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2 Sommario GENERALITÀ... 2 SCOPO DELL INTERVENTO... 2 PREMESSA... 2 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO... 2 LEGGI E DECRETI... 2 NORME TECNICHE... 4 TUBAZIONI... 5 CENTRALE TERMICA PALAZZINA UFFICI/SPOGLIATOI... 6 GENERALITÀ... 6 CENTRALE TERMICA NUCLEO SPOGLIATOI... 7 GENERALITÀ... 7 UBICAZIONE... 7 APERTURE DI AERAZIONE:... 7 DISPOSIZIONI DEGLI IMPIANTI ALL INTERNO DEI LOCALI... 8 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE... 8 ACCESSI... 8 IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS... 9 PREMESSA... 9 MATERIALI DELLE TUBAZIONI... 9 GIUNZIONI, RACCORDI E PEZZI SPECIALI, VALVOLE... 9 POSA IN OPERA... 9 DISPOSIZIONE COMPLEMENTARI IMPIANTO ELETTRICO MEZZI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI SEGNALETICA DI SICUREZZA ESERCIZIO E MANUTENZIONE DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE CENTRALE TERMICA NUCLEO SPOGLIATOI CENTRALE TERMICA PALAZZINA OPERE ACCESSORIE E ADEGUAMENTO NORMATIVO AEREAZIONE MECCANICA LOCALI SERVIZI IMPIANTO DI RISCALDAMENTO LOCALI SERVIZI CRITERI PROGETTUALI CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI ACCESSIBILITÀ PER LA MANUTENZIONE E DURABILITÀ AFFIDABILITÀ... 15

3 GENERALITÀ SCOPO DELL INTERVENTO L intervento è finalizzato, in primo luogo, al ripristino delle condizioni funzionali e normative dei corpi costituenti la struttura ad uso sportivo oggetto dell intervento (palazzina, spogliatoi, uffici e nucleo spogliatoi). Le opere previsti saranno realizzate: in ottemperanza e nel rispetto di quanto disposto dall ente di vigilanza (Agenzia Fiorentina per l energia) e di quanto indicato nei verbali di sopralluogo redatti alla data dell 11/11/2014; in conformità alle vigenti normative, con riferimento a quanto indicato nel capitolo NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO; nell ottica di un miglioramento della funzionalità, con particolare attenzione rivolta al contenimento dei costi di esercizio derivanti dall approvvigionamento di energia primaria. PREMESSA L immobile in oggetto si compone essenzialmente di due nuclei distinti: PALAZZINA UFFICI/SPOGLIATOI con ingresso dalla strada principale, Viale della Repubblica, si compone di due piani fuori terra, il piano terra adibito a spogliatoi sportivi ed il piano primo adibito ad uffici e locale tecnico, ove verrà installato il nuovo generatore di calore - in sostituzione dei due attualmente presenti - e il sistema di preparazione dell acqua calda sanitaria. NUCLEO SPOGLIATOI con ingresso pedonabile dal Viale della Repubblica e carrabile da Via del Pozzo ove è presente un ampio parcheggio pubblico. L edificio in oggetto si compone di un unico piano fuori terra, composto da locali spogliatoi, lavanderia ed infermeria. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Gli impianti meccanici ed elettrici nel suo complesso e nei singoli componenti saranno realizzati in conformità a tutte le Norme di Legge e Normative Tecniche vigenti. Le Norme e Leggi di seguito riportate si intendono indicative e non esaustive dell intero quadro normativo. LEGGI E DECRETI Legge del 9 gennaio 1991, n. 10 Norme per l attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. Pagina 2

4 D.P.R. del 26 agosto 1993, n. 412 Regolamento recante norme per la progettazione, l installazione, l esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10. D.P.R. 551/99 Regolamento recante modifiche al DPR n. 412/93. D. Lgs. 19 agosto 2005 n. 192 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia. D. Lgs. 29 dicembre 2006, n. 311 Disposizioni correttive ed integrative al D.Lgs 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell edilizia. D.P.R. 2 aprile 2009, n. 59 Regolamento di attuazione dell articolo 4, comma 1, lettere a) e b) del D. Lgs. 19 agosto 2005 n. 192 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia. Legge 6 dicembre 1971 n 1083 Norme per la sicurezza dell impiago del gas combustibile e successivi Decreti attuativi (D.M. 23/11/72, 18/12/72, 7/6/73, 10/5/74, 27/3/2006). D.M. 12 aprile 1996 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio di impianti termici alimentati a combustibile gassosi e successive lettere e circolari di chiarimento. 90/396 Regolamento per l attuazione della Direttiva CEE 90/396 concernente gli apparecchi a gas D.M. 1 dicembre 1975 Norme di sicurezza per apparecchi liquidi caldi in pressione, in particolare: Titolo I Capitolo I riguardante le norme di sicurezza per apparecchi contenenti acqua calda surriscaldata. Specificazioni tecniche applicative Raccolta H. Titolo II riguardante le norme di sicurezza per gli apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione. Specificazioni tecniche applicative Raccolta R. D.Lgs. 25 Febbraio 2000 n 93 Attuazione delle direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione. D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 Disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici. D.M. 2 aprile 1998 Modalità di certificazione delle caratteristiche e delle prestazioni energetiche e degli edifici e degli impianti ad essi connessi ; Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi predisposte dal Pagina 3

5 Ministero della Sanità ed adottate dalla Conferenza Stato Regioni del 4 aprile 2000 NORME TECNICHE Impianti di climatizzazione e riscaldamento UNI 7357 Calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento di edifici. UNI 5364 Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Regole per la presentazione dell offerta e per il collaudo. UNI Riscaldamento degli edifici Calcolo del fabbisogno di energia. UNI Riscaldamento degli edifici Trasmittanza termica dei componenti finestrati. UNI Riscaldamento degli edifici Scambi di energia fra terreno ed edificio. UNI Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Energia termica scambiata tra una tubazione e l ambiente circostante. Metodo di calcolo. UNI Riscaldamento degli edifici. Rendimenti dei sistemi di riscaldamento. Metodo di calcolo. UNI Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. UNI Materiali da costruzione. Conduttività termica e permeabilità al vapore. UNI Murature e solai. Valori della resistenza termica e metodo di calcolo. UNI Impianti aeraulici ai fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d offerta, l offerta, l ordine e la fornitura. UNI Impianti aeraulici. Condotte. Classificazione, dimensione e caratteristiche costruttive. UNI Impianti aeraulici. Componenti di condotte. Classificazione, dimensione e caratteristiche costruttive. UNI ENV Rete delle condotte. Requisiti relativi ai componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti delle condotte. UNI ENV Ventilazione negli edifici Rete delle condotte Requisiti relativi ai componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti delle condotte. UNI 8199 Acustica Collaudo acustico degli impianti di climatizzazione e ventilazione Linee guida contrattuali e modalità di misurazione. UNI EN Riscaldamento a pavimento Impianti e componenti UNI Impianti di riscaldamento ad acqua calda Prescrizioni di sicurezza Pagina 4

6 TUBAZIONI UNI EN Tubi senza saldatura di acciaio per impieghi a pressione Condizioni tecniche di fornitura Tubi di acciaio non legato per impieghi a temperatura ambiente. UNI EN (ex 8863) Tubi di acciaio non legato ad altri alla saldatura ed alla filettatura condizioni tecniche di fornitura. UNI EN Rame e leghe di rame Tubi di rame tondi senza saldatura per condizionamento e refrigerazione Tubi per sistemi di tubazioni. UNI Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell acqua Polietilene (PE) UNI EN Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi (a bassa ed alta temperatura) all interno di fabbricati Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) Specificazioni per i tubi, i raccordi ed il sistema. UNI EN Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in pressione Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) Specificazioni per i tubi, i raccordi ed il sistema. UNI EN /7 Sistemi di tubazioni di materia plastica per adduzione d acqua Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U). UNI Sistemi di tubazioni multistrato metallo-plastici per acqua fredda e calda tubi. UNI EN 1057 Rame e leghe di rame. Tubi rotondi di rame senza saldatura per acqua e gas nelle applicazioni sanitarie e riscaldamento. UNI EN 1519 Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi a bassa ed alta temperatura all interno di fabbricati Polietilene PE Specificazioni per tubi, raccordi e sistema. UNI ISO 4437 Tubi di polietilene (PE) per condotte interrate per distribuzione gas combustibili. Serie metrica. Specifica. Pagina 5

7 CENTRALE TERMICA PALAZZINA UFFICI/SPOGLIATOI GENERALITÀ Il sistema di produzione dei fluidi termico e sanitario è attualmente composto da N 2 generatori, alimentati a gas metano, installati in due locali contigui e privi di ingressi indipendenti. Tale configurazione identifica i due locali come unico e costituisce centrale termica; non soggetta a presentazione di Segnalazione di Inizio Attività Certificata ma avente potenza compresa tra 35 kw a 116 kw, quindi ricadente nei disposti del D.M. 12 Aprile Il progetto di riqualificazione e adeguamento normativo prevede il declassamento del sistema di generazione termica, con l installazione di un unico generato di calore, con potenza termica al focolare a 80/60 C di 31,8 kw e potenza termica nominale a 40/30 C di 6,8 35 kw, a condensazione con bruciatore atmosferico a camera stagna del tipo a scorrimento, ubicato in apposito locale adibito a centrale termica e preparazione acqua calda sanitaria. Il generatore è dimensionato per la produzione in simultanea di acqua calda destinata sia al riscaldamento invernale che all alimentazione dello scambiatore termico a serpentino installato sul preparatore sanitario. Il locale tecnico, anche se rientrante nella volumetria stessa degli ambienti serviti, è ubicato in spazio esclusivo, adiacente ad altri locali costituenti l immobile, e rispondente a quanto disposto dalla Norma UNI 7129:2015 in materia di: aperture di ventilazione, potenza termica installata, sistema di evacuazione fumi e presa aria comburente. Il tutto è meglio rilevabile negli elaborati grafici allegati. Pagina 6

8 CENTRALE TERMICA NUCLEO SPOGLIATOI GENERALITÀ La centrale termica è attualmente servita da un generatore alimentato a gas metano con potenza compresa tra 116 kw e 35 kw e risulta, per caratteristiche, idonea ad ospitare detta potenza, ma dalla documentazione esaminata, a corredo della stessa, questa risulta priva di Denuncia INAIL ex ISPESL secondo quanto disposto dalla RACCOLTA R 2009 Titolo II del D.M e le apparecchiature a corredo del generatore termico non risultano conformi e/o complete di certificati come disposto di legge. Il generatore di calore esistente, di potenzialità massima paria a 42,7 kw, risulta per dimensionamento insufficiente alla richiesta termica e di preparazione acqua calda sanitaria richiesta dell attività. Inoltre lo stesso risulta oramai vetusto e, nonostante la manutenzione, in pessimo stato di conservazione. Il generatore di calore di nuova installazione del tipo a condensazione avrà potenza termica al focolare a 80/60 C di 72,4 kw e potenza termica nominale a 40/30 C di 17,3 80 kw e verrà utilizzato per il riscaldamento degli ambienti e la preparazione di acqua calda sanitaria. Il generatore sarà del tipo con bruciatore atmosferico a camera stagna del tipo a scorrimento, ubicato in apposita centrale termica. Il locale centrale termica anche se rientrante nella volumetria stessa degli ambienti serviti è ubicato in spazio esclusivo ad esso dedicato. Tale locale è esistente ed ha lo scopo di ospitare i soli impianti tecnici ed è attiguo ad altri locali facenti parte dell attività e dotato di accesso esclusivo dall esterno. Il tutto è meglio rilevabile negli elaborati grafici allegati. UBICAZIONE Il locale è posto al livello del piano di riferimento. Due delle quattro pareti costituenti il locale confinano con spazio scoperto per un totale di 7,7 m. su un perimetro di 15,4 m. di perimetro. APERTURE DI AERAZIONE: Le aperture di aerazione sono ricavate su una delle pareti perimetrali attestate su spazio scoperto e sono realizzate in modo da evitare la formazione di eventuali sacche di gas. La dimensione dell apertura di aerazione è pari a 3000 cmq minima, superiore a quella minima prevista pari a: Pagina 7

9 S = Q X 10 = 80 X 10 = 800 cmq; (minimo di 3000 cmq) Dove Q = portata termica in kw e S = superficie in cmq DISPOSIZIONI DEGLI IMPIANTI ALL INTERNO DEI LOCALI Le distanze fra il generatore e le pareti del locale sono tali da permettere l accessibilità agli organi di regolazione, sicurezza e controllo nonché la manutenzione ordinaria. Inoltre il posizionamento degli apparecchi è tale da non creare pericolose sacche di gas. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE Per le caratteristiche costruttive e di resistenza al fuoco delle strutture costituenti i locali in oggetto fare riferimento alla relazione tecnica di prevenzione incendi. ACCESSI L accesso al locale centrale termica avverrà direttamente dall'esterno (spazio scoperto). Per le caratteristiche dimensionali e costruttive dell accesso al locale fare riferimento alla relazione tecnica di prevenzione incendi. Pagina 8

10 IMPIANTO DI ADDUZIONE GAS PREMESSA In questa fase dei lavori non è prevista la realizzazione della nuova rete di adduzione gas, che sarà realizzata successivamente. Il dimensionamento della nuova rete gas sarà eseguito, quindi in un seconda fase, per garantire il corretto funzionamento dei generatori termici e delle apparecchiature di servizio quali asciugatrice e cucina area ristoro. Per i dettagli di calcolo e le specifiche dimensionali dell impianto di distribuzione gas metano si rimanda alla relazione di scopo. MATERIALI DELLE TUBAZIONI La rete di adduzione gas metano sarà realizzata: nelle parti correnti fuori terra interamente in acciaio senza saldatura con caratteristiche qualitative e dimensionali rispondenti alla norma UNI 8863; le rete correnti interrate escluse dal presente appalto saranno realizzate in polietilene ad alta densità prodotte secondo UNI ISO 4437 tipo 316 serie S 5 e conformi al D.M. 11/99. GIUNZIONI, RACCORDI E PEZZI SPECIALI, VALVOLE La tubazione sarà giuntata a mezzo di saldatura di testa per fusione. Le valvole saranno installate in posizione di facile manovrabilità (in prossimità del contatore gas, nel locale filtro in prossimità del locale caldaia e all interno del locale stesso) e manutenzione, con possibilità di rilevare facilmente le posizioni di aperto e di chiuso. La sezione libera di passaggio del corpo valvola avrà dimensioni non inferiori al 75% di quella del tubo si cui viene inserita. POSA IN OPERA - Dispositivo di intercettazione esterno al locale caldaia: l organo d intercettazione del gas sarà posto all esterno del locale, questo per consentire l eventuale interruzione del flusso senza dover accedere al locale caldaia. La valvola di intercettazione del gas sarà del tipo manuale con manovra a chiusura rapida per rotazione di 90 ed arresto di fine corsa nelle posizioni di tutto aperto e di tutto chiuso. - Tubazione all interno del locale caldaia: la conduttura sarà in acciaio posato a vista. Pagina 9

11 - Rampa di adduzione gas: la rampa di adduzione gas sarà dotata dai dispositivi previsti dalla norma UNI Il generatore di calore sarà dotato dei seguenti dispositivi: - Dispositivo automatico di sicurezza totale che interrompe il flusso del gas qualora per qualsiasi motivo venga a spegnersi la fiamma. Tale dispositivo è approvato dal Ministero dell Interno; - Rubinetto di arresto indipendente dall apparecchio stesso applicato sulla tubazione. - I dispositivi di sicurezza saranno installati con le sotto indicate modalità: - In caso di spegnimento della fiamma l alimentazione del combustibile verrà completamente arrestata nei tempi prescritti dal punto 5.2 della Circ. M.I. n 68 del 25/11/ 69 tramite il dispositivo di cui al punto I dispositivi di sicurezza sono realizzati in modo da escludere condizioni di pericolosità nell eventualità di mancanza di ogni fonte di energia sussidiaria; - I dispositivi di sicurezza non verranno mai per nessun motivo esclusi o modificati; - La caldaia sarà alimentata con gas di rete ad una pressione massima di 400 mm c.a.; - La caldaia sarà allacciata alla tubazione dell impianto con raccordi rigidi (Norme UNI-CIG 8042/86). Il sistema di evacuazione fumi sarà dotato di canale da fumo che raccoglie lo scarico rispettivamente dai generatori di calore e quindi convoglierà i fumi nella canna fumaria in acciaio coibentata e a doppia camera, tramite la quale avviene l espulsione dei fumi oltre al copertura. La canna una volta attraversato il tetto del locale, terminerà con un comignolo. Pagina 10

12 DISPOSIZIONE COMPLEMENTARI IMPIANTO ELETTRICO Per caratteristiche e dettagli tecnici relativi all impianto elettrico fare riferimento alla specifica relazione tecnica. MEZZI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI Per le specifiche tecniche fare riferimento alla relazione tecnica di prevenzione incendi. SEGNALETICA DI SICUREZZA Per le specifiche tecniche fare riferimento alla relazione tecnica di prevenzione incendi. ESERCIZIO E MANUTENZIONE Per quanto riguarda la manutenzione e il controllo delle apparecchiature in questione, si fa riferimento all art. 11 del D.P.R. 26/8/93 n 412. Nei locali in oggetto è vietato depositare e utilizzare sostanze infiammabili o tossiche e materiali non attinenti all impianto e devono essere adottate adeguate precauzioni affinché, durante qualunque tipo di lavoro, l eventuale uso di fiamme libere non costituisca fonte di innesco. Pagina 11

13 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE CENTRALE TERMICA NUCLEO SPOGLIATOI Dai calcoli termici svolti per il riscaldamento invernale e la preparazione di acqua calda sanitaria si è prevista l installazione di un generatore di calore con potenza termica nominale a 80/60 C di 15,8/72,4 kw; nominale a 40/30 C di 17,30/80 kw; che consente una contemporaneità di uso tra la produzione termica (pari a 14 kw) e la preparazione di acqua calda sanitaria (pari a 48 kw). Il generatore per caratteristiche è idoneo all installazione in cascata, qualora fosse richiesto la future riconfigurazione del sistema edificio impianto. Il sistema di distribuzione sì compone di due elettropompe: una alimentante il collettore esistente a servizio dell impianto corpi scaldanti; una a servizio del sistema di preparazione acqua calda sanitaria esistente. L impianto di nuova installazione (come rilevabile dallo schema allegato) ha come limite di realizzazione: la connessione al collettore alimentante i corpi scaldanti; la connessione allo scambiatore del preparatore acqua calda sanitaria. Il generatore di calore è dotato di sistema di modulazione della potenza termica erogata in base: alla temperatura esterna (compensazione climatica); alla richiesta di fluido termico dall impianto di riscaldamento; alla richiesta di fluido termico primario del sistema di preparazione acqua calda sanitaria. Il circuito di alimentazione ai corpi scaldanti è dotato di valvola modulante a tre vie per la regolazione del fluido termico. La valvola ha una duplice funzione: regolare la temperatura di mandata su base climatica; mantenere la temperatura di alimentazione ai corpi scaldanti entro il limite di set-point impostato, quando dal sistema di preparazione acqua calda sanitaria viene richiesto al generatore termico una elevata temperatura del fluido primario. Pagina 12

14 CENTRALE TERMICA PALAZZINA Allo stato attuale sono installati due generatori di calore, uno a servizio dell impianto di riscaldamento e uno a servizio della preparazione acqua calda sanitaria, con potenza termica al focolare di 34,8 kw cadauno, che oltre ad essere fuori norma (come da verbale di sopralluogo redatto in data 15/06/2015), risultano essere assolutamente sovradimensionati per l impianto in oggetto. Dai calcoli termici svolti per il riscaldamento invernale e la preparazione di acqua calda sanitaria si è prevista l installazione di un generatore di calore con potenza termica: nominale a 80/60 C di 6,0/31,8 kw; nominale a 40/30 C di 6,8/35 kw, che consente una contemporaneità di uso tra la produzione termica (pari a 7 kw) e la preparazione di acqua calda sanitaria (pari a 24 kw). Il sistema di distribuzione sì compone di due elettropompe: una alimentante la rete corpi scaldanti, attualmente servita da un generatore autonomo da smantellare; una a servizio del sistema di preparazione acqua calda sanitaria esistente, attualmente servito da un generatore autonomo da smantellare. L impianto di nuova installazione (come rilevabile dallo schema allegato) ha come limite di realizzazione: la connessione alla rete alimentante i corpi scaldanti posta in prossimità dal generatore da smantellare e da questo derivata; la connessione allo scambiatore del preparatore acqua calda sanitaria. Il generatore di calore è dotato di sistema di modulazione della potenza termica erogata in base: alla temperatura esterna (compensazione climatica); alla richiesta di fluido termico dall impianto di riscaldamento; alla richiesta di fluido termico primario del sistema di preparazione acqua calda sanitaria. Il circuito di alimentazione ai corpi scaldanti è dotato di valvola modulante a tre vie per la regolazione del fluido termico. La valvola ha una duplice funzione: regolare la temperatura di mandata su base climatica; mantenere la temperatura di alimentazione ai corpi scaldanti entro il limite di set-point impostato quando dal sistema di preparazione acqua calda sanitaria viene richiesto, al generatore termico, una elevata temperatura del fluido primario. Pagina 13

15 OPERE ACCESSORIE E ADEGUAMENTO NORMATIVO AEREAZIONE MECCANICA LOCALI SERVIZI Visti gli interventi di adeguamento del lay-out e normativi dei locali del nucleo spogliatoio, con la realizzazione di un servizio igienico privo di apertura di aerazione; la necessità di tamponare le aperture del locale spogliatoi della palazzina, che peraltro non risulterebbero comunque a cielo aperto, ma affacciate su un corridoio coperto, si rende necessaria la realizzazione di impianti di estrazione meccanica in ottemperanza a quanto disposto dalla UNI Prospetto III Portate di aria esterna in edifici ad uso civile. 1) WC nucleo spogliatoi: adottati 10 vol/h. Volume locale = superficie 4,3 m² * altezza 2,7 m = 11,61 m³/h portata aria adotta 120 m³/h. 2) Locali palazzina: a. WC spogliatoi palazzina: adottati 10 vol/h. Volume locale = superficie 1,1 m² * altezza 2,7 m = 29,3 m³/h portata aria adotta 50 m³/h. b. SPOGLIATOIO palazzina: Nota A estrazione pari a 8 vol/h. Volume locale = superficie 19.2 m² * altezza 2,7 m = m³/h adotta 400 m³/h. La canalizzazione di espulsione dovrà essere convogliata oltre il colmo del tetto, nel rispetto delle vigenti normative e dovrà tenera conto dell inclinazione della falda, qualora orientata verso di essa, mantenendone una distanza minima di 5 metri. Lo sfogo di aria dovrà essere dotato di rete di protezione antivolatile. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO LOCALI SERVIZI Visti gli interventi di adeguamento del lay-out e normativi dei locali servizi igienici del nucleo spogliatoio, è previsto lo spostamento di un corpo scaldante posto nell attuale anti bagno a servizio di due locali WC, all interno del nuovo ed unico locale WC per disabili. Essendo previsto il riutilizzo del corpo scaldante, questo dovrà essere rimosso preservandolo da danneggiamenti, stoccato, pulito da residui e ricollocato ove indicato dalla D.L. Il tutto è meglio rilevabile negli elaborati grafici allegati. CRITERI PROGETTUALI CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI Il contenimento dei consumi energetici è stato ottenuto a valle dell ottimizzazione dei requisiti passivi dell edificio in questa fase irrealizzabili, peraltro ampiamente vincolati dalle Pagina 14

16 vigenti disposizioni in materia, (coibentazioni, schermature e serre solari), attraverso scelte ottimizzate sotto l aspetto tecnologico e dimensionale, oltre che tramite l impiego di apparecchiature dotate di alta efficienza energetica, quali caldaie a condensazione; utilizzo di valvole di miscela modulanti a 3 vie sui circuiti secondari alimentanti i corpi scaldanti; impianto a portata di fluido termico variabile; elettropompe ad inverter a basso consumo. ACCESSIBILITÀ PER LA MANUTENZIONE E DURABILITÀ Gli impianti saranno installati in modo lineare e completamente accessibili con facilità ed in sicurezza sia per l ispezione che per l eventuale sostituzione; le apparecchiature principali più complesse e di dimensioni più ingombranti sono disposte in copertura e facilmente accessibili ai mezzi ed ai sistemi di sollevamento meccanico. La scelta e l utilizzo di materiali con ridotte esigenze di manutenzione e caratterizzati da una lunga durata nel tempo (materiali esenti da corrosione e di lunga durabilità) garantiscono il mantenimento in efficienza degli impianti, migliorano l economicità della manutenzione e ne minimizzano i disservizi. AFFIDABILITÀ L affidabilità intrinseca del sistema deve essere garantita dalla adozione di apparecchiature di elevata qualità e di provata esperienza applicativa. La scelta delle apparecchiature di riferimento progettuale ci ha portato a riferirsi ad equipaggiamenti di comprovata affidabilità e lunga esperienza, oltre che di facile ed immediata reperibilità dei componenti di ricambio. Pagina 15

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