INAIL anni di pari opportunità : siamo davvero maggiorenni?
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- Michelina Grossi
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1 2007 European Year of Equal Opportunities for All Le azioni formative a supporto della valorizzazione delle differenze di genere INAIL anni di pari opportunità : siamo davvero maggiorenni? Forum P.A. Roma 24 maggio 2007
2 D.P.R. 23 agosto 1988 n. 395 accordo intercompartimentale art.16: istituzione dei Comitati paritetici per le Pari Opportunità C.C.N.L. Enti Pubblici non Economici 1987 (D.P.R. 267/87) art novembre 1990 costituzione del Comitato per le Pari Opportunità INAIL
3 analisi dei dati del personale questionario 1990 Azioni Positive e Progetti benefici assistenziali centri estivi convenzioni con asili nido esterni pareri su provvedimenti riguardanti il personale (ordinamento dei servizi, regolamento del personale, disciplina delle assenze, orari di lavoro, part time, sistema premiante) richieste di interventi normativi a modifica di leggi vigenti Quando arriva un bambino prima e seconda edizione Maternità e lunghe assenze Simulatore pari opportunità Banca del tempo 2000
4 1990 Azioni Positive e Progetti Donna, salute e lavoro : La tutela delle lavoratrici in gravidanza Banca dati infortuni e malattie professionali al femminile Sito Internet e Intranet Manifesti del Cpo 1998 convegno Donne, ambiente e lavoro: evoluzione di un ruolo in una società che cambia In questo decennio le istanze rivolte alla amministrazione per la formazione del personale e della dirigenza non hanno trovato accoglimento. 2000
5 1990 La normativa legge 125/1991 D.Lgs. 29/1993 sul pubblico impiego. La legge delega n. 421/1992 stabiliva, all art.2, 1 comma, lett. h, che il Governo dovesse prevedere criteri e progetti per assicurare l attuazione della legge 10 aprile 1991, n.125, in tutti i settori del pubblico impiego. Il precetto ha trovato una prima parziale attuazione nel D.Lgs.n. 29/93, in seguito recepito nel Testo Unico sul pubblico impiego D.Lgs.n. 165/2001. Gli articoli che interessano sono: art. 57, art. 1, art 7 ( le P.A. garantiscono la partecipazione delle proprie dipendenti ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale in rapporto proporzionale alla loro presenza nelle amministrazioni interessate ai corsi medesimi, adottando modalità organizzative atte a favorirne la partecipazione consentendo la conciliazione tra vita professionale e familiare. Circolare della funzione pubblica 12/93 Direttiva P.C.M del 7/3/1997 ( direttiva Prodi-Finocchiaro) Contratti collettivi: D.P.R. 267/87 art. 33, D.P.R.43/90 art.6, C.C.N.L art.9, C.C.N.L.98/2001 art
6 1990 Direttive comunitarie: La normativa Direttiva 75/117 CEE- Riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative all applicazione del principio di parità delle retribuzioni tra lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile. Direttiva 76/207 CEE- Attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne per quanto riguarda l accesso al lavoro, la formazione, la promozione professionale e le condizioni di lavoro. Direttiva 79/7 CEE- Graduale attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne in materia di sicurezza sociale. Direttiva 86/378 CEE- Attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne nel settore dei regimi professionali della sicurezza sociale Direttiva 86/613 CEE- Applicazione del principio della parità fra gli uomini e le donne che esercitano una attività economica, comprese quelle nel settore agricolo, nonché tutela della maternità Direttiva 92/85 CEE- Miglioramento della sicurezza e della salute delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento. Direttiva 96/34 CE- Congedi parentali Direttiva 97/80CE Onere della prova nei casi di discriminazione basata sul sesso Direttiva 97/81 CE lavoro part time 2000
7 1990 Il mondo esterno Il Ministero Pari Opportunità Commissione Nazionale per la parità e le Pari Opportunità tra uomo e donna Comitato nazionale per la parità e la pari opportunità nel lavoro La Funzione Pubblica Ufficio per la Condizione Femminile Gli altri Comitati per le Pari Opportunità 2000
8 1998 Una pausa di riflessione Quale il ruolo e la funzione dei Cpo all interno degli Enti Pubblici? Nel tentativo di trovare una risposta si sono esaminati i rapporti istituzionali interni...
9 Il contesto Il Direttore Generale I sindacati Il Presidente Il CPO Il management Il C.I.V. Il C.d.A. I dipendenti
10 La risposta : Il Cpo ha un ruolo di staff con il Direttore Generale Le funzioni sono quelle attribuite dal C.C.N.L. Sicuramente non ha funzioni di contrattazione simil-sindacali sindacali
11 2000 La normativa Il D.Lgs. 196/2000 (art. 5 piani di azioni positive) Il T.U. del Pubblico impiego D.Lgs.n. 165/2001 Le direttive comunitarie Direttiva 2000/43 CE- principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente da razza e origine etnica. Direttiva 2000/78 CE- Quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro. Direttiva 2002/73 CE promossa dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Direttiva 2006/54 CE del 5 Luglio 2006 riguardante l attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego. 2007
12 2000 Azioni Positive e Progetti Il progetto maternità il telelavoro la terza edizione di Quando arriva un bambino Opportunità salute : Cpo in rete Il Codice di condotta contro le molestie sessuali La rete dei Consiglieri e delle consigliere di fiducia L asilo nido Pari sarà lei 2003: la sistematizzazione delle azioni positive e dei progetti in aree tematiche il protocollo di intesa con il Ministero per le Pari Opportunità à con l intervento della Consigliera nazionale di Parità presenza del Cpo attraverso la sua presidente al Management Team dell Istituto i convegni 2007
13 2003 Il progetto globale Eowyn Conciliazione Dignità e autostima Salute e sicurezza Comunicazione Carriere
14 2005 Dalla progettualità e dalle azioni positive al mutamento culturale Riflessioni e considerazioni.. Dal 1990 al 2003 le azioni positive ed i progetti proposti e realizzati sono stati numerosi. Ciò nonostante si è avvertito il permanere di una situazione di scarsa sensibilità ed attenzione nei confronti del tema generale delle pari opportunità e valorizzazione delle differenze. I progetti e le azioni positive avevano successo in quanto elementi di risoluzione di situazioni critiche( telelavoro, maternità e lunghe assenze, asilo nido, centri estivi, opportunità salute ). Mancava l elemento culturale che consentisse l interiorizzazione dei valori e di conseguenza, nel tempo, il superamento della necessità di progetti e azioni positive. Si doveva tentare il passaggio dalla straordinarietà alla ordinarietà. Era il momento di investire fortemente in formazione e in comunicazione.
15 Solo attraverso interventi formativi si può tentare il mutamento culturale ed arrivare ad una organizzaione lavorativa dove il diritto diseguale e le azioni positive perdernno cittadinanza Con la formazione può essere realizzato il salto culturale dalle pari opportunità alla valorizzazione delle differenze, per progettare l Amministrazione non come una entità neutra, ma composta di donne e uomini e valorizzare le loro differenze e competenze come risorsa dell organizzazione.
16 Dal punto di vista dei contenuti le variabili e le differenze di genere devono essere sistematicamente considerati nella progettazione formativa al fine di rendere usuale la trattazione di tali tematiche, nonché fare assumere sia ai progettisti, sia ai gestori degli interventi la consapevolezza della necessità di porre particolare attenzione a dette peculiarità. E necessaria, quindi, un attenzione al genere e/o alla normativa sulle pari opportunità nei corsi inerenti la gestione delle risorse rse umane, nei corsi per il management e nei corsi di formazione per i formatori. La consapevolezza dell importanza della formazione nelle tematiche legate al genere sarà elemento determinante anche per la progettazione di condizioni logistiche e organizzative che non penalizzino la partecipazione delle donne.
17 2007 La formazione come leva strategica per il cambiamento Il forte investimento in formazione ha comportato: formazione per tutto il personale ( Pari sarà Lei! ) formazione per i formatori formazione per i comunicatori formazione per la dirigenza formazione per Consigliere e Consiglieri di fiducia Interventi formativi su dirigenza e personale a carattere regionale ( Lombardia, Piemonte e Calabria)
18 2007 Anno delle pari opportunità per tutti L anno europeo delle pari opportunità per tutti, non può non essere un occasione di riflessione, anche all interno di una complessa organizzazione lavorativa. Gli obiettivi da raggiungere sono quelli evidenziati dalla Commissione Europea nella Tabella di marcia per la parità fra le donne e gli uomini ( ) conciliazione della vita privata e professionale rappresentanza uguale nell assunzione delle decisioni eliminazione di ogni forma di violenza basata sul genere eliminazione degli stereotipi legati al genere promozione della parità fra le donne e gli uomini nelle politiche esterne e di sviluppo
19 Quale percorso? Un nuovo protocollo di intesa Linee guida per la gestione del personale e per la comunicazione Un investimento strategico sulle risorse umane Un atteggiamento diverso Un bilancio di genere una nuova disciplina normativa dei Cpo
20 Dal 2007 in poi. Nonostante la maggiore età occorre la fiducia del bambino, l energia dell adolescente e forse anche la passione della gioventù per poter p continuare a credere e investire in pari opportunità e valorizzazione zione delle differenze. La maggiore età raggiunta, almeno dal Cpo dell INAIL, non può voler dire raggiunto il traguardo. Un significato però ce l ha: si è consolidata una esperienza che sicuramente consente di investire in modo più consapevole e più maturo per una organizzazione del lavoro non solo rispettosa delle le differenze, ma anche capace di valorizzarle. Grazie comunque all Inail per aver creduto in tutto questo e per aver supportato il proprio Cpo e.buon lavoro al Servizio Formazione!
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