Anno 2014 N. RF159. La Nuova Redazione Fiscale

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1 Anno 2014 N. RF159 ODCEC VASTO La Nuova Redazione Fiscale Pag. 1 / 10 OGGETTO COMUNICAZIONE ANOMALIE DA STUDI DI SETTORE RIFERIMENTI COMUNICATO STAMPA AG. ENTRATE DEL 05/06/2014 CIRCOLARE DEL 11/06/2014 Sintesi: sono in arrivo le consuete comunicazioni a contribuenti ed intermediari che segnalano le anomalie riscontrate negli studi di settore per il triennio , con invito a correggere gli errori in vista della prossima dichiarazione. Dalla seconda decade di giugno, contribuenti ed intermediari, in relazione alle segnalazioni ad essi pervenute, possono inviare chiarimenti o precisazioni tramite l apposito software messo a disposizione. La principale novità di quest anno riguarda le modalità di invio delle comunicazioni che avviene direttamente nel Cassetto fiscale degli iscritti a Entratel/Fisconline; in particolare, i contribuenti registrati ai servizi telematici riceveranno, laddove abbiano chiesto di ricevere un avviso, una o un sms con cui l Agenzia invita ad accedere al cassetto fiscale per prendere visione della comunicazione. In un recente comunicato stampa, l Agenzia delle Entrate ha annunciato: l invio delle comunicazioni di anomalia ai fini degli studi di settore per il triennio la pubblicazione sul proprio sito internet delle 33 bozze di comunicazioni, diversificate per ogni anomalia, destinate a contribuenti ed intermediari. NOVITÀ - MODALITÀ DI INVIO: da quest anno la comunicazione avviene direttamente nel Cassetto fiscale degli iscritti a Entratel e Fisconline. In particolare: - i contribuenti registrati ai servizi telematici destinatari di una comunicazione di anomalia - riceveranno, laddove abbiano chiesto di ricevere un avviso, una o un sms, ai recapiti registrati, con cui l Agenzia invita ad accedere al cassetto fiscale per prenderne visione. La comunicazione è trasmessa via Entratel anche all intermediario se il contribuente ha effettuato questa scelta al momento della presentazione della dichiarazione per il periodo DESTINATARI: le comunicazioni di anomalie sono indirizzate: a) ai contribuenti: per una verifica di merito dell anomalia b) agli intermediari: per una verifica della corretta trasmissione telematica. COMUNICAZIONE ANOMALIE INDIRIZZATE AI CONTRIBUENTI Come per il passato, non si tratta di uno strumento accertativo, ma di uno strumento diretto a sensibilizzare adeguatamente la platea dei contribuenti. L Agenzia ha pubblicato 33 modelli di comunicazione che segnalano le seguenti incoerenze: N. INCOERENZA 1 2 tra rimanenze finali indicate nel modello relativo al periodo d imposta 2011 ed esistenze iniziali indicate nel modello relativo al 2012 relative alla gestione del magazzino (durata delle scorte molto alta e, comunque, superiore a quella registrata mediamente per le imprese del settore), accompagnate da un incremento delle rimanenze finali

2 Redazione Fiscale Info Fisco 159/2014 Pag. 2 / la mancata indicazione del valore dei beni strumentali e l indicazione delle relative quote di ammortamento relative l indicatore Incidenza dei costi residuali di gestione calcolato rispetto ai ricavi dichiarati nonché l indicatore Incidenza delle altre componenti negative calcolato rispetto ai compensi dichiarati relative alla presenza di soci con percentuale di lavoro prestato inferiore al 50%, assenza di altri addetti e un numero di giornate di apertura superiori a 300 dovute alla non corretta indicazione di una o più delle seguenti informazioni: numero di Soci o associati che prestano attività nello studio (nel caso di esercizio in forma associata di arti e professioni) num. di Ore settimanali dedicate all attività num. di Settimane di lavoro nell anno tra i dati contabili indicati nel quadro F o G della comunicazione dei dati rilevanti relativa al 2012 e gli stessi dati indicati nel modello UNICO 2013 conseguenti all indicazione per gli anni 2010, 2011, 2012 della causa di esclusione dagli studi riconducibile ad Altre situazioni di non normale svolgimento dell attività codice 7 (a giudizio dell Agenzia l indicazione di tale causa di esclusione per un triennio consecutivo è indice di una possibile anomalia, sebbene la normativa lo consenta) LE PRINCIPALI ANOMALIE RISCONTRATE INCOERENZA TRA RIMANENZE FINALI 2011 ED ESISTENZE INIZIALI 2012 Dall analisi degli studi di settore l Agenzia può riscontrare un incoerenza tra le rimanenze finali indicate nel modello 2011 e le esistenze iniziali indicate nel In particolare, l Agenzia ha effettuato l'elaborazione: per i periodi di imposta 2011 e 2012 su 6 categorie diverse di rimanenze per le quale si è verificato lo scostamento. RIMANENZE FINALI 2011 INIZIALI 2012 Merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e servizi non di durata ultrannuale rigo F13 rigo F12 Opere, forniture e servizi di durata ultrannuale rigo F07, col. 1 rigo F06, col. 1 Opere, forniture e servizi di durata ultrannuale (art. 93 c. 5, Tuir) rigo F07, col. 2 rigo F06, col. 2 Prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso rigo F10 rigo F09 Prodotti in corso di lavorazione e servizi non di durata ultrannuale Prodotti finiti UG69U: rigo D38 UG40U: rigo D96 UK23U: rigo D69 UG69U: rigo D40 UG40U: rigo D98 UK23U: rigo D59 VG69U: rigo D50 VG40U: rigo D95 VK23U: rigo D79 VG69U: rigo D52 VG40U: rigo D97 VK23U: rigo D81

3 Redazione Fiscale Info Fisco 159/2014 Pag. 3 / 10 GIUSTIFICAZIONE: come noto le rimanenze iniziali di un periodo di imposta devono coincidere con quelle finali del periodo precedente. Dal punto di vista civilistico la disposizione è inderogabile e l anomalia non appare giustificabile se non a seguito di: errore materiale: esso è pericoloso in quanto incide sul risultato d'esercizio errata contabilizzazione di una capitalizzazione: è il caso in cui sia stata patrimonializzata una rimanenza senza adottare il criterio cd. indiretto (la scrittura contabile ha ridotto le rimanenze iniziali - contabilizzate in avere - in luogo di attivare una voce di ricavo - incrementi di immobilizzazioni voce A4); in tal caso il risultato d'esercizio non cambia. INCOERENZE RELATIVE ALLA GESTIONE DEL MAGAZZINO Anche in questo caso le comunicazioni possono riferirsi a diverse fattispecie: A) INE NON NORMALI: per il triennio ovvero per il solo 2012 le comunicazioni possono aver rilevato: una durata delle scorte molto alta e comunque superiore a quella che si registra mediamente per le imprese del settore, accompagnata da un incremento delle rimanenze finali In tal caso, la comunicazione riporta un prospetto riepilogativo delle rimanenze relativo al triennio interessati ovvero al solo 2012: In tale ipotesi l'agenzia presume che l'importo delle rimanenze finali sia stato gonfiato : con conseguente durata delle scorte di valore particolarmente elevato (oppure, con effetto esattamente corrispondente, una rotazione del magazzino particolarmente ridotta) accompagnata da un incremento delle rimanenze finali. In tale situazione l'ine indica dei valori diversi da quelli normali del settore (evento segnalato negli studi di settore all'epoca presentati).

4 Redazione Fiscale Info Fisco 159/2014 Pag. 4 / 10 GIUSTIFICAZIONE: l'unica giustificazione apprezzabile pare essere quella (già indicata dalla CM 38/2007) riferita ad una politica di approvvigionamento scorte effettuate sul finire dell'anno (gli indicatori fanno una media aritmetica tra le rimanenze finali e quelle iniziali; è evidente che tale valore non costituisce la consistenza media durante l'intero anno). B) INDICATORE DI COERENZA (anno 2012) : le comunicazioni evidenziano la presenza di: una durata delle scorte molto alta e, comunque, superiore al doppio della soglia massima prevista dallo studio di settore, accompagnata da valori delle rimanenze finali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale, uguali o lievemente inferiori a quelli delle esistenze iniziale. La contemporanea presenza di valori delle rimanenze pressoché invariati, nell arco dell anno, e di indicatori di coerenza che presentano valori non coerenti rispetto alla media delle imprese del settore, denota generalmente un anomalia; infatti, se l incoerenza non è riferibile a una particolare situazione di mercato o relativa alla gestione, potrebbe dipendere dal fatto che non è stato indicato correttamente l effettivo valore delle giacenze. GIUSTIFICAZIONE: anche in questo caso vi è la presunzione di una sopravvalutazione delle rimanenze finali, per quanto in presenza di un incremento delle stesse di modesta entità. Il caso va riferito a sopravvalutazioni non effettuate nel 2012, ma riferibili a periodi di imposta precedenti. INCOERENZE RELATIVE AI BENI STRUMENTALI Le comunicazioni di anomalia riferite ai beni strumentali possono riguardare: le imprese: interessano il solo periodo 2012 oppure il biennio i professionisti: interessano il solo periodo 2012 e sono relative: alla mancata indicazione del valore dei beni strumentali (rigo F29 col. 1 per le imprese e rigo G14 col. 1 per i professionisti) pur in presenza di ammortamenti indicati nel modello (rigo F20 col. 2 per le imprese e rigo G11 col. 2 per i professionisti) COMUNICAZIONE PER IMPRESE COMUNICAZIONE PER PROFESSIONISTI dall analisi del modello per la comunicazione dei dati rilevanti per l applicazione degli studi di settore, presentato per il periodo di imposta 2011, risulta una incoerenza tra la mancata indicazione del valore dei beni strumentali (rigo F29, col. 1, del quadro F, Elementi contabili ) e l indicazione delle relative quote di ammortamento (rigo F20, col. 2, del quadro F Elementi contabili ). Inoltre, il valore dei beni in questione costituisce uno degli elementi considerati dallo studio di settore per la stima dei ricavi attribuibili all impresa. dall analisi del modello per la comunicazione dei dati rilevanti per l applicazione degli studi di settore presentato per il periodo d imposta 2011, risulta un incoerenza tra la mancata indicazione del valore dei beni strumentali mobili (rigo G14, col. 1, del quadro G - Elementi contabili ) e l indicazione delle relative quote di ammortamento (rigo G11, col. 2, del quadro G - Elementi contabili ). Inoltre il valore dei beni in questione costituisce uno degli elementi considerati dallo studio di settore per la stima dei compensi attribuibili al professionista. La comunicazione precisa, inoltre, che detto valore costituisce uno degli elementi considerati dallo studio di settore per la stima dei ricavi / compensi.

5 Redazione Fiscale Info Fisco 159/2014 Pag. 5 / 10 GIUSTIFICAZIONE: l'unica causa giustificativa appare essere un errore materiale: per mera dimenticanza per la contabilizzazione errata di beni strumentali inferiori al milione non transitati tra i cespiti, ma comunque ammortizzati (e non spesati a conto economico). La risposta potrebbe peraltro suggerire il fatto che pur indicando correttamente il valore dei beni, lo studio di settore risulta comunque congruo e/o l'ine torna ad essere coerente. INCOERENZA RELATIVA ALL INCIDENZA DEI COSTI RESIDUALI DI GESTIONE Le comunicazioni di anomalia riferite all'incidenza: imprese: dei costi residuali di gestione / ricavi professionisti: delle altre componenti negative / compensi interessano il solo periodo d'imposta COMUNICAZIONE PER IMPRESE COMUNICAZIONE PER PROFESSIONISTI dall analisi del modello presentato per il periodo d imposta 2012, l indicatore Incidenza dei costi residuali di gestione calcolato rispetto ai ricavi dichiarati - righi del quadro F Elementi contabili (F22, campo 1 F22, campo 2 F22, campo 3 + F23, campo 1 F23, campo 2) * 100 / (F01 + F02, campo 1 F02, campo 2 + (F07, campo 1 F07, campo 2) (F06, campo 1 F06, campo 2)) risulta superiore al doppio della soglia massima e i costi residuali (righi F22, campo 1 F22, campo 2 F22, campo 3 + F23, campo 1 F23, campo 2) superano i euro. dall analisi del modello presentato per il periodo d imposta 2012, l indicatore Incidenza delle altre componenti negative calcolato rispetto ai compensi dichiarati - righi del quadro G Elementi contabili (G12 * 100 / G01) risulta superiore al doppio della soglia massima e le altre componenti negative (rigo G12) superano i euro. GIUSTIFICAZIONE: si presenta una causa giustificativa in tutti i casi in cui il contribuente fruisca di benefici di ordine tributario: premio di capitalizzazione per le società, deduzioni forfettarie per gli autotrasportatori, Irap deducibile al 10%, ecc.. SOCI CON PERCENTUALE DI LAVORO < 50% E SENZA ALTRI ADDETTI La comunicazione, riguarda le società ed interessa il solo periodo di imposta 2012; in particolare, dall analisi del modello, risulta l indicazione: della presenza di soci con percentuale di lavoro prestato inferiore al 50% l assenza di altro personale e un numero di giornate di apertura superiore a 300. Pertanto, l indicazione di bassi valori percentuali riguardo al lavoro prestato dai soci, in assenza di altro personale dedicato all attività, rappresenta una possibile anomalia che, tra l altro, era stata evidenziata nella fase di invio telematico della dichiarazione (segnalazione non bloccante contraddistinta dal simbolo * asterisco). GIUSTIFICAZIONE: la situazione si può presentare in presenza di soci occupati in altre attività, per i quali l'impegno nella società risulta di interesse marginale, pur protraendosi per l'intero anno. MANCATA INDICAZIONE DI DATI NEL MODELLO STUDI DI SETTORE In presenza di tale situazione la comunicazione, che interessa il 2012 e riguarda gli studi dei professionisti, riporta la seguente dicitura:

6 Redazione Fiscale Info Fisco 159/2014 Pag. 6 / 10 non sembra siano state correttamente indicate una o più delle seguenti informazioni: - numero di Soci o associati che prestano attività nello studio (nel caso di esercizio in forma associata di arti e professioni); - numero di Ore settimanali dedicate all attività ; - numero di Settimane di lavoro nell anno. La mancanza di una o più di queste informazioni rappresenta una possibile anomalia, in presenza di un attività professionale svolta in condizioni di normalità, in quanto costituiscono elementi indispensabili ai fini della corretta applicazione dello studio di settore. GIUSTIFICAZIONE: anche in questo caso la situazione può presentarsi in presenza di un professionista con occupazione prevalente in altre attività (soggetto lavoratore dipendente, pensionato, ecc.), ovvero forzatamente assente (per maternità, malattia, ecc.) INCOERENZE TRA I DATI INDICATI IN UNICO 2013 E STUDI DI SETTORE Per il 2012, la comunicazione, rileva anche un eventuale incoerenza tra i dati contabili indicati nel modello (quadro F/G) e gli stessi dati indicati in Unico Tale anomalia era stata già evidenziata nella fase di invio telematico della dichiarazione (diagnostico individuato con la lettera C preceduta da tre asterischi - Controlli bloccanti confermabili). INCOERENZE RELATIVE AI BENI IMMOBILI Per il 2012, la comunicazione, rileva un incoerenza tra: la presenza di spese per la locazione di immobili (rigo F18 campo 2) e la mancata indicazione: delle superfici delle unità locali utilizzate dell utilizzo di uffici presso l azienda o l agenzia mandante e/o dei costi sostenuti per strutture polifunzionali e/o delle spese per l utilizzo di servizi di terzi. CHIARIMENTI ALLE ENTRATE Nell ambito delle comunicazioni di anomalia, l Agenzia, precisa che i contribuenti interessati potranno fornire chiarimenti o precisazioni mediante il software Comunicazioni anomalie 2014, disponibile gratuitamente, dalla seconda decade di giugno 2014, sul sito internet dell Agenzia. Inoltre, l Agenzia avverte che: tali anomalie dipendono spesso dalla omessa o non corretta indicazione di alcuni dati determinanti per l applicazione degli studi di settore, al fine di ridurre l ammontare dei ricavi stimati dagli studi stessi per renderli congrui rispetto a quelli dichiarati; parallelamente ai controlli nei confronti dei soggetti non congrui, sono sottoposti a verifica: i soggetti che, pur risultando congrui, presentano delle anomalie nei dati dichiarati i soggetti che, seppur tenuti, non presentano il modello degli studi di settore o indicano cause di esclusione non veritiere. CONTROLLO DICHIARAZIONE 2013: l Agenzia suggerisce al destinatario delle comunicazione di verificare che analoga anomalia non sia riscontrabile anche nella dichiarazione relativa al 2013, pena l inserimento della posizione nelle apposite liste da cui l Amministrazione finanziaria seleziona i contribuenti da sottoporre a controllo.

7 Redazione Fiscale Info Fisco 159/2014 Pag. 7 / 10 FAC-SIMILE DEL MESSAGGIO INVIATO VIA SMS E/O Contestualmente ai modelli di comunicazione delle anomalie, l Agenzia ha pubblicato il facsimile del messaggio inviato via sms e/o ai soggetti abilitati ai servizi telematici che, in sede di registrazione, hanno richiesto di ricevere un avviso in tal senso. AVVISO VIA SMS Gentile Contribuente, nel suo Cassetto Fiscale è pubblicata una comunicazione di anomalia negli studi di settore. La invitiamo a leggerla. Agenzia delle Entrate AVVISO VIA Gentile Contribuente, abbiamo pubblicato una comunicazione di anomalia nei dati degli studi di settore nella sezione degli studi di settore del suo Cassetto Fiscale. La invitiamo a leggerla. Le istruzioni per l accesso al Cassetto Fiscale sono disponibili accedendo alla pagina del sito internet dell Agenzia delle Entrate: Home - Servizi online - Servizi fiscali - Servizi fiscali con registrazione - Cassetto fiscale. Per l invio di eventuali risposte relative alla comunicazione di anomalia, potrà usare l apposito software disponibile nella sezione relativa agli studi di settore del sito internet dell Agenzia delle Entrate. Pertanto non invii messaggi a questa casella di posta elettronica. Cordiali saluti. Agenzia delle Entrate COMUNICAZIONI ANOMALIE INVIATE AGLI INTERMEDIARI L Agenzia ha pubblicato sul proprio sito internet anche le bozze di comunicazione inviate agli intermediari e relative ai dati rilevanti ai fini degli studi di settore 2012 (Unico 2013). Di seguito si riportano alcune tra le più significative fattispecie di anomalie indicate nel modello: INCOERENZA TRA RIMANENZE FINALI 2011 ED ESISTENZE INIZIALI 2012 Dall'analisi dei modelli degli studi di settore, presentati per gli anni 2011 e 2012, risulta un'incoerenza tra le rimanenze finali indicate nel modello relativo al 2011 e le esistenze iniziali indicate nel modello relativo al INCOERENZA RELATIVA ALLA GESTIONE DEL MAGAZZINO Dall'analisi dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti per l'applicazione degli studi di settore, presentati per gli anni 2010/2011/2012, risultano incoerenze nella gestione del magazzino (durata delle scorte molto alta e, comunque, superiore a quella registrata mediamente per le imprese del settore), accompagnate da un incremento delle rimanenze finali. INCOERENZE RELATIVE AI BENI STRUMENTALI Dall'analisi dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti per l'applicazione degli studi di settore, presentati per gli anni 2011 e 2012 o per il solo 2012, risulta un'incoerenza tra la mancata indicazione del valore dei beni strumentali e l'indicazione delle relative quote di ammortamento. Inoltre, il valore dei beni in questione costituisce uno degli elementi considerati dallo studio di settore per stimare i ricavi/compensi attribuibili all'impresa. INCOERENZE RELATIVE ALLA GESTIONE DEL MAGAZZINO Dall'analisi del modello per la comunicazione dei dati rilevanti per l'applicazione degli studi di settore, presentato per il 2012, risulta un'incoerenza nella gestione del magazzino (durata delle scorte molto alta e comunque superiore a quella registrata mediamente per le imprese del settore) insieme ad un incremento delle rimanenze finali. L'incremento del valore delle rimanenze finali e la presenza di valori non coerenti dell'indicatore relativo alla gestione del magazzino, indicano generalmente, una situazione anomala. Infatti, se l'incoerenza non riguarda una particolare situazione di mercato o la gestione, potrebbe dipendere dal fatto che non è stato indicato correttamente il valore effettivo delle giacenze.

8 Redazione Fiscale Info Fisco 159/2014 Pag. 8 / 10 GRAVI INCOERENZE RELATIVE ALLA GESTIONE DEL MAGAZZINO Dall'analisi del modello per la comunicazione dei dati rilevanti per l'applicazione degli studi di settore, presentato per il 2012, risulta un'incoerenza nella gestione del magazzino (durata delle scorte molto alta e, comunque, superiore al doppio della soglia massima prevista dallo studio di settore). Inoltre, i valori delle rimanenze finali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi di durata non ultrannuale, sono uguali o di poco inferiori a quelli delle esistenze iniziali. La presenza contemporanea di valori delle rimanenze pressoché invariati nell'arco dell'anno e di indicatori di coerenza con valori non in linea rispetto alla media delle imprese del settore, indica generalmente un'anomalia. Infatti, se l'incoerenza non riguarda una particolare situazione di mercato o l gestione, potrebbe dipendere dal fatto che non è stato indicato correttamente l'effettivo valore delle giacenze. INCOERENZA INDICATORE ALTRE COMPONENTI NEGATIVE AL NETTO DEI CANONI DI LOCAZIONE SUI COMPENSI Dall'analisi del modello per la comunicazione dei dati rilevanti per l'applicazione degli studi di settore, presentato per il 2012, l'indicatore "Incidenza delle altre componenti negative" calcolato rispetto a compensi dichiarati - righi del quadro G "Elementi contabili" ((G12 - G20 - G21) * 100 / G01) risulta superiore al doppio della soglia massima e le altre componenti negative (rigo G12 - G20 - G21) superano i 5 mila euro. PRESENZA DI SOCI CON PERCENTUALE DI LAVORO PRESTATO INFERIORE AL 50% E ASSENZA DI ALTRI ADDETTI Dall'analisi del modello per la comunicazione dei dati rilevanti per l'applicazione degli studi di settore, presentato per il 2012, risulta l'indicazione della presenza di soci con percentuale di lavoro prestato inferiore al 50%, l'assenza di altro personale e un numero di giornate di apertura superiori a 300. L'indicazione di bassi valori percentuali del lavoro prestato dai soci, in mancanza di altro personale dedicato all'attività, rappresenta una possibile anomalia che, tra l'altro, era già stata evidenziata nella fase di invio telematico della dichiarazione (segnalazione non bloccante contraddistinta dal simbolo "*" asterisco). MANCATA INDICAZIONE DI DATI NEL MODELLO STUDI DI SETTORE Dall'analisi del modello per la comunicazione dei dati rilevanti per l'applicazione degli studi di settore, presentato per il 2012, risultano indicate non correttamente una o più delle seguenti informazioni: numero di "Soci o associati che prestano attività nello studio" (nel caso di esercizio in forma associata) numero di "Ore settimanale dedicate all'attività numero di "Settimane di lavoro nell'anno". La mancanza di una o più di queste informazioni rappresenta una possibile anomalia, nel caso di una attività professionale svolta in condizioni di normalità, in quanto elementi indispensabili per lo studio di settore. OMESSA INDICAZIONE DEL VALORE DEI BENI STRUMENTALI Nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, presentato per il periodo d'imposta 2012, non è stato indicato il valore dei beni strumentali, pur in presenza, nel quadro "E - Beni strumentali" (o in altri quadri), dei dati strutturali relativi a beni della stessa natura. La mancata indicazione rappresenta una possibile anomalia, dato che il valore dei beni in questione costituisce uno degli elementi considerati dallo studio di settore per la stima dei ricavi attribuibili all impresa. INCOERENZE TRA DATI INDICATI IN UNICO 2013 E MODELLO STUDI DI SETTORE Dall'analisi del modello per la comunicazione degli studi di settore presentato per il 2012, risulta un'incoerenza tra i dati contabili indicati nel modello (quadro F o quadro G, "Elementi contabili") e gli stessi dati indicati nel modello di dichiarazione UNICO Questa anomalia era stata già evidenziata nella fase di invio telematico della dichiarazione (diagnostico con la lett. "C" preceduta da 3 asterischi - Controlli bloccanti confermabili). NON NORMALE SVOLGIMENTO DELL'ATTIVITA' NELLE DICHIARAZIONI RELATIVE AL TRIENNIO Dall'analisi dei modelli Unico presentati per gli anni , risulta che la causa di esclusione dall'applicazione degli studi di settore indicata sia quella individuata dal codice "7 - Altre situazioni di non normale svolgimento dell'attività". L'indicazione di questa causa di esclusione per un triennio consecutivo, anche se ammessa dalla normativa vigente, segnala una possibile anomalia.

9 Redazione Fiscale Info Fisco 159/2014 Pag. 9 / 10 INCONGRUENZA TRA IL CODICE ATTIVITÀ E I DATI STRUTTURALI INDICATI NEGLI STUDI DI SETTORE Nel modello VM03C - Commercio ambulante di mobili, articoli uso domestico - presentato per il 2012, è emersa un'incongruenza tra il codice attività e i dati strutturali indicati per l applicazione degli studi di settore. In particolare, è stata rilevata una delle seguenti fattispecie: somma delle percentuali dei ricavi derivanti dai settori merceologici "Alimentari" (D01) e "Bevande ed olii (D02) superiore a 50; somma delle percentuali dei ricavi derivanti dai settori merceologici "Prodotti tessili (D03) e "Abbigliamento ed accessori, abbigliamento intimo (D04) superiore a 50; percentuale dei ricavi derivanti dal settore merceologico "Calzature, pelletterie e valigeria" (D05) superiore a 50. La presenza di questa incongruenza evidenzia una possibile anomalia per la stima dei ricavi attribuibili all'impresa, in quanto potrebbe non essere stato applicato lo studio di settore corrispondente all attività effettivamente esercitata. INCOERENZA TRA LE RIMANENZE FINALI (RELATIVE A OPERE, FORNITURE E SERVIZI DI DURATA ULTRANNUALE DI CUI ALL'ART. 93, COMMA 5, DEL TUIR) E LE CORRISPONDENTI ESISTENZE INIZIALI Dall'analisi dei dati indicati nel modello studi di settore, presentato per il periodo d'imposta 2012, sono emerse situazioni contraddistinte dalla presenza di valori delle rimanenze finali relative a opere, forniture e servizi di durata ultrannuale (art. 93, Tuir), superiori alle corrispondenti esistenze iniziali. Questa modalità di valutazione dovrebbe riguardare esclusivamente le opere, le forniture e i servizi ultrannuali iniziati prima o durante il periodo d'imposta 2006 (per effetto dell'abrogazione dell art. 93, c. 5, del Tuir ad opera dell art. 1 della L. 296/2006). IMPRESE DEI SERVIZI O DEL COMMERCIO CHE HANNO INDICATO IL VALORE DELLE RIMANENZE FINALI RELATIVE AD OPERE, FORNITURE E SERVIZI DI DURATA ULTRANNUALE Nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, presentato per il periodo d'imposta 2012, risulta un'incoerenza nell'indicazione di valori delle rimanenze finali relative a opere, forniture e servizi di durata ultrannuale (art. 93 del TUIR) (RIGO F07, campo 1, quadro "F" Elementi contabili). IMPRESE DEI SERVIZI O DEL COMMERCIO CHE HANNO INDICATO UN VALORE NEGATIVO DEL COSTO DEL VENDUTO, COMPRENSIVO DEL COSTO PER LA PRODUZIONE DEI SERVIZI Nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, presentato per il periodo d'imposta 2012, è stato indicato un valore negativo del costo del venduto comprensivo del costo per la produzione di servizi (F12 + F14 - F13 + F15 - F36 del quadro F - "Elementi contabili"). Questo valore costituisce uno degli elementi considerati dallo studio di settore per stimare i ricavi da attribuire all'impresa. IMPRESE CHE HANNO INDICATO UN VALORE NEGATIVO DEL COSTO DEL VENDUTO RELATIVO A PRODOTTI SOGGETTI AD AGGIO O RICAVO FISSO Nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, presentato per il periodo d'imposta 2012, è stato indicato un valore negativo del costo del venduto relativo ai prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso ("F09 + F11 - F10 - F37, del quadro F - " Elementi contabili"). Questo valore costituisce uno degli elementi considerati dallo studio di settore per stimare i ricavi da attribuire all'impresa. IMPRESE CHE HANNO INDICATO IL VALORE DEL COSTO DEL VENDUTO, RELATIVO A PRODOTTI SOGGETTI AD AGGIO O RICAVO FISSO, SUPERIORE AL VALORE DEI CORRISPONDENTI RICAVI Dall'analisi del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, presentato per il 2012, il valore del costo del venduto relativo a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso (righi F09 + F11 - F10 - F37, del quadro F - "Elementi contabili") risulta superiore al valore dei corrispondenti ricavi (rigo F08). INCONGRUENZA TRA STUDIO DI SETTORE PRESENTATO E DATI STRUTTURALI INDICATI AI FINI DEGLI STUDI Nel modello VM27A - Commercio al dettaglio di frutta e verdura fresca - presentato per il 2012, è emersa una incongruenza tra la compilazione del rigo B03 - " Locali destinati alla vendita ed all'esposizione interna della merce" e la contemporanea compilazione del rigo B07 - "Concessione di box/banco vendita/posteggio su area pubblica(mercato)", per tutte le unità locali indicate. La presenza di questa incoerenza evidenzia una possibile anomalia per stimare i ricavi da attribuire all'impresa, poiché potrebbe non essere stato applicato lo studio di settore corrispondente alla attività effettivamente esercitata.

10 Redazione Fiscale Info Fisco 159/2014 Pag. 10 / 10 INCONGRUENZA TRA STUDIO DI SETTORE PRESENTATO E DATI STRUTTURALI INDICATI AI FINI DEGLI STUDI Nel modello VM08U Commercio al dettaglio di giochi, giocattoli, articoli sportivi -, presentato per il 2012, è emersa un incongruenza tra il codice attività e i dati strutturali indicati ai fini della applicazione degli studi di settore. In particolare, è stata rilevata una delle seguenti fattispecie: percentuale dei ricavi derivanti dalla vendita di articoli di Abbigliamento casual e calzature per il tempo libero (D04) superiore a 50 percentuale dei ricavi derivanti dalla vendita di Personal computer (D22) superiore a 50 percentuale dei ricavi derivanti dalla vendita di Articoli per la scuola (articoli di cancelleria, di cartoleria, ecc.) (D25) superiore a 50 percentuale dei ricavi derivanti dalla vendita di articoli di Bigiotteria e/o accessori moda (fermacapelli, borse, foulard, ecc.) (D27) superiore a 50 percentuale dei ricavi derivanti dalla vendita di Articoli casalinghi, cristallerie e vasellame (D28) superiore a 50 somma delle percentuali dei ricavi derivanti dalla vendita di Bomboniere (D29) e Articoli da regalo (D30) superiore a 50. La presenza di questa incongruenza evidenzia una possibile anomalia, per la stima dei ricavi attribuibili all'impresa, in quanto potrebbe non essere stato applicato lo studio di settore corrispondente all'attività effettivamente esercitata. INCONGRUENZA TRA STUDIO DI SETTORE PRESENTATO E DATI STRUTTURALI INDICATI AI FINI DEGLI STUDI Nel modello VM16U Commercio al dettaglio di articoli di profumeria e per l igiene personale - presentato per il 2012,, il valore dei ricavi derivanti dalla vendita di "Detersivi e prodotti per l'igiene della casa" (rigo D15 del Quadro D - "Elementi specifici della attività") risulta superiore al 50% dei ricavi complessivi. INCONGRUENZA TRA STUDIO DI SETTORE PRESENTATO E DATI STRUTTURALI INDICATI AI FINI DEGLI STUDI Nel modello VD09A Fabbricazione di mobili, poltrone e divani, porte e finestre in legno - presentato per il 2012, la somma delle percentuali dei ricavi derivanti dai prodotti ottenuti/lavorati e dai servizi offerti, "Segati" (rigo D01), "Tranciati/sfogliati"(rigo D02) e "Imballaggi" (rigo D05) del quadro D - "Elementi specifici dell'attività", risulta superiore al 50% dei ricavi complessivi. La presenza di questa incoerenza evidenzia una possibile anomalia per stimare i ricavi da attribuire all'impresa, perché potrebbe non essere stato applicato lo studio di settore corrispondente alla attività effettivamente esercitata. INCONGRUENZA TRA STUDIO DI SETTORE PRESENTATO E DATI STRUTTURALI INDICATI AI FINI DEGLI STUDI Nel modello VD21U - Fabbricazione e confezionamento di occhiali comuni e da vista - presentato per il 2012, risulta un'incoerenza tra la presenza di percentuali di ricavi derivanti, rispettivamente, dalla "Commercializzazione di prodotti acquistati da terzi e non trasformati e/o non lavorati dall'impresa" (rigo C03) e dalla clientela costituita dai "Privati" (rigo C20), entrambe superiori al 50% e, contemporaneamente, la mancata indicazione di fasi della produzione e/o lavorazione svolte internamente all'impresa (righi da D20 a D37 - colonna 1). PARTECIPAZIONE CON APPORTO DI SOLO LAVORO Dall'analisi del modello per la comunicazione dei dati rilevanti per l'applicazione degli studi, presentato per il 2012, risulta un'incoerenza tra la mancata indicazione del numero e/o della percentuale di lavoro prestato dagli Associati in partecipazione e la presenza di utili spettanti agli associati con apporto di solo lavoro (rigo F23 campo 2). INCOERENZE RELATIVE AI BENI IMMOBILI Dall'analisi del modello, presentato per il 2012, risulta un'incoerenza tra l'indicazione di spese per la locazione di immobili (rigo F18 campo 2) e la mancata indicazione delle superfici delle unità locali utilizzate. Inoltre, nei modelli che le richiedono, mancano le indicazioni sull'utilizzo di uffici presso l'azienda o l'agenzia mandante e/o sui costi sostenuti per strutture polifunzionali e/o sulle spese per l'utilizzo dei servizi di terzi.

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