SOCIETA DELLA SALUTE DELLA VALDERA

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1 SOCIETA DELLA SALUTE DELLA VALDERA Pontedera - Provincia di Pisa VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COPIA Delibera Numero 3 del 15 FEBBRAIO 2010 OGGETTO: PROGETTO CURA E CITTADINANZA - APPROVAZIONE L anno duemiladieci il giorno 15 del mese di febbraio alle ore 16:00 presso la sede del Comune di Pontedera, a seguito di apposita convocazione diramata dal Presidente, ai sensi dell art. 20 dello Statuto, si è riunita la Giunta della Società della Salute della Valdera. All appello risultano presenti: Simone Millozzi Alessandro Cicarelli Maria Antonietta Fais Fatticcioni Filippo Silvano Crecchi Ciampi Lucia Barghini Iselda David Turini Giorgio Vannozzi Francesca Mancini Flora Coscetti Gabriele Latini Veronica Pioni Monica Tremolanti Corrado Guidi Sindaco del Comune di Pontedera Sindaco del comune di Ponsacco Sindaco del comune di Terricciola Sindaco del comune di Capannoli Sindaco del Comune di Peccioli Sindaco del comune di Calcinaia Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Crespina Sindaco del Comune di Santa Maria a Monte Sindaco del comune di Casciana Terme Sindaco del comune di Chianni Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Lari Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Palaia Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Lajatico Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Buti Sindaco del Comune di Bientina Maria Teresa De Lauretis Direttrice generale Azienda Asl 5 Risultano altresì presenti il Direttore della SdS Valdera Dott. Patrizia Salvadori, la Responsabile del Servizio Sociale di Zona Valdera dell Azienda USL 5 Ombretta Bacci, Rossella Iorio in rappresentanza dell Unione Valdera. Presiede la seduta Simone Millozzi, Presidente del Consorzio SdS Valdera Assume le funzioni di segretario verbalizzante della seduta della Giunta la Dott. Patrizia Salvadori Direttore della Società della Salute della Valdera. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell oggetto sopra indicato.

2 LA GIUNTA DELLA SOCIETA' DELLA SALUTE Visto il progetto Cura e Cittadinanza con cui si mira a fornire strumenti di base per migliorare la cultura socio sanitaria delle Assistenti familiari ed incentivare percorsi di informazione e di orientamento alla rete delle opportunità e dei servizi territoriali; Considerate in particolare le attività previste dal sopracitato progetto che prevedono sia l organizzazione di percorsi formativi volti a qualificare le competenze delle assistenti familiari, anche attraverso attività di aggiornamento e tirocinio presso strutture residenziali per anziani e nei servizi domiciliari, sia l attività di informazione e orientamento alla rete delle opportunità e di servizi territoriali quali ad esempio i consultori familiari e ginecologici, servizi sociali, gli sportelli immigrati,informa giovani, questura, i centri di ascolto, il centro per l impiego ecc..). Rilevato che con lettera del 26 gennaio 2010 si è inoltre provveduto a trasmettere alla Regione Toscana il progetto citato al fine di poter accedere al finanziamento regionale per l attuazione dello stesso. Riconosciuta la competenza della Giunta ai sensi dell art. 21 dello Statuto; Visto l art. 31 del D.Lgs , n.267; Rilevato che sul presente provvedimento non è richiesto il parere di regolarità contabile, non essendo previsto dal medesimo alcun impegno di spesa o alcuna riduzione di entrata a carico del bilancio della Società della Salute; Visto il parere in ordine alla regolarità tecnica espresso, ai sensi del comma 1 dell art. 49 del Decreto Legislativo 18/08/2000 n.267, in data 12 febbraio 2009, dal Direttore del Consorzio, cui è demandata la competenza del servizio proponente: Con votazione favorevole unanime espressa in forma palese; DELIBERA 1. di approvare il Progetto Cura e Cittadinanza (allegato A) 2. di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi i pareri previsti dal comma 1 dall art. 49 comma del Decreto Legislativo n. 267; 3. di dare atto che il presente provvedimento sarà reso pubblico mediante affissione all albo pretorio del comune di Pontedera, comune in cui ha sede il consorzio, per 15 giorni consecutivi, secondo quanto disposto dall art. 124, comma 2, del D.Lgs , n.267; Il presente atto è immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 22, comma 8, dello Statuto e secondo le previsioni dell art.134, comma 4 del Decreto Legislativo 18/08/2000 n.267, al

3 fine di rendere più incisiva l economicità e l efficacia dell azione amministrativa a mezzo di una accelerazione del procedimento. Letto e sottoscritto IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE F.to Simone Millozzi F.to Patrizia Salvadori

4 (Allegato A) SOCIETA DELLA SALUTE DELLA VALDERA Comuni di Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Crespina, Lajatico, Lari, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, S. Maria a Monte, Terricciola e Azienda USL n.5 CONSORZIO PUBBLICO DI FUNZIONI ZONA VALDERA Provincia di Pisa Prot.: /10 26 gennaio 2010 Rif.: OGGETTO: C&C Cura e Cittadinanza INFORMAZIONI GENERALI I DATI I cittadini stranieri residenti in provincia di Pisa, in base ai recenti dati del Dossier statistico n dell Osservatorio Provinciale) sono con un incremento del 18% rispetto all anno precedente. Per quanto riguarda invece le nazionalità si conferma la tendenza già in corso da alcuni anni: al primo posto c è la comunità albanese (24,6%) seguita da Marocco (9,6%), Senegal (8,2%) e Romania (7,4%).

5 L immigrazione nel nostro territorio e prevalentemente bianca e caratterizzata da una marcata femminilizzazione dei flussi migratori. La presenza femminile ha avuto un trend di crescita costante: al 31/12/1999 le donne erano il 42,3% degli stranieri, al 31/12/2007 le donne straniere sono il 48,8%, una crescita dunque di oltre sei punti percentuali in otto anni. A tutt oggi, secondo i dati contenuti nel Dossier Immigrazione 2009 della Caritas italiana, le donne immigrate ha raggiunto oltre il 50% della popolazione straniera residente nella Regione Toscana. LA CARATTERIZZAZIONE DEL LAVORO DI CURA NEL FLUSSO MIGRATORIO FEMMINILE Particolarmente critica è la valorizzazione delle donne immigrate all interno del mondo del lavoro. Il mondo del lavoro è infatti la principale fonte di discriminazioni. Esse sono duplicemente discriminate: lo sono in quanto donne e lo sono in quanto immigrate. La loro vulnerabilità le costringe a ricoprire ruoli lavorativi che riguardano per lo più la sfera domestica. Molte donne infatti, trovano impiego quasi esclusivamente nel lavoro di cura agli anziani e più in generale nel settore dei servizi domestici. Il dato provinciale conferma una tendenza nazionale: il 67,1% degli occupati nel settore dell assistenza alle famiglie è formato da immigrati e di questi la maggioranza è rappresentata da donne. Il richiamo di donne straniere è stato determinato soprattutto dal fatto che nel nostro paese la speranza di vita è fortemente aumentata causando un progressivo invecchiamento della popolazione anziana non autosufficiente. Le strutture residenziali presenti nel territorio non sempre riescono a coprire la totalità di necessità assistenziali ed al contempo la soluzione domiciliare offre soluzioni maggiormente personalizzate e probabilmente più consone alle esigenze familiari. Il lavoro di assistenza domiciliare appare inizialmente la soluzione più comoda ed agevole; una risposta concreta ed immediata ai problemi di chi abbandona il proprio paese prevalentemente per ragioni economiche. L attività di collaboratrice familiare è pesante, assorbe completamente le energie delle lavoratrici, annulla i loro spazi e la loro autonomia; il salario è modesto, ma in considerazione del fatto che vi è compreso il vitto e l alloggio, permette alle immigrate l accumulo di cifre che, per i parametri e le esigenze del paese di origine, risultano cospicue. BISOGNI E RISORSE DELLA DONNA MIGRANTE L immigrazione femminile oggi non può più essere vista come la naturale conseguenza delle migrazioni maschili. L immagine stereotipata della donna che emigra per seguire il marito non trova più ragione nell attuale scenario. La donna, negli attuali flussi migratori, è protagonista e portatrice di un proprio progetto di vita e dà spesso luogo a forme di ricongiungimento familiare rovesciato (è la donna che ricongiunge il marito) Si è realizzato infatti un radicale rovesciamento di prospettiva: all immagine dell uomo che lascia mogli, madri e figli in cerca di fortuna in luoghi lontani, si sostituisce, o quanto meno si affianca, l immagine della donna, la madre di famiglia che, in cerca di una vita migliore, lascia a sua volta il proprio paese, i propri affetti, le proprie radici e munita di grande coraggio intraprende il proprio viaggio per terre lontane e spesso ostili. Il carattere strutturale che sta assumendo l immigrazione nel nostro Paese e nella nostra provincia impone un approfondimento sul poliedrico ruolo della donna e la sua valenza strategica come ponte tra culture, custode della tradizione di origine e agente del cambiamento.

6 IL PERCORSO DI FORMAZIONE E DI CITTADINANZA Le donne migranti hanno enormi potenzialità da sfruttare ma anche grandi difficoltà da superare. Il processo di integrazione delle donne, considerato all interno del più generale processo di integrazione dei migranti, ha incontrato infatti degli ostacoli specifici in quanto donne in campo lavorativo, nell accesso ai servizi, (sanitari, sociali, culturali, scolastici). Sulla base di queste bisogni l associazionismo gioca un ruolo importante per l universo femminile. Grazie all associazionismo le donne possono superare le difficoltà che provano a livello individuale. Se originariamente le associazioni costituivano un porto sicuro dove trovare riparo e conforto alle comuni sofferenze e nostalgie le associazioni oggi sono molto di più. Sono il tratto più forte ed evidente della volontà delle immigrate di trovare un proprio spazio all interno della società, sono la volontà di conoscere in maniera consapevole la realtà socio-culturale all interno della quale si ritrovano a vivere, rappresentano l esigenza sentita di conoscere i propri diritti e naturalmente i propri doveri in vista di una vera integrazione, in vista di una forte partecipazione nel cammino verso la cittadinanza. Tutte queste associazioni danno vita e possono dar vita a iniziative importanti, hanno realizzato e possono realizzare numerosi progetti e soprattutto hanno visto e possono vedere proliferare di adesioni. Sono queste donne che con i loro faticosi e tortuosi percorsi ci suggeriscono che la cultura non è un concetto statico. La cultura è mobile, dinamica, essa è in continua evoluzione e trasformazione e questo impone un ripensamento ed una riorganizzazione anche dei servizi e percorsi socio assistenziali di base. Le donne immigrate, e gli immigrati in genere, costituiscono una grande risorsa. Apportano alla nostra società nuovi valori, nuovi punti di vista, nuovi strumenti per leggere la realtà e rapportarvisi, a patto che impariamo a riconoscerla ed ad apprezzarla. OBIETTIVI 1. Fornire strumenti di base e migliorare la cultura socio sanitaria delle Assistenti Familiari 2. Incentivare percorsi di informazione e di orientamento alla rete delle opportunità e dei servizi territoriali SEDE OPERATIVA Agape Cooperativa Sociale onlus Fornacette (Pisa) PRINCIPALI ATTIVITÀ PREVISTE E FASI DI LAVORO 1.A ORGANIZZAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI VOLTI A QUALIFICARE LE COMPETENZE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI Rudimenti della Lingua Italiana - Elementi di Psicologia Relazionale: o psicologia relazionale e dell anziano, tecniche di comunicazione, prevenzione e mediazione delle tensioni interpersonali La rete dei servizi territoriali e le professionalita coinvolte: o servizi alla persona e le strutture, la persona assistita e le figure di riferimento Principi di legislazione socio-assistenziale:

7 o diritti e doveri della persona assistita e dei suoi familiari o diritti e doveri della badante e ccnl di collaborazione domestica o normativa sociale di base Vademecum di contenuti tecnico professionali o economia domestica, igiene, salute Normativa di base immigrazione 1.B ORGANIZZAZIONE DI PERCORSI DI AGGIORNAMENTO ATTRAVERSO ESPERIENZE DI AFFIANCAMENTO E TIROCINIO PRESSO STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI E NEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE 2A ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE ED ORIENTAMENTO ALLA RETE DELLE OPPORTUNITÀ E DEI SERVIZI TERRITORIALI (consultorio familiare e ginecologico, servizio sociale, sportelli immigrati, sportello informa giovani, sportello della questura, centro di ascolto caritas, banca del tempo scambio di favori e saperi, centro impiego provincia, associazionismo territoriale, sindacati per formula di regolarizzazione, istituzione centro nord sud, commissione pari opportunita, organismo di partecipazione..) 2 B SUPPORTO ALLA COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONI DI MIGRANTI ANCHE IN COLLABORAZIONE CON IL CESVOT DURATA COMPLESSIVA DELL INTERVENTO Annuale PROFILO DEGLI OPERATORI RICHIESTI PER LA REALIZZAZIONE DELL INTERVENTO 1. Coordinatore 2. Docenti 3. Responsabile di struttura/tutor TIPOLOGIA DI UTENZA Donne immigrate afferenti alla Zona Socio Sanitaria della Valdera dell Asl 5 di Pisa STRUMENTI E INDICATORI PREVISTI PER IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE o Relazioni rendicontative semestrali o Questionario di soddisfazione dell utente o Report attività dei percorsi formativi e di aggiornamento PIANO FINANZIARIO Costi Finanziamento richiesto 1 coordinatore dipendente ,00 Docenze 6.000,00 1 responsabile di struttura /tutor 3.000,00 Spese amministrative, organizzative e 5.000,00

8 di gestione Iniziative varie ,00 Totale ,00

9 Comuni di Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Crespina, Lajatico, Lari, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, S. Maria a Monte, Terricciola e Azienda USL n.5 CONSORZIO PUBBLICO DI FUNZIONI ZONA VALDERA Provincia di Pisa OGGETTO DELLA DELIBERAZIONE: PROGETTO CURA E CITTADINANZA - APPROVAZIONE Si esprime parere favorevole in linea tecnica sul provvedimento in oggetto specificato, ai sensi del comma 1 dell art. 49 del D.Lgs. 267/00. Si attesta altresì che il provvedimento non necessita di parere di regolarità contabile, non comportando impegno di spesa o diminuzione di entrata a carico del Consorzio. Pontedera, 12 febbraio 2010 IL DIRETTORE F.to Patrizia Salvadori

10 CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE (Art. 124 D. Lgs , n. 267) Il sottoscritto CERTIFICA che, giusta relazione del Messo Comunale, la suestesa deliberazione è stata affissa in copia all Albo Pretorio del Comune il 26 febbraio IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE F.to Patrizia Salvadori La presente copia è conforme all originale depositato presso la Società della Salute della Valdera Pontedera, Via Fantozzi 14 -, in carta libera per uso amministrativo. Pontedera, lì il 26 febbraio 2010 IL DIRETTORE DELLA SDS VALDERA Patrizia Salvadori