Deliberazione n.dqb;2009/par.

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1 ,.,._, --~-~' '-- '~--_.._--_._- Deliberazione n.dqb;2009/par. REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL VENETO Nell'adunanza del 19 novembre 2009 composta da: Bruno PRaTA Diana CALACIURA Aldo CARLESCHI Giovanni ZOTTA Luca FAZIO Francesco ALBO Presidente Consigliere Consigliere relatore Consigliere Primo Referendario Referendario N 3 VISTO l'art. 100, secondo comma, della Costituzione; VISTO il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con r.d. 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; VISTO il Regolamento per l'organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti con il quale è stata istituita in ogni Regione ad autonomia ordinaria una Sezione regionale di controllo, deliberato dalle Sezioni Riunite in data 16 giugno 2000, modificata con le deliberazioni delle Sezioni riunite n. 2 del 3 luglio 2003 e n. 1 del 17 dicembre 2004, e da ultimo con deliberazione del Consiglio di Presidenza n. 229 del 19 giugno 2008;

2 VISTA la legge 5 giugno 2003, n. 131 recante "Disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge costo 18 ottobre 2001, n. 3", ed, in particolare, l'art. 7, comma 8 ; VISTI gli indirizzi e criteri generali per l'esercizio dell'attività consultiva approvati dalla Sezione delle Autonomie nell'adunanza del 27 aprile 2004; VISTA la richiesta di parere inoltrata dal Sindaco del Comune di Merlara (Padova) prot. n.5596 del qui pervenuta in data 2 novembre 2009 (prot. C.d.C. 9217); VISTA l'ordinanza del Presidente di questa Sezione di controllo n. 81j2009jPar. del 18 novembre 2009 di convocazione della Sezione per l'odierna seduta; UDITA la relazione del magistrato re latore, Cons. Aldo Carleschi, FATTO Il Comune di Merlara (Padova) chiede parere In merito all'applicazione di alcuni istituti economici demandati alla contrattazione integrativa aziendale e, in particolare: se i comuni con posizioni organizzative di categoria "D" possono attribuire al personale di categoria "C" o "6" l'indennità prevista dall'art. 17 comma f) del CCNL (max 2500 euro) come richiesto dalle che sostengono che tutti i dipendenti di categoria "C" degli altri comuni beneficiano di tale indennità in quanto "responsabili del procedimento... ", inteso questo come istruzione di pratiche complesse; 2

3 ..... '. " se i titolari di posizione organizzativa possono delegare alcune loro funzioni, attribuendole con atto formale ai propri sottoposti, o se solo i. dirigenti possono avvalersi di tale facoltà. AI riguardo, il Comune istante, premesso che nel proprio ambito sono conferite 3 posizioni organizzative (prossimamente 2) ad altrettanti dipendenti di categoria "D" responsabili delle strutture apicali, fa presente che non ritiene corretta l'erogazione della indennità di cui trattasi in quanto in contrasto con il contratto nazionale. Infatti, secondo la propria interpretazione (e anche dell'inpdap di cui allega nota operativa n.50 del ), dal combinato disposto dell'art. 17, comma f) del CCNL e ss.mm. già citato e dell'art.11, comma 3 del CCNL si evince che la stessa possa essere corrisposta per compensare negli enti privi di personale di categoria "D" le specifiche responsabilità attribuite al personale di categoria "B" e "C", a cui non si applichi la disciplina delle posizioni organiziative e compensare negli enti con personale di categoria "D" le specifiche responsabilità attribuite al personale di categoria "D" non titolare di posizioni organizzative. DIRITTO La richiesta è stata formulata dal Comune di Merlara (Padova) ai sensi dell'art.7, comma 8, della legge 131/2003. In via preliminare ne va accertata l'ammissibilità. Con deliberazione del 27 aprile 2004 la Sezione delle autonomie 3

4 della Corte dei conti ha adottato gli indirizzi ed i criteri generali per l'esercizio dell'attività consultiva affermando che, ai fini dell'ammissibilità della richiesta, accanto alle condizioni soggettive devono sussistere delle condizioni oggettive e, in particolare, l'attinenza con la materia della contabilità pubblica (in base al citato art. 7, comma 8, della legge 131/2003) ed il carattere generale e astratto della questione sottostante il quesito. Dal punto di vista soggettivo la richiesta è ammissibile in quanto proviene dall'organo politico di vertice e rappresentante legale dell'ente ai sensi dell'art. 50 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n In merito alla sussistenza del presupposto oggettivo, non SI ritiene invece che la questione sottoposta a questa Sezione di controllo possa essere ricompresa nell'ambito della contabilità pubblica, coerentemente con l'indirizzo consolidato in ambito Corte dei conti. Vedansi al riguardo: la deliberazione 5/ AUT/2006 con la quale la Sezione delle autonomie della Corte dei conti ha delimitato la materia della contabilità pubblica precisando che la stessa non può investire qualsiasi attività che abbia riflessi di natura finanziaria e patrimoniale. Emerge, quindi, l'esigenza che la nozione relativa a tale attività, strumentale alla funzione consultiva, assuma un ambito limitato alla normativa ed ai relativi atti applicativi che disciplinano, in generale, l'attività che precede o segue i distinti interventi di settore, ricomprendendo, in 4

5 particolare, la disciplina dei bilanci ed i relativi equilibri, l'acquisizione delle entrate, l'organizzazione finanziaria e contabile, la disciplina del patrimonio, la gestione delle spese, l'indebitamento, la rendicontazione ed i relativi controlli; le deliberazioni: n.39, 41, 45/2007 e 329/2009 della Sezione Lombardia, n.3/2009 della Sezione Toscana e n. 14, 19 e 46/2009 di questa Sezione di controllo Veneto). Infatti, con riferimento al caso di specie, e tenuto conto della delimitazione dell'ambito della contabilità pubblica come affermato nelle predette deliberazioni, la Sezione osserva che l'oggetto del quesito attiene alla interpretazione e applicazione di norme contenute in CCNL e, segnata mente, quelli riguardanti il personale non dirigente del comparto Regioni e Autonomie locali del (che, nel revisionare il sistema di classificazione professionale ha previsto e disciplinato l'istituto delle posizioni organizzativel, e , la cui competenza è attribuita all'aran che, quale rappresentante delle pubbliche amministrazioni, fornisce alle stesse la necessaria assistenza (art.46 del D.Lgs. 165/2001). PQM la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per il Veneto dichiara l'inammissibilità del quesito in esame sotto il profilo oggettivo. Così deliberato nella Camera di consiglio del 19 novembre IL RELATORE ESTENSORE IL PRESIDENTE I, s

6 Cons Aldo Carleschi Deposita\ in Segreteria \ 20 A1 Zoo~ Dott IL DIRETTORE DELLA SEGRETERIA Dott.ssa Raffaella Brandolese 6