Il progetto BLUEAP (LIFE11 ENV/IT/119)
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2 Il progetto BLUEAP (LIFE11 ENV/IT/119) Cordinatore: Comune di Bologna Partner: Ambiente Italia, ARPA Emilia Romagna, Kyoto Club durata: 36 mesi (01/10/ /09/2015) Obiettivi principali: nel contesto delle iniziative europee volte ad incrementare la consapevolezza sul cambiamento climatico e sulle possibili azioni per contrastarlo, il progetto BLUEAP ha per obiettivo la redazione e l'adozione di un Piano di Adattamento al Cambiamento Climatico per la città di Bologna.
3 Il profilo climatico locale Rappresenta lo strumento principale per l'analisi della variabilità climatica ed è il quadro di riferimento per la valutazione e il monitoraggio delle azioni definite dal piano di adattamento. Vengono definite le vulnerabilità e i rischi del territorio. Probability Density Functions (PDFs) of maximum temperature at Bologna station during summer season, different periods Temporal varibility of consecutive number of dry days Bologna, summer n o.o f d a ys _ scenario A1B scenario A1B ye ars Tmax ( C)-summer
4 Vulnerabilità e rischi Exposure: HIGH Sensitivity: HIGH (population, tourism, air quality) Isola di calore Scarsità idrica Exposure: MEDIUM/HIGH Sensitivity: HIGH (population, mobility, economy) Eventi meteorologici non convenzionali Exposure: MEDIUM/HIGH Sensitivity: HIGH (population, hydrology)
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11 Il Progetto Life GAIA Contenuti - Progetto GAIA: l idea di fondo - Obiettivi: richiami alle priorità - Il modello:gli attori - Il modello:la Partnership pubblico-privato - Il sistema GAIA: trasparenza e accountability - I tempi - Il comitato promotore - Criteri per la selezione delle aree - Le aree in corso di valutazione - Prossimi passi
12 Il Progetto Life GAIA - LIFE09 ENV/IT/ E uno dei 49 progetti italiani approvati nel 2009 Nome del progetto Green Areas Inner-city agreement Beneficiario Comune di Bologna Partner IBIMET Impronta Etica Unindustria Bologna Cittalia Durata Budget complessivo Co-finanziamento UE (30 mesi) dal al 30/04/ %
13 Il Progetto GAIA: l'idea di fondo Il progetto GAIA nasce dall idea di coinvolgere le imprese del territorio con lo scopo di compensare parte delle loro emissioni di gas serra grazie alla piantumazione di nuovi alberi sul territorio. CO2
14 Perchè neutralizzare tramite piantumazione di alberi sul territorio Cambiamento Cambiamento climatico climatico Assorbimento Assorbimento didico CO2 2 Inquinamento Inquinamento dell aria dell aria Depurazione Depurazione dell aria dell aria Ambiente Ambiente urbano urbanoee visibilità visibilitàsul sul territorio territorio Ambiente Ambiente urbano urbanoee vicinanza vicinanzaalal cittadino cittadino In media ogni albero assorbe nel suo intero ciclo di vita dai 700 ai 800 Kg do CO2 Oltre all assorbimento di co2 Gli alberi contribuiscono in modo sostanziale anche all assorbimento di inquinanti presenti nell aria come ad esempio pm10 Il progetto privilegia la creazione di aree alberate in zone urbane fruibili e accessibili ai cittadini, miglioramento della qualità dell aria e dell ambiente urbano
15 Obiettivi: richiami alle priorità Il progetto ha come scopo quello di creare una partnership tra pubblico e privato che abbia come comune obiettivo la piantumazione di nuovi alberi sul territorio comunale per l assorbimento di CO2, il miglioramento dell ambiente urbano e dell aria. Inoltre: Offrire alle imprese del territorio strumenti innovativi per ridurre la loro carbon footprint generando benefici ambientali e sociali a livello locale; Instaurare un percorso di accountability e trasparenza che permetta di comunicare alla comunità locale gli impegni assunti, i risultati ottenuti e i benefici ambientali prodotti alberi devono essere piantati entro la fine del progetto (30 aprile 2013)
16 Il modello: la partnership pubblico - privato Una forma innovativa di sinergia tra attori locali chiave (in particolare amministrazione pubblica e imprese) che mettono insieme competenze e risorse per raggiungere insieme un obiettivo comune. Nel caso di GAIA si tratta di una partnership che coniuga competitività economica e sostenibilità ambientale al fine di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti a livello locale mediante la sottoscrizione di un accordo con le imprese per la piantumazione di alberi sul territorio comunale. I benefici dell intervento sono quindi rivolti al miglioramento della qualità della vita della comunità locale.
17 Il sistema GAIA: trasparenza e accountability La trasparenza della partnership e il livello di accountability sono garantite da un sistema che individua: - criteri condivisi per la selezione delle aree - un sistema di selezione delle piante con maggiore potenziale di assorbimento di inquinanti e minore rischio allergenico - un sistema di calcolo e contabilizzazione dell assorbimento di CO2 scientificamente - una procedura amministrativa per la gestione finanziaria del progetto - un comitato etico formato da rappresentanti dei cittadini
18 Criteri per la selezione delle aree Da queste variabili dipende la tipologia di area prescelta
19 Esempio: Parco di Villa Angeletti N alberi previsti 81 Caratteristich e intervento Messa a dimora delle piante a terra Parco di Villa Angeletti Tipologia di alberi Acero campestre, carpino, frassino, prugno, melo Costo totale intervento ( acquisto, messa a dimora, mantenimento per 3 anni) Tempi
20 Caratteristiche area Parco di Villa Angeletti Punti di forza: - Valore ambientale e sociale - Area pubblica - Costo medio albero basso - Potenziale di assorbimento di circa 70 tons CO2 Punti di debolezza: - Visibilità intervento media
21 Le aree in corso di valutazione per raggiungere l'obiettivo di alberi Area Parchi e giardini pubblici Fruibilità 1. Parco dei Cedri sì 2. Parco via dei Giardini sì 3. Parco città campagna sì 4. Area Roveri Verifica in corso Altre aree patrimoniali Fruibilità 5. Area vicino Autostrada Padova-Bologna no 6. Area Borgo Panigale no 7. Area corticella-navile no Le ulteriori informazioni su queste aree (n alberi, prezzi, tempi) saranno disponibili entro il 21 novembre
22 Gli alberi in ambiente urbano Fattori critici: - spazio vitale - interferenze spaziali (ipogee ed epigee) - inquinamento ambientale - danneggiamenti (all'apparato radicale, al tronco e alla chioma) Definizione di un protocollo per gestire la foresta urbana
23 La coltivazione della foresta urbana I principi: La gestione (da non confondere con cura e manutenzione) Le emergenze (in funzione della riduzione del pericolo) La ciclicità dei processi (che devono essere continui e reiterati) Le conoscenze tecniche
24 Le fasi del processo 1 - CONOSCENZA 2 - MONITORAGGIO 3 - GESTIONE 4 - RINNOVO
25 1 - Conoscenza La conoscenza della consistenza del patrimonio arboreo che si è chiamati a gestire è fondamentale per definire il livello di dettaglio delle successive fasi. Alla base della conoscenza c'è l'esecuzione del censimento che può avere differenti livelli di approfondimento. Il livello prestazionale minimo non deve in ogni caso scendere al di sotto della conoscenza complessiva della dotazione patrimoniale, attraverso l'individuazione del numero complessivo di alberi, della loro classificazione botanica e dell'ubicazione (alberata stradale o area verde).
26 Conoscenza: livelli di approfondimento Esistono ovviamente livelli di approfondimento di maggiore dettaglio adeguati a patrimoni arborei di crescente complessità che possono comportare, nei casi di dotazioni più consistenti, la codifica e georeferenziazione dei singoli alberi (l'attribuzione di un codice identificativo univoco che individui con precisione ogni pianta), il rilievo di alcuni parametri fondamentali per la pianificazione degli interventi manutentivi (come il grado di accessibilità da parte dei mezzi operativi o l'altezza del castello) ed, eventualmente, la creazione di una specifica scheda per ogni albero in cui vengano periodicamente registrate le attività che sulla singola pianta vengono svolte.
27 Conoscenza: effetto bersaglio ed effetto specifico Alla conoscenza afferiscono anche la zonizzazione del territorio in funzione dei rischi, dell effetto bersaglio e dell' effetto specifico. Per quanto riguarda le criticità legate alle singole specie botaniche, sarebbe opportuno avere una analisi storica degli schianti e delle problematiche, in modo da individuare quali essenze siano più delicate. La possibilità di eseguire in amministrazione diretta o di esternalizzare la fase di conoscenza dipende dalla dotazione e dalla preparazione del personale assegnato.
28 Conoscenza: la macrozonazione del territorio Occorre individuare i diversi tipi di verde (estensivo, intensivo, parchi e giardini, scolastico, sportivo...) e attribuire una vulnerabilità alle aree in funzione del cosiddetto effetto bersaglio ; quest'ultimo è riconducibile alla intensità della fruizione, al numero di utenti o al tasso di permanenza.
29 Conoscenza: la suscettibilità delle aree agli schianti Scopo della macrozonazione è quello di attribuire un punteggio per ogni categoria individuata, in modo da determinare la suscettibilità dell'area allo schianto.
30 Conoscenza: il censimento del patrimonio arboreo Un censimento eseguito in maniera corretta consente di impostare in maniera adeguata tutte le fasi successive del processo di gestione. E' inoltre alla base di una idonea gestione tecnico economica, nonché importante nell ottica della salvaguardia della pubblica incolumità.
31 Conoscenza: strumenti per la gestione informatica
32 Conoscenza: strumenti per la gestione informatica
33 2 - Monitoraggio Il monitoraggio è fondamentale per poter pianificare al meglio le fasi di gestione ed eventualmente il rinnovo del patrimonio arboreo. Come per la conoscenza, anche per questa attività possono sussistere differenti livelli di approfondimento, subordinati sia alle disponibilità finanziarie sia alla consistenza del patrimonio gestito. Questa attività peraltro, può consentire di giungere ad una valutazione dei rischi e alla conseguente programmazione degli interventi in funzione della sicurezza.
34 Monitoraggio: livelli di approccio metodologico Anche per il monitoraggio esistono livelli di approccio diversificati che possono andare da una semplice valutazione speditiva (che in qualche caso può essere concomitante con l'attività di censimento) ad analisi via via più approfondite e impostate su differenti metodologie, basate su specifiche strumentazioni e su nuove tecniche di indagine. Le analisi di stabilità delle alberature devono essere condotte SOLO da personale qualificato e sulla base di metodologie riconosciute.
35 Monitoraggio: approccio massale e analitico Nell'analisi di stabilità si possono avere due tipi di approcci: - massale (sistematico, senza indagine speditiva); - analitico (razionale). Il primo (massale) è un compromesso tra necessità di controllo e ottimizzazione delle risorse disponibili; può essere eseguito stabilendo adeguati e oggettivi criteri fissi di entrata nel programma delle analisi (come per esempio: dimensioni, età, specie, nonché suscettibilità delle aree allo schianto). L'analisi si svolgerà quindi sugli alberi che soddisfano i criteri predefiniti. L'approccio analitico, invece, è riferito ad alberi che, avendo subito una prima indagine speditiva, devono essere sottoposti a ulteriori verifiche (per esempio di tipo strumentale).
36 Monitoraggio: le reiterazioni delle indagini Dagli esiti del monitoraggio, che deve essere reiterato e continuativo nel tempo, devono emergere i fattori di criticità che, se parametrati alle analisi di rischio derivanti dalla localizzazione delle alberature sul territorio, nonché all'appartenenza di specie botaniche meno resistenti, possono fornire il piano di intervento e indicare le priorità. La periodicità e la reiterazione dei controlli, infatti, generano un flusso di dati che è indispensabile per avviare corretti criteri di gestione.
37 3. Gestione La gestione deve consentire di affrontare gli esiti del censimento e del conseguente monitoraggio. La delicatezza consiste nella capacità di pianificare, sia sotto il profilo finanziario sia sotto quello operativo, le necessità manutentive emerse nelle due precedenti fasi. Ne consegue il piano di gestione, uno strumento che supera il consueto approccio basato sul trattamento dei singoli alberi. Nel caso di esternalizzazione del servizio di censimento e monitoraggio, la fase di gestione è quella in cui le responsabilità, delegate ai professionisti, ricadono nuovamente sui tecnici delle Amministrazioni, che devono avere, di conseguenza, la capacità di dare corso a quanto necessario.
38 Gestione: raccolta e conservazione dei dati
39 4. Rinnovo Il concetto di rinnovo periodico delle alberature in contesto urbano è purtroppo ancora difficilmente applicabile in Italia. Occorre, in proposito, tenere presenti le valenze paesaggistiche (spesso vengono mantenuti alberi che hanno subito pesanti interventi cesori che ne hanno completamente snaturato il portamento), ecologiche (come la capacità di fotosintetizzare di una pianta matura) e ambientali (con particolare riferimento alla cattura di inquinanti e polveri sottili). Occorre in ogni caso eseguire una dettagliata analisi costi / benefici per ogni intervento di rinnovo che si intende attuare.
40 Rinnovo: gli interventi straordinari Il rinnovo di intere alberate deve essere definito sulla base di criteri di priorità (riconducibili alla maturità o senescenza, alle condizioni vegetative e fitosanitarie degli alberi, alla loro efficacia ed efficienza), che devono costituire la base per la definizione della pianificazione di tale tipologia di interventi, per i quali ogni singola Amministrazione deve stanziare specifici finanziamenti (non possono ricadere nell ordinarietà). E' implicito che il rinnovo di intere formazioni arboree deve essere accompagnato da studi sulle specie più idonee in contesto urbano e da campagne informative nei confronti della cittadinanza.
41 Rinnovo: gli orientamenti Gli orientamenti alla base delle operazioni di rinnovo del patrimonio arboreo urbano sono riconducibili a: - Senescenza delle alberature - Miglioramento della sicurezza del patrimonio - Miglioramento della qualità estetica del verde pubblico - Necessità di adattare il patrimonio urbano ai cambiamenti climatici - Adeguamento dei sesti di impianto - Diversificazione della composizione floristica (biodiversità) - Sostenibilità dei costi gestionali delle alberature
42 Rinnovo: alcuni esempi
43 Rinnovo: importanza della comunicazione Una corretta comunicazione nei confronti della cittadinanza è importante in qualsiasi fase del processo gestionale, ma lo è soprattutto nel caso di attuazione di interventi di rinnovo del patrimonio arboreo. Ai cittadini devono essere spiegate le ragioni e le motivazioni tecniche che conducono alla sostituzione integrale di una alberata, evidenziandone gli aspetti finanziari, ambientali, ecologici e gestionali. Gli strumenti attraverso i quali attuare una corretta campagna di comunicazione sono, per esempio: - Assemblee pubbliche - Affissioni nei pressi dei cantieri - Comunicati stampa
44 Alcuni esempi di comunicazione
45 Il piano delle emergenze I cambiamenti climatici a livello locale hanno comportato, negli ultimi anni, il susseguirsi di eventi meteorologici particolarmente violenti che, di volta in volta, sono causa di situazioni emergenziali nell ambito della gestione delle alberature. Si potrebbe quasi ipotizzare (come tendono a fare alcune compagnie assicurative) che la straordinarietà di alcuni fenomeni climatici possa quasi essere annoverata come ordinarietà. In questa rinnovata prospettiva, diventa fondamentale disporre di strumenti di pianificazione per rispondere prontamente, se possibile anche con azioni preventive, agli allerta inviati dai centri di sorveglianza.
46 Recepimento delle linee guida Definizione del documento delle Linee Guida condiviso dal gruppo di lavoro dell'associazione Valutazioni giuridico legali (Avvocature e Magistratura) Modalità di recepimento del protocollo da parte delle singole amministrazioni Istituzione di un osservatorio e di una banca dati a livello nazionale
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