LA MULTIFUNZIONALITA DEI BOSCHI

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2 LA MULTIFUNZIONALITA DEI BOSCHI Protezione del suolo Assorbimento di CO 2 Produzione legnosa Conservazione della biodiversità Caccia Bosco Paesaggio Preservazione risorse idriche Svago e natura in ambiente urbano Ricreazione Pascolo Difesa contro i pericoli naturali

3 PIANO DI GESTIONE E ASSESTAMENTO FORESTALE Il piano di gestione e assestamento forestale (PGAF) è un documento tecnico a validità pluriennale (10-15 anni) con il quale vengono definiti gli obiettivi che si vogliono perseguire nel medio periodo, gli orientamenti di gestione e le operazioni dettagliate per realizzare tali scopi. Comporta una divisione funzionale della foresta (compartimentazione) che costituisce l ossatura su cui si articolano la programmazione e l esecuzione degli interventi. IL P.G.A.F. deve essere realizzato da professionisti iscritti all albo dei Dottori agronomi e forestali.

4 ART. 17: LEGGE REGIONALE N. 39 DEL "Norme in materia di gestione delle risorse forestali 1-La gestione del patrimonio forestale di proprietà pubblica o collettiva, nonché degli enti morali, deve essere effettuata sulla base di piani di gestione ed assestamento forestale. 2- Entro cinque anni dalla data di entrata in vigore della legge, tutti i boschi di proprietà pubblica o collettiva devono essere dotati del P.G.A.F. Regolamento forestale n 7 del 2005 Regolamento di attuazione dell articolo 36 della legge regionale 28 ottobre 2002, n. 39 (Norme in materia di gestione delle risorse forestali) I piani sono approvati dalla Giunta Regionale, previo parere dell organo consultivo entro 180 giorni dalla data di ricevimento.

5 IL PIANO DI GESTIONE E ASSESTAMENTO FORESTALE Particella Forestale: porzione di bosco omogenea quanto a caratteri del suolo e del soprassuolo. Unità di gestione tecnica del bosco Compresa Forestale: l insieme di particelle accumunate da uno stesso fine economico Criteri di formazione delle comprese - Tipo di uso del suolo: es.: bosco, pascolo, arbusteto, improduttivo - Forma di governo: es.: ceduo, fustaia, ceduo avviato a conversione - Specie prevalente: es.: ceduo di castagno, ceduo quercino - Tipo di trattamento: es.: fustaia coetanea a tagli successivi, fustaia disetanea. - Funzione prevalente: es.: protettiva, ricreativa, ecologica-naturalistica - Criterio misto: es.: uso del suolo, forma di governo, pianificazione esistente

6 IL PIANO DI GESTIONE E ASSESTAMENTO FORESTALE COMPRESE ADOTTATE NEL PIANO DI GESTIONE E ASSESTAMENTO FORESTALE BOSCHI CEDUI FUSAIE E AVVIAMENTI SOPRASSUOLI IN RICOSTITUZIONE PASCOLI

7 FUSTAIE E AVVIAM. PASCOLI BOSCHI CEDUI SOPRASSUOLI IN RICOSTITUZIONE

8 RIEPILOGO SUPERFICI PIANIFICATE TIPOLOGIE FORESTALI SOPRASSUOLI IN RICOSTITUZIONE 23% PASCOLI 24% FUSAIE E AVVIAMENTI 16% BOSCHI CEDUI 37% TIPOLOGIE FORESTALI ETTARI PASCOLI 203,222 BOSCHI CEDUI 324,3 FUSAIE E AVVIAMENTI 140,98 SOPRASSUOLI IN RICOSTITUZIONE 199,182 TOTALE 867,684

9 IL NUOVO PIANO D ASSETTO DEL PARCO

10 TIPOLOGIE FORESTALI FUSTAIE E AVVIAMENTI A FUSTAIA Faggete pure e/o con Agrifoglio (Monte Follettoso, Colle la Riservata) Faggete con cerro e castagno (Monte Follettoso, Colle la Riservata)

11 TIPOLOGIE FORESTALI FUSTAIE E AVVIAMENTI A FUSTAIA Cerrete pure e/o con Carpino bianco e Faggio; Cerrete miste (Cerro, Carpino nero, Carpino bianco, Castagno, Roverella, Acero d ungheria, ecc).

12 TIPOLOGIE FORESTALI FUSTAIE E AVVIAMENTI A FUSTAIA Cedui misti invecchiati in avviamento naturale (Cerro, Carpino nero, Carpino bianco, Acero d ungheria, ecc)

13 TIPOLOGIE FORESTALI BOSCHI CEDUI Cedui di misti (Cerro, Roverella, Carpino nero, Carpino bianco, Acero d ungheria, ecc); Cedui di querce caducifoglie (Cerro, Rovere, Roverella)

14 TIPOLOGIE FORESTALI Soprassuoli in ricostituzione Composti da boschi e boscaglie rade con Carpino nero, Orniello e Roverella o da arbusteti con specie della macchia mediterranea come Fillirea, Terebinto e Leccio nei versanti a sud con pietrosità affiorante

15 INTERVENTI PROPOSTI Diradamenti sulle fustaie con avviamenti all altofusto nei cedui invecchiati con 5-20% di prelievo massimo (Monte Follettoso, Colle la riservata, ecc); Taglio ceduo matricinato con il rilascio di 120 matricine per l ettaro nei cedui maturi e invecchiati da riportare a ceduo (Valle S. Martino); Taglio ceduo composto (rilascio più di 140 matrice per l ettaro) nei cedui invecchiati (Monte Ara Grande, Monte Arcaro); Interventi di miglioramento boschivo, fitosanitari e di messa in sicurezza nei cedui e avviamenti a macchiatico negativo (Fondi europei P.S.R.); Nessun intervento nei boschi in ricostituzione e nelle aree di riserva integrale previste dal P.A.P. (Es. Fosso Ronci).

16 RILIEVI DENDROMETRICI 63 aree di saggio di forma circolare da 13,5 m di raggio 6 aree dimostrative di intervento permanenti, una per ogni tipologia d intervento

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18 VIABILITA E INFRASTRUTTURE Il territorio di Vicovaro presenta una discreta rete viaria che necessita di manutenzione ordinaria e straordinaria, imputabile principalmente in: Opere di regimazione delle acque meteoriche (cunette e canalette, pendenze); Ripristino aree franate; Recupero viabilità abbandonata e ammalorata; Allargamento della carreggiata e eliminazione delle rocce; Ripulitura dagli arbusti infestanti che invadono le strade.

19 VIABILITA E INFRASTRUTTURE Rifacimento e manutenzione dei fontanili e aree limitrofe annesse; Creazione e manutenzione delle aree verdi attrezzate (aree di sosta e aree ricreative); Possibilità di realizzazione sentieristica e cartellonistica di carattere didattico-scientifico.

20 USI CIVICI Redazione della bozza del regolamento degli usi civici legnatico pascolo

21 PIANO DEI PASCOLI E stato effettuato uno studio sui pascoli, e valutato il valore foraggero delle specie vegetali presenti, in modo tale da ricavarne il carico di bestiame sopportabile ed avere una migliore gestione.

22 PIANO DEI PASCOLI Fino al 2015 sono state rilasciate le concessioni di fida pascolo in funzione solamente della superficie disponibile. Con l attuazione del piano dei pascoli, le concessioni verranno ripartite in funzioni dei capi posseduti dal richiedente, e del carico di bestiame sopportabile dalle superfici a pascolo Coefficienti di conversione in UBA per specie ed età BOVINI E BUFALINI a Bovino adulto (oltre 2 anni di età) 1 UBA b Giovani da 6 a 24 mesi 0,6 UBA c Giovani fino a 6 mesi 0,4 UBA d Vitelli nati al pascolo 0 UBA EQUIDI a Equini con più di 6 mesi 1 UBA b Equini con meno di 6 mesi 0,5 UBA c Asini oltre 12 mesi 0,6 UBA d Asini da 6 a 12 mesi 0,3 UBA e Equidi nati al pascolo 0 UBA OVICAPRINI a Pecore 0,15 UBA b Capre 0,15 UBA c Ovicaprini nati al pascolo 0 UBA d Altri ovicaprini 0,15 UBA

23 PRINCIPALI BENEFICI DERIVANTI DAL P.G.A.F. Maggiore conoscenza delle risorse Agroforestali del territorio di proprietà pubblica; Riappropriazione e gestione delle risorse Agro silvo pastorali di proprietà pubblica a beneficio della popolazione di Vicovaro; Pianificazione del territorio e migliore gestione delle risorse naturali, forestali e pascolive; Pianificazione delle entrate economiche derivanti dai tagli boschivi e dalla gestione del pascolo; Semplificazione tecnico - burocratica delle utilizzazioni forestali; Maggiore controllo del territorio e rispetto delle regole in ambito Agroforestale; Possibilità di accedere ai fondi Europei del Piano di Sviluppo Rurale P.S.R. per le misure Agro-Ambientali; Istituzione di regolamenti specifici, fida pascolo e usi civici (pascolo e legnatico).

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