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1 normativa: guida ai piani di azioni positive piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro conciliazione tra vita professionale e vita privata benessere organizzativo e qualità dell'ambiente di lavoro statistiche di genere e promozione della presenza femminile nei livelli decisionali sviluppo della cultura di genere: formazione e informazione conclusioni Maria Luigia Paciello Comitato Pari Opportunità INFN Sezione di Roma redazione a cura di Gabriella Bucci INFN Sezione di Roma Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre 2004
2 Riferimenti legislativi I Quaderni della Consigliera di Parità I/2004 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Provincia di Venezia Ufficio della Consigliera di Parità GUIDA ai PIANI di AZIONI POSITIVE A cura di Grazia Morra, Consigliera di Parità con la collaborazione di Francesca Banfi Venezia, ottobre 2004 Le azioni positive Definizione Ambiti d intervento Alcuni esempi di azioni positive Tipologie di azioni Le modifiche introdotte alla 125 dal D.Lgs. 196/2000 Le azioni positive nelle Amministrazioni Pubbliche Ruolo del Comitato Nazionale e delle Consigliere di Parità Conclusioni I PAP, Piani di azioni positive Introduzione ai PAP I riferimenti normativi I soggetti interessati Le scadenze Le sanzioni Sistema di consultazione I contenuti Alcune prime istruzioni operative Tab 1Esempi di azioni descritte nei piani Esempio di PAP in un Ente Pubblico che presenta il piano per la prima volta Esempio di PAP in un Ente Pubblicoche ha già esperienza di azioni I finanziamenti delle azioni I fondi ex legge 8 marzo 2000, n.53 I fondi ex legge 10 aprile 1991, n.125 Il Fondo Sociale Europeo lettura coordinata di norme per l'attuazione del principio di parità nelle amministrazione pubbliche evidenzia che per la parità sostanziale è necessario: agevolare un cambiamento culturale atto a sviluppare la cultura di genere comprendere che l effettiva parità è funzionale all'economicità, all'efficienza dell istituzione perchè valorizza tutte le risorse umane Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
3 <La parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi, compreso in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione. Il principio della parità non osta al mantenimento o all'adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato> art.23 della Carta dei diritti fondamentali dell'unione Europea, 7 dicembre 2000 <Le azioni positive non sono definite dalla legge; sono descritte come misure che rimuovono gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità. La legge 125/1991, Azioni positive per la realizzazione della parità uomodonna interviene invece in modo completo sugli obiettivi da raggiungere, lasciando così libertà di azione nella scelta degli strumenti> Guida ai piani di azioni positive a cura di Grazia Morra Venezia, 2004 <la legge sulla carta non è di per sé sufficiente ma occorrono meccanismi di sostegno, quali organi per la parità, difensori civici per la parità e una consulenza affidabile e indipendente> dalla 7 a relazione annuale sulle pari opportunità nell'unione Europea (Commissione europea 5 marzo 2003) <La legislazione volta a promuovere la parità delle donne è necessaria ma non sufficiente. Governi, imprese, amministrazioni, partiti politici, devono tutti contribuire più attivamente per trasformare la parità in una realtà concreta. Sinora gli Stati membri si sono limitati a un consenso formale sulla parità. Questa situazione deve cambiare, sia per le donne, sia globalmente nell'interesse dell'europa politica ed economica> Anna Diamantopoulou, ex Commissario europeo per il settore occupazione e affari sociali Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
4 I temi rilevanti dei piani di azioni positive dell'infn: conciliazione tra vita professionale e vita privata benessere organizzativo e qualità dell'ambiente di lavoro statistiche di genere e promozione della presenza femminile nei livelli decisionali sviluppo della cultura di genere: formazione e informazione Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
5 piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro conciliazione tra vita professionale e vita privata non è una questione privata dei soggetti, ma un problema da affrontare con interventi a più livelli: nelle forme di regolazione del mercato del lavoro, nell offerta dei servizi, nei modelli di organizzazione del lavoro, nei modelli culturali di ruolo e di socializzazione, quindi è necessaria un accettazione sociale condivisa che entrambi, uomini e donne, facciano lavoro professionale e lavoro di cura, potendo contare, entrambi: su strumenti che riducono o articolano diversamente il tempo di lavoro: parttime, job sharing, banche del tempo, flessibilità, telelavoro su strumenti che liberano tempo: articolazioni differenziate dei congedi parentali, congedi di paternità, schemi di interruzione di carriera, nidi aziendali, strutture di supporto aggiuntive per bambini e anziani Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
6 piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro conciliazione tra vita professionale e vita privata <trattativa con le Organizzazioni Sindacali per l'impiego di una quota di risorse destinate ai benefici assistenziali e sociali per l'erogazione di contributi a favore dei dipendenti con figli in età prescolare> PTAP 2002/2004 art. 4 del CCNI dell'infn 3 novembre 2003: l ammontare corrispondente all'1% delle spese di personale è destinato, tra l'altro, anche ai contributi ai dipendenti con figli in età prescolare e alla polizza sanitaria ma l'erogazione dei contributi deve essere finalizzata a promuovere l'occupazione femminile favorendo l'equilibrio tra responsabilità familiari e professionali occorre conoscere le esigenze del personale in relazione alla gestione del tempo per il lavoro produttivo, per la famiglia e per sé, quindi questionario sulla conciliazione redatto dal CPO (condiviso da INFN e OOSS): formulare criteri per l'erogazione dei contributi definire un progetto per lo sviluppo di un contesto lavorativo finalizzato ad una migliore conciliazione tra tempi di vita e di lavoro delle donne e degli uomini Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
7 piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro articolazione dei tempi di lavoro supporto alla cura della famiglia conciliazione tra vita professionale e vita privata individuare e sperimentare forme di flessibilità dell orario di lavoro progettare e realizzare iniziative pilota di telelavoro PTAP 2005/2007 studio di fattibilità e realizzazione di asili nido, di servizi di aiuto a domicilio per la cura dei figli e delle persone anziane, di servizi di aiuto per la cura dei figli in occasione di convegni organizzati dall INFN, anche in convenzione con altre istituzioni studio ed attuazione di provvedimenti, per il sostegno alla maternità e alla paternità dei titolari di contratti a termine, borse di studio ed assegni di ricerca dell INFN congedi studio ed attivazione di servizi di supporto per il reinserimento del dipendente al rientro da congedi prolungati (mentoring) Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
8 piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro benessere organizzativo e qualità dell'ambiente di lavoro <adozione di un Codice di comportamento contro le molestie per la tutela della dignità della persona nel luogo di lavoro> PTAP 2002/2004 il Codice è stato approvato nell'ottobre 2003 e nel settembre 2004 è stata nominata come Consigliera di fiducia, prevista dal Codice, la d.ssa Laura Calafà, ricercatrice di diritto del lavoro dell Università di Verona rt.2: afferma l'impegno dell'istituto a tutelare il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici a vivere in un ambiente di studio e di lavoro sereno in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza ed al reciproco rispetto della libertà e della dignità della persona rt.5: individua i compiti della Consigliera di fiducia che: supporta l Istituto a rimuovere ogni ostacolo all attuazione di questo diritto sostiene l impegno a garantire il diritto alla tutela da qualsiasi atto o comportamento che produca effetto pregiudizievole nei rapporti interpersonali e che discrimini, anche in via indiretta, in ragione del sesso, della razza e della religione contribuisce a inibire chi pone in essere comportamenti prevaricatori o persecutori tali da provocare disagio e malessere psicofisico nel lavoratore e nella lavoratrice Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
9 Il Codice di Comportamento Approvato con delibera C.D. n del 31 ottobre 2003 il Codice di Comportamento per la Tutela della Dignità delle Persone che Lavorano ed Operano all Interno dell INFN Attuazione del piano triennale azioni positive Presupposto: atti e comportamenti lesivi della dignità della persona sono nocivi all'ambiente di lavoro e al corretto ed efficace svolgimento dell'attività dell'istituto, e possono produrre effetti deleteri su salute, fiducia, morale e prestazioni di coloro che ne sono oggetto e di coloro che ne sono a conoscenza. Obiettivo: la prevenzione di atti e comportamenti lesivi della dignità della persona nell ambiente di lavoro attraverso la tutela e la protezione dei diritti fondamentali dignità, libertà, uguaglianza del lavoratore Basato sulla normativa più attuale vigente in materia di: tutela della dignità di donne e uomini nell ambiente di lavoro, attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e per quanto riguarda le condizioni di lavoro; mobbing (discriminazioni e molestie di carattere psicologico) molestie sessuali Patrizia Cenci Presidente CPO INFN Consiglio Direttivo INFN 29 ottobre
10 Il Consigliere di Fiducia " Con delibera del Presidente del 3/9/2004 è stata nominata la Consigliera di Fiducia dell INFN: la dott. Laura Calafà, ricercatrice di diritto del lavoro dell Università di Verona " Il consigliere di fiducia: persona esterna all ente incaricata di fornire consulenza ed assistenza ai dipendenti vittime di comportamenti lesivi della dignità della persona scelto tra persone con esperienza ed indipendenza idonee a svolgere il compito previsto, all esterno dell Istituto nominato dal Presidente INFN, previo parere favorevole del CPO può avvalersi di consulenti su richiesta della persona lesa, assume la trattazione del caso al fine dell interruzione dei comportamenti indesiderati " Procedure informale di mediazione formale, secondo la procedura penale e le disposizioni di natura legislativa e/o contrattuale in vigore in materia di salute e sicurezza nell ambiente di lavoro Patrizia Cenci Presidente CPO INFN Consiglio Direttivo INFN 29 ottobre
11 piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro benessere organizzativo e qualità dell'ambiente di lavoro programma di attività triennale redatto dalla Consigliera di fiducia in collaborazione con il CPO PTAP 2005/2007 gestione ordinaria del Codice consulenza ed assistenza ai dipendenti oggetto di comportamenti lesivi della propria dignità sul lavoro, compresi atti di molestie sessuali e mobbing sensibilizzazione ed informazione attività di informazione da parte dell Istituto e del CPO per una corretta azione di mediazione e un indagine conoscitiva (questionario) presentazione del Codice al personale dipendente e associato, con letture ed approfondimenti tematici dei contenuti del Codice elaborazione di una presentazione a carattere divulgativo del Codice istituzione e aggiornamento di uno sito web istituzionale per la comprensione dei fenomeni oggetto del Codice progetto di ricerca sul mobbing partecipazione al gruppo di studio istituito dalla Regione Veneto, nell ambito del Piano triennale di prevenzione e promozione della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro e costituito da medici, psichiatri, psicologi del lavoro e dalla d.ssa Laura Calafà Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
12 piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro benessere organizzativo e qualità dell ambiente di lavoro PTAP 2005/2007 prevenzione in ottica di genere nel servizio di medicina del lavoro diffusione di opuscoli informativi e organizzazione di seminari tematici sulla prevenzione delle malattie; studi di fattibilità e progetti pilota per l inserimento di esami clinici mirati alla prevenzione in ottica di genere all interno dei controlli medici previsti per legge sicurezza in ottica di genere valutazione dei rischi nell ambiente di lavoro in ottica di genere (con particolare riferimento alla salute riproduttiva di uomini e donne) e adozione di provvedimenti per rendere l'ambiente di lavoro totalmente fruibile alle donne anche in età fertile e in gravidanza Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
13 piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro statistiche di genere e promozione delle donne nei livelli decisionali misurare le disuguaglianze per sanarle: la presentazione di statistiche di genere non è un rito lamentativo ma è uno stimolo per produrre cambiamenti la conoscenza della condizione femminile nelle instituzioni è essenziale per l'adesione e la partecipazione di tutte le componenti dell Istituto all attuazione di azioni positive la lettura di genere dei profili e degli incarichi professionali è un contributo prioritario ed indispensabile alla promozione della presenza femminile nei livelli decisionali per adottare e valutare misure per la promozione delle pari opportunità misurare i progressi effettuati sulla via della parità rivelare l'impatto differenziale sulle donne e sugli uomini di tutte le politiche, alcune delle quali ritenute erroneamente neutre rispetto al genere le pubbliche amministrazioni hanno un obbligo di trasparenza rispetto ai dati statistici disaggregati per genere: art.7, comma 5 del D.Lgs 196/2000 Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
14 piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro statistiche di genere e promozione delle donne nei livelli decisionali PTAP 2002/2004 diffusione di dati di genere sull'inquadramento del personale dipendente ed associato pubblicazione su sito web della composizione degli Organi Istituzionali dell'istituto, di commissioni, comitati e gruppi di lavoro nominati dal Presidente, degli incarichi attribuiti dai Direttori e di tutte le cariche elettive locali istituzione di una anagrafe delle competenze ed esperienze del personale, su base volontaria, alla quale riferirsi per l'attribuzione d incarichi e responsabilità l'attuazione di questi punti del Piano è stata del tutto carente difficoltà da parte della dirigenza nel produrre e fornire dati disaggregati per genere assenza di collaborazione con il CPO per la definizione delle attività di osservazione e delle corrispondenti modalità di svolgimento sulla condizione del personale: avanzamenti di carriera, incarichi di responsabilità retribuiti per i diversi settori professionali, formazione, salari accessori, sussidi, permessi di studio Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
15 Inquadramento del personale INFN Distribuzione del personale INFN per genere ed inquadramento Uomini Donne Men Women Dipendenti INFN Ricercatori Tecnologi Totale Donne % Donne Tecnici Ricercatori Tecnologi Tecnici Amministrativi Dirigenti Amministrativi Dirigenti Ammin. Totale INFN " I dati INFN mostrano una divaricazione nelle carriere delle donne e degli uomini sia per ricercatori e tecnologi che nel settore tecnico e amministrativo: il 7% del totale dei Dirigenti di Ricerca è costituito da donne nessuna donna è presente ai vertici della carriera nel settore amministrativo la componente femminile è quasi assenti negli organi direttivi INFN, è sottorappresentata in organi scientifici di nomina dirigenziale, mentre risulta meglio rappresentata negli organi scientifici elettivi Patrizia Cenci Presidente CPO INFN (Fonte dati: Direzione Affari del Personale INFN, ottobre 2004) Consiglio Direttivo INFN 29 ottobre
16 Carriere scientifiche nell INFN Carriere professionali del personale ricercatore INFN: la presenza femminile è in diminuzione ai vertici della carriera secondo un andamento a forbice caratteristico di tutte le carriere scientifiche delle donne in Europa (rapporto ETAN) INFN Personale Ricercatore (ottobre 2004) Livello Totale Uomini Donne Donne Totale Percentuale per livello [%] Uomini Donne Livello Patrizia Cenci Presidente CPO INFN (Fonte dati: Direzione Affari del Personale INFN, ottobre 2004) Consiglio Direttivo INFN 29 ottobre
17 Carriere nel settore amministrativo dell INFN Carriere femminili nel settore amministrativo INFN " il grafico a X mostra una situazione di svantaggio maggiore rispetto al caso delle carriere scientifiche: componente femminile: 81.6% del totale drastica diminuzione della presenza femminile ai vertici della carriera assenza a livello dirigenziale Presenza nel livello [%] Livello Patrizia Cenci Presidente CPO INFN (Fonte dati: Direzione Affari del Personale INFN, ottobre 2004) Consiglio Direttivo INFN 29 ottobre
18 piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro statistiche di genere e promozione delle donne nei livelli decisionali PTAP 2005/2007 studi specifici di genere disponibilità di dati disaggregati per genere per studi su differenziali salariali, titoli di studio, carriere ed attribuzioni di responsabilità studi qualitativi sulla qualità e le modalità del lavoro delle donne, per comprendere il significato dei loro ruoli nelle istituzioni e le relative percezioni delle donne e degli uomini su questi temi (questionari) promozione del riequilibrio della presenza femminile nelle attività e posizioni gerarchiche ove sussiste un divario fra generi non inferiore a due terzi" (D.Lgs 196/2000, art.7, comma 5) in tutte le commissioni e comitati INFN di nomina dirigenziale anche con il rinnovamento ciclico delle nomine, la riduzione del cumulo di incarichi su uno stesso soggetto ed eventuale revisione di durata e rinnovo degli incarichi stessi anagrafe delle competenze istituzione di una banca dati relativa a curricula e competenze di ricercatori, tecnologi, tecnici ed amministrativi, per facilitare e rendere più trasparenti nomine, incarichi ed attribuzioni di responsabilità da parte degli organi deliberanti Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
19 M F labour force partecipation and educational attainment TOTALE years 2001 and 2002, for 100 people with the same educational degree (1998) and sex. ISTAT ,6 38,9 41,5 diplomati di scuola superiore (2001) 73,7 75,5 74,7 diplomati universitari (2002) 68,4 58,9 63,2 laureati (2001) but... a bit less to women going to university is convenient unemployment rates by age class, educational degree and sex licenza media diploma di scuola superiore titolo universitario anni anni anni anni Maschi 29,1 22,6 19,4 6,2 Femmine 42,5 29,1 21,2 9,8 TOTALE 34,4 25,8 20,4 8,0 Maria Luigia Paciello TheOGS Project Overcoming Gender Stereotypes through Education INETOPCNAM, Paris, Sept. 30 Oct. 2,
20 piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro sviluppo della cultura di genere: formazione e informazione Pari opportunità nelle Istituzioni di Ricerca; Roma, 4 giugno 2002 Convegno organizzato dai CPO del CNR e dell'infn PTAP 2002/2004 Relazione su invito: Fenomenologia di genere nell INFN; Scuola di formazione del personale addetto alla gestione delle istituzioni e degli enti pubblici di ricerca e sperimentazione; Bressanone, 2629 maggio 2003 Workshop coordinato da CNR, INFM, INFN, INGV, ISTAI Lavoro, famiglia, cura di sé e degli altri: un conflitto inevitabile? Strumenti e iniziative per armonizzare la vita professionale e la vita familiare: verso una riconciliazione dei tempi delle donne e degli uomini. Seminario formativoinformativo promosso dal CPO dell'infn; 21 Novembre 2003 Partecipazione al Laboratorio Donne e leadership del Programma Cantieri del Dipartimento della Funzione Pubblica; rapporto finale: Donne e Leadership Per lo sviluppo di una cultura organizzativa delle amministrazioni pubbliche in ottica di genere, Rubbettino; 2003 Pari opportunità nelle Istituzioni di Ricerca statistiche, normativa, azioni positive atti del Convegno a cura di P. Bertolazzi, G. Bucci, G. Liberati, D. Muscolino, M.L. Paciello e A.M. Paoletti; aprile 2004 Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
21 piani di azioni positive dell'infn: passato e futuro sviluppo della cultura di genere: formazione e informazione PTAP 2005/2007 divulgazione ed informazione divulgazione delle problematiche di genere e di pari opportunità attraverso seminari e materiale di informazione organizzazione di convegni e partecipazione ad iniziative di ricerca e gruppi di studio nazionali ed internazionali in materia di pari opportunità presentazione dell attività del CPO e delle politiche dell Istituto per la parità nelle pubblicazioni ufficiali e nelle iniziative pubbliche sull attività istituzionale dell INFN formazione inserimento delle pari opportunità nei programmi di formazione dell Istituto accesso ai corsi di formazione ed aggiornamento professionale, garantendo la partecipazione delle dipendenti, anche attraverso l'adozione di misure che favoriscano la conciliazione tra vita professionale e familiare istituzione di un Osservatorio ufficiale dell INFN per le Pari Opportunità verifica periodica dell attuazione del PTAP valutazione della strategia dell Istituto per l attuazione delle pari opportunità; valutazione dell impatto di genere delle politiche dell Istituto. La verifica periodica dell'attuazione del piano, con il CPO e e OO.SS., è prevista dall'art.5 del CCNI Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
22 Questo convegno è un passo significativo per proseguire il cammino di ricerca e di azione dei CPO, in una rete sempre più efficace e propositiva portare alla luce le realizzazioni, quasi sempre faticosissime, di azioni positive per progettarne e attuarne altre, sulla base delle esperienze precedenti perchè la valorizzazione delle donne è un diritto di democrazia, necessaria all'eccellenza, un'ottimizzazione delle risorse umane ed è fondamentale per l'organizzazione di una nuova cultura organizzativa nella quale le differenze di genere siano una risorsa <La promozione della parità non deve essere considerata con il solo scopo di riportare in equilibrio la situazione a livello statistico: è invece un più ampio progetto di cambiamento di ruoli genitoriali, equilibri familiari, pratica istituzionale, organizzazione del lavoro e del tempo, sviluppo ed indipendenza personali, e coinvolge anche gli uomini e l intera società, all interno della quale tale progetto può diventare una spinta verso il progresso ed essere un simbolo di democrazia e pluralismo> dalla Comunicazione L inserimento delle pari opportunità per uomini e donne in tutte le politiche e l attività della Comunità Europea (COM(96)67finale) Maria Luigia Paciello Esperienze di azioni positive a confronto Istituto Superiore di Sanità Roma, 21 dicembre
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