STUDIO TECNICO ING. PIERLUIGI PIETRANGELI - VIA TIBURTO TIVOLI (ROMA) CELL: (+39) FAX: COMUNE DI ROIATE
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1 STUDIO TECNICO ING. PIERLUIGI PIETRANGELI - VIA TIBURTO TIVOLI (ROMA) CELL: (+39) FAX: COMUNE DI ROIATE CITTA' METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE PROGETTO DEFINITIVO Realizzazione di un centro di raccolta dei rifiuti urbani in modo differenziato (ai sensi del D.M. 08/04/2008 e ss.mm.ii.) IL SINDACO IL RUP IL TECNICO N ELABORATO 03b SCALA: DATA: N Revisione del OGGETTO: PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPIANTO PRIMA PIOGGIA
2 PROGETTO DEFINITIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO DI RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI IN MODO DIFFERENZIATO NEL COMUNE DI ROIATE AI SENSI DEL D.M. 8 APRILE 2008 E S.M.I. RELAZIONE TECNICA IMPIANTO PRIMA PIOGGIA redatto a cura dell
3 Pag. 2 di 13 INDICE 1 RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO DI TRATTAMENTO IN LOCO IL PROBLEMA E LA NORMATIVA LA SOLUZIONE L IMPIANTO IL FUNZIONAMENTO DIMENSIONAMENTO CRITERI DI INSTALLAZIONE INDICAZIONI D USO E MANUTENZIONE... 13
4 Pag. 3 di 13 Relazione Tecnica dell impianto di trattamento in loco 1.1 Il problema e la normativa Le acque piovane, scorrendo sulle superfici scoperte impermeabili degli insediamenti, raccolgono le sostanze inquinanti ivi depositate. Il tipo di contaminazione presente varia da: polvere, inerti, sostanze organiche, residui vegetali, idrocarburi ed oli. L inquinamento delle acque di dilavamento dipende dall entità dell evento meteorico ed anche da alcuni fattori tra cui la distanza dall ultimo evento piovoso, il tipo e lo stato della superficie dilavata, la tipologia e la quantità di mezzi normalmente transitante, la distanza da aree produttive con particolari emissioni atmosferiche, l eventuale vicinanza a piazzole rifiuti. Le acque maggiormente inquinate sono quelle della prima frazione di ogni evento meteorico che effettua la pulizia iniziale delle superfici. La legge prevede incombenze diversificate a seconda della tipologia di recapito e fissa il limite massimo della concentrazione di idrocarburi totali in 5 mg/l, per emissione in acque superficiali e 10 mg/l per emissioni in fognatura (Tab. 3 All.5). Si consideri inoltre che spesso le fognature sono sottodimensionate e, durante gli eventi piovosi (soprattutto se si tratta di reti miste), non riescono a smaltire tutte le acque meteoriche provenienti dalle aree impermeabilizzate. Alcune regioni hanno legiferato in materia, introducendo il concetto che le sole prime piogge (di norma individuate come i primi 5 mm di pioggia) debbano essere convogliate in fognatura a distanza di ore dall evento meteorico, con tempo secco. Sulla stessa linea sono orientati numerosi regolamenti emanati dagli enti gestori delle fognature. Presso determinati insediamenti (ad es. parcheggi, stazioni di servizio, depositi di carburanti, ecc.) le prime piogge devono essere pretrattate, prima dell immissione in fognatura. Il problema che si pone è quindi quello di separare le prime piogge (frazione inquinata) dalle seconde piogge (acque incontaminate che possono defluire direttamente al recapito) e poi, previo eventuale pretrattamento, avviarle alla fognatura, trascorse ore dall evento meteorico ed in condizione di clima secco.
5 Pag. 4 di La soluzione La soluzione che proponiamo consente la separazione delle prime piogge, il loro stoccaggio ed il rilancio temporizzato alla rete fognaria, previa separazione dei fanghi e degli oli tramite impianto certificato UNI EN 858. Le seconde piogge, invece, sono avviate direttamente al recettore (sempre mediante la medesima stazione di sollevamento). 1.3 L impianto L impianto si compone essenzialmente di: un pozzetto deviatore, di cemento armato senza giunti, avente un uscita per le prime piogge che lo collega alla vasca d accumulo ed una, posta lateralmente e dotata di sensore, per le seconde piogge da collegare al corpo ricettore; una vasca prefabbricata in cls monoblocco a pianta rettangolare di dimensioni esterne cm. 205x205x216 (H) (Vol. netto 5,5 mc, peso 60 q) per la desabbiazione, l accumulo e il rilancio delle acque di prima pioggia completa di coperchio carrabile (portata 2500 kg\mq) e chiusini in ghisa disinserita D400. una valvola di chiusura automatica vasca di prima pioggia in acciaio inox DN 200 con serraggio mediante galleggiante realizzato in PED e acciaio tipo AISI 304, collocato all ingresso della vasca accumulo, che blocca il deflusso del refluo quando viene raggiunto il volume di prima pioggia. una elettropompa sommergibile per acque modello ECO55250 completa di catena per il sollevamento, cavo in dotazione da mt 5, carcassa corpo pompa e girante in ghisa G25, albero in acciaio inox AISI 416, tenuta meccanica in carburo di silicio contro le abrasioni da polveri e sabbie, motore in bagno d olio in classe F, grado di protezione IP 68. Assorbimento ~ 0,8 kw - Tensione 380 V. un impianto di separazione idrocarburi. La vasca di trattamento è del tipo monolitica rettangolare delle seguenti dimensioni: - Lunghezza 180 cm.; - Larghezza 120 cm.; - Altezza vasca 128 cm.; - Coperchio carrabile di portata 2500 kg/mg
6 Pag. 5 di 13 un filtro a coalescenza in schiuma tecnica filtrante di poliuretano-polietere a celle totalmente aperte e calibrate in 10 ppi, densità 25 kg/mc abbinato a sistema di pulizia mediante aria compressa in controcorrente e racchiuso all interno di telaio in acciaio inossidabile tipo AISI 304. una valvola di sicurezza automatica in acciaio inox DN 110 con chiusura mediante otturatore a galleggiante, all ingresso della vasca di separazione oli, che blocchi il deflusso del refluo in caso di presenza eccessiva oli nella vasca; tale dispositivo è dotato di otturatore a densimetro realizzato in PEAD e acciaio tipo AISI 304. un quadro elettrico a norma con logica PLC adibito alla gestione del sistema da interni completo di sensore elettronico di rilevamento pioggia, allarme acustico visivo di blocco e malfunzionamento predisposizione per sistema di gestione in remoto di impianti di depurazione; un Kit allarme visivo superamento livello max, vasca raccolta oli; un pozzetto d ispezione e campionamento, di cemento armato senza giunti. ; Tubazioni in PVC rigido conformi norma UNI EN tipo SN per condotte di scarico interrate di acque civili e industriali, giunto a bicchiere con anello in gomma, contrassegnati ogni metro con marchio del produttore, diametro, data di produzione e simbolo IIP. Ø 315 mm, SN4;
7 Pag. 6 di 13 Di seguito alcuni particolari del progetto: VALVOLA DI PRIMA PIOGGIA Valvola aperta Valvola chiusa
8 Pag. 7 di 13 FILTRO A COALESCENZA CON OTTURATORE AUTOMATICO
9 Pag. 8 di 13 SCARICO AUTOMATICO IDROCARBURI
10 Pag. 9 di Il funzionamento Con il termine acque di prima pioggia vengono definite le quantità di acqua piovana precipitata nei primi 15 minuti dell evento meteorico; per tali quantità viene definito un valore di riferimento che solitamente è di 5 mm uniformemente presenti sull intera superficie. Il trattamento epurativo e smaltimento di tali acque sarà operato con Impianti di trattamento acque di prima pioggia mirati al raggiungimento dei seguenti obiettivi: separare le acque di prima pioggia da quelle successive trattare adeguatamente le acque di prima pioggia con adeguato sistema epurativo. Durante le precipitazioni piovose l acqua meteorica viene raccolta dai pozzetti con caditoia installati sull area ed incanalata su condotta diretta all impianto, il quale è costituito da pozzetto scolmatore, vasca di raccolta e stoccaggio prima pioggia, vasca disoleatore e pozzetto ispezione finale. Nell Impianto l acqua in arrivo attraverserà il pozzetto scolmatore (ossia un pozzetto a tre vie delle quali la terza via prenderà l acqua di seconda pioggia ), ed affluirà nella vasca di raccolta e stoccaggio prima pioggia fino a riempirla; per decantazione vengono separate sabbie, terricci e tutte le altre materie sedimentabili trascinate dall acqua, le quali si accumuleranno sul fondo vasca. Nella tubazione d ingresso alla vasca, è inserito un tappo otturatore con galleggiante che chiuderà l accesso all acqua di seconda pioggia. Una volta piena la vasca, e quindi raggiunto il massimo livello, il galleggiante di massimo livello azionerà l orologio programmatore (inserito nel quadro comandi elettrico) il quale dopo 24 ore darà consenso all avvio di una elettropompa sommersa, la quale trasferirà lentamente per sollevamento tutta l acqua stoccata alla successiva vasca Disoleatore. L elettropompa sarà regolata in modo che la sua portata sia tale da consentire un lento trasferimento dell acqua stoccata, affinché i ricettori finali (collettori fognari diretti a depuratori centralizzati, canalizzazioni di acque bianche, impianti specifici di trattamento) abbiano tempo di ricevere tutte le quantità derivanti dalle precipitazioni meteoriche che nell assieme simultaneo risulterebbero superiori alla loro potenzialità di recepimento e smaltimento. La successiva acqua in arrivo (ossia l acqua di seconda pioggia ) nelle 24 ore in cui la vasca prima pioggia rimane piena d acqua, verrà incanalata direttamente nella condotta by-pass del pozzetto scolmatore.
11 Pag. 10 di 13 Dopo 24 ore la pompa inserita nella vasca di prima pioggia entrerà in funzione; la quantità di acqua rilanciata dalla pompa verrà regolata da una saracinesca situata nella tubazione di mandata della pompa stessa, e tale regolazione dovrà essere effettuata in modo tale che lo svuotamento dell intera quantità di acqua avvenga in un tempo prestabilito di circa 24 ore. L acqua reflua pompata dalla vasca di prima pioggia verrà trasferita alla vasca Disoleatore. La vasca Disoleatore è divisa internamente in due vani (vano di separazione gravimetrica e vano di filtrazione) attrezzati internamente di filtri adsorbioil (posti in superficie, a pelo libero dell acqua, idonei a catturare e trattenere oli minerali ed idrocarburi flottanti in superficie della vasca stessa) e di filtro a coalescenza (scatolato in acciaio con inserito filtro in poliestere a canali aperti). I Disoleatori sono dimensionati sulla base dei seguenti principi di funzionamento : fase di separazione gravimetrica: il tempo utile minimo per la decantazione dei fanghi sedimentabili è di 4 minuti. La vasca dissabbiatore deve avere un volume minimo risultante dal valore della portata per il tempo utile minimo di decantazione. Il rapporto tra l area superficiale del sedimentatore e la sua colonna d acqua, deve avere un valore massimo di 8 mt; la velocità ascensionale, e cioè il rapporto fra la portata e l area superficiale, non deve essere superiore a 30 mt/ora. fase di disoleazione: il tempo minimo di separazione oli/idrocarburi dall acqua deve essere di 5 minuti. La vasca di disoleazione deve avere un volume minimo risultante dal valore della portata per il tempo utile minimo di separazione oli/idrocarburi. Gli oli minerali /idrocarburi trascinati dall acqua piovana devono essere prudenzialmente calcolati in ragione di 20 mg/litro; tale valore riprodotto per la portata (espressa in litri/ora) determina la quantità oraria di oli/idrocarburi trattenuti nella vasca disoleatore. La quantità oraria di oli/idrocarburi trattenuti nella vasca disoleatore, è da considerare al massimo per 2 ore al giorno, in quanto tale tempo è sufficiente per raccogliere e trascinare con l acqua tutti gli oli ed idrocarburi presenti nel piazzale. Per il calcolo volumetrico di questi manufatti vengono considerati i valori delle precipitazioni atmosferiche; secondo tabelle tecniche applicative a normali precipitazioni piovose è associato un valore di riferimento di 0,5 litri/minuto/mq di piazzale. L acqua reflua dal Disoleatore e l acqua di scolmatura passeranno per il pozzetto d ispezione finale, dal quale partirà la condotta destinata al ricettore finale.
12 Pag. 11 di Dimensionamento Ricordando che per acque di prima pioggia si intendono le quantità di acqua piovana precipitate nei primi 15 minuti dell evento meteorico; per tali quantità viene definito un valore di riferimento che solitamente è di 5 mm uniformemente presenti sull intera superficie. Seguono i parametri assunti alla base del dimensionamento dell impianto: Superficie scolante 820 mq coefficiente di deflusso (superficie impermeabile) 1 intensità di prima pioggia 15 mm/h altezza di prima pioggia 5 mm portata evento meteorico 12,3 mc/h tempo di precipitazione prima pioggia 15 min volume prima pioggia 4,1 mc portata di prima pioggia 0,27 mc/min 4,56 l/s intervallo di trasferimento acqua stoccata 48 h portata di pompaggio e rilancio 0,09 mc/h 0,02 l/s franco di sicurezza per la vasca d accumulo 10% vasca di accumulo 4,51 mc valore di riferimento per le precipitazioni (normali precipitazioni piovose) portata vasca di disoleazione 15 l/s tempo utile per decantazione fanghi sedimentabili 4 min tempo utile per separazione oli/idrocarburi 5 min velocità ascensionale (rapporto fra portata e area superficiale del vano di 30 1,5 l/min/mq portata di trattamento 5,00 l/s portata di scolmatura 10,00 l/s 1 settore (separazione gravimetrica idrocarburi e solidi sedimentabili) 1,2 mc 2 settore (filtrazione a coalescenza) 1,5 mc volume vasca di disoleazione 2,7 mc m/h
13 Pag. 12 di Criteri di installazione L impianto deve essere completamente interrato all aperto, al termine della rete di raccolta delle acque piovane di dilavamento, in una posizione accessibile da parte dei mezzi preposti al trasporto in cantiere, allo scarico ed allo spurgo. A scavo eseguito, i separatori possono essere sistemati su un normale letto di sabbia-ghiaia costipato e livellato (pezzatura max. ghiaia 16 mm spessore strato cm) oppure, se le caratteristiche geotecniche del terreno lo richiedono, su uno strato di magrone leggermente armato. L acqua di scavo va accuratamente drenata. La distanza tra le vasche deve essere di minimo 50 cm per consentirne il montaggio (DIN 4124). Le vasche sono dotate di golfari per la posa da avvitarsi accuratamente per il sollevamento. Prima dell impiego di una autogrù è necessario verificare il peso dell elemento più pesante da scaricare e la distanza di puntellamento della gru dallo scavo. L angolo tra la fune di trasporto e l orizzontale non deve essere inferiore a 60 oppure, analogamente, le funi devono essere lunghe almeno 1,5 volte il diametro della vasca. Il rinterro può generalmente avvenire impiegando materiale di escavazione. In base al carico cui sono sottoposte le vasche (pedonabile, carrabile traffico leggero, carrabile traffico pesante) vanno scelti idonei chiusini del tipo A15, B125 (spessore di 12 cm, per traffico leggero) o D/400 (spessore di 16 cm, per traffico pesante). Il montaggio delle parti tecniche viene eseguito in cantiere. Va predisposto, in idoneo cavidotto, il collegamento elettrico dalla vasca alloggiante la pompa (dotata di apposito foro per il raccordo del cavidotto) e dal pozzetto deviatore, sino al quadro elettrico di comando. La lunghezza dei cavi deve sempre essere tale da consentire l eventuale sostituzione dell apparecchiatura installata nella vasca. Il quadro comandi va posizionato in ambiente interno oppure, se ciò non fosse possibile, in idoneo alloggio/conchiglia nelle immediate vicinanze dell impianto. Prima della messa in funzione occorre pulire accuratamente le vasche da ogni detrito presente e procedere al loro riempimento con acqua pulita. Non è necessario eseguire la prova di impermeabilità in sito in quanto le vasche monolitiche sono certificate ai sensi delle norme DIN 1989.
14 Pag. 13 di Indicazioni d uso e manutenzione All impianto vanno avviate esclusivamente acque piovane. Le operazioni di manutenzione sono a carico del gestore (indicativamente una volta al mese) e di una ditta specializzata (indicativamente una volta l anno). Le operazioni di controllo a carico del gestore sono le seguenti:. apertura dei chiusini. controllo visivo del pozzetto deviatore e del galleggiante in esso installato. eventuale pulizia del pozzetto con rimozione dei detriti presenti. controllo visivo della vasca di accumulo. controllo visivo di eventuale separatore fanghi oli installato. rimozione di eventuali rifiuti o materiali grossolani presenti nell accumulo e nel separatore. lettura dal q.e. delle ore di esercizio della pompa e registrazione dei dati in apposito libro di gestione Le operazioni di controllo a carico di una ditta specializzata sono le seguenti:. controllo ed eventuale pulizia di pozzetto deviatore e vasca/vasche di accumulo. controllo e pulizia di eventuale separatore fanghi oli. controllo dei galleggianti, del quadro comandi e della pompa di scarico Il tecnico
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