M G I U S T I Z I A N O R I L E

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1 M G I U S T I Z I A N O R I L E Flussi di utenza dei Servizi della Giustizia Minorile - Anno

2 Realizzato a cura dell Ufficio II del Capo Dipartimento - Servizio Statistico: Maria Stefania Totaro Cinzia Mariscalco Giuseppe Fanelli Emilia Iorio con il contributo degli operatori dei Servizi della Giustizia Minorile nella fase di rilevazione dei dati.

3 INDICE INTRODUZIONE I CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA Premessa...2 Gli ingressi in C.P.A...2 I minori entrati in C.P.A...9 I reati...10 Le uscite dal C.P.A GLI ISTITUTI PENALI PER I MINORENNI Premessa...15 La presenza media giornaliera in I.P.M La presenza in I.P.M. a fine anno Gli ingressi in I.P.M...24 Le uscite da I.P.M GLI UFFICI DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI Premessa...29 I soggetti segnalati e presi in carico...29 Gli interventi...35 a. Le misure cautelari...35 b. La sospensione del processo e messa alla prova (art.28 D.P.R. 448/88)...36 c. Le misure alternative...37 d. Le sanzioni sostitutive...38 L analisi territoriale LE COMUNITA Premessa...41 I collocamenti in comunità...41 L analisi territoriale...50 Le comunità ministeriali...54 CONCLUSIONI...56 TABELLE IN ALLEGATO Tabelle relative ai Centri di prima accoglienza Tabelle relative agli Istituti penali per i minorenni Tabelle relative agli Uffici di servizio sociale per i minorenni Tabelle relative alle Comunità

4 INTRODUZIONE. L analisi statistica di seguito presentata riguarda i minori che, nell anno 2002, hanno costituito l utenza dei Servizi della Giustizia Minorile ed è stata sviluppata sulla base dei risultati delle indagini statistiche curate dal Dipartimento per la Giustizia Minorile, a partire dal 1991 per i Centri di prima accoglienza e gli Istituti penali per i minorenni, dal 1998 per gli Uffici di servizio sociale per i minorenni e le Comunità. Nel lavoro, che è articolato in quattro capitoli, ognuno relativo ad una tipologia di Servizio, l attenzione è focalizzata sui dati dell anno 2002, ma viene proposta anche un analisi storica a partire dall anno in cui le diverse indagini sono state avviate. I dati rilevati attraverso il monitoraggio dei flussi di utenza dei Centri di prima accoglienza consentono di delineare un quadro soddisfacente delle caratteristiche dei minori che transitano in queste strutture. In questa edizione del volume, inoltre, è stata sviluppata, per la prima volta, un analisi dell utenza dei C.P.A. che consente di conoscere il numero degli ingressi che ciascun minore ha effettuato nel corso dell anno Con riferimento agli Istituti penali per i minorenni, l analisi è stata sviluppata sulla base dei dati contenuti nel sistema informatico dell Amministrazione Penitenziaria (S.I.A.P.) e riguarda sia la presenza di minori in queste strutture sia i movimenti in entrata e in uscita. Per quanto riguarda l utenza degli Uffici di servizio sociale per i minorenni, i dati analizzati si riferiscono ai minori segnalati dall Autorità Giudiziaria ed agli interventi attuati nei loro confronti. Con riferimento, infine, alle Comunità, i dati riguardano i minori sottoposti a provvedimento penale collocati sia presso le Comunità dell Amministrazione della Giustizia Minorile, per le quali si fornisce un analisi di dettaglio, sia presso altre comunità, con cui vengono spesso stipulate convenzioni. Roma, giugno

5 1. I CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA. Premessa. L analisi presentata in questa prima parte del lavoro riguarda i minori transitati nei Centri di prima accoglienza (C.P.A.) ed è stata condotta sulla base dei risultati del monitoraggio dei flussi di utenza, che dal 1 gennaio 2001 ha sostituito la precedente rilevazione mensile degli ingressi e delle uscite. La rilevazione è curata dagli operatori dei Centri di prima accoglienza, che, al momento della dimissione del minore, provvedono alla compilazione dell apposita scheda di monitoraggio, in cui sono indicati, oltre ai dati di carattere giudiziario, anche quelli anagrafici e le caratteristiche socio demografiche dei minori. Gli ingressi in C.P.A. I dati riportati in questo paragrafo si riferiscono al numero degli ingressi in C.P.A., vale a dire che i minori che sono transitati in questi servizi più volte nel corso dell anno sono conteggiati tante volte per quanti sono stati gli ingressi. Nel 2002 sono stati registrati ingressi nei Centri di prima accoglienza, il 4,7% in meno rispetto all anno precedente; continua, pertanto, la diminuzione iniziata nell anno 2000, come si evince dai dati riportati nella tabella 1.1 e dagli indici a base mobile della tabella 1.2. Disaggregando i dati secondo la nazionalità dei minori, si può notare che la diminuzione nell anno 2002 è imputabile quasi esclusivamente alla componente italiana (-8,8 % rispetto al 2001), visto che è rimasta pressoché costante la componente straniera. Quest ultima, comunque, si conferma anche nel 2002 la componente predominante, costituendo quasi il 56% del totale dell utenza. Distinguendo secondo il sesso, si nota la netta prevalenza dei maschi (79,4%) rispetto alle femmine (20,6%), molto più evidente tra gli italiani (94,5% di maschi e 5,5% di femmine) che tra gli stranieri (67,4% di maschi e 32,6% di femmine); la componente femminile è prevalentemente di nazionalità straniera (88% del totale delle femmine); in 2

6 particolare, la componente straniera femminile è formata per la maggior parte da nomadi provenienti dai Paesi della Ex-Jugoslavia e dalla Romania. I grafici 1.2 e 1.2a permettono di avere un quadro dei minori transitati in C.P.A. nell anno 2002 congiuntamente secondo il sesso e la nazionalità. Tabella 1.1 Ingressi nei Centri di prima accoglienza negli anni , secondo la nazionalità e il sesso. ANNI Italiani Stranieri Totale m f mf m f mf m f mf Tabella 1.2 Ingressi nei Centri di prima accoglienza negli anni di minori italiani e stranieri. Valori assoluti e numeri indice a base mobile. ANNI Italiani Stranieri Totale v.a. n.i. v.a. n.i. v.a. n.i , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,3 v.a. = valori assoluti. n.i. = numeri indice a base mobile. 3

7 Grafico Ingressi nei Centri di prima accoglienza negli anni Italiani e stranieri Italiani Stranieri Grafico Ingressi nei Centri di prima accoglienza nell'anno 2002, secondo la nazionalità e il sesso Femmine 1500 Maschi Italiani Stranieri Grafico 1.2a - Ingressi nei Centri di prima accoglienza nell'anno Composizione percentuale secondo il sesso. Italiani, stranieri, totale. Totale 79,4% 20,6% Maschi Stranieri 67,4% 32,6% Femmine Italiani 94,5% 5,5% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 4

8 Se si considera l età dei soggetti che sono transitati nei Centri di prima accoglienza nell anno 2002, si nota la prevalenza dei minori di sedici e diciassette anni (rispettivamente 26,1% e 34% rispetto al totale degli ingressi), seguiti da quelli di quindici anni (16,1%). Meno numerosi i quattordicenni ed i minori in età non imputabile (rispettivamente 11% e 10,6% del totale); questi ultimi sono per la maggior parte di nazionalità straniera e spesso sono privi di un documento di identificazione, per cui l età viene stimata solo in seguito ad esami radiologici eventualmente disposti dal giudice. Infatti, in molti casi, i dati anagrafici dei minori stranieri sono quelli dichiarati dagli stessi minori e non sempre si ha la possibilità di verificare l esattezza delle loro dichiarazioni. Come si evidenzia dalla tabella 1.3 e dal relativo grafico, i minori di età inferiore ai quattordici anni sono soprattutto di sesso femminile (74,6% dell utenza con meno di quattordici anni) e nel 65% dei casi sono transitati nel C.P.A. di Roma. Tabella 1.3 Ingressi nei Centri di prima accoglienza nell anno 2002, secondo l età e il sesso. Età Sesso maschi femmine totale <14 anni anni anni anni anni e oltre Totale Grafico Ingressi nei Centri di prima accoglienza nell'anno 2002, secondo l'età e il sesso <14 anni 14 anni 15 anni 16 anni 17 anni 18 e oltre Femmine Maschi 5

9 Allo stesso modo, a causa della mancanza di documenti di identità, a volte sono condotti in C.P.A. soggetti maggiorenni, che si dichiarano minorenni e che, solo dopo gli accertamenti sull età, sono collocati nelle strutture per adulti. Tabella 1.4 Ingressi nei Centri di prima accoglienza nell anno 2002, secondo l età e il Paese di provenienza. Paesi Classi di età <14 anni e oltre Totale EUROPA Italia Austria Francia Germania ALTRI PAESI EUROPEI Albania Bosnia-Erzegovina Bulgaria Croazia Jugoslavia (Serbia-Montenegro) Macedonia Moldavia Polonia Repubblica Ceca Romania Ungheria Altri AFRICA Algeria Marocco Tunisia Altri AMERICA Bolivia Brasile Cile Colombia Ecuador Peru' Altri ASIA Cina popolare Iraq Israele Altri TOTALE

10 Analizzando congiuntamente l età e il Paese di provenienza dei minori (tabella 1.4), si può notare come l utenza italiana sia prevalentemente concentrata nella classe d età tra i sedici ed i diciassette anni (76,6% del totale degli italiani e 56,6% del totale relativo alla classe d età anni). La gran parte dell utenza straniera proviene dai Paesi dell'est Europeo (63% del totale degli stranieri), quali la Jugoslavia (Serbia Montenegro), la Bosnia - Erzegovina, la Croazia, la Romania e l Albania oppure dai Paesi del Nord Africa (28%), Marocco e Algeria in particolare, e presenta una maggiore distribuzione tra le varie fasce d età rispetto all utenza italiana. Passando a considerare il provvedimento in base al quale i minori sono stati condotti nel centro di prima accoglienza, dall esame della tabella 1.5 si nota che nella maggior parte dei casi (94%) si tratta di un provvedimento di arresto; poco frequenti i casi di fermo o di accompagnamento. Tabella 1.5 Ingressi nei Centri di prima accoglienza nell anno 2002, secondo il provvedimento di ingresso e la nazionalità. Provvedimento Nazionalità di ingresso Italiani Stranieri Totale arrestato fermato accompagnato Totale Grafico Ingressi nei Centri di prima accoglienza nell'anno Composizione percentuale secondo il provvedimento di ingresso. fermato 4% accompagnato 2% arrestato 94% 7

11 La tabella 1.6 riporta la distribuzione territoriale degli ingressi, dalla quale si evince che il C.P.A. che ha registrato il maggior numero di transiti nell anno 2002, come già era successo nel 2001, è quello di Roma (860 ingressi, pari al 24,5% del totale complessivo); seguono i C.P.A. di Milano (407), Torino (341), Napoli (313), e Firenze (228). Tabella 1.6 Distribuzione territoriale degli ingressi nei Centri di prima accoglienza nell anno 2002, secondo la nazionalità. Ripartizioni territoriali Nazionalità e C.P.A. Italiani Stranieri Totale Nord Ovest Milano Genova Torino Nord Est Trento Treviso Trieste Bologna Centro Ancona Firenze Roma Sud L'Aquila Napoli Nisida (NA) Salerno Bari Lecce Taranto Potenza Catanzaro Reggio Calabria Isole Palermo Catania Messina Caltanissetta Quartucciu (CA) Sassari Totale

12 Si fa presente che la diminuzione nell utenza del C.P.A. nell anno 2002, rispetto all anno precedente, non ha interessato tutte le sedi. Con particolare riferimento alle aree territoriali, a fronte della diminuzione del 5% del totale nazionale, si osserva una diminuzione del numero degli ingressi pari al 6% nell area di Nord Ovest, al 5% nel Nord Est, al 12% nel Sud e nelle Isole. Si osserva, invece, un aumento complessivo del 6% nell utenza dei C.P.A. dell area centrale. Si nota, infine, che i Centri di prima accoglienza del Centro Nord hanno un utenza prevalentemente straniera, contrariamente a quelli del Sud e delle Isole, in cui la componente italiana è decisamente predominante. I minori entrati in C.P.A. I minori entrati in C.P.A. nell anno 2002 sono stati Dall analisi della tabella 1.7, che riporta la distribuzione secondo il numero degli ingressi nel corso dell anno, e dei grafici 1.5 e 1.6, si osserva che il 90% dei minori ha effettuato un solo ingresso. Il restante 10% è invece transitato più volte. Tabella 1.7 Minori entrati nei Centri di prima accoglienza nell anno 2002, secondo il numero degli ingressi effettuati nell anno, la nazionalità e il sesso. N ingressi Italiani Stranieri Totale m f mf m f mf m f mf TOTALE

13 Distinguendo secondo la nazionalità, si osserva che i minori entrati più di una volta in C.P.A. hanno un incidenza percentuale superiore tra gli stranieri (14%) che tra gli italiani (6%). Con riferimento al sesso, tale percentuale è superiore per le femmine (17%), essendo queste ultime soprattutto di nazionalità straniera. Grafico Minori transitati in CPA nell'anno Composizione percentuale secondo il numero degli ingressi. Italiani, stranieri, totale. Totale Stranieri Italiani 90% 8% 2% 86% 11% 3% 94% 5% 1% 1 ingresso 2 ingressi 3 o più ingressi 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Grafico Minori transitati in CPA nell'anno Composizione percentuale il numero degli ingressi. Maschi e femmine. Femmine Maschi 83% 12% 5% 91% 8% 1% 1 ingresso 2 ingressi 3 o più ingressi 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% I reati. La scheda di rilevazione compilata dai Centri di prima accoglienza prevede anche l indicazione dei reati a carico del minore, che sono classificati in categorie, all interno delle 10

14 quali è previsto il dettaglio di alcuni reati specifici, evidenziati o perché particolarmente gravi o perché sono i più frequenti e di conseguenza sono quelli che più caratterizzano la criminalità minorile. L analisi è stata condotta considerando tutti i reati a carico dei minori, pertanto il numero totale dei reati è superiore al numero degli ingressi (grafico 1.7 e tabella 1.8). Grafico Reati a carico dei minori transitati in C.P.A. nell'anno Composizione percentuale secondo la tipologia. Altri delitti 1,7% Contro Stato, altre istituzioni sociali, ordine pubblico 1,2% Contro l'economia e la fede pubblica 19,4% Contravvenzioni 2,4% Contro la persona 4,8% Contro famiglia, moralità pubblica, buon costume 0,1% Contro il patrimonio 70,4% La maggior parte dei reati a carico dei minori entrati in C.P.A. (70,4% dei casi, +4% rispetto al 2001) è contro il patrimonio, soprattutto furto e rapina, semplici o aggravati, che risultano prevalenti sia per i minori italiani sia per quelli stranieri; in particolare il furto aggravato rappresenta il reato maggiormente commesso sia se si considera solo la categoria dei reati contro il patrimonio (46%) sia se si considera la totalità dei reati (32%). Molto frequenti sono anche le violazioni del D.P.R.309/90, Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, che costituiscono la quasi totalità dei reati classificati nella più generale categoria dei reati contro l economia e la fede pubblica (96%). Tra i reati contro la persona, che nel 2002 hanno un incidenza complessiva sul totale pari al 4,8%, presentano una maggiore frequenza le lesioni personali volontarie (23%) e colpose (15%); seguono le violenze sessuali (14%) e gli omicidi volontari (13%). 11

15 Tabella 1.8 Reati a carico dei soggetti transitati nei Centri di prima accoglienza nell anno 2002, secondo la nazionalità e il sesso. REATI Italiani Stranieri Totale m f mf m f mf m f mf Contro la persona di cui: omicidio volontario omicidio vol. tentato omicidio colposo lesioni pers.volontarie lesioni pers. colpose violenze sessuali Contro famiglia, moralità pubblica, buon costume Contro il patrimonio di cui: furto furto aggravato rapina rapina aggravata ricettazione Contro l'economia e la fede pubblica di cui: viol.art.73d.p.r.309/ Contro Stato, altre istituzioni sociali, ordine pubblico Altri delitti Contravvenzioni di cui: detenzione abusiva armi porto abusivo di armi Totale Con riferimento alla nazionalità dei minori, sia per gli italiani che per gli stranieri si riscontra la prevalenza dei reati contro il patrimonio, anche se con una minore incidenza percentuale nei primi (66% del totale dei reati degli italiani) rispetto ai secondi (75% del totale dei reati degli stranieri). Al contrario, le violazioni delle disposizioni contenute nel D.P.R.309/90 in materia di sostanze stupefacenti hanno un incidenza percentuale superiore tra gli italiani (22%) che tra gli stranieri (16%). Con riferimento al sesso, dalla tabella 1.8 si può notare come le femmine compiano soprattutto reati contro il patrimonio. 12

16 Le uscite dal C.P.A. La maggior parte dei soggetti transitati in C.P.A. viene dimessa con l applicazione di una misura cautelare, come si può notare dal grafico 1.8 e dalla tabella 1.9; nel 2002 questa categoria ha costituito il 66,4% del totale delle uscite, percentuale piuttosto stabile nel corso del tempo. Grafico Uscite da C.P.A. nell'anno Composizione percentuale secondo il motivo. Mancanza di altri presupposti per l'arresto/fermo/ accompagnamento 7,4% Altro 2,2% Minore di 14 anni 6,8% Con applicazione misura cautelare 66,4% Remissione in libertà 17,2% Disaggregando tra italiani e stranieri, si nota una maggiore applicazione delle misure cautelari per gli italiani (79%) rispetto agli stranieri (56%). Se si esaminano gli altri tipi di uscita, per gli stranieri risultano molto frequenti le uscite per remissione in libertà e le uscite perché minori di 14 anni (in particolare nomadi di sesso femminile). Analizzando in dettaglio le uscite con applicazione di misura cautelare, dall esame del grafico 1.9 si evince che, nell anno 2002, la misura più applicata è stata quella della custodia cautelare (34% dei casi, -2% rispetto al 2001), seguita dalla permanenza in casa (25%) e dal collocamento in comunità (23%). Meno frequenti i casi in cui il giudice impartisce ai minorenni la misura delle prescrizioni (18%, +2% rispetto al 2001). Distinguendo tra italiani e stranieri, risulta nettamente prevalente, per questi ultimi, l applicazione della custodia cautelare (51%, -6% rispetto al 2001), mentre, per gli italiani, vengono disposte prevalentemente misure non detentive e, in particolare, la permanenza in casa (32%). 13

17 Tabella 1.9 Uscite dai Centri di prima accoglienza nell anno 2002, secondo la nazionalità, il sesso e il provvedimento all uscita. USCITE ITALIANI STRANIERI TOTALE M F M+F M F M+F M F M+F Con applicazione misura cautelare Prescrizioni Permanenza in casa Collocamento in comunità Custodia cautelare Altre uscite Remissione in libertà Decorrenza termini Minore di 14 anni Estraneità al fatto Minore in stato di gravidanza Mancanza di altri presupposti Maggiorenne Altro Totale Grafico Uscite da C.P.A. nell'anno 2002 con applicazione di misura cautelare. Composizione percentuale secondo la tipologia di misura. Italiani, stranieri, totale. TOTALE 18% 25% 23% 34% Prescrizioni STRANIERI ITALIANI 9% 17% 23% 51% 26% 32% 24% 18% Permanenza in casa Collocamento in comunità Custodia cautelare 0% 20% 40% 60% 80% 100% 14

18 2. GLI ISTITUTI PENALI PER I MINORENNI. Premessa. L analisi statistica delle caratteristiche dell utenza degli Istituti penali per i minorenni (I.P.M.), presentata in questa seconda parte del lavoro, è basata sull elaborazione dei dati contenuti nell archivio informatizzato del Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria, registrati nell ambito delle attività di immatricolazione e scarcerazione istituzionalmente svolte dagli istituti penali. Tale archivio comprende, infatti, anche i dati relativi ai detenuti negli Istituti penali per i minorenni. I dati elaborati si riferiscono sia ai soggetti presenti ad una certa data, sia ai movimenti verificatisi nel corso dell anno. Le principali caratteristiche oggetto di analisi sono la nazionalità, il sesso e l età dei minori, così come i reati e la posizione giuridica. Si riporta, inoltre, l analisi storica dei dati relativi alla presenza ed agli ingressi, rilevati negli anni passati (dal 1991 al 2000) attraverso una specifica scheda di rilevazione mensile. La presenza media giornaliera in I.P.M. Nella tabella 2.1, sono riportati i dati relativi alla presenza media giornaliera in I.P.M. negli anni ; tale indice fornisce il numero dei soggetti mediamente presenti ogni giorno dell anno in queste strutture. Disaggregando secondo la nazionalità dell utenza, si nota il progressivo aumento del numero dei minori stranieri presenti in I.P.M., che, anche in considerazione della diminuzione registrata dai valori complessivi della presenza media giornaliera dopo il 1994, dal 21-26% dei primi anni in esame arrivano a costituire il 49% del totale dei presenti in I.P.M. nel Al contrario, si riscontra, a partire dal 1995, la diminuzione della componente italiana. 15

19 Tabella 2.1 Presenza media giornaliera negli Istituti penali per i minorenni negli anni , secondo la nazionalità. Nazionalità Anni Italiani Stranieri Totale N % di riga N % di riga % 87 24% % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % % 470 All aumento registrato nei primi quattro anni in esame è seguita una fase di diminuzione, durata fino al 1999, anno in cui la presenza media giornaliera è risultata pari a 426 unità. I successivi due anni si caratterizzano, invece, per l aumento del numero dei minori detenuti (nel 2001 erano 487), nuovamente in diminuzione nell anno 2002 e precisamente pari a 470. Grafico Presenza media in I.PM. negli anni , secondo la nazionalità Italiani Stranieri Totale 16

20 Grafico Presenza media giornaliera in I.P.M. nell'anno 2002, secondo la nazionalità. Stranieri 49% Italiani 51% Passando a considerare il dettaglio territoriale, i dati relativi alla presenza media giornaliera in ognuno dei diciassette Istituti penali per i minorenni, nell anno 2002, mettono in evidenza la prevalenza, in termini di numero di minori mediamente presenti, dell I.P.M. di Milano. Nell Italia Centrale si distingue l I.P.M. di Roma, al Sud l I.P.M. di Nisida (Napoli), nelle Isole quello di Catania. Grafico Presenza media giornaliera negli Istituti penali per i minorenni nell'anno 2002, secondo la nazionalità Stranieri Italiani Milano Torino Treviso Bologna Firenze Roma L'Aquila Nisida Airola Bari Lecce Potenza Catanzaro Palermo Catania Acireale Quartucciu 17

21 Si nota, inoltre, come l utenza degli Istituti penali per i minorenni del Nord e del Centro sia costituita prevalentemente da soggetti di nazionalità straniera; al Sud e nelle Isole, invece, predomina la componente italiana. Analizzando, nel dettaglio, i Paesi di provenienza dei minori stranieri, dalla tabella 2.2 si rileva la prevalenza dei soggetti provenienti dall Est Europeo e, in particolare, dalla Jugoslavia, dalla Romania e dall Albania. Numerosi sono anche i minori detenuti provenienti dall Africa, soprattutto dal Marocco e dall Algeria; ridotta è, invece, la presenza di minori provenienti dall America e dall Asia. Tabella 2.2 Presenza media giornaliera negli Istituti penali per i minorenni nell anno 2002, secondo il Paese di provenienza ed il sesso. Paesi di Sesso Totale provenienza maschi femmine Unione Europea Italia Danimarca Francia Spagna Altri Paesi Europei Albania Croazia Jugoslavia Macedonia Moldavia Romania Ungheria Africa Algeria Marocco Tunisia America Brasile Cile Colombia Ecuador Perù Asia Cina popolare Iraq Palestina Totale

22 Con riferimento al sesso, la componente femminile costituisce, in media, il 9% del totale dei detenuti in I.P.M. nell anno Distinguendo secondo la nazionalità, si osserva che si tratta soprattutto di detenute di nazionalità straniera, provenienti principalmente dai Paesi dell Est Europeo. Si osserva, infatti, che per tali nazionalità la componente femminile registra valori prossimi a quella maschile. Grafico Presenza media giornaliera in I.P.M. nell'anno Composizione percentuale secondo il Paese di provenienza dei minori. Africa 21% America 1% Asia 1% Altri Paesi Europei 25% Italia e Paesi dell'unione Europea 52% Grafico Presenza media giornaliera in I.P.M. nell'anno Composizione percentuale secondo il sesso. Italiani, stranieri, totale. Totale 91% 9% Stranieri 86% 14% Italiani 97% 3% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% maschi femmine 19

23 Nella tavola 2.3 sono state considerate la posizione giuridica unitamente ad alcuni aspetti di carattere demografico, precisamente la nazionalità, il sesso e l età. L analisi secondo la posizione giuridica distingue tra i soggetti in attesa di primo giudizio o del giudizio di appello o dell esito del ricorso in Cassazione e i detenuti condannati con sentenza definitiva. Se, in generale, si osserva una maggiore presenza di detenuti in attesa di primo giudizio (51%), distinguendo secondo la nazionalità, si nota come la maggior parte dei detenuti italiani (51%) abbia ricevuto la condanna con sentenza definitiva, contrariamente agli stranieri che sono prevalentemente in custodia cautelare. Tabella 2.3 Presenza media giornaliera negli Istituti penali per i minorenni nell anno 2002, secondo la posizione giuridica, la classe d età ed il sesso. Italiani Posizione giuridica giovani adulti totale m f m f m f m f mf In attesa di primo giudizio Appellanti Ricorrenti Definitivi Totale Stranieri Posizione giuridica giovani adulti totale m f m f m f m f mf In attesa di primo giudizio Appellanti Ricorrenti Definitivi Totale Totale Posizione giuridica giovani adulti totale m f m f m f m f mf In attesa di primo giudizio Appellanti Ricorrenti Definitivi Totale

24 Grafico Presenza media giornaliera in I.P.M. nell'anno Composizione percentuale secondo la posizione giuridica. Italiani. Definitivi 51% In attesa di primo giudizio 37% Appellanti 9% Ricorrenti 3% Grafico Presenza media giornaliera in I.P.M. nell'anno Composizione percentuale secondo la posizione giuridica. Stranieri. Ricorrenti 2% Definitivi 19% Appellanti 16% In attesa di primo giudizio 63% Grafico Presenza media giornaliera in I.P.M. nell'anno Composizione percentuale secondo la posizione giuridica. Totale. Definitivi 35% In attesa di primo giudizio 51% Ricorrenti 2% Appellanti 12% 21

25 Con riferimento all età, si distingue tra detenuti minorenni e giovani adulti; questi ultimi sono soggetti maggiorenni che hanno commesso il reato da minorenni, e che, secondo quanto stabilito dalla legge, sono seguiti dai servizi penali minorili fino al compimento del ventunesimo anno di età. Dall analisi dei dati, si osserva che nell anno 2002 l utenza italiana aveva un età media pari a 18,2 anni, essendo costituita da giovani adulti per il 60%, da minori tra i sedici e diciassette anni per il 36% e soltanto per il restante 4% da minori di età compresa tra i quattordici e i quindici anni. Per quanto riguarda, invece, i detenuti stranieri, questi ultimi avevano un età media più bassa, ossia pari a 17 anni, essendo in prevalenza minorenni (il 21% tra i quattordici e i quindici anni e il 47% tra i sedici e i diciassette anni) e per il 32% giovani adulti. Grafico Presenza media giornaliera in I.P.M. nell'anno Composizione percentuale secondo la classe d'età. Stranieri 21% 47% 32% Italiani 4% 36% 60% 0% 20% 40% 60% 80% 100% anni anni giovani adulti La presenza in I.P.M. a fine anno Nella tabella 2.4 sono riportati i dati relativi ai minori presenti in I.P.M. alla fine dell anno 2002, disaggregati secondo il reato più grave, la posizione giuridica e la nazionalità. I dati si riferiscono a tutti i soggetti in carico agli I.P.M. e, quindi, sia a quelli 22

26 fisicamente presenti sia a quelli temporaneamente assenti (ad esempio in permesso premio o in ricovero ospedaliero). Dall analisi dei dati relativi ai reati, si nota la prevalenza dei soggetti presenti per reati contro il patrimonio (62%), ed in particolare furto aggravato, rapina e rapina aggravata; rilevante è, inoltre, il numero dei detenuti per violazione delle disposizioni contenute nel D.P.R.309/90 in materia di stupefacenti (23%); più basso il numero dei detenuti per reati contro la persona (12%) o per altri tipi di delitti (3%). Tabella 2.4 Presenza negli Istituti penali per i minorenni al 31 dicembre 2002, secondo il reato, la posizione giuridica e la nazionalità. Reati Custodia cautelare Espiazione pena Totale Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale Contro la persona Omicidio Omicidio tentato Omicidio agg.to Omicidio praeterintenzionale Sequestro di persona Violenza sessuale Molestie Rissa Contro il patrimonio Rapina Rapina agg.ta Rapina tentata Rapina tentata agg.ta Furto Furto agg.to Furto tentato agg.to Estorsione Estorsione tentata Ricettazione Contro lo Stato e l'ordine pubblico Favoreggiamento Ass. ne per delinquere di st. mafioso Contro l'economia e la fede pubblica Violazione legge stupefacenti Altri reati Violazione legge armi Violazione legge immigrazione Totale complessivo

27 Grafico Presenti in I.P.M. al , secondo la categoria di reato. Violazione legge stupefacenti 23% Altri reati 1% Contro la persona 12% Contro lo Stato e l'ordine pubblico 2% Contro il patrimonio 62% Gli ingressi in I.P.M. Passando a considerare i movimenti registrati negli I.P.M. (dati di flusso), nella tabella 2.5 sono riportati i dati relativi agli ingressi negli anni L analisi della serie storica evidenzia come all aumento registrato nel primo triennio in esame sia seguita una fase di diminuzione, di lieve entità tra il 1994 e il 1999, più accentuata negli anni successivi. Disaggregando secondo la nazionalità, si osserva come, a partire dal 1997, gli ingressi di minori stranieri in I.P.M. siano in numero superiore rispetto a quelli degli italiani. Negli ultimi due anni in esame entrambe le componenti dell utenza diminuiscono. Anche la componente femminile (15% nell anno 2002) è in diminuzione. 24

28 Tabella 2.5 Ingressi negli Istituti penali per i minorenni negli anni , secondo la nazionalità e il sesso. ANNI Italiani Stranieri Totale m f mf m f mf m f mf Grafico Ingressi in I.P.M. negli anni , secondo la nazionalità Italiani Stranieri Totale Nella tabella 2.6 sono stati esplicitati i motivi dell ingresso in I.P.M.; si tratta, nella maggior parte dei casi (84,3%), di nuove immatricolazioni, ossia di soggetti che al momento dell ingresso in I.P.M. non avevano a carico procedimenti penali per i quali erano già transitati in I.P.M. o in strutture detentive per adulti. La maggior parte di essi (52%) proviene da un centro di prima accoglienza. 25

29 Tabella 2.6 Ingressi negli Istituti penali per i minorenni nell anno 2001, secondo il motivo, la nazionalità e il sesso. Ingressi ITALIANI STRANIERI TOTALE M F MF M F MF M F MF Nuovi ingressi Dalla libertà per ordinanza di custodia cautelare Da Centro di prima accoglienza Da permanenza in casa Da collocamento in comunità Dalla libertà per ordine di esecuzione pena Da affidamento in prova al Servizio Sociale Da detenzione domiciliare Da libertà controllata Da liberazione condizionale Rientri in istituto Da permanenza in casa Da collocamento in comunità Da affidamento in prova al servizio sociale Da detenzione domiciliare Dagli arresti domiciliari Trasferimenti da strutture per adulti Totale ingressi Grafico Ingressi in I.P.M. nell'anno Composizione percentuale secondo la tipolgia di ingresso. Rientri 5,4% Trasferimenti da strutture per adulti 10,2% Nuovi ingressi 84,3% 26

30 Il 5,4% degli ingressi in I.P.M. nell anno 2002 riguarda, invece, soggetti che in passato già erano stati detenuti in I.P.M. (nello stesso anno o in anni precedenti) e che erano usciti per applicazione di una misura cautelare non detentiva o per una misura alternativa alla detenzione. Il restante 10,2% è, infine, costituito da soggetti che hanno fatto ingresso in strutture detentive per adulti e che, per competenza, sono stati trasferiti in un istituto penale per i minorenni. Con riferimento alla distribuzione territoriale degli ingressi in I.P.M., dall analisi del grafico 2.10 si rileva, così come già osservato a proposito della presenza media giornaliera, la prevalenza degli istituti di Milano e Roma. Seguono Torino e Bologna al Nord, Firenze al Centro, Nisida (NA) e Bari al Sud, Palermo e Catania nelle Isole. Grafico Ingressi negli Istituti penali per i minorenni nell'anno 2002, secondo la nazionalità Stranieri Italiani Milano Torino Treviso Bologna Firenze Roma L'Aquila Nisida Airola Bari Lecce Potenza Catanzaro Palermo Catania Acireale Quartucciu Le uscite da I.P.M. Considerando, infine, i movimenti in uscita dall I.P.M., nei grafici 2.11 e 2.12 è riportata la composizione percentuale secondo il motivo, distinguendo le uscite dei soggetti in custodia cautelare da quelle dei condannati in espiazione di pena. 27

31 Dall analisi si osserva che, nell anno 2002, la maggior parte delle uscite dei soggetti in custodia cautelare è avvenuta per trasformazione della misura (36%); seguono quelle per decorrenza dei termini (29%) e per revoca della custodia (16%). Le uscite dei soggetti condannati con sentenza definitiva sono avvenute perché era stata espiata la pena (48%), per applicazione di misure alternative alla detenzione (24%) o per altri motivi (28%), quali, ad esempio, la concessione della liberazione anticipata o il differimento dell esecuzione della pena. Si precisa che, oltre ai motivi di uscita sopra considerati, il 10% circa delle uscite da I.P.M. nell anno 2002 ha riguardato soggetti che, per competenza, sono stati trasferiti in strutture penali per adulti. Grafico Uscite di soggetti in custodia cautelare nell'anno Composizione percentuale secondo il motivo. Remissione in libertà 17% Per messa alla prova 2% Trasformazione misura cautelare 36% Decorrenza dei termini 29% Revoca custodia cautelare 16% Grafico Uscite di soggetti in espiazione di pena nell'anno Composizione percentuale secondo il motivo. Altro 28% Per misura alternativa 24% Espiazione della pena 48% 28

32 3. GLI UFFICI DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI. Premessa. I dati relativi all'utenza degli Uffici di servizio sociale per i minorenni (U. S. S. M.) sono rilevati trimestralmente attraverso specifiche schede di rilevazione, che prevedono l indicazione dei soggetti 1 segnalati dall Autorità Giudiziaria, dei soggetti segnalati che sono stati presi in carico dall U.S.S.M. e degli interventi attuati in esecuzione dei provvedimenti dell Autorità Giudiziaria. L'indagine statistica è stata avviata nell'anno I soggetti segnalati e presi in carico. Dall analisi dei dati riportati nella tabella 3.1, relativi al periodo , si osserva che l utenza degli Uffici di servizio sociale per i minorenni è in gran parte di nazionalità italiana (nel 2002, il 71% dei segnalati ed il 77% dei presi in carico). Se si leggono i dati in ottica temporale e si considera la composizione percentuale dei soggetti segnalati e presi in carico secondo la nazionalità (tabella 3.1a), si nota come, nel quinquennio in esame, l incidenza percentuale dei minori stranieri sul totale dell utenza degli Uffici di servizio sociale per minorenni sia in aumento (con riferimento ai soggetti presi in carico dal 6% del 1998 al 14% del 2002). Tabella 3.1 Soggetti segnalati dall Autorità Giudiziaria e soggetti presi in carico dagli USSM per nazionalità. Anni Soggetti segnalati Soggetti presi in carico Anni Italiani Nomadi Stranieri Totale Italiani Nomadi Stranieri Totale L aggregazione annuale dei dati è ottenuta dalla somma dei soggetti segnalati/presi in carico nei quattro trimestri dell anno; pertanto, uno stesso soggetto segnalato/preso in carico in trimestri differenti risulta conteggiato più volte. 29

33 Tabella 3.1a Composizione percentuale dei soggetti segnalati dall Autorità Giudiziaria e dei soggetti presi in carico dagli USSM secondo la nazionalità. Anni Anni Soggetti segnalati Soggetti presi in carico Italiani Nomadi Stranieri Totale Italiani Nomadi Stranieri Totale % 12% 9% 100% 87% 7% 6% 100% % 13% 9% 100% 86% 8% 6% 100% % 13% 13% 100% 81% 10% 9% 100% % 10% 16% 100% 79% 9% 12% 100% % 11% 18% 100% 77% 9% 14% 100% Grafico Composizione percentuale dei soggetti segnalati dall'autorità Giudiziaria agli Uffici di servizio sociale per i minorenni nell'anno 2002 secondo la nazionalità Nomadi 11% Stranieri 18% Italiani 71% Grafico 3.1a - Composizione percentuale dei soggetti presi in carico dagli Uffici di servizio sociale per i minorenni nell'anno 2002 secondo la nazionalità. Nomadi 9% Stranieri 14% Italiani 77% 30

34 Dividendo il numero dei soggetti presi in carico per il numero dei segnalati (tabella 3.1b), si ottiene un rapporto che potrebbe essere considerato un indicatore della capacità di intervento degli U. S. S. M. rispetto alle esigenze del territorio. Nell anno 2002 questo indicatore assume il valore del 64%, superiore ai valori degli anni precedenti. Disaggregando per nazionalità, l indicatore, nell'ultimo triennio, passa dal 47% al 53% per i nomadi e dal 42% al 50% per gli stranieri; nel 2002 sale al 70% il valore relativo agli italiani, in ulteriore aumento rispetto all'anno Tabella 3.1b Rapporti percentuali tra soggetti presi in carico dagli U. S. S. M. e soggetti segnalati dall A. G., per nazionalità. Anni Presi in carico/segnalati Anni Italiani Nomadi Stranieri Totale % 36% 40% 61% % 39% 41% 62% % 47% 42% 59% % 58% 46% 63% % 53% 50% 64% Con riferimento alle caratteristiche demografiche dell utenza dell U.S.S.M. e in particolare al sesso, si osserva la prevalenza della componente maschile: nel 2002, l'86,3% dei segnalati e l 88,2% dei presi in carico. Nelle tabelle 3.2 e 3.2a è riportata l incidenza percentuale dei soggetti di sesso femminile rispettivamente sul totale dei soggetti segnalati e dei presi in carico. Dall analisi si osserva anzitutto che la componente femminile ha una notevole incidenza (il 50% circa) tra l utenza di etnia nomade. Più bassa è invece la presenza femminile nelle altre due componenti: con riferimento ai soggetti presi in carico nel 2002, l 8,5% per gli italiani, il 7,2 % per gli stranieri. Nel grafico 3.3 sono riportate le curve che rappresentano l andamento dell incidenza della componente femminile sul totale dei segnalati e dei presi in carico. 31

35 Dall esame si osserva che l incidenza della componente femminile è maggiore tra i soggetti segnalati che tra quelli presi in carico e che, quindi, l U.S.S.M. fornisce una maggiore risposta alle segnalazioni di soggetti di sesso maschile. Si osserva, allo stesso tempo, in ottica temporale, che la differenza tra i due indici si è notevolmente ridotta negli ultimi due anni in esame, passando dal 4,3% del 1998 all 1,9% degli anni Tabella 3.2 Incidenza percentuale dei soggetti segnalati di sesso femminile sul totale dei segnalati, secondo la nazionalità. Anni Anni ITALIANI NOMADI STRANIERI TOTALE ,2% 53,1% 8,0% 13,0% ,3% 54,9% 8,2% 13,4% ,4% 53,2% 10,2% 14,3% ,3% 49,1% 9,0% 12,5% ,3% 50,6% 9,4% 13,7% Tabella 3.2a Incidenza percentuale dei soggetti presi in carico di sesso femminile sul totale dei presi in carico, secondo la nazionalità. Anni Anni ITALIANI NOMADI STRANIERI TOTALE ,0% 43,7% 4,9% 8,6% ,1% 43,7% 9,1% 9,3% ,6% 45,3% 6,8% 11,4% ,4% 42,3% 7,0% 10,6% ,5% 48,1% 7,2% 11,8% 32

36 Grafico 3.2 Composizione percentuale dei soggetti segnalati e presi in carico dagli U.S.S.M. nell anno 2002, secondo il sesso. Presi in carico 88,2% 11,8% maschi f emmine Segnalati 86,3% 13,7% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Grafico 3.3 Incidenza percentuale della componente femminile sul totale dei soggetti segnalati e presi in carico dagli USSM. Anni ,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% Segnalati Presi in carico Con riferimento alla posizione giuridica, nel 2002 il 74,4% dei soggetti segnalati dall Autorità Giudiziaria era a piede libero; per i presi in carico, questa percentuale è pari al 71,5%. Nelle tabelle 3.3 e 3.3a e nel grafico 3.4 si riporta, riferita ai dati sulla posizione giuridica, l analisi in precedenza sviluppata con riferimento al sesso. Dall esame del grafico 3.4 si osserva che l incidenza dei minori a piede libero è maggiore tra i soggetti segnalati che tra quelli presi in carico. A questo proposito, si osserva che l intervento dell assistente sociale è previsto in tutte le fasi del procedimento penale, ma, nei casi in cui al soggetto viene applicata una misura cautelare, tale intervento assume una particolare valenza educativa. 33

37 Anche in questo caso, la differenza tra i due indici si è ridotta negli ultimi due anni, verosimilmente grazie all assunzione di nuovo personale negli Uffici di servizio sociale per i minorenni. Tabella 3.3 Incidenza percentuale dei soggetti a piede libero segnalati rispetto al totale segnalati, per nazionalità. Anni Anni ITALIANI NOMADI STRANIERI TOTALE ,6% 43,4% 50,8% 69,5% ,4% 47,1% 47,6% 69,3% ,9% 58,0% 50,8% 72,6% ,8% 56,3% 60,0% 73,5% ,2% 63,5% 58,5% 74,4% Tabella 3.3a Incidenza percentuale dei soggetti a piede libero presi in carico rispetto al totale presi in carico, per nazionalità. Anni Anni ITALIANI NOMADI STRANIERI TOTALE ,1% 37,8% 37,6% 62,5% ,5% 37,6% 35,4% 59,8% ,9% 47,7% 40,4% 65,7% ,7% 62,8% 51,1% 71,6% ,5% 61,2% 51,2% 71,5% Grafico 3.4 Incidenza percentuale dei soggetti a piede libero sul totale dei soggetti segnalati e presi in carico dagli USSM. Anni ,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Segnalati Presi in carico 34

38 Gli interventi. In questa sezione si analizzano gli interventi attuati dagli U.S.S.M. nei confronti dei soggetti presi in carico, in esecuzione dei provvedimenti dell Autorità Giudiziaria. Appare opportuno specificare che la rilevazione statistica considera tutti gli interventi effettuati dagli Uffici di servizio sociale, anche quelli in favore di soggetti presi in carico negli anni precedenti e per i quali i progetti di intervento sono proseguiti nell'anno a. Le misure cautelari I dati riportati nella tabella 3.4 e rappresentati nel grafico 3.5 riguardano gli interventi attuati a seguito dell applicazione delle misure cautelari ex D.P.R. 448/88: prescrizioni (art.20), permanenza in casa (art.21), collocamento in comunità (art.22) e custodia cautelare (art.23). Dall analisi dei dati si rileva che per l'utenza di nazionalità italiana prevale l applicazione di misure cautelari non detentive, ossia prescrizioni (27%), permanenza in casa (27%) e collocamento in comunità (28%); per i nomadi e per gli stranieri è, invece, maggiormente applicata la custodia cautelare. Tabella 3.4 Interventi attuati dagli U. S. S. M. per applicazione di misure cautelari e nazionalità e sesso dei soggetti. Anno Italiani Nomadi Stranieri Totale Interventi MF F MF F MF F MF F Per art.20 prescrizioni Per art.21 permanenza in casa Per art.22 collocamento in comunità Per art.23 custodia cautelare

39 Grafico Interventi attuati dagli U. S. S. M. per applicazione di misure cautelari, secondo la nazionalità dei soggetti. Anno Italiani Nomadi art.22 28% art.23 18% art.20 27% art.21 27% art.23 41% art.22 19% art.20 11% art.21 29% Stranieri Totale art.23 48% art.20 12% art.21 10% art.23 27% art.20 22% art.22 30% art.22 28% art.21 23% b. La sospensione del processo e messa alla prova (art.28 D.P.R. 448/88). Gli interventi per applicazione dell istituto giuridico previsto dall art.28 D.P.R.448/88 rappresentano una parte importante del lavoro svolto dagli Uffici di servizio sociale per minorenni. L elaborazione del progetto di messa alla prova e la successiva applicazione richiedono un particolare investimento di risorse ed energie da parte dei Servizi e, forse più di ogni altra forma di intervento, non possono prescindere da un coinvolgimento cosciente e responsabile dei minori interessati. Tabella 3.5 Interventi attuati dagli U. S. S. M. per applicazione dell art.28 D.P.R. 448/88. Anno INTERVENTI Italiani Nomadi Stranieri Totale MF F MF F MF F MF F Applicazione art Elaborazione progetti art.28 in fase di udienza preliminare in fase di udienza dibattimentale in fase di udienza di Corte d Appello