Libri di base. Andrea Bernocchi-Domenico De Lucia. Appendice. termoidraulico MURSIA
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1 Libri di base Andrea Bernocchi-Domenico De Lucia diritto ed economia Appendice operatore termoidraulico MURSIA
2 DM n. 37/2008 Impianti soggetti al DM n. 37/ Ambito di applicazione Il DM n. 37/2008 deve essere applicato agli impianti collocati all interno o nelle pertinenze degli edifici destinati a qualunque tipo di utilizzo. Il punto dal quale nasce l obbligo del rispetto di questa normativa è il punto di consegna della relativa fornitura (per l individuazione precisa del punto di consegna vedi norma UNI 7129). Non tutti gli impianti sono sottoposti a questa normativa, ma vi sono soggetti i seguenti tipi: 1. gli impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione e utilizzazione dell energia elettrica; gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, gli impianti per l automazione di porte, cancelli e barriere; 2. gli impianti radiotelevisivi e le antenne; 3. gli impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione comprese le opere di evacuazione dei fumi e l aerazione dei locali; 4. gli impianti idrici e sanitari; 5. gli impianti per la distribuzione e l utilizzazione dei gas comprese le opere di evacuazione dei fumi e l aerazione dei locali; 6. gli impianti di sollevamento persone o cose; 7. gli impianti di protezione antincendio. (Nell elencazione degli impianti è stato rispettato l ordine letterale contenuto nella normativa, così da facilitare lo studio del resto della stessa) Requisiti richiesti alle imprese 2 Imprese abilitate Le imprese o le società operanti nel settore devono possedere determinati requisiti per poter intervenire sugli impianti di cui al paragrafo precedente. Il primo requisito richiesto è l iscrizione dell impresa nel Registro delle Pubbliche Imprese o nell Albo Provinciale delle Imprese Artigiane. Il secondo requisito riguarda la qualità dell imprenditore, del legale rappresentante o del responsabile tecnico. Almeno una di queste tre figure deve essere in possesso dei requisiti tecnico professionali indicati all art. 4 della normativa. I requisiti tecnico professionali richiesti sono, in alternativa: 3
3 Appendice operatore TERMOIDRAULICO a) diploma di laurea; b) diploma con qualifica nel settore di riferimento e due anni consecutivi di lavoro alle dipendenze di un impresa operante nel settore (per gli impianti di cui alla lettera d) un solo anno); c) attestato di qualifica professionale e quattro anni consecutivi di lavoro alle dipendenze di un impresa operante nel settore (per gli impianti di cui alla lettera d) due soli anni); d) tre anni di lavoro alle dipendenze di un impresa del settore. (Solo nel caso previsto dalla lettera c) vengono conteggiati anche gli anni di prestazione lavorativa in qualità di apprendista) 3 Tipologie di impiamti Progetto Il progetto per l installazione, la trasformazione e l ampliamento degli impianti deve essere redatto da un professionista per: a) impianti di cui alla lettera a) per tutte le utenze condominiali o domestiche di singole unità abitative con potenza impegnata superiore a 6 Kw e per utenze domestiche di singole unità abitative con superficie superiore a 400 mq; b) impianti elettrici con lampade fluorescenti a catodo freddo e comunque per impianti con potenza superiore a 1200 VA; c) impianti di cui alla lettera a) relativi a immobili adibiti a unità produttive, al commercio o al terziario con utenze alimentate a tensione superiore a 1000 V o quando le utenze sono alimentate a bassa tensione con potenza impegnata superiore a 6 Kw o superficie superiore a 200 mq; d) impianti elettrici in unità immobiliari adibite a uso medico con pericolo di esplosione o incendio o per impianti di protezione da scariche atmosferiche in edifici con volume superiore a 200 mc; e) impianti di cui alla lettera b) relativi a impianti elettronici quando coesistono con impianti elettrici per cui sussiste l obbligo; f) impianti di cui alla lettera c) dotati di canne fumarie collettive ramificate e per impianti di climatizzazione con potenza frigorifera superiore a frigorie/ora; g) impianti di cui alla lettera e) relativi all utilizzazione di gas con portata termica superiore a 50 Kw o dotati di canne fumarie collettive ramificate, o ancora relativi a impianti a gas a uso ospedaliero; h) impianti di cui alla lettera g) se sono inseriti in attività soggetta al rilascio del certificato prevenzione incendi e comunque quando gli idranti nei locali sono in numero pari o superiore a quattro. 4 Dichiarazione di conformità Al termine dei lavori l impresa installatrice rilascia la dichiarazione di conformità (cfr. p. 196). La dichiarazione deve essere rilasciata dopo aver 4
4 DM n. 37/2008 effettuato le verifiche previste relative alla corretta funzionalità dell impianto. Si riporta qui di seguito il modello di una dichiarazione di conformità con relativi allegati da compilare con l aiuto del docente di Diritto e, in un ottica di pronunciata interdisciplinarietà, con i docenti delle materie tecniche professionalizzanti. In caso di allacciamento di una nuova fornitura il committente consegna entro 30 giorni al distributore o al venditore copia della dichiarazione di conformità. Analogo onere incorre in caso di variazione di portata termica di gas. In caso contrario il fornitore/distributore di gas o energia elettrica, previo avviso, sospende la fornitura. 5
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18 E s e r c i z i Domande aperte esercizi 1. Quali sono gli impianti di cui alla lettera d) della normativa del DM n. 37/2008? A quale albo devono essere iscritte le imprese per poter essere abilitate a intervenire sugli impianti sottoposti al DM n. 37/2008? Quali sono in alternativa i requisiti tecnico professionali richiesti dalla normativa? Chi deve possedere i requisiti tecnico professionali? Quali sono i limiti di cui alla lettera c) oltre i quali è richiesta la progettazione di un professionista iscritto a un albo? Che cosa deve rilasciare l impresa installatrice al termine dell esecuzione dei lavori? Entro quanto tempo dall allacciamento di una nuova fornitura è necessario inviare all ente fornitore la dichiarazione di conformità? Compila diverse dichiarazioni di conformità e i relativi allegati con riferimento a diversi impianti progettati con i docenti delle materie tecnico professionali
19 Normativa UNI 7129 La normativa UNI 7129 fissa i criteri per la progettazione, l installazione e il collaudo di impianti per l utilizzazione dei gas combustibili collocati in ambiente domestico. In questo capitolo verranno trattate l installazione e la manutenzione degli impianti termici con potenza dei singoli apparecchi inferiore a 35 Kw perché questi impianti sono quelli su cui la figura del termoidraulico lavora con maggiore frequenza. Classificazione dei gas combustibili 1 Premesse Prima di poter affrontare i diversi tipi di impianti e le regole che l operatore deve rispettare nella realizzazione di questo tipo di impianto, è necessario conoscere alcuni dati basilari quali la classificazione dei gas o degli apparecchi utilizzatori. I gas combustibili vengono classificati in tre famiglie in base al valore del loro indice di Wobbe inferiore: 1 Famiglia Gas Manifatturato Gruppo a da 20,5 Mj/m^3 a 25,2 Mj/m^3 Gruppo b da 23,3 Mj/m^3 a 28,7 Mj/m^3 2 Famiglia Gas Metano Gruppo L da 37,1 Mj/m^3 a 42,8 Mj/m^3 Gruppo H da 43,4 Mj/m^3 a 52,4 Mj/m^3 3 Famiglia Gas di petrolio liquefatto GPL da 72,0 Mj/m^3 a 85,3 Mj/m^3 In conseguenza di questa classificazione vengono suddivisi in tre categorie gli apparecchi utilizzatori: Categorie Categoria I Apparecchi idonei a utilizzare gas di una sola famiglia Categoria II Apparecchi idonei a utilizzare gas di due famiglie Categoria III Apparecchi idonei a utilizzare gas di tre famiglie Categoria II12H Apparecchio per i gas della prima famiglia e del gruppo H della seconda famiglia 20
20 Normativa UNI 7129 Le condotte del gas devono essere utilizzate a una determinata pressione e questa pressione dipende dal tipo di gas utilizzato. In particolare il fattore che classifica due livelli di pressione massima consentiti all interno delle condotte è la densità relativa del gas. Se il gas ha una densità relativa minore o uguale a 0,8 la pressione massima consentita è 40 mbar. Se invece la densità relativa è maggiore di 0,8 la pressione massima consentita sarà 70 mbar. Appartengono alla prima tipologia di gas la prima e la seconda famiglia mentre appartiene alla seconda tipologia di gas la terza famiglia. Infine è opportuno sapere che il punto di inizio è il primo elemento dell impianto soggetto all applicazione della normativa (da qui in avanti impianto interno) e generalmente è identificabile con il rubinetto posto a valle del gruppo di misura (contatore). Questo rubinetto deve essere raggiungibile solo dall utente interessato mediante rubinetti con chiavi o armadietti con chiave. Inoltre la tubazione interna deve essere collegata al contatore con un tubo flessibile idoneo a evitare di trasmettere eventuali sollecitazioni provenienti dall impianto interno. 2 Impianto interno Per la realizzazione degli impianti interni devono essere utilizzati materiali adeguati. Le tubazioni che costituiscono le parti fisse di un impianto possono essere in: Materiali da usare per le tubazioni ACCIAIO: possono essere senza saldatura o con saldatura longitudinale e comunque con caratteristiche UNI EN Le giunzioni di questi tipi di tubi possono essere fatte con raccordi filettati conformi alla UNI EN (o 2) oppure mediante saldatura di testa per fusione. Per la tenuta delle giunzioni filettate possono essere usati materiali di tenuta conformi alla UNI EN (o 2). È vietato l uso di canapa, anche se impregnata. È altresì vietato l uso di biacca e minio. I dispositivi di intercettazione delle tubazioni in acciaio devono essere conformi alla UNI EN 331. Questi dispositivi possono essere installati a vista, in pozzetti ispezionabili e in scatole ispezionabili con coperchio non a tenuta. In alcuni casi il rubinetto è fornito dal produttore dell apparecchio utilizzatore unitamente allo stesso apparecchio; POLIETILENE: questo tipo di tubi deve essere utilizzato solo nelle tubazioni interrate e non esposte ai raggi del sole. Comunque sempre nelle tubazioni esterne all abitazione. È consentito unicamente l attraversamento di androni o porticati. Qualora parte della tubazione interrata debba transitare all esterno, questa parte deve essere il più breve possibile e comunque coperta mediante guaine. I tubi di polietilene devono avere caratteristiche non inferiori a quelle prescritte dalla UNI EN Le giunzioni di questo tipo di tubazione devono essere realizzate con raccordi in polietilene e saldatura a elettrofusione (UNI EN ) oppure mediante raccordi di polietilene con saldatura per fusione con elementi riscaldati (UNI EN 10520). Ancora possono essere utilizzati raccordi meccanici (UNI EN ) o raccordi con giunzioni 21
21 Appendice operatore TERMOIDRAULICO miste polietilene/metallo. Questi ultimi possono essere installati fuori terra o in pozzetti ispezionabili. I rubinetti per questo tipo di tubazione possono essere di materiali plastici conformi alla UNI EN o metallici conformi alla UNI EN 331. I rubinetti in materiale plastico devono essere installati in pozzetti ispezionabili; RAME: i tubi di rame devono anzitutto rispettare quanto prescritto dalla UNI EN Queste tubazioni possono essere raccordate mediante raccordi per brasatura capillare dolce o forte (UNI EN ) oppure possono essere uniti mediante raccordi meccanici a compressione (UNI EN ). Inoltre è possibile congiungere tubazioni di rame con tubazioni di acciaio mediante raccordi misti. Non sono ammesse giunzioni dirette senza l utilizzo di raccordi. È ammessa la curvatura a freddo dei tubi di acciaio e di rame purché effettuata con apposito curvatubi. Nel caso delle tubazioni in polietilene sono ammesse le curvature necessarie purché il raggio di curvatura non sia minore di 20 volte il diametro del tubo stesso. Le tubazioni del gas quando possibile devono essere collocate all esterno dell edificio e in caso vengano collocate all interno deve esserne garantita l accessibilità. Le tubazioni collocate all esterno devono essere posizionate in modo da evitarne l esposizione a urti, e quando proprio ciò non è possibile devono essere protette con una guaina di acciaio di spessore non inferiore a 2 mm per un altezza non inferiore a 1,5 m dal suolo. Tali accorgimenti possono essere evitati solo nel caso di posizionamento in nicchie che garantiscono un adeguata protezione. In ogni caso la tubazione deve essere ancorata alle pareti in modo sicuro. Installazione delle tubazioni Le tubazioni possono essere installate: A VISTA: è consentito l attraversamento di box, magazzini o autorimesse con pericolo di incendio a patto che le tubazioni in acciaio abbiano solo giunzioni saldate e quelle in rame abbiano soltanto giunzioni con brasatura forte. In ogni caso devono essere protette con tubo-guaina avente resistenza al fuoco secondo UNI EN Questo tubo guaina deve avere diametro di almeno 10 mm maggiore della tubazione del gas e spessore non inferiore a 2 mm. Le tubazioni interne a vista devono essere installate orizzontalmente o verticalmente e devono essere bene ancorate per evitare scuotimenti; SOTTO TRACCIA: è consentita l installazione all interno di intercapedini chiuse a meno che tali intercapedini non siano le intercapedini d aria delle pareti e la tubazione sia protetta da un tubo-guaina. Nell attraversamento di muri perimetrali, mattoni pieni o mattoni forati il tubo del gas non deve presentare giunzioni e deve essere protetto con guaina passante impermeabile. La guaina deve avere diametro di 10 mm maggiore del tubo del gas. In ogni caso la sezione libera tra tubo del gas e guaina deve essere sigillata con silicone o cemento plastico nella parte interna del locale. Se il materiale isolante contenuto nel muro è infiammabile la guaina può essere solo di materiale metallico. Nel caso in cui il tubo attraversi solai, la relativa guaina deve sporgere almeno 20 22
22 Normativa UNI 7129 mm dal pavimento e la sezione libera deve essere sigillata. Le tubazioni interne sotto traccia devono essere posizionate parallele agli spigoli e a una distanza inferiore di 200 mm dagli spigoli stessi. I tratti per l allacciamento degli apparecchi utilizzatori devono anch essi essere a meno di 200 mm dagli spigoli. Nel caso di posa nella parte bassa della parete è opportuno stare ad almeno 100 mm da terra per evitare problemi con l installazione di futuri battiscopa. La tubazione deve essere annegata in malta di cemento. I rubinetti e le giunzioni devono essere a vista o in scatolette ispezionabili; INTERRATE: le tubazioni interrate devono essere posizionate su un letto di sabbia (non maggiore di 6 mm). Tale letto non deve avere spessore inferiore a 100 mm. La tubazione deve poi essere ricoperta con un secondo strato di sabbia di spessore non inferiore a 100 mm. È necessario poi prevedere la posa di un nastro di segnalazione ad almeno 300 mm sopra la tubazione. La tubazione deve poi essere segnalata in caso di fuoriuscita dal terreno per una lunghezza di almeno 300 mm. Sul percorso delle tubazione è poi necessario posizionare in superficie paletti o cartelli di segnalazione idonei a indicare il passaggio della tubazione. La profondità d interramento deve essere almeno di 600 mm. Nel caso in cui sotto la tubazione vi siano locali interrati quali box o autorimesse, la tubazione deve essere collocata almeno 300 mm sopra la soletta. All inizio e alla fine dell interramento deve essere previsto un pozzetto di ispezione per lo sfiato degli accumuli di gas. Ancora possono essere installate in strutture protettive realizzate appositamente (queste devono anzitutto evitare il ristagno di liquidi) o in guaine. Divieti A monte di ogni apparecchio utilizzatore deve essere installato un rubinetto posto in posizione accessibile. Nella predisposizione degli impianti ci sono luoghi, modalità di installa zione, posizioni assolutamente vietati. Vediamo i più importanti: 1. non è consentita la posa delle tubazioni nei giunti di dilatazione degli edifici; 2. non è consentita l installazione a contatto con i pali delle antenne televisive; 3. non è consentito il sottopasso degli edifici; 4. le tubazioni sotto traccia non sono consentite nelle parti comuni dell edificio; 5. non è consentito il contatto con i tubi dell acqua; 6. non è consentita la collocazione nelle canne fumarie o peggio nei camini; 7. non è consentita l installazione nei vani per gli ascensori; 8. non è consentita l installazione nelle intercapedini per lo scarico delle immondizie; 9. non è consentita l installazione nelle strutture destinate a contenere servizi elettrici o telefonici; 10. non è consentito utilizzare tubi o rubinetti rimossi da altri impianti. 23
23 Appendice operatore TERMOIDRAULICO Prova di tenuta Livelli di idoneità 3 Collaudo dell impianto interno Dopo aver eseguito i lavori nel rispetto delle normative è necessario eseguire la prova di tenuta dell impianto prima di mettere in servizio l impianto stesso. Questa operazione deve quindi essere svolta prima di allacciare l impianto al contatore e agli apparecchi utilizzatori. Anzitutto è necessario apporre dei tappi a valle di ogni rubinetto di utenza e a monte del punto di inizio. Attraverso la presa di pressione posta a valle del punto di inizio si immette nell impianto dell aria o comunque un gas inerte fino al raggiungimento di una pressione compresa tra i 100 e i 150 mbar. A questo punto è necessario attendere 15 minuti per stabilizzare l impianto, dopo di che si effettua la prima lettura della pressione con un manometro (sensibilità minima 0.1 mbar). Trascorsi altri 15 minuti si effettua una seconda lettura. I valori rilevati devono essere identici. In caso contrario è necessario ricercare la perdita. Individuata ed eliminata la perdita occorre ripetere la prova di tenuta. Le perdite si individuano per mezzo di una soluzione saponosa o con appositi strumenti di rilevamento. In caso di intervento di manutenzione straordinaria su un impianto è necessario eseguire la prova di tenuta prima e dopo l intervento e accertarsi che il valore di perdita dopo l intervento sia uguale o inferiore a quello misurato prima dell intervento. In ogni caso esistono tre livelli di idoneità: impianto idoneo al funzionamento: valore di perdita sino a 1 dm^3/h. Questi impianti possono continuare a funzionare senza necessità di nessun tipo di intervento; impianto idoneo al funzionamento temporaneo: valore di perdita maggiore di 1 dm^3/h ma inferiore a 5 dm^3/h. Questi impianti possono continuare a funzionare solo per il tempo necessario a intervenire e comunque non oltre 30 giorni dalla verifica; impianto non idoneo al funzionamento: valore di perdita superiore a 5 dm^3/h. Questi impianti non possono funzionare e devono immediatamente essere messi fuori esercizio. 4 Collegamento apparecchi utilizzatori Gli apparecchi utilizzatori, siano essi a incasso o mobili, devono essere collegati con un tubo metallico rigido e raccordi filettati oppure con un tubo in acciaio inossidabile flessibile della lunghezza massima di 2 m. Le stufe e gli apparecchi di cottura mobili possono essere collegati mediante tubi flessibili non metallici con lunghezza massima di 1,5 m (UNI EN 7140 e UNI EN 1762). Questo in ogni caso ha una vita di massimo 5 anni. 24
24 E s e r c i z i Domande aperte Esercizi 1. Che cosa si intende per punto di inizio? Quale limite di potenza interessa la UNI 7129? Quante e quali famiglie di gas sono classificate nella UNI 7129? Quali categorie di apparecchi vengono classificate nella UNI 7129? Da quale punto inizia a trovare applicazione la norma UNI 7129? Come deve essere collegato il contatore all impianto interno? Quali materiali possono essere utilizzati per la realizzazione degli impianti interni? Come possono essere raccordate le tubazioni di rame? Come possono essere raccordate le tubazioni di acciaio? Come possono essere raccordate le tubazioni in polietilene? È ammessa la curvatura delle tubazioni in acciaio? Come possono essere installate le tubazioni di un impianto interno? Quali accorgimenti è necessario adottare nelle tubazioni sotto traccia?
25 Esercizi E s e r c i z i 14. Quali accorgimenti è necessario adottare nell installazione delle tubazioni a vista? Quali accorgimenti è necessario adottare nelle tubazioni interrate? Sapresti elencare almeno 5 divieti inerenti l installazione di tubazioni in impianti interni? Come si effettua la prova di tenuta di un impianto? Quando va effettuata la prova di tenuta di un impianto? Quali livelli di idoneità possono risultare dalla prova di tenuta? Entro quale termine è necessario intervenire sugli impianti idonei al funzionamento temporaneo?
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34 INDICE Appendice operatore TERMOIDRAULICO DM n. 37/ Ambito di applicazione Imprese abilitate Progetto Dichiarazione di conformità... 4 Esercizi Normativa UNI Premesse Impianto interno Collaudo dell impianto interno Collegamento apparecchi utilizzatori Esercizi... 25
35 Copia omaggio non vendibile separatamente dal volume Bernocchi/De Lucia Diritto ed economia 87556y
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