Capitolo 6 Risultati pag Figura Confronto benzene sistema rifiuti e riscaldamento
|
|
- Gerardo Spina
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Capitolo 6 Risultati pag. 457 Figura Confronto benzene sistema rifiuti e riscaldamento Nel passaggio fra la situazione attuale a quella ipotetica futura di cogenerazione con teleriscaldamento urbano, nel caso del benzene, si registra effetto marcato di decremento delle concentrazioni rispetto ai valori attuali, nelle aree sottoposte al maggiore effetto di sostituzione dei sistemi convenzionali per riscaldamento. L effetto di incremento che viene indicato nella figura 6.182, si deve tenere presente che, come indicato nelle sezioni precedenti, è riferito a concentrazioni al suolo del tutto trascurabile rispetto alle condizioni limite di qualità dell aria.
2 Capitolo 6 Risultati pag. 458 Tali effetti sono determinati dal fatto che Il benzene non è un composto tipico delle emissioni di caldaie per riscaldamento civile e che quindi l introduzione del teleriscaldamento ha un effetto meno rilevante, o comunque meno localizzato, in termini di riduzione delle concentrazioni al suolo (presente già in bassissime concentrazioni), rispetto ad altre tipologie di inquinanti tipici. Figura Confronto IPA sistema rifiuti e riscaldamento
3 Capitolo 6 Risultati pag. 459 Nel passaggio fra la situazione attuale a quella ipotetica futura di cogenerazione con teleriscaldamento urbano, nel caso degli IPA, si registra un effetto diffuso di riduzione delle concentrazioni rispetto ai valori attuali, nell intera arie di studio, per effetto del fatto che gli impatti generati dai sistemi di cogenerazione con combustione di rifiuti e recupero energetico da biogas di discarica, risultano essere trascurabili. Il confronto fra lo scenario attuale di gestione e di sistemi di riscaldamento urbano attuale e lo scenario ipotetico futuro di creazione di un polo tecnologico di conversione energetica da rifiuti e da biogas di discarica, con produzione di fluidi termovettori applicati alla sostituzione, mediante idonea rete di teleriscaldamento, di caldaie ad uso civile e/o commerciale ed industriale mostra un effetto di potenziale miglioramento dal punto di vista della qualità dell aria, specialmente nelle aree maggiormente coinvolti dalla sostituzione del sistema di riscaldamento. L effetto che viene evidenziato, in termini generali, è il bilanciamento tra le emissioni aggiunte dagli impianti di cogenerazione (termovalorizzatore e sistema di recupero energetico da biogas) e le emissioni evitate dalle caldaie sostituite grazie al teleriscaldamento. Tale effetto comunque in generale si esprime in termini benefici andando a creare incrementi di carichi ambientali nelle aree meno urbanizzate (in prossimità agli impianti) e riducendo carichi nelle aree invece già oggi maggiormente antropizzate dall urbanizzazione raggiunta. Per alcuni inquinanti, quali Pb e IPA, l effetto di riduzione è diffuso all intera zone sensibile sottoposta a studio e non si hanno effetti di incremento delle concentrazioni. Per altri inquinanti, quali NO X, SO 2 e PM 10, l effetto di riduzione è sempre compreso fra il 20 ed il 50%, ma la distribuzione della riduzione è meno uniforme, essendovi nelle aree di immediata prossimità all impianto dei lievi incrementi, che comunque come già evidenziato nel capitolo 6.1, restano sempre ampiamente entro condizioni di distanza dai limiti di qualità dell aria. Infine per una terza classe di composti, quali Cd, Hg e benzene si hanno, a fianco di aree dove si osservano riduzioni dei carichi ambientali (nelle aree urbanizzate limitrofe agli impianti), vi sono aree dove le concentrazioni al suolo incrementano, trattandosi comunque sempre di livelli di crescita ben al di sotto delle condizioni di salvaguardia della salute umana (come evidenziato nel capitolo 6.1).
4 Capitolo 6 Risultati pag Confronto fra i risultati ottenuti dalle simulazioni per i tre siti alternativi di localizzazione del termovalorizzatore In questo paragrafo si analizzano nel dettaglio i risultati delle simulazioni della diffusione di inquinanti atmosferici effettuate per le diverse ipotesi di posizionamento del nuovo termovalorizzatore previsto dal Piano Provinciale Gestione Rifiuti della Provincia di Firenze. Le tre ipotesi di localizzazione dell impianto sono: Ipotesi indicata dal piano (area denominata Osmannoro 2000 ) Ipotesi alternativa 1 (area di Case Passerini) Ipotesi alternativa 2 (area di Ponte di Maccione) L attenzione è stata focalizzata su quattro inquinanti aventi per diversi motivi una maggiore significatività (NO x, PM 10, Cd e diossine). Le elaborazioni statistiche sono state effettuate in riferimento agli ossidi di azoto (NO x ), ma date le modalità di utilizzo del modello diffusionale le osservazioni risultanti restano valide in maniera del tutto analoga per tutti gli altri inquinanti considerati, essendo le valutazioni comunque relative alla sola variazione delle localizzazioni e non dei fattori di emissione dei diversi inquinanti. I risultati vengono presentatati, in analogia a quanto fatto per ciascuna singola localizzazione, in termini di: - mappe di concentrazione del singolo termovalorizzatore nelle tre localizzazioni; - confronto fra l effetto dovuto al termovalorizzatore nelle tre localizzazioni e l effetto delle sorgenti aerali diffuse; - confronto fra le condizioni attuale e futuro determinate dalla sommatoria dei carichi determinati dal sistema di trattamento e smaltimento rifiuti e dal riscaldamento urbano (tenendo presente l ipotesi futura di sostituzione delle caldaie convenzionali con idonea rete di teleriscaldamento), nei tre casi di localizzazione
5 Capitolo 6 Risultati pag. 461 Risultati delle simulazioni rappresentati come mappe di concentrazione per NO x, PM 10, Cd e diossine per le tre localizzazioni alternative del termovalorizzatore a) Osmannoro b) Case Passerini c) Ponte di Maccione Figura Mappe di concentrazione per gli NO X. Lo spostamento della localizzazione dell impianto non comporta sostanziali modificazioni nella forma dell area di ricaduta e nei livelli di concentrazione di NOx prodotti, che nei tre casi, assumendo valori massimi sempre ben al di sotto dei limiti di qualità dell aria (D.M. 2 aprile 2002, n. 60: 40 µg/m 3, come media annuale, valore in vigore dal 01/01/2010). L effetto rilevabile dalla localizzazione nell area di Case Passerini, rispetto sia a Osmannoro che a Ponte di Maccione, è quello di spostare l area di ricaduta su una zona meno urbanizzata.
6 Capitolo 6 Risultati pag. 462 a) Osmannoro b) Case Passerini c) Ponte di Maccione Figura Mappe di concentrazione per il PM 10. Lo spostamento della localizzazione dell impianto non comporta sostanziali modificazioni nella forma dell area di ricaduta e nei livelli di concentrazione di PM 10 prodotti, che nei tre casi, assumendo valori inferiori a 0,1 µg/m 3 che risultano ben al di sotto dei limiti di qualità dell aria (D.M. 2 aprile 2002, n. 60, 40 µg/m 3 come media annuale, in vigore da 01/01/2005). Per tale inquinante quindi l effetto del solo termovalorizzatore risulta sempre comunque di scarso significato rispetto ai valori limite di qualità dell aria. Anche in questo caso, lo spostamento della localizzazione permette in termini qualitativi di valutare come la localizzazione dell impianto nell area di Case Passerini determini, rispetto
7 Capitolo 6 Risultati pag. 463 sia alla localizzazione di Osmannoro che alla localizzazione di Ponte di Maccione, lo spostamento dell area di maggiore ricaduta (limitrofa sempre al sito di emissione) su una zona meno urbanizzata. a) Osmannoro b) Case Passerini c) Ponte di Maccione Figura Mappe di concentrazione per il Cd. Lo spostamento della localizzazione dell impianto non comporta sostanziali modificazioni nella forma dell area di ricaduta e nei livelli di concentrazione di Cd prodotti, che nei tre casi, assumono valori massimi di circa 0,2 ng/m 3. Tali valori come già evidenziato nelle analisi delle ricadute definite in precedenza, non risultano essere comparabili con valori limite di concentrazione per la tutela delle qualità dell aria.
8 Capitolo 6 Risultati pag. 464 Al fine di effettuare una valutazione comparativa rispetto a valori di rispetto ambientale si è quindi tenuto conto del valore limite di concentrazione per l esposizione negli ambienti di lavoro TLV-TWA (Threshold Limit Value - Time Weighted Average) pari a 0,01 mg/m 3, che esprime la concentrazione media ponderata accettabile per un normale giorno lavorativo di 8 ore e per 40 ore settimanali, vale a dire il limite al quale i lavoratori possono essere esposti giorno dopo giorno senza effetti negativi per la salute. Ovviamente tale limite non è assolutamente direttamente confrontabile con valori di concentrazione dell aria ambiente. Per tutte le diverse ipotesi di localizzazione, lo stato di modificazione del carico ambientale atmosferico introdotto dal termovalorizzatore risulta ben al di sotto di tali limiti, garantendo livelli di trascurabilità dei carichi individuati. Anche per questo inquinante è rilevabile un effetto esclusivamente qualitativo (stante le bassissime concentrazioni risultanti stimate) per cui la localizzazione dell impianto nell area di Case Passerini, rispetto sia a Osmannoro che a Ponte di Maccione, provoca uno spostamento dell area di ricaduta massima su una zona meno urbanizzata.
9 Capitolo 6 Risultati pag. 465 a) Osmannoro b) Case Passerini c) Ponte di Maccione Figura Mappe di concentrazione per i PCDD/F (TE). Lo spostamento della localizzazione dell impianto non comporta sostanziali modificazioni nella forma dell area di ricaduta e nei livelli di concentrazione di PCDD/PCDF prodotti, che nei tre casi, assumono valori massimi di circa 2 fg/m 3, e valori inferiori a 1 fg/m 3, anche nelle immediate vicinanze dall impianto. Per questi composti non esiste un valore di riferimento come limite per la salvaguardia della qualità dell aria ambiente e non è quindi possibile effettuare un confronto diretto. Tuttavia, sulla base delle risultanze di alcune campagne di monitoraggio svolte da ARPAT nella città di Firenze, specificatamente per tale tipologie di inquinanti [1], è stato possibile
10 Capitolo 6 Risultati pag. 466 verificare come tali valori risultino ben inferiori rispetto a quanto misurato in aree distanti dalle sorgenti urbane di antropizzazione e addirittura trascurabili rispetto ai valori già esistenti in ambito direttamente urbano.
11 Capitolo 6 Risultati pag. 467 Confronto fra l effetto dovuto al termovalorizzatore nelle tre localizzazioni e l effetto delle sorgenti aerali diffuse a) Osmannoro b) Case Passerini c) Ponte di Maccione Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti diffuse per gli NO x. Il contributo del termovalorizzatore alle concentrazioni di NOx, nelle tre localizzazioni, è sempre inferiore a quello delle sorgenti diffuse, ad eccezione delle aree proprio intorno al camino. La localizzazione di tali aree segue lo spostamento nelle tre posizioni.
Capitolo 6 Risultati pag. 382
Capitolo 6 Risultati pag. 382 generazione del calore per riscaldamento urbano, ed è comunque uniformemente distribuita sui quadranti interessati dal teleriscaldamento, con maggiore effetto su quelli più
DettagliCapitolo 6 Risultati pag Figura Visualizzazione della mappa di concentrazione media annua per il Pb.
Capitolo 6 Risultati pag. 227 6.1.7. Piombo (Pb) Figura 6.10. Visualizzazione della mappa di concentrazione media annua per il Pb. I valori di concentrazione calcolati per il piombo come effetto dovuto
Dettagli6.6. Valutazione siti alternativi per il termovalorizzatore
Capitolo 6 Risultati pag. 316 6.6. Valutazione siti alternativi per il termovalorizzatore 6.6.1. Introduzione In questo paragrafo si analizzano i risultati ottenuti dallo studio di diffusione di inquinanti
DettagliCapitolo 6 Risultati pag. 349
Capitolo 6 Risultati pag. 349 Figura 6.106. Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per toluene. Capitolo 6 Risultati pag. 350 I valori medi di concentrazione di toluene dovuti alle sole sorgenti
DettagliCapitolo 6 Risultati pag. 367
Capitolo 6 Risultati pag. 367 Figura 6.114. Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per IPA. Capitolo 6 Risultati pag. 368 I valori medi di concentrazione di IPA dovuti alle sole sorgenti puntuali
DettagliCapitolo 6 Risultati pag Confronto termovalorizzatore a Ponte di Maccione sorgenti puntuali principali
Capitolo 6 Risultati pag. 427 Confronto termovalorizzatore a Ponte di Maccione sorgenti puntuali principali Il confronto è stato effettuato calcolando, per ogni recettore considerato nella simulazione,
DettagliCapitolo 6 Risultati pag. 332
Capitolo 6 Risultati pag. 332 Figura 6.96. Superamenti della soglia di 10 pg/m 3 (concentrazione media oraria) di IPA. La figura mostra il numero di ore di superamento della soglia di 10 pg/m 3, che risulta
DettagliCapitolo 6 Risultati pag. 412
Capitolo 6 Risultati pag. 412 Figura 6.154. Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per Pb. Capitolo 6 Risultati pag. 413 I valori medi di concentrazione di Pb dovuti alle sole sorgenti di traffico
DettagliCapitolo 6 Risultati pag. 263
Capitolo 6 Risultati pag. 263 Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo delle sorgenti lineari è chiaramente dominante ed esclusivo evidenziando l assenza del contributo del termovalorizzatore.
DettagliConfronto termovalorizzatore a Ponte di Maccione sorgenti areali diffuse
Capitolo 6 Risultati pag. 442 Confronto termovalorizzatore a Ponte di Maccione sorgenti areali diffuse Nei grafici successivi si riportano mappe di incidenza relativa che permettono di porre a confronto
Dettagli6.2. Risultati simulazioni sorgenti lineari significative
Capitolo 6 Risultati pag. 241 6.2. Risultati simulazioni sorgenti lineari significative 6.2.1. Concentrazioni medie annuali Per le sorgenti lineari significative (infrastrutture stradali a maggiore volume
DettagliANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO
ANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO PM10 PM2.5 Emissioni di NO x del riscaldamento residenziale (t/a) Ripartizione % delle
Dettagli3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale
Capitolo 3 Caratterizzazione delle sorgenti pag. 53 3.2. Individuazione dell area di interesse ai fini della modellistica diffusionale 3.2.1. Metodologia di individuazione dell area Ai fini dell individuazione
Dettagli6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione
DettagliANALISI MODELLISTICA della DISPERSIONE ATMOSFERICA. di INQUINANTI EMESSI sul TERRITORIO BRESCIANO
ANALISI MODELLISTICA della DISPERSIONE ATMOSFERICA di INQUINANTI EMESSI sul TERRITORIO BRESCIANO Inquinante PM10 Il territorio di indagine (30 x 30 Km 2 ) Il territorio è interessato da un elevato flusso
DettagliCONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE
CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE Il monossido di carbonio è un inquinante da traffico caratteristico delle aree urbane a circolazione congestionata. CLASSIFICAZIONE TEMA SOTTOTEMA
DettagliCAMBIAMENTI CLIMATICI ENERGIA TRASPORTI ARIA SUOLO ACQUE
CAMBIAMENTI CLIMATICI ENERGIA TRASPORTI ARIA SUOLO ACQUE Prof. Ing. Andrea Corti Modalità di Interazione con l ambiente Energia e Cambiamenti climatici Trasporti Azioni del Progetto Aria Suolo Acque CAMBIAMENTI
DettagliRisultati di uno studio multi-sorgente della qualità dell aria nell area urbana della Spezia tramite modello numerico diffusionale
Risultati di uno studio multi-sorgente della qualità dell aria nell area urbana della Spezia tramite modello numerico diffusionale Nell autunno 2016 l Amministrazione comunale della città della Spezia
DettagliEnhance Health Project
Enhance Health Project ARPA Emilia Romagna Analisi dei dati ambientali dell area di Coriano Forlì 23-24 Novembre 2006 Forlì area industriale di Coriano Studio dell area di Coriano: 1 a fase (1999-2001)
DettagliConfronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 447 Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo
DettagliIL TERMOVALORIZZATORE DI GRANAROLO DELL EMILIA: DALLA 1 ALLA 2 FASE
IL TERMOVALORIZZATORE DI GRANAROLO DELL EMILIA: DALLA 1 ALLA 2 FASE Vito Belladonna Annamaria Colacci Vanes Poluzzi ARPA Sezione Provinciale di Bologna 1 PROTOCOLLO - 1 FASE DI MONITORAGGIO (ANNI 1998-2000)
DettagliMonitoraggio chimico biologico impianto di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani
32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 Risultati simulazione sui recettori discreti nello studio dei gas Periodo dal 08/05/00 al 17/05/00 SO2 NOx CO HCl COORDINATE X COORDINATE Y N [UTM
DettagliEsempio di Monitoraggio della Qualità dell aria: Piano di Sorveglianza Ambientale dell impianto a Biomasse di (Ferrara) di San Marco Bioenergie
Esempio di Monitoraggio della Qualità dell aria: Piano di Sorveglianza Ambientale dell impianto a Biomasse di Bando D Argenta D (Ferrara) di San Marco Bioenergie Ecomondo Rimini venerdi 8 novembre 2013
DettagliUFFICIO STAMPA. Comunicato stampa
UFFICIO STAMPA Comunicato stampa Risultati di uno studio multi-sorgente della qualità dell aria nell area urbana della Spezia tramite modello numerico diffusionale La Spezia, 27 aprile 2017 - Questa mattina
DettagliRisultati del Monitoraggio sulle Ricadute dell Impianto di Termovalorizzazione di Schio
Risultati del Monitoraggio sulle Ricadute dell Impianto di Termovalorizzazione di Schio 2017-2018 UGO PRETTO Dipartimento Prov. ARPAV di Vicenza Servizio Monitoraggio e Valutazioni Schio, 22/11/2018 Le
DettagliLaboratorio Mobile Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena. Campagna di monitoraggio della QUALITÀ DELL ARIA
Sezione Provinciale di Forlì-Cesena Viale Livio Salinatore, 2 47121 - Forlì PEC: aoofc@cert.arpa.emr.it Tel. 543/451411 - Fax 543/451451 E-mail: sezfo@arpa.emr.it Area Monitoraggio e Valutazione Aria Laboratorio
Dettagli7 VALUTAZIONE DELLA DIFFUSIONE DEGLI INQUINANTI DI ORIGINE INDUSTRIALE NELLA ZONA DI CERASOLO AUSA IN PROVINCIA DI RIMINI
7 VALUTAZIONE DELLA DIFFUSIONE DEGLI INQUINANTI DI ORIGINE INDUSTRIALE NELLA ZONA DI CERASOLO AUSA IN PROVINCIA DI RIMINI 7.1 Introduzione I modelli sono uno strumento per la valutazione della qualità
Dettaglin. 098 - Martedì 12 Maggio 2015 Emissioni provenienti dall'uso della biomassa per la produzione di energia La stima delle emissioni e le politiche dell Emilia Romagna per limitarle in un recente articolo
DettagliDipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO
Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di San Vendemiano Periodi di indagine: 9 Febbraio 6 Marzo 2002 (semestre freddo) 31 Marzo 18
DettagliComune di Vittorio Veneto
Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Vittorio Veneto Periodi di indagine: 4 Ottobre 2001 24 Febbraio 2002 (semestre freddo) 13
DettagliAccordo volontario per il monitoraggio delle ricadute dell impianto di termovalorizzazione di San Lazzaro, Padova.
Dipartimento Provinciale ARPAV di Padova Via Ospedale, 22 35121 Padova Italy Tel. +39 49 822781 Fax +39 49 82278 e-mail: dappd@arpa.veneto.it Servizio Sistemi Ambientali Via Ospedale, 22 35121 Padova Italy
Dettaglimiglioramento e il dell aria
Il Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell aria 2016-2024 Normativa di riferimento - Il D.Lgs. 155/2010 Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa
DettagliLo stato dell inquinamento della Conca Ternana
Lo stato dell inquinamento della Conca Ternana A cura di Dott. Marco Pompei Luca Proietti Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell Umbria La Normativa Il D.Lgs 155/2010 Attuazione della direttiva
DettagliLO STATO DELLA QUALITÀ DELL ARIA NELLA CITTÀ DI AOSTA
LO STATO DELLA QUALITÀ DELL ARIA NELLA CITTÀ DI AOSTA NOVITÀ RISPETTO ALLA RIUNIONE DELL OSSERVATORIO DI GENNAIO 2014 Presentazione dei dati DEFINITIVI relativi al 2013 per PM10, PM2.5, NO 2 (biossido
DettagliIREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera
IREA Piemonte Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale Ing. Francesco Matera Regione Piemonte DIREZIONE AMBIENTE Sett. Risanamento
DettagliINDICE. Nuovo Ospedale del Sud-Est Barese. Figura 11. Fase di esercizio Sc.B, percentile annuale 99.7 delle concentrazioni medie
INDICE 1 COMPONENTE ARIA E FATTORI CLIMATICI... 3 1.1 PREMESSA... 3 1.2 FLUSSO DI MASSA DAL CAMINO DELLA CENTRALE TERMICA... 3 1.3 ESTENSIONE DELLO STUDIO A TUTTI GLI INQUINANTI NORMATI DAL D.LGS. 155/2010...
DettagliLa misura degli inquinanti a San Zeno ARIA AMBIENTE. Pisa 22 febbraio Guglielmo Tanganelli ARPAT Centro Regionale Tutela Qualità dell Aria
La misura degli inquinanti a San Zeno ARIA AMBIENTE Pisa 22 febbraio 2012 Guglielmo Tanganelli ARPAT Centro Regionale Tutela Qualità dell Aria INQUADRAMENTO TERRITORIALE INQUADRAMENTO TERRITORIALE/1 AISA
DettagliValutazione dell impatto sull atmosfera ed ottimizzazione delle attività di controllo di inceneritori con l ausilio di modelli numerici
Valutazione dell impatto sull atmosfera ed ottimizzazione delle attività di controllo di inceneritori con l ausilio di modelli numerici WORKSHOP I controlli di Arpa agli impianti di incenerimento dei rifiuti
DettagliValutazione dell impatto sulla qualità dell aria per diversi scenari di utilizzo della biomassa per scopi energetici.
Valutazione dell impatto sulla qualità dell aria per diversi scenari di utilizzo della biomassa per scopi energetici. Enel Ingegneria e Ricerca Obiettivo Obiettivo dello studio è la valutazione dell impatto
DettagliCAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA - ARPA DAL 11/12/2013 AL 16/01/2014
CAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA - ARPA DAL 11/12/2013 AL 16/01/2014 In Via Comunale Rovere, nel parcheggio antistante il nuovo Polo Scolastico, è stata installata, dal 11/12/2013 al 16/01/2014,
DettagliLa qualità dell aria nell intorno del termovalorizzatore nel periodo 23 dicembre gennaio Comitato Locale di Controllo 16 gennaio 2014
La qualità dell aria nell intorno del termovalorizzatore nel periodo 23 dicembre 2013 7 gennaio 2014 Sommario Nella presentazione verranno affrontati per il periodo 23 dicembre- 7 gennaio due argomenti
DettagliLaboratorio Mobile Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena. Campagna di monitoraggio della QUALITÀ DELL ARIA
Sezione Provinciale di Forlì-Cesena Viale Livio Salinatore, 2 47121 - Forlì Tel. 543/4514111 Fax 543/451451 E-mail: sezfo@arpa.emr.it Servizio Sistemi Ambientali Area Monitoraggio e Valutazione Aria Amministrazione
DettagliLaboratorio Mobile Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena. Campagna di monitoraggio della QUALITÀ DELL ARIA
Sezione Provinciale di Forlì-Cesena Viale Livio Salinatore, 2 47121 - Forlì PEC: aoofc@cert.arpa.emr.it Tel. 543/451411 - Fax 543/451451 E-mail: sezfo@arpa.emr.it Area Monitoraggio e Valutazione Aria Laboratorio
DettagliRelazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006
10. ARIA 10.1. Inquadramento L inquinamento atmosferico è un fenomeno assai complesso poiché, oltre ad essere il risultato dell immissione di sostanze prodotte da svariate attività antropiche (produzione
DettagliImpatto ambientale delle emissioni dei termovalorizzatori: Il caso dell impianto di Acerra
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI LAUREA TRIENNALE Impatto ambientale delle emissioni
DettagliCOMUNICATO STAMPA CENTRALE A2A DI MONFALCONE: STUDIO SCIENTIFICO CONFERMA LA SUA MARGINALITA SULL IMPATTO AMBIENTALE DEL TERRITORIO.
COMUNICATO STAMPA CENTRALE A2A DI MONFALCONE: STUDIO SCIENTIFICO CONFERMA LA SUA MARGINALITA SULL IMPATTO AMBIENTALE DEL TERRITORIO. PRESENTATO LO STUDIO ARIANET SUL CONTRIBUTO DELLE PRINCIPALI FONTI EMISSIVE
DettagliQualità dell aria in Lombardia: analisi e prospettive
Qualità dell aria in Lombardia: analisi e prospettive Guido Lanzani Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it Varese, 16 gennaio 2019 Da cosa dipende
DettagliL evoluzione normativa sulla qualità dell aria e prospettive future
L evoluzione normativa sulla qualità dell aria e prospettive future Fabio Romeo Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare -ISPRA PRIME NORME DPR 15 aprile 1971, n. 322 Legge 18 dicembre
DettagliMilano 31 Gennaio Termovalorizzatori: possiamo farne a meno? E quali impatti hanno sulla salute e sull ambiente?
Milano 31 Gennaio 2019 Termovalorizzatori: possiamo farne a meno? E quali impatti hanno sulla salute e sull ambiente? DALL ECONOMIA LINEARE.. MATERIE PRIME ENERGIA PROGETTAZ. REALIZZAZIONE DISTRIBUZIONE
DettagliPaolo Prati Università di Genova Dipartimento di Fisica & INFN
Paolo Prati Università di Genova Dipartimento di Fisica & INFN 28 febbraio 2017 Dal controllo della qualità dell aria alle politiche di mitigazione Decreto Legislativo del 13 agosto 2010, n.155 Attuazione
DettagliL INCENERITORE TRM DI TORINO
L INCENERITORE TRM DI TORINO Roberta De Maria SC Rischi Naturali e Ambientali GEAM - La modellistica di dispersione degli inquinanti in atmosfera Torino, 26 settembre 2018 INQUADRAMENTO E OBIETTIVI DELLO
DettagliLo stato dell inquinamento della Conca Ternana
Lo stato dell inquinamento della Conca Ternana A cura di Dott. Marco Pompei Luca Proietti Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell Umbria La Normativa Il D.Lgs 155/2010 Attuazione della direttiva
DettagliMONITORAGGIO ARIA (*)
MONITORAGGIO ARIA (*) (*) Dati rilevati e forniti dall ARPAS Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente della Sardegna 1. centraline fisse per il monitoraggio dell'aria: n. 2 2. inquinanti rilevati
DettagliLa stazione di monitoraggio della qualità dell aria del Parco Aldo Mei a Beinasco. Relazione 2012 e aggiornamento 2013
La stazione di monitoraggio della qualità dell aria del Parco Aldo Mei a Beinasco Relazione 2012 e aggiornamento 2013 Come viene monitorata la qualità dell aria nell intorno dell impianto? Complessivamente,
DettagliLaboratorio Mobile Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena. Campagna di monitoraggio della QUALITÀ DELL ARIA
Sezione Provinciale di Forlì-Cesena Viale Livio Salinatore, 2 47121 - Forlì PEC: aoofc@cert.arpa.emr.it Tel. 543/451411 - Fax 543/451451 E-mail: sezfo@arpa.emr.it Area Monitoraggio e Valutazione Aria Laboratorio
DettagliPROGETTO ACCIAIERIE Osservatorio qualità dell aria - Aosta, 08/05/2018
PROGETTO ACCIAIERIE PROGETTO ACCIAIERIE OBIETTIVI E STRATEGIE OBIETTIVO Definire un metodo per la valutazione degli impatti sull ambiente provocati dagli impianti di produzione dell acciaio di seconda
DettagliIndicazioni operative per la valutazione degli impatti delle emissioni in atmosfera sulla qualità dell aria
Indicazioni operative per la valutazione degli impatti delle emissioni in atmosfera sulla qualità dell aria Estratto dalla bozza di linee guida ARPA-FVG per i piani di monitoraggio Le autorizzazioni per
DettagliDipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Asolo
Dipartimento Provinciale di IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 18 Febbraio 5 Marzo 2003 (semestre freddo) 21-26 Marzo 2006 (semestre freddo)
DettagliTRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA
TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA MONITORAGGIO AMBIENTALE - FASE ANTE OPERAM Componente atmosfera Obiettivi specifici Descrizione dell area oggetto
DettagliReport mensile sulla qualita dell aria
Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2018 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 Isonzo 2 3 4 5 6 7 Barco Nuova 5 7 1 6 2 3 4 zone Pianura Est
DettagliReport mensile: FEBBRAIO 2013
Report mensile: FEBBRAIO 213 INDICE DI QUALITA' DELL'ARIA FEBBRAIO LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO DOMENICA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 14 15 16 17 18 19 2 21 22 23 24 26 27 28 BUONA
DettagliAllegato C. Ricadute PM 2,5, HCl, HF e Metalli. (Integrazioni gassificatore - Punto 1)
Impianto dissociazione molecolare e relativa discarica ALLEGATO C Allegato C (Integrazioni gassificatore - Punto 1) Ricadute PM 2,5, HCl, HF e Metalli Indice I INDICE 1. METODOLOGIA... 1 1.1. Risultati...
DettagliLa qualità dell aria nell agglomerato di Milano ed in Lombardia Guido Lanzani
La qualità dell aria nell agglomerato di Milano ed in Lombardia Guido Lanzani Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it Milano, 29 novembre 2018 Il PM10
DettagliReport mensile sulla qualita dell aria
Sezione provinciale di Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2017 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 3 Flaminia 4 5 2 3 5 1 4 zone Appennino
DettagliNO X. Valore medio annuale Scenario 3. Incremento solo intervento di variante nel breve periodo
Nello specifico, all interno delle macro-aree ricadono: - S1: Istituto scolastico/parrocchiale S. Giovanni Bosco; - S2: Centro S. Giovanni di Dio Fatebenefratelli; - S3: Parrocchia San Giovanni Bosco (rif.
DettagliReport mensile: MARZO 2013
Report mensile: MARZO 213 INDICE DI QUALITA' DELL'ARIA MARZO LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO DOMENICA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 14 15 16 17 18 19 2 21 22 23 24 26 27 28 29 3 31
DettagliDipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Oderzo
Dipartimento Provinciale di IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 17 Luglio 19 Agosto 2002 (semestre caldo) 18 31 Luglio 2003 (semestre caldo)
DettagliLaboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI CATANIA 03/05/ /05/2006. A cura del Servizio
Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI CATANIA //26-//26 A cura del Servizio Tecnico IV-Atmosfera Dirigente Dott. Capilli Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento
DettagliIl monitoraggio della qualità dell aria e delle deposizioni atmosferiche nell area circostante il termovalorizzatore di rifiuti del Gerbido
Il monitoraggio della qualità dell aria e delle deposizioni atmosferiche nell area circostante il termovalorizzatore di rifiuti del Gerbido Con D.G.P. n. 1317-433230/2006, successivamente modificata con
DettagliIl Progetto MONITER e le Linee Guida per la Sorveglianza degli Inceneritori. Salvatore Patti Osservatorio Regionale Aria
Il Progetto MONITER e le Linee Guida per la Sorveglianza degli Inceneritori Salvatore Patti Osservatorio Regionale Aria Padova, 17/10/2017 PROGETTO MONITER (MONitoraggio Inceneritori nel Territorio dell
DettagliRETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA SINTESI DEI DATI 2007
RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA SINTESI DEI DATI 2007 PM 10 PM 2.5 NO 2 Biossido di Azoto O 3 Ozono C 6 H 6 Benzene CO Monossido di Carbonio SO 2 Biossido di Zolfo
DettagliImpatto degli impianti a biomassa sulle emissioni in Valle d'aosta. Ing. Giordano Pession
Impatto degli impianti a biomassa sulle emissioni in Valle d'aosta Ing. Giordano Pession Studi recenti di ARPA Valle d Aosta ARPA è impegnata nell approfondire la tematica degli impianti termici a biomassa
DettagliMONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE
MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE V E L O D A S T I C O Via Villa Carrè (loc. Seghe) 2009 ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza Daniele Mattiello Progetto e realizzazione
DettagliL IMPATTO DELLE EMISSIONI NEL PROCESSO DI TERMODISTRUZIONE DEGLI RSU Prof. Michele Giugliano
TERMOVALORIZZAZIONE DEGLI RSU: LE RAGIONI DEL SI LE RAGIONI DEL NO ENNA, 13 GIUGNO 2009 L IMPATTO DELLE EMISSIONI NEL PROCESSO DI TERMODISTRUZIONE DEGLI RSU Prof. DIIAR Sezione Ambientale del Politecnico
DettagliImpianto di termotrattamento dei rifiuti attivo a Falascaia tra il 1974 e il 1988: stima del contenuto di PCDD/F nei suoli
Impianto di termotrattamento dei rifiuti attivo a Falascaia tra il 1974 e il 1988: stima del contenuto di PCDD/F nei suoli Le stime di deposizione al suolo Una prima stima per eccesso della concentrazione
DettagliCampagna di monitoraggio della qualità dell aria Lillianes 2013
Campagna di monitoraggio della qualità dell aria Lillianes 2013 Perché Le simulazioni modellistiche effettuate da ARPA per la valutazione della qualità dell aria, in occasione della zonizzazione ai sensi
DettagliIl monitoraggio dell inquinamento atmosferico per la stima degli effetti sulla salute
Il monitoraggio dell inquinamento atmosferico per la stima degli effetti sulla salute Giorgio Cattani, Alessandro Di Menno di Bucchianico Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale WORKSHOP
DettagliMonitoraggio qualità dell aria incendio TMB 11 dicembre 2018
Monitoraggio qualità dell aria incendio TMB 11 dicembre 2018 Giovedi 13 dicembre 2018, ore 19:30 A seguito dell incendio sviluppatosi presso l impianto TMB nella giornata dell 11 dicembre sono state attivate
DettagliCampagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria
Campagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria Comune di Pescantina 1 a Campagna di Monitoraggio Pescantina Piazza degli Alpini Periodo di attuazione: 10/05/2017 25/05/2017 2 a Campagna di Monitoraggio
DettagliTraffico e qualità dell aria a Torino. La fotografia dei dati
Traffico e qualità dell aria a Torino. La fotografia dei dati Angelo Robotto Direttore Generale Arpa Piemonte 12 inquinanti con valori di riferimento stabiliti dalla normativa 7 inquinanti che rispettano
DettagliReport mensile sulla qualita` dell aria
Report mensile sulla qualita` dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2019 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Flaminia 3 4 5 3 2 5 1 4 zone Appennino Pianura Est Figura
DettagliReport mensile sulla qualita dell aria
Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/11/2018 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Flaminia 3 4 5 3 2 5 1 4 zone Appennino Pianura Est Figura 1:
DettagliReport mensile sulla qualita dell aria
Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/05/2018 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 3 Flaminia 4 5 2 3 5 1 4 zone Appennino Pianura Est Figura 1:
Dettagli4.2 Sintesi delle emissioni
PROVINCIA DI 4.2 Sintesi delle emissioni Nelle figure che seguono sono riportate alcune elaborazioni di sintesi ricavate dall inventario delle emissioni in atmosfera costruito per la provincia di Ferrara
DettagliInventario delle emissioni Lombardia 2014 revisione pubblica
Inventario delle emissioni Lombardia 2014 revisione pubblica ARPA Lombardia Settore Monitoraggi Ambientali Modellistica qualità dell'aria e inventari inemar@arpalombardia.it Inventario delle emissioni
Dettagliutilizzano i dati relativi ad una sola stazione a terra e quelli che utilizzano due stazioni a terra più i profili verticali RASS e SODAR.
Capitolo 5 Applicazione di modelli diffusionali al caso di studio pag. 173 utilizzano i dati relativi ad una sola stazione a terra e quelli che utilizzano due stazioni a terra più i profili verticali RASS
DettagliCAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ
CAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA COMUNE DI LOMELLO Relazione preliminare 18 ottobre 218 6 gennaio 219 ARPA Lombardia CRMQA Area Sud 1 A febbraio 217 il Comune di ha fatto ad ARPA una richiesta
DettagliINQUINAMENTO ATMOSFERICO (definizione secondo la legislazione italiana: DPCM n. 145 del 28/5/1983)
IGIENE DELL ARIA INQUINAMENTO ATMOSFERICO (definizione secondo la legislazione italiana: DPCM n. 145 del 28/5/1983) Ogni modificazione della composizione o stato fisico dell aria atmosferica dovuta alla
DettagliREPORT DEI DATI INDAGINE SULL INQUINAMENTO ATMOSFERICO CON STAZIONE MOBILE. Comune di Farini Anno 2008
REPORT DEI DATI INDAGINE SULL INQUINAMENTO ATMOSFERICO CON STAZIONE MOBILE Comune di Farini Anno 28 Servizio Sistemi Ambientali Area Monitoraggio e Valutazione Aria Unità Rete di Monitoraggio ARIA arpa
DettagliFucecchio Ponte a Cappiano 21 Marzo Maggio Agosto Settembre 2007
Fucecchio Cappiano 21 Marzo 2007-28 Maggio 2007 15 Agosto 2007 12 Settembre 2007 Scuola Montanelli Petrarca 25 Luglio 2007 13 Agosto 2007 Risultati dei rilevamenti dell inquinamento atmosferico condotti
DettagliReport mensile: NOVEMBRE 2014
Report mensile: NOVEMBRE 214 INDICE DI QUALITA' DELL'ARIA NOVEMBRE LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO DOMENICA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 14 15 16 17 18 19 2 21 22 23 24 25 26 27 28
DettagliCampagna di Monitoraggio PM10 e Metalli Piazza Vittorio Emanuele - POTENZA - anno 2017
Campagna di Monitoraggio PM10 e Metalli Piazza Vittorio Emanuele - POTENZA - anno 2017 Introduzione Campagna di misura in aria ambiente del particolato PM10 e di alcuni metalli e metalloidi; piombo (Pb),
DettagliReport mensile sulla qualità dell aria
Report mensile sulla qualità dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/12/2017 - pag.1 di 10 Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Marecchia 3 Flaminia 4 5 Verucchio 2 3 5 1 4 zone
DettagliReport mensile sulla qualità dell aria
Report mensile sulla qualità dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/10/2017 - pag.1 di 10 Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Marecchia 3 Flaminia 4 5 Verucchio 2 3 5 1 4 zone
DettagliReport mensile sulla qualità dell aria
Report mensile sulla qualità dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/05/2019 - pag.1 di 10 Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 Flaminia 3 Marecchia 4 5 Verucchio 3 2 5 1 4 zone
DettagliTavolo tematico L ambiente e la salute. 29 settembre 2016
Tavolo tematico L ambiente e la salute 29 settembre 2016 Qualità dell aria Emissioni da trasporto stradale nel tempo Il trend delle emissioni nazionali nel trasporto stradale rispetto al 1990 mostra una
Dettagli6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000
pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma
DettagliC AMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ
CAMPAGNA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA Report Preliminare COMUNE DI TRADATE 7 aprile 16 11 maggio 16 19 novembre 15 19 dicembre 16 ARPA Lombardia CRMQA Area Ovest Nel comune di Tradate (MI) è
Dettagli