COMUNE DI MARTIGNANO Provincia di Lecce

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1 COMUNE DI MARTIGNANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO DELLE OCCUPAZIONI DI SUOLO PUBBLICO E PRIVATO AD USO PUBBLICO PER LA ALLOCAZIONE DI ELEMENTI DI ARREDO URBANO TIPO DEHORS ANNESSI A LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE E LABORATORI ARTIGIANALI DI PRODOTTI DESTINATI AL CONSUMO DIRETTO Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 14 del 30 maggio 2016

2 Articolo 1 Premesse Oggetto e Finalità L Amministrazione Comunale intende favorire la realizzazione di strutture, tipo dehors, appresso definite, annesse a pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande ed esercizi artigianali da asporto, con l obiettivo: - di migliorare l offerta di servizi ai cittadini ed ai turisti; - di favorire l aggregazione sociale di tipo culturale, ricreativa, attraverso anche l uso di spazi pubblici e/o privati d uso pubblico, il tutto sotto l osservanza di norme che ne garantiscono la compatibilità con i luoghi ed il decoro urbano. Viene disciplinata l occupazione di spazi pubblici e/o privato d uso pubblico mediante la previsione di elementi di arredo urbano, definiti dehors e vengono altresì determinati i criteri per il loro inserimento fornendone le linee tipologiche architettoniche nonché le procedure per il conseguimento della specifica autorizzazione (Nulla Osta e Concessione di cui appresso). Per quanto non espressamente previsto nel presente Regolamento, si fa esplicito richiamo al Regolamento Comunale per le occupazioni di Spazi ed Aree Pubbliche, approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale del 29/04/1994 n. 10 e s.m.i.. Articolo2 Definizioni Il presente Regolamento disciplina la collocazione su suolo pubblico, nonché su suolo privato d uso pubblico di elementi di arredo tipo dehors, annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande e laboratori artigianali di prodotti destinati al consumo diretto. Ai fini del presente Regolamento per dehors, si intende l insieme degli elementi mobili posti in modo funzionale ed armonico che costituisce, delimita ed arreda lo spazio per il ristoro all aperto annesso ad un locale di pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande e laboratori artigianali di prodotti destinati al consumo diretto. Il dehors può essere: - costituito da solo arredi individuati in elementi tipo: tavoli, sedie, ombrelloni, tende a sbalzo fissate alla parete, fiorerie, lampade, elementi per riscaldamento, ecc. posti direttamente su suolo o su pedane rialzate ed il cui ambito può essere delimitato aperto, o anche delimitato e definito perimetralmente a mezzo di elementi fisici; - da tutti gli elementi di cui al punto precedente, coperti attraverso un manufatto costituito da un insieme di elementi mobili o smontabili e comunque facilmente rimovibili, comunque diverso da ombrelloni e tende a parete; - di tipo temporaneo, quello il cui esercizio è limitato ad un periodo inferiore ad un anno, a far data dalla data del rilascio del competente Nulla Osta, prorogabile; - di tipo permanente, pur sempre di durata temporanea, quello il cui esercizio è consentito nel minimo per anni 1 (uno), con l obbligo del rinnovo annuale, a far data dalla data del rilascio del competente Nulla Osta; - Concessione del suolo pubblico, l atto mediante il quale viene autorizzato l uso del suolo

3 pubblico da parte dell istante per un preciso arco temporale e sotto determinate condizioni; - Nulla Osta l atto mediante il quale viene autorizzata la realizzazione del dehors che implicitamente assorbe la concessione di suolo pubblico ove dovuta, previa acquisizione dei seguenti atti di assenso: a) Parere rilasciato dal Servizio Tecnico in materia di edilizia ed urbanistica, ivi incluso il parere della Soprintendenza ai B.E.A.P., ove richiesto; b) Parere rilasciato dall Ufficio di Polizia Municipale in materia di viabilità e pubblica sicurezza; c) Attestazione dell avvenuto pagamento all Ufficio Tributi; d) Autorizzazione ai sensi dell art. 21 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice Beni Culturali) e s.m.i., ove necessario e) Provincia di Lecce, ove necessario; In via generale l elemento di arredo dehors, come sopra definito, deve essere assolutamente caratterizzato da precarietà e facile rimovibilità e deve essere diretto esclusivamente a soddisfare l esigenza temporanea legata all attività di somministrazione di alimenti e bevande e laboratori artigianali di prodotti destinati al consumo diretto. Il dehors non può in alcun caso surrogare i requisiti strutturali obbligatori per il locale di pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande e laboratori artigianali di prodotti destinati al consumo diretto. Articolo 3 Criteri generali e particolari per l installazione del dehors Norme di carattere generale osservate Il titolare per l esercizio pubblico della somministrazione di alimenti e bevande e laboratori artigianali di prodotti destinati al consumo diretto che intende collocare su suolo pubblico o privato un dehors, deve conseguire il Nulla Osta preventivo di cui al presente regolamento e la relativa annessa Concessione di occupazione dello stesso suolo pubblico ove richiesta. In presenza di vincoli di tutela, particolarmente quelli previsti dal D.Lgs. n. 42/2004 e ss.mm.ii. (codice dei beni culturali e del paesaggio), il richiedente deve ottenere le preventive necessarie autorizzazioni stabilite nel suddetto decreto legislativo (punto f, successivo art. 5 del presente). Il dehors deve essere, in linea generale, installato in prossimità dell esercizio di cui ne costituisce pertinenza temporanea, ed è limitato alla proiezione delle mura perimetrali che delimitano i locali dell attività interessata, salva l acquisizione del proprietario/i o titolari dei locali attigui nel caso interessati dalla proiezione suddetta. L occupazione per i dehors è costituita dalla proiezione geometrica sul suolo della copertura e deve sovrapporsi con l area concessa. Non è consentito installare dehors o parti di esso in contrasto con il Codice della Strada. In particolar modo andranno osservati i seguenti criteri: - in prossimità di incrocio stradale i dehors possono essere autorizzati solo se è garantita adeguata visibilità laddove la presenza di edifici incida sul cono di visibilità determinato in base al disposto di cui all art. 18 del Nuovo Codice della Strada (D.Lgs. n. 285 del 30/04/1992 e ss.mm.ii.) e dell art. 28 del suo Regolamento di Attuazione (D.P.R. n. 495 del 16/12/1992 e ss.mm.ii.); - non è consentito installare dehors, o parti di esso, su sede stradale soggetta a divieto di

4 sosta, a meno che non vengono rimossi i presupposti che hanno determinato per l area il divieto di sosta; - l area del dehors non deve interferire con le fermate dei mezzi pubblici, con spazi per le loro manovre; - nell installazione dei dehors dovrà essere lasciato uno spazio per i flussi pedonali. Nel caso in cui il marciapiede sia inferiore a m. 1,50 il dehors può essere collocato sulla sede stradale, già eventualmente impegnata per parcheggi, ove ricorrono i presupposti, lasciando libera la sede del marciapiede ma senza compromettere il flusso stradale e le condizioni di sicurezza dovute; - la profondità massima del dehors nel caso di occupazione della sede stradale sarà possibile limitatamente all impegno delle aree a parcheggi indi esistenti, oltre la quota parte di marciapiede utilizzabile fatto salvo quanto al punto precedente. In ogni caso dovrà essere lasciato un libero passaggio sul marciapiede minimo di 1,50 m; - è inoltre consentito l installazione di dehors temporanei che occupano la carreggiata stradale qualora la stessa risulti inserita in aree con limitazione/divieto del traffico, nei giorni e negli orari in cui vige tale limitazione. - i dehors che occupino la sede stradale devono essere dotati di opportuna segnalazione ai fini della sicurezza stradale, a mezzo di catarifrangenti ed altri adeguati sistemi di evidenziazione dell ingombro stradale, anche per gli orari notturni; - la segnaletica stradale ed i dispositivi di avvistamento che l Amministrazione, in sede di istruttoria riterrà opportuno o necessario prescrivere ai dehors, è a totale spese del richiedente, come quella già prevista nel presente titolo. Non è consentito installare dehors o parti di esso sull intera superficie di Piazza della Repubblica. Il dehors deve essere realizzato in conformità alla normativa sulle barriere architettoniche e deve risultare accessibile ai soggetti diversamente abili, salvo impossibilità tecniche comprovate, sottoscritte nella relazione dal tecnico abilitato che redige gli elaborati tecnici, da valutarsi a cura della competente struttura comunale. Qualora il suolo pubblico è pavimentato con materiale pregiato, il suolo occupato deve essere lasciato a vista; pertanto non è ammesso l uso di pedane se non nei casi in cui sia necessario colmare un dislivello significativo o eliminare barriere architettoniche. Tutti gli elementi che costituiscono il dehors, in quanto smontabili o facilmente rimovibili, non devono prevedere alcuna infissione al suolo con opere murarie o cementizie, ma solo ancoraggi mediante zavorrature o sistemi alternativi tecnologicamente idonei e a norma. Le bullonature sono consentite solo in presenza di pavimentazioni non di pregio. I dehors devono comunque essere staticamente idonei, dimensionati e realizzati per poter resistere alle azioni degli agenti atmosferici. In particolare, per quelli di tipo chiuso, è necessario ottemperare agli adempimenti di legge in materia di sicurezza strutturale. Nel posizionamento dei dehors inoltre bisogna tener conto dei servizi urbani evitando, per quanto possibile, ogni interferenza per agevolare l ispezione/interventi sui medesimi servizi qualora richiesta/i. Sarà cura del titolare dell esercizio, nel caso vi siano interferenze, assicurare ogni intervento da parte dell Ente o dei gestori dei servizi pubblici senza alcun onere di questi ultimi, assicurando anche lo smontaggio temporaneo del manufatto. E anche possibile installare dehors per limitati periodi della giornata, in alternanza ad usi diversi del suolo pubblico, prevedendo arredi e strutture idonee al montaggio e smontaggio celere.

5 Nell istanza dovrà essere specificato l orario di occupazione. Il dehors va preferibilmente ornato ed abbellito con fiori freschi e/o piante ornamentali di ridotte dimensioni, che non creino ostacolo al passaggio. Gli eventuali sistemi di riscaldamento per esterno devono prevedere la massima sicurezza e bassi consumi energetici mediante sistemi di ultima generazione ad alto rendimento. Nelle ore di chiusura dell attività gli arredi mobili dei dehors, devono essere rimossi; sedie e tavolini possono non essere rimossi, ma non sono consentiti accatastamenti che alterino il decoro e la visibilità dei luoghi, In occasione di chiusura prolungata (oltre tre giorni) tavolini e sedie devono essere ritirati e custoditi in luogo privato. I laboratori artigianali di prodotti destinati al consumo diretto possono installare dehors composti esclusivamente da sedute e piani d appoggio alti. Articolo 4 Linee generali e sistemi consentiti Tipologie di coperture o protezioni ammesse e relativi criteri per l inserimento ambientale La superficie massima per i dehors di tipo coperto, non deve essere superiore a quella dell esercizio commerciale di somministrazione di alimenti e bevande e laboratori artigianali di prodotti destinati al consumo diretto; Gli ombrelloni possono essere previsti anche all interno del centro storico e dovranno avere struttura lignea di pregio. Per le tende a muro, possibili solo all esterno del centro storico. Quanto alla tipologia strutturale questa sarà costituita da materiali leggeri tipo alluminio o leghe ma opportunamente cromato/e in armonia con il contesto urbano dei luoghi. E ribadito che i dehors devono essere adeguati al contesto urbano, evitando manufatti, suppellettili di scarso pregio e di finiture non adeguate e con colori di tonalità non in contrasto con il rattan naturale. Sono esclusi in via generale, ed in ogni caso, gazebo realizzati con strutture portanti in alluminio anodizzato e strutture metalliche che non siano opportunamente verniciate o gazebi con strutture di materiale plastico ordinario. Sono altresì vietati tutti i materiali verniciati e/o trattati in superficie con tecniche e/o colorazioni non in armonia con il contesto del luogo. All interno del centro storico, così come delimitato dal Piano Regolatore Generale, le strutture portanti dei dehors, devono essere realizzate in metallo le cui superfici devono essere verniciate con toni grigio scuri o neri, e ove compatibile in legno naturale, salvo diversa specifica prescrizione all atto del rilascio del Nulla Osta. Al di fuori del centro storico le possibili alternative al ferro sono costituite da Materiali lignei come normato dal presente. E fatto divieto utilizzare elementi di arredo che possono risultare dissonanti con il contesto urbano di riferimento, in particolare è tassativamente vietato l utilizzo di tavoli e sedute di scarso pregio e di uso corrente realizzati ad esempio in resine monoblocco, o in legno grezzo con trattato del tipo con sedute con spalliere a stecche, o materiali di riciclo trasformati ad hoc. In tutti gli ambiti urbani, in specifici contesti di particolare interesse, dovrà prestarsi la massima attenzione alla tipologia degli elementi da utilizzare ed alla specifica localizzazione dei dehors infatti dovrà essere garantita la piena ed assoluta visibilità di quinte e facciate monumentali come ad esempio chiese, edicole, statue, scorsi panoramici e qualsiasi altro contesto meritevole delle più ampie forme di salvaguardia. I materiali di copertura possono essere in tessuto, in tessuto impermeabile, ma anche in

6 policarbonato e PVC. all interno del centro storico dovranno essere utilizzati esclusivamente materiali in tessuto e/o tessuto impermeabile con colorazioni pertinenti al contesto quindi alle facciate degli edifici interessanti e circostanti. Per le chiusure perimetrali sono ammissibili tamponamenti totalmente trasparenti, da preferire sistemi a scomparsa del tipo avvolgenti, e zoccolatura di altezza massima cm. 80. Indipendentemente della zona che si intende occupare, i dehors devono sempre essere caratterizzati da leggerezza e trasparenza. Quanto agli elementi secondari, tipo le pedane, queste devono essere assicurate da sistemi esclusivamente lignei, inoltre, in ambito centro storico da toghe di ampiezza 10/15 cm disposte a correre e comunque sempre opportunamente trattate ed antiscivolo. Gli ombrelloni di forma rotonda, quadrata o rettangolare, così come le chiusure perimetrali di dehors, le tende o altri sistemi, non devono recare forme e scritte pubblicitarie. I colori degli ombrelloni e tende devono essere in linea generale della tonalità del beige, dell avorio e di altre tonalità in armonia con il contesto interessato. Infine in caso di particolari esigenze finalizzate al miglior inserimento possibile del dehors nel contesto storico architettonico e ambientale, in generale possono essere ammesse deroghe alle caratteristiche architettoniche di cui al presente regolamento ma da valutare preventivamente nell ambito della richiesta di Nulla Osta a cura dell istante e sottoposte al vaglio dell Ente. Deroghe in egual misura sono previste anche al di fuori del centro storico. Il Responsabile dello Sportello Unico Attività Produttive SUAP si avvarrà della consulenza dei servizi specifici dell Ente per le valutazioni delle istanze afferenti a particolari condizioni che non siano esplicitamente disciplinati dal presente regolamento. In tutti i casi, lo stesso Responsabile SUAP si avvarrà dell Ufficio di Polizia Locale cui sarà richiesto specifico parere di competenza in merito alla rispondenza del dehors proposto alle vigenti disposizioni di legge e regolamenti in materia di circolazione e sicurezza stradale. Quanto in ultimo anche quando il dehors interessa siti privati interferenti con spazi pubblici. Analogamente il Responsabile SUAP si avvarrà del Servizio Tecnico, per i pareri di compatibilità urbanistica, ambientale e rispetto del decoro urbano. Articolo 5 Concessione del suolo pubblico Nulla Osta Modalità per le richieste Comunicazione di inizio e fine attività. Smontaggio per decadenza titolo Il titolare di un locale con esercizio pubblico per la somministrazione di alimenti e bevande laboratori artigianali di prodotti destinati al consumo diretto che intenda collocare un Dehors temporaneo o permanente deve ottenere il preventivo nulla osta vincolante da parte dell Ente. Al fine dell ottenimento del nulla osta il titolare di un locale di cui al punto precedente deve presentare apposita richiesta in bollo alla struttura comunale competente corredata: a) breve relazione tecnica descrittiva dell intervento, delle strutture, delle finiture, della filiera realizzata, del piano delle manutenzioni programmate, degli impianti, delle barriere, delle interferenze con servizi e sottoservizi, del rispetto delle normative, degli arredi, ecc.. e con indicazione della disciplina viabilistica vigente nell ambito interessato dalla proposta di occupazione. La relazione sarà accompagnata anche da stralci catastali, Piano Regolatore Generale, altro ritenuto utile alla definizione del sito interessato. b) adeguati elaborati grafici, scala 1:100, nei quali siano opportunamente evidenziati lo stato di fatto dell area interessata, l eventuale presenza di segnaletica stradale che necessita di

7 integrazione, ovvero la eventuale presenza di fermate del mezzo pubblico e/o di passaggi pedonali e/o di chiusini per sottoservizi, il tutto corredato da adeguata documentazione fotografica del luogo. Devono, inoltre, essere presentati altrettanti elaborati in scala 1:50 nei quali siano indicati le caratteristiche della struttura, con piante, prospetti e sezioni quotati dell installazione proposta (situazione estiva ed invernale, ove siano previste soluzioni diverse) con la distribuzione degli arredi e con i necessari riferimenti al contesto edificato adiacente per quanto riguarda aperture, materiali di facciata, elementi architettonici. Gli elaborati devono essere redatti da tecnico abilitato alla professione; c) indicazioni relative a tutti gli elementi significativi di arredo (tavoli, sedie e, se previsti, pedane, delimitazioni, coperture, elementi per il riscaldamento, fioriere, cestini per rifiuti), anche attraverso riproduzioni fotografiche, copie di estratti da catalogo, campionature reali; d) foto-inserimenti nel contesto nel caso di Dehors di tipo coperto e nei casi in cui l amministrazione ritiene di acquisire la documentazione; e) nulla osta della proprietà dell edificio (condominio) e del proprietario dell unità immobiliare qualora la struttura venga posta a contatto di un edificio o su area privata; nel caso l occupazione si estende anche in aree limitrofe rispetto alla proiezione del pubblico esercizio richiedente, occorre il nulla osta della proprietà dell edificio (condominio), del proprietario dell unità immobiliare e dell esercente del negozio adiacente. Qualora il Dehors interessi aree antistanti negozi, aree in corrispondenza di finestre o altri punti luce, aree poste davanti ad ingressi condominiali, aree private soggette a servitù di pubblico passaggio, deve essere prodotto l assenso scritto dei proprietari e/o degli esercenti e/o dell amministrazione dello stabile, secondo i soggetti interessati; f) autorizzazione degli Enti/Autorità ecc. preposti alla tutela di eventuali vincoli cui è soggetta l area interessata al Dehors. Da tali specifiche autorizzazioni restano esclusi tutti i Dehors di tipo temporaneo definiti all art. 2 e costituiti da soli arredi, ivi incluse le soluzioni con tende ed ombrelloni e quelli coperti, pur sempre stagionali, se caratterizzati da inconfutabile assoluta precarietà e facile rimovibilità definita allo stesso art. 2 del presente. g) Idoneità strutturale omologazione. Resta stabilito che per i Dehors temporanei l istanza sarà accompagnata da certificazione di idoneità strutturale a firma di tecnico ovvero anche da certificazione di omologazione nel caso di manufatto prefabbricato di serie e non sarà dovuto altro ulteriore Nulla Osta; h) polizza R.C.T.. A tal riguardo il titolare del Nulla Osta si assume ogni responsabilità civile e penale che discenda ai sensi di legge dall espletamento dell attività nell ambito del Dehors ; l amministrazione comunale resta pertanto esonerata da ogni responsabilità per danni a cose, per infortuni a persone, e quant altro derivante dalla suddetta attività; i) ricevuta pagamento per l occupazione di spazi ed aree pubbliche di cui al regolamento richiamato all all art. 1 del presente. La concessione di occupazione suolo pubblico con Dehors temporanea è rilasciata per un periodo complessivo non superiore ad un anno. Il rinnovo può essere richiesto entro il termine di scadenza della prima concessione. Il Nulla Osta è rilasciato a titolo personale e non è consentita la cessione; va conservato nei luoghi di esercizio ed esibito a richiesta del personale addetto al controllo ed alla vigilanza. Della attività per la realizzazione del Dehors va comunicata all Ente l inizio dei lavori con almeno 5 (cinque) giorni di anticipo, così l ultimazione dei lavori, la cui ultima comunicazione dovrà essere accompagnata da documentazione fotografica. Inoltre del montaggio del Dehors

8 dovrà essere prodotta la certificazione che ne attesti la corretta esecuzione a cura del tecnico incaricato, nonché le certificazioni degli impianti a cura dei soggetti installatori. Articolo 6 Rinnovo Nulla Osta Il rinnovo del Nulla Osta può essere acconsentito al massimo due volte per i dehors temporanei nell arco dell anno solare ed annualmente per quelli permanenti pur sempre limitati temporalmente, ferma restando la possibilità del richiedente di trasformare la richiesta di occupazione temporanea in permanente. Unitamente alla istanza dovrà essere prodotta certificazione/relazione a cura di tecnico abilitato attestante che non è variato il contesto interessato, l idoneità delle strutture costituenti il dehors nonché lo stato generale degli arredi. Per i soli dehors permanenti anche una esaustiva documentazione fotografica atta a dimostrare il perfetto stato manutentivo generale complessivo dello stesso dehors. Questa ultima documentazione (idoneità generale, documentazione fotografica) per siffatti dehors dovrà essere rimessa annualmente all Amministrazione, pena la revoca del nulla osta. E comunque facoltà dell Amministrazione limitare temporalmente il rinnovo richiesto qualora questi rappresenti ostacolo al perseguimento di obiettivi di pubblico interesse. In caso di diniego del rinnovo per motivi di pubblico interesse, nulla potrà essere richiesto all amministrazione da parte dell istante in termini di risarcimento danni o altre indennità. Nel caso di rinnovo, al fine dell individuazione della tariffa applicabile, il nuovo periodo di occupazione verrà cumulato con il precedente. Articolo 7 Attività consentite ed orario d esercizio L area all aperto sottesa dal dehors può essere utilizzata nel rispetto delle norme igienicosanitarie, edilizie, urbanistiche, nonché di quelle relative all occupazione del suolo pubblico sotto il rispetto della normativa in materia di orari e di inquinamento acustico. Nei dehors non possono essere installati banchi ed attrezzature per lo svolgimento dell attività. Eventuali intrattenimenti musicali da realizzarsi nel dehors devono essere preventivamente autorizzati dalla competente struttura comunale. E altresì vietato il gioco delle carte e di qualsiasi altra attività che arrechi turbativa alla civile convivenza ed alla quiete pubblica e privata. Nei dehors è vietata l installazione di apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento. Il mancato rispetto di quanto al presente articolo è causa di revoca del nulla osta. Articolo 8 Danni arrecati a terzi Qualsiasi danno arrecato ai cittadini, terzi in genere, al suolo pubblico o a proprietà pubbliche e private, dagli elementi esposti, deve essere risarcito dagli esercenti. Per danni arrecati alla pavimentazione stradale, alle alberature e al patrimonio verde o altro di proprietà pubblica, i settori competenti provvederanno a calcolare il valore del danno subito e a richiedere il risarcimento economico, oltre ad applicare le sanzioni previste dalle normative vigenti. Qualora in conseguenza dell installazione delle stutture siano provocati danni alla sede stradale, gli stessi devono essere rimediati mediante esecuzione di specifici interventi secondo le modalità indicate dal competente servizio tecnico comunale.

9 Articolo 9 Decoro degli elementi del dehors in esercizio Tutte le componenti dei dehors devono essere mantenute sempre in ordine, pulite e funzionali. Lo spazio pubblico dato in concessione deve essere mantenuto in perfetto stato igienico-sanitario, di sicurezza, di decoro e non deve essere adibito ad uso improprio. E fatto obbligo ai titolari di concessione di occupazione di suolo pubblico di mantenere i manufatti sempre in perfetta efficienza tecnico-estetica. In caso di inottemperanza l Amministrazione Comunale, previa verifica dell inadempimento ed esperita specifica diffida, potrà senz altro procedere d ufficio alla rimozione coatta di tutte le attrezzature deteriorate, con successivo, conseguente addebito a carico dell esercente, delle spese relative e di quant altro occorresse per ottenimento dell area in piena libera disponibilità, fatta comunque salva e riservata ogni altra ragione per danni derivati o derivanti, ai sensi di legge. Articolo 10 Idoneità Sanitaria Il titolare dell esercizio autorizzato ad installare il dehors o che lo abbia installato su suolo privato è tenuto a presentare la prevista SCIA sanitaria. Articolo 11 Coperture assicurative Il rilascio del nulla osta comporta la stipula di apposita Polizza R.C.T. di cui alla lett. h) dell art. 5 di importi adeguati per qualsiasi forma di dehors. Articolo 12 Sanzioni Nel caso in cui venga accertata l occupazione di suolo pubblico con dehors, senza il prescritto nulla osta e/o in misura eccedente la superficie consentita e/o oltre i limiti temporali di efficacia, il titolare dell attività cui il dehors è funzionalmente connesso, è tenuto a ripristinare lo stato dei luoghi, mediante la rimozione dell occupazione abusiva, entro 5 giorni consecutivi dalla contestazione. La contestazione è costituita dalla semplice comunicazione, avvio del procedimento, fatti salvi i casi d urgenza, del responsabile competente all interessato. Nel caso in cui il trasgressore non provveda, previa comunicazione di avvio del procedimento, il responsabile competente emana apposita ordinanza, intimando la rimozione delle strutture abusivamente installate entro 5 giorni consecutivi dal ricevimento dell atto medesimo. Qualora il gestore dell esercizio, cui il dehors è annesso, non provveda nei termini fissati al ripristino dello stato dei luoghi, le strutture saranno rimosse d ufficio, a cura del servizio competente dell Ente, con spese a carico del titolare dell attività. L omessa rimozione nel tempo previsto sarà anche causa ostativa al rilascio di una nuova concessione per l anno successivo. Il materiale rimosso verrà conservato dall Amministrazione Comunale, con addebito delle spese sostenute per la rimozione e la custodia. Detto materiale sarà tenuto a disposizione per 60 giorni; scaduto tale termine si provvederà ad emettere provvedimento di confisca. Nessun indennizzo è dovuto per il deterioramento delle attrezzature eventualmente verificatosi per le operazioni di smontaggio, trasporto o per qualsiasi altra causa di forza maggiore. Delle relative operazioni si dovrà dare atto in apposito verbale di rimozione redatto dal personale incaricato del

10 controllo e della vigilanza. Ferme restando le sanzioni previste per l occupazione abusiva del suolo pubblico o in difformità dal relativo regolamento, nonché quelle derivanti dalla violazione di specifiche normative di settore, la violazione alle norme del presente Regolamento comporta la sanzione amministrativa pecuniaria prevista da leggi e regolamenti comunali approvati. Articolo 13 Revoca sospensione del Nulla Osta Il nulla osta è revocato o sospeso temporaneamente qualora si verifichi anche una sola delle seguenti condizioni: - al dehors autorizzato sono state apportate modifiche, rilevanti o non, rispetto al progetto approvato; - gli impianti tecnologici non risultano conformi alla normativa vigente; - al venir meno delle normali condizioni di decoro, delle condizioni igienico-sanitarie e della sicurezza; - nei casi, motivati da pubblico interesse, ovvero: a) ogni qualvolta nella località interessata debbano effettuarsi lavori per l esecuzione di opere di pubblico interesse, manutenzione delle proprietà comunali, interventi di enti erogatori di servizi o per interventi di manutenzione, non attuabili con soluzioni alternative, da parte del condominio ove ha sede il pubblico esercizio. In tali casi il responsabile del servizio del Comune provvede a comunicare al destinatario la data entro cui il suolo dovrà essere reso libero da tutti gli arredi con rimozione a carico degli esercenti; tale comunicazione, qualora non comporti revoche della concessione, dovrà avvenire con almeno 30 giorni di preavviso, salvo casi di assoluta urgenza per interventi non programmabili di cui al successivo punto b); b) per l effettuazione di lavori di pronto intervento che necessitano della rimozione immediata degli arredi, la comunicazione, motivata, al destinatario può avvenire in forma urgente, senza un preavviso. Nel caso in cui non fosse possibile da comunicazione in forma urgente, per chiusura dell esercizio, o per comprovati motivi di tutela dell incolumità pubblica, l Ente competente all attività di pronto intervento è autorizzato a rimuovere le strutture. I costi di rimozione saranno a carico del concessionario, ovvero recuperati dalla escussione della sola polizza; c) per altri motivi di rilevante interesse pubblico. Nel caso di sola sospensione della concessione di occupazione di suolo pubblico per motivi di interesse pubblico è previsto il rimborso del canone versato anticipatamente. Tale rimborso potrà essere riconosciuto, su richiesta del concessionario, in detrazione al canone degli anni successivi. In caso di sospensione, l occupazione del suolo pubblico e l attività ivi esercitata potrà riprendere solo quando sarà accertato il venir meno dei presupposti di fatto che legittimano l adozione del provvedimento di sospensione. Il nulla osta è altresì revocato qualora si verifichi anche una sola delle seguenti condizioni: - le attività svolte sull area autorizzata costituiscono causa di disturbo alla quiete pubblica e/o privata accertato dalle autorità competenti; - in caso di mancato pagamento del canone dovuto per l occupazione di suolo pubblico e degli altri tributi di legge; - nei casi motivati da pubblico interesse, indicati nel presente regolamento.

11 I provvedimenti di sospensione e revoca del nulla osta sono adottati dal responsabile competente, previa notifica di atto di diffida, con cui si intima, ove possibile, la regolarizzazione della situazione e l eliminazione delle cause che hanno determinato le irregolarità accertate, nei termini indicati nella diffida stessa. Articolo 14 Rimozione del dehors su suolo privato Il verificarsi anche di una sola delle condizioni di cui al precedente art. 13, sia pure non riconducibili al caso di occupazione di suolo pubblico, comporta, previa diffida, l obbligo della rimozione del dehors su suolo privato. Articolo 15 Canone per l occupazione di suolo pubblico e TARI L occupazione di suolo pubblico per l installazione di dehors è temporanea ed è soggetta al pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico, ovvero al pagamento in unica soluzione per i dehors temporanei e commisurato alla superficie totale dell area nella quale è autorizzato a collocare il dehors. Per le modalità ed i termini del pagamento del canone si fa riferimento al vigente Regolamento Comunale di cui all art. 1 del presente. I soggetti che occupano aree pubbliche con i dehors sono tenuti al pagamento della TARI secondo le previsioni di legge e del Regolamento Comunale per l applicazione della TARI. Articolo 16 Disposizioni transitorie e finali Il presente Regolamento entra in vigore ad intervenuta esecutività della deliberazione di approvazione. I titolari di attività di somministrazione di alimenti e bevande con strutture tipo dehors di qualsiasi tipo, su suolo pubblico e privato, comunque autorizzate prima dell entrata in vigore del presente Regolamento, entro e non oltre il 31 gennaio 2017 sono obbligati ad allinearsi alle disposizioni di cui al medesimo. Eventuali concessioni di occupazioni di suolo pubblico con dehors e/o nulla osta relativi a domande presentate prima dell entrata in vigore del presente Regolamento ed ancora in istruttoria, sono rilasciate/i in base alla norme previste dal presente Regolamento. Il presente Regolamento prevale sulle norme contenute in altri regolamenti comunali vigenti qualora le stesse risultino in contrasto con esso. Allegato 1: Tipologia Dehors. Indicazioni generali orientative Materiali delle strutture portanti Colore delle strutture portanti Ancoraggi a terra delle strutture portanti Ferro - Legno Ferro: grigio antracide, grigio scuro, canna di fucile Legno: trattamenti con coprenti Solo con zavorre costituite anche da elementi di arredo perimetrali, sistemi alternativi tipo

12 Spessore delle strutture portanti Copertura - tipologia Colore della copertura Altezza dei dehors Chiusure verticali Elementi di arredo Tende Ombrelloni Ulteriori elementi complementari Verde Temporaneità Pedane di calpestio pedane di calpestio o sistemi alternativi tecnologicamente idonei e a norma. In linea generale devono risultare poco impattanti, ovvero di sezione giustificata rispettosa degli indirizzi del Regolamento. Tessuto Tessuto impermeabile Policarbonato P.V.C. al di fuori del centro storico e ambiti tutelati Tipologia piana a falda unica In sintonia con il contesto dell intervento Massimo 2,70 m. dal calpestio esclusa la copertura Da preferire sistemi avvolgenti a scomparsa particolarmente al centro storico e ambiti tutelati Sempre consoni al sistema. Sono ammessi arredi tipo tavoli e sedie in ferro, legno, vimini, altro di cromatura adatta al contesto. Da escludere P.V.C. e simili al centro storico e ambiti tutelati A parete con sbalzo del tipo meccanico solo al di fuori del centro storico e ambiti tutelati. Colori caldi adatti al contesto con cromature indicative del beige, panna, e simili Ammessi ovunque di forma quadrata/circolare Colori caldi adatti al contesto con cromature indicative del beige, panna, e simili Lampade ed elementi scaldanti, purchè certificati e a norma Limitatamente a scopo ornamentale con divieto di elementi finti al centro storico ed ambiti tutelati Dehors temporanei inferiori ad un anno, rinnovabili Dehors permanente da 1 (uno) a 5 (cinque) anni rinnovabili Esclusivamente in legno antiscivolo

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