RELAZIONE TECNICA. L impianto a gas metano è così costituito :

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2 RELAZIONE TECNICA La presente relazione illustra le modalità di calcolo, le scelte progettuali e le caratteristiche dell impianto a gas metano relativo all impianto gas a servizio della palestra annessa all Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato sito in Via S.Giovanni a Campobasso. L'impianto termico a gas sarà alimentato con gas combustibile del tipo METANO (densità < 0,8) ad una pressione massima d esercizio pari a 20 mbar. L impianto termico è costituito da due generatori di calore di cui uno costituito da n. 3 caldaie per l ACS ed uno costituito da un generatore di calore per il riscaldamento. Le due caldaie sono funzionalmente separate e poste all esterno sulla copertura bassa della palestra; pertanto la potenzialità dei 2 generatori di calore non dovrà essere sommata, in quanto indipendenti. In particolare il generatore di calore designato per il riscaldamento avrà una potenzialità al focolare pari a 369 kw, mentre quello per la produzione di ACS avrà una potenzialità al focolare pari a 159 kw. Entrambe risultano, ai sensi del D.P.R. 151/2011, attività soggette al controllo da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco; in particolare il generatore di calore da 369 kw(> 350 kw) sarà anche soggetto al controllo da parte del Comando VVF a cui si dovrà richiedere una Valutazione progetto ai fini antincendi. Ottenuto il parere favorevole dal Comando VVF si potrà presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività al fine di poter esercire l a stessa. L impianto a gas metano è così costituito : Centrale Termica all aperto su terrazzo della palestra 1 Caldaia di potenzialità pari a 369 kw.

3 L installazione della caldaia avverrà all aperto su terrazzo ed: essendo la potenzialità superiore a 34,8 kw sarà applicato il D.M. 12/04/1996; essendo la potenzialità superiore a 116 kw l attività sarà soggetta al controllo da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.P.R. n. 151 del 01/08/2011. essendo la potenzialità superiore a 350 kw l attività sarà soggetta al parere preventivo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.P.R. n. 151 del 01/08/2011. Centrale Termica all aperto su terrazzo della palestra 3 Caldaie di potenzialità ciascuna pari a 53 kw per un totale di 159 kw. L installazione della caldaia avverrà all aperto su terrazzo ed: essendo la potenzialità superiore a 34,8 kw sarà applicato il D.M. 12/04/1996; essendo la potenzialità superiore a 116 kw l attività sarà soggetta al controllo da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ai sensi del D.P.R. n. 151 del 01/08/2011. essendo la potenzialità inferiore a 350 kw basterà produrre instanza di SCIA VVF al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco al fine di esercirla. 1. RIFERIMENTI NORMATIVI La progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti in esame, prevede la preventiva elaborazione di un progetto allo scopo di raggiungere i primari obiettivi di sicurezza relativi alla salvaguardia delle persone e alla tutela dei beni, per la scelta dei materiali da impiegare e per la relativa posa in opera nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti, per la progettazione e manutenzione degli impianti, delle disposizioni degli Enti preposti e delle esigenze del Committente. Pertanto è stata redatta la presente Relazione tecnica che ha tenuto conto in particolare: delle Norme UNI Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kw. Progettazione, installazione e messa in servizio ; Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 2

4 delle Norme UNI-CIG 7129:2008 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione e manutenzione ; D.M. del 12/04/1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi e s.m.i. (D. Min. Interno 23/07/2001, ecc.). della Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000V in corrente alternata ; D.M. 37/2008 (ex Legge n 46/90 - norme per la sicurezza degli impianti ); del D.M. n 81/2008 con specifico riferimento alla Segnaletica di sicurezza ; della Legge n 186 del 01/03/68 Regola dell'arte. del Decreto Ministeriale 26/08/1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica. In particolare, nell'esecuzione degli impianti, si dovranno rispettare: - le disposizioni di legge e di normative in vigore all'atto dell'esecuzione; - le prescrizioni degli Enti preposti al controllo degli impianti quali l Ispettorato del lavoro. l I.S.P.E.S.L., Vigili del Fuoco, ecc.; - tutte le altre norme, leggi, D.P.R., D.M. non precedentemente menzionati ed anche se emanati nel corso dei lavori, in materia di prevenzione incendi. Per una migliore comprensione della Relazione Tecnica, in allegato sono riportati una serie d Elaborati grafici. 2. GENERALITÀ L attività in oggetto è situata in Via S. Giovanni a Campobasso. Verrà realizzata una linea gas a metano, in parte interrata ed in parte a vista, per l alimentazione delle caldaia ubicate, all aperto, sul terrazzo della palestra. Le apparecchiature a gas, saranno dotate dei necessari dispositivi di comando e protezione richiesti dalla normativa vigente, e quant'altro necessario per garantire il corretto funzionamento in sicurezza. RETE GAS La rete a gas metano sarà derivata da un sistema di riduzione posto nel terreno limitrofo a quello su cui si erge la palestra; è stata infatti concessa una piccola servitù Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 3

5 alla palestra per poter accedere al riduttore di cui sopra e, così, poter derivare una tubazione in polietilene da interro per poter alimentare la rete gas della palestra. La pressione della rete a valle del riduttore sarà di circa 20 mbar, pertanto al valore di alimentazioni delle caldaie di cui sopra. Il tratto in polietilene di cui sopra raggiungerà lo spigolo della palestra, e da esso partirà un tratto in acciaio dotato di valvola di intercettazione segnalata, facilmente accessibile e manovrabile in caso di incendio che consentirà di negare l adduzione del gas ai generatori di calore. GENERATORI DI CALORE I generatori di calore posti sul terrazzo della palestra costituiscono ai fini antincendi 2 centrali termiche distinte; per esse verrà applicato il D.M. 12/04/1996. In particolare i generatori di calore sono appositamente costruiti per la posa esterna; in corrispondenza dei punti di adiacenza di detti generatori verrà interposto materiale in classe 0 e con resistenza al fuoco non inferiore a REI 30 con estensione di dette zone per almeno 0,5 m od 1 m così come riportato nel D.M. 12/04/1996 e negli elaborati allegati. L installatore, a fine lavori, rilascerà apposita Dichiarazione di Conformità dei lavori a regola d arte (D.M. 37/08). 3. IMPIANTO D ADDUZIONE DEL GAS GENERALITÀ. Il dimensionamento delle tubazioni (e degli eventuali riduttori di pressione) sarà tale da garantire il corretto funzionamento degli apparecchi d utilizzazione. L'impianto interno ed i materiali impiegati saranno conformi alla legislazione tecnica vigente. MATERIALI DELLE TUBAZIONI. Potranno essere utilizzati esclusivamente tubi idonei. Saranno considerati tali quelli rispondenti alle caratteristiche di seguito indicate realizzate in acciaio, in rame o in polietilene: Tubi d acciaio. I tubi d acciaio potranno essere senza saldatura oppure con saldatura Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 4

6 longitudinale e avranno caratteristiche qualitative e dimensionali non inferiori a quelle indicate dalla norma UNI Tubi di rame. I tubi di rame, da utilizzare esclusivamente per le condotte del gas della 7 a specie (pressione d esercizio non superiore a 0,04 bar) avranno caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle indicate dalla norma UNI 6507, serie B. Nel caso d interramento lo spessore non sarà minore di 2,0 mm. Tubi di polietilene. I tubi di polietilene, da utilizzare esclusivamente per l'interramento all'esterno degli edifici, avranno caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle indicate dalla norma UNI ISO 4437 serie S8, con spessore minimo di 3,0 mm. Nel caso in esame, si prevede l'uso di tubazioni d acciaio, di rame e di polietilene. GIUNZIONI, RACCORDI E PEZZI SPECIALI, VALVOLE. Tubazioni d acciaio. a) l'impiego di giunti a tre pezzi sarà ammesso esclusivamente per i collegamenti iniziale e finale dell'impianto interno; b) le giunzioni dei tubi d acciaio saranno realizzate mediante raccordi con filettatura o a mezzo saldatura di testa per fusione o per mezzo di raccordi flangiati; c) nell'utilizzo di raccordi con filettatura sarà consentito l'impiego di mezzi di tenuta, quali ad esempio canapa con mastici adatti, nastro di tetrafluoroetilene, mastici idonei per lo specifico gas. Sarà vietato l'uso di biacca, minio o altri materiali simili; d) tutti i raccordi ed i pezzi speciali saranno realizzati d acciaio oppure di ghisa malleabile; quelli d acciaio con estremità filettate o saldate, quelli di ghisa malleabile con estremità unicamente filettate; e) le valvole saranno di facile manovrabilità e manutenzione e con possibilità di rilevare facilmente le posizioni di aperto e di chiuso. Esse saranno di acciaio, di ottone, o di ghisa sferoidale con sezione libera di passaggio non minore del 75% di quella del tubo sul quale sono inserite. Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 5

7 Tubazioni di rame. a) le giunzioni dei tubi di rame saranno realizzate mediante brasatura capillare forte; b) i collegamenti mediante raccordi metallici a serraggio meccanico saranno ammessi unicamente nel caso di installazioni fuori terra e a vista o ispezionabili. Non saranno ammessi raccordi meccanici con elementi di materiale non metallico. I raccordi ed i pezzi speciali potranno essere di rame, di ottone o di bronzo. Le giunzioni miste, tubo di rame con tubo di acciaio, saranno realizzate mediante brasatura forte o raccordi filettati; c) non sarà ammesso l'impiego di giunti misti all'interno degli edifici, ad eccezione del collegamento della tubazione in rame con l'apparecchio utilizzatore. Tubazioni in polietilene. a) i raccordi ed i pezzi speciali saranno realizzati in polietilene; le giunzioni dei tubi di acciaio saranno realizzate mediante saldatura di testa per fusione per mezzo di elementi riscaldati o mediante saldatura per elettrofusione o saldatura mediante appositi raccordi elettrosaldabili; b) le giunzioni miste, tubo di polietilene con tubo metallico, saranno realizzate mediante raccordi speciali (giunti di transizione) polietilene-metallo idonei per saldatura o raccordi metallici filettati o saldati. Saranno altresì ammesse giunzioni flangiate; c) le valvole potranno essere, oltre che dello stesso polietilene, anche con il corpo di ottone, di bronzo o di acciaio. Le valvole saranno di facile manovrabilità e manutenzione e con possibilità di rilevare facilmente le posizioni di aperto e di chiuso. Esse saranno con sezione libera di passaggio non minore del 75% di quella del tubo sul quale sono inserite. POSA IN OPERA. Percorso delle tubazioni. Il percorso tra punto di consegna ed apparecchi utilizzatori sarà il più breve possibile. Nel caso in esame, si prevede la posa interrata ed in vista. Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 6

8 Generalità. a) le tubazioni saranno protette contro la corrosione e collocate in modo tale da non subire danneggiamenti dovuti ad urti; b) sarà vietato l'uso delle tubazioni del gas come dispersori, conduttori di terra o conduttori di protezione di impianti e apparecchiature elettriche, telefono compreso; c) sarà vietata la collocazione delle tubazioni nelle canne fumarie, nei vani e cunicoli destinati a contenere servizi elettrici, telefonici; d) eventuali riduttori di pressione o prese libere dell'impianto interno saranno collocati all'esterno dell'edificio o, nel caso delle prese libere, anche all'interno dei locali, se destinati esclusivamente all'installazione degli apparecchi. Queste saranno chiuse o con tappi filettati o con sistemi equivalenti; e) sarà vietato l'utilizzo di tubi, rubinetti, accessori, ecc., rimossi da altro impianto già funzionante; f) all'esterno del locale di installazione degli apparecchi sarà installata, sulla tubazione di adduzione del gas, in posizione visibile e facilmente raggiungibile una valvola di intercettazione manuale con manovra a chiusura rapida per rotazione di 90 ed arresti di fine corsa nelle posizioni di tutto aperto e di tutto chiuso; g) per il collegamento dell'impianto interno finale, e iniziale (se alimentato tramite contatore), saranno utilizzati tubi metallici flessibili continui; h) nell'attraversamento di muri la tubazione non deve presentare giunzioni o saldature e sarà protetta da guaina murata con malta di cemento. Nell'attraversamento di muri perimetrali esterni, l'intercapedine (avente spazio libero non inferiore a 1 cm) fra guaina e tubazione gas sarà sigillata con materiali adatti in corrispondenza della parte interna del locale, assicurando comunque il deflusso del gas proveniente da eventuali fughe mediante almeno uno sfiato verso l'esterno (vedi l'allegata Figura Protezione di tubazione nell'attraversamento di muri perimetrali esterni ); i) sarà vietato l'attraversamento di giunti sismici; j) le condotte, comunque installate, disteranno almeno 2 cm dal rivestimento della parete o dal filo esterno del solaio; Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 7

9 k) fra le condotte ed i cavi o tubi di altri servizi sarà adottata una distanza minima di 10 cm; nel caso di incrocio, quando tale distanza minima non possa essere rispettata, deve comunque essere evitato il contatto diretto interponendo opportuni setti separatori con adeguate caratteristiche di rigidità dielettrica e di resistenza meccanica; qualora, nell'incrocio, il tubo del gas sia sottostante a quello dell'acqua, esso sarà protetto con opportuna guaina impermeabile in materiale incombustibile o non propagante la fiamma. Modalità di posa in opera all'esterno dei fabbricati. Posa in opera interrata a) Tutti i tratti interrati delle tubazioni metalliche saranno provvisti di un adeguato rivestimento protettivo contro la corrosione ed isolati, mediante giunti dielettrici da collocarsi fuori terra, nelle immediate prossimità delle risalite della tubazione. b) Le tubazioni saranno posate su un letto di sabbia lavata, di almeno 100 mm, e ricoperte, per altri 100 mm, di sabbia dello stesso tipo. Per le tubazioni in polietilene è inoltre necessario prevedere, a circa 300 mm sopra la tubazione, la sistemazione di nastri di segnalazione. c) L'interramento della tubazione, misurato tra la generatrice superiore del tubo ed il livello del terreno, sarà almeno pari a 600 mm. Nei casi in cui non possa essere rispettata occorre prevedere una protezione della tubazione con tubi di acciaio, piastre di calcestruzzo o con uno strato di mattoni pieni. d) Le tubazioni interrate in polietilene saranno collegate alle tubazioni metalliche prima della fuoriuscita dal terreno e prima del loro ingresso nel fabbricato. e) Le tubazioni metalliche interrate saranno protette con rivestimento esterno pesante, di tipo bituminoso oppure di materiali plastici, e saranno posate ad una di stanza reciproca non minore del massimo diametro esterno delle tubazioni (ivi compresi gli spessori delle eventuali guaine). Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi tra i tubi del gas e altre canalizzazioni preesistenti, la distanza minima, misurata fra le due superfici affacciate, sarà tale da consentire gli eventuali interventi di entrambi i servizi. Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 8

10 Posa in opera in vista. a) Le tubazioni installate in vista saranno adeguatamente ancorate per evitare scuotimenti, vibrazioni ed oscillazioni. Esse saranno collocate in posizione tale da impedire urti e danneggiamenti e ove necessario, adeguatamente protette. Posa incassata a pavimento. Può essere evitata la formazione della traccia per la posa delle tubazioni a pavimento, sempre che le stesse siano poggiate direttamente sulla caldana del solaio e ricoperte con almeno 20 mm di malta di cemento anche in presenza di guaine di protezione o rivestimenti protettivi; l'intera tubazione sotto traccia sarà annegata in malta di cemento (1:3) anche in presenza della guaina di protezione o rivestimento protettivo di spessore non minore di 20 mm, operando come segue: - realizzata la traccia, si procederà alla stesura di uno strato di almeno 20 mm di malta di cemento, sul quale andrà collocata la tubazione; - dopo la prova di tenuta dell'impianto, la tubazione dovrà essere completamente annegata in malta di cemento. La tubazione dovrà risultare sempre ortogonale alle pareti ed il tracciato dovrà essere segnalato anche con elaborati grafici. GRUPPO DI ALIMENTAZIONE. Il contatore del gas metano sarà installato all esterno nel confine catastale spettante l attività oggetto di intervento. PROVA DI TENUTA DELL'IMPIANTO INTERNO. La prova di tenuta sarà eseguita prima di mettere in servizio l'impianto interno e di collegarlo al punto di consegna e agli apparecchi. Se qualche parte dell'impianto non sarà in vista, la prova di tenuta precederà la copertura della tubazione. La prova dei tronchi in guaina contenenti giunzioni saldate sarà eseguita prima del collegamento alle condotte di impianto. La prova sarà effettuata adottando gli accorgimenti necessari per l'esecuzione in condizioni di sicurezza e con le seguenti modalità: a) si tapperanno provvisoriamente tutti i raccordi di collegamento agli apparecchi e al contatore; Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 9

11 b) s immetterà nell'impianto aria od altro gas inerte, fino a che sia raggiunta una pressione pari a: impianti di 7ª specie: 0,1 bar (tubazioni non interrate), 1 bar (tubazioni interrate); c) dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione (comunque non minore di 15 min.), si effettuerà una prima lettura della pressione, mediante un manometro ad acqua o apparecchio equivalente, di idonea sensibilità minima; d) la prova deve avere la durata di: 30 min per tubazioni di 7ª specie; Al termine della prova non dovranno verificarsi cadute di pressione rispetto alla lettura iniziale. e) Se si verificassero delle perdite, queste saranno ricercate con l'ausilio di soluzione saponosa o prodotto equivalente ed eliminate; le parti difettose saranno sostituite e le guarnizioni rifatte. Sarà vietato riparare dette parti con mastici, ovvero cianfrinarle. Eliminate le perdite, occorrerà eseguire di nuovo la prova di tenuta dell'impianto. f) La prova sarà considerata favorevole quando non si verifichino cadute di pressione. Per ogni prova a pressione sarà redatto relativo verbale di collaudo. 4. DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI IMPIANTO ELETTRICO. Gli impianti e dispositivi elettrici, posti a servizio dell'impianto, saranno eseguiti a regola d'arte in osservanza della Legge 1 marzo 1968, n 186. La rispondenza alle vigenti norme di sicurezza sarà attestata con la procedura di cui al D.M. 37/2008, e successivi regolamenti di applicazione. 5. DIMENSIONAMENTO IMPIANTO ADDUZIONE GAS Il dimensionamento delle tubazioni, come meglio specificato nei sottoparagrafi successivi sarà tale da garantire il corretto funzionamento degli apparecchi di utilizzazione. L'impianto interno ed i materiali impiegati saranno conformi alla legislazione tecnica vigente. Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 10

12 GENERALITÀ. L'impianto di adduzione del gas, dal gruppo di misura, sarà costituito dai seguenti elementi: a) gruppo di misura; b) tubazioni in vista (in acciaio in rame) e/o interrate (in polietilene), esterne al fabbricato; c) dispositivi esterni di intercettazione; d) tubazioni in vista, interne ai locali; e) dispositivi interni di intercettazione; f) tratti dalle derivazioni interne agli utilizzatori. I bruciatori di gas installati sugli apparecchi termici dovranno essere dotati di apparecchiature di sicurezza e controllo sulle linee di alimentazione del gas e dell'aria conformi alla norma vigente. DETERMINAZIONE DELLA PORTATA IN VOLUME. Il dimensionamento dell'impianto interno (complesso delle tubazioni ed accessori che distribuiscono il gas dal contatore agli apparecchi utilizzatori), inteso come la determinazione della sezione delle condotte e dei pezzi speciali necessaria e sufficiente ad assicurare il trasferimento della quantità di gas previste, sarà effettuato tenendo conto: delle portate in volume (m 3 /h) di gas necessarie per alimentare ogni apparecchio, rilevata in base alle indicazioni fornite dal suo costruttore. Qualora non fosse disponibile questo dato, la portata in volume sarà calcolata dividendo la portata termica nominale Q n (in kw) dell'apparecchio (dati di targa) per il potere calorifico superiore del gas H s (in kj/m 3 ), nel caso di apparecchi di cottura, oppure per il potere calorifico inferiore del gas H i (in kj/m 3 ),nel caso di tutti gli altri apparecchi; delle perdite di carico fra il gruppo di misura e qualsiasi apparecchio di utilizzazione a valori non maggiore di quanto riportato nelle tabelle allegate Calcolo delle lunghezze equivalenti e delle perdite di carico. Qualora a monte del contatore sia installato un regolatore di pressione, si ammetteranno perdite di carico doppie di quella riportata; Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 11

13 della densità del gas; della lunghezza delle tubazioni. CALCOLO DELLE LUNGHEZZE EQUIVALENTI Il calcolo delle lunghezze equivalenti dell'impianto interno (vedi allegato Calcolo delle lunghezze equivalenti e delle perdite di carico ) è stato condotto nel modo seguente: è stata fissata l'ubicazione degli apparecchi utilizzatori ed è stato individuato un percorso per la rete interna delle tubazioni; è stato fissato lo schema di adduzione delle apparecchiature, fissando i diametri interni di progetto e gli spessori minimi per le tubazioni e individuando una serie di pezzi speciali per il cambiamento della direzione (curve, raccordi a T, ecc.) della rete e/o per l'alimentazione delle apparecchiature (valvole di intercettazione, raccorderia, ecc.); si sono definiti altresì i tratti di tubazione ed il relativo eventuale numero di tubazioni in parallelo, il tipo di materiale e il sistema di posa; sono state ricavate le lunghezze virtuali dei vari tratti, sommando ai valori degli sviluppi geometrici delle tubazioni (lunghezze di servizio orizzontali e verticali), le lunghezze equivalenti per i pezzi speciali presenti (curve a 90, raccordi a T e rubinetti) in base al prospetto A I della norma UNI ; è stata determinata la massima portata oraria in volume richiesta per ogni singola tubazione costituente un tratto di impianto, in base alla portata termica nominale riportata sui dati di targa degli apparecchi utilizzatori. CALCOLO DELLE PERDITE DI CARICO Il calcolo delle perdite di carico è stato condotto tratto per tratto, facendo uso della formula riportata all'appendice A della norma UNI : Lo sviluppo dei calcoli è riportato nel citato allegato Calcolo delle lunghezze equivalenti e delle perdite di carico, dal quale, per ogni tratto dell'impianto in esame, si evincono: i diametri interni min. (tubazioni) da adottare e le lunghezze massime da installare; le velocità del gas; le perdite di pressione parziali, a monte e totali. Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 12

14 Dai calcoli effettuati all uopo, e riportati nella citata Tabella, si evince che il limite imposto per la massima perdita di pressione tra il gruppo di misura e qualsiasi apparecchio utilizzatore finale, non è stato superato. Pertanto la verifica si può ritenere positiva. 6. POSA IN OPERA DEGLI APPARECCHI Si controllerà che ogni apparecchio di utilizzazione sia idoneo per il tipo di gas con cui sarà alimentato e sia installato secondo le istruzioni fornite dal costruttore a corredo degli stessi. Gli apparecchi muniti di dispositivo di sicurezza o di regolazione automatica non dovranno essere mai modificati senza consultare il costruttore o il fornitore. Per gli apparecchi montati in modo fisso, si deve eseguire l'allacciamento all'impianto con raccordi rigidi o con tubi flessibili di acciaio che non devono provocare sollecitazioni di alcun genere agli apparecchi. Gli altri apparecchi, qualora non si usino raccordi rigidi, devono essere allacciati all'impianto usando tubi flessibili che rispondano alle caratteristiche indicate nella UNI per tubi flessibili ed accessori. I tubi flessibili di cui alla citata UNI devono essere messi in opera in modo che: in nessun punto raggiungano una temperatura maggiore di 50 C; abbiano una lunghezza non maggiore di 1 m; siano fissati solidamente ai portagomma mediante fascette di sicurezza (vedere UNI ); non siano soggetti ad alcuno sforzo di trazione e di torsione; non presentino strozzature e siano facilmente ispezionabili lungo tutto il percorso; non vengano a contatto con corpi taglienti, spigoli vivi e simili. Il piano di appoggio e le pareti adiacenti alle apparecchiature installate dovranno poter resistere senza danno ad una temperatura di almeno 85 C ed essere realizzati con materiali incombustibili; in ogni caso si dovranno consultare le prescrizioni contenute nelle notizie d installazione degli apparecchi da montare. Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 13

15 7. MESSA IN SERVIZIO DELL'IMPIANTO La messa in servizio dell'impianto comprende le seguenti operazioni e controlli: aprire il rubinetto del contatore e spurgare l'aria contenuta nel complesso tubazioniapparecchi, procedendo successivamente apparecchio per apparecchio; con gli apparecchi in chiusura, controllare che non vi siano fughe di gas. Durante 10 minuti il contatore non deve segnare alcun passaggio di gas. Comunque verificare ed individuare le eventuali fughe con soluzione saponosa ed eliminarle; accendere i bruciatori e verificare il buon funzionamento degli apparecchi e degli eventuali dispositivi di sicurezza; verificare i dispositivi di evacuazione dei prodotti della combustione e la corretta ventilazione dei locali. 8. MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI Per effettuare la pulizia interna delle tubazioni si deve procedere nel seguente modo: chiudere il rubinetto di intercettazione all'entrata del contatore; staccare il tubo dell'impianto interno dal contatore e tappare l'uscita di quest'ultimo; disinserire tutti gli apparecchi allacciati; soffiare l'aria con apposita attrezzatura partendo dalle tubazioni di diametro minore e procedendo verso quelle di diametro maggiore. Tutte queste operazioni devono essere eseguite con porte e finestre aperte. Per tubazioni di diametro maggiore di 2" Gas è consigliabile procedere allo sgombro usando gas inerti. Prima di rimettere in servizio l'impianto, bisogna ripetere la prova di tenuta. Quando un apparecchio di utilizzazione è escluso dall'impianto e non è immediatamente sostituito, la tubazione rimasta libera deve essere chiusa a tenuta con un tappo filettato. E' vietato l'uso dei tappi di gomma o di sughero o di altri sistemi provvisori. Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 14

16 9. MODIFICA ED AMPLIAMENTO DEGLI IMPIANTI Per qualunque lavoro di modifica si deve procedere come se si trattasse di un nuovo impianto. Inoltre, per qualunque lavoro di ampliamento dell'impianto che comporti un aumento del consumo di gas, bisogna chiedere l'autorizzazione preventiva dell'azienda distributrice del gas. * * * I lavori dovranno essere realizzati a regola d arte da Impresa abilitata, in possesso dei requisiti tecnico-professionali ai sensi del D.M. 37/08, e successivi regolamenti d attuazione, e con materiali parimenti costruiti a regola d arte. Al termine dei lavori, la rispondenza alle vigenti norme di sicurezza sarà attestata con la procedura di cui alla suddetto D.M. 37/08 e l Impresa installatrice sarà tenuta a rilasciare al Committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui al medesimo D.M.. * * * Infine, si precisa che gli Elaborati Grafici sono parte integrante della presente Relazione Tecnica e viceversa; i particolari o le misure di sicurezza indicati sugli Elaborati ma non menzionati nella Relazione, o viceversa, saranno eseguiti come se fossero menzionati su entrambi i documenti. * * * Relazione Impianto Gas.: Palestra IPIA S. Giovanni CAMPOBASSO pag. 15

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