Criteri per l attuazione delle VERIFICHE IN CAMPO DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA MONITORATE IN CONTINUO

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1 ALLEGATO 2 Criteri per l attuazione delle VERIFICHE IN CAMPO DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA MONITORATE IN CONTINUO Scopo del presente Allegato è quello di definire i criteri per l attuazione delle verifiche in campo delle emissioni soggette a SME (vedi par. 3.3 del Manuale di Gestione SME) - qualora non effettuate direttamente da ARPA- tra le parti in gioco ovvero: - il Gestore, quale responsabile dell impianto e di conseguenza responsabile dell operato del Laboratorio da lui incaricato ad effettuare tali verifiche - l ACC (Arpa) quale autorità incaricata alla supervisione di tali verifiche qualora non effettuate direttamente da Arpa. Al di fuori dello svolgimento delle verifiche (vedi paragrafi da a dell Allegato 1 alla IO Controllo della gestione degli SME ) tale documento individua i criteri di valutazione necessari per lo svolgimento delle stesse ovvero: 1. Requisiti del laboratorio incaricato e del Sistema di Riferimento utilizzato 2. Piano di lavoro 3. Trasmissione dei risultati all ACC 1. REQUISITI DEL LABORATORIO INCARICATO E DEL SISTEMA DI RIFERIMENTO UTILIZZATO La valutazione dell'affidabilità di un sistema di misura, deve essere condotta da Laboratori che dispongono di sistemi di misura con le caratteristiche tecniche, di precisione ed accuratezza almeno equivalenti a quelle del sistema fisso oggetto del confronto; entrambi i sistemi, cioè, dovranno garantire la rilevazione di concentrazione, con almeno la medesima precisione. L obiettivo è quello di confrontare le concentrazioni degli inquinanti misurate dal sistema fisso con quelle misurate da un parallelo sistema di riferimento. Il sistema di riferimento dovrà essere mantenuto costantemente nelle migliori condizioni operative, al limite correggendo con operazioni di calibrazione eventuali derive strumentali (tale operazione deve essere limitata per tutta la campagna con una frequenza massima di una volta al giorno) ; è evidente che in questa situazione il sistema di riferimento dovrà garantire una elevatissima qualità del dato osservato. Non è, ovviamente, plausibile pensare di compensare eventuali differenze tra le risposte strumentali poiché il sistema di riferimento deve fornire un dato certo, relativamente al quale si deve valutare l'accuratezza del sistema fisso che, allo stesso modo, deve garantire un'elevata qualità generale: configurazione, installazione gestione. IO.SL.010.A02.Rev.00 del 16/03/2011 Pagina 1 di 5

2 Se tutto questo è stato conseguito, le eventuali differenze tra la risposta del sistema fisso e di riferimento saranno dovute esclusivamente ad una più o meno elevata accuratezza del sistema fisso. Il Laboratorio incaricato dovrà fornire ad Arpa la documentazione necessaria ad attestare che i SR sia stato adeguatamente verificato (Rapporto annuale di linearità dei campi di misura installati e di manutenzione ordinaria degli strumenti). A. Requisiti del Sistema di Riferimento Per i parametri la cui rilevazione può essere eseguita in continuo secondo le norme tecniche vigenti ii Sistema di Riferimento deve essere di tipo estrattivo automatico e deve garantire un funzionamento continuo pari almeno al periodo di operatività non controllata del sistema di misura stabilita dal Piano di Lavoro. Schema sistema di rilevazione Sonda di prelievo Linea di trasferimento campione Sistema di condizionamento campione Sistema di analisi Sistema acquisizione dati B. Sonda di Prelievo La sonda di prelievo deve: - essere inalterabile dalle caratteristiche chimico-fisiche dell'emissione; - essere idonea alla sezione di misura; - prevedere la possibilità di eseguire una calibrazione di zero e di span in testa alla sonda C. Linea di Trasferimento Campione La linea di campionamento deve prevenire variazioni di stato del campione e deve garantire la contemporaneità della misura con il sistema in osservazione. D. Sistema di Condizionamento Il sistema di condizionamento del campione deve evitare variazioni di stato del fluido da analizzare. Temperatura di esercizio inferiore a 4 C con scarico automatico della condensa. E. Analizzatori Tutti gli analizzatori in continuo installati sulle emissioni e tutti gli analizzatori del sistema di riferimento devono essere provvisti dei requisiti di cui al punto 3.3 Allegato VI Parte V D.lgs 152/06 e smi. Il Sistema Riferimento deve essere in grado di rilevare i valori delle emissioni in tutti gli stati di funzionamento che si vogliono indagare in accordo col Piano di Lavoro I campi di misura utilizzati dovranno garantire la rilevazione di concentrazione con almeno la medesima precisione di quello sottoposto a verifica. F. Miscele di Gas Campione Le miscele di gas campione dovranno essere certificate secondo le Norme ISO 6142 e ISO IO.SL.010.A02.Rev.00 del 16/03/2011 Pagina 2 di 5

3 G. Sistema Acquisizione Dati Il sistema deve essere in grado di acquisire valori istantanei con frequenza adeguata ed elaborati per periodi pari al tempo di osservazione richiesto. Nel caso di verifica QAL2: il Laboratorio dovrà dotarsi di un sistema di acquisizione dati al fine di acquisire i valori istantanei (grezzi) a valle degli analizzatori facenti parte del sistema sottoposto a verifica. IO.SL.010.A02.Rev.00 del 16/03/2011 Pagina 3 di 5

4 2. PIANO DI LAVORO L Autorità Competente al Controllo e il Gestore dovranno concordare il Piano di Lavoro. I soggetti interessati alle verifiche dovranno concordare: - la durata della campagna di misure; in funzione delle condizioni di funzionamento dell impianto considerando che per IAR % sono necessarie 48 ore di rilevazione mentre per QAL2 sono necessari 15 valori medi orari o semi orari ai fini della costruzione della retta di taratura - il periodo di osservazione; periodo considerato rappresentativo -in funzione delle condizioni di esercizio da monitorare- per la caratterizzazione o per la misura delle emissioni, durante il quale si eseguono i campionamenti. - il tempo di riferimento; ora/semiora (nel caso di metodiche che prevedono tempi di campionamento superiori all'ora questo dovrà essere definito - salvo diversa disposizione normativa). - il numero degli assetti impiantistici da indagare; - il numero delle prove per ciascun assetto impiantistico; da concondare per prova si intende il procedimento per l'acquisizione di un campione rappresentativo di una o più unità campionarie prelevate da una popolazione e destinate a fornire delle informazioni sulla popolazione stessa. La conduzione impiantistica durante le prove dovrà essere rappresentativa delle condizioni operative tipiche della o delle linee produttive che generano l emissione. Non devono essere valutate condizioni non reali di funzionamento dell impianto, generando, ad esempio, dei malfunzionamenti ai presidi depurativi. IO.SL.010.A02.Rev.00 del 16/03/2011 Pagina 4 di 5

5 3. TRASMISSIONE DEI RISULTATI ALL ACC I dati relativi alle valutazioni delle verifiche (IAR, QAL2) generati sia dal Sistema di Riferimento (dati grezzi ed orari/semiorari del SR e nel caso della Qal 2 anche quelli grezzi del sistema fisso) sia dal sistema fisso (medi orari/semiorari ed elementari), debbono essere consegnati od inviati via ad ARPA possibilmente alla fine di ogni giornata di prova. In alternativa si concorda col Laboratorio (per il tramite del Gestore) l invio di tali dati una volta terminate le prove in modo da aver la possibilità di valutare preliminarmente alla relazione finale del Laboratorio la riuscita delle prove. IO.SL.010.A02.Rev.00 del 16/03/2011 Pagina 5 di 5

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