Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria PROVVEDITORATO REGIONALE PER L UMBRIA - PERUGIA - Intervento della Dott.ssa Ilse Runsteni Provveditore

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17 Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria PROVVEDITORATO REGIONALE PER L UMBRIA - PERUGIA - Intervento della Dott.ssa Ilse Runsteni Provveditore Regionale dell Amministrazione Penitenziaria per l Umbria Inaugurazione dell Anno Giudiziario 2014 Perugia 25 gennaio 2014

18 Porgo il mio saluto ed un particolare ringraziamento al Presidente della Corte per aver voluto riservare, in questa solenne circostanza, particolare attenzione al sistema penitenziario. Un sentito saluto rivolgo altresì al Procuratore Generale, alle autorità. L intervento delinea sinteticamente le principali attività in regione nel periodo di riferimento. I dati esposti consentono di desumerne gli aspetti più significativi. Per ciò che concerne le strutture Il vertice dell Amministrazione penitenziaria in regione è rappresentato dal Provveditorato regionale, con sede in Perugia, che ai sensi delle vigente normativa, esercita poteri di coordinamento, ispettivi e di controllo nei riguardi degli Istituti e degli Uffici di Esecuzione Penale Esterna. Questi sono: le due Case circondariali, rispettivamente a Perugia e Terni; le due Case di reclusione, a Spoleto ed Orvieto; i due Uffici di esecuzione penale esterna, con sede a Perugia e Spoleto. 2

19 Costituisce ancora cespite dell'amministrazione l istituto di Piazza Partigiani, ancorché dismesso. Il complesso penitenziario di Perugia Capanne, aperto nel 2005, dispone di sezioni circondariali e di reclusione nonché di una sezione femminile oltre ad una sezione per detenuti disabili ed un asilo nido. Sezioni tutte destinate a detenuti di media sicurezza. La casa circondariale di Terni ospita detenuti ad alta e media sicurezza, nonché detenuti sottoposti al regime speciale di cui all'articolo 41 bis O.P.. La casa di reclusione di Spoleto ospita detenuti di cui all art. 41 bis, di alta e di media sicurezza. La casa di reclusione di Orvieto, ex convento, ospita detenuti di media sicurezza. La capienza regolamentare degli istituti era pari a 1068 posti. Le strutture sono in linea con i parametri indicati dalla Corte Europea di Strasburgo. 3

20 I Detenuti Negli Istituti della Regione, presenti al : n detenuti (con una flessione rispetto all anno precedente, allorquando, alla stessa data risultavano presenti 1732 detenuti). Segnalo che ad oggi, pur essendo il dato fuori dal periodo in esame, le presenze si sono ulteriormente ridotte del 10 %. Dei 1662 detenuti: 1595 uomini e 67 donne; 105 i sottoposti al regime di cui all art.41 bis, 288 gli appartenenti all alta sicurezza, 128 i detenuti protetti, ovvero autori di reati non accettati dalla restante popolazione penitenziaria; 60 i sex offender; 112 gli ergastolani; 681 gli stranieri pari al 41 % del totale. Le nazioni di appartenenza prevalenti sono la Tunisia, il Marocco, la Romania e l'albania. Gli eventi critici manifestatisi: 240 casi di autolesionismo, 37 casi di colluttazione, 54 tentativi di suicidio, 3 suicidi, 260 casi di sciopero della fame o rifiuto del vitto. Rilevante notare che la quasi totalità dei detenuti ristretti negli istituti dell'umbria (88%) non ha residenza anagrafica nella regione e che il 45% di essi risulta imputato o condannato per spaccio o traffico di stupefacenti. I dati esposti rendono palese la complessità di gestione di una popolazione così diversificata quanto a regime detentivo cui è sottoposta. Ciononostante numerose le iniziative trattamentali attivate negli istituti e mi riferisco soprattutto al lavoro, alla formazione, all istruzione, alle attività culturali, anche grazie alla collaborazione delle espressioni pubbliche e private del territorio. 4

21 L Esecuzione penale esterna La direttiva del Ministro della giustizia per gli anni ha segnalato quale priorità strategica il miglioramento e potenziamento del sistema dell'esecuzione penale esterna, introducendo con successivi interventi legislativi norme tese ad ampliare il ricorso alla detenzione domiciliare e all'affidamento in prova al servizio sociale. Il numero di soggetti condannati ammessi a fruire dell'affidamento in prova al servizio sociale ha continuato a registrare un aumento costante dopo il 2006, anno dell'indulto. Nel periodo di riferimento, gli uffici di esecuzione penale esterna hanno seguito: 469 affidamenti in prova al servizio sociale ordinari e per tossico alcool dipendenti; 270 detenzioni domiciliari; 580 pratiche per semiliberi, per misure di sicurezza, misure sostitutive e lavori di pubblica utilità; 2421 consulenze per condannati in stato di detenzione o dalla libertà. La revoca di misure alternative alla detenzione per andamento negativo o per commissione di nuovi reati sono state pari al 3,50% nel secondo semestre 2012 e al 3,16% nel primo semestre Per ultimo ma non da ultimo intendo evidenziare il positivo proficuo rapporto di collaborazione con la Magistratura di Sorveglianza. 5

22 I Rapporti con il territorio. La collaborazione con le istituzioni, in particolare con Regione, Enti locali, Scuola, volontariato e terzo settore è consolidata, proficua e destinata alla prosecuzione in forme di sempre maggiore sinergia. Molteplici le attività finanziate con il fondo sociale europeo per la formazione professionale e l'accompagnamento al lavoro dei detenuti. Numerosi i progetti attuati con la Regione Umbria, le 2 Provincie ed il Comune di Perugia per l inserimento anche lavorativo dei detenuti. Prezioso l apporto offerto dal volontariato, cui va un particolare apprezzamento. Il Personale Il personale tecnico, amministrativo e dirigenziale presente era 6

23 visibilità esterna che ne testimoniano l'espansione ed il radicamento nella società civile. Mi riferisco in particolare al servizio di traduzione e di piantonamento. Nel periodo interessato: effettuate 1461 traduzioni con la movimentazione di 2270 detenuti e con l'impiego di 6430 unità del corpo. Effettuate 356 giornate di piantonamento in occasione di ricovero in luogo esterno di cura di 125 detenuti, con l'impiego di 3344 unità di polizia penitenziaria. Da evidenziare la particolare onerosità dei servizi svolti presso l ospedale perugino poiché ancora sprovvisto di un reparto attrezzato per la degenza dei detenuti. Intensa l attività di polizia giudiziaria svolta sia su delega dell'autorità giudiziaria sia d'iniziativa in funzione del contrasto di reati emersi in ambito penitenziario. Rilevante nel quadro delle attività di prevenzione e contrasto all introduzione di sostanze stupefacenti all interno di strutture penitenziarie, il contributo delle unità cinofile della Guardia di Finanza di Perugia. E poi appena il caso di accennare al servizio di polizia stradale in relazione all'espletamento all'esterno di compiti di istituto, nonché al servizio di vigilanza sull'igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro in seno all'amministrazione della giustizia. 7

24 Linee programmatiche Le linee programmatiche regionali, avviate nel 2013, nel quadro delle direttive ministeriali, tendono al miglioramento delle condizioni detentive, a favorire l'accesso alle misure alternative alla detenzione ed alla differenziazione delle strutture per tipologia detentiva. Nell ambito di nuove progettualità sono stati predisposti piani regionali per: -favorire l'accesso alla misura alternativa dell'affidamento terapeutico; -prevenire il suicidio e gli atti di autolesionismo; -adottare iniziative per il benessere del personale; Nell ottica della differenziazione delle strutture per tipologia detentiva: -L'Istituto di Perugia è stato individuato come sede pilota per attuare la cosiddetta sorveglianza dinamica, cioè un nuovo modello di custodia conformato al grado di pericolosità del detenuto, che può consentire un miglior impiego del personale di Polizia penitenziaria. -La Casa di Reclusione di Orvieto è stata individuata come Istituto a custodia attenuata ad alta valenza trattamentale. Al fine di limitare l effetto coercitivo della detenzione, nelle sezioni a media sicurezza di tutti gli istituti ha trovato applicazione l'apertura per almeno otto ore delle camere di detenzione unitamente ad un potenziamento delle offerte trattamentali. L'attività potrà continuare a dispiegarsi in modo proficuo per la convergenza delle energie di tutte le componenti dell Amministrazione e delle organizzazioni impegnate a vario titolo. 8

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