Un viaggio alla ricerca di Identità

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1 Quanto pesa lo sguardo dell altro nella vita di una persona a cui è stato cucito sulla pelle lo stigma della diversità? Quanto è difficile il quotidiano per tutti coloro che non riescono a sentirsi parte di una società in cui l omologazione è elemento fondante? Quanto handicap crea la discriminazione? Quanta discriminazione c è nel nostro pensiero? Quanti pregiudizi pesano nei nostri rapporti interpersonali? Anna Rastello, dopo aver camminato a lungo per trovare un nuovo sguardo sulla disabilità ora si rimette in cammino per trovare possibili risposte a queste domande. Condividerà questa esperienza con Enrica Cremonesi, l amica che l ha accompagnata e sostenuta nel Cammino di Marcella, 1600 chilometri a piedi tra Italia e Francia per parlare con amministratori, rappresentanti di associazioni, cittadini comuni e disabili che hanno donato idee, talvolta fuori dagli schemi, per cambiare lo sguardo sulla disabilità. E sapendo che alla diversità non si può mai rinunciare, che è un fardello di cui non è possibile liberarsi nemmeno per qualche minuto al giorno, cammineranno per 24 ore consecutive. E lo ripeteranno per 6 giorni, a partire da 6 città del Nord Italia: Torino, Trieste, Venezia, Trento, Milano, Genova, terminando l'esperienza ad Aosta. Alterneranno 24 ore di cammino a 24 ore di pausa durante le quali incontreranno associazioni e giornalisti e si sposteranno nella città da cui partiranno per la successiva 24 ore no stop. Nei 13 giorni di viaggio vorrebbero dare forma a un grande brainstorming sulla discriminazione, un operazione in cui coinvolgeranno non solo associazioni, ma anche tante persone incontrate casualmente. Infatti a tutti coloro che incroceranno chiederanno in dono una suggestione personale sulla discriminazione. Raccoglieranno idee, aneddoti e buone pratiche per trovare possibili soluzioni che rendano la nostra società più leggera e più accogliente.

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3 Sceglieranno itinerari ciclopedonali, possibilmente a circuito, intorno alle grandi città. Vogliono così dimostrare che i nostri passi ci possono portare ovunque e che la cosa più pericolosa nella vita è restare immobili. Deambulando solvitur, e la condivisione del cammino ci aiuta ad approfondire di più i nostri ragionamenti, a vedere nuove soluzioni. Sarà un cammino aperto a tutti che non prevede alcun costo d iscrizione. Chiederanno alle associazioni di accompagnarle giorno e notte. E poi di partecipare a un incontro pubblico al termine delle 24 ore di cammino, in cui condividere le esperienze. Gli spostamenti tra le città avverranno utilizzando i treni o anche, quando possibile, la condivisione dell automobile attraverso Jungo ( il sistema accosta-e-imbarcami che consente di spostarsi sfruttando le correnti di automobili, per avvalorare l idea che ci si può spostare rinunciando alla propria automobile, convinte che spostarsi con mezzi collettivi permetta di dilatare le conoscenze, arricchendo le idee e modificando il proprio punto di vista. Il viaggio sarà fortemente mediatico con l intento di trasmettere a un gran numero di persone le informazioni che raccoglieranno strada facendo. Saranno presi contatti con giornalisti della carta stampata, della radio e del web interessati a dare risalto al progetto. Sul web saranno pubblicati quotidianamente il diario di viaggio e le fotografie, utilizzando anche i principali social network, Facebook e Twitter.

4 L itinerario tapp e data città 1 Sabato 3 maggio Torino 2 Lunedì 5 Trieste 3 Mercoledì 7 Venezia 4 Venerdì 9 Trento 5 Domenica 11 Milano 6 Martedì 13 Genova 7 Giovedì 15 Aosta Venerdì 16 maggio Incontro pubblico finale Aosta Un progetto a cura di Anna Rastello nasce a Torino nel 1962, informatica per passione da metà degli anni 70 con una lunga esperienza lavorativa e mamma per amore dal 1984: 3 figlie biologiche e 8 figli in affidamento famigliare con cui ha condiviso periodi anche molto lunghi della loro vita. Dal 2011 ha fatto del cammino il mezzo per raccontare l Italia e gli italiani, con l impegno di dare il suo contributo al fine di rendere la società in cui viviamo un po più consapevole e rispettosa dei diritti dell uomo e della natura. Enrica Cremonesi Enrica Cremonesi - nasce a Inzago (Mi) nel 1950, educatrice di scuola materna per circa 30 anni, oggi pensionata, dal 2010 ha scoperto nel cammino uno strumento importante per incontrare e parlare con le persone, per conoscere e rispettare l' ambiente in cui viviamo. L'evoluzione di questa scoperta l'ha portata a re-impegnarsi nel campo sociale prima sul tema dei buoni comportamenti civili poi attraverso l' incontro con la disabilità, produrre un cambiamento culturale da promuovere e da adottare nella vita. Per informazioni: Anna Rastello annacammino@gmail.com

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