Parere dell Unione Zoologica Italiana in merito all opportunità di proporre nuova Classe di Laurea
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- Virginia Donato
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1 Parere dell Unione Zoologica Italiana in merito all opportunità di proporre nuova Classe di Laurea L ipotizzata istituzione di una classe di laurea riferita alle Scienze e tecnologie della cura e del benessere animale è fortemente auspicabile per le buone prospettive occupazionali che i futuri laureati potranno trovare in un settore in espansione, quale quello della gestione e cura degli animali negli allevamenti, parchi, centri faunistico venatori e nella sperimentazione. Infatti, a garanzia del benessere degli animali, il decreto legislativo 26/2014 in attuazione della direttiva 2010/63/UE ha stabilito che ogni allevatore, fornitore e utilizzatore di animali deve costituire all interno delle proprie strutture un Organismo Preposto al Benessere degli Animali (OPBA). Ciascun OPBA è composto almeno dal "Responsabile del benessere degli animali", dal Medico veterinario e nel caso di uno stabilimento utilizzatore, da un membro scientifico. In ottemperanza a questo decreto, i responsabili del benessere e dell assistenza degli animali dovranno essere presenti in tutti i centri in cui si faccia sperimentazione sugli animali, e in tutte le strutture ove animali vivi sono allevati a fini scientifici o educativi, quali ad esempio Giardini Zoologici, Parchi ed Acquari. L acquisizione di un livello di istruzione adeguato e dimostrato risulta oggi ancor più cogente per la figura del Responsabile del Benessere degli animali data l imminente pubblicazione del decreto che disciplina la formazione del personale abilitato a tutelare gli animali sulla base degli elementi già elencati nell allegato V del vigente D. Lgs. 26/2014. In base all allegato, tale personale deve tra l altro possedere una profonda conoscenza della biologia di base, della fisiologia e dell anatomia di numerose specie di vertebrati ed invertebrati. Il Responsabile del Benessere animale deve anche avere un ampia competenza sulle esigenze etologiche delle specie allevate sia in condizioni di laboratorio (per esempio presso stabulari e centri di raccolta) che in condizioni naturali o seminaturali (per esempio presso allevamenti parchi e giardini zoologici) con particolare riferimento alle modalità di interazione inter- ed intra-specifica; deve
2 inoltre fornire consulenza in merito ai programmi di reinserimento, compresa l'adeguata socializzazione degli animali che devono essere reinseriti. Accanto alla figura del Responsabile del Benessere animale è prevista per legge anche la figura del Veterinario designato che ha funzioni e compiti ben definiti, diversi ma complementari a quelli del Responsabile del Benessere animale. E possibile realizzare il buon allevamento di una specie animale solo se si è in grado di valutarne la complessità biologica del ciclo vitale e del comportamento, la funzionalità del sistema nervoso, la capacità di apprendimento e di provare dolore, paura e ansia. Fondamentale risulta in questo contesto possedere una conoscenza e competenza biologica che tenga in considerazione la lunga e complessa storia evolutiva delle diverse specie animali risultante in differenti adattamenti morfofunzionali, fisiologici e comportamentali ed in peculiari specializzazioni delle strategie di alimentazione, di riproduzione, di difesa, di predazione e di comunicazione. La gestione corretta dell insieme di queste necessità biologiche complesse permette una buona tutela degli animali ed evita che essi possano vivere situazioni di malessere durante le fasi di acquisizione, manipolazione, sistemazione all interno dei centri di allevamento, raccolta e sperimentazione ed altresì durante le fasi di una eventuale liberazione e reinserimento nell ambiente naturale. Va inoltre fatto presente che per la raccolta di dati sperimentali consistenti e riproducibili è necessario assicurare le migliori condizioni di benessere dei modelli animali utilizzati, attraverso una profonda conoscenza dell'etologia e dell'ecologia delle specie, in una corretta prospettiva evolutiva ed in un appropriato contesto sistematico. Deve essere inoltre ricordato che il decreto legislativo 26/2014 ha incluso tra gli animali da tutelare un intera classe di invertebrati, i cefalopodi e che sta aumentando sempre più la richiesta di promuovere lo sviluppo di approcci sperimentali alternativi come l impiego di invertebrati quali nuovi organismi modello. Questo nuovo e sempre più sentito interesse nel campo della sperimentazione è strettamente correlato alla necessità di figure professionali in grado di assicurare il buon allevamento di invertebrati sulla base di conoscenze
3 prettamente zoologiche ed etologiche. Una buona conoscenza zoologica potrà inoltre permettere di individuare e proporre nuovi modelli animali (prevalentemente invertebrati) con caratteristiche sempre più mirate alla sperimentazione alternativa. Il Responsabile del benessere animale si occupa nel suo lavoro quotidiano della cura di animali sani, ma anche della produzione e del mantenimento di animali geneticamente modificati, che rappresentano un opportunità unica nella ricerca biomedica. Il benessere degli animali transgenici deve essere tutelato al pari di tutti gli organismi wild-type valutando correttamente i cambiamenti che possono insorgere in seguito alla modificazione di un gene che provoca alterazioni genotipiche e, di conseguenza, fenotipiche che si manifestano già a partire dalle prime fasi dell ontogenesi. Tali cambiamenti si evidenziano attraverso l individuazione e valutazione di determinati comportamenti specie-specifici, della variazione di alcuni parametri biologici (quali ad esempio la durata dell aspettativa di vita, la capacità di crescita e riproduzione) e l eventuale insorgenza di patologie. Mentre quest ultimo aspetto è di competenza specifica del veterinario designato, tutti gli altri parametri sono prettamente biologici/zoologici. Pertanto appare indispensabile che la valutazione di tali caratteristiche legate alle specifiche necessità relative al benessere degli animali sia condotta sulla base di specifiche conoscenze zoologiche/etologiche che possono e devono essere utilizzate per ottimizzare le condizioni di vita degli animali allevati evitando così ripercussioni negative sulla salute dell uomo e dell ambiente e permettendo di ottenere validi risultati nella sperimentazione. Da quanto esposto emerge chiaramente che buona parte della formazione di base e caratterizzante di questa nuova figura professionale richiede le competenze di docenti BIO/05 per gli aspetti tassonomici, zoologico-generali ed etologici e del BIO/06 per quelli neurologici, dello sviluppo e psicotropici. I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
4 -possedere conoscenze di base nei settori della biologia, della chimica, della statistica - possedere solide competenze di zoologia di invertebrati e vertebrati in relazione alla loro evoluzione, tassonomia, anatomia, caratteristiche fisiologiche, riproduttive e genetiche; - possedere solide competenze specie-specifiche dell'etologia e dell'ecologia degli animali con conoscenze teoriche e pratiche e abilità operative per provvedere a cura, benessere e gestione specie specifica degli animali; - possedere la conoscenza delle principali metodologie biotecnologiche finalizzate alla creazione di nuove linee geneticamente modificate, delle metodiche di controllo genetico e di analisi fenotipica; - possedere conoscenze della legislazione nazionale e comunitaria in vigore relativa all acquisizione, all allevamento, alla cura e all uso degli animali a scopo scientifico, commerciale ed educativo; - possedere conoscenza e capacità di comprensione applicate ai requisiti in materia di sostituzione, riduzione e perfezionamento (3 R) quale principio base nella sperimentazione e nell osservazione comportamentale dei modelli animali di invertebrati e vertebrati utilizzati nella ricerca; - essere in grado di riconoscere il dolore, la sofferenza e l angoscia proprie delle specie più comunemente utilizzate nella ricerca scientifica e nella produzione di nuove linee geneticamente modificate con fenotipo sofferente; - possedere conoscenze specie-specifiche relative al comportamento e alla comunicazione animale con particolare riferimento alle tecniche di manipolazione, alle esigenze di benessere e alle strategie di arricchimento ambientale; - conoscere elementi di microbiologia con particolare riferimento a virus e batteri che definiscono lo stato sanitario degli animali (clean conventional, SPF, SOPF) e alle metodiche di disinfezione e sterilizzazione;
5 - conoscere elementi di patologia generale, l'epidemiologia delle malattie infettive e parassitarie, i piani di profilassi, i problemi di impatto ambientale degli allevamenti dei taxa più importanti nell ambito della ricerca applicata al settore biomedico. I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea della classe sono rappresentati da - attività professionali che si rendono necessarie per la gestione tecnica, igienica ed economica degli stabulari, degli allevamenti, dei centri di raccolta, dei sistemi naturali faunistico venatori e dell'acquacoltura. In particolare i laureati della classe avranno le competenze per svolgere attività professionali presso gli stabilimenti fornitori, allevatori ed utilizzatori degli animali impiegati a fini scientifici od educativi (Responsabile del benessere animale, ai sensi della lett. h), articolo 3, Dlgs 26/2014). -attività professionale nella ricerca e nello sviluppo di metodi alternativi -attività professionale nell ambito dell allevamento di invertebrati emergenti, soprattutto insetti, a scopo alimentare Questa figura professionale potrà anche essere di supporto a laureati magistrali quali biologi o veterinari.
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