IMPIANTI DIMOSTRATIVI (art. 6, l.r. 3/2006)

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1 IMPIANTI DIMOSTRATIVI (art. 6, l.r. 3/2006)

2 Riferimenti normativi Gli impianti dimostrativi sono previsti dall art.6 della l.r. 3/2006. Dal 2007 al 2010 sono stati finanziati circa 25 progetti con le modalità stabilite dalla d.g.r. 3688/2007 e poi dalla d.g.r. 2125/2010. Sono in corso di valutazione i progetti presentati nel 2011 (10 progetti di cui 6 presentati da amministrazioni comunali) Per visualizzare l elenco dei progetti precedentemente finanziati: imostrativi/default_i.asp

3 Cos è un impianto dimostrativo? Si intende un insieme di componenti attivi e/o passivi: organizzati al fine di risparmiare combustibile fossile; di carattere innovativo; atti a mostrare - monitorandoli - i propri effetti positivi per diffondere le buone pratiche energetiche sul territorio regionale.?innovativo?

4 Monitoraggio Per consentire il monitoraggio dell impianto: non ne sono consentite l alienazione o il mutamento di destinazione prima di otto anni dall ultimazione dell opera. il soggetto richiedente deve autorizzare l utilizzo di foto, elaborati progettuali, dati di monitoraggio, ecc. per la creazione di materiale divulgativo. 8 ANNI!

5 Soggetti beneficiari Possono beneficiare del contributo: gli enti locali della Regione, inclusi i consorzi di enti locali ; i soggetti privati ; I moduli e la documentazione da presentare variano tra persone fisiche, imprese ed altri soggetti privati, enti locali

6 Soggetti beneficiari E necessario comprovare la piena proprietà del sito o dell immobile destinato alla realizzazione dell impianto dimostrativo ovvero la disponibilità in base ad un valido titolo. Quindi, a titolo esemplificativo, occorre produrre uno dei seguenti documenti: Atto di compravendita Visura catastale aggiornata Contratto di locazione registrato Contratto di comodato registrato

7 Attenzione! Impianti ancora da realizzare sul territorio regionale (l inizio dei lavori per la realizzazione dell impianto deve risultare successivo alla presentazione dell istanza). Da una prima verifica di massima presso le strutture competenti (Comune, VVFF, ecc.), non devono emergere vincoli ostativi alla realizzazione del progetto.

8 Dove e quando fare domanda Le domande devono pervenire dal 7 gennaio al 30 marzo allo Sportello Info Energia Chez Nous. La modulistica e l elenco degli allegati da consegnare sono reperibili : impianti_ dimostrativi/default_i.asp

9 Istruttoria COA energia - istruttoria di completezza e regolarità (entro 9 maggio 2012) che esclude: Documentazione incompleta o irregolare; Relazioni descrittive redatte non in conformità al modello; Soggetti che non abbiano i requisiti previsti Trasmissione ad ARPA istruttoria tecnica entro il 10 settembre 2012 Commissione di valutazione graduatoria entro il 10 ottobre 2012 approvazione con dgr

10 Punteggi La valutazione avviene su criteri fissati dalla delibera: Impianto non ancora proposto ; Più tecnologie da monitorare ; Emblematicità e coerenza con le politiche energetiche regionali ; Incidenza del costo del dimostrativo sul totale ; Replicabilità dell intervento; Modalità di monitoraggio; Accessibilità al pubblico; Consistenza scientifica ed affidabilità tecnologica; Indice di efficacia energetica; Indice di redditività ambientale.

11 Attenzione! Non saranno ammesse alla fase di valutazione tecnica le relazioni che : non verranno redatte secondo il modello e non presenteranno i contenuti minimi richiesti. La relazione dovrà contenere l illustrazione di tutti i punti elencati nel modello, qualora effettivamente applicabili per l intervento proposto. In particolare è necessario calcolare gli indici di prestazione energetica rivolgersi ad un professionista!

12 Spesa ammissibile e calcolo del contributo l contributo massimo viene calcolato come la somma di: 70% della spesa ammissibile (al netto di IVA) strettamente relativa alla realizzazione dell impianto dimostrativo e al sistema di monitoraggio dell impianto. (La manodopera è ammissibile fino ad un massimo del 30% delle componenti installate)

13 Spesa ammissibile e calcolo del contributo 40% della spesa ammissibile (al netto di IVA) relativa agli impianti, componenti ed opere accessorie, seppur non strettamente considerabili dimostrativi, aventi rilevanza ai fini del miglioramento delle prestazioni energetiche del sistema monitorato. (Per le tecnologie contemplate dalle modalità attuative della l.r 3/2006, si utilizzano i criteri di ammissibilità dalle stesse previsti)

14 Spesa ammissibile e calcolo del contributo spese professionali del tecnico incaricato dello sviluppo del progetto dimostrativo, fino ad un massimo del 10% della spesa ammissibile e comunque non oltre euro (al netto di oneri ed IVA). Tutte le spese sostenute devono essere documentate.

15 Finanziamento L agevolazione massima concedibile per ciascun progetto, per i soggetti privati, è pari a euro PER GLI ENTI LOCALI NON E PREVISTO IL LIMITE MASSIMO NB Per le attività d impresa, i contributi sono concessi nel rispetto della regola degli aiuti de minimis. NB Le agevolazioni non sono cumulabili con ulteriori contributi comunitari, statali o regionali, fatta salva la possibilità di cumulo da questi espressamente esplicitata.

16 Da ricordare... L iniziativa deve essere avviata entro un anno dalla data di adozione del provvedimento di concessione, pena la revoca del contributo. Eventuali varianti in corso d opera devono essere concordate con ARPA che verifica che tali varianti non vadano a modificare il quadro progettuale iniziale comportando una diminuzione delle prestazioni attese in misura superiore al 20%.

17 Da ricordare... L iniziative deve essere ultimata entro tre anni (5 anni per i soli enti locali) dalla data di adozione del provvedimento di concessione, pena la revoca del contributo. Il pagamento viene effettuato in un unica soluzione al termine dei lavori, previa presentazione ad ARPA dei giustificativi delle spese sostenute (originali delle fatture quietanzate inerenti la realizzazione dell impianto).

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