Cortina. di Enrico Macioci
|
|
- Ida Mauri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Cortina di Enrico Macioci
2 Enrico Macioci Nato a L Aquila nel Ha pubblicato il volume di racconti Terremoto (Terre di Mezzo) nel 2010, e il romanzo La dissoluzione familiare (Indiana) nel Sue liriche e suoi racconti sono usciti presso riviste cartacee e online. Suoi articoli sono apparsi su Nazione Indiana, Vibrisse, Il primo amore, Archivio Bolaño, Atelier.
3 11 Cortina L estate che andai a Cortina ero già uno scrittore, anche se lo sapevo solo io. L estate che andai a Cortina non sapevo molto altro, forse per questo ci andai. L estate che andai a Cortina avevo ventisette anni e nessuno tranne i familiari e gli amici conosceva il mio nome e cognome. Lavorai presso l Hotel Europa pur non vantando alcuna esperienza in ambito alberghiero. Non ricordo per quale motivo l ingegner Codazzi, il padrone dell hotel, mi assunse. Fu una specie di miracolo. O forse fu il destino. O la sorte. Forse la sorte non è che un miracolo del destino, o viceversa. L Hotel Europa era uno degli alberghi più belli e prestigiosi di Cortina, e penso lo sia tuttora. È tantissimo tempo che non vado più a Cortina, temo che andarci mi farebbe male. Temo che andarci mi spaccherebbe il cuore in due, e poi dal cuore spaccato verrebbero fuori i ricordi e mi ucciderebbero. Lavoravo alla reception, spedivo e ritiravo la posta, rispondevo al telefono, fissavo le prenotazioni, accompagnavo i clienti a visitare le stanze, ritiravo i giornali e li portavo nelle camere, coordinavo il ristorante e le cucine, stampavo i menù. Pranzavo alle undici e mezza del mattino e cenavo alle sei e mezza del pomeriggio. Il mio incarico durò due mesi, luglio e agosto, e andò sempre meglio giorno dopo giorno. Il primo settembre ripartii, anche se l ingegner Codazzi mi aveva proposto di rimanere e anche se sarei voluto restare. Ma non potevo restare. Quando ci si tuffa in un avventura, l avventura non può prolungarsi troppo e men che meno tramutarsi in quotidianità. Se accade c è il rischio che l avventura muoia, e allora perché mai uno se la sarebbe sobbarcata? Al tempo di Cortina avevo ripreso a scrivere da pochi mesi, forse cinque o sei, dopo una pausa d oltre un decennio che interruppe un infanzia letterariamente prodigiosa. Si poteva pensare a me come
4 Enrico Macioci a un piccolo Mozart della scrittura, oppure si poteva pensare a me come a un piccolo Raffaello della scrittura, oppure si poteva pensare a me come a un piccolo Gauss della scrittura, ma io pensavo a me stesso come a un grosso, grossissimo problema. Non capii perché fosse toccato a me (miracolo, destino, sorte), ma capii di dovermi fermare se non volevo precipitare in qualche luogo profondo e irto di spine. Quando decisi di riprendere a scrivere, Cortina chiamò. Ignoro perché fu proprio Cortina e non qualunque altro posto a chiamare, né persi un briciolo delle mie forze a domandarmelo, cosa che non farò nemmeno adesso. In quei due mesi conobbi molti ragazzi simpatici e qualche ragazza carina. La più carina si chiamava Marisa e la incontrai il secondo giorno che ero là. Mi piacque subito e io le piacqui subito. Lei era fidanzata e io no, ragion per cui ci baciammo soltanto la sera precedente alla mia partenza. Nel mezzo io scrissi il mio primo romanzo. Il romanzo s intitolava L alba ed ebbe un insperato successo di critica e pubblico. Non che venga considerato il novello Guerra e pace, né ha venduto milioni di copie, ma riuscì a farmi diventare agli occhi degli altri lo scrittore che ai miei occhi ero già, rendendo insopportabilmente popolari il mio nome e il mio cognome. Il romanzo narrava (ne parlo al passato perché non lo rileggo da decenni) la storia d un giovane scrittore errabondo che durante un esperienza lavorativa sulle Dolomiti s innamorava, ricambiato, d una cameriera di piano. Il sentimento fra i due era però ostacolato dal ragazzo di lei, un tipo violento che scoperta la tresca picchiava lo scrittore di santa ragione sin quasi a ucciderlo, ragion per cui l amore fra lo scrittore e la cameriera naufragava in un malinconico concerto di sangue, lacrime e addii. Si trattava in fin dei conti di un opera ingenua ma gradevole, la cui efficacia risiedeva nello smaccato autobiografismo (in realtà il 12
5 13 Cortina fidanzato di Marisa non mi picchiò mai e io non ebbi mai la ventura d incontrarlo, ma ne sentii parlare spesso come d un individuo forzuto e geloso), che scrissi furiosamente a penna nella pausa pranzo su un quaderno a quadretti, chino sul tavolo del minuscolo appartamento dove alloggiavo. Terminai il romanzo tre giorni prima della scadenza del mio incarico presso l Hotel Europa. Tutti sapevano che stavo scrivendo una storia su Marisa e su di me, Marisa inclusa, ma lei non volle né accettare il quaderno a quadretti (feci delle fotocopie, le avrei regalato l originale vergato di mio pugno) né ascoltare qualche passo. Provai a convincerla in ogni maniera. Sedevamo nella mia auto sul retro dell Hotel, all ombra fitta di certi pini alti e odorosi che sembravano toccare la roccia delle Tofane, e io insistevo. Marisa non accettò. Fu dolcemente irremovibile. In compenso la sera dopo, sempre nella mia auto e sempre sotto i pini alti e odorosi, ci baciammo a lungo. Non ci fu altro fra noi. Lei non si tolse nemmeno la divisa da cameriera e mi permise a malapena d infilarle una mano nella camicetta. Ricordo che quando scese dalla macchina un ricciolo le era sfuggito dalla cuffia, e che stava cominciando a piovere da un cielo nuvolo e grigio, mentre un freddo prematuro, invernale, scendeva dai canaloni e dalle abetaie. L alba fu pubblicato da Einaudi Stile Libero un anno e mezzo dopo. Due anni dopo ne trassero un film che s avvalse di attori piuttosto famosi, e al botteghino andò forte. Ciò mi rese indipendente economicamente e appetibile sessualmente. I miei amici di Cortina lessero il libro che spedii loro in regalo, una copia ciascuno. Lo lessero tutti e tutti me ne diedero un riscontro tranne Marisa. Io ne dedussi che il suo fidanzato fosse furibondo oppure che lei preferisse glissare, e gli altri non m informarono al riguardo. L argomento fu ammantato da un silenzio di pietra. Una sera verso le undici squillò il telefono
6 Enrico Macioci di casa. Era fine giugno o forse luglio, e me ne stavo in compagnia d una granita alla menta a riflettere sul senso della vita oppure sulla maniera più semplice per rimorchiare la compagna (poco attraente ma invero affascinante) d un famoso poeta, conosciuta a una cena culturale. Risposi al telefono ma dall altra parte dell apparecchio non parlò nessuno. Dissi: «Pronto!», più forte ma non parlò nessuno, e qualcuno sospirò. Dissi: «Pronto!», una terza volta e riattaccarono. Non so perché, ma pensai si trattasse di Marisa. Il secondo romanzo che pubblicai, intitolato La pianura fantasma, fu assai più lungo e impegnativo de L alba (trattava d un mondo post-apocalittico alla stregua dei libri di Cormac McCarthy o di Stephen King), mi richiese quattro anni di fatica improba e nevrotici tormenti, ma vendette poco e non fu accolto con favore dalla critica. Io ne rimasi assai deluso e per tutta risposta odiai L alba con sincero ardore. Durante il mio giro di presentazioni de La pianura fantasma spesso i critici e i lettori ponevano domande su L alba, e la faccenda mi mandava in bestia; un paio di volte risposi male. Durante una di tali presentazioni, nel corso del festival letterario di Pordenone, notai una ragazza bionda, alta, carina, con un vestito blu e stivali rossi, ritta in fondo alla sala, che mi guardava attenta. Al termine della presentazione la ragazza s avvicinò per chiedermi una copia autografata del libro, e poi mi domandò a bassa voce se quella sera m andasse d uscire con lei. Risposi di sì a voce altrettanto bassa. Ridacchiammo entrambi e io mi sentii un idiota. La ragazza si chiamava Dora. Veniva giù una pioggia fitta e dolce, una sinfonia d aghi argentati. Cenammo in un ristorante romantico al centro di Pordenone e poi lei venne a dormire nella mia stanza d albergo, senza neppure tergiversare un po. La pioggia sul tetto batteva piano ma costante. Facemmo l amore quattro 14
7 15 Cortina volte e ci addormentammo abbracciati. Quando ci svegliammo Dora sembrava più fredda e distaccata della sera prima, la versione adulta della bionda ninfa notturna. Si alzò e s avvolse attorno al corpo un asciugamano bianco provocandomi una fitta di desiderio, si fece la doccia e tornò da me in una nube di vapore. S accoccolò al mio fianco e carezzandomi la nuca mi disse di dover scappare al lavoro. Io le chiesi che lavoro faceva e lei mi disse che lavorava in banca, era cassiera e s annoiava a morte, e per non morire aveva deciso di sedurre e scoparsi uno scrittore famoso. Io replicai di non essere famoso, e lei rise e disse che non ero nemmeno uno sconosciuto come lei e come il novantanove per cento delle persone, scrittori oppure no. Io le dissi che diventare famosi non era solo bello ma aveva i suoi lati negativi e lei m interruppe posandomi l indice sulle labbra e pregandomi di non ripeterle la solita stronzata di quant è dura la vita del vip. Io le dissi di non essere un vip e lei mi disse che La pianura fantasma non le era piaciuto per nulla ed era venuta a letto con me esclusivamente per via de L alba. «L alba sì è una bella storia», disse Dora annuendo convinta dentro l asciugamano e smuovendo i capelli umidi e fragranti di shampoo. «L alba è la storia che mi sarebbe piaciuto vivere e che non vivrò mai. L alba è la storia che a ogni donna piacerebbe vivere, e beata la tua camerierina seppure esiste, e se esiste non lo voglio punto sapere». Dora disse così e poi, quasi offesa, lasciò cadere sulla moquette l asciugamano, si rivestì in fretta e se ne andò. Quel giorno e i giorni successivi ripensai spesso a Marisa e mi domandai dove stava, come se la cavava, se era sposata col fidanzato geloso oppure se si fossero lasciati, magari a causa del mio libro. Fui tentato di contattare qualcuno degli amici di Cortina per ottenere informazioni al riguardo, ma alla fine rinunciai.
8 Enrico Macioci Il mio terzo libro fu una massiccia raccolta di racconti intitolata Stelle in fuga. Mi costò tre anni di massacrante applicazione. L accoglienza da parte della critica fu tiepida e da parte del pubblico pessima. Dov è finito, si domandò un critico insigne sulle pagine culturali d un noto quotidiano, il narratore squisito, accattivante e semplicemente ma splendidamente lirico de L alba? Forse rischiamo d averlo perso per sempre. Forse L alba è stato uno di quei rari esordi che sono già un canto del cigno. Io afferrai il giornale e lo strappai in mille pezzi, guadagnandomi lo sguardo di rimprovero d una vecchietta che sedeva sulla panca accanto alla mia gettando ai piccioni enormi pezzi di mollica. La sera stessa mi sbronzai. Il giorno successivo andai a Roma per presentare Stelle in fuga nell ambito d un festival letterario. Alloggiai presso l Hotel Europa. L omonimia con l albergo di Cortina non mancò d inquietarmi. La presentazione durò dalle sei alle otto del pomeriggio. Alle dieci, dopo un cocktail noiosissimo, ero esanime sul letto. Alle dieci e dieci il telefono squillò, ridestandomi da un torpore denso come un fondo di bottiglia. Risposi e il tizio della reception disse che mi passava una signora. Io snebbiai subito, strinsi più forte la cornetta e chiesi chi fosse, e lui mi disse trattarsi d una certa Laura. Non collegai il nome ad alcun volto ma ordinai comunque di passarmela. Il tizio mi passò la chiamata ma dall altra parte nessuno parlava. Dissi: «Pronto, chi è?», ma nessuno rispose e qualcuno sospirò. Dissi ancora: «Pronto, chi è?», e riattaccarono. Steso sul letto mi misi a pensare, con le mani incrociate dietro la testa e lo sguardo fisso al lampadario. L unica Laura che mi sovveniva era una delle cameriere di piano con cui feci amicizia a Cortina, una donna bruna e simpatica originaria della provincia di Bari, ma quale motivo poteva spingerla dopo tanto tempo a chiamarmi? E come aveva fatto a rintracciarmi fino a Roma? Poi d un tratto fui certo che 16
9 17 Cortina dietro il nome di Laura si nascondesse Marisa, che Marisa avesse voluto lanciarmi un messaggio cifrato. Ma perché? E qual era il senso del messaggio? M addormentai in preda a questa convinzione bizzarra e carezzevole, una specie d amaro conforto non sapevo in chi, in cosa. Quando l indomani mi svegliai non la pensavo più così, anzi mi sembrava assurdo aver potuto concepire simili idee e addirittura dubitai che la telefonata si fosse mai verificata al cocktail subito dopo la presentazione di Stelle in fuga avevo bevuto parecchio. Composi il numero della reception e domandai al tizio se rammentasse la telefonata che la sera prima lui stesso m aveva passato verso le dieci. «Una certa Laura», dissi. «Ricorda?» Ma il tizio era un altro tizio che faceva il turno giornaliero e non ne sapeva un tubo della telefonata. Mi disse che se lo desideravo poteva informarsi presso il collega del turno di notte e poi farmi sapere, ma replicai in malo modo di lasciar perdere e riagganciai. Il mio quarto e ultimo libro s intitolò Cannoni in festa, un romanzo storico di ottocento pagine in cui si svolge pure una vicenda amorosa. Per scriverlo impiegai sette anni abbondanti, e persi parecchi capelli e svariate compagne che non ressero la mia dedizione totale all opera. La vicenda amorosa si dipana sullo sfondo della guerra del Golfo, fra un americano e una palestinese. Alla fine lui muore falciato da una scarica di mitragliatrice e lei finisce in un bordello, dove s ammala d epatite e diventa un mostro di bruttezza. Il romanzo fu un flop totale che sancì il mio definitivo tramonto come romanziere (e debbo confessare che è stato giusto così). Fu stroncato dalla critica e ignorato dai lettori, per i quali io continuavo a essere pur sempre il brillante giovanotto che li aveva fatti sognare tanto tempo prima grazie a L alba. L insuccesso mi precipitò in condizioni economiche difficili.
10 Enrico Macioci Per la prima volta dall uscita de L alba ripresi a lavorare. M impiegai presso una casa editrice come correttore di bozze, poi cominciai a tenere corsi di scrittura creativa in giro per l Italia. Uno dei corsi lo tenni a Firenze, presso un vetusto circolo ricreativo. Fra gli altri partecipò una giovane piuttosto avvenente. Il corso durò quattro lezioni suddivise in due fine settimana. Al termine del secondo fine settimana la ragazza m invitò a prendere un aperitivo. Accettai. Dopo l aperitivo fui io a invitarla a cena. Accettò. Mi piaceva. Il suo talento letterario era penoso. Dopo cena camminammo un po per il centro. Era una sera autunnale morbida e piena di cantucci e quasi senza accorgercene ci prendemmo per mano, proprio sotto il Palazzo della Signoria screziato da piccoli fari arancio. Lei indossava un soprabito color pastello e guanti blu. Lasciai la sua mano e le cinsi la vita col braccio. La sua vita si rivelò confortevole. Camminando e parlando di poeti e scrittori arrivammo fino a Ponte Vecchio. L Arno era uno sciacquio di tenebra entro cui galleggiavano i lampioni e qualche straccio lunare. Andammo nella mia camera d albergo e facemmo sesso per tre ore di fila. Mentre la ragazza mi schiacciava il volto fra i seni domandò se fosse una brava scrittrice, e io risposi leccandole i capezzoli che era una scrittrice fantastica. Lei disse che io avevo scritto solamente un buon romanzo e cioè L alba, e il resto della mia produzione faceva schifo, era spazzatura. Disse che ero una merda. Lo disse felice. Sul momento la cosa mi eccitò e leccai le sue gambe giù giù fino ai polpacci. Lei si rizzò sul letto, sollevò il piede destro e me lo piantò in faccia, e io leccai e sentii sapore di pelle e sudore e cuoio mentre lei continuava a ripetermi dall alto che ero un romanziere di second ordine, anzi d infimo ordine, che avevo avuto fortuna all esordio e poi m ero perso come un miserabile da quattro soldi. Mentre diceva così mi ficcava il piede in bocca e godeva, e anch io 18
11 19 Cortina godevo, e mentre godevo pensavo che durante il corso la ragazza s era comportata nei miei confronti con estrema educazione e impeccabile rispetto. Poi venni. Il giorno dopo era lunedì e la ragazza, che si chiamava Gloria, aveva lezione all università. Io decisi di prolungare il mio soggiorno a Firenze per trascorrere un altra notte con lei. Ogni tanto mi rigiravo la lingua fra i denti, e mi pareva di sentire sapore di pelle sudata e cuoio. A metà mattina, risalendo in camera dopo una lauta colazione, scorsi nella penombra del corridoio una cameriera che mi sembrò Marisa. La cameriera stava sparendo dietro l angolo dall altra parte del corridoio e le somigliava. Soprattutto il modo di camminare era il medesimo, e prima di reagire ebbi tempo di rendermi conto sbigottito che l andatura di Marisa era forse la caratteristica di lei che ricordavo meglio. Il cuore mi balzò in gola e provai a gridare: «Un attimo! Aspetti!», ma la voce uscì strozzata e poi era assurdo darle del lei se lei era Marisa. Corsi verso l angolo dietro cui la cameriera era sparita e per la prima volta m accorsi di quanto fosse patetico il mio stato fisico. Raggiunsi l angolo e svoltai, e davanti a me vidi un altro lungo corridoio, vuoto come una spiaggia a dicembre. Pensai che la cameriera doveva essere entrata in qualche stanza e controllai le porte una per una, ma erano tutte chiuse. Non s udivano rumori tranne alcuni mugugni, probabilmente gli ospiti che domandavano chi fosse a girare la maniglia della porta. L ascensore era fermo al terzo piano, quello subito sopra il mio. Raggiunsi le scale e salii al terzo piano col cuore sfarfallante e l affanno. Vidi la porta semiaperta d una camera e col fiato sospeso spalancai la porta precipitandomi dentro. Una cameriera girò su sé stessa urlando per lo spavento e lasciando cadere la scopa per terra, e io mi scusai. Si trattava d una signora anziana, più grassa che robusta, con crespi e candidi capelli avvolti in una crocchia monumentale.
12 Enrico Macioci Le spiegai d aver sbagliato stanza e tornai giù. Trascorsi le ore successive a fissare il telefono della camera nella speranza che squillasse, ma il telefono non squillò. Alle cinque disdissi la prenotazione per il resto del pomeriggio e per la notte, e senza darmi pena d avvisare Gloria me ne andai via da Firenze. In fondo, se davvero lo volessi, potrei rintracciare Marisa in un baleno. I nostri comuni amici di Cortina sono rimasti in contatto con lei e sanno dov ella viva e con chi. Ogni tanto sento ancora qualcuno di loro (qualcun altro non lo sento più, qualcun altro è morto), ma non ho mai chiesto una volta di Marisa e loro non ne hanno mai parlato. Il loro mutismo mi sembra eloquente. Senz altro Marisa non si trova più a Cortina da gran tempo ormai. Senz altro avrà la sua vita più di quanto io non abbia la mia, che non c è. Forse la cosa che più mi piacerebbe sapere è se quel dannato libro (parlo de L alba) Marisa l abbia letto oppure no, e cosa abbia pensato leggendolo. Insomma, l hanno letto tutti, possibile che proprio lei non l abbia letto? Io continuo a ritenerlo un libro abbastanza scadente e sopravvalutato, una discreta opera prima e basta; e ritengo che i libri scritti dopo siano di gran lunga migliori (a parte forse Cannoni in festa). Ma questo è un pensiero cui sono obbligato per non impazzire o suicidarmi, per non ammettere cose che finirebbero con lo schiacciarmi. Forse prima di morire tornerò a Cortina, all Hotel Europa; potrei persino andare a rivedere il piccolo appartamento dove scrissi L alba, tutti i giorni durante la pausa lavorativa, nel luglio e agosto di tanti anni fa, correndo con la penna sui fogli del quaderno a quadretti fino a che il polso mi doleva; forse davvero mi deciderò a chiedere alla signora che l affittava (se è ancora viva) di farmi entrare e allora respirerò a fondo e chiuderò gli occhi e mi concentrerò, tentando di catturare il passato che somiglia a tenere farfalle vorticanti; starò 20
13 Cortina ritto al centro del piccolo soggiorno accucciato sotto l onda dei boschi, e ripenserò a quando la mattina si riversavano dalla finestra lo smeraldo dei prati e i fumi trasparenti delle malghe e la luce rarefatta dei cedri, e poi a quando nelle prime ore del pomeriggio, con accanto la caffettiera e la tazzina e il pacchetto di sigarette e il posacenere, scrissi freneticamente, incoscientemente, magicamente L alba. Non ho mai più scritto con quella fluida felicità, con quell innocenza fresca come pioggia d aprile. Mai più. 21
14
Il principe Biancorso
Il principe Biancorso C era una volta un re che aveva tre figlie. Un giorno, stando alla finestra con la maggiore a guardare nel cortile del castello, vide entrare di corsa un grosso orso che rugliava
DettagliLa strada che non andava in nessun posto
La strada che non andava in nessun posto All uscita del paese si dividevano tre strade: una andava verso il mare, la seconda verso la città e la terza non andava in nessun posto. Martino lo sapeva perché
DettagliAttimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza
Attimi d amore Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza Distesa davanti alla collina Occhi verdi come il prato distesa e non pensi a nulla. Ricordo
DettagliClaudio Bencivenga IL PINGUINO
Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era
DettagliAmore in Paradiso. Capitolo I
4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,
DettagliMaschere a Venezia VERO O FALSO
45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,
DettagliScuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2
Scuola media di Giornico L affettività e la sessualità, tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio Progetto sostenuto dal GLES 2 Dai sensi all azione Sensi Sensazioni Emozioni Sentimenti
DettagliAuguri mamma! Festa della mamma 2014
Festa della mamma 2014 Quest anno dedichiamo alla mamma un intero libro. Si tratta de L abbraccio di David Grossman, splendido nell edizione Mondadori illustrata da Michal Rovner. Il nostro libro si presenterà
DettagliIL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.
IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. COME AL SOLITO CI SIAMO MESSI IN CERCHIO ABBIAMO ASCOLTATO LA FIABA DEI Mille
DettagliI tre pesci. (Favola araba)
Favolaboratorio I tre pesci I tre pesci. (Favola araba) C'erano una volta tre pesci che vivevano in uno stagno: uno era intelligente, un altro lo era a metà e il terzo era stupido. La loro vita era quella
DettagliLa felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.
Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se
DettagliMaggio 2014 San Vito. Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane
Maggio 2014 San Vito Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane PRIMO INCONTRO In cerchio. Presentazione dell attività e delle regole Presentazione (sedute in cerchio). Mi chiamo.la favola/fiaba
DettagliAbbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)
Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Cos è il virtu@le? Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante. Scelsi un tavolo lontano da tutti,
DettagliLA DISTRUZIONE DEL BALLO
LA DISTRUZIONE DEL BALLO Un bel giorno una ballerina era a casa a guardare la TV quando, all improvviso,suonò il campanello. Andò ad aprire era un uomo che non aveva mai visto il quale disse: Smetti di
DettagliLasciatevi incantare
Lasciatevi incantare Rita Pecorari LASCIATEVI INCANTARE favole www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Rita Pecorari Tutti i diritti riservati Tanto tempo fa, io ero ancora una bambina, c era una persona
DettagliLa Sagrada Famiglia 2015
La Sagrada Famiglia 2015 La forza che ti danno i figli è senza limite e per fortuna loro non sanno mai fino in fondo quanto sono gli artefici di tutto questo. Sono tiranni per il loro ruolo di bambini,
DettagliS- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi
UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO Obiettivi - Confrontare due testi poetici - Trovare le differenze e le somiglianze - Osservare le differenze e coglierne le caratteristiche. ATTIVITÀ L argomento presentato
DettagliFAVOLA LA STORIA DI ERRORE
FAVOLA LA STORIA DI ERRORE C era una volta una bella famiglia che abitava in una bella città e viveva in una bella casa. Avevano tre figli, tutti belli, avevano belle auto e un bel giardino, ben curato,
DettagliScopri il piano di Dio: Pace e vita
Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti
DettagliSean e le na Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose
Sean e le Una Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose da Drynites Sean e le Scarpe Luccicose Sean era così timido che quando arrivava il postino a consegnargli una lettera, era troppo timido per salutare.
DettagliIL COLORE DELL ACQUA. Che cosa vuol dire trasparente? IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono
Scuola dell infanzia di Legoli la casa sull albero Ins. Giorgi Michela- Sartini Antonella Parte prima IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono L acqua del mare è salata perché c è il sale Si sente bene che
DettagliSE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...
SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... Una volta si fece la festa degli alberi nel bosco e io e una bimba, che non lo sapevo chi era, giocavamo con gli alberi
DettagliMia nonna si chiamava Sonia ed era una bella cilena che a ottant anni ancora non sapeva parlare l italiano come si deve. Le sue frasi erano costruite
Mia nonna si chiamava Sonia ed era una bella cilena che a ottant anni ancora non sapeva parlare l italiano come si deve. Le sue frasi erano costruite secondo il ritmo e la logica di un altra lingua, quella
DettagliNonni si diventa. Il racconto di tutto quello che non sapete
Nonni si diventa Il racconto di tutto quello che non sapete Introduzione Cari nipoti miei, quando tra qualche anno potrete leggere e comprendere fino in fondo queste pagine, forse vi chiederete perché
DettagliTANDEM Köln www.tandem-koeln.de info@tandem-koeln.de
Nome: Telefono: Data: Kurs- und Zeitwunsch: 1. Ugo è a. italiano b. da Italia c. di Italia d. della Italia 3. Finiamo esercizio. a. il b. lo c. gli d. l 5. Ugo e Pia molto. a. non parlano b. non parlare
DettagliCarissimi, desidero ringraziarvi tutti ancora una volta per averci dato l occasione di vivere un esperienza positiva sotto ogni punto di vista.
Al Comitato organizzatore Robocup Jr 2010 ITIS A.ROSSI VICENZA Carissimi, desidero ringraziarvi tutti ancora una volta per averci dato l occasione di vivere un esperienza positiva sotto ogni punto di vista.
DettagliL albero di cachi padre e figli
L albero di cachi padre e figli 1 Da qualche parte a Nagasaki vi era un bell albero di cachi che faceva frutti buonissimi. Per quest albero il maggior piacere era vedere i bambini felici. Era il 9 agosto
DettagliNONA LEZIONE L AUTOSTOP
NONA LEZIONE L AUTOSTOP NONA LEZIONE 96 L autostop Scendi pure tu dalla macchina? Devo spingere anch io? Sì, se vuoi. Ma scusa, quanto è distante il distributore di benzina? Non lo so qualche chilometro.
DettagliINCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI
INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI Lo scrittore Jacopo Olivieri ha incontrato gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola A. Aleardi del plesso di Quinto nelle giornate del 18 e 19 febbraio
DettagliIL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni
IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni CANZONE: QUESTO VESTITO BELLISSIMO Giacobbe: Ecco, figlio qui per te una cosa certo che ti coprirà, ti scalderà, e poi sarà un pensiero mio per te. Ti farà pensare a me, al
DettagliLa truffa si sta diffondendo dal Canada con velocità impressionante.
Cari colleghi, vi volevo avvisare di questo nuovo metodo che usano i malviventi per cercare di raggirare le persone. Forse è il caso di avvisare pure le chiese di stare attenti e non fidarsi di nessuno
DettagliOPERATORE SPORTIVO CON DISABILI: COSA FAI? CHI SEI?
OPERATORE SPORTIVO CON DISABILI: COSA FAI? CHI SEI? OPERARE Ogni azione-operazione operazione è un azione educativa poiché di fatto modifica la visione di sés e del mondo dell altro e influisce sulla sua
DettagliUN FIORE APPENA SBOCCIATO
UN FIORE APPENA SBOCCIATO "Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque creda in Lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16). uesto verso racchiude tutto
DettagliIL MIO CARO AMICO ROBERTO
IL MIO CARO AMICO ROBERTO Roberto è un mio caro amico, lo conosco da circa 16 anni, è un ragazzo sempre allegro, vive la vita alla giornata e anche ora che ha 25 anni il suo carattere non tende a cambiare,
DettagliUn pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!
Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Quarta Primaria - Istituto Santa Teresa di Gesù - Roma a.s. 2010/2011 Con tanto affetto... un grande grazie anche da me! :-) Serena Grazie Maestra
DettagliLOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World
LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo
DettagliEsercizi pronomi indiretti
Esercizi pronomi indiretti 1. Completate il dialogo con i pronomi dati: Bella la parita ieri, eh? Ma quale partita! Ho litigato con mia moglie e... alla fine non l ho vista! Ma che cosa ha fatto? Niente...
DettagliSe fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna...
Se fossi donna molto probabilmente avrei un comportamento diverso. Il mio andamento scolastico non è dei migliori forse a causa dei miei interessi (calcio,videogiochi, wrestling ) e forse mi applicherei
DettagliDOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -
PROVA DI ITALIANO DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - Molti anni fa vivevo con la mia famiglia in un paese di montagna. Mio padre faceva il medico, ma guadagnava poco perché i suoi malati erano poveri
DettagliIndice. Pasta per due... pag. 5. Scheda culturale - Le carte... pag. 42. Esercizi... pag. 45. Soluzioni degli esercizi... pag. 63
Indice Pasta per due... pag. 5 Scheda culturale - Le carte... pag. 42 Esercizi... pag. 45 Soluzioni degli esercizi... pag. 63 Pasta per due 5 Capitolo 1 Libero Belmondo è un uomo di 35 anni. Vive a Roma.
DettagliQ-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali
Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Autore: Fabio Bocci Insegnamento di Pedagogia Speciale, Università degli Studi Roma Tre 1. Quando l insegnante parla alla classe, di solito io :
DettagliSETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA
SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA SETTIMA LEZIONE 72 Lucia non lo sa Claudia Claudia Come? Avete fatto conoscenza in ascensore? Non ti credo. Eppure devi credermi, perché è la verità. E quando? Un ora fa.
DettagliLa storia di Victoria Lourdes
Mauro Ferraro La storia di Victoria Lourdes Diario di un adozione internazionale La storia di Victoria Lourdes Diario di un adozione internazionale Dedicato a Monica e Victoria «La vuoi sentire la storia
DettagliLa dura realtà del guadagno online.
La dura realtà del guadagno online. www.come-fare-soldi-online.info guadagnare con Internet Introduzione base sul guadagno Online 1 Distribuito da: da: Alessandro Cuoghi come-fare-soldi-online.info.info
DettagliE Penelope si arrabbiò
Carla Signoris E Penelope si arrabbiò Rizzoli Proprietà letteraria riservata 2014 RCS Libri S.p.A., Milano ISBN 978-88-17-07262-5 Prima edizione: maggio 2014 Seconda edizione: maggio 2014 E Penelope si
DettagliCorsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo
Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA
DettagliIl coraggio di cambiare ciò che non era
Il coraggio di cambiare ciò che non era Riccobono Stefania IL CORAGGIO DI CAMBIARE CIÒ CHE NON ERA racconto Alle persone che amo... con immenso amore. Prologo arrivo a New York, Luglio Una calda mattina
DettagliRiccardo Dossena UN ALTRA SPERANZA
Un altra speranza Riccardo Dossena UN ALTRA SPERANZA Autobiografia www.booksprintedizioni.it Copyright 2014 Riccardo Dossena Tutti i diritti riservati Progetto scrivere di Riccardo Dossena. Con il mio
DettagliA.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la
PARTE A PROVA DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la lettera A, B o C corrispondente alla risposta scelta. Esempio
DettagliDonacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania
Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Sono Graziella, insegno al liceo classico e anche quest anno non ho voluto far cadere l occasione del Donacibo come momento educativo per
DettagliOcchi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare
Il Signore ci fa suoi messaggeri Abbiamo incontrato Gesù, ascoltato la sua Parola, ci siamo nutriti del suo Pane, ora portiamo Gesù con noi e viviamo nel suo amore. La gioia del Signore sia la vostra forza!
DettagliIL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE
IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE. Sai che cosa è la propriocezione? SI SENTIRE TUTTE LE PARTI DEL PROPRIO CORPO IN TESTA. Quindi essere padrone delle singole parti del proprio corpo in ogni momento
DettagliPIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010
PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010 PREMESSA Abituare i bambini già da piccoli, seppur attraverso il gioco, a tenere poche ma essenziali norme comportamentali in caso di
DettagliQuanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa
TUTTO CIO CHE FA Furon sette giorni così meravigliosi, solo una parola e ogni cosa fu tutto il creato cantava le sue lodi per la gloria lassù monti mari e cieli gioite tocca a voi il Signore è grande e
DettagliLa cenerentola di casa
La cenerentola di casa Audrina Assamoi LA CENERENTOLA DI CASA CABLAN romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Audrina Assamoi Tutti i diritti riservati Questa storia è dedicata a tutti quelli che
DettagliCONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).
CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). HEY! SONO QUI! (Ovvero come cerco l attenzione). Farsi notare su internet può essere il tuo modo di esprimerti. Essere apprezzati dagli altri è così
DettagliImmagini dell autore.
Sfida con la morte Immagini dell autore. Oscar Davila Toro SFIDA CON LA MORTE romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2014 Oscar Davila Toro Tutti i diritti riservati Dedicato ai miei genitori, che
DettagliI colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.
I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere
DettagliRiflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio
Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio L incontro con padre Fabrizio è stato molto importante per capire che noi siamo fortunatissimi rispetto a tante altre persone e l anno prossimo
Dettaglimusica e si univano miracolosamente. caffè. Il caffè era per Paolo, si era addormentato sere- occupava della madre mi aveva detto che avrei dovuto
330 ELENA ARMILLEI musica e si univano miracolosamente. - - caffè. Il caffè era per Paolo, si era addormentato sere- - occupava della madre mi aveva detto che avrei dovuto - informare sullo stato di tua
DettagliLa nostra biografia. Chi era Arturo Varaia?
La nostra biografia Ecco la rielaborazione degli alunni di 5^ dell anno scolastico 2006/2007 delle notizie acquisite dalla lettura della sua biografia e dall incontro con il prof. Paolo Storti, ex allievo
DettagliRilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2006 2007 PROVA DI ITALIANO. Scuola Primaria. Classe Seconda. Codici. Scuola:... Classe:..
Ministero della Pubblica Istruzione Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2006 2007 PROVA DI ITALIANO Scuola Primaria Classe Seconda Codici Scuola:..... Classe:.. Studente:. Spazio per l etichetta
DettagliA B B I A M O P E N S A T O D I S C R I V E R E U N G I O R N A L I N O D I C L A S S E P E R C H Ė O G N I B A M B I N O P U Ó S C R I V E R E L A
Periodico della classe IV A Scuola elementare A. Sabin Anno Scolastico 2011/2012 INDICE 1. Presentazione: perché un giornalino 2. Cosa succede a scuola: elezioni del consiglio dei ragazzi 3. Scrittori
DettagliCasa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)
Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Werner Wassermann, datore di lavoro La signora L. lavora da noi da tanto tempo. È stata capo reparto e noi, ma anche gli altri collaboratori
DettagliESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO
L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione
DettagliContro i miei occhi. È la carezza che ognuno di noi vorrebbe fare al proprio nemico, ma non ci riesce, perché il nemico sfugge sempre.
Contro i miei occhi È la carezza che ognuno di noi vorrebbe fare al proprio nemico, ma non ci riesce, perché il nemico sfugge sempre. Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o luoghi e/o a persone
DettagliUN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.
UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ. Relatore: Martina Tarlazzi Make your smile up LA NASCITA DEL
DettagliIncredibile Romantica. Dimentichiamoci Questa Città
Siamo Solo Noi Siamo solo noi che andiamo a letto la mattina presto e ci svegliamo con il mal di testa che non abbiamo vita regolare che non ci sappiamo limitare che non abbiamo più rispetto per niente
DettagliCome sarebbe il mondo senza matematica?
Come sarebbe il mondo senza matematica? Alunna: Chiara Damasio (Classe 1^C, a. s. 2013 2014, Liceo scientifico opzione scienze applicate, IIS 8 marzo, Settimo Torinese, TO) Referente: Prof.ssa Giuseppina
DettagliSCUOLA D INFANZIA DI MOTTALCIATA ANNO SCOL. 2003/04 GRUPPO DI BAMBINI DI 4 E 5 ANNI.
SCUOLA D INFANZIA DI MOTTALCIATA ANNO SCOL. 2003/04 GRUPPO DI BAMBINI DI 4 E 5 ANNI. SITUAZIONE: L insegnante invita i bambini a rispondere ad alcune domande relative all ombra. Dopo aver raccolto le prime
DettagliPio Lando Di Stefano, un arzillo nonnino di novanta anni, ha vissuto gli orrori della seconda guerra Mondiale ed ha
Libertà. Per capire il significato di questa parola, bisogna conoscere il significato della parola opposta: prigionia. Questo termine significa essere prigionieri, schiavi, servitori di un padrone. Non
DettagliUna vita a tappe...ricominciare
Una vita a tappe...ricominciare Ciao io sono AN DONG, in italiano ANTONIO, sono un ragazzo cinese di 12 anni abito a Terzigno, e frequento la 2 media. Sono nato a Sarno 12 anni fa, ma all'età di quattro
DettagliC era una volta. la Coniglietta Carotina
C era una volta la Coniglietta Carotina Storia elaborata dalle Classi Seconde delle scuole: B. Gigli Le Grazie e San Vito La Coniglietta Carotina è bella, simpatica; sorride sempre. E tutta celestina sul
DettagliEDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014
questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano
DettagliIl mio ictus, confine di due vite: Come l ho sconfitto e trasformato da ictus a coccolone
Il mio ictus, confine di due vite: Come l ho sconfitto e trasformato da ictus a coccolone Franco Groppali IL MIO ICTUS, CONFINE di due VITE: Come l ho sconfitto e trasformato da ictus a coccolone autobiografia
DettagliIl Keisuke: Sono un ottimo studente e il senso della mia vita è studiare.
1.1. Ognuno di noi si può porre le stesse domande: chi sono io? Che cosa ci faccio qui? Quale è il senso della mia esistenza, della mia vita su questa terra? Il Keisuke: Sono un ottimo studente e il senso
DettagliDi che colore è la tua macchina? è rossa Di che colore è il tuo divano? Di che colore è il tuo quaderno di italiano?
1. C è / ci sono. Vai a pagina 62 di Piazza Navona e fai l esercizio numero 5. Quando hai finito, prova a disegnare le frasi, come nell esempio. frase 1 2. Numeri ordinali. Vai a pagina 62 di Piazza Navona
DettagliCIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON
NON SONO TANTO BELLA. HO UN NASO LUNGO E BITORZOLUTO, MA SONO TANTO, TANTO BUONA. CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA
DettagliCRE UGOLINI. Giacomo Pulcini
CRE UGOLINI Giacomo Pulcini Giacomo Pulcini è un pasticcione nato! Piccoli errori ed equivoci lo hanno accompagnato per tutta la sua vita. Questi errori, però, chissà come, lo hanno sempre portato a ritrovarsi
DettagliGruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: I CONFLITTI KIT DI ANIMAZIONE
Gruppo G.R.E.M Piemonte e Valle d Aosta Attività di animazione: I CONFLITTI KIT DI ANIMAZIONE Il kit, pensato per l animazione di bambini, ragazzi e adulti sul tema dei conflitti è così composto: - 1 gioco
DettagliSondaggio sull'esperienza dei pazienti in merito all'assistenza sanitaria di base [NAME OF OFFICE/CLINIC] SONDAGGIO SULL'ESPERIENZA DEI PAZIENTI
Sondaggio sull'esperienza dei pazienti in merito all'assistenza sanitaria di base [NAME OF OFFICE/CLINIC] SONDAGGIO SULL'ESPERIENZA DEI PAZIENTI Lei è invitato a prendere parte a questo sondaggio perché
DettagliEro seduto al mio banco di scuola, vicino
CAMMINANDO VERSO I DEPECHE MODE L inizio di un percorso 1 Ero seduto al mio banco di scuola, vicino a una finestra dell aula III B, al primo piano della scuola media di Via Tiziano, a Quartu Sant Elena,
Dettagli<Documents\bo_min_13_M_16_ita_stu> - 1 reference coded [2,49% Coverage]
- 1 reference coded [2,49% Coverage] Reference 1-2,49% Coverage sicuramente è cambiato il mondo. Perché è una cosa che si vede anche nei grandi fabbricati dove vivono
DettagliIL GATTO RAPITO. dai 7 anni. ErMInIA DELL OrO
dai 7 anni IL GATTO RAPITO ErMInIA DELL OrO Illustrazioni di Matteo Piana Serie Azzurra n 129 Pagine: 112 Codice: 566-2584-4 Anno di pubblicazione: 2014 L AUTRICE La scrittrice vive a Milano, ma è nata
DettagliLA MIA CASA LIVELLO 3
LA MIA CASA LIVELLO 3 Education Department Italian Consulate in London 1 Osserva le vignette. Poi ascolta. Leggi la descrizione e riconosci la casa di Luca fra i 4 disegni. Nel mio appartamento ci sono
DettagliApporti, Asporti e Regali
Apporti, Asporti e Regali Collana: Ali d Amore N. 9 A Dilaila e alle anime candide dell Altra Dimensione A P P O R T I Gli apporti sono materializzazioni di oggetti, di animali, di piante o fiori, che
Dettagli12. Un cane troppo fedele
42 La commissaria 12. Un cane troppo fedele Personaggi Sara Corelli & Pippo Caraffa Anita Ruffini - una signora Tino Saffi - un amico di Anita Ruffini Carmine Rossi - un amico di Anita Ruffini Fido - il
Dettagli1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini:
Pag. 1 1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 2 Adesso guarda il video della canzone e verifica le tue risposte. 2. Prova a rispondere alle domande adesso: Dove si sono incontrati? Perché
DettagliBartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il
Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il padre. La bambina viveva con sua madre, Maria, in via
DettagliPoesie, filastrocche e favole per bambini
Poesie, filastrocche e favole per bambini Jacky Espinosa de Cadelago Poesie, filastrocche e favole per bambini Ai miei grandi tesori; Elio, Eugenia ed Alejandro, coloro che ogni giorno mi fanno crescere
DettagliIL PIRATA BUCAGNACCIO
SCUOLA DELL INFANZIA DI MELEDO ANIMAZIONE MUSICA-LETTURA BAMBINI-GENITORI IL PIRATA BUCAGNACCIO da Storie in un fiato di R.Piumini ENTRARE NEL CLIMA L insegnante consegna delle bacchettine con frange azzurre
DettagliLA DIVERSITÀ Obiettivo: accettare la diversità propria e altrui; considerare la diversità come un valore; comprendere un racconto.
LA DIVERSITÀ Obiettivo: accettare la diversità propria e altrui; considerare la diversità come un valore; comprendere un racconto. Attività: ascolto di un racconto. La bambola diversa Lettura dell insegnante
DettagliLe biblioteche raccontate a mia fi glia
La collana Conoscere la biblioteca si rivolge direttamente agli utenti delle biblioteche per spiegare, con un linguaggio semplice, il ruolo e i diversi aspetti di questo servizio. Per tali caratteristiche
DettagliLE NOSTRE CANZONI DI NATALE
CANZONE: LE NOSTRE CANZONI DI NATALE VIENI BAMBINO TRA I BAMBINI Quando la notte è buia E buio è anche il giorno, non credi che il domani potrà mai fare ritorno. Quando la notte è fredda C è il gelo nel
DettagliAPPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944)
APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944) Posizione della Santa Chiesa Queste apparizioni della Madre di Dio non hanno ancora ottenuto il verdetto di autentica
Dettaglipag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì
pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì pag. 2 La mamma diceva che ero dimagrito e così mi portò dal medico. Il dottore guardò le urine, trovò dello
DettagliLivello CILS A1 Modulo per l integrazione in Italia
Livello CILS A1 Modulo per l integrazione in Italia GIUGNO 2012 Test di ascolto numero delle prove 3 Ascolto - Prova n.1 Ascolta i testi. Poi completa le frasi. Scegli una delle tre proposte di completamento.
DettagliPRONOMI DIRETTI (oggetto)
PRONOMI DIRETTI (oggetto) - mi - ti - lo - la - La - ci - vi - li - le La è la forma di cortesia. Io li incontro spesso. (gli amici). Non ti sopporta più. (te) Lo legge tutti i giorni. (il giornale). La
DettagliIRINA E GIOVANNI. La giornata di Irina
IRINA E GIOVANNI La giornata di Irina La mia sveglia suona sempre alle 7.00 del mattino: mi alzo, vado in bagno e mi lavo, mi vesto, faccio colazione e alle 8.00 esco di casa per andare a scuola. Spesso
Dettagli