CODICE ETICO VINCENZO FOPPA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS

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1 CODICE ETICO DI VINCENZO FOPPA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS

2 INDICE 1 Premesse 4 2 La Cooperativa VINCENZO FOPPA Società Cooperativa Sociale ONLUS 4 3 Scopo Mutualistico 5 4 Obiettivo 6 5 Struttura del Codice Etico e Ambito di Applicazione 6 6 I Principi Etici Generali Legalità Correttezza Onestà Trasparenza Riservatezza Rispetto della dignità della persona Efficienza Spirito di servizio 9 7 I Principi Etici dello Scopo Mutualistico Mutualità Solidarietà Democrazia 10 8 Principi Etici nell ambito della Corporate Governance Consiglio di Amministrazione Relazioni con i Soci Trasparenza della contabilità aziendale Controllo Interno 12 9 I Principi Etici nelle relazioni con il personale (docenti e non) Selezione e Reclutamento del personale Formalizzazione del rapporto di lavoro Gestione e valutazione del personale Sicurezza, salvaguardia, della salute e delle condizioni di lavoro Crescita professionale I Principi Etici nei confronti di terzi Criteri di condotta nei confronti degli alunni Criteri di condotta nei confronti dei fornitori Criteri di condotta nei confronti degli Intermediari e condotta di questi ultimi 16 Pag. 2/19

3 10.4 Criteri di condotta nei confronti della Pubblica Amministrazione e delle Istituzioni Pubbliche Criteri di condotta nei confronti di partner di iniziative e progetti e Associazioni di rappresentanza Il rispetto dei principi etici e il Sistema Sanzionatorio e Disciplinare Organi Sociali e componenti dell Organismo di Vigilanza Personale Dipendente (Docenti e non) Soci Terzi Soggetti 19 Documento: Codice Etico File: Codice Etico.doc Approvazione: Consiglio di Amministrazione Verbale riunione del: Revisione: Verifica OdV del: Pag. 3/19

4 1 PREMESSE La Cooperativa VINCENZO FOPPA Società Cooperativa Sociale ONLUS (in seguito, la Società ) nell ambito delle sue attività e nella conduzione dei suoi affari assume, come principi ispiratori, il rispetto della legge e delle normative vigenti, nonché dei valori Cristiani, cui si ispirano le norme interne, in un quadro di legalità, correttezza, trasparenza, riservatezza, rispetto della dignità della persona, mutualità, solidarietà e democrazia. I principi etici e i valori Cristiani enunciati nel presente Codice Etico sono rilevanti ai fini della prevenzione dei reati ex D. Lgs. 231/2001 e costituiscono un elemento essenziale del sistema di controllo preventivo. 2 LA COOPERATIVA VINCENZO FOPPA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS La Cooperativa VINCENZO FOPPA Società Cooperativa Sociale ONLUS (di seguito Società ) nasce a Brescia nel 1985 e assume la gestione del Liceo Artistico e nell anno successivo quella del Centro Linguistico S. Clemente. L ente cooperativo nasce dalla collaborazione di docenti cattolici, genitori ed Enti religiosi della Diocesi di Brescia tutti titolari di istituzioni con finalità didattiche e pedagogiche di ispirazione cristiana. Attualmente la Cooperativa Foppa gestisce cinque realtà: 1. il Liceo artistico Vincenzo Foppa, scuola paritaria di ispirazione cattolica; 2. il Centro San Clemente, ente che organizza corsi di formazione continua e permanente; 3. l Accademia di Belle Arti Santagiulia, realtà di Alta formazione che rientra nel nuovo sistema dell Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), sotto le direttive del Ministero dell Università e della Ricerca (MUR); 4. il Centro di Formazione Professionale Francesco Lonati, centro di formazione per la moda, il commercio e il disegno industriale. 5. L Istituto Piamarta, gestito dalla Cooperativa Foppa dal 2014, è una presenza attiva e qualificata nella realtà bresciana da quasi tre quarti di secolo. Fondato a Brescia nel 1932 per continuare e potenziare la sfida formativa volta a un educazione integrale del corpo, della mente e del cuore lanciata da padre Giovanni Piamarta, ha inteso rispondere all informatizzazione e all evoluzione del mondo economico prima con il Liceo Economico Aziendale, poi con l Indirizzo Giuridico Economico Aziendale (I.G.E.A., ex I.T.C.) e dall a.s , in seguito al riordino degli Istituti Tecnici, con l'indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing. Pag. 4/19

5 3 SCOPO MUTUALISTICO La Cooperativa NON ha scopo di lucro. Il suo fine è il perseguimento dell interesse generale della comunità alla promozione umana e all integrazione sociale dei cittadini e persegue lo scopo mutualistico, volto a conseguire ai soci il vantaggio economico di contrarre con la società, tramite scambi mutualistici attinenti l oggetto sociale, alle migliori condizioni possibili. In particolare scopo della società è offrire ai soci beni e servizi proponendosi di venire incontro alle famiglie e agli Istituti educativi per consentire una scelta scolastica che non sia obbligata da condizioni sociali ed ambientali, ma risponda pienamente alle aspirazioni di una educazione integrale nell attuazione di un umanesimo cristiano. Ciò perché la cultura è fondamentale all organizzazione della società e ogni uomo ha diritto a una libera cultura che gli consenta una collaborazione consapevole del bene comune. Pertanto, la Società, secondo i principi della mutualità, si pone come strumento per un effettiva autogestione di iniziative in campo scolastico, educativo e culturale in genere. La società si propone altresì di offrire ai soci occasioni di lavoro. La cooperativa può operare anche con terzi non soci. La cooperativa aderisce alla Confederazione Cooperative Italiane, con sede in Roma, alla competente federazione nazionale di categoria, alla Confcooperative, Unione Provinciale di Brescia. Conseguentemente, in attuazione alle direttive e linee guida di Confcooperative, l attività dei cooperatori, dei lavoratori della Società e dei Destinatari in genere deve essere informata ai seguenti principi: la cooperazione esclude ogni forma di opportunismo sia nei rapporti interni che nei rapporti tra le cooperative e i terzi; devono promuoversi attività dirette ad incentivare la massima collaborazione e solidarietà tra cooperative; per assicurare la diffusione della cultura della legalità, la Società promuove attività di formazione e informazione dei cooperatori e dei dipendenti; le trattative e i rapporti con le Pubbliche amministrazioni devono essere improntati alla massima trasparenza e correttezza e al rispetto della legalità. Pag. 5/19

6 4 OBIETTIVO Il presente Codice Etico è stato elaborato per assicurare che i valori etici della Società siano chiaramente definiti e costituiscano l elemento base della cultura aziendale, nonché lo standard di diligenza e comportamento degli organi sociali e dei loro componenti, di tutti i dipendenti senza alcuna eccezione e di tutti coloro che direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurano rapporti o relazioni con la Cooperativa VINCENZO FOPPA Società Cooperativa Sociale ONLUS ai fini della conduzione delle attività e degli affari aziendali (in seguito, destinatari ) o che comunque opera nel suo interesse o a suo vantaggio. 5 STRUTTURA DEL CODICE ETICO E AMBITO DI APPLICAZIONE Il Codice Etico (di seguito il Codice ) si compone delle seguenti parti: i Principi Etici generali; i Principi Etici dello Scopo Mutualistico; i Principi Etici nell ambito della Corporate Governance; i Principi Etici nelle relazioni con il Personale; i Principi Etici nei confronti di terzi; il rispetto dei principi etici e il sistema sanzionatorio e disciplinare. Il presente Codice contiene l insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità della Società nei confronti dei portatori d interesse (Preside, Direttori, Docenti, Dipendenti, Fornitori, Clienti, Utenti, Studenti, Partner, Pubblica Amministrazione, ecc.). All osservanza del Codice sono tenuti i seguenti Destinatari: i rappresentanti degli organi sociali, il preside e i direttori i quali devono conformare tutte le decisioni e le azioni al rispetto del Codice, diffonderne la conoscenza e favorirne la condivisione da parte di dipendenti e terzi soggetti che operano per conto della Società; il preside e i direttori devono inoltre costituire, attraverso il proprio comportamento, un modello di riferimento per il personale; i docenti e i dipendenti, i quali sono tenuti ad agire nel rispetto del Codice e a segnalare all Organismo di Vigilanza eventuali infrazioni; i docenti devono inoltre costituire, attraverso il proprio comportamento, un modello di riferimento per gli alunni; gli Intermediari e i fornitori di beni e servizi (ivi compresi i consulenti e i professionisti), i quali devono essere opportunamente informati delle regole di condotta contenute nel Codice e uniformarvi i propri comportamenti per tutta la durata del rapporto contrattuale con la Società. Pag. 6/19

7 6 I PRINCIPI ETICI GENERALI 6.1 Legalità I Destinatari sono tenuti al rispetto delle leggi e, in generale, delle normative vigenti nei Paesi in cui operano. I Destinatari sono inoltre tenuti al rispetto dei regolamenti e delle procedure e istruzioni aziendali, in quanto attuazione di obblighi normativi. 6.2 Correttezza I Destinatari sono tenuti al rispetto delle regole deontologiche, peritali e professionali applicabili alle operazioni compiute per conto della Società. I Destinatari sono inoltre tenuti al rispetto dei regolamenti e delle procedure aziendali, in quanto attuazione di obblighi deontologici professionali. Tutti i Destinatari si impegnano a rispettare, nell adempimento delle proprie funzioni, i diritti di ogni soggetto comunque coinvolto nella propria attività lavorativa e professionale; tale rispetto è da intendersi anche sotto il profilo delle opportunità, della privacy e del decoro. Nella conduzione di qualsiasi attività devono sempre essere evitate situazioni che creino arbitrarie discriminazioni nei confronti del personale, nonché conflitti di interesse sostanziali fra ciascun lavoratore dirigente o dipendente e la società cooperativa o il Consorzio di cooperative. 6.3 Onestà Nell ambito della propria attività tutti sono tenuti a rispettare con diligenza le leggi vigenti, il Codice Etico ed i regolamenti interni. In nessun caso, il perseguimento dell interesse della Società può giustificare una condotta non onesta. A tutti è vietato nello svolgimento delle proprie funzioni dare o promettere denaro o altre utilità; tale condotta è vietata sia che venga realizzata nell esclusivo interesse personale sia che venga posta in essere nell interesse o a vantaggio della società cooperativa o del Consorzio di cooperative. 6.4 Trasparenza I Destinatari sono tenuti a rispettare la trasparenza, intesa come chiarezza, completezza e pertinenza delle informazioni, evitando situazioni ingannevoli nelle operazioni Pag. 7/19

8 compiute per conto della Società. I Destinatari sono tenuti al rispetto dei regolamenti e delle procedure e istruzioni aziendali, in quanto attuazione del principio di trasparenza. Tutti si impegnano a fornire le dovute informazioni chiare, frequenti, complete e accurate; a tal fine viene adottata una comunicazione di facile ed immediata comprensione da parte del soggetto a cui le informazioni stesse sono indirizzate per permettere decisioni autonome e consapevoli. Tutti si impegnano, inoltre, a verificare preventivamente che le informazioni comunicate all esterno ed all interno siano veritiere, complete e chiare. 6.5 Riservatezza I Destinatari assicurano la riservatezza delle informazioni conosciute in occasione delle operazioni compiute per conto della Società. I Destinatari sono tenuti a trattare dati e informazioni aziendali esclusivamente nell ambito e per i fini delle proprie attività lavorative e, comunque, a non divulgare (comunicare, diffondere o pubblicare in alcun modo) informazioni sensibili senza l esplicito consenso degli interessati e informazioni riservate senza l autorizzazione della Società. 6.6 Rispetto della dignità della persona I Destinatari rispettano i diritti fondamentali delle persone tutelandone l integrità morale e garantendo eguali opportunità, Nelle relazioni interne ed esterne non sono ammessi comportamenti che abbiano un contenuto discriminatorio basato su opinioni politiche e sindacali, religione, origini razziali o etniche, nazionalità, età, sesso, orientamento sessuale, stato di salute e in genere qualsiasi caratteristica intima della persona umana. Il rispetto della dignità umana comporta un impegno di collaborazione tra colleghi e una spinta alla valorizzazione delle risorse umane. Tali principi implicano che i comportamenti (a tutti i livelli e gradi di responsabilità) siano costantemente mirati ad agevolare la miglior prestazione possibile di ogni lavoratore a promuovere ed accrescere le qualità professionali ed il loro effettivo dispiegamento nel corso dell attività. Pag. 8/19

9 6.7 Efficienza Tutti si impegnano a perseguire la migliore qualità professionale secondo gli standards più avanzati di ciascun settore e profilo di attività lavorativa. Inoltre, tutti si devono impegnare al corretto adempimento dei doveri e degli obblighi e alla ricerca dell economicità ottimale nelle prestazioni e nei servizi resi. I contratti e gli incarichi di lavoro devono essere eseguiti secondo quanto stabilito consapevolmente dalle parti. 6.8 Spirito di servizio Tutti nell adempimento delle proprie funzioni, considerano costantemente propria la missione aziendale di fornire un bene di alto valore economico e sociale alla collettività. Tale considerazione deve informare sempre la condotta della cooperativa o del consorzio e di ciascun socio dirigente e dipendente. Pag. 9/19

10 7 I PRINCIPI ETICI DELLO SCOPO MUTUALISTICO 7.1 Mutualità L essenza dello scopo mutualistico che caratterizza la Cooperativa è da un lato, il fornire beni, servizi e occasioni di lavoro direttamente ai membri dell organizzazione a condizioni più favorevoli di quelle che otterrebbero sul mercato (definita come mutualità interna); dall altro avere finalità che riguardano la pubblica utilità: erogare anche a terzi beni o servizi, e fare azioni a sostegno del movimento cooperativo (definita mutualità esterna). 7.2 Solidarietà Tra le cooperative si attuano forme di solidarietà al fine di promuovere lo sviluppo e il consolidamento delle imprese sul mercato, anche perché non può esistere vera cooperazione se questa non si realizza in primo luogo tra le cooperative stesse. A tal scopo tutte le cooperative destinano il 3% dei propri utili ad un fondo mutualistico finalizzato alla promozione ed allo sviluppo della cooperazione. 7.3 Democrazia Il principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della Cooperativa sia le relazioni di quest ultima con le altre cooperative all interno delle strutture di natura associativa consortile. Pag. 10/19

11 8 PRINCIPI ETICI NELL AMBITO DELLA CORPORATE GOVERNANCE 8.1 Consiglio di Amministrazione Le nomine dei componenti del Consiglio di Amministrazione avvengono mediante procedure trasparenti. Il Consiglio di Amministrazione agisce e delibera con cognizione di causa e in autonomia, perseguendo l obiettivo dello scopo mutualistico per la Società nel rispetto dei principi di legalità, mutualità, solidarietà e democrazia. Le decisioni dei componenti del Consiglio di Amministrazione devono essere autonome, ovvero basarsi sul libero apprezzamento e perseguire l interesse della Società. L indipendenza del giudizio è un requisito delle decisioni del Consiglio di Amministrazione e, pertanto, i componenti devono garantire la massima trasparenza nella gestione delle operazioni in cui abbiano interessi particolari. In tali circostanze dovranno rispettarsi le norme di legge e i regolamenti e le procedure aziendali in materia. In particolare, i Consiglieri di Amministrazione sono tenuti individualmente a svolgere il proprio incarico con serietà, professionalità, e presenza permettendo così alla Società di trarre beneficio mutualistico dalle loro competenze. 8.2 Relazioni con i Soci La Società promuove la trasparenza e l informazione nei confronti dei Soci, nel rispetto delle leggi e delle norme vigenti. Gli interessi di tutti i soci vengono promossi e tutelati rifiutando qualunque interesse particolare o di parte. La Società promuove una consapevole ed informata partecipazione dei Soci alle decisioni societarie. La Società promuove la massima riservatezza delle informazioni inerenti operazioni societarie e le informazioni sensibili e riservate dei Soci. I Destinatari coinvolti dovranno mantenere riservate tali informazioni e non abusarne. La diffusione, verso l esterno, di informazioni riguardanti i rapporti mutualistici è Pag. 11/19

12 effettuata con massima prudenza e cautela. E comunque vietato diffondere notizie false e tendenziose. La scelta del personale da assumere è effettuata tenendo conto esclusivamente delle concrete esigenze della Società e del profilo professionale del candidato. 8.3 Trasparenza della contabilità aziendale La Società promuove la massima trasparenza, affidabilità e integrità delle informazioni inerenti la contabilità aziendale. Il presente Codice prevede che ogni operazione e transazione sia correttamente registrata, autorizzata, verificabile, legittima, coerente e congrua. Tutte le azioni ed operazioni della Società prevedono una registrazione adeguata e la possibilità di verifica del processo di decisione, autorizzazione e di svolgimento. Per ogni operazione è richiesto un adeguato supporto documentale al fine di poter procedere, in ogni momento, all effettuazione di controlli che attestino le caratteristiche e le motivazioni dell operazione ed individuino chi ha autorizzato, effettuato, registrato, verificato l operazione stessa. I Destinatari che venissero a conoscenza di omissioni, falsificazioni o negligenze sono tenuti a riferire i fatti all Organismo di Vigilanza. 8.4 Controllo Interno I Destinatari, nell ambito delle funzioni svolte, sono responsabili della definizione, dell attuazione e del corretto funzionamento dei controlli inerenti le aree operative o le attività loro affidate. Il sistema dei controlli interni della Società contribuisce al miglioramento dell efficienza ed efficacia dei processi aziendali, nonché al contenimento dei rischi delle operazioni aziendali. Pag. 12/19

13 9 I PRINCIPI ETICI NELLE RELAZIONI CON IL PERSONALE (DOCENTI E NON) 9.1 Selezione e Reclutamento del personale I Destinatari promuovono il rispetto dei principi di eguaglianza e di pari opportunità nelle attività di selezione e reclutamento del personale, rifiutando qualunque forma di favoritismo, nepotismo o clientelismo. 9.2 Formalizzazione del rapporto di lavoro I rapporti di lavoro sono formalizzati con regolare contratto, rifiutando qualunque forma di lavoro irregolare. I Destinatari favoriscono la massima collaborazione e trasparenza nei confronti del neoassunto, affinché quest ultimo abbia chiara consapevolezza dell incarico attribuitogli. 9.3 Gestione e valutazione del personale La Società rifiuta qualunque forma di discriminazione nei confronti dei propri collaboratori, favorendo processi decisionali e valutativi basati su criteri oggettivi comunemente condivisi. 9.4 Sicurezza, salvaguardia, della salute e delle condizioni di lavoro La Società, garantisce l integrità fisica e morale dei suoi collaboratori, condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e ambienti di lavoro sicuri e salubri, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e protezione dei lavoratori (ex D. Lgs. 231/2001 e D. Lgs. 81/2008 e successive modifiche o integrazioni). La Società si impegna a diffondere e consolidare tra tutti i propri collaboratori una cultura della sicurezza, sviluppando la consapevolezza dei rischi e promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutti i collaboratori. La Società si impegna a dotarsi di specifici modelli di organizzazione, gestione e controllo in materia di igiene e sicurezza sul lavoro in conformità ai parametri normativi vigenti. Tali modelli sono formalizzati mediante documenti formali in cui Pag. 13/19

14 sono statuiti i principi e criteri fondamentali in base ai quali vengono prese le decisioni, di ogni tipo e ad ogni livello, in materia di salute e sicurezza sul lavoro. I principi ispiratori in materia sono: evitare i rischi; valutare i rischi che non possono essere evitati; combattere i rischi alla fonte; adeguare il lavoro all uomo, in particolare per quanto concerne la concezione dei posti di lavoro e la scelta delle attrezzature di lavoro e dei metodi di lavoro e di produzione, in particolare per attenuare il lavoro monotono e il lavoro ripetitivo e per ridurre gli effetti di questi lavori sulla salute; programmare la prevenzione, mirando ad un complesso coerente che integri nella medesima la tecnica, l organizzazione del lavoro, le condizioni di lavoro, le relazioni sociali e l influenza dei fattori dell ambiente di lavoro; impartire adeguate istruzioni ai lavoratori. Tutti i Destinatari devono attenersi a questi principi, sia quando devono essere prese delle decisioni o fatte delle scelte sia, in seguito, quando le stesse devono essere attuate in occasione delle attività operative. 9.5 Crescita professionale La Società promuove la crescita professionale dei collaboratori mediante opportuni strumenti e piani formativi. Pag. 14/19

15 10 I PRINCIPI ETICI NEI CONFRONTI DI TERZI 10.1 Criteri di condotta nei confronti degli alunni I Destinatari promuovono la massima imparzialità e rifiutano qualunque forma di discriminazione nei rapporti con gli alunni. I Destinatari forniscono agli alunni messaggi, comunicazioni e contratti trasparenti, evitando formule difficilmente comprensibili e iniziative commerciali illecite o scorrette. I Destinatari favoriscono la massima cortesia e disponibilità nella gestione dei rapporti con gli alunni. I Destinatari promuovono il miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti agli alunni Criteri di condotta nei confronti dei fornitori I processi di selezione e scelta dei fornitori sono improntati su principi di legalità, correttezza e trasparenza. La scelta del fornitore si basa su criteri oggettivi ed imparziali in termini di qualità, livello innovativo, costo, servizi aggiuntivi rispetto ai servizi/prodotti offerti. I Destinatari non possono accettare omaggi, regali e simili, se non direttamente riconducibili a normali relazioni di cortesia e di modico valore. La violazione dei principi di legalità, correttezza, trasparenza, riservatezza e rispetto della dignità della persona sono giusta causa di risoluzione dei rapporti con i fornitori. Qualora i Destinatari ricevano da un fornitore proposte di benefici per favorirne l attività, devono immediatamente sospenderne il rapporto e segnalare il fatto all Organismo di Vigilanza. Pag. 15/19

16 10.3 Criteri di condotta nei confronti degli Intermediari e condotta di questi ultimi I processi di selezione e scelta degli Intermediari (Agenti, Mandatari, Rappresentanti, ecc.) sono improntati su principi di legalità, correttezza e trasparenza. Gli Intermediari sono destinatari di messaggi, comunicazioni e contratti trasparenti, che evitino formule difficilmente comprensibili o favoriscano pratiche commerciali scorrette. I contratti con gli Intermediari devono prevedere, per quanto possibile, l obbligo di rispettare il Codice e i Protocolli applicabili alle eventuali attività a rischio di reato cui gli Intermediari stessi sono preposti per conto della Società, nonché clausole di risoluzione e risarcimento danni in caso di violazione di tali regole di condotta. Gli Intermediari, in qualità di Destinatari, rispettano il Codice e i Protocolli loro applicabili. La violazione dei principi di legalità, correttezza, trasparenza, riservatezza e rispetto della dignità della persona sono giusta causa di risoluzione dei rapporti con gli Intermediari. Qualora gli altri Destinatari ricevano da un Intermediario proposte di benefici per favorirne l attività, devono immediatamente sospenderne il rapporto e segnalare il fatto all Organismo di Vigilanza. Non è ammessa alcuna forma di donazione ovvero qualunque tipo di beneficio o utilità a favore degli Intermediari che possa, anche solo potenzialmente, essere intesa come eccedente le normali pratiche commerciali o di cortesia. È in ogni caso vietata agli Intermediari qualunque forma di donazione, beneficio, utilità o promessa di tali vantaggi, rivolta ad acquisire trattamenti di favore nella conduzione di qualsiasi attività collegabile alla Società. È in particolare vietata agli Intermediari qualsiasi forma di regalo ovvero qualunque tipo di beneficio o utilità o promessa a revisori, membri di organi rappresentativi di enti o a loro familiari, con lo scopo di influenzare l indipendenza di giudizio o indurre ad assicurare un qualsiasi vantaggio. I Destinatari che venissero a conoscenza di violazioni, omissioni, falsificazioni o negligenze da parte di Intermediari, o di uno dei loro collaboratori, nell ambito dello svolgimento del rapporto di affari, sono tenuti a segnalare i fatti all Organismo di Vigilanza. Pag. 16/19

17 10.4 Criteri di condotta nei confronti della Pubblica Amministrazione e delle Istituzioni Pubbliche Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e le Pubbliche Istituzioni, i Destinatari promuovono rapporti leciti e corretti nell ambito della massima trasparenza e rifiutano qualunque forma di promessa od offerta di pagamenti o beni per promuovere o favorire qualsiasi interesse o vantaggio. Non è consentito ai Destinatari offrire denaro o doni a dirigenti, funzionari o dipendenti della Pubblica Amministrazione e delle Pubbliche Istituzioni, o a loro parenti, salvo che si tratti di doni o utilità d uso di modico valore. Quando è in corso una qualsiasi trattativa d affari, richiesta o rapporto con la Pubblica Amministrazione e le Pubbliche Istituzioni, i Destinatari non devono cercare di influenzare impropriamente le decisioni della controparte, comprese quelle dei funzionari che trattano o prendono decisioni, per conto della Pubblica Amministrazione e delle Pubbliche Istituzioni. Nel caso specifico dell effettuazione di una gara, si dovrà operare nel rispetto delle leggi vigenti e della corretta pratica commerciale. Qualora i Destinatari ricevano richieste o proposte di benefici da pubblici funzionari devono immediatamente sospendere il rapporto e segnalare all Organismo di Vigilanza Criteri di condotta nei confronti di partner di iniziative e progetti e Associazioni di rappresentanza I destinatari che intrattengono a qualsiasi titolo rapporti con collaboratori esterni, partner di iniziative e Associazioni di categoria, operano osservando le indicazioni contenute nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex. D. Lgs. 231/2001 adottato dalla Società. La partecipazione, in nome o per conto della Società, ad eventi, a comitati e associazioni, siano esse scientifiche, culturali o di categoria, viene regolarmente autorizzata, nel rispetto delle procedure e del presente Codice Etico. Pag. 17/19

18 11 IL RISPETTO DEI PRINCIPI ETICI E IL SISTEMA SANZIONATORIO E DISCIPLINARE 11.1 Organi Sociali e componenti dell Organismo di Vigilanza L osservanza del Codice Etico da parte dei componenti degli Organi Sociali e dell Organismo di Vigilanza integra ed esplicita gli obblighi di diligenza nell esecuzione dell incarico assunto. La violazione delle norme del Codice Etico e, in particolare, dei Protocolli operativi del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di cui al D. Lgs. 231/2001 adottato dalla Società, costituiscono quindi un inadempimento alle obbligazioni derivanti dal rapporto di rappresentanza organica, con la conseguente applicazione delle sanzioni previste dalla legge e/o dal sistema sanzionatorio e disciplinare appositamente approvato Personale Dipendente (Docenti e non) L osservanza del Codice Etico da parte del personale dipendente integra ed esplicita gli obblighi di fedeltà, lealtà e correttezza nell esecuzione del contratto di lavoro secondo buona fede ed è pretesa dalla Società anche ai sensi e per gli effetti di cui all articolo 2104 del Codice Civile. In caso di violazione delle norme del Codice e, in particolare, dei Protocolli operativi del Modello di organizzazione, gestione e Vigilanza di cui al D. lgs. 231/2001 adottato dalla Società, si applicheranno le sanzioni previste dal sistema sanzionatorio e disciplinare appositamente approvato Soci I Soci, siano essi prestatori, volontari o fruitori, ovvero appartenenti a categorie speciali, devono osservare il Codice Etico. Il rispetto del Codice Etico è vincolante ai sensi dell articolo 16, comma 1, lettera f) (rispetto delle decisioni e delibere legalmente adottate dagli organi sociali) dello Statuto. In caso di violazione delle norme del Codice e, in particolare, dei Protocolli operativi del Modello di organizzazione, gestione e controllo di cui al D. Lgs. 231/2001 adottato dalla Società, si applicheranno le sanzioni previste dallo Statuto sociale. Per i casi più gravi, può trovare applicazione l esclusione ai sensi dell articolo 20 dello Statuto. Pag. 18/19

19 11.4 Terzi Soggetti L osservanza del Codice Etico e di eventuali Protocolli operativi del Modello di organizzazione, gestione e Vigilanza di cui al D. lgs. 231/2001 adottato dalla Società da parte dei fornitori e degli Intermediari Destinatari integra gli obblighi di adempiere ai doveri di diligenza e buona fede nelle trattative e nell esecuzione dei contratti in essere con la Società. La violazione delle norme del Codice Etico e dei Protocolli richiamati dal contratto può costituire a seconda della gravità giusta causa di revoca o risoluzione dei contratti con ogni conseguenza di legge, incluso il risarcimento del danno. Pag. 19/19

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