoli di ordinamento; c) un attento esame congiunto dei due corsi di studio, che porti a confrontare i rispettivi obiettivi e percorsi formativi e a definire il programma integrato, basato fondamentalmente sul reciproco riconoscimento delle attività formative svolte da ciascuna istituzione; d) la progettazione di forme di mobilità studentesca strutturata, attraverso la quale si sostituiscono segmenti di attività formative ritenute equivalenti o si compensano le diversità tra obiettivi di formazione. L integrazione può essere definita a livello di corso di laurea, di corso di laurea magistrale ovvero riguardare entrambi i livelli di studio, comportando in ciascun caso specifici obblighi sia per gli studenti che partecipano al programma sia per gli atenei cooperanti, e potrebbe determinare, qualora ricorrano le condizioni di ordine didattico, il conseguimento di titoli di diverso valore. B.3. Studio e redazione della convenzione Una volta effettuate le opportune modifiche (insegnamenti/curricula specifici), è necessario studiare la convenzione che regolerà la gestione del programma. Essa va studiata e redatta in collaborazione con i futuri partners e dovrà comunque stabilire alcuni aspetti fondamentali: La definizione del titolo rilasciato, doppio o congiunto; le modalità di conseguimento (ad esempio: sedute di laurea, istanze, documentazione da presentare, bolli) e di rilascio; Nel caso di doppio titolo, i requisiti condivisi e comuni per la partecipazione degli studenti alla mobilità e le modalità di accesso ai programmi di studio dell università partner; 4

5 Nel caso di titolo congiunto, i requisiti condivisi e comuni per l accesso degli studenti al CdS internazionale; I referenti didattici del programma per ognuna delle parti coinvolte (coordinatori del CdS, coordinatori Erasmus, membri di una commissione mista Joint teaching board) La durata minima e massima della mobilità studentesca; Il numero minimo e massimo dei crediti conseguibili durante la mobilità; La durata dell accordo e le modalità di rinnovo o recessione; Oltre a quanto sopra riportato è opportuno che la convenzione stabilisca anche: L istituzione di una Joint teachinig board composta da membri di tutte le Istituzioni coinvolte che si occupino di: o Selezionare gli studenti (nel caso di Doppio titolo); o Approvare i Learning Agreement; o Monitorare l andamento della mobilità ed assistere dal punto di vista didattico gli studenti in mobilità; o Svolgere le procedure di riconoscimento delle carriere pregresse degli incoming students e dei risultati conseguiti all estero dagli outgoing students. Nel caso di doppio titolo, i criteri di selezione degli studenti partecipanti alla mobilità; Nel caso di titolo congiunto, i criteri di selezione degli studenti candidati al CdS; I documenti necessari per l ammissione al CdS presso l Istituzione ospitante; La definizione delle modalità di tassazione tenendo conto del fatto che, di norma, tutte le convenzioni di mobilità studentesca prevedono l esonero totale o parziale dalla contribuzione presso l Istituzione ospitante 3 Le regole per l eventuale mobilità del personale docente e del personale tecnico amministrativo; Le regole relative alle coperture assicurative degli studenti e del personale in mobilità; I servizi offerti agli studenti ed al personale in mobilità; L eventuale adesione a sistemi di accreditamento; Le modalità di accesso e di gestione di eventuali fonti di finanziamento a sostegno della mobilità e dei servizi (borse di studio, esonero tasse, alloggio, altro); Una tabella comparativa dei piani di studio offerti dalle istituzioni coinvolte, finalizzata ad una trasparente, facile e vicendevole riconoscibilità dei risultati conseguiti (carriere pregresse per gli incoming students e risultati in mobilità per gli outgoing students); Una tabella di conversione dei voti. 3 E bene esplicitare in Convenzione che gli Incoming Students dovranno sostenere degli oneri fiscali relativi all immatricolazione e relativi al rilascio del Titolo (costo pergamena e relative marche da bollo) 5

6 C. Approvazione C. 1. Approvazione del percorso internazionale Le modifiche all offerta formativa esistente o la proposta di istituzione di nuovi CdS, in funzione dell attivazione di percorsi internazionali, devono essere approvate già a livello di struttura didattica (Consiglio di Corso di Studio e Dipartimento) tenendo in considerazione: La proposta di attivazione di un nuovo corso di studio sarà valutata dall Ateneo e sottoposte ad approvazione ministeriale, in base a quanto stabilito dalla normativa in materia di accreditamento Le modifiche di Ordinamento di un corso già esistente vengono proposte al CUN e si considerano approvate solo dopo decreto del MIUR Le attuali procedure in materia di accreditamento dei corsi di studio prevedono che l attivazione di un percorso internazionale Corso di studio di Ateneo con mobilità strutturata (con rilascio del Doppio titolo) - che non comporta modifiche di Ordinamento non necessita di approvazione da parte del CUN o del Ministero e va dichiarata nel quadro B5 della Scheda Unica Annuale dei Corsi di Studio (SUA), inserendo anche gli estremi della convenzione. In tutti i casi vanno rispettate le scadenze che annualmente il MIUR pone per la compilazione della banca dati SUA-CdS, dove si espongono le proposte relative all offerta formativa. C.2. Approvazione e stipula della convenzione Il testo della Convenzione e dei suoi allegati (precedentemente concordato con il partner) deve essere in primo luogo approvato presso la struttura didattica che ha ideato il percorso internazionale (Consiglio di Corso di Studio e Dipartimento). Successivamente a tali approvazioni, la Convenzione dovrà essere sottoposta al vaglio del Senato Accademico che rilascia il parere ai fini dell approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione. Una volta approvata dal Consiglio di Amministrazione, il Rettore procede alla stipula della convenzione. D. Attivazione del programma Terminato l iter approvativo è possibile procedere alla sottoscrizione della Convenzione che entrerà in vigore dalla data di sottoscrizione dell ultima delle parti contrattualmente coinvolte. Una volta che la convenzione sia stata sottoscritta da tutte le parti coinvolte, il programma può ufficialmente partire, a patto che siano state rispettate le scadenze e gli adempimenti di cui alle fasi precedenti. 6

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