CITTÀ DI CERIGNOLA COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. Atto N.10 In data

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1 CITTÀ DI CERIGNOLA COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Atto N.10 In data OGGETTO: Giudizio Lisi Sherif + 1 c/comune di Cerignola - Incarico avv.ti Raffaele de'robertis e Francesco de'robertis avverso la sentenza n. 907/2016 della Corte d'appello di Bari - Presa d'atto e ratifica mandato sindacale. L'anno duemiladiciassette, il giorno ventitre del mese di gennaio, alle ore 18:00, nella sala delle adunanze del Comune suddetto, appositamente convocata, la Giunta comunale si è riunita sotto la presidenza del signor Metta Avv. Francesco, assistito dal SEGRETARIO GENERALE del Comune, Claudione Dott.ssa Rosaria. Il SINDACO, constatato che gli intervenuti sono in numero legale, dichiara aperta la seduta e invita i presenti a deliberare sugli argomenti posti all'ordine del giorno. Risultano presenti n. 6 e assenti n. 1: Metta Avv. Francesco SINDACO P Pezzano dott. Rocco Massimiliano Vice Sindaco P Marino Dott.Ssa Anna ASSESSORE P Bufano Arch.Tommaso ASSESSORE A LIONETTI ANTONIO ASSESSORE P Zamparese Maria Pia ASSESSORE P Dercole Carlo Raffaele ASSESSORE P Pareri ex art. 49, c. 1, D.Lgs. 267/2000 Esito Data Responsabile del Settore REGOLARITÀ TECNICA Favorevole F.to Claudione Dott.ssa Rosaria REGOLARITÀ TECNICA Favorevole F.to Buquicchio Dott. Giovanni

2 Il Sindaco, METTA avv. Francesco, propone l'adozione del presente provvedimento: «La Giunta Comunale con delibera n del 10/12/97, incaricava l'avv. Felice Occhiello di costituirsi nel giudizio promosso dai sigg. Lisi Ibrahim Samiha Ghoneim e Lisi Sherif, con atto di citazione notificato il 03/12/97. Nel citato atto gli attori, premesso che con decreti sindacali n e n del 5/12/87 veniva disposta l'occupazione d'urgenza di suoli di loro proprietà senza che si provvedesse, nonostante l'intervenuta realizzazione delle opere di pubblica utilità, all'emissione del decreto definitivo di esproprio, richiedevano fosse ritenuta abusiva la disposta occupazione dal 5/12/92, per l'effetto condannando il Comune di Cerignola al pagamento a titolo di risarcimento dei danni di una somma pari al valore di mercato del suolo e da determinarsi ai sensi dell'art. 3, comma 65, L. 662/96, oltre interessi e rivalutazione, nonché dell'indennità di occupazione legittima e spese di giudizio. Il Tribunale di Foggia con sentenza n. 1557/05 del 10/9/2005 accoglieva parzialmente le domande di parte attrice nei seguenti termini: - riconosciuta la natura edificabile dei suoli oggetto di causa, condivideva la valutazione dei suoli operata dal CTU in 38,10/mq al 5/12/1992; ritenendo prorogato il termine di occupazione d urgenza fino al 5/12/1996, rivalutava alla stessa data il prezzo in ragione di 44,62/mq.; e, per l effetto: 1) condannava il Comune di Cerignola al pagamento, in favore degli attori, della somma complessiva di euro ,50 per i fondi occupati in base ai due decreti n e 28119; in entrambi i casi il valore di mercato del suolo era determinato ai sensi dell'art. 3, comma 65, della L. 662/96, con rivalutazione monetaria degli importi liquidati e interessi legali a far tempo dal 5/12/96 ; 2) dichiarava la propria incompetenza per la domanda di pagamento dell'indennità di occupazione legittima per essere competente la Corte di Appello di Bari in unico grado. Avverso la citata sentenza n. 1557/05 il Comune di Cerignola proponeva appello con richiesta di sospensione dell esecutività della sentenza impugnata, di tanto incaricando, giusta deliberazione G.C. n. 59 del 09/03/06, l avv. Angela Paradiso, funzionario del Servizio Legale di questo Ente. Con ordinanza del 24/10/06 la Corte l Appello disponeva la sospensione della provvisoria esecuzione della sentenza. In data 17/06/08 la Corte d'appello di Bari emetteva la sentenza n. 653/2008, con la quale accoglieva l appello principale spiegato dal Comune di Cerignola nonché l appello incidentale spiegato dai sigg.ri Lisi e, in riforma della sentenza impugnata: 2/7

3 - condannava il Comune di Cerignola a pagare in favore dei sigg.ri Lisi, a titolo di risarcimento danni, la somma di ,68 per la perdita del suolo di cui al decreto n e di ,36 per la perdita del suolo di cui al decreto n , oltre rivalutazione monetaria sulla somma liquidata da effettuarsi anno per anno dal 5/12/1996 e con gli interessi da calcolarsi su somme annualmente rivalutate sino al soddisfo; - condannava il Comune di Cerignola a pagare in favore dei predetti Lisi la somma di ,05 ed ,21 a titolo di indennità di occupazione per nove anni dei suoli di cui innanzi, oltre interessi legali dalla data della domanda giudiziale sino al soddisfo. Con atto notificato in data 14/11/08 sigg. Lisi Ibrahim Samiha Ghoneim e Lisi Sherif, rappresentati e difesi dall'avv. Chiara Caggiano,avverso la sentenza n. 653 del 17/06/08 della Corte d Appello di Bari, proponevano ricorso per la cassazione sulla scorta dei seguenti motivi: 1) per omessa, insufficiente e/o contraddittoria motivazione su un punto decisivo della controversia, ex art. 360, primo comma n. 5, in merito alla valutazione del prezzo venale dei suoli oggetto di occupazione illegittima; 2) per nullità della sentenza per violazione dell art. 112 c.p.c., in relazione all art. 360, primo comma, n. 4, per omessa pronuncia sulla domanda di risarcimento del danno commisurato al valore venale del bene valutato al momento dell illecito ed al plus valore determinato dalle opere costruite, secondo l insegnamento della Corte Europea dei Diritti dell Uomo; 3) per omessa motivazione su un punto decisivo della controversia, ex art. 360, primo comma, n. 5, sulla mancata quantificazione del risarcimento del danno nella misura pari al valore venale del bene valutato al momento dell illecito ed al plus valore determinato dalle opere costruite, secondo l insegnamento della Corte Europea dei Diritti dell Uomo; 4) per omessa, insufficiente e/o contraddittoria pronuncia su un punto decisivo della controversia, ex art. 360, primo comma, n. 5,in merito alla liquidazione della indennità di occupazione dei suoli determinata nella misura degli interessi legali; 5) per contraddittorietà della motivazione ex art. 360, primo comma, n. 5, per contrasto tra motivazione e dispositivo in ordine all individuazione del dies a quo per la liquidazione degli interessi compensativi sulla somma dovuta sulla singola annualità dell indennità di occupazione. Il Comune di Cerignola resisteva con ricorso incidentale per il tramite dell avv. Lorenzo Dilorenzo, giusta delibera G.C. n. 414 del 04/12/2008, articolato su due motivi: 1. Omessa, insufficiente e/o contraddittoria motivazione sul punto decisivo della controversia, ex art. 360, co. 1, n. 5 in merito alla valutazione del prezzo venale dei suoli oggetto di occupazione illegittima; 3/7

4 2. Omessa, insufficiente e/o contraddittoria motivazione su un punto decisivo della controversia, ex art. 360, co. 1 n. 4 in merito alla non debenza della rivalutazione monetaria. La Corte di Cassazione con sentenza n del 30/07/2014 ha accolto il primo motivo dell appello principale ed il primo motivo dell appello incidentale, ha rigettato il secondo ed il terzo motivo dell appello principale, ha dichiarato assorbiti il quarto ed il quinto motivo del ricorso principale, ha dichiarato assorbiti il quarto ed il quinto motivo del ricorso principale e il secondo del ricorso incidentale ed ha cassato la sentenza impugnata, in relazione ai motivi accolti, rinviando ad altra sezione della Corte di Appello di Bari. Con atto notificato in data 7 aprile 2015 i sigg.ri Lisi Sherif e Lisi Ibrahim Samiha Ghoneim, rappresentati e difesi dell avv. Chiara Caggiano, hanno proposto alla Corte d Appello di Bari ricorso in riassunzione su sentenza di rinvio n /14 della Corte di Cassazione, citando il Comune di Cerignola all udienza del 14 luglio 2015, per sentire: 1) condannare il Comune di Cerignola a pagare il valore di mercato da determinarsi al 5/12/1996, data dell illecito, con rivalutazione monetaria dalla stessa data e fino al deposito della emananda sentenza, con interessi sul capitale annualmente rivalutato dal 5/12/1996 al momento della sentenza; 2) per l effetto, rideterminare l indennità per occupazione legittima, nella misura degli interessi legali sul valore del bene, per ogni annualità rivalutata e sul capitale annuo, così formato, riconoscere gli interessi al tasso legale fino al momento dell emananda sentenza; 3) trattandosi di debito di valore, sul montante riveniente alla data della emananda sentenza, riconoscere dovuti gli interessi al tasso legale fino al soddisfo; con condanna del Comune convenuto a spese, diritti ed onorari di giudizio, anche del giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione. Il Comune di Cerignola si costituiva in giudizio per mezzo dell avv. Angela Paradiso, giusta delibera di incarico G.C. n.114/2015. La Corte d Appello di Bari con sentenza n. 907/2016, depositata in data 19/10/2016, ha così provveduto: a) ha rideterminato l indennità dovuta agli attori in riassunzione in ,00 come già rivalutata all attualità secondo gli indici Istat, oltre interessi, sulla differenza rispetto a quanto già eventualmente versato dal Comune di Cerignola, dalla domanda ( ) al soddisfo; b) ha rideterminato l indennità di occupazione legittima in ,76, con interessi, sulla differenza rispetto a quanto già eventualmente versato, dalla domanda ( ) al soddisfo; 4/7

5 c) ha condannato il Comune di Cerignola al pagamento in favore di Lisi Sherif e Lisi Ibrahim Samiha Ghoneim, delle spese del presente giudizio e del giudizio innanzi alla Corte di Cassazione (di cui alla sentenza n /14) liquidate le prime in complessivi ,00 oltre esborsi, rimborso forfettario nella misura del 15%, Iva e Cpa come per legge; d) ha posto definitivamente a carico del Comune di Cerignola le spese di CTU; e) ha confermato le ulteriori statuizioni in ordine alle spese di cui alla pronuncia di merito innanzi al Tribunale. Su tale sentenza è stato richiesto parere all avv. Angela Paradiso, legale dell Ente nel giudizio de quo, che ha relazionato sul giudizio evidenziando diversi profili suscettibili di essere portati al vaglio del giudizio di legittimità della Cassazione. Stante l urgenza dei termini, il Sindaco pro-tempore di questo Ente, con nota prot.n del 22 dicembre 2016, ha conferito incarico, anche in via disgiuntiva, all avv. Raffaele de Robertis e all avv. Francesco de Robertis di proporre appello avverso la predetta sentenza n. 907/2016.» LA GIUNTA COMUNALE Udita la relazione di cui sopra e fattala propria; Attesa la propria competenza ai sensi dell'art. 48 del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267; Visto l art. 28, lettera l) dello Statuto Comunale; Ritenuto necessario procedere alla presa d'atto e ratifica dell'incarico conferito, anche in via disgiuntiva, all avv. Raffaele de Robertis e all avv. Francesco de Robertis con provvedimento sindacale prot.n del 22 dicembre 2016; Visto l Allegato n. 4.2, art. 5.2 lett. g) al D.Lgs. 118/2011 recante Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria che prevede che: Gli impegni derivanti dal conferimento di incarico a legali esterni, la cui esigibilità non è determinabile, sono imputati all esercizio in cui il contratto è firmato, in deroga al principio della competenza potenziata, al fine di garantire la copertura della spesa ; Visti i decreti del Sindaco prot. nn /2015 e 181/2016 con i quali sono stati affidati gli incarichi dirigenziali; Acquisiti i pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile, ai sensi dell art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267; 5/7

6 Con voti unanimi e a scrutinio palese; D E L I B E R A 1) per quanto in premessa, di ratificare l incarico conferito dal Sindaco pro-tempore del Comune di Cerignola con nota prot.n del 22 dicembre 2016, anche in via disgiuntiva, all avv. Raffaele de Robertis e all avv. Francesco de Robertis di proporre appello alla Suprema Corte di Cassazione avverso la sentenza n. 907/2016 della Corte d Appello di Bari resa nel giudizio Lisi Sherif e Lisi Ibrahim Samiha Ghoneim c/comune di Cerignola, con istanza alla Corte di Appello di Bari di sospensione dell esecutività della predetta sentenza; 2) di dare atto che l avv. Raffaele de Robertis, nato a Bari il 31/10/1947 e l avv. Francesco de Robertis, nato a Bari il 23/12/1975, con studio legale posto in Bari alla via Davanzati n. 33, hanno concordato, quale compenso professionale per l espletamento dell incarico de quo, una parcella per un importo di ,00, comprensivo di maggiorazione, Iva, Cap, spese e contributo unificato, e che, ai fini della liquidazione delle prestazioni professionali in loro favore, l incarico sarà considerato unitario; 3) di programmare la spesa di ,00, come da preventivo di parcella assunto in data 03/01/2017, con imputazione al capitolo codice Bilancio 2017 Spese per liti, arbitraggi e risarcimenti, con imputazione sul medesimo bilancio; 4) di demandare al Dirigente del Settore Legale l adozione di tutti gli atti necessari e conseguenziali; 5) di autorizzare i competenti uffici comunali a rilasciare copia degli atti e ogni altra informazione utile al predetto professionista; 6) di disporre, secondo le indicazioni fornite dall'autorità Nazionale Anticorruzione con Delibera n. 59/2013, la pubblicazione del presente atto, nella sezione "Amministrazione trasparente", sotto-sezione di primo livello "Consulenti e collaboratori" e "Personale", ai sensi del D.Lgs. n. 33/2013; 7) di dare atto che il Direttore del Settore ha assegnato il presente provvedimento all istruttore amministrativo, sig.ra Antonietta Mansi; 8) di dichiarare all unanimità il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18/08/2000, n /7

7 Approvato e sottoscritto. IL SINDACO F.to Metta Avv. Francesco F.to Claudione Dott.ssa Rosaria Rilasciata copia in data Claudione Dott.ssa Rosaria Il sottoscritto SEGRETARIO GENERALE che la presente deliberazione: attesta sarà affissa all'albo pretorio del Comune per 15 (quindici) giorni consecutivi, dal (art. 124, comma 1, D.Lgs. 267/2000); è stata trasmessa in elenco con lettera prot. n del ai signori capigruppo consiliari (art. 125, comma 1, D.Lgs. 267/2000); è stata trasmessa con lettera prot. n. del al Prefetto di Foggia (art. 135 D.Lgs. 267/2000); è divenuta esecutiva il giorno (art. 134 D.Lgs. 267/2000). Dal Palazzo di Città, F.to Claudione Dott.ssa Rosaria La presente deliberazione è stata affissa all'albo pretorio di questo Comune per 15 (quindici) giorni consecutivi, dal al , come prescritto dall'art. 124, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n Dal Palazzo di Città, F.to Claudione Dott.ssa Rosaria