Autore Art. RfG Argomento Osservazione Commento Terna
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- Aurora Lazzari
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1 Esiti della consultazione sulle soglie e sui parametri tecnici In esito alla consultazione sulle soglie e sui parametri tecnici dei requisiti non esaustivi previsti dal REGOLAMENTO UE 2016/631, recante CODICE DI RETE RELATIVO AI REQUISITI PER LA CONNESSIONE DEI GENERATORI ALLA RETE sono pervenuti contributi da parte di 4 operatori e di una loro associazione rappresentativa. Di seguito le osservazioni pervenute e il relativo commento di Terna: L osservazione non può essere accolta per le seguenti ragioni: 13.1.a Intervalli di frequenza e tempo di funzionamento in tali intervalli Si osserva che il CdR (1B.5.3.2) richiede attualmente un massimo di 15 minuti di funzionamento negli intervalli 47,5-49Hz e 51-51,5Hz (aree B o C) - l'area indicata nel CdR ha un significato prestazionale: i range di frequenza e tensione indicati nel capitolo 1B del CdR sono i limiti entro i quali le prestazioni in termini attiva e reattiva devono mantenersi invariate. - Di contro, l'intervallo definito dall'art a del Regolamenti RfG si riferisce all'intervallo di frequenze in cui bisogna rimanere connessi per tempo illimitato, anche con prestazioni ridotte. Si osserva che il rispetto del requisito richiede la definizione della classe di precisione dello strumento p Si rileva che il requisito di precisione è definito sulla differenza tra il setpoint e il valore raggiunto. L accuratezza della misura è definita nel requisito di cui all art quinquies oggetto della presente consultazione.
2 Si osserva che la richiesta di una precisione a regime di ±1% e di una precisione nel transitorio di ± 5% fino a 20 secondi dopo la fine del transitorio stesso è molto stringente In accoglimento dell osservazione pervenuta, per i tipi C si richiede una precisione a regime di ±2%; per i tipi D si mantiene invece una tolleranza del ±1% Si richiedono maggiori informazioni circa la definizione dei tempi in cui viene effettuata la misurazione Si precisa che la potenza viene misurata come media mobile su 1s come definito nella normativa CEI 15.2.c LFSM-U: Soglia di frequenza e statismo Si osserva che, nel caso di impianti eolici, l implementazione dell LFSM-U comporta un funzionamento a potenza attiva ridotta, con relativa perdita di resa della macchina Il Regolamento RfG definisce i requisiti di connessione: non è richiesto un funzionamento a potenza attiva ridotta ma i gruppi e i parchi di generazione devono assicurare un funzionamento stabile in modalità LFSM-U, qualora il margine fosse disponibile all occorrenza della sottofrequenza 15.2.d.iii Frequency Sensitive Mode (FSM): tempo massimo per la piena risposta Si osserva che la richiesta di erogare l intero contributo attiva entro 30 s non è sempre attuabile; in particolare, nei gruppi idroelettrici la velocità di risposta dipende dallo schema costruttivo ed è, in particolare, limitata in caso di condotta forzata. Si rileva che il parametro consultato coincide con quello attualmente in vigore; inoltre, il valore t2=30s è pari al valore massimo consentito dal regolamento RfG. Per i gruppi sincroni, laddove la massima prestazione dinamica è funzione del punto di lavoro (e.g. idroelettrici con condotta forzata) il rispetto è adattato di conseguenza
3 L osservazione non può essere accolta per le seguenti ragioni: 16.2.a Intervalli di tensione e tempo di funzionamento in tali intervalli Si osserva che, essendo la tensione ai terminali di macchina legata alla tensione di rete, i limiti di funzionamento sono stabiliti dal costruttore, come previsto nel CdR al capitolo 1B L'area indicata nel CdR ha un significato prestazionale: i range di frequenza e tensione indicati nel capitolo 1B sono i limiti entro i quali le prestazioni in termini di potenza attiva e reattiva devono mantenersi invariate. - L'intervallo definito dall'art a dell'rfg si riferisce, invece, all'intervallo di tensioni in cui bisogna rimanere connessi per tempo illimitato, anche con prestazioni ridotte. - Il CdR si riferisce alla tensione ai morsetti del generatore mentre l RfG si riferisce al POC 18.2.b.i Capability reattiva al massimo carico per generatori sincroni: Definizione del profilo U- Q/Pmax al massimo carico Si osserva che sono state invertite le prestazioni per gli alternatori a poli lisci e quelli a poli salienti In accoglimento dell osservazione pervenuta è stata eliminata la distinzione dei profili per gli alternatori a poli lisci e per gli alternatori a poli salienti a Capability reattiva per i parchi di tipo B: Capacità di fornire o assorbire potenza reattiva Si osserva che non è chiaro se il requisito si deve applicare per tutto il range di funzionamento di tensione e frequenza richiesto. Si rileva che il riferendosi il requisito a parchi di generazione connessi alla rete di distribuzione, si applica quanto previsto nelle Norme CEI
4 21.3.b 21.3.c.i Capability reattiva per parchi di tipo C e D: Definizione del profilo U-Q/Pmax al massimo carico e al di sotto del massimo carico Si osserva che non è chiaro se il requisito si deve applicare per tutto il range di funzionamento di tensione e frequenza richiesto. Si rileva che i requisiti degli art b e 21.3.c.i sono validi: - per tutto il range di frequenza - per quanto riguarda il range di tensione, si accettano piccole variazione al discostarsi della tensione al POC rispetto alla Vn. Per maggiori dettagli si rinvia all allegato A.17 in consultazione Operatore c.i Capability reattiva per parchi di tipo C e D: Definizione del profilo U-Q/Pmax al di sotto del massimo carico Poiché gli aereogeneratori DFIG, maggiormente in commercio, hanno capacità di produrre reattivo limitata per bassi livelli di generazione, si suggerisce di considerare requisiti ridotti per livelli di generazione inferiori al 20% e requisiti da concordare con gli Operatori dell impianto per livelli inferiori al 10%. È accettata una riduzione della capability per potenze inferiori al 10-20%. Per maggiori dettagli si rinvia all Allegato A.17 in consultazione 20.3.a Ripristino della potenza attiva dopo un guasto per i parchi Si osserva che non è chiaro il riferimento alla potenza nominale del parco nella definizione dell accuratezza (±10% Pn) Si chiarisce che il requisito si riferisce alla potenza disponibile.
5 Associazione 1 Soglie Categorie dei gruppi di generazione in relazione alla loro significatività Si osserva che le soglie di definizione dei gruppi di generazione di tipo C tra 6 e 10MW, attualmente previsti dalle norme CEI, impongono a tali gruppi requisiti ad oggi non soddisfatti; si fa in particolare riferimento, al funzionamento in rifiuto di carico che comporterebbe un onere eccessivo in capo ai produttori Si precisa che la scelta di fissare la soglia di passaggio dalla categoria B a C a 6MW è motivata dalle seguenti motivazioni di natura tecnica (cfr. par. 2 del DCO sulle soglie/parametri): - il servizio di connessione può essere erogato in AT per gli impianti di produzione con potenza maggiore di 6 MW; - garantire la controllabilità della potenza attiva da remoto; - la capacità di effettuare la risposta in frequenza su un range più ampio rispetto ai gruppi di tipo B (definito da 11,09kW). Per quanto concerne il rifiuto di carico si rimanda all articolo 15.5.c.iii nel quale si esplicita che il servizio di rifiuto di carico non è richiesto ai gruppi di generazione di tipo C, ma solo ai gruppi termoelettrici di tipo D. In ambito CEI è stato valutato che una prima applicazione del requisito dello scambio di informazioni tra il gruppo di generazione e Terna previsto all articolo 14.5 lettera d) del Regolamento RfG sia estesa agli impianti che in base alla normativa tecnica e regolazione devono dotarsi del controllore d impianto (nuovi impianti con potenza non inferiore a 1 MW o che partecipano al MSD). Si ritiene di accogliere tale proposta.
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