AS REGIONE SICILIANA - IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI NEL COMUNE DI MODICA II PARERE

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1 BOLLETTINO N. 39 DEL 2 NOVEMBRE 2015 AS REGIONE SICILIANA - IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI NEL COMUNE DI MODICA II PARERE Roma, 24 luglio 2015 Regione Siciliana Assessorato delle Attività produttive Dipartimento regionale delle Attività produttive Servizio 8S Commercio Regione Siciliana Assessorato delle Attività produttive Dipartimento regionale delle Attività produttive Servizio 8 Commercio U.O.B. 8S.3 - Carburanti Sicilia orientale Catania L Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella propria riunione del 15 luglio 2015, ha deliberato un nuovo parere motivato ai sensi dell articolo 21-bis della legge 10 ottobre 1990, n. 287, in relazione al Decreto dirigenziale n. 1146, assunto in data 5 giugno 2015, dal Dirigente responsabile del Servizio 8S. Commercio e dal dirigente dell U.O.B. 8 S.3 carburanti, del Dipartimento regionale delle Attività produttive, della Regione Siciliana, con cui è stato confermato il rigetto dell istanza di cui al precedente Decreto dirigenziale n. 412 del 4 marzo 2015, già oggetto di un precedente parere motivato deliberato dall Autorità nella sua riunione del 22 aprile 2015, ai sensi del richiamato art. 21-bis della legge n. 287/90. Si ricorda in breve che con il Decreto dirigenziale n. 412/2015, recante Rigetto Istanza finalizzata alla realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti nel Comune di Modica - Al foglio di mappa 44 - particelle era stata rigettata l istanza, presentata dalla società Branco Petroli S.r.l. e finalizzata, al contempo, alla realizzazione di un impianto self service per la distribuzione di carburanti per autotrazione nel Comune di Modica (RG) e all esonero dall obbligo di istallazione del cd. terzo prodotto a scelta tra GPL e il metano; rigetto che l Autorità, con proprio parere motivato del 22 aprile 2015, aveva ritenuto in contrasto con le disposizioni a tutela della concorrenza a livello sia nazionale che dell Unione europea, e in particolare con l art. 83-bis, comma 17, D.L. n. 112/08, come modificato dal D.L. n. 1/12 (convertito dalla legge n. 27/12) che condiziona il divieto di subordinare l apertura di nuovi impianti di distribuzione carburanti all obbligo di erogare più tipologie di carburanti ivi incluso il metano alla verifica della sussistenza di ostacoli tecnici od oneri economici eccessivi e non proporzionali alle finalità dell obbligo. Più specificamente, l Autorità rilevava che il provvedimento sarebbe stato idoneo a restringere ingiustificatamente l accesso al mercato della distribuzione di carburanti su rete stradale: infatti il diniego opposto non sarebbe stato giustificabile ai sensi delle richiamate previsioni ex art. 83- bis, comma 17, D.L. n. 112/08 1, in quanto basato su una motivazione intrinsecamente contraddittoria. Infatti, la circostanza per cui un nuovo impianto di distribuzione insisterà su un area destinata a

2 parco pubblico è stata considerata giustificazione idonea a esonerare la società istante dall obbligo di istallazione dell erogatore di GPL (ai sensi del già richiamato art. 3, lettera c), D.P.R. n. 340/03 2), ma non anche a esonerare la stessa società dall obbligo di istallare un impianto di metano, sebbene anche per questo prodotto sia vigente, a norma dell art. 4, comma 1, lettera c), Decreto Ministro dell Interno 24 maggio 20023, il medesimo divieto di sua installazione su aree destinate a verde pubblico. La Regione Siciliana, entro il termine previsto, non ha fatto pervenire alcuna comunicazione in proposito 4. Tuttavia, l Autorità è venuta a conoscenza delle iniziative intraprese dall Assessorato. Quest ultimo, il 12 maggio scorso, ha inviato una prima richiesta istruttoria al Comune in merito all applicabilità o meno dell art. 4 del D.M. 24 maggio 2002 e il Comune, nella propria risposta del 20 maggio scorso, ha, nei visti introduttivi, rilevato che l area di interesse ricade in zona F2 «Parchi pubblici Urbani Territoriale» ma ha poi attestato che l area prescelta per l istallazione 1 In merito alla previsione di cui al richiamato art. 83-bis, D.L. n. 112/08, l Autorità ha altresì richiamato i propri interventi critici - svolti anche in riferimento al disegno di legge relativo al Testo Unico delle Attività produttive della Regione Siciliana (vd. AS1133-Regione Sicilia. Testo unico delle Attività produttive-distribuzione carburanti,in Boll. n. 25/14) - con riguardo all imposizione di obblighi asimmetrici a carico unicamente dei nuovi entranti nel mercato della vendita su rete stradale di carburanti per autotrazione (vd. AS502-Liberalizzazione dell accesso all attività di distribuzione di carburanti in rete, in Boll. n. 8/09. Vd. anche AS659- Proposte di riforma concorrenziale ai fini della legge annuale per il mercato e la concorrenza, in Boll. n. 4/10; AS759-Modifiche allo schema di disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza. Distribuzione carburanti, in Boll. n. 36/10; AS817-Normativa regionale in materia di distribuzione carburanti. Regione Lombardia, in Boll. n. 11/11; AS901-Proposte di riforma concorrenziale ai fini della legge annuale per il mercato e la concorrenza - Anno 2012, in Boll. Suppl./2011; AS988-Proposte di riforma concorrenziale ai fini della legge per il mercato e la concorrenza anno 2013, in Boll. n. 38/12; AS1058-Considerazioni sulle disposizioni relative al mercato della distribuzione in rete di carburanti e sulle restrizioni allo sviluppo degli impianti self service; AS1006-Strategia economica nazionale: per un energia più competitiva e sostenibile, in Boll. n. 3/13; AS1137- Proposte di riforma concorrenziale ai fini della legge annuale per il mercato e la concorrenza anno 2014, in Boll. n.27/14). 2 D.P.R. 24 ottobre 2003, n. 340,recante Regolamento recante disciplina per la sicurezza degli impianti di distribuzione stradale di GPL per autotrazione, pubblicato in G.U.R.I. 4 dicembre 2003, n Decreto del Ministero dell Interno, 24 maggio 2002, recante Norme di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione, pubblicato in G.U.R.I. 6 giugno 2002, n. 131; art. 4: Ubicazione. 1. Gli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione non possono sorgere: [...]c) nelle aree, ovunque ubicate, destinate a verde pubblico. [...]. 3. Il divieto di cui al precedente comma 1, lettera c), non si applica agli impianti di distribuzione alimentati da condotta che siano dotati di capacità di smorzamento/accumulo non superiore a 500 Nm3 di gas nel caso in cui gli strumenti urbanistici comunali ammettano la presenza di distributori di carburanti nelle aree destinate a verde pubblico; in tali impianti non è consentito l uso dei carri bombolai e veicoli cisterna neanche per l alimentazione di emergenza, né il rifornimento del tipo self-service. 4 Sul punto, va precisato che a seguito del ricevimento del parere motivato deliberato il 22 aprile 2015, l Assessorato competente della Regione Siciliana (di seguito, anche l Assessorato) ha adottato, ai sensi dell art. 21-quater, legge n. 241/90 e s.m.i., un provvedimento di sospensione dell esecutorietà del Decreto Dirigenziale n. 412/15,al fine di svolgere ulteriori approfondimenti istruttori con il Comune di Modica (di seguito, anche il Comune) per accertare se il sito interessato dalla costruzione del nuovo distributore rientrasse o meno in un area destinata a verde pubblico ai fini e per gli effetti di cui per cui ai sensi dell art. 4, comma1, D.M. 24 maggio Questa determinazione è stata trasmessa anche all Autorità con comunicazione pervenuta l 8 maggio scorso. L Autorità ha dato riscontro con una comunicazione inviata all Assessorato in data 12 giugno scorso, in cui ha, altresì, ricordato all Amministrazione regionale il termine entro cui conformarsi al parere motivato del 22 aprile 2015 (i.e. sessanta giorni dal ricevimento del parere stesso, avvenuta il 5 maggio 2015, ex art. 21- bis, comma 2, legge n. 287/90).

3 d[el] distributore di carburanti senza gas metano non ricade [...] in area destinata dal P.R.G. vigente e adottato destinata a verde pubblico ai sensi del D.M. 02/04/ Con successiva comunicazione inviata il 1 giugno scorso, l Assessorato ha, quindi, chiesto al Comune di comunicare se l area di interesse sia gravata dal divieto, che sembrerebbe investire le zone destinate a Parco pubblico urbano (zona F2), di realizzare qualsiasi tipologia di distributore di carburante. L Assessorato ha imposto al Comune lo stringente termine perentorio del 3 giugno 2015 per riscontrare la richiesta, stabilendo, altresì, che, decorso inutilmente questo termine, avrebbe ritenuto l area in questione urbanisticamente incompatibile per la realizzazione dell impianto. Il Comune non ha dato riscontro nei termini prescritti. A conclusione di questo supplemento di istruttoria, l Assessorato, con il Decreto dirigenziale n. 1146, assunto il 5 giugno scorso, ha quindi confermato il rigetto dell istanza della Bianco Petroli S.r.l., in quanto dalla documentazione prodotta dal Comune di Modica sarebbe emerso, anche indipendentemente dall esistenza del divieto di realizzare qualsiasi impianto di distribuzione sul sito prescelto, l assenza di fattori ostativi all eventuale istallazione di un impianto dotato di prodotto ecologico. Al riguardo l Autorità intende tuttavia rappresentare che anche il citato Decreto dirigenziale n. 1146/15 appare assunto in violazione delle già richiamate disposizioni di cui al vigente testo dell art. 83-bis, D.L. n. 112/08 e, quindi, appare idoneo a restringere ingiustificatamente l accesso al mercato della distribuzione di carburante su rete stradale. Anche il rinnovato rigetto sembra, infatti, essere afflitto, come il precedente, da profili di contraddittorietà proprio con riguardo alla questione - che si vorrebbe dirimere - della qualificazione dell area su cui dovrebbe insistere il nuovo distributore di carburante come area destinata a verde pubblico, ai fini e per gli effetti dell applicazione dell art. 4, D.M. 24 maggio In merito appare, in particolare, priva di coerenza logica la risposta fornita dal Comune di Modica e richiamata nel Decreto in contestazione. La risposta del Comune al quesito dell Assessorato, volto a conoscere se l area di interesse rientri o meno nell ambito di applicazione dell art. 4, D.M. 24 maggio 2002, appare contraddittoria: infatti, mentre nel penultimo Visto il Comune riconosce che l area in questione ricade in zona F2 Parchi pubblici urbani territoriali, nella parte in merito attesta, invece, che lo stesso terreno non rientra in area destinata a parco pubblico ai sensi del diverso e inconferente D.M. 2 aprile 1968, in materia edilizia. L attestazione da parte del Comune circa la qualificazione dell area interessata dall istanza della Blanco Petroli S.r.l. è stata, di conseguenza, condotta sulla base di un riferimento giuridico del tutto ultroneo rispetto a quello richiesto dall Assessorato e pertinente per il caso di specie. Dell incongruenza sembra, del resto, essere consapevole lo stesso Assessorato che ha infatti ulteriormente chiesto al Comune di precisare se, sull area in questione (intesa come area F2 ), gravi o meno il divieto di costruzione di qualsiasitipologia di impianto di distribuzione carburanti. 5 Decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, recante Limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi da osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, ai sensi dell art. 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765, pubblicato in G.U.R.I., 16 aprile 1968, n. 97.

4 Sebbene il quesito resti senza risposta da parte del Comune, l Assessorato ha ritenuto che anche indipendentemente dall esistenza del divieto di realizzare qualsiasi tipologia di impianto sul sito prescelto, dalla documentazione prodotta dal Comune di Modica si evince comunque l assenza di fattori ostativi all eventuale istallazione di un impianto dotato di prodotto ecologico. Sulla base di tali premesse, l Assessorato ha, quindi, concluso nel senso di confermare il diniego di autorizzazione di cui al precedente Decreto dirigenziale n. 412/15. In realtà, come già rilevato, il supplemento di istruttoria condotto dall Assessorato non ha affatto chiarito il punto relativo alla qualificazione dell area in questione come area destinata a verde pubblico su cui, ai sensi dell art. 4, comma 1, lettera c), D.M. 24 maggio 2002 (e non di altre disposizioni), è fatto divieto di erogare metano, salva la deroga di cui al successivo comma 3. Conseguentemente, l Autorità ritiene che il Decreto dirigenziale n assunto in data 5 giugno 2015 dal Dirigente responsabile del Servizio 8S Commercio, del Dipartimento regionale dell Attività produttive dell Assessorato delle Attività produttive della Regione Siciliana, con cui è stato confermato il rigetto dell istanza presentata dalla società Blanco Petroli S.r.l. per l apertura di un nuovo distributore di carburanti nel Comune di Modica (RG) con contestuale richiesta di esonero dall obbligo di erogazione del cd. terzo prodotto, costituisce, per le motivazioni esposte, una violazione dei principi europei e nazionali a tutela della concorrenza e dei principi di proporzionalità e adeguatezza che soli possono giustificare restrizioni alla libera prestazione di beni e servizi. Ai sensi dell articolo 21-bis, comma 2, della legge n. 287/90, l Amministrazione in indirizzo dovrà comunicare all Autorità, entro il termine di sessanta giorni dalla ricezione del presente parere, le iniziative adottate per rimuovere la violazione della concorrenza sopra esposta. Laddove entro il suddetto termine tali iniziative non dovessero risultare conformi ai principi concorrenziali sopra espressi, l Autorità potrà presentare ricorso entro i successivi trenta giorni. Il presente parere verrà pubblicato sul Bollettino dell Autorità ai sensi dell articolo 26 della legge n. 287/90. IL PRESIDENTE Giovanni Pitruzzella Comunicato riguardo al mancato adeguamento della Regione Siciliana al parere espresso dall Autorità, ex art. 21-bis della legge n. 287/1990, avverso il Decreto Dirigenziale n. 1146/2015 con cui l Assessorato della Regione Siciliana competente ha confermato il rigetto di un istanza per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti senza obbligo di erogazione del cd. terzo prodotto, a scelta tra GPL e gas metano. L Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 30 settembre 2015, ha deliberato di impugnare davanti al Tar Catania il Decreto Dirigenziale n. 1146/2015 con cui l Assessorato competente della Regione Siciliana ha confermato il rigetto, disposto con il precedente Decreto Dirigenziale n. 412/2015, di una richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione carburanti nel Comune di Modica (RG) con

5 contestuale istanza di deroga all obbligo di istallazione di un erogatore del cd. terzo prodotto, a scelta tra il GPL e il metano. Tale decisione segue l invio di due pareri motivati ex art. 21-bis all Assessorato della Regione Siciliana. Il primo parere era stato emanato dall Autorità nella riunione del 22 aprile 2015 avverso il provvedimento originale di rigetto di cui al citato Decreto Dirigenziale n. 412/2015, in ragione della rilevata manifesta contraddittorietà della motivazione del provvedimento, il quale riteneva che la circostanza per cui il nuovo impianto di distribuzione sarebbe sorto su un area destinata a parco pubblico costituisse un impedimento tecnico idoneo a giustificare l esenzione dall obbligo di erogare il GPL ma non fosse contestualmente idonea a esonerare la società istante dall obbligo di erogare il gas metano, come invece previsto dall art. 4, comma 1, lett. c), D.M. del 24 maggio Con il secondo parere motivato, emesso nella propria riunione del 15 luglio 2015, L Autorità aveva poi ritenuto che anche il successivo provvedimento di conferma del diniego di autorizzazione, assunto con il Decreto dirigenziale n. 1146/2015, presentasse lo stesso profilo di contraddizione già contestato in quanto appariva lasciare sostanzialmente irrisolta la questione centrale su cui si era fondata la decisione iniziale di rigetto, vale a dire se il terreno su cui sarebbe dovuto insistere il nuovo distributore ricadesse in un aera destinata a parco pubblico consentendo, di conseguenza, alla società istante di avvalersi della deroga all obbligo di erogare non solo il GPL - come previsto dall art. 3, lett. c), del D.P.R. n. 340/ ma anche il gas metano, come consentito dall analogo art. 4, comma 1, lett. c), D.M. 24 maggio In entrambi i pareri motivati, l Autorità ha, di conseguenza, ritenuto che il diniego di autorizzazione abbia determinato un ingiustificata restrizione all accesso al mercato della distribuzione di carburanti per autotrazione su rete stradale. A seguito del ricevimento del parere motivato relativo al Decreto Dirigenziale n. 1146/2015, la Regione Siciliana non ha trasmesso, entro il temine di sessanta giorni, nessuna comunicazione in merito alle iniziative adottate per rimuovere la contestata violazione della concorrenza. Preso atto del mancato adeguamento dell Amministrazione regionale al proprio parere motivato del 15 luglio 2015, l Autorità ha disposto l impugnazione al Tar Catania della Decreto Dirigenziale n. 1146/2015 dell Assessorato delle Attività produttive della Regione Siciliana e dei suoi atti presupposti.

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