SOMMARIO... 1 DESCRIZIONE GENERALE DELL INTERVENTO... 2 SCHEDA TECNICA DELL OPERA... 3 RIFERIMENTI NORMATIVI... 4 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI...
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2 SOMMARIO SOMMARIO... 1 DESCRIZIONE GENERALE DELL INTERVENTO... 2 SCHEDA TECNICA DELL OPERA... 3 RIFERIMENTI NORMATIVI... 4 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI... 5 TERRENO DI FONDAZIONE... 7 Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 1
3 PREMESSA Oggetto della presente relazione è la nuova definizione strutturale dell impianto statico delle opere di ristrutturazione ed ampliamento dell ex caseificio di Scurelle identificato catastalmente dalla p.ed. 53/1 C.C. Scurelle. Si forniscono nella presente relazione la descrizione delle tipologie strutturali e le normative utilizzate per il loro dimensionamento La struttura è calcolata secondo il DM 14/01/2008, le verifiche di sicurezza per l edificio in oggetto sono condotte con il metodo degli stati limite. DESCRIZIONE GENERALE DELL INTERVENTO Il progetto prevede la ristrutturazione e l ampliamneto della p.ed. 53/1 c.c. Scurelle. Attualmente l edificio è destinato a sede ANA al piano seminterrato, mentre il piano primo e il sottotetto sono destianti a deposito del cantiere comunale. Il progetto prevede di ripristinare la sede ANA al piano seminterrato mentre ai piani superiori, (primo e sottotetto) si prevede di dedicare gli spazzi a centro culturtale e centro giovanile. Il progetto però non ha definito a pieno la destinazione dei piani superiori e questi verranno lasciati al grezzo. Nel progetto si prevedono di eseguire le sottofondazioni in cemento armato lungo tutto il perimentro interno dell edificio. Si prevede anche di andare a ricostruire il primo solaio con travetti e pignatte di spessore adeguato. Il secondo solaio verrà realizzato con solette miste legno calcestruzzo. Le travi in legno saranno in lamellare tipo GL 24 h. Si prevede inoltre il rifacimento della copertura a quattro falde come l esistente, questa verrà realizzata in legno lamellare tipo GL 24h. In sommità alla muratura si prevede la realizzazione di un cordolo perimetrale per irrigidire la strutura. Al fine di sbarrierare l edificio si andrà a realizzare un nuovo vano ascensore la cui struttura portante verrà realizzata in cemento armato. Le murature perimentrali in pietra verranno consolidate con la realizzaizone di un betoncino armato. La scala interna che collega il piano primo con il sottotetto verrà realizzata con strttura portante in acciao e gradini in pietra di spessore adeguato. L intervento nel suo complesso verrà classificato come: interventi di adeguamento atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dal DM 14/01/2008. Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 2
4 SCHEDA TECNICA DELL OPERA Dati generali: COMMITTENTE: Amministrazione comunale di Scurelle PARTICELLE: P.ED. 53/1 COMUNE CATASTALE: LOCALIZZAZIONE: COMUNE: PROVINCIA: DESTINAZIONE OPERA: TIPO DI INTERVENTO: Scurelle via S.M. Maddalena Scurelle TRENTO Centro giovanile Ristrutturazione ed ampliamento Caratteristiche delle opera strutturali in progetto: FONDAZIONI NUOVE MURATURE STRUTTURE ORIZZONTALI : LUCE MAX. SOLAI (monodirezionali) LUCE MAX. TRAVI IN C.A. STRUTTURA DEL TETTO Sottofondazioni a nastro, e plinti h = 40 cm Esistente in pietra e rinforzata con betoncino, ampliamneto in laterizio I solaio in laterocemento 16+5 II solaio legno calcestruzzo 5.95 m (1 direzione) 4,10 m Legno lamellare GL 24 h Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 3
5 RIFERIMENTI NORMATIVI D.M. LL. PP Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Circolare Ministeriale del , n /STC. Legge n. 64, art. 1 - D.M Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Norme Tecniche per le Costruzioni - D.M Sicurezza (cap.2), Azioni sulle costruzioni (cap.3), Progettazione geotecnica (cap.6), Progettazione per azioni sismiche (cap.7), Costruzioni esistenti (cap.8), Riferimenti tecnici (cap.12), Norme Tecniche per le Costruzioni - D.M Costruzioni in calcestruzzo (par.4.1), Costruzioni in legno (par.4.4), Costruzioni in muratura (par.4.5), Progettazione geotecnica (cap.6), Progettazione per azioni sismiche (cap.7), Costruzioni esistenti (cap.8), Riferimenti tecnici (cap.12), EC3. Eurocodice 3 Strutture di acciaio Eurocodice 5 Strutture di legno Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 4
6 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Tutti i materiali da impiegare nell'esecuzione delle opere strutturali devono rispondere alle prescrizioni relative al decreto di cui al paragrafo precedente. Sono in particolare prescritti i materiali descritti ai paragrafi seguenti. Leganti Nelle opere in oggetto verranno impiegati esclusivamente leganti idraulici definiti come cementi dalle disposizioni vigenti in materia (Legge 26 maggio 1965, n. 595) con esclusione del cemento alluminoso. L impiego dei cementi di tipo C è limitato ai calcestruzzi per sbarramenti di ritenuta. In particolare, per quanto riguarda il tipo di cemento, per tutte le strutture previste viene prescritto cemento tipo 32.5 R. Conformi alla norma armonizzata UNI EN 197 Aggregati Gli inerti, naturali o di frammentazione, devono essere costituiti da elementi non gelivi e non friabili, privi di sostanze organiche, limose ed argillose, di gesso, ecc., in proporzioni nocive all indurimento del conglomerato od alla conservazione delle armature. Conformi alla norma europea armonizzata UNI EN e per gli aggregati leggeri alla norma europea armonizzata UNI EN Acqua L acqua per gli impasti deve essere limpida, priva di solfati, cloruri e altri sali in percentuale dannose e non essere aggressiva. Conforme alla norma UNI EN 1008:2003 Conglomerato cementizio La distribuzione granulometrica degli inerti, il tipo di cemento e la consistenza dell impasto devono essere adeguati alla particolare destinazione del getto, alla resistenza richiesta ed al procedimento di posa in opera del conglomerato; in linea generale, per tutte le strutture è previsto conglomerato cementizio costituito da aggregati in proporzione volumetrica di due parti di ghiaia ed una di sabbia e cemento di tipo 32.5 R dosato in modo da rispettare, per le varie strutture, le caratteristiche riportate nelle tabelle allegate. L impiego degli additivi dovrà essere subordinato all accertamento dell assenza di ogni pericolo di aggressività e stabilito in accordo con la D.L. L impasto deve essere fatto con mezzi idonei ed il dosaggio dei componenti eseguito con modalità atte a garantire la costanza del proporzionamento previsto in sede di progetto. Calcestruzzo per fondazioni, muri interrati: classe di esposizione XC2 classse di resistenza C25/30 rapporto acqua cemento 0.60 contenuto cemento min. 280 kg/m3 diametro max inerte mm classe di consistenza S3/S4 Calcestruzzo per solai, travi, pilastri, solette, cordoli, scale interne: classe di esposizione XC1 Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 5
7 classse di resistenza C25/30 rapporto acqua cemento 0.65 contenuto cemento min. 280 kg/m3 diametro max inerte mm classe di consistenza S3/S4 Calcestruzzo per esterni: classe di esposizione XF1 classse di resistenza C30/37 rapporto acqua cemento 0.55 contenuto cemento min. 280 kg/m3 diametro max inerte mm classe di consistenza S3/S4 Acciaio per armature Non si devono porre in opera armature eccessivamente ossidate, corrose, recanti difetti superficiali che ne riducano la resistenza, o ricoperte da sostanze che ne riducano l aderenza al conglomerato. Per quanto riguarda il tipo di acciaio per tutte le strutture previste rispettare le seguenti indicazioni: Barre d armatura: tipo B450C tensione snervamento 450 N/mm2 tensione rottura 540 N/mm2 Reti e tralicci elettrosaldati:: tipo B450C tensione snervamento 450 N/mm2 tensione rottura 540 N/mm2 Acciaio da carpenteria Eventuali parti metalliche saranno realizzate con profilati, barre, larghi piatti o lamiere in acciaio tipo S SALDATURE CON ELETTRODI (UNI EN ISO 4063:2001) - BULLONI AD ALTA RESISTENZA CLASSE DADI AD ALTA RESISTENZA CLASSE 8 - RONDELLE C50 Legno da carpenteria Eventuali parti in legno massiccio avranno Classe di resistenza minima pari a C24 come definito dalle norme UNI EN 338:2004. Eventuali parti in legno lamellare incollato avranno Classe di resistenza minima pari a GL24 come definito dalle norme UNI EN 1194:2000. Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 6
8 TERRENO DI FONDAZIONE In base a vari soperaluoghi effettuati nell edificio oggetto dei lavori, ed in cantieri limitrofi si possono definire i seguenti parametri geotecnici al fine di definire la portanza limite del terreno e da questa definire la dimensione delle fondazioni. Dati generali: ANGOLO DI ATTRITO 34 sat. 19 kn/m 3 C 0 KPa CAPACITA PORTANTE 2,00 dan/cm 2 TIPO DI TERRENO E Si sottolinea come la reale consistenza dei terreni dovrà essere verificata nel corso delle fasi di scavo, avendo cura eventualmente di verificarne la congruenza con le ipotesi di progetto. Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 7
9 CARICHI APPLICATI ALLA STRUTTURA Tutti i carichi ed i sovraccarichi sono intesi agire staticamente. Data la presenza di orrizzontamenti con elevata capacità di ripartizione trasversale, i carichi ed i sovraccarichi sono assunti come uniformemente ripartiti. I sovraccarichi variabili indicati non vanno cumulati, sulle medesime superfici, con quelli relativi alla neve. Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 8
10 Carico da neve: Il carico neve al suolo dipende dalle condizioni locali di clima e di esposizione, considerata la variabilità delle precipitazioni nevose da zona a zona. In mancanza di adeguate indagini statistiche, che tengono conto sia dell altezza del manto nevoso che della sua densità, il carico di riferimento neve al suolo, per località poste a quote inferiori ai 1500 m sul livello del mare, non dovrà essere assunto minore di quello calcolato in base alle espressioni nel seguito riportate, cui corrispondono valori di ritorno di circa 200 anni. Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 9
11 Carico da vento copertura (sopravento): Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 10
12 Carico da vento copertura (sottovento): Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 11
13 Carico da vento facciata (sopravento): Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 12
14 Carico da vento facciata (sopravento): Ivano Fracena aprile 2014 Il calcolatore Relazione Illustrativa Ex Caseificio p.ed. 53/1 c.c. Scurelle 13
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