PROPOSTA DI RISOLUZIONE

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1 PARLAMENTO EUROPEO Documento di seduta B8-0386/2015 PROPOSTA DI RISOLUZIONE presentata a seguito di una dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento sull'uccisione di studenti in Kenya da parte del gruppo terroristico al-shabaab (2015/2661(RSP)) Fabio Massimo Castaldo, Ignazio Corrao, Rolandas Paksas, Valentinas Mazuronis, Robert Jarosław Iwaszkiewicz a nome del gruppo EFDD RE\ doc PE v01-00 Unita nella diversità

2 B8-0386/2015 Risoluzione del Parlamento europeo sull'uccisione di studenti in Kenya da parte del gruppo terroristico al-shabaab (2015/2661(RSP)) Il Parlamento europeo, visto l'accordo di Cotonou, vista la dichiarazione del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon del 2 aprile 2015, vista la dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza del 3 aprile 2015 sull'attentato di Garissa, Kenya, vista la dichiarazione stampa del Consiglio per la pace e la sicurezza dell'unione africana, in occasione della sua 497 a riunione tenutasi il 9 aprile 2015, sull'attentato terroristico perpetrato a Garissa, Kenya, vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, vista la dichiarazione delle Nazioni Unite del 1981 sull'eliminazione di tutte le forme di intolleranza e discriminazione fondate sulla religione o il credo, vista la Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli, visti gli orientamenti dell'ue sul diritto umanitario internazionale, visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento, A. considerando che uomini armati hanno attaccato il campus dell'università di Garissa in Kenya il 2 aprile 2015, uccidendo 147 civili innocenti; che al-shabaab, il gruppo islamista armato con base in Somalia, ha rivendicato la responsabilità dell'attentato in una dichiarazione alla stampa e ha pubblicato un comunicato sul proprio sito web; B. considerando che l'attentato è stato perpetrato nel campus dell'università di Garissa, che è parte della Moi University, situata nel nord del Kenya, una zona del paese nota per la propria vulnerabilità agli attacchi di al-shabaab; C. considerando che al-shabaab recluta e sfrutta regolarmente minori e che ha attaccato studenti, scuole e altri istituti di istruzione; che l'istruzione è vitale per la lotta contro l'estremismo violento e il fondamentalismo; D. considerando che il gruppo islamista militante al-shabaab è responsabile di innumerevoli attacchi in Somalia e nei paesi confinanti, compreso il vicino Kenya, nel tentativo di imporre gli ideali dell'estremismo islamico; PE v /5 RE\ doc

3 E. considerando che il 25 marzo 2015 almeno 15 persone hanno perso la vita in un attentato condotto da al-shabaab in un hotel di Mogadiscio e che Yusuf Mohamed Ismail Bari-Bari, rappresentante permanente della Somalia presso le Nazioni Unite a Ginevra, Svizzera, è una delle vittime dell'attacco; F. considerando che al-shabaab è un gruppo terroristico illegale che invoca l'applicazione rigorosa della Sharia nei territori sotto il suo controllo; che si ritiene conti fino a combattenti, provenienti sia dai paesi vicini che da Europa e Stati Uniti; che ha inoltre costituito una rete di reclutamento in Kenya; G. considerando che al-shabaab ha stabilito legami con altri gruppi islamisti in Africa, come Boko Haram in Nigeria e al-qaeda nel Maghreb islamico; che il suo fine è la creazione di uno Stato fondamentalista islamico in Somalia; che in precedenza controllava Mogadiscio e parti importanti dell'entroterra somalo; H. considerando che al-shabaab ha tratto profitto da diverse fonti di introiti nel corso degli anni, tra cui profitti realizzati da altri gruppi terroristici, sostenitori statali, la diaspora somala, enti caritatevoli, la pirateria, rapimenti, estorsioni a danno di imprese locali, traffico illecito di carbone e contrabbando di zucchero; I. considerando che periodicamente si registrano attacchi armati e con bombe attribuiti ad al-shabaab sia nelle zone di confine, dove molti kenyoti sono di etnia somala, sia a Nairobi; J. considerando che l'attentato di Garissa costituisce un ulteriore esempio sanguinoso di estremismo violento contro il diritto dei cittadini kenyoti di vivere in pace, in sicurezza e nella libertà di religione; K. considerando che al-shabaab ha rivendicato l'attentato all'università di Garissa quale vendetta per le atrocità commesse dai militari kenyoti in Somalia e in Kenya contro i propri cittadini e rifugiati musulmani; che al-shabaab ha avvertito che seguiranno altri attacchi se il Kenya non ritirerà le proprie truppe dalla Somalia; L. considerando che il Kenya ha minacciato la chiusura dei campi di Dadaab e il rimpatrio di oltre rifugiati somali entro 90 giorni; M. considerando che il rispetto dei diritti umani, la protezione dei diritti dei minori e dei giovani e il rafforzamento delle competenze, dell'istruzione e dell'innovazione sono strumenti essenziali per accrescere le opportunità economiche, sociali e culturali, potenziare lo sviluppo del paese e consolidare un'efficace politica di lotta al terrorismo; 1. condanna fermamente l'attentato degli estremisti di al-shabaab contro gli studenti dell'università di Garissa del 2 aprile 2015 ed esprime le sue condoglianze più sincere alle famiglie delle vittime di tutti gli attacchi perpetrati dal gruppo terroristico; 2. ribadisce la propria condanna per le incursioni condotte da al-shabaab nell'estate del 2014 contro diversi villaggi della costa del Kenya, tra cui Mpeketoni, dove sono state giustiziate 50 persone; esprime una ferma condanna per l'incursione nel centro commerciale Westgate a Nairobi il 24 settembre 2013, in seguito alla quale sono morte RE\ doc 3/5 PE v01-00

4 67 persone; condanna l'attentato di al-shabaab del 25 marzo a Mogadiscio in cui ha perso la vita l'ambasciatore Yusuf Mohamed Ismail Bari-Bari, il rappresentante permanente della Somalia presso le Nazioni Unite a Ginevra; 3. ribadisce che il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni rappresenta una delle minacce più gravi alla pace e alla sicurezza internazionali e che tutti gli atti di terrorismo sono un atto criminale e ingiustificabile, indipendentemente dalla loro motivazione e dal luogo, dal momento e dalla persona che li commette; 4. invita le autorità ad avviare un'indagine rapida, imparziale ed efficace per condurre dinanzi alla giustizia gli autori, gli organizzatori, i finanziatori e i sostenitori di questi atti riprovevoli di terrorismo; 5. esorta il governo del Kenya ad intervenire con decisione ed entro i termini della costituzione e del diritto per garantire la protezione delle persone sotto attacco o a rischio di essere attaccate a Garissa e in altre zone del nord, e ad adottare le misure necessarie per proteggere gli studenti, il personale del campus e la gente comune; 6. sottolinea la responsabilità del governo del Kenya di garantire i diritti umani di tutti i cittadini del paese entro i limiti della costituzione e del diritto; invita le forze di sicurezza kenyote a garantire una reazione legittima alla minaccia terroristica; invita il governo del Kenya a garantire la sicurezza e la protezione dei campi profughi nel suo territorio; 7. offre il suo pieno sostegno alla gente e al governo del Kenya negli sforzi profusi per prevenire, combattere e contrastare il terrorismo e l'estremismo violento sia nel paese che nella regione in generale; 8. esorta il governo del Kenya, in collaborazione con gli attori internazionali e regionali, a far fronte a questa minaccia adottando misure volte a migliorare la situazione sociale ed economica dei suoi cittadini; insiste per un approccio globale teso a contrastare la radicalizzazione e il terrorismo che si concentri sul rafforzamento della coesione sociale e sulla prevenzione della criminalità; invita le autorità del Kenya a intensificare gli sforzi per ridurre la povertà, offrire prospettive occupazionali, specialmente ai giovani, ed emancipare e rispettare la persona, in modo da eliminare alla radice i rancori e le frustrazioni che potrebbero potenzialmente essere sfruttati dagli estremisti violenti; 9. esprime preoccupazione per il fatto che al-shabaab prenda di mira giovani disillusi dei quartieri più poveri del Kenya nel quadro della sua strategia di reclutamento per la sua causa estremista; 10. invita l'ue a sviluppare la sua strategia per il Kenya prestando particolare attenzione agli aspetti relativi alla pace e alla sicurezza, che sono essenziali per lo sviluppo e la prosperità del paese; 11. ricorda al Servizio europeo per l'azione esterna e agli Stati membri l'impegno da loro assunto nell'ambito del piano d'azione dell'ue sui diritti umani e la democrazia adottato nel giugno 2012 di garantire che la questione dei diritti umani sia presa in considerazione in tutti i tipi di dialogo sulla lotta al terrorismo con i paesi terzi; PE v /5 RE\ doc

5 12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Servizio europeo per l'azione esterna, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai parlamenti e ai governi degli Stati membri, al governo del Kenya, ai copresidenti dell'assemblea parlamentare paritetica UE-ACP e al Parlamento panafricano. RE\ doc 5/5 PE v01-00