RIVISTA INTERNAZIONALE INTERNATIONAL MAGAZINE GIOIELLERIA OREFICERIA GEMMOLOGIA JEWELRY GOLDSMITH GEMMOLOGY PHOTO: PAOLO ZAMPIERI

Transcript

1 RIVISTA INTERNAZIONALE GIOIELLERIA OREFICERIA GEMMOLOGIA INTERNATIONAL MAGAZINE JEWELRY GOLDSMITH GEMMOLOGY PHOTO: PAOLO ZAMPIERI 18Karati_Cover_172_Ago-Set2014.indd 1 23/07/

2 Rivista internazionale di arte e cultura orafa, design e gemme International magazine on the art and culture of goldsmiths works, design and gemstones Organo Ufficiale dell'associazione Orafi, Argentieri, Orologiai ed affini della Confartigianato EDIZIONI GOLD S.r.l. Direzione, redazione, amministrazione Editorship, editorial office, management Via Angelo Della Pergola, Milano Tel. +39/02/ Fax 02/ info@18karati.net Direttore Responsabile/Editor in chief Florinda Gaudio Direttore Commerciale/Sales Manager Antonio Chiapparino Coordinamento/Coordination Laura Mitola Hanno collaborato/editorial Staff Sergio Cavagna Elena Mandelbaum Alberto Salandin Pubblicità/Advertising Antonio Chiapparino Massimo Marino Tel. +39/02/ Fax +39/02/ Agente pubblicitario in Hong Kong Advertising Agent in Hong Kong Brilliant Art-Publishing Ltd. Tel. (00852) Fax (00852) rev@brilliant-art.com.hk Stampa/Printer TEP Arti Grafiche Srl - Piacenza Edizioni Gold Tutti i diritti riservati/all rights reserve È vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e fotografie. It is forbidden to publish texts and photos, also partial. Autorizzazione Tribunale di Milano Nr /11/85 Spedizione in abbonamento postale Abbonamenti Italia Edizioni Gold Srl Via Angelo della Pergola., MILANO Tel. 02/ Fax 02/ info@18karati.net Annuale 30,00 - Biennale 55,00 Distribuzione per l Italia MESSAGGERIE PERIODICI ME.PE S.p.A. Aderente A.D.N. - Via Ettore Bugatti, Milano (Italy) - Tel. +39/02/ Distribuzione e abbonamenti per l'estero Sole Agent for Distribution and Subscription Abroad A.I.E. Srl Agenzia Italiana Esportazione Via Manzoni, Rozzano (MI) Tel. +39/02/ Fax +39/02/ Organo Ufficiale della Borsa Diamanti d'italia BORSA DIAMANTI D ITALIA AFFILIATA ALLA FEDERAZIONE MONDIALE SOMMARIO/CONTENTS 100 anni di successi 100 years of success Gold Art: Italian Jewels Gold Art: Italian Jewels Bon Voyage, gioielli Boccadamo Bon Voyage, Boccadamo Jewels New Line: Fiori&Melodie New Line: Flowers&Melodies Vilmas: splendori di luce Vilmas: shines of light Incontro con le gemme An encounter with gems Progetti Italian Style Italian Style Projects Taormina d oro Taormina d oro Prezzo abbonamento per l'estero: annuale: Europa 100,00 - America 103,00 - Altri paesi 110,00 nelle seguenti nazioni/in these countries Arabia Saudita, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Cipro, Colombia, Corea, Costa Rica, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Hong Kong, Kuwait, India, Indonesia, Inghilterra, Iran, Irlanda, Libano, Messico, Nigeria, Nuova Zelanda, Olanda, Pakistan, Perù, Portogallo, Rep. Dominicana, Singapore, Siria, Spagna, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Taiwan, Thailandia, Turchia, Uruguay, U.S.A., Venezuela. Periodicità bimestrale/bimonthly N. 172 Agosto/Settembre I.P. - Anno XXIX Prezzo di copertina/published price 6,00 Numeri arretrati: per l Italia 8,00 per l Estero 15,00 Gioje: il gioiello Made in Italy Gioje: Made in Italy Jewel 184 Borsa Diamanti 162 News 164 Rassegna 165 Orologi 166 Mostre 170 Confartigianato 174 Fiere 180 Addresses 190

3 ASSOCIAZIONE ITALIANA ARTIGIANI ORAFI E ARGENTIERI OROLOGIAI ED AFFINI CANONE RAI NON DOVUTO SVILUPPI TRATTATIVE CCNL ORAFI BUROCRAZIA E FISCO PIÙ PESANTI COLLABORAZIONE VICENZA - PERÙ PARTI RICAMBIO ORIGINALI DI OROLOGI CONFARTIGIANATO DENUNCIA: LA RAI IMPONE IL CANONE ANCHE A IMPRESE CHE NON HANNO TV Il Presidente Merletti sollecita intervento del Ministro Guidi. In queste ultime settimane su milioni di imprenditori italiani si è abbattuta, per l ennesima volta, un alluvione di solleciti di pagamento del canone speciale Rai. Richieste che, però - segnala Confartigianato - nella maggior parte dei casi sono illegittime perché rivolte ad aziende che non possiedono apparecchi radio-televisivi e quindi non devono pagare alcun abbonamento. A far scattare la protesta di Confartigianato è la richiesta del tributo applicato al possesso non solo di televisori, ma anche di qualsiasi dispositivo per ricevere il segnale tv, inclusi i sistemi di videosorveglianza, indispensabili per le botteghe e le imprese del settore orafo-gioielliero. Come dire che ad un imprenditore basta possedere un impianto antifurto per essere costretto a pagare una somma che, a seconda della tipologia di azienda, va da un minimo di 200 euro fino a euro l anno. Chi non paga è soggetto a pesanti sanzioni e a controlli da parte degli organi di vigilanza. Secondo Confartigianato quella del canone speciale Rai è una richiesta assurda, perché vengono tassati strumenti di lavoro che gli imprenditori utilizzano non certo per guardare i programmi Rai. Il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti si è rivolto al Giorgio Merletti Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi chiedendo un intervento immediato per modificare le norme che impongono il pagamento del canone ed escludere dall applicazione del tributo gli apparecchi che fungono inequivocabilmente da strumento di lavoro per gli imprenditori. Pagare il canone Rai - sottolinea il Presidente di Confartigianato - è un obbligo per tutti coloro che in azienda posseggono radio e televisioni. Ma non accettiamo il metodo di rastrellare risorse imponendo il pagamento in maniera indiscriminata a tutti gli imprenditori, dando per scontato che posseggano uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive. In questo momento di gravi difficoltà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tranne che di altri balzelli così onerosi, assurdi e illegittimi. TRATTATIVE CCNL ORAFI: AGGIORNAMENTI SUGLI SVILUPPI Procedono gli incontri per il rinnovo del CCNL Artigianato settore oreficeria scaduto il 31 dicembre Le difficoltà che si incontrano sul tavolo delle trattative derivano dalla compresenza di due distinte piattaforme rivendicative: la prima di FIM-CISL e la seconda di FIOM-CGIL. Al momento, non appaiono maturi i tempi per una ricompattazione delle posizioni. Già da alcuni mesi la parte datoriale ha consegnato il pacchetto di proposte che contiene richieste per il rilancio del settore. Queste riguardano: 1. Apprendistato In quest ambito le associazioni del settore hanno richiesto: a) allungamento del periodo di prova; b) durata dell apprendistato fino a cinque anni come previsto dalla legge; c) riconoscimento della formazione solo aziendale erogata dal datore di lavoro quale riconoscimento del valore formativo delle imprese artigiane. 2. Aggiornamento della normativa sul contratto a termine alla luce delle recenti novità introdotte dal d.l.n. 34/2014. Per quanto attiene nello specifico, le parti datoriali hanno chiesto ai Sindacati di siglare il protocollo nazionale che semplifichi le procedure per l installazione di impianti di videosorveglianza a tutela del patrimonio aziendale nei luoghi di lavoro. Per Confartigianato Orafi, il disposto contenuto nel vigente art. 4 dello Statuto del Lavoratori presenta forti ed eccessivi ostacoli applicativi, pertanto ha richiesto alle parti sindacali una semplificazione delle procedure così come auspicato nella lettera circolare del Ministero del Lavoro del 16 aprile OREFICERIA, CERAMICA, VETRO: NASCE COLLABORAZIONE TRA L ARTIGIANATO DI VICENZA EILPERÙ Cooperazione e interscambio. Grandi distanze sì, ma anche straordinarie opportunità di collaborazione tra Italia e Perù nell ambito dell artigianato. I settori interessati sono quelli dell oreficeria, della ceramica e del vetro. Il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo e il ministro del Commercio estero del Perù, Magali 76

4 Silvio, hanno gettato le basi per uno scambio economico e commerciale tra la provincia vicentina e il Paese andino. Il know-how artigianale è il punto di contatto di quest intesa tra un area, quella veneta, con una specializzazione artigianale di grande valore e quella peruviana, altrettanto foriera di saperi artigianali: Vicenza è la terza provincia italiana per capacità di export, dopo Torino e Milano. L idea è quella di uno scambio: giovani peruviani potrebbero formarsi in Italia e i maestri artigiani italiani potrebbero andare in Perù, Paese nel quale operano 250mila artigiani. Ed è uno dei principali Paesi in cui l'industria dell oro riveste una notevole importanza. Ecco perché su questa basi si possono costituire nuove imprese artigiane o trovare spazi di mercato a esportatori italiani. L accordo con Confartigianato Vicenza - ha dichiarato il ministro Magali Silva - sarà una grande opportunità per proseguire in un alleanza strategica per lo scambio di tecnologia e conoscenze professionali. Il Perù, secondo un report di Confartigianato Vicenza, è una realtà territoriale di particolare interesse anche perché, con il Trattato di Libero commercio sottoscritto con l Unione europea nel 2013, di fatto ha cancellato i dazi doganali, aumentando la capacità dell'interscambio commerciale. Già nel 2013 Vicenza risultava la seconda provincia italiana (dopo Milano) per le esportazioni manifatturiere verso il Perù, per un valore complessivo di 35milioni di euro. Il Perù, va ricordato, è una delle economie più dinamiche dell'america Latina. Il Pil, dal 2003 a oggi, è cresciuto dell'89%, ben superiore alla media dei Paesi latinoamericani, cresciuti del 49,9 per cento. RILEVAZIONI UFFICIO STUDI DI CONFARTIGIANATO: BUROCRAZIA E FISCO SEMPRE PIÙ PESANTI SULLE IMPRESE Gli adempimenti amministrativi costano alle Pmi 30,9 miliardi/anno. Gli italiani pagano 25,7 mld di maggiori tasse rispetto alla media Ue. Nel 2014 gli italiani pagano 25,7 miliardi in più di tasse rispetto alla media dei cittadini dell Eurozona. Si tratta di 420 euro di maggiori imposte pro capite. Questo gap Italia/Europa è l effetto dell aumento della pressione fiscale che quest anno nel nostro Paese raggiunge il 43,9% del PIL, ben 1,7 punti in più rispetto al 42,2% registrato nella media dei Paesi Ue. Ma, se si considera il mancato gettito dell'economia sommersa, la pressione fiscale effettiva sale al 52,9% del Pil. Fisco sempre più oneroso ma anche più complicato. Tra il 2008 e il 2014 sono state approvate 629 norme fiscali, di cui 389 introducono nuovi adempimenti per le imprese: quindi quasi 2 nuove norme fiscali su 3 aumentano i costi burocratici per le imprese. In pratica, in 6 anni il fisco si è complicato alla velocità di una nuova norma alla settimana. Più in generale, sul fronte della burocrazia nell ultimo anno le piccole e medie imprese hanno speso in oneri amministrativi milioni di euro, equivalenti a euro per ciascuna piccola e media impresa e pari a 2 punti di PIL. L inefficienza nel rapporto tra pubblica Amministrazione e imprese genera un ambiente ostile al fare impresa, tanto che nella classifica sulla facilità di fare impresa Doing Business 2014 l Italia si colloca nella 23 posizione tra i 28 Paesi dell Ue e al 65 posto tra i 189 Paesi del mondo. In particolare, nell era di Internet, i servizi digitali della PA risultano ancora inefficienti. Nel 2013, infatti l'italia è al penultimo posto tra i 28 Paesi Ue per quota di cittadini che interagisce via web con la pubblica Amministrazione: soltanto il 21% degli italiani dialoga on line con la PA, rispetto alla media europea del 41%. La macchina burocratica blocca anche l applicazione concreta delle norme. E così, in Italia si continua a produrre leggi che rimangono sulla carta. Nel biennio sono stati adottati 109 provvedimenti - tra decreti legge, decreti legislativi e leggi - che hanno determinato provvedimenti attuativi equivalenti a 1,7 provvedimenti al giorno. Di questi, al 31 dicembre 2013, solo il 34,1% del totale, pari a 499 provvedimenti, è stato adottato. Intanto lo Stato continua a farsi aspettare dai suoi creditori. L'Italia è il Paese europeo con i tempi di pagamento più lunghi e con la più elevata quota di debiti commerciali della PA pari al 3,3% del Pil. Nel 2014 le imprese fornitrici di beni e servizi devono attendere in media 165 giorni (rispetto alla media di 80 giorni nel resto d Europa) per riscuotere le fatture dagli Enti pubblici. Questo ritardo rispetto ai 30 giorni imposti dalla legge provoca un extracosto di 2 miliardi di euro a carico delle imprese fornitrici della PA. La lentezza della burocrazia italiana si vive anche nelle aule dei Tribunali: la durata media dei processi civili legati ad inadempienza contrattuale è di giorni, ben 641 giorni in più rispetto alla media europea, un gap che colloca il nostro Paese al 2 posto dietro solo alla Grecia. I tempi lunghi della giustizia civile provocano maggiori costi per le imprese per un ammontare di milioni di euro. FORNITURA PARTI DI RICAMBIO ORIGINALI DI OROLOGI: SI PROFILA DECISIONE SFAVOREVOLE DELLA COMMISSIONE EUROPEA VERSO I RIPARATORI INDIPENDENTI In attesa della decisione definitiva della Commissione europea in ordine al ricorso presentato dalla CEAHR (Confederazione europea delle associazioni di 77

5 ASSOCIAZIONE ITALIANA ARTIGIANI ORAFI E ARGENTIERI OROLOGIAI ED AFFINI orologiai e riparatori), i riparatori indipendenti europei di orologi stanno tentando ogni strada possibile per far sentire le proprie ragioni per quanto attiene al rifiuto delle case produttrici - per lo più svizzere - di fornire loro le parti originali di ricambio. Anche agli sgoccioli della precedente legislatura europea, si è ottenuto che due tra le europarlamentari italiane più sensibili all argomento (che, ricordiamo, va ad incidere pesantemente sulla sopravvivenza di una miriade di piccoli artigiani nonché sulla concorrenza e sul diritto del consumatore a decidere autonomamente a quale riparatore rivolgersi, che sia indipendente di fiducia o affiliato alla casa produttrice), intervenissero direttamente sul Commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia e sul vicepresidente Antonio Tajani. Qui di seguito riportiamo l integrale della lettera inviata dalle europarlamentari Patrizia Toia (recentemente rieletta per la legislatura ) e Cristiana Muscardini, e la replica del Commissario Almunia, che, oltre a riassumere i punti salienti della controversia tra CEAHR, Case svizzere e Commissione, non lascia - purtroppo - ben sperare in ordine ad un esito positivo della decisione finale della Commissione per i riparatori indipendenti. Bruxelles, 11 aprile 2014 Sig. Commissario Almunia, Sig. Vice Presidente Tajani, nel nostro ruolo di membri del Parlamento europeo abbiamo sempre lavorato per un industria europea competitiva che sostiene le PMI e i lavoratori. Per questo motivo, vorremmo avere informazioni circa il lavoro svolto dalla Commissione europea in merito alla distribuzione di parti di ricambio di orologi e forniture, in particolare facendo riferimento ad ogni decisione presa in merito al CEAHR (Confederazione europea delle associazioni di orologiai e riparatori). I piccoli e medi artigiani europei hanno sempre garantito assistenza ai i clienti in tutti i territori e, come si sa, sono oggetto della concorrenza delle grandi multinazionali extra- UE. Costituisce un obiettivo del nostro lavoro trovare degli equilibri fra produttori/fornitori e artigiani orologiai al fine di fornire il miglior servizio ai consumatori. La nostra preoccupazione è che, al fine di fronteggiare la concorrenza esterna, le Istituzioni europee decidano di penalizzare gli artigiani, scegliendo di chiudere un mercato che fino ad oggi è stato equo e rispettoso dei consumatori. Potete dirci se le decisioni della Commissione al riguardo tuteli i consumatori e i lavoratori? In attesa di Vostra risposta, Vi preghiamo di accettare i nostri più cordiali saluti, Patrizia Toia Cristiana Muscardini Bruxelles, 30 aprile 2014 Onorevoli Parlamentari, Vi ringrazio per la Vostra lettera dell 11 aprile 2014 relativa alla querela depositata presso la Commissione Europea dalla Confédération Européenne des Associations d Horlogers Réparateurs (CEAHR) in merito al rifiuto, da parte di alcuni fabbricanti di orologi, di garantire la fornitura di pezzi di ricambio ai mastri orologiai indipendenti. In ottemperanza della sentenza emessa dal Tribunale nel dicembre 2010, che annulla la decisione iniziale espressa dalla Commissione in merito alla suddetta querela, nel 2011 la Commissione ha aperto una procedura d infrazione contro dodici fabbricanti di orologi, intraprendendo un indagine approfondita dei mercati di riparazione e manutenzione di orologi. Tale indagine, attualmente ancora in corso, interessa un numero considerevole di aziende - e un numero ancora più considerevole di marchi - che hanno attuato sistemi di distribuzione diversi nei vari Paesi membri dell Unione. In particolare, l indagine si concentra sulla prassi, applicata da numerosi gruppi di fabbricanti di orologi, che prevede di riservare la fornitura dei pezzi di ricambio per la riparazione di orologi dei rispettivi marchi ai riparatori approvati da tali marchi. Di fatto, tali gruppi di fabbricanti hanno gradualmente istituito dei sistemi di distribuzione e riparazione esclusiva, nel quadro dei quali i riparatori approvati dai vari marchi (sulla base di determinati criteri) sono spesso gli unici a ricevere dal fabbricante i pezzi di ricambio da questi distribuiti. Urge tuttavia sottolineare che tali riparatori approvati sono di norma artigiani o piccole aziende distinte dai gruppi di fabbricanti, benché siano legati a questi ultimi da contratti di distribuzione e/o riparazione esclusiva. La percentuale di riparazioni eseguite tramite tali riparatori concordati (e non da filiali dei gruppi di fabbricanti) è, per diversi marchi, alquanto significativa. Pertanto, è importante garantire che tali reti di riparazione esclusiva restino sufficientemente aperte, in particolare nella scelta dei riparatori, che deve essere effettuata sulla base di criteri obiettivi di natura qualitativa, fissati in maniera uniforme e applicati in modo non discriminante, nonché limitati allo stretto necessario. L indagine cui ho preso parte è quasi giunta a termine. Nel corso di tale indagine, gli uffici della Commissione sono rimasti in contatto con il comitato e i rappresentanti della parte querelante, che sono stati debitamente informati del decorso della procedura. Augurandomi che i chiarimenti di cui sopra siano sufficienti a risolvere le Vostre preoccupazioni, Vi prego di gradire, Onorevoli Parlamentari, i sensi della mia distinta considerazione. Joaquin Almunia Joaquin Almunia 78