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48 Nocera Inferiore lì 26/04/2019 Spett.le Selvestrini srl Via S.S Moschiano ( Av) P.IVA RELAZIONE TECNICA ING. FRANCESCO DI GIACOMO Responsabile Tecnico RELAZIONE TECNICA N 4 del 26 Aprile 2019 ARGOMENTO Relazione tecnico - descrittiva di un: - Gruppo di frantumazione primaria su slitta mod. LEM 6040 Komplet - Gruppo di vagliatura su slitta GMV 10/30 L impianto è completo di opere antinquinamento atmosferico. ALLEGATI: - TAVOLA LAYOUT IMPIANTO - TAVOLA OPERE ANTINQUINAMENTO Pagina 1 di 12 RELAZIONE TECNICA

49 INDICE 1. Caratteristiche tecniche: INTRODUZIONE Pag. 3 COMPOSIZIONE IMPIANTO. Pag. 3 SCHEMA A BLOCCHI Pag. 3 CARATTERISTICHE TECNICHE Pag. 4 PRODOTTI FINITI. Pag. 4 CICLO DI LAVORO... Pag Opere antinquinamento: SISTEMI ANTINQUINAMENTO ATMOSFERICO. 3. Sicurezza e direttive: SISTEMI DI SICUREZZA... RUMOROSITA. Pag.6 Pag.7 Pag.8 DIRETTIVE Pag. 9 RIDUZIONE RUMORE.. Pag. 9 VIBRAZIONI. Pag.9 IMPATTO AMBIENTALE... Pag. 9 Pagina 2 di 12 RELAZIONE TECNICA

50 1. CARATTERISTICHE TECNICHE INTRODUZIONE I gruppi semimobili su slitta sono studiati in base alle esigenze del cliente, che con compatte linee di frantumazione e vagliatura riesce a soddisfare le proprie esigenze in base alle richieste del mercato. Ogni gruppo ha a bordo un quadro elettrico di comando e controllo per ogni singola macchine che lo compone, cosa che consente di poter far lavorare le macchine insieme o separatamente in base all inerte di entrata e all inerte di uscita che si vuole ottenere. COMPOSIZIONE IMPIANTO GRUPPO DI FRANTUMAZIONE MOD. LEM 6040 KOMPLET Pos Macchina Quantità 1 Nastro trasportatore 1 2 Frantoio a mascelle 1 3 Nastro trasportatore 1 4 Deferrizzatore magnetico 1 5 Quadro elettrico 1 GRUPPO DI VAGLIATURA MOD. GMV 10/30 Pos Macchina Quantità 6 Nastro trasportatore 1 7 Vaglio vibrante 1 8 Nastro trasportatore 1 9 Nastro trasportatore 2 10 Quadro elettrico 1 SCHEMA A BLOCCHI B C D A D D Fasi A) Frantumazione primaria B) Stazione di deferizzazione separazione elementi ferrosi presenti negli inerti C &D C) Stazione di selezione inerti D) Stoccaggio a cumulo inerti Emissioni 1 = Polveri Pagina 3 di 12 RELAZIONE TECNICA

51 SPECIFICHE TECNICHE La seguente tabella illustra le caratteristiche tecniche dell impianto. Massima pezzatura in alimentazione 350 mm Potenza elettrica applicata Gruppo LEM 6040 KOMPLET kw ~ 30 Gruppo GMV 10/30 KW 20~ Produzione Inerti classificati 10 ton/giorno* 1 1,2 ton/h Sabbia 0/5 mm; Pietrisco 5/20 mm Pietrisco + 20 mm *Il gruppo semimobile di frantumazione LEM 6040 è stato depotenziato al fine di ridurre i quantitativi di produzione giornaliera; lavorerà, infatti, in configurazione atta a produrre quasi esclusivamente sabbia effettuando una riduzione granulometrica molto elevata. Rispetto alla sua configurazione standard l impianto presenta le seguenti variazioni tecniche: 1) Motore depotenziato al frantoio a mascelle da KW 30 a KW 22. 2) Registro mascelle chiuso ovvero camera di frantumazione ridotta al minimo per maggiore produzione fini. 3) Motore del nastro alimentatore depotenziato da KW 4 a KW 1,5. 4) Inserimento al nastro alimentatore di un motoriduttore a velocità variabile per regolare al minimo la quantità di materiale da trattare nella macchina di frantumazione 5) Equipaggiamento mascelle a denti fini al frantoio per una maggiore produzione di fini con conseguente riduzione della capacità produttiva Rispetto alla configurazione standard del gruppo di frantumazione produce meno tonnellate/ora ma l inerte prodotto è più fine granulometricamente e di qualità superiore perché la stazione di deferrizzazione ha una efficacia tanto maggiore quanto minore è la produzione oraria riuscendo pertanto a separare maggiormente gli oggetti magnetici eventualmente presenti. PRODOTTI FINITI L impianto se alimentato nei termini sopra indicati produce: Cumulo a stoccaggio (di m³ totali 3~) Sabbia 0/3 mm Cumulo a stoccaggio (di m³ totali 1,5~) Pietrisco 3/8 mm Cumulo a stoccaggio (di m³ totali 1,2~) Fuori vaglio + 8/15 mm Pagina 4 di 12 RELAZIONE TECNICA

52 CICLO DI FRANTUMAZIONE E SELEZIONE INERTE Con le macchine in moto, tramite pala meccanica/escavatore, si alimenta la tramoggia primaria del nastro trasportatore (1) del gruppo primario di frantumazione. L inerte perviene al frantoio a mascelle (2) che tramite compressione produce la frantumazione primaria. L inerte frantumato viene scaricato sul nastro trasportatore estrattore (3) dove attraversa la stazione di deferrizzazione (4) -che separa automaticamente gli elementi ferrosi. L inerte, ormai privo di materiale ferroso, viene scaricato sul nastro trasportatore (6) che alimenta il gruppo di vagliatura, giungendo cosi al vaglio vibrante (7) che ne effettua la selezione in base alla granulometria: La sabbia 0/3 mm viene estratta tramite un nastro trasportatore (8) e va a stoccaggio a cumulo; Il pietrisco 3/8 mm viene estratto tramite un nastro trasportatore (9a) e va a stoccaggio a cumulo; Il pietrisco +8/15 mm viene estratto tramite un nastro trasportatore (9b) e va a stoccaggio a cumulo; Le macchine che compongono l impianto sono movimentate da motori elettrici gestiti dal quadro elettrico generale (5-10). Pagina 5 di 12 RELAZIONE TECNICA

53 2. OPERE ANTINQUINAMENTO SISTEMI ANTINQUINAMENTO ATMOSFERICO L inquinamento che può produrre l impianto è dovuto esclusivamente ad emissione di polveri di inerti. Normativa di riferimento parte V del Dlgs 152/2006 (ex D.P.R. 203/88) dedicata alle norme in materia di "tutela dell'aria e riduzione delle emissioni in atmosfera". Le emissioni di polveri per effetto ventilante o per correnti ascensionali, si riducono coni seguenti sistemi: a) Sistema ad acqua nebulizzata con ugelli spruzzatori posizionati: N 4 ugelli posizionati alla bocca del frantoio a mascelle ( 2) N 4 ugelli posizionati allo scarico del frantoio a mascelle ( 2) L acqua a pressione perviene agli ugelli ove si atomizza. Il getto atomizzato, è indirizzato sulla polvere che, umidificata, precipita senza avere l effetto del bagnato. Gli ugelli sono dislocati nei punti critici di emissione polveri, quali ingressi ed uscite delle macchine rotative e nei salti delle canalerie. Ogni gruppo di ugelli è comandato dalla centralina di distribuzione che con le valvole dosa e ripartisce l acqua a seconda del maggior punto critico. L effetto di atomizzazione fa si che sia richiesta una minima quantità d acqua; pertanto, consumi sono molto contenuti ottenendo, invece, un elevato grado di abbattimento Foto : esempio di installazione gruppo IAN sulla tramoggia primaria Pagina 6 di 12 RELAZIONE TECNICA

54 b) Cappa antipolvere : Al vaglio vibrante pos. 7 La cappa consente di evitare la dispersione di materiali in atmosfera in seguito agli effetti causati dalle correnti d aria. Realizzata in lamiera S235 zincata presso piegata prevede porta gomma laterali per applicazione gomma trasparente sfrangiata. Foto : esempio di installazione cappa antivento su di un vaglio vibrante c) Cupolini antivento applicati ai : nastri trasportatori (3-8-9a) I cupolini consentono di evitare l esposizione delle macchine agli agenti atmosferici preservandone l integrità più a lungo nel tempo; evitare i danni causati dagli agenti atmosferici ( la pioggia può creare problemi di slittamento dei nastri sui tamburi, temperature molto rigide possono determinare l arresto dei trasportatori, forti venti possono portare il nastro trasportatore fuori dalla sua naturale posizione e causare problemi di esercizio..); evitare la dispersione di materiali in atmosfera in seguito agli effetti causati delle correnti d aria. Realizzato in lamiera S235 presso piegata sono forniti completi di spondine laterali di contenimento in gomma, il tappo superiore è imbullonato. Foto : esempio di installazione cupolino antipolvere applicato su nastro trasportatore Pagina 7 di 12 RELAZIONE TECNICA

55 3. SICUREZZA E DIRETTIVE SISTEMI DI SICUREZZA ADOTTATI Tutte le macchine sono dotate di sistemi di sicurezza come previsto dalle direttive vigenti in materia di sicurezza macchine. Tutti gli organi in movimento sono carterizzati per evitare qualsiasi contatto accidentale con persone o cose, micro di sicurezza impediscono la messa in moto dell impianto se uno o più carter sono stati rimossi o manomessi. L impianto di emergenza prevede funghi rossi di arresto generale nei pressi delle macchine principali, sui piani di ispezione e alla stazione di selezione manuale; ai nastri trasportatori sono applicate corde con micro a strappo di emergenza per il fermo immediato di tutto l impianto. Il quadro di controllo è dotato di doppio armadio ed è conforme alle vigenti direttive a riguardo. Le passerelle, le scale alla marinara e quelle a pedana sono costruite secondo le vigenti norme in termini di sicurezza sul lavoro, paratacchi, lamiera antiscivolo per il piano di calpestio, corrimano impugnabile, etc.. DIRETTIVE Le macchine costituenti l impianto sono provviste di relativa certificazione e marcatura CE e sono conformi alle direttive 2006/42/CE pubblicata in G.U.U.E. il P U N TO a - b - c - d - e ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; ; Norme e regole tecniche applicate: - CEI EN UNI ENISO : EN 12100: CEI EN E altresì conforme alle seguenti direttive: 2014/35/UE, 2014/30/UE, D.LGS. 09/04/2008 N.81, Pagina 8 di 12 RELAZIONE TECNICA

56 RUMOROSITA La Cave Service srl, nella progettazione degli impianti di frantumazione,adotta soluzioni e tecniche mirate a contenere il più possibile l emissione sonora prodotta, per esempio rivestimenti insonorizzanti sono ubicati nei punti di impatto dell inerte; tuttavia per diverse caratteristiche del materiale da frantumare può accadere che vengano raggiunti livelli di rumorosità diversi di quelli rilevati durante le prove specifiche della Cave Service. L impianto in oggetto, comunque, non prevede una postazione fissa di lavoro, ma solo controlli periodici durante il processo di produzione, pertanto nei pressi delle zone di maggiore emissione sonora si fa obbligo all operatore, od a chiunque stazioni vicino a tali zone, l utilizzo di dispositivi di protezione individuali quali cuffie o inserti auricolari. Nella tabella, di seguito riportata, vengono riassunti i livelli di rumorosità rilevata nei pressi del frantoio e del vaglio vibrante per un impianto analogo: PARAMETRI UNITA Misura (Frantoio a mascelle) Misura ( Vaglio vibrante) Livello potenza sonora db(a) Lwa Livello max. press. son. db(a) Nella tabella, di seguito riportata, vengono riassunti i livelli di rumorosità rilevata nei pressi del frantoio e vaglio in moto a vuoto : PARAMETRI UNITA Misura Livello potenza sonora Lwa (Frantoio a mascelle) Misura (Vaglio vibrante) db(a) Livello max. press. son. db(a) Pagina 9 di 12 RELAZIONE TECNICA

57 DIRETTIVE Le prove strumentali per la determinazione dei valori nella tabella al paragrafo precedente sono state condotte secondo le metodologie indicate nelle norme di riferimento ISO/DIS 3744 e 3746 ed effettuate in condizioni di macchina a vuoto. L utilizzatore poi deve verificare la correttezza dei dati forniti nelle condizioni di carico previste, per ottemperare alle disposizione di legge vigente nel proprio comune, nella propria zona industriale, in merito alle azioni da adottare per rispettare gli obblighi specifici di prevenzione e/o inquinamento acustico. RIDUZIONE DEL RUMORE L inquinamento acustico può essere ridotto con l utilizzo di lamiere di tipo sandwich per l incapsulamento, tali lamiere sono antirumore in quanto sono fonoassorbenti VIBRAZIONI Su impianti di frantumazione simili sono state eseguite misure di vibrazioni secondo la normativa UNI EN Le misure sono state effettuate sulla passerella vicino al frantoio primario. Le misure sono state eseguite con macchine a vuoto e ancorate meccanicamente a platee in calcestruzzo armato. L accelerazione massima risulta essere nell asse verticale pari a: awmax=0.45m/s2 La normativa di riferimento è: DECRETO LEGISLATIVO 19 agosto 2005, n.187 Attuazione della direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche IMPATTO AMBIENTALE Scarsa elevazione in altezza Colorazione tale da mimetizzarsi con l ambiente circostante. Il responsabile Ing. Francesco Di Giacomo Pagina 10 di 12 RELAZIONE TECNICA

58 IMPIANTO NEBULIZZATORI ACQUA PER ABBATTIMENTO POLVERI mod. IAN 8 COMPOSIZIONE: Pos. 1. Pos. 2. Pos. 3. Pos. 4. Pos. 5. Serbatoio acqua Pompa di pressione Tubazione di collegamento Centralina di distribuzione Ugelli nebulizzatori CARATTERISTICHE TECNICHE: Portata acqua in ingresso: Potenza Pompa: 10 lt/min a 5/6 bar 1,5 kw Pagina 11 di 12 RELAZIONE TECNICA

59 R DESCRIZIONE DEL CICLO DI ABBATTIMENTO POLVERI L acqua a pressione perviene agli ugelli ove si atomizza. Il getto atomizzato, è indirizzato sulla polvere che, umidificata, precipita senza avere l effetto del bagnato. Gli ugelli sono dislocati nei punti critici di emissione polveri, quali ingressi ed uscite delle macchine rotative e nei salti delle fanalerie. Ogni gruppo di ugelli è comandato dalla centralina di distribuzione che con le valvole dosa e ripartisce l acqua a seconda del maggior punto critico. L effetto di atomizzazione fa si che sia richiesta una minima quantità d acqua; pertanto, i consumi sono molto contenuti ottenendo, invece, un elevato grado di abbattimento. 4 acqua acqua OGGETTO: Sistema ad acqua nebulizzata S.r.l. Cliente: LA RIGENERA Pagina 12 di 12 RELAZIONE TECNICA

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