DIREZIONE GENERALE POLITICHE FORMATIVE, BENI E ATTIVITA CULTURALI

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Faustina Pippi
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1 Allegato A) Giunta Regionale DIREZIONE GENERALE POLITICHE FORMATIVE, BENI E ATTIVITA CULTURALI SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE MODALITA TERRITORIALI TRIENNALI DI INTERVENTO NEL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE (IFTS) E COSTITUZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI (ITS) NELLA REGIONE TOSCANA

2 Ai sensi dell art 11 del DPCM 25 gennaio 2008, tenuto conto degli indirizzi definiti dal Documento di Programmazione Economica e Finanziaria della Regione Toscana, del parere espresso dal Tavolo istituzionale e dalla Commissione Tripartita, delle proposte formulate dalle Province e sentito il Comitato regionale per l IFTS, è adottato Il presente Piano triennale dei percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli Istituti tecnici superiori nella Regione Toscana 1. Definizione delle tipologie di intervento Nel presente piano territoriale triennale si definiscono le tipologie di intervento di cui all art. 2 del citato DPCM, le risorse da attivare, la localizzazione degli interventi e i tempi di attivazione relativamente a: - l offerta formativa assicurata attraverso gli Istituti tecnici superiori (ITS) - l offerta formativa concernente i percorsi di Istruzione e formazione tecnica e superiore (IFTS) 2. Istituzione di ITS Nel quadro di quanto previsto dal DPCM citato in materia di istituzione degli ITS e dai piani finanziari definiti a livello nazionale, nel corso del triennio si prevede l istituzione di almeno un ITS per Provincia, oltre ad almeno un ITS per ciascuno dei due Circondari. 3. Ridefinizione dei percorsi IFTS La Regione prende atto che le Linee Guida in materia di IFTS comportano la ridefinizione degli standard e delle funzioni dei percorsi di IFTS in relazione a: - la durata annuale, da contenere tra le 800 e le 1000 ore; - le figure professionali rispetto alle quali attivare tali percorsi, da riferire alle figure definite a livello nazionale, nel rispetto dei relativi standard di competenze. La programmazione regionale adotta i seguenti criteri: - in ciascuna provincia potranno essere attivati corsi IFTS preferibilmente in relazione a ciascuna delle figure professionali per le quali si è programmata l istituzione di un ITS;

3 - dal momento della istituzione degli ITS, non potranno in nessun caso essere attivati corsi IFTS rivolti alle figure professionali oggetto degli interventi ITS; - la programmazione degli interventi sarà coerente con la domanda di competenze direttamente espressa dal sistema produttivo del territorio di riferimento e validata dalla Regione nel quadro della governance regionale. I corsi IFTS programmati in risposta alle esigenze espresse da imprese singole o da reti di imprese avranno la priorità rispetto ad altre ipotesi di intervento. Nel triennio si prevede l attivazione di almeno due corsi IFTS per Provincia e di almeno uno per ciascun Circondario (Empolese-Valdelsa e Val di Cornia). 4. Quadro delle risorse Al finanziamento del Piano territoriale concorrono le risorse statali - stanziate sul fondo di cui alla legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma e quelle regionali in misura non inferiore al 30%. A tali fondi andranno ad aggiungersi le risorse rese disponibili dalle Fondazioni ITS. Nell attesa della istituzione degli ITS, le risorse nazionali sono destinate al finanziamento dei percorsi IFTS, quelle regionali sono destinate, oltre che al finanziamento dei percorsi IFTS, al supporto all internazionalizzazione degli IF TS. Le risorse del primo anno di programmazione sono interamente destinate all attivazione di corsi IFTS per un ammontare complessivo di a valere sulle risorse nazionali e di a valere sulle risorse regionali, che potranno essere incrementate da risorse destinate a promuovere lo svolgimento dei previsti periodi di stage all estero. A partire dal secondo anno, il fabbisogno annuale di finanziamento della programmazione è pari a Il 70%, pari a , si prevede venga coperto da risorse statali, di cui per la attivazione degli ITS e per i corsi IFTS. La Regione assicura un cofinanziamento non inferiore al 30% del fabbisogno del piano, corrispondente a l anno.

4 Nel triennio, il totale delle risorse nazionali previste è pari a , a fronte di un cofinanziamento regionale di , pari al 37,3% dell intero ammontare. L apporto finanziario delle fondazioni non è preso in considerazione nel presente piano e potrà accelerare i tempi di attuazione della sua attuazione. 5. Prospetto delle Figure professionali per l istituzione degli ITS L Invito a presentare le proprie candidature quali istituzioni di riferimento per la costituzione degli Istituti tecnici superiori - in con i soggetti indicati al punto 2 dell allegato a) del DPCM 25 gennaio è stato rivolto agli Istituti Tecnici e agli Istituti Professionali. Relativamente a ciascuna provincia di insediamento e alla figura professionale oggetto dell intervento, si prevede l istituzione di ITS secondo quanto indicato nel prospetto di seguito riportato. Regione Toscana - Prospetto delle figure professionali per l istituzione degli ITS per provincia e triennio di riferimento Anno Provincia Area Figura professionale Arezzo Tecnico superiore per designer e innovazione di processo e prodotto e marketing nei settori nei comparti oro, moda e turismo Livorno Nuove tecnologie Tecnico superiore manutenzione industriale Lucca Efficienza energetica Tecnico superiore per l ambiente, l energia e la sicurezza Lucca in Pisa, Livorno, Massa Grosseto Firenze in Mobilità sostenibile Tecnico superiore comparto cantieristica navale Tecnico superiore per la mobilità e il trasporto locale e le infrastrutture logistiche

5 Prato e Pistoia Firenze in con la provincia di Prato Tecnico superiore per il design e l innovazione di prodotto e di processo Anno Provincia Area Figura professionale Firenze Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali -Tecnico superiore per i sistemi di diagnostica e conservazione - Tecnico superiore per le tecnologie della comunicazione e divulgazione dei Pistoia Prato Siena in Grosseto e Arezzo Siena in con la provincia di Grosseto Tecnologie dell informazione e della comunicazione Efficienza energetica Nuove tecnologie beni e attività culturali Tecnico superiore dei sistemi informativi territoriali per la gestione antropica del territorio e dell ambiente - Tecnico superiore per la produzione nel sistema tessile moda. - Tecnico superiore per la ricerca precompetitiva di processi e di prodotto - Tecnico superiore per l innovazione nel sistema della moda Tecnico superiore per l ambiente, l energia e la sicurezza in azienda Tecnico superiore per i sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti Tecnico superiore per la gestione del territorio e dell ambiente Tecnico superiore per i sistemi idrici Siena in Grosseto e Arezzo Made in italy - Tecnico superiore per l assistenza alla direzione di agenzie di viaggio e tour operator, assistenza alla direzione di strutture ricettive, per l organizzazione ed il marketing del turismo integrato. - Tecnico superiore per la ristorazione e la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche Pisa Nuove tecnologie Tecnico superiore di innovazione di processo e di prodotto, nei settori della meccanica, cantieristica, legnoarredamento, moda-calzature-pelli

6 Circondario Empolese Valdelsa Grosseto Nuove tecnologie Tecnico superiore per il disegno e la progettazione industriale - Tecnico superiore per la sicurezza e la valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche (priorità 1). - Tecnico superiore per la gestione delle risorse idriche nei territori di bonifica (priorità 3). Anno Provincia Area Figura professionale Grosseto Efficienza Energetica Tecnico superiore per la progettazione ed elaborazione di sistemi per il risparmio energetico e la produzione di energie rinnovabili (priorità 2). Massa Carrara Massa Carrara in con la provincia di Lucca Circondario Val di Cornia Mobilità sostenibile Tecnico superiore delle produzioni animali e vegetali Tecnico addetto alla lavorazione e produzione nel settore lapideo Tecnico superiore della logistica integrata 6. Criteri di selezione delle candidature per la costituzione degli Istituti tecnici superiori Oltre ai requisiti previsti dal DPCM 25 gennaio 2008, sono presi in considerazione i seguenti criteri di selezione delle candidature: - capacità dei soggetti candidati di descrivere e rispondere alla domanda presente e a quella futura relativamente alla figura professionale considerata, a livello provinciale, regionale, nazionale - precedenti esperienze dei soggetti impegnati nella promozione della Fondazione e qualità delle esperienze medesime: Istituti professionali/tecnici promotori, Centri di Ricerca/Università, Imprese, Agenzia formative, Altri soggetti operanti a livello nazionale e internazionale. - competenze e risorse tecnico professionali attivabili

7 - strutture di cui è possibile prevedere l utilizzo - posizionamento dell offerta formativa rispetto ad analoghe offerte esistenti a livello nazionale e internazionale, con riferimento alle Università toscane e nazionali, ai centri privati e aziendali 7. Criteri di selezione dei progetti IFTS Oltre a quanto previsto in materia dal DPCM 25 gennaio 2008 e dal presente Piano in materia di IFTS, sono adottati i seguenti criteri di selezione: - rispondenza alle esigenze espresse da imprese e/o Enti (pubblici o privati) singoli o da reti costituite dagli stessi; - qualità dello stage, da svolgere presso le imprese o gli Enti (pubblici privati) promotrici e/o all estero - qualità del rapporto tra formazione teorica e formazione tecnicoprofessionale

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