BOLLETTA ELETTRICA: ANCORA UN FRENO ALLA DISCESA III TRIMESTRE 2014: MATERIA PRIMA IN CADUTA, MA NON BASTA

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1 BOLLETTA ELETTRICA: ANCORA UN FRENO ALLA DISCESA III TRIMESTRE 2014: MATERIA PRIMA IN CADUTA, MA NON BASTA Milano, luglio 2014 I mesi centrali del 2014 rappresentano un passaggio cruciale nell evoluzione dello scenario che guida i mercati dell energia. Il terzo trimestre dell anno ha infatti sperimentato il superamento del paradigma di fondo che ha caratterizzato l ultimo quadriennio. Sui mercati internazionali del greggio quello che era il pavimento psicologico dei 100 dollari al barile è stato sfondato al ribasso dopo una prolungata fase di sostanziale stabilità che durava dalla fine del L eccesso di offerta che origina dallo sviluppo delle tecnologie di estrazione non convenzionale (il cosiddetto shale oil ) ha portato gli Stati Uniti a superare l Arabia Saudita come primo Paese produttore al mondo. Anche in termini prospettici l impatto di questo fenomeno non è secondario, considerato che gli Stati Uniti impiegano ampi volumi di greggio nei processi produttivi: secondo le previsioni di mercato, la quotazione del petrolio è attesa ripiegare sotto i 90 dollari entro il In attesa che i segnali distensivi raccolti sui mercati a monte si trasmettano lungo la filiera sino ai costi di generazione dell energia, l ultima rilevazione dei corrispettivi al dettaglio praticati alle PMI sul mercato libero, realizzata dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con REF Ricerche e riferita al terzo trimestre 2014, si caratterizza per una sostanziale stabilità dei listini. Su base annua, tuttavia, le variazioni si confermano di segno ampiamente negativo, per effetto del rientro dei prezzi all ingrosso dell energia elettrica scambiata sulla Borsa elettrica: per una tipica impresa artigiana allacciata in bassa tensione, la flessione della componente materia prima risulta pari al 9.0% circa, mentre nel caso di una impresa manifatturiera la contrazione arriva a superare il 16%. Una opportunità concreta di contenimento dei costi per le PMI alle prese con un quadro macroeconomico che nel corso dei mesi estivi ha mostrato un deterioramento: i principali indicatori congiunturali (produzione industriale, clima di fiducia di consumatori e imprese) sono stati rivisti al ribasso, complice il freno che la crisi geopolitica in Russia e nell area mediorientale ha esercitato sulla componente delle esportazioni, tradizionale volano dell economia nazionale. 1

2 Secondo le stime, il 2014 dovrebbe chiudersi con una nuova contrazione del Pil, la terza consecutiva. La discesa della materia prima, tuttavia, non si è tradotta in un risparmio sulla fornitura di pari entità, in quanto solo una quota della minore spesa legata all alleggerimento della materia prima finisce in bolletta. Per l impresa artigiana si registra addirittura un marginale incremento dello 0.7%, mentre l impresa manifatturiera ha beneficiato di una riduzione del 3%. La discesa della componente energia è stata parzialmente compensata dai rincari che hanno colpito altre voci della fornitura, in particolare gli oneri impropri (+11% nell ultimo anno) destinati al finanziamento delle fonti rinnovabili e di altri sovvenzionamenti (fornitura Ferrovie dello Stato, ecc...), e gli oneri di (+10%). Si tratta di un fenomeno che si osserva da alcuni anni e che ha contribuito ad acuire le difficoltà del mercato libero: l incremento delle componenti regolate ha prodotto un ridimensionamento della voce della bolletta a mercato, la cui incidenza per l impresa artigiana è ormai inferiori ad un terzo del costo complessivo della fornitura (per disporre di un termine di confronto si tenga conto che nel 2008 la materia prima pesava circa il 50% della bolletta). La quota maggioritaria remunera dunque le attività regolate, dai costi infrastrutturali (20%), agli oneri impropri e (28%) sino alle imposte (23%). Sono questi i principali messaggi che emergono dall ultima rilevazione effettuata dalla Camera di Commercio di Milano, con il coordinamento scientifico di REF Ricerche, per i contratti di fornitura di energia elettrica sul mercato libero. Tutte le informazioni sono disponibili al link: Luglio 2014: riduzioni consistenti dei prezzi della materia prima rispetto a dodici mesi fa Per tutte le tipologie contrattuali per la fornitura di energia elettrica negoziate sul mercato e monitorate dalla Camera di Commercio di Milano, i prezzi contrattati registrano ampie riduzioni. Per il corrispettivo dei contratti multiorari in BT a prezzo fisso si registra un ulteriore flessione rispetto all anno precedente, mentre in confronto allo scorso trimestre si osservano lievi rincari. Le contrazioni dei corrispettivi risultano significativamente più elevate rispetto a quanto ripotato negli scorsi trimestri: 9.4% per F1, 9% per F2 e 8.2% per F3. I livelli di prezzo documentati per F1 e F2 si allineano sui 79 /MWh, con uno scostamento tra i prezzi registrati in F1 e F2 di entità marginale. Rispetto a dodici mesi fa, inoltre, lo scarto tra corrispettivi di F1 e F3 si è ridimensionato, passando da 19.3 a 16.7 /MWh. Viceversa, il corrispettivo dei contratti multiorari in BT a prezzo variabile ha registrato degli adeguamenti al rialzo decisamente importanti: gli incrementi congiunturali, che riflettono le attese al ribasso sui mercati di approvvigionamento, sono pronunciati e pari all 8.8% per F1, 6.7% per F2, 11.5% per F3. Su base annua, in linea con quanto sperimentato dal prezzo fisso, la riduzione del corrispettivo variabile è superiore al 10% per tutte e tre le fasce orarie. 2

3 I livelli documentati per F1 e F2 si discostano poco tra di loro (F2 in questo mese riporta un livello lievemente più alto di F1), mentre lo scarto tra i corrispettivi F1 e F3 è tornato a crescere (17.1 /MWh). In linea con quanto emerso dalle ultime rilevazioni, alle utenze allacciate in MT viene applicato nella maggior parte dei casi un prezzo di mercato composto, unicamente, dal corrispettivo di energia ( /MWh) inclusivo della commercializzazione al dettaglio, mentre per i piccoli consumatori allacciati in BT il prezzo di mercato viene distinto in un corrispettivo di energia ( /MWh) ed in un corrispettivo di commercializzazione al dettaglio. Nei contratti riservati alle utenze allacciate in MT, si rilevano quotazioni con una numerosità significativa solo per strutture del contratto a prezzo multiorario. La convenienza dei corrispettivi a prezzo fisso rispetto a quelli a prezzo variabile varia a seconda delle fasce orarie: in questa rilevazione, i corrispettivi dei contratti multiorari a prezzo fisso sono maggiori in confronto a quelli variabili per le fasce F1 e F2 (per un importo massimo di 2 euro/mwh) ma più contenuti in F3 (lo scarto è pari a 3 euro/mwh). La composizione della bolletta a Luglio 2014 Nel III trimestre 2014 si ridimensiona ulteriormente l incidenza della materia prima sul costo totale della fornitura di energia: scende sotto il 40% per le utenze in MT, mentre arriva a pesare meno del 30% per le utenze in BT. Gli oneri cosiddetti passanti, sui quali non vi sono margini di contrattazione tra fornitore e piccole imprese sul mercato libero, in quanto stabiliti dall AEEGSI, rappresentano circa il 30%, sia per le utenze in BT che per le utenze in MT. Nel caso della BT, dunque, la componente degli oneri passanti ha un peso addirittura superiore a quello della componente energia. 3

4 IL COSTO DELLA FORNITURA NEL TERZO TRIMESTRE 2014 Profilo piccolo commercio allacciato in BT Il piccolo commercio è allacciato in bassa tensione, con una potenza impegnata di 30 kw e un consumo annuo di 30 mila kwh. Esso organizza la propria attività su una settimana lavorativa di sei giorni (da lunedì al sabato) e un unico turno giornaliero. Circa i due terzi dei volumi di energia vengono prelevati durante le ore diurne dei giorni feriali (45% nella fascia F1) e circa un terzo nelle ore serali, notturne e dei giorni festivi (26% nella fascia F2 e 29% nella fascia F3). Profilo "piccolo commercio" allacciato in BT Consumo medio 35 MWh/anno, Potenza installata 30 KW Distribuzione dei consumi F1: 63%; F2: 22%; F3: 15% Nel III trimestre 2014, rispetto al III 9.2%), a fronte di aumenti significativi dei corrispettivi legati al e gli altri oneri passanti, determinati subito un aumento di circa il 3.6%, quelli circa il 13%. Profilo "piccolo commercio" allacciato in BT Consumo medio 35 MWh/anno, Potenza installata 30 KW Distribuzione dei consumi F1: 45%; F2: 26%; F3: 29% 23% 27% 31% 19% Il peso della componente energia rispetto al totale pagato in bolletta è al 31%. Gli oneri impropri e rappresentano il 28% del totale bolletta, con uno stacco di quattro punti percentuali rispetto al corrispettivo per la materia prima. Nel III trimestre 2013 tale percentuale era pari al 25%. prossimo ad un quarto del totale bolletta (23%). infine si attestano a quota 19%. 4

5 Profilo artigiano allacciato in BT L artigiano è un impresa allacciata in bassa tensione, con una potenza impegnata di 60 kw e un consumo annuo pari a 70 mila KWh. Esso organizza il proprio lavoro su un turno giornaliero diurno e preleva energia principalmente durante le ore diurne dei giorni feriali (75% nella fascia F1) e poco nelle ore serali, notturne e dei giorni festivi (15% nella fascia F2 e 10% nella fascia F3). Profilo "artigiano" allacciato in BT Consumo medio 70 MWh/anno, Potenza installata 60 KW Distribuzione dei consumi F1: 80%; F2: 10%; F3: 10% Nel III trimestre 2014, rispetto al III 9.2%), a fronte di aumenti significativi dei corrispettivi legati al e gli altri oneri passanti, determinati subito un aumento di circa il 3.7%, quelli circa il 13.3%. Profilo "artigiano" allacciato in BT Consumo medio 70 MWh/anno, Potenza installata 60 KW Distribuzione dei consumi F1: 80%; F2: 10%; F3: 10% 23% 27% 31% 19% Il peso della componente energia rispetto al totale pagato in bolletta è al 32%. Gli oneri impropri e rappresentano il 27% del totale bolletta, con uno stacco di quattro punti percentuali rispetto al corrispettivo per la materia prima. Nel III trimestre 2013 tale percentuale era pari al 24%. prossimo ad un quarto del totale bolletta (23%). infine si attestano a quota 19%. 5

6 Profilo impresa manifatturiera allacciata in MT L impresa manifatturiera è allacciata in media tensione, con una potenza impegnata di 300 kw e un consumo annuo pari a 600 mila kwh. La settimana lavorativa è organizzata su sei giorni (lunedìsabato) ed un unico turno diurno. I suoi prelievi di energia tendono a concentrarsi nelle ore diurne dei giorni feriali (70% in fascia F1) ed in misura minore nelle ore serali/notturne e nel fine settimana (20% in fascia F2 e 10% in fascia F3). Profilo "impresa manifatturiera" allacciata in MT Consumo medio 600 MWh/anno, Potenza installata 300 KW Distribuzione dei consumi F1: 70%; F2: 20%; F3: 10% Nel III trimestre 2014, rispetto al III 16.3%), a fronte di aumenti significativi dei corrispettivi legati al e gli altri oneri passanti, determinati subito un aumento di circa il 5.1%, quelli circa il 12.4%. Profilo "impresa manifatturiera" allacciata in MT Consumo medio 600 MWh/anno, Potenza installata 300 KW Distribuzione dei consumi F1: 75%; F2: 15%; F3: 10% 30% 15% 36% 19% Il peso della componente energia rispetto al totale pagato in bolletta è pari al 35%. Solo dodici mesi fa rappresentava il 42% della costo della fornitura. Gli oneri impropri e rappresentano il 30% del totale, con uno stacco di quattro punti percentuali rispetto al corrispettivo per la materia prima. Nel III trimestre 2013 tale percentuale era pari al 25%. del 15% rispetto al totale bolletta. si attestano a quota 19%. 6

7 Profilo supermercato allacciato in MT Il supermercato di quartiere è un impresa allacciata in media tensione, con una potenza impegnata di 400 kw e un consumo annuo pari a 800 mila KWh. La sua settimana lavorativa si articola sui sette giorni (lunedìdomenica) con doppio turno diurno. I suoi consumi sono distribuiti in maniera piuttosto uniforme: il 39% durante nelle ore diurne dei giorni feriali (fascia F1), il 23% nelle ore serali dei giorni feriali (fascia F2), il 38% nelle ore notturne dei giorni feriali e nei giorni festivi (fascia F3). Profilo "supermercato" allacciato in MT Consumo medio 800 MWh/anno, Potenza installata 400 KW Distribuzione dei consumi F1: 39%; F2: 23%; F3: 38% Nel III trimestre 2014, rispetto al III 16.8%), a fronte di aumenti significativi dei corrispettivi legati al e gli altri oneri passanti, determinati subito un aumento di circa il 5.2%, quelli circa il 12.4%. Profilo "supermercato" allacciato in MT Consumo medio 800 MWh/anno, Potenza installata 400 KW Distribuzione dei consumi F1: 39%; F2: 23%; F3: 38% 30% 16% 34% 20% Il peso della componente energia è del 34% rispetto al totale pagato in bolletta. Solo dodici mesi fa rappresentava il 40.3% della costo della fornitura. Gli oneri impropri e raggiungono il 29.4%, con uno stacco di quattro punti percentuali rispetto al corrispettivo per la materia prima. Nel III trimestre 2013 tale percentuale era pari a quasi il 26.2%: l aumento è totalmente ascrivibile all espansione delle componenti A. del 16% rispetto al totale bolletta, inferiore di otto punti percentuali rispetto alle utenze in BT analizzate. si attestano a quota 20%. 7