Bur n. 33 del 03/04/2018

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1 Bur n. 33 del 03/04/018 (Codice interno: ) DECRETO DEL DIRETTORE DELL' AREA TUTELA E SVILUPPO DEL TERRITORIO n. 7 del 15 febbraio 018 Autorizzazione Integrata Ambientale per attività di cui ai punti.5a,.5b, 5.1 e 5.5 dell'allegato VIII alla Parte II del d.lgs. n. 15/006. Ditta SIMAR Società Metalli Marghera Spa. Installazione di recupero e smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi con sede legale e ubicazione installazione in Via delle Industrie, Venezia Marghera (VE). Modifica. [Ambiente e beni ambientali] Note per la trasparenza: Con il presente provvedimento si modifica l'autorizzazione Integrata Ambientale in possesso della Ditta SIMAR Società Metalli Marghera Spa, già rilasciata con DGRV n. 957 del 8 luglio 015, prevedendo il recupero di rifiuti nella linea di produzione Zinco, a seguito della procedura di verifica di esclusione dall'assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale. Il Direttore (1) VISTA la DGRV n. 77 del , con la quale è stato rilasciato il giudizio favorevole di compatibilità ambientale e contestuale realizzazione del progetto di modifiche gestionali e tecniche dell'impianto di conversione 'KALDO' per la produzione di rame raffinato, presentato dalla Ditta SIMAR Società Metalli Marghera Spa, sito in via delle Industrie a Venezia Marghera (VE); con la medesima DGRV è stata rilasciata anche l'autorizzazione Integrata Ambientale per l'esercizio provvisorio; () VISTA la DGRV 01 del con la quale sono state apportate alcune modifiche non sostanziali alle prescrizioni contenute nella DGRV n. 77/011; (3) VISTA la DGRV n. 957 del , con la quale è stato rilasciato il giudizio favorevole di compatibilità ambientale, contestuale realizzazione del progetto di variante sostanziale con modifiche gestionali e tecniche alla linea di produzione di rame raffinato, sito in via delle Industrie a Venezia Marghera (VE); (4) VISTO che con la medesima DGRV n. 957/015 è stata altresì rilasciata l'autorizzazione Integrata Ambientale per l'esercizio provvisorio, fino alla presentazione del collaudo funzionale, ai sensi dell'art. 5 della L.R. 3/000 finalizzato al rilascio dell'aia, per le attività individuate ai punti.5a,.5b, 5.1 e 5.5 dell'allegato VIII alla Parte Seconda del d.lgs. n. 15/006; (5) CONSIDERATO che la sopra citata DGRV autorizza: 1. l'attività di fusione zinco, preparazione leghe, filo, e laminati, (punto.5b dell'allegato VIII alla Parte II, del d.lgs. n. 15/006);. l'attività di fusione di rame (punto.5a dell'allegato VIII alla Parte II, del d.lgs. n. 15/006), integrata dall'attività di recupero di rifiuti non pericolosi per la produzione di rame nella sezione termica denominata "Forno Kaldo" (punto 5.1 dell'allegato VIII alla Parte II del d.lgs. n. 15/006); 3. la gestione di rifiuti pericolosi e non pericolosi (operazioni di smaltimento di cui ai punti D13, D14, D15 dell'allegato B alla Parte IV del d.lgs. n. 15/006 e R1, R13 dell'allegato C alla Parte IV del d.lgs. n. 15/006), di cui ai punti 5.1 e 5.5 dell'allegato VIII alla Parte II del d.lgs. n. 15/006; (6) CONSIDERATO che la Ditta SIMAR Spa, con riferimento al progetto sopra richiamato, ha provveduto a comunicare, ai sensi degli art. 4 e 5 della L.R. 3/000, 1. le date di avvio ( ) e fine lavori ( ) del 1^ stralcio, consistenti nell'inserimento nel ciclo produttivo (linea rame) dei nuovi rifiuti pericolosi autorizzati e nella sistemazione delle aree, in attesa di quelle che si renderanno disponibili a conclusione della bonifica; incluso il collaudo degli stoccaggi;. la data di avvio lavori del ^ stralcio ( ), consistenti nella realizzazione delle opere e nella installazione delle attrezzature;

2 (7) VISTA l'istanza presentata dalla Ditta SIMAR Spa, in data , tendente ad ottenere alcune modifiche, non sostanziali, gestionali e tecniche per la produzione di leghe di zinco, autorizzata con DGRV 957/015, consistenti nel recupero di rifiuti non pericolosi contenenti metalli, già autorizzati, analogamente a quanto previsto per la produzione di rame; (8) VISTO il DDDCV n. 6 del , con il quale il sopra richiamato progetto di variante non sostanziale dell'installazione è stato escluso, con prescrizioni, dalla procedura di VIA, ai sensi dell'art. 0 del d.lgs. 15/006; (9) CONSIDERATO che la Ditta esercisce l'attività in forza della DGRV n. 77/011, come modificata dalla DGRV 01/01, fino alla comunicazione di fine lavori del ^ stralcio (che avverrà a conclusione delle attività di bonifica) e successiva presentazione del certificato di collaudo, a seguito della quale sarà rilasciata l'aia; (10) CONSIDERATO che, tuttavia, la Ditta esercisce altresì in forza già della DGRV 957/015 per quanto riguarda la linea zinco, in quanto la raccomandazione della VIA prevedeva l'integrazione autorizzativa delle linee, nonché recuperando anche i nuovi rifiuti pericolosi introdotti dalla DGRV 957/015, in quanto è stato attivato lo SME; (11) VISTA la Relazione del controllo aggiuntivo effettuato da ARPAV nelle date del , , e trasmesso con nota prot. reg. n del , dalla quale emergono alcune criticità inerenti le emissioni in atmosfera e la gestione rifiuti; (1) CONSIDERATO che le proposte di adeguamento contenute nella sopra citata relazione debbono essere attuate fin da subito o, ove necessario, progettualizzate e cronoprogrammate; (13) VISTE le risultanze della Conferenza di Servizi tenutasi in data , di cui al verbale trasmesso con nota prot. reg. n. 459 del , convocata al fine di valutare la documentazione tecnica di progetto e dalla quale non sono emersi motivi ostativi alla realizzazione del progetto di variante non sostanziale; (14) RITENUTO pertanto, di modificare la DGRV 957/015 per quanto concerne l'operatività della linea zinco, introducendo le varianti non sostanziali introdotto dal progetto sopra richiamato ed escluso dalla verifica di assoggettabilità, con prescrizioni; decreta 1. di approvare il progetto di variante non sostanziale presentato dalla Ditta SIMAR Società Metalli Marghera Spa (Codice Fiscale e Reg. Imp P.IVA ) dell'installazione sita in Via delle Industrie a Venezia Marghera (VE), escluso dalla procedura di VIA, con prescrizioni, con DDDCV n. 6 del ;. di autorizzare la Ditta SIMAR Società Metalli Marghera Spa alla realizzazione delle opere previste dal progetto, nel rispetto delle prescrizioni di cui al DDDCV n. 6/016; 3. di autorizzare la Ditta SIMAR Società Metalli Marghera Spa alla gestione dell'installazione, nel rispetto delle seguenti prescrizioni: Linea Zinco 3.1 per la realizzazione delle opere previste dal progetto di modifica e per la messa in esercizio provvisorio della linea recupero di rifiuti per la produzione zinco deve essere rispettato quanto previsto agli artt. 4 e 5 della L.R. n. 3/000, nonché quanto previsto dalla DGRV n. 71 del ; il certificato di collaudo e l'istanza di AIA dovranno essere riferiti complessivamente all'intera installazione e comprensivi di tutte le modifiche apportate; 3. con riferimento all'attività di cui al punto.5b dell'allegato VIII alla parte II del D.lgs. 15/006 s.m.i., la ditta è autorizzata a gestire presso l'installazione, nella linea zinco, le tipologie di rifiuti di cui all'allegato A al presente provvedimento, che ne costituisce parte integrante, con le relative operazioni indicate; 3.3 nel rispetto delle condizioni specificate nei successivi punti del presente provvedimento, e delle prescrizioni impartite dal DDDCV n. 6 del , le attività che potranno essere svolte dalla ditta (con rifermento agli allegati B e C alla parte IV del D.lgs. 15/006) in fase di esercizio provvisorio sono le seguenti: messa in riserva [R13] di rifiuti non pericolosi;

3 3.3. recupero di rifiuti non pericolosi metallici [R4] per la produzione di beni in zinco nella sezione termica dedicata, anche previa eventuale separazione di componenti non idonee; 3.4 i rifiuti in ingresso e destinati al recupero dovranno possedere le caratteristiche specificate nei seguenti paragrafi del DM : CER Caratteristiche (Punti D.M ) la quantità massima annuale di rifiuti stoccabili e trattabili nella linea zinco rientra nei quantitativi massimi fissati dalla DGRV 957/015 per l'intera installazione, ossia t per R13 di rifiuti non pericolosi e t/a per R4; 3.6 l'installazione deve essere gestita conformemente a quanto previsto dagli artt del d. lgs. n. 15/006 e in particolare nel rispetto delle analoghe prescrizioni generali previste per la Linea Rame, di cui ai punti da 9 a 14 della DGRV 957/015, fermo restando che la planimetria deve essere complessivamente aggiornata con le nuove aree di gestione rifiuto afferenti alla Linea Zinco; 3.7 con riferimento all'attività di cui al punto.5b, dell'allegato VIII alla Parte II del d.lgs. n. 15/006 e s.m.i., relativa alla linea di fusione zinco, preparazione leghe, filo, e laminati, devono essere rispettati i seguenti limiti di emissione in atmosfera: Camino Flusso di Reparto Inquinante (n ) massa (g/h) 64 Forno essicazione prima della laminazione finale NO 10 0 Fusione e spillamento zinco 90 Zn Scorifica forno zinco 69 Fusione e spillamento zinco 69 Scorifica forno zinco 73 Laminatoio filo zinco Zn Zn Zn Nebbie oleose

4 74 Laminazione zinco IV reversibile Nebbie oleose Zinco Nebbie oleose 114 Trafila filo di zinco Zinco Potassio (KOH) SOV per i camini relativi ad attività di servizio dell'installazione nel suo complesso, inoltre: Camino (n ) Reparto Inquinante Flusso di massa (g/h) 70 Falegnameria 5 7 Saldatura 8 4. di confermare tutte le altre prescrizioni previste dalla DGRV 957/015, che devono essere intese complessivamente, per l'intera installazione, inclusa la modifica alla Linea Zinco di cui al presente provvedimento, ove non in contrasto con il medesimo; 5. di impartire, con riferimento all'intera installazione le seguenti ulteriori prescrizioni: Linea Rame e Linea Zinco: gestione degli stoccaggi/depositi 5.1 la perimetrazione delle aree di stoccaggio rifiuti deve essere indicata mediante segnaletica orizzontale coerente con la planimetria autorizzata, nel rispetto delle vie di transito di mezzi e personale; 5. le aree di stoccaggio (sia su piazzale che all'interno degli edifici) devono essere dotate di setti divisori (es. New Jersey in calcestruzzo di altezza non inferiore all'altezza massima dei cumuli), anche mobili al fine di una maggiore flessibilità di esercizio, al fine della delimitazione dei box ove sono depositate le singole partite; i box devono identificati con numeri o sigle evidenti, in apposita cartellonistica; 5.3 i medesimi numeri o sigle identificative dei box di stoccaggio devono essere riportati in corrispondenza delle registrazioni di "carico" nel registro di carico e scarico rifiuti, al fine della rintracciabilità; 5.4 se si prevedono box o spazi di stoccaggio anche in parti non perimetrali delle aree (es. al centro), anch'essi devono essere delimitati da setti divisori e identificati a mezzo di numeri o sigle, con le indicazioni di cui sopra, e comunque nel rispetto delle vie di transito di mezzi e personale; 5.5 deve essere prevista una chiara separazione, anche nella planimetria, tra le aree di deposito dei rifiuti (in ingresso e prodotti), dei "cessati rifiuti" (EndofWaste) e dei sottoprodotti in ingresso, dei prodotti e degli intermedi di lavorazione; 5.6 il modulo aziendale "riepilogo per zona globale" deve essere integrato con il calcolo delle giacenze, distinte tra rifiuti pericolosi e non pericolosi, al fine del rapido confronto con i rispettivi limiti imposti dall'autorizzazione; Linea Rame: criteri di ammissibilità dei rifiuti in installazione, destinati al recupero nel forno "KALDO" 5.7 ai fini del recupero di rifiuti nella Linea Rame 'Kaldo', deve essere dimostrata l'effettiva utilità del rifiuto all'interno del processo, eventualmente anche mediante analisi chimiche e/o merceologiche; 5.8 la dimostrazione di cui al punto precedente può non essere necessaria per i rifiuti già previsti nei pertinenti paragrafi dei Decreti Ministeriali concernenti le "procedure semplificate" di recupero, in termini di CER, "provenienza" "caratteristiche del rifiuto", "attività di recupero" e "caratteristiche delle materie prime

5 e/o prodotti ottenuti"; 5.9 ai fini del recupero di rifiuti forno 'Kaldo', deve essere dimostrato che il rifiuto sia già stato preventivamente sottoposto a tutti i pretrattamenti tecnicamente possibili (ad esempio meccanici), previsti dalla normativa, dalle "BAT" e dalle attuali tecnologie, finalizzati a rimuovere tutte le frazioni "non utili" al processo di fusione; 5.10 ai fini del recupero di rifiuti nella Linea Rame 'Kaldo', deve essere dimostrato che le "frazioni non utili" che, al contrario, non sono "tecnicamente rimovibili" nell'ambito dei pretrattamenti, non comportino maggiori impatti sull'ambiente, con particolare riferimento alle emissioni in atmosfera le dimostrazioni di cui ai punti precedenti devono essere documentate in forma scritta e disponibili agli organi di controllo. Linea Rame: emissioni in atmosfera (camino E76) 5.1 il sito di misurazione (sito di campionamento) posto a quota 38m deve essere adeguato, per quanto tecnicamente possibile, raddoppiando almeno la superficie utile allo stazionamento degli operatori incaricati ai campionamenti e al personale dedicato alla manutenzione della strumentazione del sistema di monitoraggio in continuo, garantendo una superficie libera e priva di ostacoli nella quale movimentare e maneggiare le idonee sonde di prelievo e la strumentazione necessaria. Il sito di misurazione (sito di campionamento) di cui al paragrafo precedente dovrà essere realizzato in materiali idonei per reggere il peso degli operatori e delle apparecchiature necessarie; se tecnicamente possibile la postazione di lavoro in quota dovrà essere protetta dagli agenti atmosferici; 5.13 devono essere installati ulteriori bocchelli di prelievo a norma, in modo da garantire l'ispezione di almeno due semiassi del piano di campionamento e garantire il prelievo di più inquinanti contemporaneamente; il bocchello di prelievo deve essere ubicato ad una quota compresa tra 10 e 150 cm rispetto al piano di calpestio della piattaforma; 5.14 la piattaforma deve essere adeguata avendo a riferimento le norme tecniche UNIEN 1559, UNIEN 16911, UNI 1384 e deve essere dotata: a di un sistema di trasporto in quota in sicurezza della strumentazione; la possibilità di trasporto dei materiali alla postazione di lavoro deve essere garantita sempre senza ritardo; b di prese elettriche e adeguata illuminazione; le prese elettriche dovranno essere dotate di interruttore di esclusione attivabile dalla postazione di lavoro e di adeguato grado di isolamento e protezione; c di un sistema di allerta e comunicazione per gli operatori in caso di incidente o allarme in modo da garantire una rapida evacuazione del personale; 5.15 l'accesso alle postazioni di prelievo deve avvenire in sicurezza, in accordo alla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/08); per quanto possibile, il percorso dal piano campagna all'area di lavoro in cui è collocata la postazione di prelievo dovrà essere dotato di delimitazioni che individuino il percorso da seguirsi, con idonea cartellonistica di segnalazione dei pericoli presenti e adeguata illuminazione; 5.16 deve essere sempre garantita la presenza di personale aziendale durante le attività di campionamento e misura eseguite da personale esterno; 5.17 la Ditta è tenuta a motivare puntualmente i casi di impossibilità tecnica di realizzazione degli adeguamenti sopra elencati, con una relazione che contenga altresì soluzioni alternative il più possibile aderenti alle norme tecniche di riferimento; 5.18 per ogni serie di misure effettuate devono essere associate le informazioni relative ai parametri di esercizio che regolano il processo nel periodo di tempo interessato ai prelievi (ad esempio: percentuale e tipologia di rifiuti pericolosi e non pericolosi in alimentazione al forno); 5.19 relativamente ai parametri PCDD/F, IPA, PCB, nei Rapporti di Prova, dovranno essere riportati almeno i seguenti criteri minimi di validazione della prova:

6 a il campionamento dei microinquinanti organici in emissione deve garantire un grado di isocinetismo medio effettivo compreso nell'intervallo tra 5% +15%. Valori discordanti da questo intervallo rendono la misura invalida. (rif UNI 1384/03) b il tasso di recupero dei congeneri di campionamento marcati con 13 C 1, deve essere maggiore del 50%, (rif. 7. punto k) EN 19481); Risultati inferiori a tali valori rendono la misura invalida c gli scostamenti rispetto alla norma (UNIEN 1948) devono essere riportati in dettaglio; d l'esecuzione dei campionamenti e analisi alle emissioni in atmosfera devono essere effettuate avvalendosi di Laboratori Accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/ per la determinazione dei MicroInquinanti Organici (PCDD/F, IPA, PCB) si raccomanda il campionamento di un volume del flusso di gas di almeno 4 m 3 per raggiungere il limite di quantificazione dei laboratori analitici. Secondo la Dir 000/76/CE il tempo di campionamento minimo è 6 h, mentre il tempo di campionamento massimo è 8 h; 5.1 per l'analisi dei metalli la norma di riferimento è la UNIEN 14385/04 "Determination of the total emission of As, Cd, Cr, Co, Cu, Mn, Ni, Pb, Sb, TI and V": i risultati ottenuti dall'applicazione di tale metodo sono espressi come concentrazioni totali di massa degli elementi (cioè somma dei metalli adesi al particolato e dei metalli presenti in forma gassosa o adesi ad aerosol); 5. in fase di esercizio provvisorio per la produzione di beni in rame, con l'utilizzo di rifiuti pericolosi nella sezione termica denominata "forno Kaldo", deve essere previsto il monitoraggio in continuo dei parametri previsti dal DM 161/0 in All. 1 Suball., tab.. e successivi par..3.9; con riferimento ai limiti in tabella di cui al punto 19 dell'allegato B alla DGR n 957 del 8 luglio 015. Per il rispetto dei VLE espressi come media oraria e media semioraria la seguente tabella aggiorna la medesima riportata al punto 19 del citato allegato. Camino (n ) 76 Fase A 76 Fase B 76 Fase C Reparto Fusione forno Kaldo Riduzione Raffinazione e colata Inquinante SO 8,7 9,5 14 Pb+Cu+Sn+As+Ni NOx 00 SO 8, Pb+Cu+Sn+As+Ni NOx 00 SO Pb+Cu+Sn+As+Ni NOx Concentrazione media giornaliera (mg/nmc) 8, Concentrazione media su 30' (mg/nmc) 33, Concentrazione media tre prelievi di 60' (mg/nmc) deve essere ottimizzata la gestione dello SME applicando quanto previsto dal documento "Manuale del Sistema di Monitoraggio delle emissioni in atmosfera SIMAR Società Metalli Marghera SPA" Edizione/Rev n 01/00 del ; 5.4 nel caso il gestore, per la produzione di beni in rame nella sezione termica denominata "forno Kaldo", NON utilizzi rifiuti pericolosi in alimentazione, dovrà provvedere per la verifica del rispetto dei VLE, avvalendosi di Laboratori Accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 1705, a campionamenti e analisi quadrimestrali all'emissione E76 solo nel corso della Fase A (Fusione forno Kaldo) per i seguenti parametri:

7 Parametro U.M. VLE Frequenza mg/nm 3 10 Sostanze organiche (COT) mg/nm 3 10 Cloruro di Idrogeno () mg/nm 3 10 quadrimestrale Fluoruro di Idrogeno (HF) mg/nm 3 1 Biossido di Zolfo (SO) mg/nm 3 50 Ossidi di Azoto (NOx) mg/nm 3 00 Monossido di Carbonio (CO) come media semioraria mg/nm 3 quadrimestrale Cadmio e suoi composti(cd) Tallio e suoi composti (Tl) mg/nm 3 0,05 Mercurio e suoi composti (Hg) mg/nm 3 0,05 Antimonio e suoi composti (Sb) Arsenico e suoi composti (As) Piombo e suoi composti (Pb) Cromo e suoi composti (Cr) Cobalto e suoi composti (Co) mg/nm 3 0,5 Rame e suoi composti (Cu) Manganese e suoi composti (Mn) Nichel e suoi composti (Ni) Vanadio e suoi composti (V) Stagno e suoi composti (Sn) quadrimestrale Il rispetto dei VLE è calcolato sulla media di tre prelievi consecutivi. Idrocarburi policiclici aromatici IPA mg/nm 3 0,01 annuale PCDD+PCDF (come diossina equivalente) ng/nm 3 0,1 annuale Policlorobifenili (PCB) mg/nm 3 0,5 annuale Il rispetto dei VLE è calcolato su un campionamento della durata prevista dalla Dir 010/75/CE (tempo di campionamento minimo di 6 h e tempo di campionamento massimo di 8 h) e di un volume del flusso di gas di almeno 4 m 3 ; 5.5 il gestore dovrà provvedere, avvalendosi di Laboratori Accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 1705, ad eseguire, entro 180 giorno dalla data di pubblicazione del presente Decreto, una indagine conoscitiva caratterizzante la concentrazione di Diossine/Furani/IPA/PCB in emissione al camino E76 Fase A, allo scarico acque di abbattimento fumi e sui fanghi filtro pressati derivanti dal processo di depurazione dei fumi. Dell'esecuzione di tale indagine il gestore darà comunicazione con un preavviso di almeno 15 giorni agli enti interessati; 6. di comunicare il presente provvedimento alla Ditta SIMAR Società Metalli Marghera Spa, alla Città Metropolitana di Venezia, ad ARPAV Direzione Generale, al Comune di Venezia; 7. di pubblicare il presente atto integralmente nel Bollettino ufficiale della Regione; 8. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall'avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 10 giorni. Alessandro Benassi

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