Chi promuove l accesso aperto?

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1 Chi promuove l accesso aperto? Piero Attanasio Associazione Italiana Editori piero.attanasio@aie.it Trento, 20 ottobre 2014 Open access e accesso aperto Stato dell arte e strategie per il futuro Università degli Studi di Trento Facoltà di Giurisprudenza 1 I

2 La Raccomandazione della Commissione Europea (luglio 2012)

3 Obiettivi generali Gli obiettivi: Ø «Da tali politiche ci si attende un miglioramento delle condizioni in cui si effettua la ricerca» (Considerando 6) Ø «Dando modo agli attori sociali di interagire nel ciclo di ricerca si migliorano la qualità, la pertinenza, l accettabilità e la sostenibilità dei risultati dell innovazione» (Considerando 7) Ø «I benefici derivanti da un accesso più ampio ai risultati della ricerca scientifica saranno avvertiti anche dalle imprese. Le piccole e medie imprese, in particolare, miglioreranno la propria capacità di innovazione» (Considerando 8)

4 Politiche chiare Raccomandazioni generali (art. 1) Ø «Definire politiche chiare ( ). Tali politiche dovrebbero prevedere: o obiettivi concreti e indicatori per misurare i progressi, o piani di attuazione in cui sia indicata tra l altro l assegnazione delle responsabilità, o la pianificazione finanziaria associata» Ø Assicurare l «accesso aperto [ai risultati delle] ricerche finanziate con fondi pubblici quanto prima possibile, preferibilmente subito e comunque non più di sei mesi dopo la data di pubblicazione e di dodici mesi nel caso delle pubblicazioni nell area delle scienze sociali e umane»

5 L autonomia degli enti finanziatori Ruolo degli enti di finanziamento della ricerca (art. 2) gli organismi di finanziamento della ricerca devono attuare tali politiche Ø «stabilendo piani di attuazione al livello di tali organismi di finanziamento» Ø «mettendo a disposizione i finanziamenti necessari per la diffusione (incluso l accesso aperto)» Ø «fornendo ai ricercatori indicazioni su come conformarsi alle politiche di accesso aperto, con particolare riferimento alla gestione dei diritti di proprietà intellettuale» Ø «conducendo trattative comuni con gli editori per ottenere le migliori condizioni possibili di accesso alle pubblicazioni, compresi l utilizzo e il riutilizzo»

6 Infrastrutture e conservazione di lungo periodo «Conservazione e riutilizzo dell informazione scientifica» (art. 4) Ø «politiche in cui sia indicata tra l altro l assegnazione delle responsabilità in materia di conservazione dell informazione scientifica, insieme alla pianificazione finanziaria associata, per garantire [ ] la conservazione a lungo termine dei risultati di ricerca» «Infrastrutture elettroniche» (art. 5) Ø «Sviluppare ulteriormente infrastrutture elettroniche su cui poggia il sistema di diffusione dell informazione scientifica» Ø «sostenendo le infrastrutture [ ] affinché coprano tutte le fasi del ciclo di vita dei dati» Ø «sostenendo la nascita e la formazione di nuovi gruppi di esperti» Ø «rafforzando l infrastruttura che consente l accesso all informazione scientifica e la sua conservazione a livello nazionale, e assegnando i fondi necessari» Ø «assicurando l interoperabilità tra le infrastrutture elettroniche a livello nazionale e mondiale»

7 Dialogo con gli stakeholders «Dialogo tra le varie parti interessate a livello nazionale, europeo e internazionale» (art. 7) Ø «Partecipare al dialogo tra le varie parti interessate a livello nazionale, europeo e/o internazionale sui modi per promuovere l accesso aperto all informazione scientifica e la sua conservazione»

8 Le politiche in altri paesi europei

9 Poche leggi Solo Spagna e Germania hanno emanato leggi sull OA Alcuni elementi comuni Ø Preferenza per la via verde Ø Limitato alle pubblicazioni su riviste Differenza nelle modalità Ø In Spagna: o Obbligo di deposito a carico dei ricercatori o Entro 12 mesi ma di fatto journal specific Ø In Germania: o Limitazione libertà contrattuale a tutela degli autori o L autore non può cedere il diritto di ripubblicare dopo 12 mesi su archivi istituzionali o Nessun obbligo per i ricercatori

10 non significa poca politica Esplicitamente in altri paesi si è deciso che la via normativa (per altro mai suggerita dalla Commissione) non è la più opportuna Ø Regno Unito Ø Francia Ø Implicitamente, tutti gli altri paesi UE

11 Lo schema pragmatico adottato nel Regno Unito Fonte: Science and Technology Committee - Third Report : The implementation of open access

12 La legge italiana

13 Inserita nel DL «Valore cultura» Art. 4 «Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo» Procedura e collocazione anomale Senza previa consultazione delle parti interessate e senza previa analisi di impatto Profondamente modificata in Parlamento rispetto al testo originale

14 Il Comma 2 Responsabilità e autonomia degli enti finanziatori Ø «I soggetti pubblici preposti all'erogazione o alla gestione dei finanziamenti della ricerca scientifica adottano, nella loro autonomia, le misure necessarie per la promozione dell'accesso aperto» Ambito di applicazione: quali ricerche «ai risultati della ricerca finanziata per una quota pari o superiore al 50 per cento con fondi pubblici,» Ambito di applicazione: tipologia di pubblicazioni «quando documentati in articoli pubblicati su periodici a carattere scientifico che abbiano almeno due uscite annue». Obbligo di citazione del progetto «I predetti articoli devono includere una scheda di progetto in cui siano menzionati tutti i soggetti che hanno concorso alla realizzazione degli stessi».

15 Il Comma 2 / continua Modalità dell accesso aperto Ø «L'accesso aperto si realizza: Via d oro a) «tramite la pubblicazione da parte dell'editore, al momento della prima pubblicazione, in modo tale che l'articolo sia accessibile a titolo gratuito dal luogo e nel momento scelti individualmente;» Via verde b) «tramite la ripubblicazione senza fini di lucro in archivi elettronici istituzionali o disciplinari, secondo le stesse modalità, entro 18 mesi dalla prima pubblicazione per le pubblicazioni delle aree disciplinari scientifico-tecnico-mediche e 24 mesi per le aree disciplinari umanistiche e delle scienze sociali.»

16 Il Comma 4 Il tutto senza soldi «Dall'attuazione delle disposizioni contenute nel presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le pubbliche amministrazioni interessate provvedono con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente» A dispetto della Raccomandazione della Commissione europea

17 In sintesi Norma programmatica Obbligo rivolto agli enti finanziatori della ricerca: Ø Nel rispetto della loro autonomia devono dotarsi di una politica Ø Embargo molto più lungo in caso di via verde, per consentire politiche journal specific N.B.: Parla di ricerche finanziate dal pubblico, non di pubblicazioni pagate dal pubblico È auspicabile che si apra un dibattito che coinvolga tutte le parti interessate Ø Questa di oggi è un ottima occasione Gli enti dovranno contemperare gli obiettivi dell accesso aperto e le risorse disponibili Ø L esperienza degli altri paesi può aiutare Ø Un analisi di impatto è doverosa, per valutare gli effetti sulla ricerca e sperabilmente sul settore editoriale italiano Gli editori italiani devono rapportarsi in modo nuovo alla nuova situazione

18 Le prime attuazioni

19 Il Bando SIR Uscito poco dopo l approvazione della legge Riguarda sia articoli sia monografie Art. 9: Accesso aperto Ø b) garantire l'accesso aperto alla pubblicazione depositata e ai relativi dati - tramite l'archivio - al più tardi: o al momento della pubblicazione, nel caso in cui l'editore renda disponibile una versione elettronica gratuita, o entro sei mesi dalla pubblicazione (dodici mesi per le pubblicazioni relative alle scienze sociali e umanistiche) in ogni altro caso; I costi dell accesso aperto non sono rendicontabili! Ø Allegato 4, Sezione B o Tra le «Spese generali» forfetarie, è compreso il «costo delle pubblicazioni e degli oneri relativi a open access e open data» o Quindi: riduce i costi disponibili per la ricerca

20 Ma la via verde è gratuita? Come anticipato dalla Commissione Europea: No! Analisi delle politiche delle migliori 10 riviste nel ranking Shimago in 10 aree disciplinari A. Consentono l'archiviazione gra4s entro 6/12 mesi B. Non consentono l'archiviazione gra4s entro 6/12 mesi C. Riviste solo ad accesso aperto Media costo in euro opzione gold Biologia e agraria Scienze umane Chimica Economia, econometria e finanza Ingegneria Matema4ca Medicina Fisica e astronomia Psicologia Scienze sociali Totali

21 Un omaggio ai padroni di casa Regolamento OA Università di Trento Ø Si pone degli obiettivi coerenti con la Raccomandazione UE o O subito o dopo 6/12 mesi in relazione alla disciplina Ø Crea / sostiene gli archivi dove accoglierli Ø Dedica personale a un lavoro complesso o Verifica diritti, promozione, pubblicazione, ecc. Ø Chiede i diritti agli autori, quando questi li hanno Ø Fornisce incentivi per l adesione Ø (Sarebbe interessante sapere quanto costa: il punto debole è sempre lì) Norme interne per l attività editoriale Facoltà di Giurisprudenza Ø Riguarda le pubblicazioni finanziate, non le ricerche finanziate Ø Via d oro autogestita e contratto per edizione a stampa con un editore Ø Finanziamenti specifici o derivanti dai progetti di ricerca

22 Conclusioni: chi promuove l accesso aperto? Imporre obblighi senza mettere sul tavolo i finanziamenti significa ridurre i fondi disponibili per altro Ø In particolare, il rischio è che si scarichi tutto sul singolo ricercatore, costretto a sottrarre risorse ai propri fondi di ricerca Seguire questa strada significa uccidere l accesso aperto Cosa fare invece? Ø Investire sull OA Ø Meglio gli incentivi, il sostegno, la promozione che gli obblighi Ø Se si sceglie la strada degli obblighi, devono essere calibrati sui fondi messi a disposizione per attuarli Ø Perché non partire dalle pubblicazioni finanziate invece che dalle pubblicazioni relative alle ricerche finanziate? Far di conto anche sulle risorse interne dedicate: sono un costo che va tenuto sotto controllo perché resti stabile nel futuro In un contesto di questo genere sono sicuro che la collaborazione degli editori non mancherebbe