Primo insediamento dei giovani agricoltori. (Articolo 8 Reg. (CE) 1257/99)

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1 Primo insediamento dei giovani agricoltori (Articolo 8 Reg. (CE) 1257/99) Asse prioritario di riferimento: Sistemi Locali Fondo strutturale interessato: FEOGA Orientamento Obiettivi perseguiti La misura si prefigge il ricambio generazionale degli imprenditori per favorire l introduzione delle nuove tecnologie nelle aziende agricole. Beneficiari finali Amministrazioni provinciali Beneficiari (Destinatari dell intervento) Agricoltrici ed agricoltori che non abbiano ancora compiuto quarant anni al momento in cui è presa la decisione di concessione dell aiuto e che s insedino per la prima volta come unico capo dell azienda, successivamente alla data di presentazione alle autorità competenti della domanda di aiuto e non oltre novanta giorni dalla presentazione della domanda per ottenere le agevolazioni previste dalla presente misura. Entro il o entro 12 mesi dall insediamento sarà coirrisposto l aiuto (Reg 1763/01) ad agricoltrici ed agricoltori che si sono insediati, anche precedentemente alla data di presentazione della domanda, negli anni e per i quali non è stato possibile concedere l aiuto per motivi di bilancio o amministrativi. Resta stabilito che i giovani insediati potranno essere ammessi alle agevolazioni sempre che il loro insediamento abbia avuto luogo comunque antecedentemente alla data del , data di pubblicazione del bando della misura Copertura geografica Intero il territorio della Campania. Criteri di ammissibilità e selezione Ammissibilità Oltre al requisito età le agricoltrici e gli agricoltori devono dimostrare: a) di possedere conoscenze e competenze professionali adeguate; b) di insediarsi in agricoltura per la prima volta attraverso l acquisizione del possesso materiale di un terreno agricolo in proprietà o in fitto per almeno 10 anni; c) di insediarsi in qualità di capo dell azienda; d) la redditività dell azienda in cui si insediano; e) il rispetto, in questa, dei requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali. I requisiti di cui alle lettere a), d) ed e) possono essere acquisiti al massimo nei tre anni successivi all insediamento. 1/6

2 Relativamente al requisito delle conoscenze e competenze si richiede che l'interessato: - sia in possesso di un titolo di studio ad indirizzo agrario (laurea in scienze agrarie o forestali o laurea equipollente, diploma di istituto tecnico agrario o professionale, qualifica di esperto coltivatore o esperto forestale) o sia in possesso della laurea in medicina veterinaria; - ovvero abbia esercitato l'attività agricola per almeno tre anni con la necessaria copertura previdenziale ed assistenziale, in qualità di coadiuvante familiare o di lavoratore agricolo con almeno 150 giornate per anno; - ovvero abbia frequentato con profitto un corso di formazione della durata minima di 150 ore organizzato dalla Regione nell ambito della Misura D del POP Campania 94/99 o della Misura 4.16 del POR 2000/2006; - negli altri casi, dovrà superare un colloquio dinanzi alla Commissione provinciale istituita ai sensi della deliberazione del Consiglio Regionale n 109/2 del Il requisito della redditività risulta soddisfatto se il richiedente dimostra che il Reddito Lordo Standard complessivo aziendale risulta uguale o superiore a: Pianura Collina Montagna I livelli di soglia sono stati stabiliti in relazione ai risultati delle analisi condotte tenendo conto delle realtà strutturali e di reddito dell agricoltura campana, anche nella sua differenziazione territoriale, e prendendo in esame i livelli di remunerazione del lavoro. L adozione dei RLS eventualmente aggiornati e l acquisizione di un nuovo quadro conoscitivo sulle realtà agricole regionali potrà giustificare una correlata revisione delle soglie sopra riportate.per la collocazione altitudinale della SAU aziendale fa fede la classificazione ISTAT dei Comuni. Il calcolo del RLS dell azienda è ottenuto attraverso una procedura di calcolo automatica che, a partire dai dati indicati dal richiedente, arriva alla determinazione dell aggregato economico per la specifica azienda. Il criterio di calcolo consiste nel moltiplicare i redditi lordi standard definiti dall ISTAT (1994) per ettaro di superficie o per capo di bestiame, rispettivamente per gli ettari di superficie e per il numero di capi di bestiame presenti in azienda tenendo presente l ubicazione delle superfici interessate. Sommando i valori così ottenuti si ottiene l ammontare complessivo del reddito lordo standard aziendale. L ordinamento produttivo e i capi allevati da dichiarare per il calcolo della redditività vanno riferiti alla situazione media dell ultimo triennio. Sussistono i requisiti minimi in materia d'ambiente, igiene e benessere degli animali quando nell azienda sono rispettati gli obblighi e le prescrizioni previsti dalle norme di cui all Allegato B. 2/6

3 Si ritiene che l insediamento sia avvenuto per la prima volta come capo dell azienda, allorché il giovane contestualmente all acquisizione per la prima volta del possesso materiale di un terreno agricolo, abbia: - ottenuto la posizione come titolare dell azienda oggetto dell insediamento presso l INPS ovvero abbia presentato domanda per ottenerla; - ottenuto la partita IVA per l attività agricola intrapresa; - si sia iscritto nel registro delle imprese agricole presso la CCIAA. I requisiti aziendali connessi alla redditività ed ai requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali per l azienda, nonché il requisito richiesto relativo alle conoscenze e competenze da parte dell insediato possono essere conseguiti anche nei tre anni successivi all insediamento, ma comunque non oltre il compimento del quarantesimo anno da parte del beneficiario. In tale caso il richiedente deve indicare i tempi e le modalità attraverso le quali li conseguirà. La dimostrazione della sussistenza dei requisiti anzidetti è fornita da autocertificazione dell interessato ai sensi delle vigenti disposizioni. In particolare, per quanto afferisce alla redditività deve presentare apposita relazione nella quale illustrerà analiticamente le modifiche sostanziali e durature che intende apportate alla struttura e/o all organizzazione aziendale per conseguirla. Selezione dei progetti La selezione ai fini del finanziamento dei progetti avrà luogo sulla base di una serie di criteri, tra i quali, in via indicativa, rilevanza prioritaria assumono quelli di seguito riportati. A ciascun parametro considerato corrisponde un punteggio. REQUISITI SOGGETTIVI DEL RICHIEDENTE REQUISITI OGGETTIVI DELL AZIENDA Età, sesso, possesso o meno dei requisiti di ammissibilità di cui alle lettere a), d) ed e); esperienza professionale, titolo di studio, possesso patentino antiparassitari, residenza abituale Ubicazione geografica, disponibilità di annessi rustici, possesso di macchine e/o bestiame Tipi ed intensità dell aiuto Il regime di aiuti prevede l erogazione di: un premio una tantum dell importo di Euro un abbuono degli interessi, d importo capitalizzato non superiore a Euro sui prestiti contratti per le spese connesse all insediamento, quali le spese per il trasferimento e la costruzione della casa in azienda. Il costo totale della misura si ripartisce, in media, percentualmente come segue: 3/6

4 FEOGA 50,00% STATO 35,00% REGIONE 15,00% Amministrazioni Responsabili Vedi scheda di sintesi in allegato 1. Procedure amministrative, tecniche e finanziarie per la realizzazione della misura e cronogramma La misura è a regia regionale. La Regione - AGC Sviluppo Attività Settore Primario - procederà all emanazione di bandi pubblici su tutto il territorio interessato per la presentazione delle domande alla Provincia territorialmente competente per territorio. La Provincia procederà all istruttoria delle domande, all approvazione delle graduatoriedelle domande ammesse,, all impegno di spesa, alla concessione del finanziamento, alla liquidazione e pagamento delle somme dovute agli aventi diritto, avvalendosi degli Uffici regionali decentrati sul territorio (STAPAC) che verranno messi a disposizioni delle Amministrazioni Provinciali sulla base di apposita convenzione tra il Presidente della G.R. ed i Presidente delle Province. Cronogramma Attività Ente responsabile Tempi (in gg) Giorni Cumulati Fase1 : predisposizione avviso di gara Regione Fase 2 : periodo presentazione delle domande Fase 3: istruttoria delle domande Provincia Fase 4: approvazione graduatoria decreto di concessione (impegno giuridicamente vincolante) Provincia Fase 5: Erogazione contributo Provincia In ragione della indifferibilità dei termini temporali per la concessione dell aiuto previsti dal Reg. (CE) 1763/01, le funzioni amministrative connesse all attuazione del precitato regolamento saranno esercitate dalla Regione AGC Sviluppo Attività Settore Primario che si avvarrà dei propri Uffici centrali (IPA) e decentrati sul territorio (STAPAC) per tutti gli adempimenti tecnico amministrativi necessari. Descrizione delle connessioni con altre misure La misura in esame è strettamente correlata con tutti gli interventi dell asse 4 Sistemi locali, con particolare riferimento a tutte quelle rivolte al miglioramento delle 4/6

5 condizioni di vita nei sistemi territoriali marginali ed a quelle rivolte alla valorizzazione delle produzioni agricole ed agroalimentari. Più in particolare, le misure maggiormente correlate con quella in esame sono le seguenti: Asse IV - Misura Ammodernamento strutturale delle aziende agricole, che prevede una maggiorazione di 5 punti delle percentuali di contributo per le iniziative proposte dai giovani nei primi cinque anni dall insediamento. Asse IV Misura 4.16 Formazione degli operatori agricoli e forestali, che prevede la realizzazione di appositi corsi per consentire ai giovani di acquisire la prescritta competenza e conoscenza professionale. La misura può concorrere alla realizzazione di Progetti Integrati. PIANO FINANZIARIO ANNUALE Vedi tabelle cap. 4. VALUTAZIONE EX ANTE 1. Coerenza con gli obiettivi dell asse prioritario - Coerenza con gli obiettivi dell asse prioritario Indicatori forze debolezze opportunità rischi Sociale Economico Territoriale Ambientale Presenza di produzioni agricole, agroalimentari e tipiche locali di alta qualità. Patrimonio naturalistico, ambientale e culturale diversificato e di eccezionale rilevanza, in grado di favorire lo sviluppo di filiere produttive e turistiche. Modesto ricorso all innovazione, soprattutto nei settori tradizionali. Scarso ricambio generazionale in agricoltura. Disponibilità di tecnologie dell informazione e della comunicazione, da applicare per l evoluzione dei sistemi produttivi locali della regione verso assetti più avanzati e competitivi Senilizzazione del settore agricolo e abbandono del territorio. Quantificazione degli obiettivi e analisi degli effetti occupazionali Si rimanda al capitolo XYZ. 5/6

6 Controllo Ufficio responsabile della gestione nell AGC Attività Settore Primario: Settore Interventi Produzioni Agricole Ufficio responsabile del controllo contabile finanziario nell AGC Attività Settore Primario: Settore Bilancio e Credito Agrario 6/6

7 Requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali" MISURA MISURA MISURA 4.17 L'elenco della normativa di seguito riportata, indica i requisiti minimi che l'imprenditore deve rispettare ex ante in materia di tutela ambientale, igiene alimentare e benessere degli animali. BENESSERE DEGLI ANIMALI CONTENUTO DELLA COMUNITARIA DI RIFERIMENTO RECEPIMENTO NAZIONALE Convenzione del Consiglio d'europa sulla protezione degli animali negli allevamenti Sottoscritta a Strasburgo il 10/3/76 L , n.623 Approvazione della Convenzione del Consiglio d'europa sulla protezione degli animali negli allevamenti Dec. 78/923/CEE Norme sulla protezione degli animali negli allevamenti Dir. 98/58/CE Non è stata ancora recepita Norme minime per la protezione delle galline ovaiole in batteria Dir. 88/166/CE Dir. 95/29/CE Dir. 99/74/CE Dir.86/133/CE D.P.R. 24 maggio 1988 n 233 Norme minime per la protezione dei vitelli Dir. 97/2/CE Dir. 97/182/CE Dir. 91/629/CE D.lgs n 533 modificato da D.lgs 331/98 Norme minime per suini Dir. 91/630/CE D.lgs n 534 Protezione degli animali durante la macellazione o l'abbattimento Dir.93/119/CE D.lgs 1998 n 333 Alimentazione animale Dir. 95/69/CE D.lgs 1999 n 123 Protezione degli animali durante il trasporto Dir. 91/628/CE Dir. 95/29/CE D.lgs n 388

8 AMBIENTE CONTENUTO DELLA COMUNITARIA DI RIFERIMENTO Conservazione della natura Reg. CEE 1972/84 RECEPIMENTO NAZIONALE Immissione in commercio dei prodotti fitosanitari Protezione degli uccelli selvatici e conservazione dell'habitat naturale Dir. 91/414/CE D. Lgs 17/3/95 n 194 Dir. 79/409/CEE Dir. 92/43/CEE DPR n. 357 del Norme relative alle pratiche di fertilizzazione e di diserbo Protezione delle acque dall inquinamento provocato da nitrati provenienti da fonti agricole Dir. 91/271/CEE Dir.91/276/CEE Dir. 91/676/CEE D. Lgs.vo 152/99 L. 146/1994 e D.Lg.vo. 152/1999 DM M.I.P.A. 19/04/1999 Protezione dell ambiente, in particolare del suolo, nell utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura Dir. 86/278/CEE D.lgs n 99 Rifiuti Dir. 91/156/CEE D.lgs n 22 Rifiuti pericolosi Dir. 91/689/CEE D.lgs n 22 Imballaggi e rifiuti di imballaggio Valutazione di impatto ambientale Smaltimento acque reflue di vegetazione di frantoi oleari Acque reflue urbane Residui antiparassitari in alcuni prodotti di origine vegetale Scarichi di acque reflue domestiche provenienti da insediamenti civili diversi dalle abitazioni Dir. 94/62/CE D.lgs n 22 Dir. 85/337/CEE L. 349/86 Dir. 85/337/CEE L. 574/97 Dir.91/271 Dir. 98/15/CE Dir. 90/642/CE Dir. 91/271/CE Dir 676/91/CE Dir 15/98/CE Legge 36/94 (Legge Galli) D.lgs152/99 DPR 470/82 DPR 236/88 D.lgs 152/99 Gestione dei rifiuti di origine animale Dir. 91/997/CEE L. 508/92 (segue allegato dei requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali" MISURA MISURA MISURA 4.17)

9 IGIENE ALIMENTARE CONTENUTO DELLA Produzione e immissione sul mercato degli ovoprodotti Scambi intracomunitari di prodotti a base di carne Produzione, immissione sul mercato e scambio di carni fresche Scambi di carni fresche di volatili da cortile Produzione e commercializzazione di carni di coniglio e di selvaggina di allevamento Produzione e commercializzazione di latte crudo, latte trattato termicamente e prodotti a base di latte Misure di controllo su talune sostanze e loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti Marcatura del bestiame COMUNITARIA DI RIFERIMENTO RECEPIMENTO NAZIONALE Dir. 89/437/CEE D. Lgs 4/2/93 n 65 Dir. 92/5/CEE Dir. 94/647CE Dir. 91/497/CEE Dir. 91/498/CEE D. Lgs 30/12/92 n 537 D. Lgs 18/4/94 n 286 Dir. 92/116/CEE D. Lgs 16/12/97 n 495 Dir. 91/495/CEE D. Lgs 30/12/92 n 559 Dir. 92/46/CEE Dir 92/47/CE D.P.R n 54 Dir. 96/23/CEE L. 128 del 24/4/1998 Reg. CEE 820/97 e successive modifiche Divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica nelle produzioni animali Dir. 96/22/CEE L. 128 del 24/4/1998 Salute e sicurezza del lavoro nelle aziende Dir. 89/391/CEE, Dir.89/654/CEE, Dir.89/655/CEE, Dir.90/269/CEE, Dir.90/270/CEE, Dir.90/394/CEE, Dir.90/679/CEE D. L.vo 626 del (segue allegato dei requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali" MISURA MISURA MISURA 4.17)

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