Il D.Lgs. 46/2014 e le modifiche al D.Lgs. 152/2006. I Sistemi di Monitoraggio alle Emissioni (SME) e la Linea Guida di ARPA Emilia Romagna
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1 Il D.Lgs. 46/2014 e le modifiche al D.Lgs. 152/2006 I Sistemi di Monitoraggio alle Emissioni (SME) e la Linea Guida di ARPA Emilia Romagna Dr.Stefano Forti ARPA Sezione Provinciale di Modena Piacenza novembre 2014
2 Le modifiche introdotte Parte Quarta Titolo III bis Incenerimento e coincenerimento rifiuti Parte Quinta Titolo I: impianti e attività -Adeguamenti vari (definizioni, riferimenti normativi, scadenze, ecc.) Grandi impianti di combustione -Emissioni di COV
3 Art. 273: Grandi Impianti di Combustione Sono state rimodulatele definizioni per stabilire se un impianto è NUOVO o vecchio 1) anteriore al 2013 (prima era 2006) 2) anteriore al 2002 (prima era 1988) 3) nuovo: che non ricade nei numeri 1) e 2); Secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 46/2014, si cataloga come vecchio, un impianto molto piùrecente rispetto a quanto indicato dal DLgs152/02206 prima della modifica introdotta.
4 Grandi Impianti di Combustione Allegato II Parte II: Valori limite di emissione le seguenti sezioni 1,2,3,4,5 sono state modificate/aggiornate dal DLgs 46/2014 In generale, le nuove sezioni hanno: - introdotto limiti emissivi piùbassi rispetto a quelli precedentemente in vigore, rimodulandoanche le soglie di PTN alle quali si riferiscono i limiti stessi (50MW -100MW, 100MW 300MW, >300MW - Introdotto i limiti di emissione per CO, imponendone la misurazione in continuo, analogamente a SO2, NOx e Polveri
5 Grandi Impianti di Combustione 4.1 Negli impianti di combustione con una PTN totale pari o superiore a 100MW le misurazioni delle concentrazioni di SO2, NOx e polveri sono effettuate in continuo (OBBLIGATORIO COse l'impianto e' alimentato con combustibili gassosi) Nota: l obbligo, in realtà, era già previsto dall art.294: prescrizioni per rendimento di combustione (PTN>6MWt).
6 Il DLgs46/2014, con l art.15, introduce alla parte Quarta del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm., dopo l art. 237 del suddetto decreto, una nuova sezione: TITOLO III-bis INCENERIMENTO E COINCENERIMENTO DEI RIFIUTI
7 Il DLgs46/2014, agli art.15(requisiti tecnici) e art.16(regime sanzionatorio) riscrive completamente il D.Lgs. 133/2005 sull incenerimento e coincenerimento rifiuti. Il Titolo III-bisdella Parte Quarta del D.Lgs.152/06 disciplina: Limiti di emissione Metodi di campionamento, analisi e valutazione dati Criteri e norme tecniche, costruttive, funzionali e condizioni di esercizio
8 Titolo III-bis-Parte IV del D.Lgs. 152/2006: incenerimento e coincenerimento rifiuti Art.237 quattuordecies: campionamento e analisi emissioni in atmosfera c.3.misura e registrazione continua delle concentrazioni di: CO, NOx, SO2, polveri totali, TOC, HCl, HF e NH3. A.C.puo' autorizzare misurazioni periodiche di HCl, HF ed SO2
9 Titolo III-bis-Parte IV del D.Lgs. 152/2006: incenerimento e coincenerimento rifiuti Art.237 quattuordecies: campionamento e analisi emissioni in atmosfera 7. Devono essere misurate con cadenza almeno quadrimestrale Metalli, PCDD, PCDF, IPA, PCB..
10 Titolo III-bis-Parte IV del D.Lgs. 152/2006: Allegato 1 e Allegato 2 Ammoniaca (NH3) Valore limite semiorario: 60mg/Nmc Valore limite giornaliero: 30mg/Nmc PCB-Dioxin like Valore limite: 0,1 ng TEQ/Nmc Campionamento Mercurio e Metalli Tempo minimo di 30 e massimo di 8 ore Campionamento IPA, PCB, Diossine Tempo minimo di 6 ore e massimo di 8 ore
11 Titolo III-bis-Parte IV del D.Lgs. 152/2006: Allegato 1 e Allegato 2
12 Titolo III-bis-Parte IV del D.Lgs. 152/2006: Allegato 1 e Allegato 2 L assicurazione di qualitàdei sistemi automatici di misurazione e loro taratura in base ai metodi di misurazione di riferimento devono essere eseguiti in conformitàalla norma UNI EN 14181
13 Titolo III-bis-Parte IV del D.Lgs. 152/2006: Allegato 1 e Allegato 2
14 Il quadro delle norme tecniche sulle Emissioni in Atmosfera Gestione degli strumenti (Riferimento UNI EN 14181)
15 UNI EN 14181: Assicurazione della qualità dei sistemi di misurazione automatici
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17 LINEE GUIDA ISPRA SCOPO Fornire un L.G. rilasciata da ISPRA e dalle Agenzie Regionali per la protezione dell ambiente (ARPA/APPA) al fine di implementare una corretta gestione dei sistemi di monitoraggio delle emissioni (SME), anche attraverso l applicazione della norma UNI EN 14181:2005. L implementazione stessa èottenuta applicando un modello di Manuale di Gestione (MG) degli SME installati presso impianti soggetti al monitoraggio in continuo, oltre che una guida alla compilazione dello stesso.
18 Perché una Linea Guida ARPA E.R.? L approccio al controllo degli SME, inteso sia come valutazione preventiva sui sistemi proposti dai gestori, sia come vera e propria attivitàdi vigilanza sui sistemi già installati è complicato poiché: La normativa di riferimento ècorposa e complessa I documenti tecnici e le norme sulla certificazione e performance degli SME sono complesse Le conoscenze richieste agli operatori spaziano dalla chimica ad argomenti fisico/matematici.di conseguenza, in mancanza di un documento unico che faccia chiarezza e stabilisca un livello comune di approccio, èpraticamente CERTO che i prodotti realizzati dalle diverse strutture ARPA risentano di disomogeneità non sempre accettabili.
19 Obiettivo della Direzione Tecnica di ARPA ER Area Vigilanza e Controllo, èemanare una Linea Guida tecnica ed operativa per: Definire un quadro di riferimento comune sui contenuti del manuale e sugli aspetti da concordare fra A.C. e Gestore in merito alla gestione dello SME, in accordo con le norme vigenti; Definire nell ambito delle autorizzazioni A.I.A. prescrizioni comuni in tema di SME; Definire un protocollo operativo di controllo comune dei sistemi SME (attività del gestore e attività di ARPA; Omogeneizzare su base regionale il controllo e le valutazioni dei sistemi SME (ARPA)
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23 Quali sono gli SME accettabili?
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27 Quali sono i contenuti del Manuale?
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42 Dott. Stefano Forti ARPA Emilia Romagna Sez. Provinciale di Modena Responsabile Centro Tematico Regionale Emissioni Industriali Tel. 051/
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