ALLEGATO 2: PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO

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1 DIREZIONE GENERALE SVILUPPO E TERRITORIO DIREZIONE AMBIENTE E GESTIONE RIFIUTI P.O. VIA, AIA, ARIA PREMESSA ALLEGATO 2: PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO Nell Allegato II al D.M Linee-guida recanti i criteri per l'individuazione e l'utilizzazione delle Migliori tecniche disponibili (ex art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 372/1999) LINEE GUIDA IN MATERIA DI SISTEMI DI MONITORAGGIO IPPC - (Prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento). Decreto legislativo n. 372/1999, art. 3, comma 2. Elementi per l'emanazione delle linee-guida per l'identificazione delle Migliori tecniche disponibili. Sono contenute tutti le azioni e interventi da valutare e attuare per il monitoraggio degli inquinanti in aria, acqua, per il monitoraggio acustico e dei rifiuti. Ai sensi del comma 4, art. 4 del D.Lgs.n 59/2005: Per le discariche di rifiuti da autorizzare ai sensi del presente decreto, si considerano soddisfatti i requisiti tecnici di cui al presente decreto se sono soddisfatti i requisiti tecnici di cui al decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36., si considera il D.Lgs. n. 36/2003 come linea guida nazionale. La ditta dovrà attenersi al PMeC presentato riferito sia ai due nuovi lotti (III e IV) dell ampliamento della discarica Il Pago attualmente in fase di realizzazione che alla gestione post operativa dei lotti (I e II) la cui volumetria di abbancamento rifiuti è esaurita nel mese di dicembre Con riferimento ed in coerenza con quanto riportato nel Bref comunitario, il piano di controllo di un impianto è definibile come "l'insieme di azioni svolte dal gestore e dall'autorità di controllo che consentono di effettuare, nelle diverse fasi della vita di un impianto o di uno stabilimento, un efficace monitoraggio degli aspetti ambientali dell'attività costituiti dalle emissioni nell'ambiente e dagli impatti sui corpi recettori, assicurando la base conoscitiva che consente in primo luogo la verifica della sua conformità ai requisiti previsti nell Autorizzazione". Le sue finalità primarie sono quindi: la valutazione di conformità rispetto ai limiti emissivi prescritti; la raccolta dei dati ambientali richiesti dalla normativa IPPC e da altre normative europee e nazionali nell'ambito delle periodiche comunicazioni alle autorità competenti. Le modalità di misura, gli strumenti, la scelta delle metodiche di analisi e quant altro necessario per un corretto monitoraggio degli aspetti valutati come rilevanti saranno conformati alle Linee Guida e a quanto previsto dalla Normativa vigente. PRESCRIZIONI GENERALI La ditta dovrà confermare o meno, ovvero dichiarare qualora non lo avesse fatto in precedenza, i metodi di campionamento e analisi che comunque dovranno essere allegati alla comunicazione. Ciò permetterà di C:\DOCUMENTS AND SETTINGS\PC-TFALCHI\DESKTOP\01_ATTI\HERA-ALL.2ATTO DOC PROVINCIA DI FIRENZE - VIA MERCADANTE, FIRENZE FA CODICE FISCALE PARTITA IVA

2 valutare, per ogni metodica, l idoneità allo scopo (in relazione al valore limite del parametro), la precisione, l esattezza e l incertezza intorno al valore limite. Tali informazioni dovranno essere contenute nel metodo, o comunque precisate al fine di completare la valutazione di coerenza delle metodiche utilizzate (campo di applicazione, limite di rilevabilità) fatta da ARPAT in prima istanza all atto della dichiarazione da parte dell Azienda del metodo analitico previsto. Dovrà essere comunicato alla Provincia di Firenze ed alla Ditta da parte di ARPAT con congruo anticipo (almeno 20 gg) la data e gli orari di attuazione dei controlli. In alternativa la soc. Hera dovrà trasmettere ENTRO 60 GG DAL RICEVIMENTO DEL PRESENTE ATTO, il programma dei campionamenti con la eventuale comunicazione di variazione almeno 20 gg prima della data fissata, compatibilmente con i tempi di ricarica dei piezometri. Contestualmente ARPAT dichiarerà i metodi di campionamento e analisi nonché i relativi costi. Dovranno essere corredati i rapporti di prova delle analisi ai piezometri con una relazione sulle modalità di spurgo, ivi compresi i tempi di ricarica (sottoscritta dal tecnico che ha presieduto alle operazioni), al fine di meglio correlare i dati con le caratteristiche dell acquifero A seguito degli esiti del piano di monitoraggio potranno essere variate le modalità di autocontrollo e controllo nonché le periodicità previste per ogni parametro. La restituzione dei risultati analitici ottenuti dall Azienda con l autocontrollo dovrà prevedere preliminarmente un livello di azione, che se superato farà scattare, entro al massimo 15 giorni, da parte dell Azienda la comunicazione ad ARPAT dell accaduto. Dovranno essere indicate le modalità di registrazione/archiviazione e i tempi di conservazione dei dati, nonché la procedura di gestione delle non conformità. Le informazioni da inviare all'autorità competente dovranno essere trasmesse in formato elettronico e cartaceo e i dati rilevati dovranno essere espressi sia in forma tabellare che in forma grafica. Fatto salvo quanto indicato per le acque sotterranee, la Ditta dovrà comunicare le c.d. anomalie entro 5 giorni dalla data di completamento delle analisi, e comunque in tempi non superiori ai 30 giorni dal momento del prelievo. La Ditta dovrà provvedere alle opportune azioni e comunicazioni previste nell ambito della normativa di settore in materia di bonifica dei siti inquinati. Il report dei dati ambientali e dei consumi, dovrà essere fornito a questa Provincia di Firenze, al Comune di Firenzuola ed all ARPAT entro il 30 APRILE DI OGNI ANNO con riferimento ai dati dell anno precedente. Il report dovrà avere inoltre allegati la copia degli autocontrolli effettuati dalla Ditta sulle varie matrici di emissione, così come individuate nel presente Allegato. Il report dovrà essere fornito sia in formato cartaceo, che in formato elettronico su supporto CD. Il trend relativo all'andamento dei consumi (energia, risorsa idrica, produzione rifiuti) dovrà riportare con continuità anche l'andamento degli anni precedenti a quello trasmesso (a partire dall'anno della prima comunicazione), accompagnato da osservazioni sugli andamenti. La restituzione dei risultati analitici dovrà essere correlata dal riferimento alle metodiche utilizzate e all incertezza dei metodi rispetto ai valori limite. Dovranno essere trasmessi i dati del monitoraggio (che non mostrano anomalie) nella relazione, opportunamente commentati e corredati di tabelle che permettano di verificare anche eventuali trend. Oltre alle anomalie e/o malfunzionamento dei macchinari del ciclo produttivo, devono essere indicate le eventuali procedure da seguire nel caso di eventuali sversamenti di materiale liquido, nel caso di miscelazione di sostanze non compatibili, ecc Fatto salvo quanto già indicato espressamente nell Allegato II del D.Lgs. n. 36/2003, di seguito si riportano alcune prescrizioni specifiche nei vari comparti ambientali. PAG. 2

3 In relazione ai metodi di misura, questi potranno variare, sia su proposta ARPAT che dell Azienda, e, comunque, tali variazioni risultano poco significative, rispetto all autorizzazione IPPC. COMPARTO: Emissioni in atmosfera Emissioni convogliate: da fumi di combustione torcia ed impianto di produzione di energia elettrica. La Ditta non è titolare del primo punto di emissione (E1), attualmente in esercizio. Pertanto il gestore della discarica non potrà farsi carico di campionare emissioni (E1) di proprietà e gestite dal Gruppo ICQ spa. Per quanto riguarda il nuovo motore di produzione energia elettrica (punto di emissione E2) e l eventuale terzo motore (punto di emissione E3) Hera S.p.A. ne prenderà in capo la titolarità garantendo i controlli come sotto riportati. Punto di emissione Punto E2 ed E3 PARAMETRI ANALITICI RICERCATI NELLE EMISSIONI CONVOGLIATE Fase di provenienza Scarico motori combustione interna (625 KWe) Altezza minima (m) Durata massima (h/giorno) 6 24 Parametri Unità di misura misure della Ditta restituzione dei dati REPORT Portata Nm3/h Polveri (valore medio per un periodo di campionament o di 1 ora) mg/nm3 Acido cloridrico (HCl) mg/nm3 Carbonio organico totale (C. tot.) mg/nm3 Acido fluoridrico (HF) mg/nm3 Ossidi di azoto (NOx) mg/nm3 Monossido di carbonio (CO) mg/nm3 Ossidi di zolfo mg/nm3 SOx NOTA: I limiti di emissione si intendono rispettati qualora, per ogni sostanza inquinante, sia rispettato il valore di flusso di massa, determinato dal prodotto della portata per la concentrazione, fermo restando l obbligo del rispetto dei valori massimi per il solo parametro di concentrazione. Captazione del biogas prodotto Si prende atto di quanto proposto dalla Ditta, per la gestione delle anomalie emerse dai controlli analitici sulle emissioni diffuse ovvero nel caso i valori riscontrati dovvesero superare i livelli di guardia, relativamente alla verifica del corretto funzionamento dell impianto di estrazione del biogas e del relativo sistema di trattamento (motore/torcia). I controlli saranno mirati a verificare le condizioni ottimali di depressione internamente al corpo discarica con l utilizzo di un misuratore di pressione/depressione portatile sui punti di campionamento previsti. Saranno verificati inoltre i valori di portata di biogas estratto in base al tenore di metano ed ossigeno presenti nel biogas e confrontati ai valori di pressione/depressione riscontrati al fine di ottimizzare (incrementare o ridurre) i valori di portata. In caso si riscontrino parti del corpo discarica prive di un sistema di estrazione efficace si predisporranno gli interventi di ripristino/sostituzione dello stesso (perforazione di nuovi pozzi di estrazione, ecc.). Emissioni diffuse: PAG. 3

4 Il campionamento verrà eseguito con le modalità previste ed individuate al paragrafo B del PMeC Elaborato 5 approvato. I parametri ricercati saranno i Composti Organici Volatili ed i Composti Organici Solforati. PARAMETRI ANALITICI RICERCATI NELLA DETERMINAZIONE DELLE EMISSIONI DIFFUSE Parametro analitico Unità PDC n. 2 campionatori (canister) con prelievo della durata di 6 giorni (in alternativa 3 da 48 ore) a Monte ed a Valle della direttrice prevalente dei venti Metano ppm COMPOSTI ORGANICI VOLATILI Livelli di guardia [µg/m3] Limite di attenzione (*) TLV/TWA/100 [µg/m3] (**) TOC [µg/m3] 1,1,1,-Tricloro Etano µg/m ,1,2,2-Tetracloro Etano µg/m ,1,2-Tricloro Etano µg/m ,1,2-Tricloro-2,2,1-Trifluoro Etano µg/m ,1,-Dicloro Etano µg/m ,1-Dicloro Etilene µg/m ,2- Dicloro Propano µg/m ,2,4-Tricloro Benzene µg/m ,2,4-Trimetil Benzene µg/m ,2,-cis-Dicloro Etilene µg/m ,2-Dibromo Etano µg/m3 1,2-Dicloro Benzene µg/m ,2-Dicloro Etano µg/m ,2-Dicloro-1,1,2,2,-Tetrafluoro Etano µg/m ,3,5-Trimetil Benzene µg/m ,3-cis-Dicloro Propene µg/m3 1,3-Dicloro Benzene µg/m3 1,3-trans-Dicloropropene µg/m3 1,4-Dicloro Benzene µg/m Benzene µg/m3 10*** Bromo Metano µg/m3 390 Cloro Benzene µg/m Cloro Etano µg/m Cloro Metano µg/m Cloroformio µg/m Cloruro di Vinile µg/m Dicloro Difluoro Metano µg/m Dicloro Metano µg/m PAG. 4

5 Esacloro Butadiene µg/m3 2,1 Etil Benzene µg/m meta ilene + para ilene µg/m orto ilene µg/m Stirene µg/m3 Tetracloro Etilene µg/m Tetracloro Metano µg/m Toluene µg/m Tricloro Etilene µg/m Tricloro Fluoro Metano µg/m COMPOSTI ORGANICI SOLFORATI (mercaptani, solfuri µg/m3 e disolfuri) Metil Mercaptano µg/m3 50 9,8 0,04 Etil Mercaptano µg/m3 13 2,5 Dimetil Solfuro µg/m3 3,7 Dimetildisolfuro µg/m3 Carbonio Disolfuro µg/m n-propil Mercaptano µg/m3 0,2 Tiofene µg/m3 2,6 Dietil Solfuro µg/m3 17,7 n-butil Mercaptano µg/m3 1,6 Tetraidro Tiofene µg/m3 Diallil Solfuro µg/m3 0,5 (*) TLV/TWA: limiti di esposizione degli operatori - fonte WHO (**) TOC: soglia di percezione olfattiva (***) Benzene: Valore indicativo i parametri evidenziati in giallo rappresentano gli analiti utilizzati come limite di attenzione I Livelli di Guardia (marker) individuati sono i seguenti: - Benzene: 10 µg/mc (valore indicativo): Cloruro di Vinile 100 µg/m3; Stirene > 1600 µg/m3; Metil Mercaptano 50 µg/m3. Si propone di utilizzare il limite di guardia del benzene come valore indicativo in quanto influenzato dal traffico veicolare. Si prende atto di quanto proposto dalla Ditta in caso di anomalia le modalità operative sono descritte al par. B del PMeC Elaborato 5 approvato. Nel caso di anomalie evidenziate dalle indagini nei punti E2 ed E3, saranno attuati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria atti a garantire o ripristinare nel minore tempo possibile il regolare funzionamento dell impianto. Nel caso di anomalie emerse dai controlli analitici fughe biogas dal terreno, nel caso i valori riscontrati dovessero superare i Livelli di Guardia (marker) si opererà come descritto al punto B del PMeC Elaborato 5 approvato. PAG. 5

6 PARAMETRI ANALITICI RICERCATI NELLE ANALISI DI CONTROLLO FUGHE BIOGAS NEL TERRENO Parametro analitico u.m. Limite di guardia operativa e post operativa frequenza Analisi ricerca fughe sottosuolo 4 punti di campionamento Metano %vv 7 x Composti organici volatili (come C) mg/nm3 Idrocarburi totali (come carbonio) mg/nm3 Composti organici Clorurati (come carbonio) mg/nm3 x ANALISI DEL BIOGAS IN INGRESSO ALL IMPIANTO DI COMBUSTIONE Prelievo eseguito nel Punto di arrivo delle linee di aspirazione Parametri ricercati potere calorifico inferiore potere calorifico superiore Frequenza operativa: mensile Frequenza postoperativa:semestrale Frequenza operativa e post operativa: CH 4 CO 2 O 2 NH 3 H 2 composti organici clorurati totali cloro totale fluoro totale Azoto nitrico HCl HF H 2 S composti organici aromatici idrocarburi aromatici totali Inquinamento atmosferico, maleodoranze: La Ditta Hera spa, qualora vengano segnalate maleodoranze nella zona della discarica per odori che potrebbero da questa derivare, dovrà immediatamente effettuare una verifica della gestione dell impianto e darne comunicazione (per mezzo di una relazione in cui descrivere l attività svolta nella discarica, le verifiche effettuate e i provvedimenti adottati, se necessari) al Comune di Firenzuola, alla Provincia P.O. VIA, AIA e Aria ed all Arpat Servizio sub provinciale Mugello Piana di Sesto. PAG. 6

7 COMPARTO: Scarichi Idrici Per gli scarichi in acque superficiali i parametri e le frequenze sono le seguenti, effettuando il seguente piano di monitoraggio sulle acque superficiali, secondo quanto previsto nel Piano di Monitoraggio presentato dall azienda ed approvato dal presente atto: Parametri per il monitoraggio delle acque superficiali nei corpi recettori (Torrente Diaterna monte, Torrente Diaterna valle CONTROLLI ANALITICI ESEGUITI SULLE ACQUE SUPERFICIALI profilo mensile profilo trimestrale Fase postoperativa: profilo semestrale ph restituzione dei dati REPORT Conducibilità elettrica COD TKN Azoto nitrico Azoto nitroso Cloruri Solfati Fosforo totale Azoto ammoniacale Parametri per il monitoraggio delle acque di drenaggio superficiale (punti di scarico delle 4 canale di collettamento nel torrente Diaterna e acque di prima pioggia) 4 canale di collettamento nel torrente Diaterna e acque di prima Pioggia profilo mensile 4 canale di collettamento nel torrente Diaterna profilo trimestrale restituzione dei dati REPORT Fase postoperativa: profilo semestrale Fase postoperativa: profilo semestrale ph Solidi sospesi totali COD BOD 5 Azoto ammoniacale x Azoto nitroso Azoto nitrico Grassi e oli animali/vegetali x PAG. 7

8 Oli minerali Cloruri Solfati Fosforo totale Alluminio Arsenico Bario Boro Fe Mn Cu Cd Cromo totale Cr VI Hg Nichel Pb Zinco Parametri PARAMETRI ANALITICI RICERCATI NEL PERCOLATO profilo mensile Fase postoperativa: profilo semestrale profilo trimestrale restituzione dei dati REPORT Fase postoperativa: profilo semestrale Volume di percolato smaltito x x ph Conducibilità elettrica COD BOD 5 Cloruri Solfati Oli minerali Fosforo totale Azoto ammoniacale Azoto nitrico As PAG. 8

9 Cu Cd Cr tot Cr VI Hg Ni Se Pb Zn Fen oli Pesticidi Totali (esclusi i fosforati) Pesticidi fosforati Solventi organici aromatici Solventi organici azotati Solventi clorurati Parametri per il monitoraggio dei drenaggi sub-superficiali al di sotto dell'impermeabilizzazione del II Lotto PARAMETRI RICERCATI NEI ACQUE SUB-SUPERFICIALI profilo mensile profilo trimestrale restituzione dei dati REPORT Fase postoperativa: profilo semestrale ph COD Azoto nitrico Azoto nitroso Cloruri Solfati Azoto ammoniacale PAG. 9

10 COMPARTO: Acque sotterranee I parametri da ricercare sono tutti quelli previsti dalle tabelle 1 e 2, allegato 2 del Dlgs. 36/2003. Si rileva che in alcuni casi, riferiti alla serie storica dei dati dei piezometri, sono già presenti valori superiori alle CSC, in maniera pressoché costante, dei parametri; a tale proposito la Società proponente segnala che, per lo meno per i parametri Solfati, Ferro e Manganese, i superamenti sono da attribuirsi alla composizione geologica del terreno. L interpretazione dei dati analitici a seguito dei controlli delle acque sotterraneee sarà la seguente: Dovranno essere adottati, quali valori di azione (ovvero i dati anomali confermati), i dati di COD, Azoto Ammoniacale, Cloruri che superino i 3σ (deviazione standard) rispetto alla media della serie storica dei dati, correlando tale superamento con i valori riscontrati nei piezometri di monte e verificando che non ci siano differenze sostanziali rispetto alla serie storica, facendo riferimento alla documentazione approvata con il presente Atto (del ns. prot. n e del (ns. prot. n del ) costituiranno valori di azioni (con attivazione delle relative procedure previste dall art. 242) i superamenti delle CSC per tutti i parametri determinati, ad eccezione di: solfati, manganese, ferro, per le motivazioni espresse. si ritiene che la procedura adottata, per quanto concerne i parametri piombo, mercurio e cromo, permetta di verificare eventuali problemi connessi con le fasi di campionamento ed analisi, e pertanto, anche se trovati in passato sporadicamente nei piezometri, il loro superamento confermato delle CSC debba essere gestito ai sensi dell art. 242 della parte IV del D.Lgs. n. 152/2006. deve essere ricordato che le metodiche adottate dovranno avere un limite di rilevabilità inferiore alle concentrazioni limite e, per i parametri di cui alla tabella 2 dell allegato n. 5, dovranno essere conformi alla D.Lgs. n. 152/2006. La Ditta Hera spa dovrà condurre la gestione del dato anomalo seconda le seguenti mdalità: la comunicazione del dato anomalo dovrà essere immediatamente comunicata ad ARPAT Servizio sub provinciale Mugello Piana di Sesto, alla Provincia P.O. VIA, AIA e Aria e P.O. Gestione rifiuti e bonifica siti inquinati ed al Comune di Firenzuola, in modo da poter verificare le successive fasi della verifica; Tutti i parametri dovranno essere determinati con metodi analitici i cui limiti di rilevabilità non potranno essere superiori alle CSC, se presenti. Si ricorda che in caso di eventuale superamento delle CSC, di cui alla tabella II dell Allegato V, Titolo V della parte IV del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., dovrà essere attivata la procedura prevista dall art. 242 dello stesso decreto. PAG. 10

11 COMPARTO: Rifiuti RIFIUTI PRODOTTI Per i rifiuti prodotti, riportati nell allegato 1 alla pagina 13, nella sez. rifiuti. Verifica e registrazione dei rifiuti prodotti secondo quanto previsto dalla normativa in materia di registro carico e scarico dei rifiuti (Art. 190 D.Lgs 152/2006).. RIFIUTI CONFERITI CODICI CER U.M. Modalità di misura misure* controlli ARPAT Tutti i codici CER autorizzati Kg Pesata Continuo Biennale Tutti i codici CER autorizzati Controllo organolettico Ogni carico Biennale * Secondo quanto previsto dalla normativa in materia di registro carico e scarico dei rifiuti. Allegato n. 2 parte integrante e sostanziale dell atto n del Autorizzazione Integrata Ambientale IL Responsabile P.O. (Ing. Alessio Nenti) Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del d.lgs n. 10/2002, del t.u n.445/2000 e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa; il documento informatico e memorizzato digitalmente ed e rintracciabile sul sito internet per il periodo della pubblicazione: e presso l Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Firenze L accesso agli atti viene garantito tramite l Ufficio URP ed i singoli responsabili del procedimento al quale l atto si riferisce, ai sensi e con le modalità di cui alla L. 241/90, come modificata dalla L. 15/2005, nonché al regolamento per l accesso agli atti della provincia di Firenze PAG. 11

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