13 INCONTRO (23 Novembre 29 Novembre 2009)

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1 13 INCONTRO (23 Novembre 29 Novembre 2009) Giorno 29 del mese di Novembre, Domenica I DOMENICA DI AVVENTO (C) PENSIERO INTRODUTTIVO Verrà la fine di Gerusalemme e verrà anche la fine del mondo. La fine di Gerusalemme è il segno che ogni parola di Gesù si compie con infallibile certezza. Anche la fine del mondo verrà infallibilmente come è avvenuta infallibilmente la fine di Gerusalemme. Sapendo questo, ma non conoscendo né il giorno e né l ora, non potendoli neanche immaginare, il discepolo di Gesù è invitato a vigilare, mettere ogni attenzione perché non smarrisca il fine della sua vita che è quello di camminare, avanzare, progredire verso il Regno eterno di Dio, che è il Paradiso. Nemici del discepolo di Gesù sono: le dissipazioni, le ubriachezze, gli affanni della vita. Questi nemici fanno distogliere lo sguardo dal cielo e rinchiudono i discepoli di Gesù negli angusti confini di questo tempo e del mondo presente. È la fine della speranza ed anche della salvezza eterna. ANTIFONA D'INGRESSO A te, Signore, elèvo l'anima mia, Dio mio, in te confido: che io non sia confuso. Non trionfino su di me i miei nemici. Chiunque spera in te non resti deluso. COLLETTA Padre Santo, che mantieni nei secoli le tue promesse, rialza il capo dell'umanità oppressa da tanti mali e apri i nostri cuori alla speranza, perchè sappiamo attendere senza turbamento il ritorno glorioso del Cristo giudice e salvatore. Egli è Dio... PRIMA LETTURA Dal libro del profeta Geremia (Ger 33, 14-16) Ecco verranno giorni oracolo del Signore nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa di Israele e alla casa di Giuda. In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia; egli eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla. Così sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia. SALMO (Salmo 24) A te, Signore, innalzo l'anima mia. Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza. Buono e retto è il Signore, la via giusta addita ai peccatori; guida gli umili secondo giustizia, insegna ai poveri le sue vie. Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia per chi osserva il suo patto e i suoi precetti. Il Signore si rivela a chi lo teme, gli fa conoscere la sua alleanza. SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi (1 Tes 3, 12-4,2) Fratelli, il Signore vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti, come anche noi lo siamo verso di voi, per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi. Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù: avete appreso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio, e così gia vi comportate; cercate di agire sempre così per distinguervi ancora di più. Voi conoscete infatti quali norme vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. CANTO AL VANGELO Alleluia, alleluia. Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. Alleluia

2 VANGELO Dal vangelo secondo Luca (Lc 21, ) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo". SULLE OFFERTE Accogli, Signore, il pane e il vino, dono della tua benevolenza, e fa che l'umile espressione della nostra fede sia per noi di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore. DOPO LA COMUNIONE La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore. IDEA DI CATECHESI La fine del mondo verrà, così come verrà la fine della nostra vita. Questa catechesi deve aiutare il cristiano a ritrovare la fede nelle ultime verità che sono: morte, giudizio, inferno o paradiso. Se non si ritrova questa fede, difficile sarà sperare di dare una svolta alla propria vita. A che serve l ammonimento di Cristo Gesù che ci esorta a non permettere che il cuore si appesantisca in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita, se poi non c è né giudizio e né morte eterna, ma solo Paradiso? Se c è il solo Paradiso che ci attende possiamo anche appesantirci negli affanni di questo mondo. Ma se c è anche l altra possibilità e cioè che la nostra anima possa finire dannata per sempre, allora l ammonimento di Cristo Gesù merita di essere ascoltato. Purtroppo oggi il mondo cristiano ha smarrito la verità sulle ultime cose e per questo il grande degrado morale e spirituale dei nostri giorni. La retta fede e la sana verità è il più grande baluardo della moralità. Un popolo senza verità e senza fede pura e santa si degrada e si corrompe come un corpo senz anima. È più facile che resti intatto un corpo senz anima che una comunità senza retta fede e purissima verità. Senza vera fede e pura verità la corruzione diviene senza controllo. Si fa dilagante. Investe tutti i settori della vita e della società. VANGELO Dal vangelo secondo Luca (Lc 21, ) 25 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, Gesù ora sta parlando della fine del mondo. Questa non si realizzerà per una implosione interna alla stessa terra, come qualcuno potrebbe immagine o sospettare. Gesù non parla della fine della terra, parla della fine dell universo: sole, luna, stelle, galassie, spazi infiniti, irraggiungibili da noi e sui quali non abbiamo alcuna possibilità di poter intervenire. Nulla può fare la terra a dei corpi che distano miliardi di anni luce.

3 La fine del mondo si compie per volontà del Signore, del Creatore che ha fatto ogni cosa. L uomo non ha alcun potere in ordine alla fine del mondo. Per volontà dell uomo potrebbe finire la vita sulla terra, mai però potrebbe finire l intero universo. Quando verrà la fine del mondo tutto il creato sarà sconvolto. Sole, luna e stelle saranno un segno che questa sta per venire. Sulla terra i popoli saranno presi dall angoscia e saranno in ansia perché il mare mostrerà tutta la sua potenza di distruzione e di sconvolgimento. Tutto l universo entrerà in un disordine di distruzione e di morte. 26 mentre gli uomini moriranno per la paura e per l attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. In quei momenti gli uomini entreranno in una paura di morte. Vedranno i segni nel sole, nella luna, nelle stelle. Entreranno in una ansia così forte che li condurrà a sicura morte. Questo però quando tutte le potenze dei cieli saranno sconvolte. Ci sarà nell intero universo un capovolgimento generale, universale. Sono, tutte queste, immagini apocalittiche. Dicono l universalità del disastro, ma non sappiamo esattamente cosa avverrà. Sappiamo che ciò che avverrà sarà così sconvolgente da far morire gli uomini per la paura di ciò che si compirà dopo la visione di questi segni. Saranno istanti terrificanti, portatori di paure, di ansie, di morte. Questo è quanto avverrà. 27 Allora vedranno il Figlio dell uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. La fine del mondo prepara la venuta del Figlio dell uomo sulle nubi del cielo. Il testo evangelico dice che Gesù verrà su una nube con grande potenza e gloria. Gesù verrà con la potenza del Giudice universale, di ogni uomo. Tutto il genere umano, da Adamo fino all ultimo uomo che ancora viveva in concomitanza con la fine del mondo, si presenterà davanti a Gesù per il giudizio finale. Gesù verrà con la gloria della sua risurrezione. Lui è l Agnello che è stato immolato e che è risorto. Verrà con il suo corpo trasformato in luce, in spirito, in splendore eterno. Non verrà più nell umiltà della natura umana, con la divinità nascosta dalla carne. Verrà nelle vesti del Dio Creatore e Signore di ogni uomo. 28 Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». Gesù dona speranza ai suoi discepoli. Ma di che speranza si tratta? Ci può aiutare San Paolo a comprendere questa verità annunziata da Gesù: Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità non per sua volontà, ma per volontà di colui che l ha sottoposta nella speranza che

4 anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza. Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio. Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati. Che diremo dunque di queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi! Chi ci separerà dall amore di Cristo? Forse la tribolazione, l angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo considerati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun altra creatura potrà mai separarci dall amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore. (Rm 8, 18-39). Il giusto non deve temere la fine del mondo, né deve temere per la sua morte. La vocazione del giusto è all eternità beata. Lui è chiamato al Paradiso, ad abitare nella Casa eterna di Dio per sempre. La fine del mondo, quando essa verrà, lo libererà dalla condizione presente di esilio e lo introdurrà nella gloria del Cielo. L universo intero è liberato dalla caducità, dal peccato, dalla corruzione cui lo ha sottomesso la disobbedienza e la ribellione dell uomo al suo Creatore. Il cristiano non vive più da disobbediente, vive da obbediente e da amico di Dio. È questo il motivo per cui deve risollevarsi e alzare il capo, lo deve fare allo stesso modo di coloro che scrutano da lontano l orizzonte per scorgere la fine del loro viaggio, scorgendo il luogo del loro arrivo o approdo. Con la fine del mondo il cristiano approda in Paradiso. Vedendo tutte le cose che stanno per accadere lui potrà dire, sto per raggiungere la meta della mia speranza, del mio viaggio. Il mio viaggio sta per concludersi felicemente. Sto per arrivare.

5 La liberazione è la fine del mondo del peccato. È l introduzione nel mondo della verità e della gioia eterna. Certo, Gesù sta facendo un discorso di fede. Per tutti coloro che sono attaccati alla terra, alla carne, al mondo presente, o che hanno il cuore legato al secolo presente, le parole di Gesù si rivestono di incomprensione. La fede è la chiave della retta comprensione di tutte le cose e in modo speciale della nostra vita. 34 State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all improvviso; Il discepolo di Gesù è ora invitato a porre ogni attenzione a non perdere mai di vista il fine della sua terrena esistenza. Egli si deve ricordare che è in cammino verso la gloria eterna, il Paradiso. Ci sono però tre nemici che fanno dimenticare la meta verso cui si è diretti. Dimenticata la meta, il discepolo di Gesù si impantana nelle cose di questo mondo, si inabissa in esse e si abbandona alla morte eterna. Perde per sempre il Paradiso. Gli viene impedito di raggiungere la gloria eterna. Questi tre nemici si chiamano: dissipazioni, ubriachezze, affanni della vita. Le dissipazioni ci fanno sciupare la nostra vita perché ce la fanno dedicare a cose inutili, futili, senza valore, insignificanti, dannose, letali. La dissipazione è la frammentazione della nostra vita in mille finalità inutili che non sono il fine eterno. Consegnata la vita alla vanità dell esistenza quotidiana, diviene impossibile pensare al fine eterno. I fini secondati, passeggeri, momentanei ci allontano dal fine eterno. Le ubriachezze ci fanno perdere senno ed intelligenza, volontà e sapienza, cuore e mente. La vita è annegata in un piacere momentaneo che stordisce e uccide lo spirito dell uomo. Senza lo spirito, l uomo è un essere dannoso a se stesso e agli altri. Soprattutto è un essere senza scopo eterno. L alcool è il grande nemico dell uomo, perché lo uccide nel tempo e nell eternità. All alcool oggi si deve aggiungere la droga ed ogni altro passatempo che uccidendo lo spirito, uccide l anima e la conduce alla morte eterna. Gli affanni della vita sono quelle infinite quotidiane preoccupazioni che attirano la mente e lo spirito e contribuiscono in modo determinante a farci perdere il fine primario dell esistenza. Questo non significa che non ci dobbiamo occupare delle cose della vita. Ci dobbiamo occupare, ma esse non devono divenire il fine dell esistenza. Fine unico dell esistenza è il raggiungimento della gloria eterna del Cielo. Ogni altra cosa è solo un mezzo. Se c è, bene. Se non c è, bene ugualmente. Gesù vuole che noi pensiamo sempre secondo la fede, mai secondo i pensieri della carne o del mondo. Siamo discepoli di Gesù se pensiamo secondo la fede, altrimenti rimarremo sempre discepoli del mondo.

6 35 come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Come il laccio cattura la preda senza che questa se lo aspetti. La cattura all improvviso, quando essa pensa di essere al sicuro. Così sarà della fine del mondo. Essa si abbatterà su ogni uomo allo stesso modo, senza preavviso. Sarà istantanea, subitanea, allo stesso modo del lampo che guizza nel cielo. La fine del mondo è imprevedibile, subitanea, improvvisa, istantanea, universale, per tutti, per l intero universo. 36 Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell uomo». Come deve attendere la fine del mondo il cristiano? Nella sobrietà della vita per non cadere in mano ai suoi tre nemici: dissipazioni, ubriachezze, affanni della vita. Nella preghiera per avere la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e perché si compaia dinanzi al Figlio dell uomo in uno stato di giustizia perfetta. Cosa sta per accadere? La fine del mondo che non è senza dolore, senza sofferenza. Dolore e sofferenza si superano solo per grazia. Il dolore e la sofferenza sono casi limiti, per essi ci si apre alla vita ma anche alla perdizione. Sono una via di redenzione vissuti nella fede. Sono via di perdizione, se vissuti nella disperazione. Noi dobbiamo comparire dinanzi a Cristo Gesù da persone redente. Così ci accoglierà nelle sue dimore eterne. Se compariamo da persone disperate, già dannate, per noi ci sarà spazio solo nell inferno. È questo il motivo per cui dobbiamo vigilare, stare attenti, pregare, essere sobri, non perdere mai di vista il fine della nostra vita: per raggiungere il Paradiso. PENSIERO CONCLUSIVO L uomo porta nel suo intimo una vocazione eterna: il raggiungimento del Paradiso. Gesù oggi detta ai suoi discepoli le regole per raggiungere la gloria eterna del Cielo. Queste regole sono essenzialmente tre: non perdere mai di vista il fine e il fine è sempre perso quando l uomo diviene prigioniero delle dissipazioni, delle ubriachezze e degli affanni della vita; vegliare a che questo mai accada, ponendo ogni attenzione a non lasciarci mai imprigionare il cuore in queste cose terrene; pregare per non cadere in tentazione e per ottenere ogni grazia per vincere la battaglia finale che è quella della grande sofferenza e del grande dolore degli ultimi giorni. Se il cristiano ascolterà l insegnamento del suo Maestro di certo approderà alla gloria del Cielo. Se invece, come oggi molti già pensano, crederà che il Paradiso è per tutti e che non vi sarà alcuna dannazione eterna, il suo cuore si impantanerà nelle cose della terra, perderà di vista il fine della sua vita, precipiterà e si abbandonerà ad una vita senza Dio, la cui fine è la perdizione eterna nell inferno. Al cristiano oggi occorre una grande fede. Grande fede nella parola di Gesù, anzi in ogni parola di Gesù. Senza questa fede, mai si potrà raggiungere il fine

7 dell esistenza. Senza fede, il male si impossesserà di noi e ci condurrà alla perdizione. Prima di ogni cosa dobbiamo iniziare dallo scrivere la fede nel cuore dei discepoli di Gesù. Poi si può fare il resto. Se non si scrive la fede, tutto è perduto e l uomo stesso si perderà per l eternità. DIECI DOMANDE PER L APPROFONDIMENTO PERSONALE 1. Perché la fine del mondo mai potrà essere provocata dall uomo? 2. Cosa dice Gesù a proposito della fine del mondo? 3. Di quali immagini apocalittiche si serve per descrivere la fine del mondo? 4. Quali sono i tre grandi nemici della nostra vita? 5. Cosa sono le dissipazioni? 6. Cosa provocano nell uomo le ubriachezze? 7. A cosa conducono gli affanni della vita? 8. Come il cristiano deve attendere la fine del mondo? 9. Cosa ti suggerisce l immagine del laccio? 10. Perché si deve vigilare e pregare? AFFIDAMENTO DELLA CATECHESI ALLA MADRE DELLA REDENZIONE Vergine Maria, Madre della Redenzione, il cristiano oggi ha smarrito il fine della sua esistenza. Non sa più che la sua vocazione è al Cielo, all eternità beata. Ha anche smarrito la chiave della vera fede, perché gli stanno insegnando che la Parola di Gesù non è la sola ed unica chiave della fede. Chiave della fede per tutti è oggi il pensiero dell uomo e i suoi desideri. In questa confusione, in questo smarrimento generale infondi o Madre la luce della verità che è solo nella Parola di tuo Figlio Gesù e noi ci riapproprieremo della chiave della fede e conosceremo qual è la nostra vocazione e come essa facilmente si può smarrire e perdere per sempre.