PESCARE. duemiladieci. guida alla pesca nel bellunese

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1 NEC SPE NEC METU PESCARE duemiladieci guida alla pesca nel bellunese

2 NEC SPE NEC METU PESCARE duemiladieci guida alla pesca nel bellunese a cura di Gianmaria Sommavilla e Franco De Bon Fotografie dei pesci di Gianfranco Giudice (Novara) 1

3 Amici pescatori, come noto lo scorso giugno c è stato il cambio dell Amministrazione provinciale di Belluno ed il sottoscritto è divenuto il nuovo assessore alla pesca. Nell immediatezza di quella nomina ho avuto modo di rivolgermi a tutti voi dando la piena disponibilità a ricevere suggerimenti, consigli e richieste per migliorare l esercizio dello sport alieutico nel territorio bellunese. Oggi, infatti, in questo settore stiamo vivendo un importante momento di transizione determinato dalla variazione delle leggi guida, sia in ambito nazionale che regionale, per il subentro delle regole della Comunità Europea. A questo inoltre, deve aggiungersi che per quanto riguarda la nostra provincia è in corso il rinnovo della Carta Ittica e alla fine di quest anno ci sarà anche la scadenza delle concessioni dei vigenti Bacini di Pesca. Tale situazione ci chiede di effettuare una valutazione attenta e complessiva di quanto avvenuto fino ad oggi, per disporci al meglio al rinnovo del piano ittico provinciale e con esso del sistema di gestione dell esercizio della pesca. In proposito ritengo che i principi guida debbano essere pochi ed essenziali: anzitutto la tutela e la valorizzazione della qualità paesaggistico-ambientale dei nostri corsi d acqua e dei nostri laghi. Attività di tutela e di valorizzazione che debbono essere espletate valle per valle in modo omogeneo, al fine di evidenziare le molteplici peculiarità e la naturalità degli habitat acquatici che caratterizzano il territorio delle dolomiti bellunesi e di conservare al meglio la tipicità della fauna ittica. Tutto ciò, inoltre, deve essere realizzato con l intento di ridare impulso e sostegno alle migliori tradizioni locali dell esercizio della pesca, ma anche, contestualmente, di proporre quest esercizio con attenzione per le esigenze turistiche del nostro territorio. Per tali ragioni ed impegni, rinnovo il desiderio e l invito che tutti i pescatori e le loro associazioni partecipino a questa importante fase di discussione e di elaborazione, affinché quest anno non trascorra semplicemente come un qualsiasi momento di proposizione o modifica delle regole gestionali, ma divenga il trampolino di lancio per una pianificazione della pesca bellunese più soddisfacente ed appagante possibile per tutti, valorizzando all unisono tradizione e modernità. Auguro a tutti un buon esercizio di pesca L Assessore alla Pesca Silver De Zolt 2

4 Estratto del Regolamento per l esercizio della pesca nelle acque pubbliche interne della provincia di Belluno (approvato dal Consiglio provinciale con deliberazione n. 4 del 6 febbraio 2009) Art. 1 CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE Tutte le acque fluenti e lacustri della provincia di Belluno, escluso il lago di Santa Croce, sono classificate salmonicole (zona A ). Il lago di Santa Croce viene classificato come zona ciprinicola (zona B ). E escluso dalla presente classificazione il Canale Brentella nel tratto scorrente in provincia di Belluno, in quanto struttura artificiale facente parte delle opere di bonifica priva di comunicazione con corsi d acqua naturali. La presente classificazione è finalizzata alla coltivazione delle acque, alla protezione e tutela della loro qualità biologica e faunistica, nonché ai fini della formulazione dei piani di esercizio della pesca. Art. 2 BACINI DI PESCA Il territorio della provincia di Belluno è ripartito in 11 Bacini di Pesca, individuati secondo parametri di omogeneità, nell ambito dei singoli bacini idrografici, tenuto conto delle caratteristiche strutturali del territorio e della pressione di pesca. Art. 3 ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Le zone a regime particolare di pesca sono le zone No Kill (Non Uccidere) e le zone Trofeo. Tali zone sono istituite dalla Giunta provinciale sulla base delle indicazioni della Carta Ittica. Nelle zone No Kill è proibito il prelievo e/o l uccisione del pesce. Il pesce catturato deve essere immediatamente slamato e liberato in acqua. Le zone Trofeo sono aree in cui il prelievo della trota marmorata ed ibrido è consentito solo con misure minime di cattura superiori a quanto previsto nel rimanente territorio. Le zone Trofeo coincidono con le zone di tutela della trota marmorata. omissis 3

5 Art. 4 ZONE DI TUTELA DELLA TROTA MARMORATA La Giunta provinciale individua le zone di tutela della trota marmorata sulla base delle indicazioni fornite dalla Carta Ittica provinciale. omissis ESTRATTO DELLA DELIBERA DI GIUNTA N. 41 DEL La Giunta Provinciale ha individuato le zone di tutela della trota marmorata nei seguenti tratti: Fiume Piave, dalla diga del lago del Centro Cadore al confine sud provinciale (Fener di Alano di Piave) Torrente Cordevole, dallo sbarramento del Ghirlo alla confluenza in Piave Torrente Mis, dallo sbarramento del lago omonimo alla confluenza con il torrente Cordevole Torrente Caorame per tutto il corso Torrente Sonna dalla chiusa Enel di Anzù al Piave Torrente Tegorzo dal ponte di Quero nei pressi del ristorante Tegorzo al Piave Tratti terminali di tutti gli immissari del Fiume Piave e del torrente Cordevole per non meno di 300 metri Torrente Cismon, a valle dello sbarramento di ponte Serra fino al vecchio ponte di Arsiè posto all inizio del lago del Corlo Torrente Senaiga dallo sbarramento del lago omonimo alla confluenza con il Cismon e dal Ponte di Arina - diramazione S.P ai confini della concessione Art. 7 DOCUMENTI DI PESCA Per esercitare la pesca nelle acque della provincia di Belluno è necessario essere muniti dei seguenti documenti: - licenza di pesca - tesserino regionale (solo per la zona A ) - libretto annuale di associazione o permesso temporaneo rilasciato dal concessionario di Bacino. Nelle acque in concessione classificate salmonicole il pescatore, 4

6 munito di libretto annuale di associazione ad una concessione della provincia di Belluno, è esonerato dall obbligo del tesserino regionale. Il libretto annuale di associazione deve contenere le generalità del pescatore, il numero della licenza, la giornata di pesca, le zone di pesca, le quantità e le specie ittiche prelevabili. E fatto obbligo al pescatore socio di restituire al concessionario il libretto annuale di associazione entro e non oltre il 31 ottobre di ogni anno. Per i pescatori soci del Bacino n. 7, la data di restituzione è prorogata al 31 dicembre. Il permesso temporaneo di pesca deve contenere, oltre a quanto stabilito per il libretto annuale di associazione, il periodo di validità. E fatto obbligo al pescatore di restituire tale permesso nei tempi e con le modalità ivi prescritte. Nelle zone No kill il pescatore deve essere munito di specifico permesso rilasciato dal concessionario. E fatto obbligo al pescatore di eseguire sui documenti di pesca con inchiostro indelebile le seguenti annotazioni: a. la giornata di uscita prima di iniziare l attività di pesca; b. la zona di pesca prima di iniziare l attività di pesca e a ogni sua variazione; c. i capi prelevati: - di salmonidi, timallidi, barbi, coregoni e lucci immediatamente dopo l incarnieramento; - di specie diverse da quelle sopraindicate, ove soggette a contingentamento, ad ogni interruzione, anche temporanea, dell esercizio di pesca. Devono, comunque, essere effettuate le eventuali ulteriori annotazioni richieste. Art. 8 MODI ED ATTREZZI DI PESCA In zona A, la pesca è consentita con l uso di una sola canna, armata di un solo amo, che può terminare con uno o più dardi, fatta eccezione per l utilizzo di esche artificiali per le quali è ammesso un massimo di due ami terminanti con uno o più dardi. E consentito l uso di moschera o camolera, con un massimo di tre ami e coda di topo, con una sola mosca artificiale. 5

7 Nei laghi, con l esclusione del lago di Alleghe, è consentito, inoltre, l uso di due canne, qualora armate di un solo amo terminante con uno o più dardi. Nel lago di Centro Cadore ed esclusivamente per la pesca del persico reale, qualora il pescatore utilizzi una sola canna, questa può essere armata con un massimo di tre ami, purché innescati con esche artificiali denominate comunemente ciucci. In zona B, e nel lago del Corlo la pesca può essere esercitata con un massimo di tre canne, armate con non più di tre ami ciascuna, terminanti con uno o più dardi. Per la pesca al persico, qualora il pescatore utilizzi una sola canna, questa può essere armata con un massimo di cinque ami purché innescati con esche artificiali denominate comunemente ciucci. E consentito l uso di tirlindana con non più di tre esche. Per la pesca della specie coregone è consentito l uso di finale di lenza armato con un massimo di dieci mosche artificiali, imitazioni di chironoma. Nelle zone di tutela della trota marmorata la pesca è consentita esclusivamente con l uso di una sola canna armata di un solo amo, terminante con uno o più dardi, senza ardiglione o con ardiglione schiacciato. Nelle zone No Kill la pesca è consentita esclusivamente con l uso di una sola canna armata di un solo amo, terminante con uno o più dardi, senza ardiglione o con ardiglione schiacciato. Nelle zone No Kill individuate come zone di cattura e rilascio, dette Catch & Release, è consentita esclusivamente la pesca a mosca con l utilizzo di una sola canna attrezzata con coda di topo ed uso di una sola mosca artificiale, provvista di amo terminante con un solo dardo senza ardiglione o con ardiglione schiacciato. E fatto obbligo al pescatore, nel caso di cattura di salmonidi o timallidi sotto misura, di tagliare la lenza senza strappare l amo, qualora lo stesso sia innescato con esche naturali e non sporga dalla bocca del pesce. E vietato l esercizio della pesca a strappo, con le mani, con l impiego di fonti luminose, nonché la pesca subacquea. L uso del guadino, con diametro o lato massimo di cm. 50, è consentito esclusivamente quale attrezzo ausiliario per il recupero del pesce già allamato. 6

8 E vietato l esercizio della pesca con qualsiasi attrezzo, ad una distanza inferiore di m. 20 sia a monte che a valle delle scale di risalita dei pesci. La suddetta distanza riguarda sia la posizione in cui si trova il pescatore sia quella dell esca o dell attrezzo di pesca. E vietata la pesca dai ponti a transito autoveicolare. Art. 9 USO DI ESCHE E vietato pescare con la larva della mosca carnaria (bigattino), con le uova di pesce o loro imitazioni, con il sangue e le interiora di animali. La pesca con il pesciolino vivo o morto è consentita esclusivamente con la specie sanguinerola e, nei laghi di Santa Croce, Centro Cadore e Corlo, anche con le specie alborella, scardola e triotto. Tali pesciolini devono essere catturati nelle acque del Bacino di pesca, in cui sono utilizzati come esche. Il pescatore può catturare e/o detenere fino a un massimo di 20 esemplari, aumentati fino a 50 nei laghi di Santa Croce, Centro Cadore e Corlo. Il prelievo di pesciolini, usati come esca, può essere effettuato anche con la bottiglia. L uso della bottiglia deve avvenire sotto il controllo visivo del pescatore ed è considerato azione di pesca a tutti gli effetti. E vietato detenere e/o usare esche vive o morte di specie diverse da quelle consentite. Art. 10 USO DI PASTURE Nella zona A, è vietata ogni forma di pasturazione. Nella zona B è vietata la pasturazione con sostanze artificiali, con larva della mosca carnaria (bigattino), col sangue, con interiora di animali e con qualsiasi altro prodotto atto a stordire il pesce. In tale zona, dal 15 maggio al 30 giugno, è vietato l uso, come esca e/o pastura, del mais e/o suoi derivati. Art. 11 PERIODI DI DIVIETO DELLA PESCA omissis Per le seguenti specie è vietata nei periodi sotto indicati: 7

9 - Trota fario, trota marmorata e ibrido, trota iridea, salmerino alpino: dall ultimo lunedì di settembre al primo sabato di marzo. - Temolo: dall ultimo lunedì di settembre al 15 maggio - Barbo comune: dal 15 maggio al 31 luglio - Scazzone: dal 1 maggio al 31 luglio - Coregone: dal 1 novembre al 15 gennaio - Persico reale: dal 1 aprile al 31 maggio - Alborella: dal 1 Giugno al 31 Luglio - Tinca: dal 15 maggio al 30 giugno - Carpa: dal 15 maggio al 30 giugno - Luccio: dal 1 gennaio al 31 marzo È vietata la pesca del gambero di fiume, del barbo canino e della lampreda padana. Art. 12* LUNGHEZZE MINIME Le misure minime di prelievo sono le seguenti: - trota fario: cm trota marmorata ed ibrido nella zona di tutela: cm. 40, fatta esclusione del tratto del torrente Cismon, dove la misura minima è di cm 35 - trota marmorata ed ibrido al di fuori delle zone di tutela: cm trota di lago: cm anguilla: cm. 40 (Le lunghezze minime totali dei pesci sono misurate dall apice del muso all estremità della pinna caudale.) Art. 13* PRELIEVO CONSENTITO Nelle zone di tutela della trota marmorata ciascun pescatore può prelevare un solo capo giornaliero di trota marmorata o ibrido con un massimo di cinque capi stagionali. La Giunta, in relazione a specifici piani di contingentamento per Bacino elaborati sulla base di censimenti diretti e di analisi dei dati di prelievo e di pressione di pesca, ovvero di programmi sperimentali, può consentire prelievi di trota marmorata o ibrido in 8 - temolo: cm salmerino alpino: cm coregone: cm persico reale: cm barbo comune: cm tinca: cm carpa: cm cavedano, savetta e pigo: cm luccio: cm. 40

10 deroga a quanto previsto sopra. (vedere disposizioni del bacino di pesca n. 9) Salvo quanto prima disposto, il pescatore può prelevare giornalmente fino ad un massimo di 5 capi tra salmonidi e timallidi, 5 capi di barbo comune e, per la specie coregone, fino ad un massimo di 10 capi. Nella zona A e nella zona B ogni pescatore può prelevare complessivamente, per ciascuna giornata di pesca, un massimo di 5 Kg. di pesce, salvo il caso in cui tale limite sia superato dall ultimo capo prelevato. Art. 14 ULTERIORI RESTRIZIONI Le Associazioni concessionarie dei Bacini di pesca ai sensi dell art. 30 della legge regionale n. 19/98 hanno facoltà di chiedere alla Provincia l adozione di ulteriori restrizioni che riguardino i periodi di divieto, le giornate e gli orari di pesca, i modi e gli attrezzi di pesca, le esche e le pasture, le lunghezze minime e le quantità di prelievo, anche nelle zone a regime particolare di pesca. omissis Le restrizioni costituiscono limitazioni all esercizio di pesca ai sensi del presente regolamento omissis Art. 21 VIGILANZA E CONTROLLI Ogni pescatore è tenuto ad esibire i documenti di pesca, nonché il pescato ed i mezzi usati per la pesca, agli agenti adibiti alla vigilanza. Ogni pescatore deve permettere agli agenti il controllo del cesto e/o degli altri contenitori usati per l attività di pesca. Nel caso di diniego l agente accertatore segnalerà il fatto al concessionario per l adozione degli eventuali provvedimenti di carattere disciplinare. Art. 22 SANZIONI La violazione delle disposizioni contenute nel presente regolamento comporterà l applicazione delle sanzioni previste dall art. 33 della legge regionale n. 19 del

11 APERTURA GENERALE: 7 MARZO 2010 LAGO DI MISURINA (Bacino di Pesca n. 2) LAGO DI ALLEGHE (Bacino di Pesca n. 5) E BACINO CIOU DEL CONTE (Bacino di Pesca n. 3): 1 MAGGIO 2010 LAGO CRODA DA LAGO (Bacino di Pesca n. 3): 1 GIUGNO 2010 ULTIMO GIORNO DI PESCA: 26 SETTEMBRE 2010 * N.B. controllare eventuali restrizioni di bacino l esercizio della pesca nel Lago di Santa Croce e nel canale della Brentella (acqua non classificata) è consentito durante tutto l arco dell anno, fatti salvi i periodi di proibizione prescritti per le singole specie. La pesca nelle acque classificate salmonicole (zona A ) è sempre vietata da un ora dopo il tramonto ad un ora prima della levata del sole. si riportano nella tabella sotto indicata gli orari in cui è consentito l esercizio della pesca mese giorni inizio fine gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno

12 mese giorni inizio fine luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre NAVIGAZIONE A MOTORE La navigazione a motore è consentita nei bacini lacustri artificiali di S. Caterina di Auronzo, Centro Cadore, Santa Croce, Alleghe e Corlo, con natanti a motore alimentati con batterie elettriche e di potenza non superiore a 2000 Watt. Al fine di assicurare un adeguata protezione dell ambiente lacustre è vietato lasciare nei natanti la batteria nei casi di stazionamento a riva o di ormeggio in boa. LICENZA DI PESCA Dal 1 aprile 2009 la licenza di pesca tipo B è costituita dalla ricevuta del pagamento della tassa di concessione regionale. Il versamento ha validità di 1 anno e deve essere accompagnato da un documento di identità. Il versamento va effettuato sul c.c.p. n intestato a Regione Veneto Pesca - Provincia di Belluno. L importo è di uro 22,72 per adulti e uro 4,54 per ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 18 anni. Per i minori di anni 14 e ultra 70enni è sufficiente un valido documento di riconoscimento. Per i cittadini stranieri la tassa è di uro 8,52. Il versamento ha validità di 3 mesi. 11

13 Per esercitare la pesca tutti devono munirsi di permesso (associativo, annuale, plurigiornaliero o giornaliero) rilasciato dal bacino competente per territorio. UFFICI TURISTICI ABILITATI AL RILASCIO DELLA LICENZA AGORDO Via XXVII Aprile, 5/a Tel ALLEGHE P.zza Kennedy n. 17 Tel AURONZO Via Roma 10 Tel BELLUNO Piazza Duomo Tel CALALZO Via Stazione n. 37 Tel CORTINA Piazza S. Francesco 8 Tel FELTRE P.zza Trento e Trieste 9 Tel FORNO DI ZOLDO Via Roma 1 Tel SANTO STEFANO DI CADORE P.zza Roma n. 37 Tel UFFICIO PESCA PROVINCIALE Via S. Andrea n. 5 Belluno Tel pesca@provincia.belluno.it NUMERI REPERIBILITÀ POLIZIA PROVINCIALE Cell. 348/ Cell. 348/ Zona Bellunese - Cadore Zona Agordino - Feltrino Responsabile del servizio amm.vo: Franco De Bon Tel TIPOLOGIA E COSTI DEI PERMESSI permesso annuale valevole dal giorno del rilascio fino al termine della stagione di pesca: importo massimo 110,00; permesso giornaliero valevole al massimo per l intera giornata di pesca: importo massimo 12,00; permesso plurigiornaliero valido per 10 giornate di pesca: importo massimo 80,00. permesso plurigiornaliero provinciale valido per 10 giornate di pesca del costo di. 25,00 rilasciabile (non più di due permessi) soltanto ai soci residenti in provincia di Belluno per la pesca in

14 Bacini diversi da quello di associazione e usufruibile anche in zona B (Lago di S.Croce). Utilizzabile nell arco della normale stagione di pesca (7 marzo - 26 settembre 2010), non valido per le zone di pesca a regime particolare No Kill - NU (Non uccidere) e Catch & Release (Cattura e Rilascio). Le Associazioni concessionarie possono prevedere anche ulteriori tipi di permessi temporanei. Ogni permesso è nominale, personale e non cedibile a terzi. ATTENZIONE!!! Nelle zone No Kill e Catch and Release è necessario munirsi di specifico permesso rilasciato dal Bacino di pesca competente per territorio DOVE PUOI RITIRARE I PERMESSI Per acquistare i permessi devi rivolgerti direttamente alla sede del Bacino in cui intendi esercitare la pesca o presso i punti vendita che trovi riportati nelle pagine successive. Il permesso provinciale valido per 10 giornate di pesca da utilizzare in bacini diversi da quello di associazione viene rilasciato dall Ufficio Pesca della Provincia previa presentazione del libretto associativo e della ricevuta del versamento di 25,00 su c.c.p intestato a Provincia di Belluno - Servizio Pesca - Servizio Tesoreria. Ti informiamo, comunque, che anche i Bacini di pesca rilasciano ai propri associati questa tipologia di permesso, ad esclusione del bacino 9 La Marmorata, il 10 Acque Feltrine e l 11 Cismon- Fiorello. QUANDO E DOVE LI DEVI RESTITUIRE Tutti i permessi, ad eccezione di quelli del bacino di pesca n. 7 Alpago devono essere restituiti entro e non oltre il 31 Ottobre 2010 tenendo presente che: - il permesso provinciale valido per 10 giornate di pesca da utilizzare in Bacini diversi da quello di associazione deve essere restituito all Ufficio Pesca provinciale - Via Sant Andrea n. 5 - Piazza Duomo BELLUNO. - tutti gli altri permessi devono essere restituiti al Bacino che te li ha rilasciati nei tempi e con le modalità ivi prescritte. 13

15 P R OV I N C I A D I B E L LU N O PERIMETRAZIONE DEI BACINI DI PESCA Confini Corsi d acqua principali Parchi ELENCO DEI BACINI CONCESSIONARI Bacino di Pesca N. 1 Comelico E Sappada Bacino di Pesca N. 2 Ansiei Bacino di Pesca N. 3 Valle Del Boite Bacino di Pesca N. 4 Centro Cadore Bacino di Pesca N. 5 Agordino Bacino di Pesca N. 6 Mae - Piave Bacino di Pesca N. 7 Alpago Bacino di Pesca N. 8 Citta Di Belluno Bacino di Pesca N. 9 La Marmorata Bacino di Pesca N. 10 Acque Feltrine Bacino di Pesca N. 11 Cismon - Fiorello 14

16 CENNI SUL PIANO DI GESTIONE ITTICA DEI BACINI La Carta ittica provinciale propone, tra l altro, il piano quinquennale di gestione ittica. Tale piano scaturisce dall elaborazione dei dati sulle semine e sulla pressione di pesca. Partendo dalla perimetrazione degli 11 Bacini di Pesca in concessione, sopra elencati, e mantenendo inalterata la riserva provinciale delle Vene di Villaghe nel Feltrino, il piano prevede di effettuare la gestione sulle sole aste principali e principali affluenti, dichiarando i reticoli minori zone ove non è consentita la pesca, ma che comunque permangono in concessione ai bacini che possono utilizzarle come aree di accrescimento o a scopo di piscicoltura. Su proposta dei concessionari è stato, pertanto, individuato un reticolo idrico, definito Aree di interesse alieutico, comprendente in pratica tutti i corpi idrici ove viene esercitata a vario titolo la gestione della pesca. La scelta delle aree di interesse alieutico è derivata dall esigenza di poter disporre di una superficie certa per i piani di gestione e di poter mettere a punto un sistema codificato di raccolta dati che permetta di poter usufruire degli stessi per le diverse esigenze. In base a tale indirizzo, su tutte le aste idriche di interesse alieutico si è effettuata la zonizzazione. La zonizzazione è la scomposizione delle singole aste idriche in segmenti a gestione differenziata. Il reticolo idrografico di interesse alieutico è stato pertanto suddiviso in: - aree di riposo biologico - aree di accrescimento - zone a regime particolare di pesca: Non uccidere (No-Kill) e cattura e rilascio (Catch & Release) - zone ad altri regimi particolari In applicazione di questi principi, l intera superficie deputata alla gestione, suddivisa per bacino, è stata sezionata in varie zone identificate con una lettera (A, B, C ecc.). Di seguito sono indicate per ciascuno degli 11 Bacini di Pesca in concessione le zone di esercizio della pesca e le zone a regime particolare in vigore nel zone a gestione sperimentale - campi gara agonistici - campi gara - campo raduno - zone immetti e cattura - zone a libera pesca

17 B AC I N O D I P E S C A N. 1 C O M E L I C O E S A P PA DA 16

18 Perimetrazione: dalle origini del fiume Piave alla confluenza con il fiume Ansiei escluso. A - B - C - E - F - G - I - L - M - N - W - Comuni di: Comelico Superiore, Danta di Cadore, S. Nicolò Comelico, San Pietro di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Sappada. Segreteria: c/o Sig. Mauro Gant - Via Soronco n. 4 Padola di Comelico Superiore - Tel e fax. 0435/67056 ZONE IN CUI SI PUÒ ESERCITARE LA PESCA Fiume Piave dalla baita dei pastori alla cascata che precede il primo ex mulino trasformato in abitazione in comune di Sappada. Fiume Piave dalla briglia prospiciente il campo sportivo di sappada all orrido dell Acqua Tona Fiume Piave dall orrido dell Acqua Tona al ponte di Campolongo Torrente Cordevole di Visdende dalla località Cima Canale alla confluenza nel fiume Piave Torrente Padola dal ponte della SS 52 Carnica detto Ponte Pissandolo fino al ponte in loc. Entranghe Torrente Padola dal ponte in loc. Mulin de Berto fino alla confluenza nel fiume Piave Rio Storto per tutto il corso Fiume Piave dal ponte di Campolongo alla confluenza con il torrente Padola. Fiume Piave dal secondo ponte a valle dell abitato di Santo Stefano fino ai resti del vecchio impianto di dragaggio dei litoidi. Rio Mauria per tutto il corso Rio Risena per tutto il corso Lago di Campo nel Bacino ENEL Comelico dal confine tabellato costituito a monte dai resti del vecchio impianto di dragaggio dei litoidi, al coronamento della diga ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Zone Non Uccidere (No Kill) X - Fiume Piave dalla diga ENEL Comelico a monte, fino a fine concessione 17

19 Zone Cattura e Rilascio (Catch & Release) P - Torrente Padola dalle prese Enel in loc. Entraghe al ponte in loc. Mulin de Berto. Q - Fiume Piave dalla confluenza Padola fino al secondo ponte della SS 52 Carnica J - Tratto di fiume Piave compreso tra la cascata a monte del primo vecchio mulino, trasformato in abitazione, all inizio del Val Sesis e la briglia prospiciente il campo sportivo comunale, verso valle. RESTRIZIONI apertura della pesca ai salmonidi il 21 marzo 2010 pesca vietata nei giorni di lunedi e martedi, anche se festivi fatta eccezione per le zone non uccidere (No Kill) e cattura e rilascio (Catch & Release) nelle quali e consentito lo specifico esercizio della pesca previa prenotazione. numero massimo di prelievi stagionali di salmonidi: 120 capi vietato l uso del pesciolino vivo o morto come esca in tutto il territorio del bacino in zona W numero massimo di prelievi stagionali di salmonidi: 40 capi con utilizzo di una sola canna armata con un solo amo PUNTI VENDITA PERMESSI COMELICO SUPERIORE Cartolibreria Gant Padola di Comelico Superiore - Tel. e Fax 0435/67056 Orario: dalle ore 8.30 alle ore dalle ore alle ore SAN PIETRO DI CADORE Albergo Genzianella - Via Picosta n Loc. Presenaio di S.Pietro di Cadore - Tel. 0435/ Orario: tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore Chiuso il lunedì Bar Milk & Coffee -Via del ponte n. 1 Orario: da martedì a venerdì dalle ore 7.00 alle ore e dalle ore alle ore sabato e domenica dalle ore 8.00 alle ore chiuso il lunedì - vendita permessi solo per ospiti 18

20 SAN NICOLO DI COMELICO Bar Giglio di Campitello - Via Campitello Orario: dalle ore 7.00 alle ore chiuso la domenica vendita permessi solo per ospiti S. STEFANO DI CADORE Informatica Gant di Gant Ferdinando - Via San Candido n. 32 Tel. 0435/ Orario: dalle ore 9.30 alle ore e dalle ore alle ore SAPPADA Fioreria Piller - B.ta Bach n Sappada - Tel. 0435/66148 Orario: dalle ore 8.00 alle ore PUNTI VENDITA PERMESSI CATCH & RELEASE COMELICO SUPERIORE c/o Segreteria del Bacino N. 1 - Padola di Comelico Superiore Tel. 0435/ previa prenotazione S. STEFANO DI CADORE Informatica Gant di Gant Ferdinando - Via San Candido n. 32 Tel. 0435/ Orario: dalle ore 9.30 alle ore e dalle ore alle ore indirizzo web: Cascata Pissandolo 19

21 B AC I N O D I P E S C A N. 2 A N S I E I 20

22 Perimetrazione: dalle origini del fiume Ansiei alla confluenza con il fiume Piave. Comune di: Auronzo di Cadore. Sede: Via Piave ex Palazzo Poli - Auronzo di Cadore Informazioni: presso Informazioni Assistenza Turistica I.A.T. di Auronzo di Cadore Tel. 0435/ Fax 0435/ A - B - C - D - G - H - I - L - N - P - ZONE IN CUI SI PUÒ ESERCITARE LA PESCA Lago di Misurina Torrente Ansiei dalla confluenza con il rio Ruvieta in destra orografica fino a Collalto (ponte per la Foresta di Somadida) Torrente Ansiei da Collalto (ponte per la Foresta di Somadida) fino al lago di S. Caterina Lago di Santa Caterina Rio Poorse per tutto il corso Rio Val da Rin per tutto il corso Rio Osterra per tutto il corso Rio Rinbianco dalle origini al confine con la provincia di Bolzano Rio Paludetti-Popena dalle sorgenti al lago di Misurina Rio Schiere ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Zone Cattura e Rilascio (Catch & Release) O - Torrente Ansiei dal ponte in località Cima Gogna alla confluenza con il fiume Piave in località Tre Ponti 21

23 RESTRIZIONI posticipo apertura della pesca nel Lago di Misurina al 1 maggio 2010 con divieto assoluto di esercizio della pesca da natanti, da pedalo o da isolotti numero massimo di prelievi giornalieri: 5 capi comprensivi di due temoli e un salmerino alpino numero massimo di prelievi stagionali: 150 capi tra salmonidi e timallidi misura minima pescabile del salmerino e del temolo: cm. 30 PUNTI VENDITA PERMESSI AURONZO Cartoleria Edicola Il Papiro - Via Piave n. 3 - Tel. 0435/ Rivendita Tabacchi Piazzale Osterra Informazioni Assistenza Turistica (I.A.T.) - Via Roma - Tel. 0435/9359 (punto autorizzato anche per la vendita dei permessi per la zona Catch & Release ) Bar Stella Alpina - destra orografica lago di Santa Caterina Pensione Ristorante Usignolo - Via Riziò, 25 - Tel. 0435/9247 (punto autorizzato anche per la vendita dei permessi per la zona Catch & Release ) MISURINA Supermercato Despar - Via Monte Piana n Tel. 0435/

24 Lago di Misurina 23

25 B AC I N O D I P E S C A N. 3 VA L L E D E L B O I T E 24

26 Perimetrazione: dalle origini del fiume Boite al ponte di Perarolo dell ex S.S. n. 51 Comuni di: Borca di Cadore, Cibiana di Cadore, Cortina d Ampezzo, San Vito di Cadore, Valle di Cadore, Vodo di Cadore. Sede: Borca di Cadore - Via D. Talamini (La Scola) Tel. e Fax 0436/ Cell. 339/ Informazioni: presso i punti vendita A - B - C - D - E - F - G - H - I - M - P - ZONE IN CUI SI PUÒ ESERCITARE LA PESCA Torrente Boite dall estremità sud dell ex aeroporto di Cortina (confine con Parco Dolomiti d Ampezzo) fino al ponte Cadin Torrente Boite dal ponte Corona alla confluenza con torrente Bigontina Torrente Boite dalla confluenza con torrente Bigontina al ponte di Socol Torrente Boite dalla confluenza del rio Val Dortié fino alla confluenza con l Orsolina Torrente Boite dalla confluenza con l Orsolina fino al lago di Vodo di Cadore Lago di Vodo di Cadore Lago di Valle di Cadore Torrente Boite dalla diga di Valle di Cadore fino al ponte Cidolo in comune di Perarolo Bacino di Ciou del Conte Torrente Boite dalla diga di Vodo al lago di Valle di Cadore escluso Rio Rite Lago di Croda da Lago ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Zone Non Uccidere (No Kill) N - Torrente Boite da ponte Cadin a ponte Corona Zone Cattura e Rilascio (Catch & Release) O - Torrente Boite da ponte Cidolo al ponte di Perarolo sulla ex SS 51 Alemagna 25

27 RESTRIZIONI posticipo apertura della pesca nel bacino Ciou del Conte al 1 maggio numero massimo di prelievi stagionali : 120 capi tra salmonidi e timallidi. lago Croda da Lago : apertura posticipata al 1 giugno 2010 con un numero massimo di prelievi giornalieri di 2 capi, comprensivi di un salmerino alpino. nei laghi di Vodo e Valle di Cadore e vietata la pesca con pedalo e barche dotate di motore di qualsiasi tipo. È consentito solamente l uso della barca a remi. uscite consentite alla settimana per i soci: n. 5. Nelle zone No Kill e Catch and Release la pesca e consentita tutti i giorni. nelle zone No Kill la pesca e consentita esclusivamente con l uso di una sola canna, armata di un solo amo terminante con un solo dardo, senza ardiglione o con ardiglione schiacciato. PUNTI VENDITA PERMESSI BORCA DI CADORE Fioreria Valboite - Via Roma n Tel. 0435/ Orario: dalle ore 9.30 alle ore e dalle ore alle ore Chiuso mercoledì pomeriggio e domenica. Luglio e agosto chiuso la domenica pomeriggio. CORTINA Radiofonica Piller - Via C.Battisti n Tel. 0436/2284 Orario: dalle ore 8.30 alle ore e dalle ore alle ore Chiuso la domenica e il lunedì mattina, esclusi i mesi di luglio e agosto. TAI di PIEVE DI CADORE Cadore Sport Camping - Loc. Tai - Via Cortina n. 63/65 - Orario negozio - Tel. 0435/30251 Chiuso la domenica e il lunedì mattina, esclusi i mesi di luglio e agosto. 26

28 27 Torrente Boite

29 B AC I N O D I P E S C A N. 4 C E N T R O C A D O R E 28

30 Perimetrazione: dalla confluenza con il fiume Ansiei al confine nord del comune di Ospitale di Cadore, incluso il tratto terminale del fiume Boite dal ponte di Perarolo dell ex S.S. n. 51. Comuni di: Calalzo di Cadore, Domegge di Cadore, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Perarolo di Cadore, Pieve di Cadore, Vigo di Cadore. Sede: Via IV Novembre 11 - Grea di Domegge di Cadore Informazioni: Cadore Sport Camping Loc. Tai di Pieve di Cadore - Tel. 0435/30251 A - B - C - D - E - F - G - H - I - M - N - ZONE IN CUI SI PUÒ ESERCITARE LA PESCA Fiume Piave dalla località Tre Ponti fino al lago di Cadore Lago di Cadore Torrente Talagona dalla confluenza del rio Val di Toro fino al lago di Cadore Torrente Molinà per tutto il corso Torrente rio Rin dalla confluenza con il rio Rodolesco fino al lago di Cadore Torrente Cridola da 1000 m a valle della confluenza con il Rio Borbe fino al lago di Cadore Fiume Piave dalla diga di Sottocastello fino alla confluenza con il rio Bianco Fiume Piave dall asta metrica di rilevamento dell ENEL in comune di Perarolo fino a fine concessione in loc. Rivalgo Torrente Piova dalla confluenza con il rio Rumotoi fino al lago di Cadore Torrente Vedesana per tutto il corso Torrente Anfela dal ponte in prossimità delle vasche dell acquedotto del comune di Pieve di Cadore fino al lago di Cadore Torrente Val Montina dalla sorgente fino alla confluenza con il fiume Piave 29

31 ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Zona Non Uccidere (No Kill) O - Fiume Piave dalla confluenza del rio Bianco fino al ponte Cadore Zone Cattura e Rilascio (Catch & Release) P - Fiume Piave dal ponte Cadore fino all asta metrica di rilevamento dell ENEL nell abitato di Perarolo RESTRIZIONI salmerino alpino: misura minima cm. 40 con massimo di 1 prelievo giornaliero e 10 prelievi stagionali marmorata e ibrido tra marmorata e fario: cm. 40 su tutto il bacino con 1 prelievo giornaliero e 5 stagionali persico reale: misura minima cm. 15 con un massimo di 30 pezzi giornalieri e 500 stagionali salmonidi e timallidi: numero massimo prelievi stagionali: 150 capi temolo: 1 prelievo giornaliero e 10 capi stagionali; misura minima cm. 40 solo nel fiume Piave in zona G carpa: misura minima cm. 40, con massimo di 1 prelievo giornaliero e 10 prelievi stagionali. tinca: misura minima cm. 40 con massimo di 1 prelievo giornaliero e 10 prelievi stagionali. luccio: misura minima cm. 50 con massimo di 1 prelievo giornaliero e 10 prelievi stagionali. scazzone: divieto di pesca alla specie e divieto di utilizzo come esca. trota fario: solo in zona G misura minima cm 25 PUNTI VENDITA PERMESSI CALALZO DI CADORE Cartoleria Pol - Via Roma n Tel. 0435/31380 (orario negozio) Giacobbi Giuseppe - Via Stazione n Tel. 0435/32442 (compatibilmente a esigenze di lavoro) Informazioni Assistenza Turistica (I.A.T.) - Via Stazione n Tel. 0435/

32 CASTELLAVAZZO Antica Trattoria Da Vico - Piazza Fontana n. 9 Orario: dalle ore 7.30 alle ore chiuso il lunedì LORENZAGO DI CADORE Tremonti Simone - Via Centa n. 51/a - Tel. 0435/75239 PERAROLO DI CADORE Bar Il Covo dei Zater Via Regina Margherita n. 3 Tel. 0435/ PIEVE DI CADORE Cadore Sport Camping - Loc. Tai - Via Cortina n. 63/65 - Orario negozio - Tel. 0435/30251 Simpaty Bar Tabacchi - Loc. Sottocastello - Tel. 0435/ VIGO DI CADORE Pizzeria Ristorante Chalet Al Fogher - Borgo Salagona n Tel. 0435/77766 Fax. 0435/ SEDICO Sport Team (Tutto per la pesca) - Via Agordina n Tel. 0437/ Chiuso il lunedì mattina TREVISO Hobby Pesca - Mareno di Piave - Via Cal Larga n. 8 - Orario negozio - Tel. 0438/30501 N.B. i permessi per le zone Catch & Release (cattura e rilascio) e No Kill - NU (non uccidere) sono in vendita presso il negozio Cadore Sport Camping di Tai di Pieve di Cadore indirizzo web: 31 Lago Centro Cadore

33 B AC I N O D I P E S C A N. 5 AG O R D I N O 32

34 Perimetrazione: dalle origini del fiume Cordevole fino alla Stanga ed a monte del lago del Mis all altezza della seconda briglia sul torrente omonimo. A - B - C - D - E - F - G - H - Comuni di: Agordo, Alleghe, Canale d Agordo, Cencenighe, Colle S.Lucia, Falcade, Gosaldo, La Valle Agordina, Livinallongo del Col di Lana, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino, Selva di Cadore, Taibon Agordino, Vallada Agordina, Voltago Agordino. Sede: Via C.Battisti n Agordo Tel. e Fax 0437/63611 ZONE IN CUI SI PUÒ ESERCITARE LA PESCA Torrente Cordevole dalle sorgenti fino alla presa della centralina di Vallazza Torrente Cordevole dallo scarico della centralina di Vallazza fino al ponte di Santa Maria delle Grazie Lago di Alleghe Torrente Cordevole dallo sbarramento di Alleghe fino allo sbarramento di Cencenighe Torrente Cordevole dalla diga di Ghirlo fino alla confluenza del Ru Torcol Torrente Cordevole dalla confluenza della Vena di Mezzocanale fino allo sbarramento di Bries (San Cipriano) Torrente Cordevole dallo sbarramento di Bries (San Cipriano) fino alla confluenza della Val del Molin Torrente Andraz per tutto il corso Torrente Fiorentina dalla baita Flora Alpina fino alla confluenza con il torrente Cordevole Ru de Codalonga per tutto il corso Torrente Biois dal lago di Zingari fino alla presa della centralina ENEL di Canale d Agordo Torrente Biois dalla confluenza del torrente Liera fino alla confluenza nel torrente Cordevole Torrente Valfredda per tutto il corso Torrente Valles per tutto il corso 33

35 I - Torrente Tegnas per tutto il corso Torrente Bordina di San Lucano per tutto il corso Lago delle Peschiere L - Torrente Mis dal confine nord della concessione fino alla prima galleria a valle di Titele M - Torrente Sarzana dalla località Laghetti fino alla confluenza nel torrente Cordevole Rio Val Domadore per tutto il corso Rio Val Cortolei per tutto il corso N - Torrente Corpassa dalle sorgenti fino alla presa della centralina ENEL di Canale d Agordo Torrente Val di Foram per tutto il corso O - Torrente Missiaga da Villa Pacis fino alla confluenza nel torrente Cordevole P - Torrente Liera per tutto il corso Q - Lago di Cavia Lago di Zingari R - Torrente Pettorina dalle sorgenti all inizio del sentiero CAI n 687 Torrente Pettorina dal ponte prima dell abitato di Sottoguda fino alla confluenza con il Cordevole Ru di Arei per tutto il corso T - Zona Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi U - Lago di Coldai V - Torrente Val Nogher per tutto il corso Torrente Gosalda per tutto il corso W - Torrente Bordina di La Valle per tutto il corso Y - Torrente Rova dalle sorgenti fino al ponte all altezza del palazzetto dello sport di Agordo Z - Torrente Imperina dalle sorgenti allo sbocco della galleria Laghetto di Polane e torrente Imperina fuori Zona Parco Dolomiti Bellunesi 34

36 ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Zona Non Uccidere (No Kill) S - Torrente Cordevole dal ponte di Santa Maria delle Grazie al lago di Alleghe Torrente Cordevole dalla Val del Molin alla Val Clusa Torrente Imperina dallo sbocco della galleria fino alla confluenza con il torrente Cordevole RESTRIZIONI apertura della pesca nel lago di Alleghe: 1 maggio 2010 chiusura della pesca nelle giornate di martedì e venerdì, salvo che non siano festive numero massimo di prelievi stagionali: 250 capi di salmonidi per favorire i controlli degli addetti alla vigilanza il pescatore deve terminare l azione di pesca una volta prelevato e segnato il quinto capo è vietato l uso di artificiali o di qualunque altra esca dotata di più di un ancoretta è vietato l uso del pesciolino (vivo o morto) ad eccezione del lago di Cavia è consentito l uso di una sola canna su tutto il territorio del bacino, compresi i laghi PUNTI VENDITA PERMESSI AGORDO Bar Carlin - Via Toccol n Tel. 0437/ Aperto dalle ore 6,00 - Chiuso il venerdì Bar Le Campe - Loc. Le Campe n. 8/a Bar Schenot - Via Pragrande n Tel. 0437/63104 ALLEGHE Bar Alla Caminada - Corso Venezia n. 6 - Tel. 0437/ Informazioni Assistenza Turistica (I.A.T.) - Piazza J.F.Kennedy n Tel. 0437/ Municipio - Corso Italia n Tel. 0437/

37 CANALE D AGORDO Bar Sport - Piazza Papa Luciani n Tel. 0437/ CENCENIGHE AGORDINO Bar Commercio - Via XX Settembre n Tel. 0437/ Chiuso la domenica COLLE S. LUCIA Albergo Posta - Via Villagrande n. 2 - Tel. 0437/ FALCADE Bruna Sport di Serafini Bruna - Via Foca n. 1 - Tel. 0437/ GOSALDO Bar Dal Vecia - Via Sarasin - Tel. 0437/68413 LA VALLE AGORDINA Bar El Forner - Via Lantrago n Tel. 0437/63040 Pensione Al Cervo - Via Chiesa - Tel. 0437/62259 LIVINALLONGO DEL COL Dl LANA Bar Nuovo - Via Digonera n Tel. 0437/ Informazioni Assistenza Turistica (I.A.T.) - Via Boé n. 3 - Loc. Arabba - Tel. 0436/79130 ROCCA PIETORE Vittuari Sollievo - Corso Veneto n Caprile - tel. 0437/ S.TOMASO AGORDINO Bar Alla Posta - Via Celat n Tel. 0437/ SEDICO Sport Team - Tutto per la Pesca - Via Agordina n Tel. 0437/ Orario negozio (chiuso il lunedì mattina) 36

38 SELVA Dl CADORE Albergo Pensione Lorenzini - Via Pescul n Tel. 0437/ Pro Loco Val Fiorentina - Piazza S.Lorenzo - Tel. 0437/ TAIBON AGORDINO Bar Savio - Via Pietro Nenni n. 3 - Tel. 0437/ Osteria Schena - Via S.Lucano n. 38 Tel. 0437/ VOLTAGO AGORDINO Osteria Nuova - Via Europa - Tel. 0437/ PUNTI VENDITA PERMESSI CATCH & RELEASE AGORDO Bar Schenot Via Pragrande n. 34 Tel. 0437/63104 ALLEGHE Informazioni Assistenza Turistica (I.A.T.) P.zza J.F. Kennedy n Tel. 0437/ Lago di Alleghe 37

39 B AC I N O D I P E S C A N. 6 M A È - P I AV E 38

40 Perimetrazione: dalle origini del fiume Maè più un tratto del fiume Piave che va dal confine nord del comune di Ospitale di Cadore al confine tra i comuni di Soverzene e Ponte Nelle Alpi. A - B - C - D - E - F - G - H - I - L - M - P - T - Comuni di: Castellavazzo, Forno di Zoldo, Longarone, Ospitale di Cadore, Soverzene, Zoldo Alto, Zoppè di Cadore. Sede: Pro Loco - P.zza Gonzaga n. 1 - Longarone - Tel. 0437/ Orario: dalle ore alle ore e dalle ore alle ore ZONE IN CUI SI PUÒ ESERCITARE LA PESCA Fiume Piave dal confine Nord della concessione fino al torrente Utrigon Torrente Maè dalle sorgenti fino alla presa dell Enel della frazione di Fusine Torrente Maè dall ultima briglia a monte della frazione di Dont fino al lago di Pontesei Lago di Pontesei Torrente Maè dalla diga di Pontesei fino al ponte in loc. Soffranco. Torrente Maè dalla passerella in loc, Igne fino alla confluenza nel fiume Piave Torrente Grisol dalle sorgenti fino al ponte de Damian Torrente e Lago di Val Gallina Fontane di Fortogna per tutto il corso Fiume Piave dalla linea elettrica in località Mura Pagani fino a Soverzene Torrente Pramper per tutto il corso Torrente Duran per tutto il corso Rio Canedo per tutto il corso Torrente Vajont dal ponte Canale (Gardona) al ponte di Provagna 39

41 ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Zona Non Uccidere (No Kill) N - Torrente Mareson per tutto il corso O - Fiume Piave dal ponte di Provagna alla linea elettrica in loc. Mura Pagani Zone Catch & Release (cattura e rilascio) S - tra il ponte canale (Gardona) di Castellavazzo e il torrente Utrigon (circa 800 metri a valle del ponte di Davestra) RESTRIZIONI numero massimo di prelievi stagionali : 200 capi tra salmonidi e timallidi chiusura della pesca nelle giornate di martedì e venerdì, salvo che non siano festive trota marmorata ed ibrido tra marmorata e fario: prelievo consentito di 1 capo giornaliero e 5 capi stagionali, di misura minima di cm. 40 temolo: prelievo massimo consentito di 1 capo giornaliero e 5 capi stagionali con misura minima di cm.35 nel fiume Piave e vietato l uso di amo con ardiglione. l uso del pesciolino come esca e consentito solo per la specie sanguinerola PUNTI VENDITA PERMESSI CASTELLAVAZZO Antica Trattoria Da Vico - P.za Fontana n. 9 - aperto dalle ore 7,30 alle ore 19,00 chiuso il lunedì FORNO Dl ZOLDO Albergo Ristorante Brustolon - Via Brustolon - loc. Dont - Tel. 0437/ Chiuso la domenica Informazioni Assistenza Turistica (I.A.T.) - Via Roma n Tel. 0437/ mail: fornodizoldo@infodolomiti.it Orario: aperto martedì e sabato dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30; domenica (fuori stagione) dalle ore 9,00 alle ore 12,30; domenica (in stagione) dalle ore 9,00 alle ore 12,30 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30 Chiuso il lunedì. 40

42 LONGARONE Bar Stazione - Via Alemagna n. 3 - Tel. 0437/ Orario: dalle ore 6,00 alle ore 19,00 Central Bar - Via Roma n Tel. 0437/ Orario: dalle ore 7,00 alle ore 18,00 Pro Loco - P.za Gonzaga n. 1 - Tel. 0437/ Orario: dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,30 alle ore 18,00 Bar Gelateria Perin - Via Roma n Tel. 0437/ Orario: dalle ore 6,30 alle ore 23,00 - chiuso il mercoledì ZOLDO ALTO Informazioni Assistenza Turistica (I.A.T.) - Viale Dolomiti n Tel. 0437/ Info: zoldoalto@infodolomiti.it N.B. I permessi per le zone Catch & Release (cattura e rilascio) e No Kill (non uccidere) del fiume Piave sono in vendita solo presso il Bar Gelateria Perin di Longarone. I permessi per la zona No Kill (Non Uccidere) del torrente Mareson sono in vendita solo presso l albergo ristorante Brustolon di Forno di Zoldo loc. Dont Indirizzo web: Piave a Castellavazzo 41

43 B AC I N O D I P E S C A N. 7 A L PAG O 42

44 Perimetrazione: bacino dei fiumi Tesa e Rai fino al ponte delle Schiette, compreso il lago di Santa Croce. Comuni di: Chies d Alpago, Farra d Alpago, Pieve d Alpago, Puos d Alpago, Tambre. Sede: c/o Bar Calvi Fortunato Loc. Poiatte di Farra d Alpago Tel. 0437/4244 Chiuso il mercoledì ZONE IN CUI SI PUÒ ESERCITARE LA PESCA A - Torrente Tesa dal ponte in località Alpaos al ponte di Puos d Alpago B - Torrente Funesia per tutto il corso C - Torrente Borsoia per tutto il corso D - Torrente Valturcana per tutto il corso E - Lago di Santa Croce F - Fiumicello Rai tutto il tratto in concessione G - Torrente Fermega per tutto il corso H - Torrente Boccolana per tutto il corso I - Torrente Runal per tutto il corso L - Torrente Valda per tutto il corso ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Zona Non Uccidere (No Kill) M - Torrente Tesa dal ponte di Puos d Alpago al lago di Santa Croce 43

45 RESTRIZIONI chiusura totale della pesca nel lago di S. Croce dal 1 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010 e dal 1 dicembre 2010 al 28 febbraio 2011 pesce persico reale: - chiusura dal 1 marzo 2010 al 31 maggio 2010 e dal 1 novembre 2010 al 31 maggio numero massimo di prelievi giornalieri : 30 capi - numero massimo di prelievi stagionali: 500 capi luccio: - chiusura dal 1 marzo 2010 al 30 aprile prelievo massimo giornaliero: 1 capo - numero massimo di prelievi stagionali: 5 capi - lunghezza minima: cm. 60 coregone: - chiusura dal 1 novembre 2010 al 28 febbraio numero massimo di prelievi giornalieri: 5 capi - numero massimo di prelievi stagionali: 200 capi scardola e cavedano: - chiusura dal 1 maggio 2010 al 30 giugno 2010 carpa: - misura minima cm. 40 trota di lago: - chiusura dal 1 ottobre 2010 al 28 febbraio 2011 trota fario: - esclusivamente nel lago di Santa Croce la misura minima è di cm. 30 PUNTI VENDITA PERMESSI FARRA D ALPAGO Bar da Fortunato Loc. Poiatte - Tel. 0437/4244 Orario: dalle ore 7.00 alle ore Chiuso il mercoledì PUOS D ALPAGO Sport Vuerich Loc. La Secca Tel. 0437/46256 (Chiuso il lunedì mattina) 44

46 Lago di Santa Croce 45

47 B AC I N O D I P E S C A N. 8 C I T TÀ D I B E L LU N O 46

48 Perimetrazione: dal confine tra i comuni di Ponte Nelle Alpi e Soverzene al sottobacino del T. Limana incluso e del T.Gresal escluso, con confine sul fiume Piave all altezza del ponte di San Felice. A - B - C - D - E - F - H - I - L - M - Comuni di: Belluno, Limana, Ponte Nelle Alpi. Sede: c/o Albergo Ponte della Vittoria Via Montegrappa n. 1 Tel. 0437/ Fax: 0437/ e mail: info@alpontedellavittoria.com ilpescatore1@alice.it ZONE IN CUI SI PUÒ ESERCITARE LA PESCA Fiume Piave da Soverzene al ponte della ferrovia di Cadola Fiume Piave dal ponte della SS 51 Alemagna a Ponte nelle Alpi fino al ponte Dolomiti Fiume Piave da 100 m a valle del muraglione di Lambioi fino alla confluenza del torrente Limana Torrente Ardo dal confine con il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi fino alla briglia a monte della pescicoltura Torrente Ardo dalla confluenza del torrente Medon fino al ponte dell Anta (ponte Sarajevo) Torrente Turriga per tutto il corso Torrente Cicogna per tutto il corso Torrente Meassa per tutto il corso Torrente Baorche per tutto il corso Torrente Limana per tutto il corso Torrente Refos per tutto il corso ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Zona Cattura e Rilascio (Catch & Release) N - Fiume Piave dal ponte Dolomiti fino a 100 m a valle del muraglione di Lambioi Zona Non Uccidere (No Kill) P - Fiume Piave dal ponte della Ferrovia di Cadola al ponte della SS 51 Alemagna di Ponte nelle Alpi 47

49 RESTRIZIONI numero massimo di prelievi stagionali: 120 capi tra salmonidi e timallidi temolo: - numero massimo di prelievi giornalieri: 1 capo - numero massimo di prelievi stagionali : 5 capi modi e attrezzi di pesca: amo senza ardiglione (o schiacciato) su tutto il territorio del bacino in occasione delle semine di materiale adulto il tratto di corso d acqua interessato sara chiuso e delimitato dalle apposite tabelle dal momento della semina fino a fine giornata. PUNTI VENDITA PERMESSI BELLUNO Albergo Ponte della Vittoria Via Montegrappa n. 1 Tel. 0437/ info@alpontedellavittoria.com Orario: dalle ore 7.30 alle ore e dalle ore alle ore chiuso la domenica Azienda Agrituristica Rio Cavalli Gestori laghetti di pesca Aperto tutti i giorni - chiedere di Roberto LIMANA Edicola Il Pozzo del desideri - Via Roma n tel 0437/ Orario: dalle ore 7,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,30 alle ore 19,00 - chiuso il mercoledì pomeriggio e a domeniche alterne per ulteriori informazioni sui permessi contattare il seguente numero di cellulare:

50 49 Piave a Belluno

51 B AC I N O D I P E S C A N. 9 L A M A R M O R ATA 50

52 Perimetrazione: dalla loc. San Felice allo sbarramento di Busche, compreso il lago del Mis e il basso Cordevole fino alla Stanga, escluso il bacino del Caorame. A - B - C - D - E - F - G - H - I - L - M - N - O - Q - Comuni di: Lentiai, Mel, Santa Giustina, San Gregorio Nelle Alpi, Sedico, Sospirolo, Trichiana. Sede: Via XX Settembre 2/A - S.Giustina (traversa tra P.zza Maggiore e P.zza dell Angelo) Tel in orario di apertura sede - Fax 0437/ Orario: martedì e sabato dalle ore 9,00 alle ore e giovedì dalle ore alle ore ZONE IN CUI SI PUÒ ESERCITARE LA PESCA Fiume Piave da circa m a valle di ponte San Felice fino alla confluenza del torrente Cordevole Fiume Piave dalla confluenza del torrente Cordevole fino allo sbarramento di Busche Torrente Mis dallo scarico di Camolino alla confluenza con il torrente Cordevole Torrente Veses dalle sorgenti al ponte degli Alpini Torrente Veses dal ponte della ferrovia alla confluenza in Piave Torrente Sandriga per tutto il corso Torrente Gresal per tutto il corso Torrente Puner per tutto il corso Torrente Tuora per tutto il corso Torrente Cordevole dal confine con il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi fino a m a monte della confluenza con il torrente Mis Torrente Mis dalla diga di Santa Giuliana fino al ponte di Gron Torrente Ardo di Mel dalle sorgenti fino alla confluenza nel fiume Piave Torrente Salmenega per tutto il corso Torrente Rumarna per tutto il corso Torrente Cordevole dalla confluenza con il torrente Mis al fiume Piave Zona Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi 51

53 ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Zona Non Uccidere (No Kill) R - Fiume Piave dal ponte di San Felice per circa m a valle S - Torrente Cordevole dalla confluenza con il torrente Mis per m verso monte RESTRIZIONI chiusura della pesca nelle giornate di martedi e venerdi anche se festive. divieto di prelievo della trota marmorata e suo ibrido per i pescatori non soci del bacino n. 9. la pesca alla trota marmorata ha carattere sperimentale ed è contingentata; pertanto si raccomanda di attenersi scrupolosamente al regolamento del bacino e alle disposizioni contenute nei permessi. PUNTI VENDITA PERMESSI MEL Armeria Gelisio (orario negozio) SANTA GIUSTINA Sede Bacino - Via XX Settembre n. 2/a - S. Giustina Tel (in orario apertura sede) Fax 0437/ Orario: Martedì e Sabato dalle ore 9,00 alle ore 12,00 Giovedì dalle ore 16,00 alle ore 19,00 Bar Centrale - Piazza maggiore (chiuso il lunedì) SAN GREGORIO NELLE ALPI Albergo Monte Pizzocco - Loc. Roncoi (chiuso il martedì) SEDICO Edicola Sorio - loc. Bribano Negozio Sport Team - Tutto per la pesca - Via Agordina n Tel. 0437/ Orario negozio - Chiuso il lunedì mattina SOSPIROLO Bar Al Cacciatore - loc. Mis -Regolanova - Tel. 0437/89336 (chiuso il mercoledì) 52

54 53 Torrente Mis

55 B AC I N O D I P E S C A N. 1 0 ACQ U E F E LT R I N E 54

56 Perimetrazione: si estende dallo sbarramento di Busche a fine provincia, compreso il bacino del Caorame. A - B - D - E - F - G - H - I - L - M - N - R - Comuni di: Alano di Piave, Cesiomaggiore, Feltre, Pedavena, Quero, Seren del Grappa, Vas. Sede: Piazza Cambruzzi n. 2/B - Feltre Tel. e Fax 0439/83044 Orario: martedì e venerdì dalle ore 18,00 alle ore 19,00 ZONE IN CUI SI PUÒ ESERCITARE LA PESCA Fiume Piave dallo sbarramento di Busche fino alla confluenza del Rio Cellarda Fiume Piave dalla confluenza con il Torrente Cellarda fino alla galleria di Vas (Sotto la linea A.T. dell Enel) Torrente Caorame dai laghetti di Sant Eustacchio e Casera Bernardi alla confluenza con il Fiume Piave Torrente Stien dal confine con il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi fino alla confluenza con il torrente Caorame Zona Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Torrente Sonna dalle origini fino al ponte delle Corde Torrente Sonna dalla chiusa di Anzù fino alla confluenza nel fiume Piave Torrente Stizzon per tutto il corso Torrente Fium dalle sorgenti fino alla presa dell acquedotto Torrente Fium dal ponte della strada provinciale 1bis di Vas fino alla confluenza nel fiume Piave Torrente Tegorzo dalle sorgenti al ponte di legno in località Schievenin Torrente Tegorzo dal Ponte Rosso alla confluenza nel fiume Piave Torrente Musil dalle sorgenti al Mulino di Stien Torrente Colmeda dalla confluenza con il rio Carpen a monte centrale ENEL fino alla prima briglia a monte del ponte in via Boscariz Torrente Colmeda dalla prima briglia a valle del ponte della Metallurgica fino alla confluenza nel torrente Sonna Canale Brentella Torrente Calcino 55

57 ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Zona Cattura e Rilascio (Catch & Release) O - Fiume Piave dalla passerella di Quero-Vas per circa metri verso valle P - Q - Zone Cattura e Rilascio (Catch & Release) e Non Uccidere (No Kill) a Trofeo Fiume Piave da circa metri a valle della passerella di Quero-Vas fino a fine provincia a valle della diga di Fener a fine concessione Torrente Sonna dal ponte delle Corde alla chiusa di Anzù RESTRIZIONI chiusura della pesca nelle giornate di martedi e venerdi, anche se festive divieto della pesca al temolo misura minima pescabile della trota marmorata ed ibrido tra marmorata e fario: cm. 45 vietato il prelievo della trota marmorata e del suo ibrido a tutti coloro che pescano con il permesso giornaliero. salmonidi: - numero massimo di prelievi giornalieri: 5 capi; - numero massimo di prelievi stagionali: 150 capi; numero massimo di giornate e uscite stagionali: n. 140, cosi ripartite: - giornate di pesca nelle zone a prelievo: n uscite di pesca nelle zone Catch & Release (cattura e rilascio) e/o No Kill (non uccidere): n. 60 nelle zone No kill la pesca è consentita esclusivamente con l uso di una sola canna, armata di un solo amo terminante con un solo dardo, senza ardiglione o con ardiglione schiacciato. trota fario: misura minima pescabile: cm. 25 PUNTI VENDITA PERMESSI CESIOMAGGIORE Albergo Boz - loc. Val di Canzoi - Tel. 0439/ chiuso il martedì 56

58 Bar 88 di Cassol Paolo - Via Pedemontana n Soranzen - Tel. 0439/43510 FELTRE Bar Alla Chiusa di Zanella Walter - Via Feltrina n Loc. Anzù - Tel. 0439/81095 chiuso il mercoledì Sede Bacino 10 - Via Cambruzzi n. 2 - Feltre - Tel. e Fax 0439/83044 Orario: martedì e venerdì dalle ore 18,00 alle ore 19,00 FENER di ALANO DI PIAVE Gelateria Due Valli di Bertollo Marco - Via Dante Alighieri n Tel. 0439/ chiuso il lunedì QUERO Bar Piave di Manfroi Giuliana - loc. Carpen n. 1 - Tel. 0439/ chiuso il lunedì VAS Bar Bollicine di Mazzalovo Sara - Via Miuzzi n. 1 - loc. Scalon - Tel. 0439/ Locanda Solagna - Piazza I Novembre n. 2 - Tel. 0439/ e mail: albergosolagna@libero.it CROCETTA DEL MONTELLO Negozio di pesca Polo di Marino Poloniato - Via Erizzo 33 - Tel. 0423/86206 chiuso la domenica Lago della Stua 57

59 B AC I N O D I P E S C A N. 1 1 C I S M O N - F I O R E L LO 58

60 Perimetrazione: si estende fino ai confini provinciali, compreso il lago del Corlo. Comuni di: Arsié, Fonzaso, Lamon, Sovramonte. Sede: c/o Sig. Italo Todesco Via Beccaroi n Lamon Informazioni: negozio Linea Effe Sport Via Cui n Lamon Tel. 0439/96533 A - B - C - D - E - F - G - H - I - L - N - ZONE IN CUI SI PUÒ ESERCITARE LA PESCA Torrente Senaiga da inizio concessione fino a 400 metri a monte di ponte Arina; Lago di Senaiga (da ponte Arina a diga di Senaiga) Torrente Cismon da inizio concessione fino alla traversa di Moline Torrente Vanoi Torrente Cismon dalla traversa di Moline fino alla diga di Ponteserra Torrente Cismon dalla diga di Ponteserra fino a metri a monte del ponte di Frassene Torrente Cismon da metri a valle del ponte di Frassene fino al vecchio ponte di Arsiè Lago del Corlo (dal vecchio ponte di Arsiè fino alla diga di Corlo) Torrente Ausor per tutto il corso Torrente Cismon dalla diga di Corlo fino a fine concessione Torrente Senaiga da valle della diga di Senaiga fino alla confluenza con il torrente Cismon Torrente Valpora dalle sorgenti a metri a monte del Lago del Senaiga Rosta Ampezzan ZONE A REGIME PARTICOLARE DI PESCA Zona Non Uccidere (No Kill) O - Torrente Cismon da m a monte di Ponte Frassenè fino a m a valle 59

61 RESTRIZIONI apertura della pesca al luccio dal 1 maggio 2010 con misura minima di cm. 50 pesce persico reale: - numero massimo di prelievi giornalieri: 30 capi - numero massimo di prelievi stagionali: 800 capi Divieto di pesca del persico reale dal 1 aprile al 31 maggio PUNTI VENDITA PERMESSI ARSIE Bar Cooperativa La Rocca Via Liberazione n Rocca di Arsié Tel. 0439/58591 Camping Al Lago Loc. Rocca - Tel. 0439/58540 FONZASO Bar Commercio Piazza I Novembre n Tel. 0439/5364 LAMON Bar Al Pescatore c/o Distributore IP - Pian del Vescovo Tel. 0439/9344 Bar Fontane Loc. Fontane - Tel. 0439/96648 Bar Ponteserra Loc. Ponteserra - Tel. 0439/9093 Linea Effe Sport di Pante Gino Via Cui n Tel. 0439/96533 PUNTI RINNOVO TESSERE ASSOCIATIVE: LAMON Linea Effe Sport di Pante Gino Via Cui n Tel. 0439/96533 FONZASO Bar Commercio Piazza I Novembre n Tel. 0439/5364 ARSIE Bar San Marco P.zza Marconi n Tel. 0439/59061 SOVRAMONTE Dalla Santa Angelino Fraz. Servo n. 28 Tel. 0439/

62 61 Lago del Corlo

63 I P E S C I N E L B E L LU N E S E Le acque da pesca bellunesi, totalmente incastonate nel territorio alpino delle Dolomiti e costituite dal tratto montano del bacino del fiume Piave e da un tratto del sottobacino del torrente Cismon tributario del fiume Brenta, sono acque a prevalente vocazione salmonicola, con la sola eccezione del lago di Santa Croce classificato zona ciprinicola. Le specie di SALMONIDI (Salmonidae) presenti nel territorio sono: nei tratti fluviali e torrentizi principali di fondo valle la Trota Marmorata (Salmo trutta marmoratus) e il Temolo (Thymallus thymallus); nei torrenti e nei tratti fluviali di montagna la Trota Fario (Salmo trutta trutta). La Trota Marmorata è una specie ittica importante per gli ecosistemi fluviali dell arco alpino ed è fortemente tutelata dalla normativa europea. Nel territorio bellunese s identifica in modo significativo con il suo areale distributivo, tant è che nel bacino fluviale del Piave è stata geneticamente monitorata come ceppo tipico. La Provincia di Belluno sta dedicando ormai da diversi anni a 62

64 questa specie ittica particolari attenzioni gestionali finalizzate alla sua salvaguardia e conservazione. Tra queste ricordiamo soprattutto l intervento, avviato agli inizi degli anni novanta, che ha portato alla costituzione presso il Centro Provinciale di Acquacoltura, sito lungo il torrente Ardo, affluente destro del Piave, in località Valli di Bolzano del comune di Belluno, di un parco di riproduttori che consente di disporre annualmente di un discreto quantitativo di avannotti e di trotelle di marmorata per le azioni di ripopolamento a sostegno della specie ittica stessa, per la cui tutela è stata anche vietata la semina in tutto l areale distributivo di materiale ittico appartenente alla specie Trota Fario, al fine di limitare i fenomeni di ibridazione e di competizione inter relazionale. 63

65 TROTA MARMORATA Salmo (trutta) marmoratus Caratteristiche: salmonide indigeno del corso medio-superiore dei fiumi dell Italia settentrionale, ha colore di fondo grigio-marrone, ventre grigio-bianco, a volte con riflessi giallastri. Presenta le parti superiori laterali del capo, del corpo e della coda ornati da evidenti mormoreggiature variegate, irregolari, in genere di colore più scuro rispetto al resto del corpo, unite in una soluzione di continuità che tende a risolversi talvolta in macchie scure solo ai margini inferiori dei fianchi, sul pre-opercolo, sul capo e sulla pinna dorsale. La trota marmorata si ibrida con relativa facilità con la trota fario dando origine ad individui che presentano marmoreggiature discontinue, frammiste a punti neri o rossi, in una vastissima serie di combinazioni. Il periodo riproduttivo è concentrato fra la seconda metà di novembre e la prima di dicembre. Può superare la lunghezza di un metro con pesi anche superiori ai 15 Kg. Nei corsi d acqua bellunesi, soprattutto nei tratti di fondovalle ove è maggiore la portata, è presente anche il Temolo. La diffusione della specie, grazie ai corretti interventi di ripopolamento, si è notevolmente 64

66 accresciuta rispetto a quanto registrato nel 1992 con la prima Carta Ittica. Ad oggi si riscontrano buone presenze nella parte alta del torrente Cismon e nel suo affluente Senaiga, nonché nelle parti terminali dei torrenti Mis, Cordevole ed Ansiei fino a monte del lago di S.Caterina di Auronzo. La presenza del Temolo risulta invece più contenuta nel fiume Piave al confine con la provincia di Treviso, nel suo tratto centrale dal ponte di San Felice fino a monte dello sbarramento di Soverzene e nel tratto sopra il lago di Cadore. Abbastanza buona o discreta è la presenza nei restanti tratti del Piave. TEMOLO Thymallus thymallus Caratteristiche: di lunghezza massima fino a 55 cm e peso fino a 3,5 Kg, si presenta con corpo affusolato, capo conico, bocca piccola e leggermente infera. I fianchi sono di colore argenteo, con numerose macchiette nere soprattutto nella parte anteriore. Caratteristica è la pinna dorsale a vela con riflessi iridati e piccole macchie nere. Le pinne ventrali si inseriscono esattamente in posizione centrale rispetto 65

67 alla dorsale. È una specie assai delicata, sensibile agli inquinamenti e soprattuto alle manomissioni degli alvei fluviali. Tendenzialmente fa vita gregaria. Si riproduce fra fine inverno e inizio primavera. I rii, i torrenti e i tratti fluviali di montagna sono caratterizzati dalla tipica presenza della Trota Fario. Questa specie è cospicuamente distribuita su tutto il territorio provinciale, ad eccezione dell areale distributivo della Trota Marmorata, ove la sua consistenza è maggiormente condizionata dalla presenza di quest ultima specie. TROTA FARIO Salmo (trutta) trutta Caratteristiche: ha corpo allungato, compresso lateralmente e colorazione molto variabile, strettamente dipendente dall ambiente in 66

68 cui vive. I fianchi sono ornati da un gran numero di macchie nere, regolari o a forma di X, spesso accompagnate da altre macchie di colore rosso o arancio che appaiono anche sul capo, sul dorso e sulla pinna dorsale. Può raggiungere una lunghezza massima fino a 70 cm e un peso fino a 5-6 Kg. Il periodo riproduttivo è in genere compreso fra novembre e gennaio. Nel tratto di fondovalle più inferiore del fiume Piave fino all incirca allo sbarramento di Soverzene, in alcuni suoi affluenti laterali, tra cui spiccano il Gresal, l Ardo di Trichiana e il fiumicello Rai, e nella parte terminale del torrente Cordevole sono presenti anche alcune specie ittiche, il Barbo Comune (Barbus plebejus) e il Cavedano (Leuciscus cephalus), appartenenti alla famiglia dei Ciprinidi (Cyprinidae). BARBO COMUNE Barbus plebejus Caratteristiche: di lunghezza massima fino a 60 cm e peso fino a 4 Kg, si riconosce facilmente dalla caratteristica bocca infera, con labbra carnose e munita di 4 barbigli di cui la copia posteriore è nettamente più lunga di quella anteriore. Il corpo è affusolato, con la parte ventrale quasi rettilinea e quella dorsale decisamente incurvata, e ricoperto di squame piuttosto grandi. Il capo è alquanto allungato e gli occhi sono piccoli, scuri, rivolti leggermente verso il basso. Il dorso 67

69 è bruno scuro o bruno verdastro, i fianchi sono in genere dello stesso colore con riflessi dorati, mentre il ventre tende al biancastro. Le pinne sono grigiastre o brune, ma durante il periodo della frega possono assumere sfumature rosse o arancio. Sono presenti numerose piccole macchie brune su tutto il corpo ed in particolare sulla pinna dorsale e su quella anale. La riproduzione avviene da aprile a luglio a seconda delle zona. CAVEDANO Leuciscus cephalus Caratteristiche: di lunghezza massima fino a 60 cm e peso fino a 4-5 Kg, ha corpo massiccio, quasi cilindrico e allungato. La bocca è piuttosto grande, obliqua, rivolta verso l alto e dotata di labbra robuste. Le squame sono grandi, di colore brillante, provviste di una fine punteggiatura nera quasi unita a formare una specie di reticolo. La linea laterale appare molto evidente. La colorazione del dorso è variabile in un ampia gamma di grigi tendente al brunastro. I fianchi, anch essi di colorazione variabile, presentano riflessi argentei o dorati. Gli occhi sono grandi e di colore dorato. Il periodo riproduttivo è compreso fra aprile e luglio a seconda delle zone e della temperatura dell acqua. 68

70 Infine, nel tratto medio-basso del torrente Cismon a monte del lago di Corlo fino allo sbarramento di Ponte Serra, è presente un altro Ciprinide, il Barbo Canino (Barbus meridionalis), una specie in fase di contrazione demografica soprattutto nelle regioni dell Italia nordorientale, e per questo sottoposto a divieto di prelievo. BARBO CANINO Barbus meridionalis Caratteristiche: di lunghezza massima fino a cm, in genere però non supera i cm con un peso corrispondente di circa 200 grammi. È simile nella sua forma generale al barbo comune, ma 69

71 le dimensioni sono più contenute. Si differenzia soprattutto per le numerose macchie brune, assai più grandi di quelle notate nel barbo comune, disposte sul dorso e sui fianchi. Tutte le pinne presentano una macchiettatura nerastra. Durante il periodo della frega, in genere fra maggio e luglio, le pinne pettorali, ventrali, anale ed anche i barbigli possono assumere una colorazione rossastra od aranciata. L accrescimento di questa specie è piuttosto lento. ACQUE LACUSTRI Il reticolo idrografico della provincia di Belluno è contraddistinto anche dalla presenza di numerosi laghi di medie e piccole dimensioni. Prevalentemente questi laghi sono di origine artificiale (bacini idroelettrici) o sono laghi di origine naturale che sono stati ufficializzati sempre per scopi idroelettrici. Tutte le acque lacustri sono classificate salmonicole (ad eccezione del lago di S. Croce) e riscontrano la prevalente presenza soprattutto della specie Trota Fario. A partire dagli anni 90 nelle acque lacustri di maggiore quota è stata reintrodotta la specie Salmerino Alpino (Salvelinus alpinus). Attualmente questa specie è presente nel lago di Misurina, nel lago di S.Caterina d Auronzo, nel lago di Cadore, nel lago di Vodo e in quello sottostante di Valle di Cadore, nel laghetto del Coldai e nel lago di Cavia. SALMERINO ALPINO Salvelinus alpinus Caratteristiche: è specie polimorfa, potendo presentare popolazioni diversificate per taglia, forma, livrea e abitudini alimentari. Il corpo 70

72 è fusiforme con capo relativamente grande. La bocca posta in posizione mediana è grande e con numerosi piccoli denti robusti e acuti, uniseriati sulle mascelle e sui palatini. Le pinne ventrali hanno origine posteriormente rispetto alla pinna dorsale ed il profilo della pinna caudale è concavo. Nelle acque italiane il colore è generalmente grigio-verde o bruno sul dorso, bianco sul ventre. Sul dorso e sui fianchi sono uniformemente distribuite piccole macchie rotondeggianti biancastre o giallastre. Le pinne dorsale e caudale sono grigie e quelle pettorali, ventrali, e anali sono giallastre o arancio con il margine anteriore bordato di bianco. La stagione riproduttiva avviene di norma tra novembre e gennaio, ma talvolta può essere anticipata già in settembre. In alcuni laghi le cui acque sono a vocazione salmonicola, specificamente il lago di Cadore nel tratto dell alto Piave e il lago di Corlo lungo l asta del torrente Cismon, si segnala anche la presenza di specie ciprinicole. Queste specie sono, oltre al Cavedano e al Barbo Comune già indicati in precedenza per le acque fluenti, la Carpa (Cyprinus carpio), la Scardola (Scardinius erythrophthalmus), la Tinca (Tinca tinca) e il Persico Reale (Perca fluviatilis), quest ultimo appartenente alla famiglia dei Percidi. 71

73 IL LAGO DI SANTA CROCE Come accennato in precedenza il lago di Santa Croce, collocato ai margini della foresta del Cansiglio e in prossimità del passo del Fadalto che segna il confine con la provincia di Treviso, è l unica acqua a vocazione ciprinicola della provincia di Belluno. Infatti il lago, per estensione il più grande del bellunese ed il secondo, ovviamente dopo il lago di Garda, della regione Veneto, è in origine un lago naturale che negli anni 50 è stato artificializzato ed inserito nel sistema di sfruttamento idroelettrico del bacino del fiume Piave. Pertanto la fauna ittica presente nel lago, pur avendo avuto un certa evoluzione nel tempo per effetto dell uso idroelettrico delle sue acque, è oggi ancora molto prossima a quella tipica degli ambienti lacustri prealpini. Le specie ittiche più significative sono: tra i SALMONIDI (Salmonidae) il Coregone (Coregonus lavaretus), tra i PERCIDI (Percidae) il Persico Reale (Perca fluviatilis), tra i CIPRINIDI (Cyprinidae), oltre al già citato Cavedano, la Carpa (Cyprinus carpio), la Scardola (Scardinius erythrophthalmus) e la Tinca (Tinca tinca), tra gli ESOCIDI (Esocidae) il Luccio (Esox lucius). COREGONE Coregonus lavaretus Caratteristiche: la classificazione di questa specie si basa essenzialmente sul numero di branchiospine e sul numero di scaglie presenti a livello della linea laterale che si trova in posizione mediana. Nel lago di Santa Croce sono riportati i seguenti valori: 84,9 (± 1,28) e 84,06 (± 1,26) scaglie della linea laterale rispettivamente per le femmine e i maschi (Zanetti, 1993) e 32,02 (± 0,349) branchio spine. Il 72

74 corpo è fusiforme ed allungato; il capo piccolo ed appuntito; la bocca in posizione infero-mediana è piccola. Le pinne sono normalmente sviluppate, quelle pettorali e ventrali sono piuttosto appuntite, quelle ventrali hanno origine di poco posteriore rispetto alla pinna dorsale; la coda è nettamente biloba con lobi appuntiti. Il corpo è ricoperto da scaglie di media lunghezza che risultano facilmente asportabili. La linea laterale decorre sui fianchi in posizione mediana. Il colore di fondo del corpo è sabbia o grigio-verdastro, più scuro sul dorso, bianco in tutta la regione ventrale; le scaglie sono argentee. Nel lago di Santa Croce il periodo riproduttivo si concentra nel corso del mese di dicembre. PERSICO REALE Perca fluviatilis Caratteristiche: in questo pesce la pinna dorsale è formata da due pinne contigue: l anteriore più ampia è costituita da raggi duri spiniformi; la posteriore da 1-3 raggi indivisi seguiti da raggi divisi. La pinna anale è formata da 2 raggi duri seguiti da 8-10 divisi. La lunghezza totale massima è fino a 50 cm ed il peso non superiore 73

75 a 3,5 Kg. Il corpo si presenta abbastanza compresso lateralmente con il dorso più o meno arcuato che si continua in un peduncolo caudale piuttosto sottile. La bocca è ampia, rotondeggiante quando aperta, munita di molti piccoli denti rivolti all indietro per favorire la presa delle prede. La mascella si estende non oltre il margine posteriore dell occhio, che si presenta grande con la pupilla orlata di giallo. Il margine inferiore del pre-opercolo è provvisto di circa 20 dentelli. Il colore di fondo, variabile in relazione a diversi fattori, è generalmente verde oliva con alcune bande verticali scure. Le pinne ventrali, anale e il lobo inferiore della caudale sono aranciate, le pettorali grigiogiallastre e le dorsali grigiastre. La riproduzione ha luogo tra febbraio e luglio. 74

76 CARPA Cyprinus carpio Caratteristiche: è pesce di taglia grande potendo raggiungere la lunghezza di 130 cm con un peso di oltre 40 Kg. Esistono diverse varietà di carpa, frutto della selezione operata dagli allevatori sin dall antichità. Le tre forme principali sono: la carpa regina (forma selvatica) con il corpo completamente ricoperto di squame; la carpa specchi con evidenti solo poche grosse squame situate sul dorso, lungo la linea laterale e sul ventre; la carpa cuoio con il 75

77 corpo praticamente privo di squame. La forma selvatica ha un corpo abbastanza massiccio, ma non eccessivamente tozzo. Il dorso non è molto arcuato e la colorazione di fondo è bruno-olivastra con il ventre giallastro. Il capo è grande, quasi conico, dotato di una bocca protrattile caratterizzata da grosse labbra carnose contornata di quattro barbigli. Particolarmente robusti sono gli opercoli che, garantendo una chiusura efficace permettono alla carpa di resistere in ambienti fangosi senza che possano entrare corpuscoli estranei nelle branchie. Le altre forme di carpa ottenute per selezione si distinguono, oltre che per la quantità di squame, anche per la colorazione che può essere bruna, argentea e talvolta dorata, nonché per la forma del corpo molto più tozza. La riproduzione avviene quando la temperatura dell acqua è compresa tra i 17 e i 20 C, e cioè nei nostri ambienti nel periodo tra maggio e giugno. SCARDOLA Scardinius erythrophthalmus Caratteristiche: è un pesce di media taglia che può raggiungere la lunghezza massima di 45 cm e il peso massimo di circa 2 Kg. Il corpo è tozzo e poco sviluppato in altezza. L occhio è grande di colore dorato o rosso. La bocca è posta in posizione supero-mediana con la mascella inferiore leggermente prominente. Il colore del corpo è bruno-verdastro con la parte dorsale più scura, i fianchi con riflessi argentei e la parte ventrale biancastra. Le pinne pettorali, ventrali ed anale sono di colore bruno-rossastro, più acceso verso le estremità; le 76

78 pinne dorsale e caudale sono grigio-brune. La riproduzione avviene in genere tra maggio e giugno, anche se in alcune aree il picco dell attività riproduttiva può avvenire in luglio. TINCA Tinca tinca Caratteristiche: è un ciprinide di taglia medio-grande potendo raggiungere una lunghezza totale massima di 70 cm e peso fino a 8 Kg. Il corpo è piuttosto tozzo ed è sviluppato in altezza. L occhio è piccolo. La bocca relativamente grande si trova in posizione mediana ed è munita di un paio di corti e sottili barbigli. La superficie del corpo è viscida a causa dell abbondante presenza di muco che rende poco visibili le scaglie molto piccole. La pinna dorsale è piuttosto alta, mentre le altre sono sviluppate normalmente. Tutte le pinne presentano angoli esterni arrotondati. Il colore del corpo, generalmente verdastro, è tendente al bruno sul dorso e al giallo sul ventre, spesso con riflessi bronzei sui fianchi. La riproduzione ha luogo da maggio a luglio. 77

79 LUCCIO Esox lucius Caratteristiche: ha corpo fusiforme, ricoperto da piccole scaglie cicloidi con capo appuntito e coda moderatamente biloba. La testa è piuttosto grande e la bocca è ampia con mandibola prominente. La pinna dorsale è inserita nella parte posteriore del corpo sopra alla pinna anale. Il colore di fondo è normalmente verde-giallastro, anche se molto variabile sia in relazione all ambiente che all età. Le pinne pettorali e ventrali sono rossastre, le altre bruno-rossastre con macchie rotondeggianti nere. In novembre i riproduttori aumentano la loro attività e si muovono alla ricerca di zone adatte alla deposizione delle uova, zone che solitamente nei laghi sono dislocate vicino alle rive. La riproduzione ha luogo tra febbraio ed aprile. 78

80 IL CENTRO PROVINCIALE DI ACQUACOLTURA In località Valli di Bolzano in comune di Belluno, ai margini del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, si trova il Centro Sperimentale di Acquacoltura di proprietà della Provincia di Belluno. L azienda è attualmente data in gestione alla Piccola Cooperativa Il Parco. Nell impianto viene eseguito un ciclo completo di allevamento e riproduzione delle specie salmonicole Salmo trutta trutta (trota fario) e Salmo trutta marmoratus (trota marmorata). L acqua occorrente per l attività di acquacoltura viene prelevata dal torrente Ardo, a monte dell impianto. L acqua viene trasportata alle vasche mediante una roggia. A dicembre del 2002 l impianto è stato riconosciuto zona indenne dalle malattie virali (SEV e NHI) e per questo è sottoposto al periodico controllo del settore veterinario di Belluno. Il ciclo di allevamento e riproduzione delle specie salmonicole trota fario e trota marmorata è suddiviso in 4 fasi: Fase 1 - novembre dicembre gennaio: spremitura dei riproduttori; Fase 2 - febbraio marzo aprile: incubazione delle uova fecondate, schiusa e nascita di avannotti; Fase 3 - maggio giugno luglio: accrescimento avannotti in vasche circolari con alimento vivo o secco; Fase 4 - agosto-ottobre: accrescimento trotelle in vasche esterne in cemento. Allo stato attuale l impianto ittico è in grado di produrre 3,5 milioni di uova di trota fario e avannotti di trota marmorata. 79

81 I riproduttori di trota marmorata attualmente presenti nell impianto sono geneticamente selezionati come appartenenti al ceppo Piave e cippati, ovverosia riconoscibili singolarmente per la presenza di un microcip. Nel 2008 è stata avviata la ristrutturazione e la riconversione funzionale dell impianto, avvalendosi di esperti in materia di acquacoltura e di progettazione di derivazioni idrauliche. Inoltre, sono stati stipulati gli accordi con il Corpo Forestale dello Stato per mettere in linea con l attività di produzione dell impianto provinciale di trota marmorata anche l impianto di allevamento sito nella riserva naturale del Vincheto di Celarda. Infine già dal gennaio 2009 è stata stipulata una mirata convenzione con il locatario dell impianto delle valli di Bolzano bellunese che ha posto sotto il diretto controllo della Provincia la produzione della trota marmorata e del salmerino alpino, presente in impianto a seguito dell introduzione in alcuni laghi del territorio provinciale avvenuta a partire dal

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