Piano di Monitoraggio e Controllo ai sensi del D.Lgs. 18 febbraio 2005, n.59 Procedura P03 Sistema di Gestione
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- Evangelista Pavone
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1 PAGINA Pagina 1 di 10 Nota informativa
2 PAGINA Pagina 2 di 10 Premessa La redazione di un è prevista dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n.59 recante Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (GU n. 93 del Supplemento Ordinario n.72) e generalmente previsto come prescrizione all interno dell Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Il documento deve essere conforme alle indicazioni delle Linee Guida sui Sistemi di Monitoraggio (Gazzetta Ufficiale N.135 del 13 giugno 2005, Decreto 31 gennaio 2005 recante Emanazione di Linee Guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell allegato I del Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n.372 ), ed alle Linee Guida IPPC (Prevenzione e riduzione Integrate dell inquinamento) Il contenuto minimo del piano di monitoraggio e controllo emesse a febbraio È inoltre conforme alle Linee Guida di Lombardia Allegato IV alla Modulistica IPPC Piano di monitoraggio per impianti esistenti dei settori industria e trattamento rifiuti, Toscana Istruzioni per la redazione, da parte del gestore di un impianto IPPC, del, documento istituito con D.G. della Regione Toscana n. 151 del 23/02/04, ed Emilia Romagna Schema per la redazione del ad un impianto di incenerimento di rifiuti urbani soggetto ad autorizzazione integrata ambientale Novembre Scopo In attuazione dell art. 7 (condizioni dell'autorizzazione Integrata Ambientale), comma 6 (requisiti di controllo) del citato D.Lgs. n.59 del 18 febbraio 2005, il Piano di Monitoraggio e Controllo ha la finalità principale della verifica di conformità dell esercizio alle condizioni prescritte nell Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per l attività IPPC dell impianto e costituisce pertanto una parte integrante di essa. La redazione del Piano di Monitoraggio consente al Gestore di individuare ed attuare un appropriato sistema di controllo per monitorare l impatto ambientale dell impianto durante l esercizio (report periodici, visite/ispezioni con scadenze programmate, etc.) eventualmente avvalendosi di società terze. Sulla base anche di quanto indicato ai Punti D e H delle Linee Guida in materia di Sistemi di Monitoraggio, i Gestori delle Aziende con attività soggette ad IPPC dovranno identificare nel PMC le Componenti Ambientali interessate ed i Punti di Controllo al fine di identificare e quantificare le prestazioni ambientali dell impianto.
3 PAGINA Pagina 3 di 10 L individuazione dei parametri da monitorare deve tenere presente le prescrizioni dell AIA, lo stato normativo applicato e/o applicabile all attività in esame e le norme rilevanti nell ambito della legislazione ambientale, specificatamente al tema dei Sistemi di Monitoraggio, riportato al Punto B delle Linee Guida di cui sopra. I parametri monitorati variano per i diversi impianti e dipendono dai processi produttivi, dalle materie prime e dalle sostanze chimiche utilizzate e/o rilasciate dall impianto, dai rifiuti prodotti, ecc. e, possono essere anche parametri utili al controllo operativo dell impianto. Il Sistema di Monitoraggio delle Emissioni è una delle componenti principali del PMC e quindi del più complessivo sistema di gestione ambientale di un attività IPPC che, sotto la responsabilità del Gestore, assicura un efficace monitoraggio delle emissioni nell ambiente nelle diverse fasi di vita dell impianto stesso. Sulla base di quanto richiesto dal D.Lgs 59/05, dalle Linee Guida e dalle specifiche norme ambientali, il Gestore dovrà motivare le scelte tecniche adottate in merito all istallazione e gestione dello SME e più in generale di quanto previsto nel PMC. Il Responsabile dell attuazione dei controlli previsti dal PMC è RPMC, nominato dal Gestore dell impianto, con il ruolo di referente unico e con l incarico di coordinare e sovrintendere sotto la propria direzione le persone coinvolte nelle attività previste. RPMC si avvale di un Gruppo di Verifica dell attuazione dei controlli previsti dal PMC, composto dai TIS costituiti da: Surveyor: soggetto terzo verificatore, indipendente e qualificato, con esperienza nel campo dei controlli ambientali, deputato a garantire il corretto svolgimento e l indipendenza delle verifiche dei controlli previsti dal PMC; Tecnico Incaricato della Sorveglianza (TIS) qualificato e appartenente all impianto. Contenuto Di seguito si riporta un sommario degli argomenti trattati in un PMC redatto da StudioSMA: Sezione 1 Introduzione Generale Contenuto: Descrizione dello scopo e della struttura del documento ed individuazione delle figure responsabili dell attuazione e gestione del PMC. Descrizione delle attività a cura del Gestore e dei tecnici incaricati alla sorveglianza (TIS), elenco dei documenti di riferimento per la redazione del PMC e spiegazione di termini e definizioni utilizzati.
4 PAGINA Pagina 4 di 10 Finalità: Fornire informazioni utili all'utente ed all'autorità di Controllo sul contesto generale del documento, sulle funzioni dei responsabili per l attuazione e la gestione del PMC. Sezione 2 Leggi e normative di riferimento Contenuto: Descrizione del panorama legislativo di riferimento e delle normative tecniche concernenti l attività sottoposta al PMC. Finalità: Fornire all'utente tutte le informazioni necessarie alla comprensione del contesto Legislativo a cui è soggetto l impianto. Sezione 3 Descrizione dell impianto Contenuto: Descrizione generale dell impianto e del processo sottoposto al monitoraggio. Finalità: Fornire all Utente ed all Autorità di Controllo informazioni circa la tipologia di attività svolta dall impianto. Sezione 4 Descrizione generale dei Sistemi di Monitoraggio in continuo Contenuto: Descrizione dei Sistemi di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni/Acque/Qualità aria e del sistema di acquisizione, validazione ed elaborazione automatica dei dati. Finalità: Fornire all Utente ed all Autorità di Controllo informazioni generali sulle caratteristiche dei Sistemi di Monitoraggio in continuo installati. Sezione 5 Verifica parametri ambientali Contenuto: Descrizione dei parametri relativi alle diverse matrici ambientali monitorati per la valutazione della conformità dell impianto ai requisiti richiesti dal D.Lgs. 59/05. Per ciascun parametro sono riportate anche le frequenze dei sopralluoghi di controllo da parte dei Tecnici Incaricati alla Sorveglianza (TIS). Finalità: Fornire all Utente e all Autorità di Controllo informazioni circa i parametri monitorati per mantenere costantemente sotto controllo l andamento del processo dal punto di vista dell impatto ambientale. Sezione 6 Verifica parametri d impianto
5 PAGINA Pagina 5 di 10 Contenuto: Descrizione dei parametri di gestione dell impianto (Punti critici) costantemente monitorati, necessari a garantire il corretto funzionamento e la gestione dell impianto. Per ciascun parametro sono riportate anche le frequenze delle attività a carico del Gestore e dell Ente di Controllo nonché dei sopralluoghi da parte dei Tecnici Incaricati alla Sorveglianza (TIS). Finalità: Fornire all Utente e all Autorità di Controllo informazioni circa i punti critici monitorati necessari alla gestione dell impianto. Sezione 7 Gestione delle Anomalie (opzionale) Contenuto: Descrizione delle anomalie di impianto che possono provocare impatto ambientale, delle procedure atte a garantire il ritorno al normale funzionamento e delle figure responsabili del controllo e dell attuazione di tali procedure. Per ciascuna anomalia sono riportate anche le frequenze dei sopralluoghi di controllo da parte dei Tecnici Incaricati alla Sorveglianza (TIS). Finalità: Fornire all Utente e all Autorità di Controllo informazioni circa le possibili anomalie, le procedure per la gestione delle stesse e le responsabilità all interno dell impianto per il ripristino del normale funzionamento. Sezione 8 Formazione del personale Contenuto: Descrizione delle procedure atte a garantire che il personale presente nell impianto sia competente, adeguatamente formato ed addestrato. Finalità: Definire le procedure ed i criteri di formazione del personale aziendale, con l indicazione delle funzioni responsabili a garantire un adeguato livello di formazione ed addestramento del personale. Sezione 9 Visite di sorveglianza/ Trattamento delle non conformità/ Raccolta documentazione/ Comunicazioni con le Autorità Competenti (AC) Contenuto: Descrizione delle procedure e definizione delle responsabilità relative alla gestione delle non conformità eventualmente riscontrate durante le verifiche di sorveglianza da parte dei TIS, modalità di comunicazione dei risultati del PMC alle AC ed archiviazione della relativa documentazione.
6 PAGINA Pagina 6 di 10 Finalità: Definire le procedure e le funzioni responsabili Aziendali, o di società terze incaricate alle visite di sorveglianza (TIS), relativamente alla gestione delle non conformità, all archiviazione della documentazione ed alle comunicazioni con le AC. Allegati al Sono parte integrante del documento gli allegati riportati di seguito. Allegato1 - Piano di analisi Contenuto: Il presente documento descrive nel dettaglio le misure discontinue effettuate relativamente alle emissioni gassose, alle acque reflue, ai rifiuti in ingresso ed in uscita ed eventuali altre matrici previste da AIA, contiene un elenco dei parametri da determinare, le frequenze previste per ogni controllo e il metodo ufficiale da utilizzarsi, nonché la modalità di redazione dei certificati. Finalità: Le attività riportate nel Piano di analisi garantiscono il rispetto, mediante le misure discontinue, della Legislazione vigente e delle prescrizioni contenute nelle Autorizzazioni dell impianto in materia di controllo delle emissioni. Allegato 2 Registro di Sorveglianza Contenuto: Il presente documento è una check-list per le verifiche periodiche effettuate dai TIS al fine della verifica della corretta attuazione del PMC. Finalità:Il registro è necessario per le visite periodiche dei TIS. Allegato 3 Verbale di Verifica Contenuto: Il Verbale di Verifica documenta le visite periodiche dei TIS; indica il numero, l oggetto, la data, il gruppo che ha effettuato la verifica e le non conformità rispetto il PMC. Finalità: Il presente documento è necessario per documentare le verifiche periodiche effettuate dai TIS al fine della verifica della corretta attuazione del PMC e della documentazione delle eventuali non conformità riscontrate.
7 PAGINA Pagina 7 di 10 Il documento è articolato secondo il seguente Schema di flusso: Schema di flusso relativo alla redazione del
8 PAGINA Pagina 8 di 10 dati Ambientali Modalità di compilazione dei Per aiutare la verifica puntuale e continuativa della conformità dell esercizio dell impianto alle condizioni prescritte dall AIA e previste all interno del PMC, StudioSMA ha sviluppato una serie di Registri ed relativa dati Ambientali Modalità di compilazione dei, specificatamente personalizzati per ogni cliente, come utile strumento di supporto operativo/funzionale alle attività di monitoraggio previste. Si riporta di seguito un esempio di tali Registri. Il PMC, i Registri e la Procedura P03 sopra descritti, infine l attività di verifica dell attuazione dei controlli previsti dal PMC (attività di auditing effettuata dai TIS) possono essere integrati da StudioSMA in maniera efficace con le attività previste dalle Norme della serie ISO 9000, ISO 14000, EMAS, OHSAS e SA 8000 per i Sistemi di Gestione (per ulteriori informazioni in merito si rimanda alla monografia DOC.115).
9 PAGINA Pagina 9 di 10 StudioSMA è in grado di offrire inoltre i seguenti servizi: Costante aggiornamento dei documenti secondo le modifiche dell impianto, la sua organizzazione ed il quadro Legislativo/Normativo; Giornate di introduzione dei documenti e formazione del personale aziendale coinvolto nell attuazione dei controlli previsti dal PMC; Supporto e partecipazione alle verifiche programmate dei Tecnici Incaricati alla Sorveglianza (TIS) come soggetto terzo con redazione dei relativi verbali; Redazione report periodici divulgativi previsti dal PMC; Realizzazione siti web tematici con presentazione risultati del monitoraggio e della sorveglianza; Redazione Relazioni Tecniche annuali per impianti di incenerimento e co-incenerimento rifiuti (art. 15 del D.Lgs. 133/05). Redazione Rapporti Ambientali annuali per impianti IPPC ai sensi dell art. 7, comma 6 del citato D.Lgs. n.59 del 18 febbraio 2005.
10 PAGINA Pagina 10 di 10 Referenze relative al : ACSM-AGAM S.p.A. Como Ecodeco S.p.A. Giussago (PV) SanMarcoBioenergie S.p.A. Bando d'argenta (FE) Scarlino Energia S.r.l. Scarlino (GR) Sienambiente S.p.A. Poggibonsi (SI) Tecnoborgo S.p.A. Piacenza Zach System S.p.A. Lonigo (VI) Il presente documento è proprietà esclusiva di StudioSMA e non può essere riprodotto in nessuna forma senza autorizzazione del proprietario. Il presente documento non rappresenta in nessun modo un riferimento normativo e/o tecnico per quanti operino nel settore del monitoraggio delle emissioni.
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