Premessa. Questo documento intende guidare lo studente nelle scelte dell argomento da discutere di fronte alla commissione di laurea.
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- Giordano Campo
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1 Università di Bologna - Scuola di Economia Management e Statistica Vicepresidenza di Rimini - Corso di Laurea in Economia dell Impresa Linee guida per la Prova Finale Premessa. Questo documento intende guidare lo studente nelle scelte dell argomento da discutere di fronte alla commissione di laurea. Indice 1. Aspetti procedurali 2. La prova finale 3. La scelta dell argomento 4. Le fonti per lo sviluppo dell argomento 5. La struttura della presentazione 6. Specificità dell argomento in area giuridica 1
2 1. Aspetti procedurali La prova finale consiste nella discussione di un argomento che può essere eventualmente connesso alle attività di tirocinio. Per giungere alla prova finale, il candidato deve rispettare una procedura che prevede a. la presentazione della proposta dell'argomento (titolo) al Coordinatore del corso di studio: il candidato deve indicare, inoltre, l'insegnamento all'interno del quale l'argomento trova il più appropriato inquadramento La proposta deve pervenire almeno 30 giorni prima della data stabilita per la discussione facendo uso degli appositi strumenti informatici messi a disposizione dall'ateneo. In considerazione di quanto previsto al punto successivo è bene che essa sia subito corredata da alcune indicazioni su come si intende sviluppare l argomento prescelto (abstract).. b. Il Coordinatore esamina la corrispondenza tra l argomento e l insegnamento indicato dallo studente: in ciò può avvalersi di un delegato e sentire eventualmente il docente titolare dell'insegnamento. Quindi approva o respinge la proposta dello studente: in questo secondo caso il laureando dovrà contattare il Coordinatore per formulare una diversa e migliore proposta, pena l esclusione dall'esame di laurea. c. Nel corso della Prova finale il candidato presenterà e discuterà l argomento con la Commissione di Laurea, che potrà approvarla con un punteggio da 0 a 3 punti, oppure respingerla: in tal caso la proiva dovrà essere ripetuta. 2
3 2. La prova finale La prova finale rappresenta la conclusione del triennio di studi, pertanto, affinché la presentazione e la discussione durante la seduta di laurea sia proficua, occorre avere particolare cura della scelta dell argomento e del suo sviluppo. Ad essere valutati in questa sede saranno la capacità di individuare un argomento significativo e definito, nel contesto di un preciso insegnamento la capacità di sviluppare ed approfondire in modo autonomo il tema scelto la capacità di illustrare efficacemente e con proprietà di linguaggio la propria elaborazione. 3. La scelta dell argomento La scelta dell argomento è il momento più importante del lavoro che lo studente dovrà svolgere individualmente per giungere alla Prova finale. Benché non sia prevista la figura del relatore, poiché il pregio dell argomento prescelto contribuirà alla complessiva valutazione, è utile, prima di presentare la domanda, chiedere al docente del corso di laurea competente per insegnamento, un parere sull argomento che si ipotizza di trattare. Per la scelta del tema, come semplice guida, potete porvi le seguenti domande: a) Quali sono state le materie, e nel loro ambito, gli argomenti che più mi hanno interessato durante il percorso di studi? Desidero approfondire questi temi? b) Un particolare problema di tipo certamente economico, o con risvolti economico-generali o economico-aziendali in discussione sui media specializzati o sulle pagine economiche dei media generalisti è meritevole di essere approfondito? c) C è un argomento di particolare rilievo pratico, legato alla mia esperienza professionale passata, corrente o futura che ritengo sia utile e interessante approfondire? 3
4 d) Vi è un argomento che potrebbe essere utile approfondire in vista della futura iscrizione ad una specifica laurea magistrale o master? 4. Le fonti per lo sviluppo dell argomento Poiché la trattazione dell argomento dovrà poter essere iscritta in un impianto teorico, lo studente dovrà condurre una ricerca bibliografica individuando le fonti accademiche o comunque di pregio scientifico che devono essere tenute in considerazione. Tra queste rientrano: monografie a carattere scientifico e manuali universitari articoli pubblicati su riviste accademiche pubblicazioni di istituzioni nazionali o internazionali Tutte queste fonti possono o devono essere citate nel corso della discussione o menzionate nella presentazione che la supporterà. Monografie e manuali universitari La monografia è un testo accademico o un saggio su un singolo argomento o una serie di argomenti correlati. I manuali universitari sono i libri che presentano sommariamente i temi più importanti di una determinata disciplina e sono destinati agli studenti universitari. Sono normalmente disponibili per una consultazione presso la biblioteca universitaria. Riviste accademiche Tutti i settori scientifici hanno delle Riviste, nazionali ed internazionali, sulle quali gli studiosi pubblicano saggi su temi specifici ed esiti di ricerche personali o collettive. Sulle Riviste è possibile trovare contributi di maggior attualita su cui si concentra il confronto tra i ricercatori oppure gli interventi critici e le scoperte più recenti. Per avere un un adeguato orientamento, chi intende ricorrere a queste tipo di fonti, consulti preliminarmente,, il docente della materia relativa all argomento da approfondire. Articoli di istituzioni nazionali/internazionali Sono articoli pubblicati da istituzioni e centri di ricerca di solida reputazione scientifica nazionale o internazionale. Ad esempio, in diversi ambiti, le singole 4
5 banche centrali nazionali (es., Banca d Italia), le borse (es., Borsa Italiana), la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca dei Regolamenti Internazionali, ecc. I siti di queste istituzioni hanno una sezione dedicata ai working paper e molto spesso essi sono scaricabili gratuitamente. 5. La struttura della presentazione La presentazione dell argomento dovrebbe opportunamente prevedere una parte introduttiva, dove inscrivere l argomento scelto in un contesto teorico, motivandone eventualmente la scelta una parte centrale dove presentare lo sviluppo e l approfondimento svolti una parte di conclusioni, qualora il candidato si fosse posto un obiettivo teorico (ad es. confronto tra diverse posizioni dottrinali o diverse soluzioni di problemi operativi o analisi di dati per rispondere ad un quesito). Nella eventualità che lo studente prescelga di effettuare una presentazione tramite slides, le stesse dovranno essere sintetiche e non descrittive e lo studente dovrà sviluppare oralmente i punti sintetizzati senza leggerle. 6. Specificità dell argomento in area giuridica Per gli argomenti di area giuridica vi sono alcune specificità che devono esser tenute in considerazione dallo studente. Oggetto del lavoro dello studente potrebbe consistere, oltre che in un argomento teorico, in una recente pronuncia giurisprudenziale o in una novità legislativa della quale dar conto mediante una breve presentazione del quadro normativo precedente ed una schematica ricognizione dell intervento del legislatore. Per la specificità del corso di studi andrebbero privilegiati argomenti che hanno una diretta attinenza nella regolamentazione di rapporti economici evitando, in linea di massima, temi giuridici che sono attinenti ad altri aspetti della vita sociale (es. bioetica, teoria generale del diritto, ecc ). E bene ricordare che, soprattutto in materia giuridica, dalla scelta dell argomento dipende anche la mole di impegno che dovrà esser profuso dallo 5
6 studente. In linea di massima un argomento teorico generale implica un maggiore sforzo, rispetto ad argomenti concentrati su singole novità normative o specifiche pronunce giurisprudenziali. In questa fase l interlocuzione con il docente di riferimento appare molto opportuna. La prima fase del lavoro consiste nell approfondire le conoscenze relative all argomento scelto. Come già detto, è buona norma prendere le mosse dalle letture eventualmente suggerite dal docente. Quanto detto sopra in ordine al materiale da raccogliere (par. 4) resta valido in linea di massima anche per le materie giuridiche, con qualche piccolo adattamento. Si dovrà quindi procedere all individuazione delle: fonti normative rilevanti; altre fonti correlate (Circolari, provvedimenti di autorità pubbliche etc ) materiale dottrinario (articoli, monografie, manuali etc ) materiale giurisprudenziale (Sentenze sia di Cassazione, sia di corti di merito, sia di corti sovranazionali laddove rilevanti). Per la ricerca di tutto questo materiale è consigliato fare riferimento al docente e al personale delle biblioteche dell Ateneo. A tal fine utilissime sono le banche dati d Ateneo messe a disposizione di tutti gli studenti. Sconsigliato è il riferimento a Internet e, in particolare, a siti privi di adeguato controllo in ordine alle informazioni. Privilegiare sempre le informazioni attinte da siti ufficiali (es. Parlamento, Corte di Cassazione, siti di Riviste ufficiali). Una volta raccolto il materiale occorre studiarlo e poi definire una scaletta degli argomenti da trattare. In linea di massima lo schema da tenere a riferimento è quello riportato sopra (vedi par. 5) con una parte introduttiva, una parte centrale e una parte di conclusioni. Vi sono solo degli adattamenti in relazione al tipo di argomento (giuridico) prescelto. 6
7 Se si è deciso di commentare una sentenza o comunque un filone giurisprudenziale sarà consigliabile partire dalla esposizione di questi casi e delle problematiche ad essi sottese, e poi risalire alle disposizioni rilevanti e alle varie opzioni interpretative proposte. Se l argomento ha carattere piuttosto teorico, bisognerà fare riferimento da subito alle ipotesi toriche più accreditate per poi addivenire ad una esposizione delle disposizioni di riferimento e delle principali applicazioni che di esse concretamente si fanno. Struttura simile potrebbe esser utilizzata nel caso in cui si decida di commentare una novità normativa. Si potrà partire dalla descrizione del quadro normativo di riferimento per poi comprendere come la novità normativa si collochi rispetto al diritto preesistente. 7
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