UNI EN Emissione da Sorgente Fissa Controlli di Qualita dei Sistemi di Misura Automatici- QAL2/AST. -Doc.107- PAGINA Pagina 1 di 10

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1 -Doc.107- PAGINA Pagina 1 di 10 Nota informativa* (*) In collaborazione con Eco Chimica Romana S.r.l.

2 -Doc.107- PAGINA Pagina 2 di 10 PREMESSA Nel presente documento sono riportate le modalità con cui Studio SMA in collaborazione con Eco Chimica Romana S.r.l. effettua le attività previste dalla norma UNI EN 14181:2005. INTRODUZIONE La Norma UNI EN definisce una serie di procedure per il controllo di qualità di un Sistema di Monitoraggio in Continuo (Automated Measurement System - AMS) allo scopo di soddisfare i requisiti di incertezza sui valori misurati dati dalla legislazione europea (Direttive UE) e nazionale o più in generale dalle autorità competenti. Per raggiungere questo obiettivo sono state definite tre procedure corrispondenti ad altrettanti differenti livelli di controllo di qualità, detti QAL (Qualità Assurance Level QAL1, QAL2, QAL3). Questi livelli hanno lo scopo di procedere alla validazione del sistema una volta installato e di svolgere controlli di verifica durante il suo servizio sull impianto. Ed in particolare si definiscono: La procedura QAL1 quale metodologia per il calcolo dell incertezza totale associata ai valori misurati da un AMS ai sensi della UNI EN ISO L incertezza totale è calcolata valutando opportunamente la componente di incertezza associata alle singole prestazioni degli strumenti. La procedura QAL2 per la calibrazione dell AMS e la determinazione della variabilità dei valori misurati, attraverso l utilizzo di un adeguato sistema di misura automatico di riferimento (SRM); La procedura per il controllo annuale (AST) dell AMS, finalizzata a valutare (I) che l AMS funzioni correttamente e le sue prestazioni continuino ad essere valide e (II) che la funzione di calibrazione e la variabilità calcolate attraverso la QAL2 continuino ad essere accettabili. Lo sviluppo e l attuazione delle procedure QAL2 e AST implicano l intervento di laboratori esterni mentre la procedura QAL 3 è attuata dal gestore dell impianto. È anche sua responsabilità quella di assicurare che l AMS stia lavorando all interno del range di calibrazione assegnato dalla QAL2.

3 -Doc.107- PAGINA Pagina 3 di 10 I laboratori preposti ad effettuare le misure con il SRM devono essere dotati di un sistema accreditato in accordo con la EN ISO/IEC 17025, o devono essere riconosciuti dalle autorità competenti. 1. PROCEDURA QAL2: TARATURA E VALIDAZIONE DI UN AMS La QAL 2 è una procedura sviluppata per la determinazione della funzione di calibrazione e per la verifica della variabilità dei valori misurati dall AMS attraverso il confronto con l incertezza definita dal legislatore. La QAL2 deve essere applicata ad un AMS correttamente progettato e installato secondo quanto previsto dalla procedura QAL1 (EN ISO 14956). La funzione di calibrazione è ottenuta attraverso una serie di misure in parallelo con un Sistema di Riferimento (SRM = Standard Reference Method). La variabilità associata al confronto tra le misure in parallelo dei due sistemi è confrontata con l incertezza accettabile. La procedura QAL2 sarà effettuata: periodicamente, dopo modifiche sostanziali all operatività dell impianto, in seguito a insuccesso dell AMS o quando richiesto dalla legislazione. Risulta indispensabile che, al fine di minimizzare gli effetti dovuti a derive strumentali ed eventuale usura di materiali di consumo, al momento dell esecuzione delle prove QAL2, l AMS sia appena stato tarato e manutenuto. Le prove coprono i seguenti aspetti: 1. installazione dell AMS (test funzionale); 2. taratura dell AMS per mezzo di misure in parallelo con SRM; 3. determinazione della variabilità dell AMS e confronto di questa con i requisiti di legge. Le prove QAL2 vanno eseguite ogni tre anni o: ogni volta che vengano apportate modifiche all impianto o alla gestione dello stesso (ad es. modifica dei sistemi di abbattimento o cambio di combustibili); ogni volta che vengano apportate modifiche o riparazioni all AMS tali da influenzare in maniera significativa le misure prodotte dal sistema stesso TEST FUNZIONALE Prima di determinare una funzione di taratura è necessario eseguire una serie di verifiche ed ispezioni sul sistema e sulla relativa documentazione. Si riporta di seguito un quadro sintetico delle attività che devono essere espletate al fine di eseguire il test funzionale per QAL2.

4 -Doc.107- PAGINA Pagina 4 di 10 Attività Sistemi Sistemi In- Responsabile Allineamento e pulizia ottica - X Fornitore/installatore Linea di campionamento X - Laboratorio Documentazione e registrazioni X X Gestore Utilizzabilità X X Gestore Tenuta pneumatica X - Laboratorio Controllo di zero e span X X Laboratorio Fornitore/installatore Tempo di risposta X X Laboratorio Reportistica X X Laboratorio Qualora il test non risultasse superato sarà necessario attuare le opportune azioni correttive e preventive prima di procedere alle operazioni in campo MISURE IN PARALLELO CON SRM Ai fini della corretta definizione delle funzioni di taratura, è necessario eseguire delle prove in parallelo con SRM. Nell ottica di assicurare che la funzione di taratura sia valida in tutte le condizioni operative dell impianto, durante le prove QAL2 le concentrazioni in emissione dovranno essere variate per quanto possibile (compatibilmente con le normali condizioni operative). Il numero di prove valide da eseguire per ogni parametro è pari ad almeno 15. Le stesse devono essere effettuate almeno in tre giorni e per ogni giorno uniformemente distribuite. Qualora la durata di una singola prova sia inferiore all ora, è necessario che tra una prova e la seguente, passi almeno un ora. I risultati delle misure effettuate per mezzo degli SRM devono essere espressi alle stesse condizioni cui sono espressi i dati prodotti dall AMS. Nella tabella seguente sono riportati gli SRM che il laboratorio Eco Chimica Romana Srl utilizza.

5 -Doc.107- PAGINA Pagina 5 di 10 Parametro Metodo di prova Umidità UNI EN 14790:2006 Ossigeno (O 2 ) UNI EN 14789:2006 Ossidi di azoto (NO x ) UNI EN 14792:2006 Biossido di zolfo (SO 2 ) UNI EN 14791:2006 Monossido di carbonio (CO) UNI 9969:1992 Acido cloridrico (HCl) UNI EN 1911:2000 Acido fluoridrico (HF) Adattamento UNI EN 1911:2000(*) Carbonio organico totale (COT) UNI EN 12619:2002 Polveri UNI EN :2003 (*) I metodi così contrassegnati non sono accreditati SINAL

6 -Doc.107- PAGINA Pagina 6 di 10 Condizioni di marcia Qualora, nell operatività dell impianto siano previsti cambi di assetto (combustibili o materie prime), è necessario determinare una funzione di taratura per ognuno degli assetti. Nel corso delle prove QAL2 è, per quanto possibile, necessario variare le condizioni di marcia dell impianto su cui è installato lo SME in maniera tale da estendere il range di validità delle funzioni di taratura da determinare. NOTA: E cura del Gestore dell impianto verificare la possibilità di variare la marcia dell impianto al fine di simulare diversi livelli di concentrazione in emissione. A tal fine è opportuno che il Gestore dell impianto comunichi per tempo alle Autorità di Controllo la necessità di eseguire tali variazioni prima e durante le attività QAL2. Qualora non sia possibile modificare sensibilmente le condizioni di marcia e dunque verificare valori di concentrazione prossimi al limite, è possibile verificare una estrapolazione delle funzioni di taratura al valore limite, utilizzando appropriati materiali di riferimento (bombole certificate a titolo noto) DETERMINAZIONE DELLA FUNZIONE DI TARATURA Le coppie di valori determinate in campo sono utilizzate per la definizione di funzioni di taratura. Il range di validità delle suddette funzioni è compreso tra zero e il massimo valore riscontrato in campo nel corso delle operazioni di taratura più il 10%. Qualora siano stati utilizzati materiali di riferimento per l estensione del range di validità, la differenza tra la lettura dopo taratura e il valore del corrispondente materiale di riferimento dovrebbe essere inferiore all intervallo di confidenza fissato dalla legislazione al valore limite e inferiore al 10% del valore limite, a zero TEST DI VARIABILITÀ Il test di variabilità viene effettuato al fine di verificare la conformità delle rette determinate a quanto riportato nel D.Lgs. n 133/05 e nel D.Lgs. n 152/06. NOTA - Ad oggi, il D.Lgs. n 133/05 fissa termini di riferimento per i parametri HCl, HF, CO, NOx, SO 2, COT e polveri. Dunque l applicazione della procedura QAL2 va intesa esclusivamente per i suddetti parametri.

7 -Doc.107- PAGINA Pagina 7 di PROCEDURA AST E un test di sorveglianza annuale, ed ha lo scopo di confermare la QAL2 attraverso: Accertamento della conformità dell incertezza dei valori misurati dall AMS secondo il criterio utilizzato in QAL2; Dimostrazione che la curva di taratura ottenuta in fase di QAL2 sia ancora valida. La prima parte della procedura è costituita da un test di funzionalità, come precedentemente visto per la procedura QAL2, che deve essere fatto da un laboratorio con provata esperienza e riconosciuto dall autorità competente. La seconda parte è costituta da una verifica della funzione di calibrazione e della precisione dello SME che deve essere entro i limiti richiesti. La verifica deve essere effettuata su una base di almeno 5 misure in parallelo effettuate entro il range di calibrazione Analogamente a quanto detto per le prove QAL2, risulta indispensabile che, al fine di minimizzare gli effetti dovuti a derive strumentali ed eventuale usura di materiali di consumo, al momento dell esecuzione delle prove AST, l AMS sia appena stato tarato e manutenuto. Le prove coprono i seguenti aspetti: installazione dell AMS (test funzionale); verifica dell AMS per mezzo di misure in parallelo con SRM; determinazione della variabilità dell AMS e confronto di questa con i requisiti di legge.

8 -Doc.107- PAGINA Pagina 8 di TEST FUNZIONALE Prima di eseguire le prove AST è necessario eseguire una serie di verifiche ed ispezioni sul sistema e sulla relativa documentazione. Si riporta di seguito un quadro sintetico delle attività che devono essere espletate al fine di eseguire il test funzionale per AST. Attività Sistemi Sistemi In- Responsabile Allineamento e pulizia ottica - X Fornitore/installatore Linea di campionamento X - Laboratorio Documentazione e registrazioni X X Gestore Utilizzabilità X X Gestore Tenuta pneumatica X - Laboratorio Controllo di zero e span X X Laboratorio Fornitore/installatore Test di linearità x x Laboratorio Interferenze x X Fornitore/installatore Deriva di zero e span x x Fornitore/installatore Tempo di risposta X X Laboratorio Reportistica X X Laboratorio Qualora il test non risultasse superato sarà necessario attuare le opportune azioni correttive e preventive prima di procedere alle operazioni in campo MISURE IN PARALLELO CON SRM Ai fini della verifica della validità delle funzioni di taratura e della loro variabilità, è necessario eseguire delle prove in parallelo con SRM. Il numero di prove valide da eseguire per ogni parametro è pari ad almeno 5. Per le modalità operative vale quanto detto per QAL2. Gli SRM utilizzati sono quelli riportati al punto TEST DI VARIABILITÀ E VALIDITÀ DELLE FUNZIONI DI CALIBRAZIONE Nel corso delle prove AST è, per quanto possibile, necessario variare le condizioni di marcia dell impianto su cui è installato lo SME in maniera tale da avere misure (registrate dallo SME) nel range di validità e possibilmente fino al 50% del valore limite.

9 -Doc.107- PAGINA Pagina 9 di TEST DI VARIABILITÀ E VALIDITÀ DELLE FUNZIONI DI CALIBRAZIONE Una volta eseguite le prove in campo vengono valutati i dati prodotti allo scopo di: verificare che le funzioni di taratura determinate nel corso di QAL2 siano ancora valide. Verificare che la conformità definita nel corso di QAL2 sia ancora valida. Si noti che nel caso le condizioni di cui sopra siano soddisfatte, e nel corso delle prove AST siano state effettuate determinazioni fuori dal range di validità delle funzioni di taratura, tale range può essere esteso utilizzando i risultati ottenuti nel corso di AST. 3. UNI EN 14181:2005 E DECRETO LEGISLATIVO N 152/06* L introduzione delle attività previste dalla UNI EN 14181:2005, non ha di fatto annullato le attività annuali previste dal D.Lg. n 152/06 (comma 4 Allegato VI Parte V). A tale proposito, il laboratorio opera come di seguito descritto DETERMINAZIONE DELL INDICE DI ACCURATEZZA RELATIVO In corrispondenza delle verifiche QAL2 verranno effettuate almeno tre prove in più rispetto alle 15 previste. Le tre, tradotte secondo le funzioni di taratura determinate e validate (ovviamente per la definizione di tali funzioni le tre non saranno utilizzate) saranno utilizzate per la determinazione dell I.A.r. In corrispondenza degli AST, le misure utilizzate a tal fine saranno utilizzate anche per la determinazione dell I.A.r TARATURA DEL MISURATORE DI POLVERI Essendo la periodicità prevista dal D.Lg. n 152/06 per la taratura dei misuratori di polveri annuale, è questa la periodicità di riferimento. Di fatto, per il parametro polveri sarà eseguita una QAL2 annuale VERIFICA DI LINEARITÀ Anche in questo caso il D.Lg. 152/06, prevede una periodicità annuale, mentre la UNI EN 14181:2005 prevede che tale verifica sia effettuata in corrispondenza degli AST. Di fatto tale verifica verrà effettuata annualmente (comma 4 Allegato VI Parte V del D.Lg. 152/06). *Il D.Lg. n 152/06 all art. 280 abroga il D.M. 21/12/1995.

10 -Doc.107- PAGINA Pagina 10 di 10 Referenze relative alle attività previste dalla Norma UNI EN 14181: Acegas APS Padova, Trieste AGC Flatt Glass Cuneo A.AM.P.S. S.p.A. Livorno Basell Poliolefine S.r.l. Ferrara Buzzi Unicem S.p.A. Guidonia (RM), Robilante (CN), Travesio (PN), Vernasca (PC) Caviro Distillerie S.r.l. Faenza (RA) Cementir Italia S.r.l. Taranto Colacem S.p.A. Caravate (VA), Rassina (AR), Sesto Campano (IS) ECOPROGETTO Venezia S.p.A. Fusina (VE) ENEL Impianto ad idrogeno Fusina (VE) Industria CementiGiovanniRossi S.p.A. Piacenza, Fumane (VR), Pederobba (TV) Iride Energia Moncalieri (TO) Geofor S.p.A. Ospedaletto (PI) HERAMBIENTE S.p.A. Bologna, Coriano (RN), Ferrara, Forlì (FC), Imola, Modena, Ravenna MENGOZZI R.S. S.p.A. Forlì (FC) Polimeri Europa S.p.A. Ferrara SAN MARCO BIOENERGIE S.p.A. Bando d Argenta (FE) Tamoil S.P.A. Cremona Tecnoborgo S.p.A. Piacenza Termovalorizzatore Acerra (NA) Per maggiori dettagli Vi preghiamo riferirvi al ns. Documento 102 Verifiche In Campo e Calcolo dell Indice di Accuratezza ai sensi del D.Lg. 152/06 nei Sistemi di Monitoraggio delle Emissioni. Il presente documento è proprietà esclusiva di StudioSMA e non può essere riprodotto in nessuna forma senza autorizzazione del proprietario. Il presente documento non rappresenta in nessun modo un riferimento normativo e/o tecnico per quanti operino nel settore del monitoraggio delle emissioni.

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