DGR X/1872 del 23 maggio 2014 Indirizzi per l applicazione delle migliori tecniche disponibili per la produzione dell acciaio
|
|
- Teresa Oliva
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DGR X/1872 del 23 maggio 2014 Indirizzi per l applicazione delle migliori tecniche disponibili per la produzione dell acciaio Maria Teresa Cazzaniga Settore Attività Produttive e Controlli
2 Origini della DGR X/1872 Le BAT (Best Available Tecniques) acquistano particolare rilievo con la Direttiva 2010/75/UE Tecnica intesa non solo come tecnologia ma anche come modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dell installazione (anche modalità di gestione) Necessità che la tecnica sia disponibile (sviluppo), disponibile in scala industriale e sostenibile dal punto di vista tecnico-economico Rispetto alla situazione pre-direttiva, le BAT conclusions sono cogenti a livello comunitario nell ambito dei procedimenti autorizzativi. Il D.Lgs. 152/06 (art.29-octies, comma 6) prevede che, entro quattro anni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea delle decisioni sulle conclusioni sulle BAT (principale attività dell installazione) l Autorità Competente verifichi che: a) tutte le condizioni di autorizzazione per l installazione interessata siano riesaminate e, se necessario, aggiornate b) l installazione sia conforme a tali condizioni di autorizzazione 2
3 Origini della DGR X/1872 In data 8 marzo 2012, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea la decisione della Commissione Europea del 28 febbraio 2012 che stabilisce le BAT Conclusions per la produzione di ferro e acciaio ai sensi della Direttiva 2010/75/UE. Regione Lombardia (DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile) ha attivato un tavolo tecnico specifico con rappresentanti delle Province, ARPA, Associazioni di categoria e delle aziende del comparto acciaio per: valutazione delle problematiche tecniche inerenti l applicazione delle conclusioni sulle BAT coordinamento dei connessi procedimenti amministrativi di riesame Revisione della DGR , n. VII/15957(prescrizioni tecniche comparto acciaio) e della DGR , n. VII/19797 (Manuale BeP) 3
4 DGR X/ Premesse I lavori del Tavolo Tecnico sono esitati nella DGR X/1872 del 23/05/2014 che ha approvato il documento Indirizzi per l applicazione delle conclusioni sulle Migliori Tecniche Disponibili (MTDBAT) per la produzione di acciaio con forni elettrici ad arco, strutturato in due sezioni: A - indicazioni per l applicazione delle conclusioni sulle BAT relative alla produzione di acciaio con forni elettrici ad arco e la colata; B - indirizzi per l applicazione della BAT 14, relativa al monitoraggio in continuo delle emissioni di polveri dai forni elettrici ad arco per la produzione di acciaio; 4
5 DGR X/1872 Sezione A 1.Verifica dello stato di applicazione delle singole BAT Il Gestore è tenuto ad indicare ovvero proporre all Autorità Competente (AC) le tecniche che utilizza o che intende utilizzare; è facoltà del gestore proporre o attuare tecniche differenti purché supportate adeguatamente per garantire un equivalente di protezione ambientale. Salvo casi particolari previsti dalle stesse BAT, ovvero valutazioni e richieste da parte della AC, una BAT si considera applicata anche quando una sola delle tecniche elencate è utilizzata. 5
6 DGR X/1872 Sezione A 2. Definizione dei valori limite Facoltà dell AC di prescrivere, sulla base di valutazioni tecniche sito-specifiche che tengano conto delle peculiarità dell impianto e di eventuali criticità ambientali locali (es. area critica per la qualità dell aria), un limite inferiore al BAT-AEL (BAT Associated Emission Level) espresso come singolo valore ovvero il non superamento di un valore inferiore al valore meno restrittivo dell intervallo di valori indicato nelle conclusioni sulle BAT Nel caso di BAT-AEL espresso come singolo valore, può essere prescritto il non superamento del valore del BAT-AEL medesimo qualora il valore limite venga espresso nelle stesse unità di misura e per lo stesso periodo di riferimento; Nel caso di BAT-AEL espresso come intervallo di valori, può essere prescritto il non superamento del valore meno severo. 6
7 DGR X/1872 Sezione A BAT Applicazione della BAT 14 Le BAT prevedono la misurazione delle emissioni di inquinanti al camino derivanti dalle principali fonti di emissioni di tutti i processi inclusi nelle sezioni da 1.2 a 1.7 in tutti i casi in cui siano forniti i BAT-AEL e nelle centrali elettriche alimentate a gas di processo nel settore della produzione di ferro e acciaio. Le BAT prevedono il ricorso a misurazioni in continuo almeno per quanto di seguito indicato:,, - emissioni di polveri dai forni elettrici ad arco di grandi dimensioni. Per altre emissioni, ai fini delle BAT occorre prendere in considerazione la possibilità di utilizzare un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni a seconda delle caratteristiche del flusso di massa e delle emissioni. 7
8 DGR X/1872 Sezione A - BAT 14 Ai fini dell applicazione della BAT 14 i sistemi di misura/registrazione in continuo attualmente installati presso le acciaierie devono essere adeguati ai requisiti del D.D.S. 4343/2010, come integrato con il D.D.U.O /2011, con le specifiche contenute nell allegato B della nuova DGR; l adeguamento, inteso come messa a regime del sistema di monitoraggio in continuo delle polveri rispondente ai predetti requisiti, deve essere concluso entro e non oltre l 8 marzo 2016 (4 anni dalla pubblicazione delle BAT) 8
9 DGR X/1872 BAT 14 Sezione B Nella parte B dell allegato alla DGR X/1872 del 23/05/2014 vengono fornite specifiche indicazioni per l adeguamento dei sistemi di misura già installati ai fini del rispetto della BAT 14, con particolare riferimento a: 1. Requisiti del sistema di monitoraggio in continuo delle polveri nelle emissioni dei forni elettrici ad arco 2. Strumenti di misura/analizzatori (Principio di misura e posizionamento, Rappresentatività del punto/sezione di campionamento, Caratteristiche e prestazioni degli analizzatori, Funzione di taratura e campo di validità) 3. Indicazioni per la verifica del valore limite per il parametro polveri (discontinuità processo di fusione) 4. Indicazioni per la definizione dello stato di impianto normale funzionamento 5. Condizioni di validità dei dati 6. Manuale di Gestione dello SME 7. Comunicazione dei dati SME 9
10 DGR X/1872 Sezione A - BAT 88 e Depolverazione primaria e secondaria - Applicazione delle BAT 88 (estrazione efficiente delle emissioni di polveri) e 89 (prevenzione e riduzione delle emissioni di policloro-dibenzodiossine/policloro-dibenzo-furani (PCDD/F) e di policlorobifenili (PCB) Indicazioni per l applicazione delle BAT 88 e 89 e dei relativi BAT AELs: coerentemente con quanto previsto dalla parte V del 152/06 in materia di emissioni in atmosfera, in caso di valore limite espresso come concentrazione lo stesso si applica a ciascun punto di emissione; nella definizione dei valori limite devono essere valutati e tenuti in considerazione eventuali contributi emissivi (in termini di portata, tipologia di inquinanti e durata) provenienti da fasi del processo produttivo differenti da quelle citate nelle BAT in argomento, qualora detti flussi gassosi vengano miscelati con i fumi primari e secondari a monte della sezione di depurazione finale. 10
11 DGR X/1872 Sezione A - BAT 7 e Applicazione delle BAT 7 e 87 (tecniche per la selezione del rottame finalizzate ad ottenere bassi livelli di emissione) Per la verifica dello stato di applicazione delle BAT 7 e 87, in sede di riesame dell autorizzazione, i Gestori sono tenuti a indicare e descrivere le misure attuate o che intendono attuare, comprese quelle inerenti la selezione della qualità del rottame 11
12 DGR X/1872 Sezione A - BAT BAT 90 (trattamento in sito delle scorie per ridurre le emissioni di polveri ) Qualora la AC, a seguito della peculiarità impiantistica, valuti l applicazione della tecnica captazione efficiente dal frantumatore delle scorie e dai dispositivi di vagliatura con successiva pulizia dei gas di scarico, il valore limite per il parametro polveri applicabile deve essere considerato pari a 10 mg/nmc. Per quanto concerne la movimentazione e lo stoccaggio delle scorie all interno del sito, il Gestore indica o propone all AC le tecniche che utilizza o che intende utilizzare. 12
13 DGR X/1872 Sezione A - BAT Applicazione della BAT 92 (riduzione al minimo dello scarico di acque reflue dalle colate continue) I livelli emissivi riportati nella BAT 92 (BAT AEL) si applicano alle sole acque reflue provenienti dal raffreddamento della colata continua (a valle di eventuali trattamenti di depurazione specifici per tali acque reflue) e nel caso in cui non venga effettuato il ricircolo delle stesse acque di raffreddamento. 13
14 DGR X/1872 Sezione A 8. Monitoraggio conoscitivo sulle emissioni provenienti dalla colata continua Nell ambito delle valutazioni condotte è emersa la necessità di acquisire maggiori informazioni sulle emissioni provenienti dalla fase di raffreddamento della colata in funzione delle diverse tecnologie applicabili, nonostante non siano previste BAT e BAT-AEL specifici per la fase di colata. Opportunità che l AC richieda un monitoraggio conoscitivo di tale emissione al fine di verificare l effettiva presenza di inquinanti, quali ad esempio polveri o composti fluorurati, per poter valutare l eventuale prescrizione di valori limite. 14
Applicazione delle Conclusioni BAT e revisione dell AIA
Direttiva IED - 2010/75/UE Applicazione delle Conclusioni BAT e revisione dell AIA Milano, 9 maggio 2012 Conclusioni sulle BAT per la produzione di acciaio IRON AND STEEL BREF http://eippcb.jrc.es/reference/bref/is_adopted_03_2012.pdf
DettagliDELIBERAZIONE N X / 1872 Seduta del 23/05/2014
DELIBERAZIONE N X / 1872 Seduta del 23/05/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliBollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Venerdì 30 maggio 2014
Bollettino Ufficiale 7 D.g.r. 23 maggio 2014 - n. X/1872 Indirizzi per l applicazione delle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (MTD-BAT) per la produzione di acciaio con forni elettrici ad
DettagliDIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE
DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE CIRCOLARE REGIONALE del 23/12/2014 - N 12 OGGETTO: INDIRIZZI PER L APPLICAZIONE DELLE CONCLUSIONI SULLE MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI (MTD-BAT)
DettagliPolo siderurgico AST Terni aspetti di natura ambientale. Ing. Adriano Rossi Dipartimento Provinciale Terni
Polo siderurgico AST Terni aspetti di natura ambientale Ing. Adriano Rossi Dipartimento Provinciale Terni INQUADRAMENTO TERRITORIALE del polo siderurgico AST Il polo siderurgico AST ricade, dal 2001, all
DettagliDIREZIONE GENERALE QUALITA' DELL'AMBIENTE
N 4343 27/04/2010 Identificativo Atto n. 203 DIREZIONE GENERALE QUALITA' DELL'AMBIENTE MISURE TECNICHE PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEI SISTEMI DI MONITORAGGIO IN CONTINUO ALLE EMISSIONI (SME) VISTI:
DettagliDIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE
DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE CIRCOLARE REGIONALE del 23/10/2015 - N 9 OGGETTO: DECISIONE 2013/163/UE DEL 26 MARZO 2013 DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER L APPLICAZIONE DELLE
DettagliMONITORAGGIO E TRATTAMENTO DELLE EMISSIONI DI DIOSSINE DALLA FUSIONE DI ROTTAME PER LA PRODUZIONE DI ACCIAI SPECIALI
MONITORAGGIO E TRATTAMENTO DELLE EMISSIONI DI DIOSSINE DALLA FUSIONE DI ROTTAME PER LA PRODUZIONE DI ACCIAI SPECIALI Devis Panont ARPA Valle d Aosta d.panont@arpa.vda.it Posizione del forno fusorio nella
DettagliLa normativa tra impatti ambientali e migliori tecniche disponibili
La normativa tra impatti ambientali e migliori tecniche disponibili Devis Panont d.panont@arpa.vda.it ACCIAIERIE E TERRITORIO IL RUOLO DELL ARPA Amministratori Ci sono le condizioni per rilasciare l autorizzazione?
DettagliACQUISIZIONE E VALUTAZIONE DEI DATI RELATIVI AL CONTROLLO DELLE EMISSIONI GASSOSE. IL PROBLEMA DELLE EMISSIONI DIFFUSE ED ECCEZIONALI.
ARPA / FERRARA ENRICO GHIGLI - ECCELLENZA INDUSTRIA CHIMICA 1 - ACQUISIZIONE E VALUTAZIONE DEI DATI RELATIVI AL CONTROLLO DELLE EMISSIONI GASSOSE. IL PROBLEMA DELLE EMISSIONI DIFFUSE ED ECCEZIONALI. Idriche
DettagliFONDERIE COOPERATIVE DI MODENA IL PERCORSO AUTORIZZATIVO DAL 2007 AD OGGI A.R.P.A.E. S.A.C. DI MODENA
FONDERIE COOPERATIVE DI MODENA IL PERCORSO AUTORIZZATIVO DAL 2007 AD OGGI A.R.P.A.E. S.A.C. DI MODENA DESCRIZIONE DELL ATTIVITA Le FONDERIE COOPERATIVE DI MODENA s.c. svolgono,dal 1950, attività di seconda
DettagliSCHEDA D - APPLICAZIONE DELLE BAT ED EFFETTI AMBIENTALI DELLA PROPOSTA IMPIANTISTICA
D MODULISTICA ALLEGATO 5 AIA Allegato 5 SCHEDA D APPLICAZIONE DELLE BAT ED EFFETTI AMBIENTALI DELLA PROPOSTA IMPIANTISTICA D.1 BAT applicate all installazione per la proposta impiantistica oggetto di riesame
DettagliDocumento scaricato da
L 121/38 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 6.5.2006 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 20 febbraio 2006 relativa
DettagliDefinizioni Scarico: Scarico esistente: c)
¾D.lgs 11 maggio 1999 n. 152 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE
DettagliIPPC-NET: il progetto Workshop per il settore IPPC 3.5 Vercelli, 28 giugno 2011
MED-IPPC IPPC-NET: il progetto Workshop per il settore IPPC 3.5 Vercelli, 28 giugno 2011 Presentazione dei dati ottenuti dall Analisi Regionale Dott. F. Sandri Dott.ssa T. Saracino Arpa Piemonte Analisi
DettagliBollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Giovedì 21 dicembre 2017
Bollettino Ufficiale 145 D.g.r. 18 dicembre 2017 - n. X/7570 Indirizzi di semplificazione per le modifiche di impianti in materia di emissioni in atmosfera ai sensi della parte quinta del d.lgs. 152/2006
DettagliLa verifica dei dati analitici nella verifica ispettiva delle AIA: la gestione dell incertezza del dato
La verifica dei dati analitici nella verifica ispettiva delle AIA: la gestione dell incertezza del dato Stefano Forti ARPA Emilia Romagna, CTR Emissioni Industriali Ravenna 10 maggio2013 Stabilimenti IPPC:
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE COORDINATO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AMBIENTE PER IL TRIENNIO
REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA Assessorato Territorio e Ambiente Assessorato dell Agricoltura e Risorse Naturali PROGRAMMA TRIENNALE COORDINATO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AMBIENTE PER IL TRIENNIO
DettagliRELAZIONE DI SINTESI DELL ATTIVITA SVOLTA SUGLI INCENERITORI DI RIFIUTI URBANI Anno
RELAZIONE DI SINTESI DELL ATTIVITA SVOLTA SUGLI INCENERITORI DI RIFIUTI URBANI Anno 2014 2015 SME installati e criteri adottati per il controllo MILANO 21/02/2017 SETTORE APC U.O. AP CR SMEA Attività svolta
DettagliSupplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale -n.130
ö 71 ö ö 72 ö INDICE A) Scopi ed obiettivi B) Identificazione della normativa ambientale rilevante nel settore B.1 Normativa Comunitaria B.2 Normativa Nazionale C) Ricognizione della situazione del settore,
DettagliFLQTXHFHQWRWUHGLFLPLODVHWWHFHQWRQRYDQWXQR
Omissis ALLEGATO TECNICO ALL ATTO DIRIGENZIALE N. DEL. IDENTIFICAZIONE DEL COMPLESSO IPPC Ragione sociale Indirizzo Sede Produttiva FERRIERA VALSABBIA S.p.A Via Marconi, 13/15 Odolo (BS) Indirizzo Sede
DettagliDETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL ARIA
DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE AREA RISORSE IDRICHE E QUALITÀ DELL ARIA N. 43-10745/2010 OGGETTO: Autorizzazione Integrata Ambientale ex D.Lgs. 18 febbraio 2005, n. 59. Aggiornamento per modifica non sostanziale
Dettagli8 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Martedì 24 ottobre 2017
8 Bollettino Ufficiale D.g.r. 17 ottobre 2017 - n. X/7239 Indirizzi per l applicazione delle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (MTD-BAT) per la produzione di pannelli a base di legno, adottate
DettagliL impegno di RAMET per le emissioni atmosferiche Alessandro Corsini AD Consorzio RAMET 28 ottobre 2016
L impegno di RAMET per le emissioni atmosferiche Alessandro Corsini AD Consorzio RAMET 28 ottobre 2016 I Soci RAMET I processi della metallurgia secondaria I prodotti della metallurgia secondaria Monitoraggio
DettagliLa presentazione delle analisi alle emissioni in atmosfera. Udine Martedì 24 aprile 2012
La presentazione delle analisi alle emissioni in atmosfera Udine Martedì 24 aprile 2012 Gli autocontrolli La ditta è tenuta: - al controllo delle emissioni in occasione della messa regime degli impianti.
DettagliCriteri per l attuazione delle VERIFICHE IN CAMPO DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA MONITORATE IN CONTINUO
ALLEGATO 2 Criteri per l attuazione delle VERIFICHE IN CAMPO DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA MONITORATE IN CONTINUO Scopo del presente Allegato è quello di definire i criteri per l attuazione delle verifiche
DettagliSupplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale -n.130 COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE
ö 71 ö ö 72 ö A) Scopi ed obiettivi INDICE B) Identificazione della normativa ambientale rilevante nel settore B.1 Normativa Comunitaria B.2 Normativa Nazionale C) Ricognizione della situazione del settore,
DettagliAutorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.): nuove disposizioni regionali in materia di Relazione di Riferimento. Gallarate, 23 maggio 2016
Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.): nuove disposizioni regionali in materia di Relazione di Riferimento Gallarate, 23 maggio 2016 IL QUADRO NORMATIVO - UE Direttiva 2010/75/UE I.E.D. Decisione
DettagliDisposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale.
Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. Emissioni Art. 268 comma 1 lett. b) emissione: qualsiasi sostanza solida, liquida
DettagliRELAZIONE DI SINTESI DELL ATTIVITA SVOLTA SUGLI INCENERITORI DI RIFIUTI URBANI Anno PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ
RELAZIONE DI SINTESI DELL ATTIVITA SVOLTA SUGLI INCENERITORI DI RIFIUTI URBANI Anno 2014 2015 PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ MILANO 21/02/2017 SETTORE APC U.O. AP CR SMEA Attività svolta sugli inceneritori
DettagliVerifica di due sistemi di campionamento in continuo (Long Term) per PCDD/PCDF contro il metodo di riferimento EN (2-3) Giuseppe De Luca
Verifica di due sistemi di campionamento in continuo (Long Term) per PCDD/PCDF contro il metodo di riferimento EN 1948-1(2-3) Giuseppe De Luca Informazione sul contesto emissivo Progettazione ed esecuzione
DettagliEmissioni di Diossine, Furani e Policlorobifenili nel comparto bresciano dell acciaio
Emissioni di Diossine, Furani e Policlorobifenili nel comparto bresciano dell acciaio Stima e definizione degli impatti, confronti e prospettive future 2 dicembre 2014 Brescia, Museo Civico di Scienze
DettagliLa Stazione Sperimentale del Vetro con la collaborazione di StaraGlass e UNIGE ha il piacere di invitarla al: SEMINARIO
La Stazione Sperimentale del Vetro con la collaborazione di StaraGlass e UNIGE ha il piacere di invitarla al: SEMINARIO Tecniche primarie per la riduzione degli ossidi di azoto (NOx) in forni fusori per
DettagliAUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.)
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.) D.G.R. n. 5065 del 18/04/2016: indirizzi regionali per l attuazione delle disposizioni normative in materia di Relazione di Riferimento (RdR) Stefania Mallus
DettagliCENTRALE TERMOELETTRICA DI CHIVASSO
CENTRALE TERMOELETTRICA DI CHIVASSO RELAZIONE ANNUALE SUI DATI DI ESERCIZIO ED AMBIENTALI DELL ANNO 2014 Pag. 1 di 7 INDICE 1. PREMESSA... 3 2. L IMPIANTO EDIPOWER DI CHIVASSO... 3 3. FUNZIONAMENTO DELLE
DettagliPARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 25 luglio 2006, n. 1116
14646 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 99 del 3-8-2006 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 25 luglio 2006, n. 1116 Direttiva concernente
DettagliDENUNCIA ALLA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE RIGUARDANTE INADEMPIMENTI DEL DIRITTO COMUNITARIO
DENUNCIA ALLA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE RIGUARDANTE INADEMPIMENTI DEL DIRITTO COMUNITARIO 1. Associazioni; gruppi e comitati denuncianti: 1) Medicina Democratica ONLUS Sede legale : via dei Carracci,
DettagliCONTROLLI ALLE EMISSIONI: METODI DI CAMPIONAMENTO E VERIFICA DEI SISTEMI DI MONITORAGGIO IN CONTINUO
CONTROLLI ALLE EMISSIONI: METODI DI CAMPIONAMENTO E VERIFICA DEI SISTEMI DI MONITORAGGIO IN CONTINUO Dott. Stefano Forti - Resp. Eccellenza Emissioni e Olfattometria Arpa Sez.. Prov.le di Modena INQUINANTI
DettagliVERIFICA IN CAMPO Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRO - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA
VERIFICA IN CAMPO Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRO - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA VERIFICHE SISTEMI DI MONITORAGGIO IN CONTINUO EMISSIONI
DettagliOttimizzazione dei consumi energetici in una Raffineria 8 a Giornata sull efficienza energetica nelle industrie Amec Foster Wheeler 2016.
Ottimizzazione dei consumi energetici in una Raffineria 8 a Giornata sull efficienza energetica nelle industrie 18 05 2016 Agenda Introduzione Interventi in Raffineria Esempio di applicazione in contesto
DettagliPiano di Monitoraggio e Controllo
Piano di Monitoraggio e Controllo StudioSMA Studio Monitoraggio Ambientale Via Marconi, 48/F 31032 Casale Sul Sile (TV) TEL 0422 821544 FAX 0422 783752 E-mail: info@studiosma.it WEB: www.studiosma.it QUADRO
DettagliDecreto 133: Incenerimento e co-incenerimento tra normative e innovazione tecnologica. 23 febbraio 2006
Decreto 133: Incenerimento e co-incenerimento tra normative e innovazione tecnologica 23 febbraio 2006 Impianti di incenerimento rifiuti: Relazione Tecnica per l autorità competente relativa all adeguamento
DettagliL industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività
Sassuolo, 5 Giugno 2007 L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività GIORGIO TIMELLINI di Ricerca e Sperimentazione per l
DettagliVOL. 6 COMUNE DI CALVI RISORTA. PROVINCIA di CASERTA PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO FEBBRAIO 2016
COMUNE DI CALVI RISORTA PROVINCIA di CASERTA COMMITTENTE: AMBIENTA S.R.L. Sede Legale: Piazza Testa n.2, Pastorano - 81050 (CE) OGGETTO: Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell'art. 23 del D.Lgs.
DettagliLA NUOVA DIRETTIVA IPPC. Direttiva 75/2010/UE del 24 novembre 2010
LA NUOVA DIRETTIVA IPPC Direttiva 75/2010/UE del 24 novembre 2010 1 Obiettivi Aggiornare la direttiva 96/61(da ultimo 2008/1) alla luce delle esperienze maturate nel primo periodo di applicazione. Far
Dettaglidopo l ultimazione della fase 3; dopo l ultimazione della fase 5 Temperatura aeriforme <100 < ( C)
SCHEDA E rev12 dd 13/02/13 EMISSIONI IN ATMOSFERA Nella planimetria dell impianto (Allegato 5) devono essere individuati gli spazi occupati da ciascuna macchina e/o linea contraddistinte con la sigla M1,
DettagliProvincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4
Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4 Provvedimento n. 308 Proponente: AMBIENTE E SUOLO Classificazione: 09-10-05 2007/8/0 del 27/07/2009 Oggetto: AUTORIZZAZIONE ALLA MODIFICA DELL'IMPIANTO
DettagliIL CONTROLLO SULLE EMISSIONI DEGLI INCENERITORI: NORMATIVA, ASPETTI TECNICI E PROSPETTIVE
IL CONTROLLO SULLE EMISSIONI DEGLI INCENERITORI: NORMATIVA, ASPETTI TECNICI E PROSPETTIVE Dr. Stefano Forti ARPA Sezione Prov.le di Modena Bologna, 26 maggio 2008 Disciplina Autorizzativa D.Lgs. 3 aprile
DettagliNUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI COINCENERIMENTO DI RIFIUTI
DECRETO LEGISLATIVO N. 133 dell 11 maggio 2005: ATTUAZIONE DIRETTIVA 2000/76/CE NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI COINCENERIMENTO DI RIFIUTI StudioSMA Studio Monitoraggio Ambientale Sede Legale: Vicolo
DettagliPIANIFICAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE ENERGETICHE
PIANIFICAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE ENERGETICHE Pagina 1 di 6 Premessa Oggigiorno il requisito basilare per una corretta ed ottimale gestione delle risorse energetiche è costituito da un inscindibile
DettagliDISCIPLINARE DI GESTIONE PROVVISORIA
DISCIPLINARE DI GESTIONE PROVVISORIA L intervento è stato studiato per coniugare le esigenze di sicurezza delle maestranze del Gestore dell impianto (personale Calso S.p.a.) e delle imprese esecutrici,
DettagliD.Lgs 152/06 e smi Parte V
Impatto odorigeno di impianti di depurazione: aspetti normativi, tecniche di misura e strategie per la valutazione e la mitigazione degli impatti Dipartimento di Chimica, Fisica e Ambiente Università degli
DettagliDecreto Dirigenziale n. 18 del 12/03/2014
Decreto Dirigenziale n. 18 del 12/03/2014 Dipartimento 52 - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale 5 - Direzione Generale per l'ambiente e l'ecosistema U.O.D. 18 - UOD Autorizzazioni
DettagliRELAZIONE TECNICA DI AGGIORNAMENTO
DOMANDA RINNOVO DELL AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (Decreto Legislativo n.152/06 Titolo III bis) RELAZIONE TECNICA DI AGGIORNAMENTO La presente relazione ha lo scopo di riassumere e aggiornare le
DettagliRELAZIONE TECNICA ATTIVITA DI VIGILANZA, CONTROLLO e MONITORAGGIO SULL INCENERITORE DI Via dei Gonzaga Reggio Emilia Anno 2010
RELAZIONE TECNICA ATTIVITA DI VIGILANZA, CONTROLLO e MONITORAGGIO SULL INCENERITORE DI Via dei Gonzaga Reggio Emilia Anno 2010 A cura di: Servizio Territoriale Dr.ssa Loretta Camellini Responsabile Distretto
Dettagli4 workshop nazionale. L autorizzazione Integrata Ambientale. Auditorium ABB Blue Building Sesto San Giovanni 10 aprile 2008
4 workshop nazionale L autorizzazione Integrata Ambientale Auditorium ABB Blue Building Sesto San Giovanni 10 aprile 2008 ABB S.S. Giovanni, 10 Aprile 2008 Il come prescrizione dell A.I.A. Relatore Michele
DettagliIl controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia
Prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento: gli Il controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia Riccardo Maramotti ARPA Emilia Romagna rmaramotti@arpa.emr.it Piacenza, 25
DettagliDELIBERAZIONE N X / 5065 Seduta del 18/04/2016
DELIBERAZIONE N X / 5065 Seduta del 18/04/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA
DettagliMONITORAGGIO IN CONTINUO DELLE EMISSIONI CONVOGLIATE IN ATMOSFERA: NORMATIVE, NORME TECNICHE E METODOLOGIE
MONITORAGGIO IN CONTINUO DELLE EMISSIONI CONVOGLIATE IN ATMOSFERA: NORMATIVE, NORME TECNICHE E METODOLOGIE Venezia, 17 ottobre 2013 Relatore: Dott. Michele Franchini 1 L installazione di un sistema di
DettagliPROVINCIA DI COMO PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE
Fasc.n.16.05/2008-21 N 49130 di protocollo N 449/A/ECO del 19/11/2015 PROVINCIA DI COMO PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE Ditta: ITAL LEGHE S.r.l. con sede legale e impianto in Comune
DettagliTabella per l individuazione delle modifiche non sostanziali Emissioni in atmosfera D.Lgs 152/06
Circolare 1 AMB/07 Regione Lombardia Allegato 1 Tabella per l individuazione delle modifiche non sostanziali Emissioni in atmosfera D.Lgs 152/06 1 2 Sostituzione di macchinario / apparecchiatura / dispositivo
Dettagliil D.Lgs. n. 59/2005: «Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento» e s.m.i.
Delib.G.R. 10 febbraio 2010, n. 8/11352 Linee di indirizzo ai fini dell'implementazione della rete di monitoraggio delle emissioni dei grandi impianti ai sensi dell'art. 4 della L.R. 11 dicembre 2006,
DettagliIMPIANTI DI INCENERIMENTO DEI RIFIUTI: LE NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO
DECRETO LEGISLATIVO N. 133 dell 11 maggio 2005: ATTUAZIONE DIRETTIVA 2000/76/CE IMPIANTI DI INCENERIMENTO DEI RIFIUTI: LE NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO 1 StudioSMA Studio Monitoraggio Ambientale Sede Legale:
DettagliI Sistemi di Monitoraggio in continuo alle Emissioni (SME) in Regione Lombardia Stato di fatto e obiettivi futuri: la Rete SME
I Sistemi di Monitoraggio in continuo alle Emissioni (SME) in Regione Lombardia Stato di fatto e obiettivi futuri: la Rete SME Il progetto SME in Regione Lombardia: strumenti, obiettivi e presentazione
Dettaglim_amte.dva.registro UFFICIALE.I
m_amte.dva.registro UFFICIALE.I.0023323.17-10-2018 Relazione Tecnica CENTRALE TERMOELETTRICA DI MONCALIERI STAZIONI DI DECOMPRESSIONE DEL GAS NATURALE DISMISSIONE CALDAIE RISCALDAMENTO GAS NATURALE (fonti
DettagliIntegrazioni. ALLEGATO D2 Piano di Miglioramento OTTOBRE 2011
FENICE Qualità per l'ambiente S.p.A. CENTRALE TERMICA FENICE S.P.A. PRESSO LO STABILIMENTO FIAT AUTO GIAMBATTISTA VICO DI POMIGLIANO D ARCO (NA) AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE
DettagliI. Modalità di trasmissione e validazione della verifica ex art. 3, c. 2, del DM 272/2014 e della relazione di riferimento (ove dovuta)
ALLEGATO 1 Indicazioni per la presentazione degli esiti della procedura di verifica di cui all articolo 3, comma 2, del DM 272/2014 e della relazione di riferimento (ove dovuta) di cui all articolo 5,
DettagliBIOGEN CHIVASSO Srl di Chivasso (TO)
Arpa Piemonte Dipartimento di Torino BIOGEN CHIVASSO Srl di Chivasso (TO) Impianto di di cogenerazione alimentato da da fonte rinnovabile (olio vegetale) 23 Febbraio 205 ASSETTO IMPIANTISTICO L impianto
DettagliPROVINCIA DI COMO PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE. Ditta: GOGLIO COFIBOX Spa con sede legale e impianto a Cadorago in via G.
Fasc.n.16.05/2006-40 N 19644 di protocollo N 182/A/ECO del 7/5/2015 PROVINCIA DI COMO PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE Ditta: GOGLIO COFIBOX Spa con sede legale e impianto a Cadorago
DettagliELABORATO Rapporto Ambientale. Monitoraggio. Adozione 2018
ELABORATO Adozione 2018 Rapporto Ambientale Monitoraggio 13.3 7 Monitoraggio Il monitoraggio costituisce l attività di controllo degli effetti del Piano Operativo, prodotti durante il suo periodo di validità
DettagliPROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N. 53 in data
ASSESSORATO ATTIVITA' PRODUTTIVE, ENERGIA, POLITICHE DEL LAVORO E AMBIENTE DIPARTIMENTO AMBIENTE VALUTAZIONE AMBIENTALE E TUTELA QUALITA' DELL'ARIA PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE N. 53 in data 11-01-2018 OGGETTO
DettagliOpere di messa in sicurezza dei Lotti I, II, III - discarica per RSU sita in Trani e denominata Puro Vecchio
INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 2. QUALITA DELL ARIA... 2 2.1 UBICAZIONE CAMPIONATORI... 2 2.2 MODALITA DI CAMPIONAMENTO E ANALISI... 3 3. RUMORE... 3 R.8 Piano di monitoraggio 1 di 4 1. INTRODUZIONE Il presente
DettagliALLEGATO TECNICO. Sgrassaggio superficiale dei metalli con consumo complessivo di solventi non superiore a 10 kg/giorno.
ALLEGATO TECNICO MOD. 02 Sgrassaggio superficiale dei metalli con consumo complessivo di solventi non superiore a 10 kg/giorno. Ambito di applicazione CICLI TECNOLOGICI Sgrassaggio superficiale di metalli
DettagliRELAZIONE TECNICA ATTIVITA DI VIGILANZA, CONTROLLO e MONITORAGGIO SULL INCENERITORE DI Via dei Gonzaga Reggio Emilia Anno 2009
RELAZIONE TECNICA ATTIVITA DI VIGILANZA, CONTROLLO e MONITORAGGIO SULL INCENERITORE DI Via dei Gonzaga Reggio Emilia Anno 2009 A cura di: Servizio Territoriale Dr.ssa Loretta Camellini Responsabile Distretto
DettagliFonderia CARLO GELLI & F. S.r.l. Via dei Poggi, 5 Collesalvetti (Livorno)
Dott. Antonio Cecchi STUDIO CHIMICO ASSOCIATO Prof. Giorgio Valentini Studio Chimico Associato Dott. Antonio Cecchi Prof. Giorgio Valentini Fonderia CARLO GELLI & F. S.r.l. Via dei Poggi, 5 Collesalvetti
DettagliAREA POLIFUNZIONALE DI TRATTAMENTO RIFIUTI DENOMINATA AREA 2 MODENA
DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AREA POLIFUNZIONALE DI TRATTAMENTO RIFIUTI DENOMINATA AREA 2 MODENA Impianto di incenerimento (Cod.( IPPC 5.2) Impianto di trattamento chimico fisico (Cod.(
DettagliSTUDIO TECNICO DI PROGETTAZIONE CIVILE ED INDUSTRIALE ASSISTENZA E CONSULENZA TECNICA ALLE AZIENDE Ing. ANGELO DI PIETRO. FRIGERIO CARPENTERIE S.p.A.
FRIGERIO CARPENTERIE S.p.A. Sede legale ed amministrativa: VIA E. FERMI, 6 24050 ORIO AL SERIO (BG) Unità locale distaccata: VIA PIEMONTE, 3 24052 AZZANO S. PAOLO (BG) RELAZIONE TECNICA Sulla conformità
Dettaglisettore ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale servizio inquinamento, piano rifiuti energia
via Don Maraglio n. 4 46100 mantova tel. 0376 204377 - fax 0376/366956 sportello.ippc@provincia.mantova.it www.provincia.mantova.it settore ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale servizio
DettagliPROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE
ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE PIANIFICAZIONE E VALUTAZIONE AMBIENTALE PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE OGGETTO : MODIFICA NON SOSTANZIALE DELL AUTORIZZAZIONE INTEGRATA
DettagliCENTRALE DI MARGHERA LEVANTE Progetto di rifacimento con miglioramento ambientale REPORT DI CALCOLO EMISSIONI IN ATMOSFERA
Foglio/Page 1 di/of 6 Rev.0 del/of 14/09/17 COMMITTENTE / Client QR CODE CENTRALE DI 0 FUS EMESSO PER PRATICA AUTORIZZATIVA 14/09/17 R.BOTTA C.CAVANDOLI C.CAVANDOLI REV./ STATO/ DATA / ELABORATO/ VERIFICATO
DettagliElementi di controllo amministrativo e tecnico sull impianto di incenerimento rifiuti di Reggio E
La GESTIONE DEI RIFIUTI costituisce attività di pubblico interesse ed è disciplinata al fine di assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaci (art 2 D.L.vo 22/97). Gli IMPIANTI DI
DettagliAIA, AUA, IED: tante sigle e tanti dubbi sui nuovi obblighi ambientali per le aziende
AIA, AUA, IED: tante sigle e tanti dubbi sui nuovi obblighi ambientali per le aziende dott.ssa Claudia SILVESTRO Responsabile Ambiente e Sicurezza di Confindustria Udine Udine, 27 maggio 2014 1 Aut Aut
DettagliVERIFICA IN CAMPO Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRO - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA
VERIFICA IN CAMPO Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (AMS/SME) IAR - LINEARITÀ - TARATURA POLVERIMETRO - QAL2 - AST NOTA INFORMATIVA Assicurazione Qualità Sistemi di Monitoraggio in Continuo
DettagliL esperienza degli autocontrolli: tecniche e problematiche
Seminario tecnico Acciaierie e Ambiente verso una più efficace applicazione dell AIA L esperienza degli autocontrolli: tecniche e problematiche Ing. F. Camponi Terni 17/18 giugno 2014 L esperienza degli
DettagliARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi
ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-AMB-2017-447 del 31/01/2017 Oggetto DLGS 152/06- REVISIONE
DettagliDPC DIPARTIMENTO OPERE PUBBLICHE, GOVERNO DEL TERRITORIO E POLITICHE AMBIENTALI. Servizio Politica Energetica, Qualità dell'aria e SINA
DETERMINAZIONE N DPC025/133 DEL 19/07/2017 REGIONE ABRUZZO DPC DIPARTIMENTO OPERE PUBBLICHE, GOVERNO DEL TERRITORIO E POLITICHE AMBIENTALI SERVIZIO: Servizio Politica Energetica, Qualità dell'aria e SINA
DettagliIn questo senso, nel presente documento condiviso nell ambito della seduta del tavolo emissioni del 19/7/ si è proceduto con:
INFORMATIVA IN MERITO ALL ATTUAZIONE DEL 19 MAGGIO 2016, N. 118 REGOLAMENTO RECANTE AGGIORNAMENTO DEI VALORI LIMITE DI EMISSIONE IN ATMOSFERA PER LE EMISSIONI DI CARBONIO ORGANICO TOTALE DEGLI IMPIANTI
DettagliMOVIMENTO 5 STELLE - Gruppo Consiliare REGIONE BASILICATA
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Oggetto: Interrogazione a risposta orale (art. 102 del Reg. del Cons. Reg.). Deroga concessa a Fenice S.p.A. di San Nicola di Melfi al rispetto dei
DettagliARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi
ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-AMB-2017-14 del 03/01/2017 Oggetto Prima modifica non
DettagliRELAZIONE DI SINTESI DELL ATTIVITA SVOLTA SUGLI INCENERITORI DI RIFIUTI URBANI Anno Progetto Rete SME
RELAZIONE DI SINTESI DELL ATTIVITA SVOLTA SUGLI INCENERITORI DI RIFIUTI URBANI Anno 2014 2015 Progetto Rete SME MILANO 21/02/2017 SETTORE APC U.O. AP CR SMEA Storia del Progetto RETE SME Dgr 10 febbraio
Dettagli104 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Venerdì 24 novembre 2017
104 Bollettino Ufficiale D.d.s. 17 novembre 2017 - n. 14338 Ulteriori indirizzi per la gestione delle condizioni anomale di funzionamento per gli impianti di incenerimento rifiuti IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA
DettagliSocietà soggetta all attività di direzione e coordinamento di Produzione Conserve Alimentari Stabilimento di CASTEL SAN GIORGIO
COSTANTINOPOLI DI Sede legale: Via Ten. Lombardi, 133 CAP 84083 Castel San Giorgio (SA) COSTANTINOPOLI DI Società soggetta all attività di direzione e coordinamento di Produzione Conserve Alimentari Stabilimento
DettagliPROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE
ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE PIANIFICAZIONE E VALUTAZIONE AMBIENTALE PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE OGGETTO : APPROVAZIONE DELLE MODIFICHE NON SOSTANZIALI ALL AUTORIZZAZIONE
DettagliPROVINCIA DI COMO PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE. Ditta: ARTURO SALICE SPA con sede legale e impianto in Comune di
Fasc.n.16.05/2005-76 N 28673 di protocollo N 282/A/ECO del 01/08/2016 PROVINCIA DI COMO PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE Ditta: ARTURO SALICE SPA con sede legale e impianto in Comune
DettagliPROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE
ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE DIREZIONE AMBIENTE SERVIZIO TUTELA DELLE ACQUE DALL'INQUINAMENTO E GESTIONE DEI RIFIUTI PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE OGGETTO : MODIFICA
DettagliALLEGATO 1a PUNTI DI EMISSIONE AUTORIZZATI PRIMA DEL REVAMPING E RELATIVI LIMITI. Flusso di massa (g/h) An Scarico seme da nave Polveri 320
ALLEGATO 1a PUNTI DI EMISSIONE AUTORIZZATI PRIMA DEL REVAMPING E RELATIVI LIMITI Camino (n.) Reparto Inquinante Flusso di massa (g/h) An Scarico seme da nave Polveri 320 1En Elevatori seme ai silos Polveri
DettagliAutorizzazione Integrata Ambientale
Autorizzazione Integrata Ambientale Opportunità di sviluppo nella gestione dei controlli delle aziende AIA della Città metropolitana di Torino Edoardo Conti Ufficio coordinamento AIA Città metropolitana
DettagliIL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO II ATTESA la propria competenza derivante dal Decreto REGDP/98/2013 del 18/12/2013;
Dipartimento Tutela Ambientale U.O. Aria, Acqua ed Energia Determinazione n REGDE / 924 / 2014 Lodi 18-09-2014 (Tutela Ambientale - 173-2014) OGGETTO: UNICALCESTRUZZI SPA SEDE LEGALE IN COMUNE DI IN CASALE
DettagliALLEGATO TECNICO BAT E PmC DITTA GM INDUSTRY
ALLEGATO TECNICO BAT E PmC DITTA GM INDUSTRY 3 ELABORATO MTD/BAT LA DITTA È TENUTA AD ATTUARE QUANTO INDICATO NELLA PROPOSTA DI BAT DEPOSITATA IN FASE DI RICHIESTA DELL'AIA, DA CUI E' SCATURITO IL PARERE
Dettagli