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- Gioacchino Bartolommeo Angeli
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7 ALLEGATO TECNICO ALL ATTO DIRIGENZIALE N. DEL. IDENTIFICAZIONE DEL COMPLESSO IPPC Ragione sociale Indirizzo Sede Produttiva FERRIERA VALSABBIA S.p.A Via Marconi, 13/15 Odolo (BS) Indirizzo Sede Legale Via Marconi, 13/15 Odolo (BS) Tipo d impianto Esistente ai sensi D.Lgs. 59/05 Codice e ordine attività IPPC principale Impianti di produzione di ghisa o acciaio (fusione primaria o secondaria), compresa la relativa Tipologia di attività colata continua di capacità superiore a 2,5 tonnellate all ora Codice e ordine attività IPPC secondaria 2.3 a) - 2 Impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi tramite laminazione a caldo con una Tipologia di attività capacità superiore a 20 tonnellate di acciaio grezzo all ora Riesame dell AIA vigente ai sensi dell art. 29-octies comma 4 lett. b). 1
8 PROVINCIA DI BRESCIA Complesso IPPC: FERRIERA VALSABBIA S.P.A. Odolo (BS) ALLEGATO TECNICO ALL ATTO DIRIGENZIALE N. DEL. 1 A.Quadro Amministrativo - Territoriale 4 A0 PREMESSA 4 A.1 Inquadramento del complesso e del sito 5 A.1.1 Inquadramento del complesso produttivo 5 A.1.2 Inquadramento e descrizione del sito 5 A.2 Inquadramento autorizzativo 6 A.2.1 Stato autorizzativo attuale 6 B Quadro Produttivo Impiantistico 7 B.1 Produzioni 7 B.2 Materie prime e relativi stoccaggi 7 B.2.1 Provenienza delle materie prime e dei rifiuti in entrata 9 B.3 Reti (acqua, energia, ossigeno) 9 B.4 Descrizione del ciclo produttivo 11 B.4.1 Attività I.P.P.C. 1 (Acciaieria) 11 B.4.2 Attività I.P.P.C. 2 (Laminazione) 13 B.5 Gestione Rifiuti in ingresso al ciclo produttivo 13 B.6 Gestione rottami ferrosi come EoW e sottoprodotti in ingresso al ciclo produttivo 19 C QUADRO AMBIENTALE 20 C.1.1 Emissioni in atmosfera e sistemi di contenimento 20 C.1.2 Scarichi idrici e sistemi di contenimento 23 C.1.3 Rifiuti e emissioni al suolo 26 C.1.4 Emissioni sonore e sistemi di contenimento 28 C.2 Bonifiche ambientali 29 C.3. Rischi di incidente rilevante 29 D. QUADRO INTEGRATO 30 D.1 Verifica sull applicazione delle BAT CONCLUSION 30 D.2. Verifica dei principi di prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento 46 D.3. Criticità riscontrate 47 D.4. Progetti ed interventi di miglioramento 47 E. QUADRO PRESCRITTIVO 50 E.1. Aria 50 E.1.1. Valori limite di emissione 50 E.1.2. Requisiti e modalità per il controllo 51 E.1.3. Prescrizioni Impiantistiche 52 E.1.4. Prescrizioni generali 56 E.2. Acqua 57 E.2.1. Valori limite per le emissioni in acqua 57 E.2.2. Requisiti e modalità per il controllo 58 E.2.3. Prescrizioni generali 58 E.3. Rumore 59 E.3.1. Prescrizioni in materia di rumore 59 E.3.2 Requisiti e modalità per il controllo 59 E.3.3 Prescrizioni impiantistiche 59 2
9 PROVINCIA DI BRESCIA Complesso IPPC: FERRIERA VALSABBIA S.P.A. Odolo (BS) E.3.4 Prescrizioni generali 59 E.4. Rifiuti 60 E.4.1. Prescrizioni in materia di rifiuti 60 E.4.2 Prescrizioni in materia di EoW/sottoprodotti 63 E.5. Suolo 63 E.6. Ulteriori prescrizioni 64 E.7 Monitoraggio e Controllo 65 E.8. Prevenzione incidenti e gestione delle emergenze 65 E.9 Interventi sull area alla cessazione dell attività 66 E.10. Piano di ripristino e recupero ambientale 66 E.11 Applicazione dei principi di prevenzione e riduzione integrata dell inquinamento e relative tempistiche 66 F. PIANO DI MONITORAGGIO 68 F.1. Finalità del monitoraggio 68 F.2 Chi effettua il self-monitoring 68 F.3 Parametri da monitorare 68 F.3.1 Impiego di sottoprodotti 68 F.3.2 Risorsa idrica 69 F.3.3 Risorsa energetica 69 F.3.4. Aria 69 F.3.5. Acque 71 F.3.6. Rumore 72 F.3.7. Radiazioni 72 F.3.8. Rifiuti 72 F.4. Gestione dell impianto 73 3
10 PROVINCIA DI BRESCIA Complesso IPPC: FERRIERA VALSABBIA S.P.A. Odolo (BS) B.4.2 Omissis Attività I.P.P.C. 2 (Laminazione) Il reparto laminatoio si estende su tre capannoni con struttura in cemento armato e ferro in cui sono installati il treno di laminazione vero e proprio, il forno di riscaldo, le macchine per il taglio a misura e per la confezionatura delle barre. Un capannone è interamente adibito a magazzino del prodotto finito. In sintesi il ciclo produttivo può essere schematizzato nelle seguenti fasi: 1) riscaldo in forno; 2) laminazione a caldo; 3) taglio e confezionatura. Le billette di acciaio provenienti dalla acciaieria, suddivise per numero di colata in base all analisi chimica richiesta in funzione del tipo di materiale da produrre, vengono caricate in un forno di riscaldo a spinta. Tale forno ha lo scopo di riscaldare le billette sino alla temperatura di circa 1200 C, necessaria per potere effettuare la deformazione plastica del materiale con un processo di laminazione a caldo. Attraverso una serie di passaggi in opportune gabbie costituenti il treno di laminazione, le billette vengono ridotte di sezione fino ad ottenere il diametro richiesto. Il tondo per cemento armato così prodotto viene sottoposto ad un processo di raffreddamento controllato, raccolto su una apposita placca, tagliato e confezionato in lunghezze commerciali. Il forno di riscaldo a metano del tipo a spinta possiede una capacità di riscaldo massima dipendente dalla percentuale di carica calda inserita nel forno: da 100 t/h se la carica è totalmente fredda a 150 t/h se la carica è totalmente calda. Il treno sbozzatore è composto da 11 gabbie di laminazione, il treno finitore è composto da 10 gabbie di laminazione, mentre delle due linee di taglio una viene utilizzata per la produzione dei diametri fino a 16 mm (cesoia veloce) e l'altra per la produzione di diametri maggiori di 16 mm (cesoia lenta). L'attività produttiva si svolge a ciclo continuo. B.5 Gestione Rifiuti in ingresso al ciclo produttivo La successiva tabella precisa le operazioni effettuate sui rifiuti e la descrizione degli stoccaggi di rifiuti in entrata all impianto. Definizione operazione R 13 R4 (vagliatura e fusione) R13 R4 (fusione) Volumetria massima stoccaggio (m 3 ) Quantità annua di trattamento (t) Codice C.E.R , , , , , , Descrizione rifiuti Rifiuti speciali non pericolosi, costituiti da rottami ferrosi Rifiuti speciali non pericolosi, costituiti da rottami ferrosi art. 265 D.lgs. 152/06 Caratteristiche stoccaggio Parco a cielo aperto delimitato da muri di contenimento in c.a. da 4 a 5 m di altezza e con pavimentazione in calcestruzzo (area A1) Area A1, se libera da rottami ferrosi da sottoporre a vagliatura Parco coperto impermeabilizzato Area P1,P2,P3 Tali aree vengono utilizzate sia per rottame rifiuto prontoforno, EOW e sottoprodotto 13
11 Brescia, SETTORE AMBIENTE VALUTAZIONI AMBIENTALI PROTEZIONE CIVILE LEGGE VALTELLINA Pec Pec Pec Spett.le ditta FERRIERA VALSABBIA S.p.A. Odolo (BS) spett.le BANCA LAVALSABBINA S.C.p.A. Vestone (BS) all ARPA di Brescia AOO PROVINCIA DI BRESCIA Protocollo Partenza N /2017 del Copia Del Documento Firmato Digitalmente UFFICIO RIFIUTI Via Milano, Brescia Tel. 030/ Fax. 030/ c.f P.IVA Prot. n. LA/la cl protocollo generato da sistema Pec Pec al Comune di Odolo all ATS di Brescia OGGETTO: Accettazione della polizza fideiussoria n. 7638/08 del 21/07/2017 prestata a fronte del provvedimento autorizzativo n del 05/07/2017, avente ad oggetto: riesame dell autorizzazione integrata ambientale (AIA) già rilasciata alla ditta Ferriera Valsabbia SpA con sede legale ed installazione in Odolo (BS), via Marconi n. 13. Si comunica l accettazione, da parte di questa Amministrazione, della polizza fideiussoria n. 7638/08 del 21/07/2017, rilasciata da Banca Lavalsabbina S.C.p.A. trasmessa con nota del 28/07/2017 e registrata al pg. prov.le n in data 31/07/2017, prestata in conformità a quanto disposto dalla d.g.p. n. 50 del 24/02/04, a fronte dell atto dirigenziale del Direttore del Settore Ambiente della Provincia di Brescia n /07/2017. La presente, conservata in allegato al provvedimento autorizzativo che con nota a parte è già stato trasmesso, comprova l efficacia a tutti gli effetti dell autorizzazione stessa e va esibita, se richiesta, agli organi preposti al controllo. Per eventuali informazioni è possibile rivolgersi al Settore Ambiente Ufficio Rifiuti Via Milano, 13 Tel (Camilla Andreoli). Distinti saluti Il Funzionario P.O. delegato, sig.ra Loredana Massi documento firmato digitalmente
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