Conferenza Nazionale CdLLMPS Giunta - 20 marzo 2013 Assemblea - Portonovo 12 settembre 2013

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1 Linee di indirizzo per la prova finale dei Corsi di Laurea afferenti alle classi delle professioni sanitarie (DIM 19 febbraio 2009) avente valore di esame di abilitazione all esercizio professionale. Conferenza Nazionale CdLLMPS Giunta - 20 marzo 2013 Assemblea - Portonovo 12 settembre 2013

2 Le ragioni, il percorso Circolare InterMinisteriale (gennaio 2012) Conferenza Nazionale Meeting di Portonovo 2012 prima bozza di lavoro approvazione in Assemblea Commissioni Nazionali - Consultazione allargata novembre/gennaio 2013 su bozza approvata Giunta della Conferenza - Approvazione esiti Consenso Commissione (marzo 2013) Consultazione Ministero Salute (aprile 2013) Conferenza Nazionale approvazione

3 National Licensure Permission to practice Processo per determinare se il richiedente ha le competenze per esercitare - in scurezza; - con efficacia le sue responsabilità entry level. E richiesta per attività complesse, che richiedono competenze e conoscenze specifiche, specializzate e abilità di decision making individuale. Ha un valore elevato perché è il processo che protegge la società dagli incompetenti. NCSBN, 2013

4 National Licensure Tappa finale di un processo - quale percorso formativo il candidato deve aver concluso con successo; - quale training clinico deve avere realizzato; - quale tipologia di esame deve superare per poter esercitare la professione nel contesto di riferimento. NCSBN, 2013

5 National Licensure Altri paesi AUSTRALIA GIAPPONE Discussione tesi USA CANADA Training post laurea

6 National Licensure Altri paesi AUSTRALIA Non standardizzato USA CANADA GIAPPONE Standardizzato

7 National Licensure Altri paesi AUSTRALIA USA Università Ministero CANADA GIAPPONE Professional Board

8 SLOVACCHIA Discussione tesi National Licensure Europa POLONIA SVEZIA IRLANDA Training post laurea CIPRO GRECIA ISLANDA NORVEGIA REPUBBLICA CECA SLOVENIA SPAGNA TURCHIA CROAZIA ALBANIA

9 National Licensure Altri paesi SLOVACCHIA CIPRO GRECIA ISLANDA NORVEGIA REPUBBLICA CECA SLOVENIA SPAGNA TURCHIA Non standardizzato POLONIA SVEZIA CROAZIA ALBANIA IRLANDA Standardizzato

10 National Licensure In Europa CIPRO GRECIA ISLANDA NORVEGIA REPUBBLICA CECA SLOVENIA SPAGNA TURCHIA POLONIA ALBANIA Università Ministero CROAZIA SVEZIA Professional Board

11 Principi della regolamentazione professionale 1. Intenzionalità: servire e proteggere i cittadini; 2. Tutela di interessi molteplici: tutela di tutte le parti interessate; 3. Pertinenza: al curriculum; 4. Basato su: campo di responsabilità professionale; 5. Equilibrata rappresentanza: delle competenze; 6. Ottimizzazione professionale; 7. Flessibilità; 8. Efficienza e congruenza; 9. Universalità: per promuovere la mobilità del personale anche fuori Nazione; 10.Equità; 11.Compatibilità interprofessionale. WHO, 2002

12 Le ragioni, il percorso Circolare InterMinisteriale (gennaio 2012) Circolare Ministeriale (giugno 2012) Conferenza Nazionale Meeting di Portonovo 2012 prima bozza di lavoro approvazione in Assemblea Commissioni Nazionali - Consultazione allargata novembre/gennaio 2013 su bozza approvata Giunta della Conferenza - Approvazione esiti Consenso Commissione (marzo 2013) Consultazione Ministero Salute (aprile 2013) Conferenza Nazionale approvazione

13 1) Finalità della prova finale La prova finale ha l obiettivo di valutare l apprendimento atteso in funzione dei Descrittori di Dublino (2004) di cui RAD di ciascun Corso di Studio. Sono valutati attraverso la prova finale i seguenti ambiti: Conoscenza e capacità di comprensione applicate Applying knowledge and understanding, Autonomia di giudizio Making Judments, Abilità comunicative Communication Skills, Capacità di apprendere Learning skills, che corrispondono al 2, 3, 4 e 5 Descrittore di Dublino. Pertanto, l abilitazione finale è conferita a studenti che siano capaci di: a) applicare le loro conoscenze dimostrando un approccio professionale e competenze adeguate per risolvere problemi nel proprio campo di studio; b) La prova finale si compone di: 1) una prova a valenza applicativa nella quale il candidato deve dimostrare di aver acquisito competenze proprie dello specifico profilo professionale; 2) la redazione di un elaborato scritto e sua dissertazione. che di norma si svolgono in due giornate distinte.

14 2) Commissione della prova finale (1) La Commissione per la prova finale è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, nominati dal Magnifico Rettore (MR) su proposta del Consiglio di Corso di Laurea e dal Dipartimento di afferenza, e comprende almeno 2 membri designati dal Collegio Professionale, ove esistente, ovvero dalle Associazioni Professionali maggiormente rappresentative individuate secondo la normativa vigente. Nel caso di Corsi di Laurea con sedi in Province diverse, la richiesta di Rappresentanti di Collegio/Associazioni è di norma inviata dall Università al Presidente del Coordinamento Regionale o Interregionale, ove esistente. Pertanto, la Commissione può essere composta da 5 docenti + 2 rappresentanti delle professioni (minimo 7) + 2 rappresentanti ministeriali che non rientrano nel range stabilito in quanto vigilanti esterni (totale 9) rappresentanti delle professioni + 2 rappresentanti ministeriali che non rientrano nel range stabilito in quanto vigilanti esterni (totale 13). Sono di norma individuati almeno due supplenti.

15 2) Commissione della prova finale (2) Di norma fanno parte della Commissione i Responsabili/Direttori delle Attività Didattiche Professionalizzanti e i Docenti Universitari dello specifico SSD. La Commissione (o più Commissioni, laddove necessario) deve essere dedicata, stabile, e garantire continuità per l intera prova finale. Eventuali sostituzioni sono attivate solo se necessario e devono essere deliberate dal MR. I relatori di tesi non sono componenti della Commissione qualora non nominati all interno del numero previsto in quanto docenti. Le rappresentanze professionali (Collegi e Associazioni) che fanno parte della Commissione devono essere dello stesso profilo professionale, in servizio attivo e non devono ricoprire il ruolo di docenti o Tutor nello stesso CdS al fine di assicurare una funzione di controllo esterna e indipendente della qualità e pertinenza della preparazione professionale degli studenti. I Rappresentanti designati dai Collegi/Associazioni sono coinvolti nella scelta delle competenze core da selezionare per la progettazione della prova finale.

16 3) Prova pratica (a valenza applicativa) (1) E finalizzata a valutare il raggiungimento delle competenze previste dagli specifici profili professionali e identificate di concerto agli Ordini/Collegi/Associazioni. Nella prova abilitante sono valutate le competenze di cui ai descrittori di Dublino n 2, 3 e 4: 2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate Applying knowledge and understanding, 3. Autonomia di giudizio Making judments, 4. Abilità comunicative Communication skills. e, in particolare, la capacità di individuare problemi, assumere decisioni su problematiche professionali, individuare priorità su singoli pazienti, gruppi o processi lavorativi, progettare e decidere interventi sulla base delle evidenze disponibili e delle condizioni organizzative, agire in sicurezza, considerare nel proprio agire le dimensioni etiche, deontologiche e legali; dimostrare orientamento alla pratica interprofessionale, valutare gli effetti sui pazienti. Presso ciascun Corso di Laurea deve essere disponibile ed attivato un sistema di controllo della valutazione della qualità e affidabilità delle prove. La natura delle prove è di norma disciplinata nel Regolamento Didattico del Corso di laurea per assicurare un ampia e diffusa comunicazione agli studenti, alle Rappresentanze professionali e ai cittadini.

17 3) Prova pratica (a valenza applicativa) (2) La prova abilitante può comprendere una o più modalità tra quelle indicate di seguito a) prova scritta strutturata, semi-strutturata o con domande aperte su casi/situazioni paradigmatiche della pratica professionale: della durata di variabile in base alla numerosità delle domande. Per le prove strutturate o semi-strutturate: almeno 60 domande a cui sono dedicati almeno 60 minuti. Per le prove con domande aperte su casi: almeno 5 casi, a cui sono dedicati almeno 60 minuti. b) colloquio con discussione di casi o di un elaborato/progetto: della durata di almeno 15 minuti/studente. c) abilità professionali (es. tecniche, relazionali, diagnostiche, progettuali) osservate in contesti clinici reali, in contesti simulati di laboratorio o con supporto di video e valutate con modalità standardizzata: della durata di almeno 15 minuti/studente. d) esame strutturato delle competenze cliniche (OSCE): con almeno 5 stazioni. Di norma il livello minimo di performance atteso è del 60%. Non sono ammessi prove (es. questionari) che valutano conoscenze teoriche.

18 3) Prova pratica (a valenza applicativa) (3) In accordo alla metodologia adottata, la prova a valenza applicativa deve: basarsi sulla selezione delle aree di competenza core da indagare: tali competenze sono di norma individuate con le Rappresentanze professionali e dei servizi; essere standardizzata, esponendo ciascuno studente dello stesso anno accademico -ma anche ad anni accademici diversi: ad una prova in cui la misurazione dell esito sia predefinita e condivisa dalla Commissione per ridurre la variabilità di giudizio dei valutatori; essere anonima, quando possibile.

19 4) Valutazione Il punteggio finale di laurea è espresso in 110/110 con eventuale lode ed è formato dalla media ponderata rapportata a 110 dei voti conseguiti negli esami di profitto, e dalla somma delle valutazioni ottenute nella prova finale (abilitante + tesi) che concorrono alla determinazione del voto finale. La prova abilitante costituisce uno sbarramento: solo coloro che raggiungono il livello minimo di performance atteso possono proseguire con l esame finale. In caso di valutazione insufficiente nella prova abilitante, l esame si ritiene non superato; pertanto, va ripetuto interamente nella seduta successiva. Le due diverse parti dell unica prova finale devono essere valutate in modo uguale: pertanto, concorrono entrambe alla determinazione del voto finale La prova finale è valorizzata con un punteggio massimo di 10 punti, così suddivisi La Commissione se non già conteggiato nella carriera dello studente, può attribuire ulteriori punti fino a un massimo di 2 complessivi per coloro che presentano delle lodi nelle prove di profitto degli Insegnamenti, e/o che hanno partecipato con esito positivo ai Programmi Erasmus/Socrates. In linea generale, si suggerisce di considerare la media di 101/110 della carriera dello studente quale base per attribuire la lode.

20 5) Aspetti organizzativi/norme transitorie Per i CDL articolati in più sedi, laddove non è possibile realizzare la prova finale su un unica sede, la prova finale dovrebbe prevedere le stesse modalità e gli stessi criteri di valutazione. La prova a valenza applicativa, quando realizzata in forma scritta e nella stessa giornata, deve essere uguale in tutte le sedi. E necessario assicurare una distanza temporale tra la prova abilitante e quella della tesi al fine di assicurare la comunicazione degli esiti ottenuti agli studenti. Per evitare di contrarre eccessivamente le attività formative del terzo anno, in particolare del tirocinio professionale, la prova finale nella sessione autunnale può iniziare entro il periodo previsto di ottobre/novembre e concludersi a dicembre; per la sessione primaverile, può iniziare nei mesi di marzo-aprile e concludersi nel mese successivo. Per assicurare adeguata informazione agli studenti e congruenza con il contratto formativo che hanno stipulato con la struttura didattica, le modalità di attribuzione del punteggio qui riportate sono applicate alla coorte degli studenti che sta conseguendo il titolo di studio con l ordinamento didattico in applicazione al DM 270/2004.

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