ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO CONSIGLIO PROVINCIALE DI NAPOLI NOTIZIE DALL ORDINE N. 2/09. Napoli 2 Febbraio 2009

Transcript

1 ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO CONSIGLIO PROVINCIALE DI NAPOLI NOTIZIE DALL ORDINE N. 2/09 Napoli 2 Febbraio 2009 Il 30 ED IL 31 GENNAIO SCORSI SI E SVOLTA L ASSEMBLEA DEI CONSIGLI PROVINCIALI IN ROMA. DOPO LA CELEBRAZIONE DEI 30 ANNI DAL VARO DELLA LEGGE 12/79, SI E DISCUSSO DELLA RIFORMA. IL CONTRIBUTO DELLA CAMPANIA. E stata davvero una bella Assemblea dei CPO quella svoltasi il 30 ed il 31 Gennaio in Roma: non tanto per il luogo prescelto (nei pressi di Piazza di Spagna) quanto per gli argomenti in discussione fra cui la celebrazione del trentennale del varo della nostra legge istitutiva (legge 11/1/1979 n. 12) ed ipotesi di una riforma. E stata anche l occasione per presentare ufficialmente tutti gli Uomini della Presidente vale a dire il nuovo CNO insediatosi nello scorso Novembre con l indicazione delle deleghe a ciascuno assegnate: una presentazione non proprio all americana per carenza di effetti speciali ma egualmente bella e suggestiva. L importante, lo sappiamo tutti, è la sostanza! Che lavorino bene nell interesse generale della Categoria. All atto dell accreditamento, a tutti i Presidenti dei CPO è stato donato dal CNO un gadget per la celebrazione dei 30 anni dalla pubblicazione in G.U. della legge 12/79 che, pur essendo personale, è già stato consegnato al personale dell Ufficio di Segreteria per essere esposto nella sala Russo Spena. 1

2 Del pari erano stati invitati tutti i colleghi che, in passato, avevano fatto parte del CNO. Sono state proiettate le foto di tutti i Presidenti Nazionali ad iniziare dal primo dirigente di categoria: Cesare Orsini. Era presente anche il Presidente della legge 12/79, collega Virgilio Baresi. Molto sentito è stato, poi, l intervento di Vincenzo Miceli che, in relazione alla Legge 12/79, ha voluto ricordare, lui che era parlamentare all epoca, l opera svolta principalmente da Vincenzo Mancini e da Marte Ferrari oltre che, ovviamente, da lui. E stato tutto molto bello e commovente specie per chi, ad esempio il sottoscritto, ha intensamente vissuto quei momenti unitamente a Nocera, Capuano, Pierno e Perillo così come sinteticamente riportato nella rubrica Dentro la Notizia già pubblicata nei giorni scorsi. L ANCL, attraverso l intervento del Segretario Generale Nazionale Francesco Longobardi, ha portato l indirizzo di saluto all Assemblea evidenziando la sacralità della Legge 12/79 ed i continui attacchi alla stessa mediante addirittura circolari o messaggi INPS ed INAIL attriibuendosi competenze nella nostra materia a destra ed a manca. La Presidente Calderone ha, poi, introdotto il tema della Riforma della legge istitutiva con particolare riferimento a: a) praticantato; b) esami di stato e prova unica nazionale; c) distinzione fra aggiornamento e formazione; d) nessuna aggregazione con Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili; e) iscrizione nell Albo solo di chi ha superato l esame di stato; f) CED. Il sottoscritto è intervenuto in nome della Regione Campania essendo il coordinatore della Consulta dei Presidenti degli Ordini Provinciali della Campania. 2

3 Nel suo intervento, non più di 8 minuti ed ancorchè i tempi non erano contingentati, ha ricordato il ruolo svolto dai parlamentari campani per il varo della legge 1081/64 (primo proponente e firmatario Russo Spena) e delle Leggi 1100/71, 12/79 e 546/91 (primo proponente e firmatario Vincenzo Mancini) Relativamente alla possibilità di riforma della norma istitutiva, ha fatto riferimento alla necessità di una riforma della legge professionale in senso federale anche alla luce dell art. 117 della Costituzione che attribuisce alle Regioni potestà legislativa concorrente in materia di libere professioni ma anche per il prossimo federalismo fiscale. Ha parlato di autonomia assoluta dei CPO, costituzione di un organo Regionale che rappresenti la federazione dei Consigli Provinciali della Regione, elezione diretta del Presidente Nazionale e del Consiglio Nazionale, composto da non più di 5 membri, ad opera degli Organi Regionali riuniti in Assemblea Permanente Nazionale ed approvazione dei bilanci preventivi e consuntivi del CNO sempre da parte dell Assemblea Nazionale. Si è dichiarato, poi, d accordo con la Presidente circa la necessità di correre da soli nel senso che la Categoria ha una propria specificità che non può essere confusa con quella altrui e di approfondire, in un assemblea ad hoc, la problematica dei CED per la quale è la stessa Categoria a dover fare un po di mea culpa al pari di tutti i titoli di studio per l accesso agli esami di stato che oggi riempiono di pagine e pagine i decreti di indizione degli stessi essendovi stato chi in passato, all interno della Categoria, ha voluto fortemente sostenere la validità del diploma liceale e/o magistrale ove, invece, è notorio l assenza del diritto. E di lì, poi, è iniziato lo stillicidio dei vari titoli di studio. Ha ricordato, in occasione della legge 144/99, l emendamento da lui predisposto e presentato dagli Onorevoli Piccolo e Duilio sulla obbligatorietà 3

4 del versamento della contribuzione previdenziale del 2% ad opera dei CED composti da Consulenti del Lavoro. Ha espresso identico accordo sulla necessità che l Albo, nell ambito di una futura riforma, contenga esclusivamente nominativi di coloro che abbiano superato un esame di stato con esclusione, quindi, dei c.d. membri di diritto (es. gli Ispettori) e men che meno la possibilità che la nostra professione possa essere svolta da altri professionisti dopo l inoltro di una raccomandata alla D.P.L. Ha auspicato, visti i tempi biblici della politica ed approfittando anche che in questo Parlamento c è più di qualche buon amico a cui rivolgersi, di dedicarsi subito alla formulazione di un ipotesi di riforma della legge istitutiva. Non si è dichiarato, invece, d accordo con la Presidente circa la necessità di distinzione fra Formazione ed Aggiornamento essendo il secondo un di cui del primo ed avendo la Categoria la necessità, di fronte all opinione pubblica, di volare in alto! Anzi, a proposito di Formazione ha aggiunto che se pur si fanno le Leggi, poi devono essere gli uomini ad attuarle. E così bisognerà prendere atto, con coraggio e determinazione, di chi svolge o non svolge la professione, si aggiorni, si formi o meno. Un collega che non è formato o non svolga la professione non può avere praticanti, né, logicamente, potrebbe rappresentare la Categoria agli esami di Stato. Identicamente si è dissociato dal pensiero della Presidente relativamente alla prova unica nazionale d esame in quanto sarebbe un atto di debolezza politica nei confronti dell opinione pubblica ma anche una spoliazione di una prerogativa regionale laddove, ancorchè senza altri particolari, la proposta della Presidente tende ad un inaccettabile accentramento nazionale in un epoca dove si parla, ex adverso, di decentramento e di federalismo. Ha, infine, chiesto alla Presidente una forte riflessione: 4

5 a) sulla problematica della scadenza del triennio dall entrata in vigore della legge che ha elevato il titolo di studio per l accesso al praticantato (2007) quale termine finale per potersi iscrivere all Ordine anche in deroga al possesso del titolo di laurea per acclarare se tale norma transitoria ha la stessa valenza dell art. 40 della legge 12/79 donde l acquisizione a vita del diritto anche se ci si dovesse cancellare dall ordine dopo un giorno; b) sull inesistente collegamento fra Codice di Deontologia, recentemente varato dal CNO, e mancato versamento della contribuzione ENPACL donde l impossibilità, a suo parere, di azione disciplinare a carico di chi è inadempiente alla luce della sussistenza del principio di legalità del nullum crimen sine lege, nulla poena sine lege. Fin qui il breve resoconto, nell ambito di quella informativa che mai vi abbiamo fatto mancare circa la nostra operatività, di un intervento sulla riforma della legge 12/79. Da rimarcare, a titolo di semplice constatazione, l assenza di Milano e Roma. Al di là delle parole, noi già siamo pronti a lavorare: ma l autonomia, il decentramento ed il federalismo sono elementi indifferibili. Ad maiora IL PRESIDENTE EDMONDO DURACCIO 5