La mappa della persona nel territorio della malattia Paola Cosma

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Serafino Massaro
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1 La mappa della persona nel territorio della malattia Paola Cosma

2 La mappa non è il territorio Alfred Korzybski

3 Aneddoto Picasso

4 Il modo che abbiamo di rappresentare la realtà non è la realtà stessa

5 il mio punto di vista, l'idea che ho, la mia mappa

6 non corrisponde a quella che è la vera realtà, cioè il territorio, ossia quello che esiste oggettivamente

7 che prevede svariate forme e modi per intendere le cose, paradossalmente uno per ogni abitante di questo pianeta.

8 La mappa è il risultato delle nostre esperienze, delle nostre convinzioni e su di esse costruiamo la nostra realtà

9 Le esperienze sono un filtro con cui guardiamo la realtà

10 Il nostro cervello per elaborare in modo facile e veloce gli input che riceve attiva altri filtri automatici e inconsci:

11 Generalizza, cercando esperienze analoghe a cui dare lo stesso significato Cancella porzioni di realtà oggettiva che non si avvicinano alle nostre convinzioni Distorce la realtà dando all'esperienza significati personali e limitati

12 La mappa non è il territorio eppure può raccontare molte cose, per costruirla abbiamo bisogno di informazioni una volta costruita da informazioni su di noi

13 Renzo Piano «La massima ispirazione nasce dalla realtà» «Costruire anziché distruggere» «Nella trasparenza c è più sicurezza» «Poter scegliere»

14 Articolo di Irma D'Aria Le parole che fanno male e quelle che scaldano il cuore

15 La massima ispirazione nasce dalla realtà Romina e la forza dell ironia.tutto quello che aveva a che fare con umorismo nero, battute di dubbio gusto e pessimi scherzi facevano bene a Romina: Chiunque sia in grado di scherzare su qualcosa di grave come il cancro e di farsi amichevolmente gioco di chi ce l ha dimostra grande intelligenza. Esorcizzare fa bene alla salute. A volte è servito anche il silenzio di chi non sapeva cosa dire, a cui non sapevo cosa dire e che però era con me: a volte si vuole solo tacere. Capita che un compagno di viaggio muoia, o che la terapia non vada come sperato, o che semplicemente si sia stanchi e la voglia di parlare viene meno. Avere accanto persone che capiscono il valore del silenzio e nonostante tutto riescono ad essere presenti in quel silenzio è una gran cosa conclude Romina.

16 Costruire anziché distruggere Claudia, Ti daranno per cipressata Non si è mai pronti a ricevere la diagnosi di tumore. Claudia Santangelo, oggi presidente dell Associazione Onlus Vivere senza Stomaco, l ha ricevuta nel 2008: tumore gatrico. Dopo la comunicazione diretta e garbata del mio medico di famiglia ci racconta un mio amico mi ha detto: Claudia non dirlo a nessuno: ti daranno per cipressata. Sì, cipressata, questo è stato il crudo termine. Questa parola ancora oggi riecheggia nella mia mente e nei momenti più duri riaffiora portandosi dietro il terrore e il dolore di quei primi attimi. Sentirsi dire di non comunicare di essersi ammalata ha fatto sentire Claudia sporca, come se dovesse chiedere scusa per l'essersi ammalata.

Nella trasparenza c'è più sicurezza Mia, la frase che scalda il cuore..ma c è anche una frase che per fortuna è riuscita a scaldarle il cuore ed è "Ti accompagno".

17 Nella trasparenza c'è più sicurezza Mia, la frase che scalda il cuore..ma c è anche una frase che per fortuna è riuscita a scaldarle il cuore ed è "Ti accompagno". Mi è stata detta da numerosi parenti e amici, talvolta anche da persone con cui non ho frequentazioni strette, ma che hanno offerto la loro disponibilità per un gesto di aiuto concreto. Ha un senso letterale quando ci si offre di accompagnare per fare una visita, un esame, una terapia. Ma può avere anche un significato più profondo: "Ti sono accanto, faccio questo percorso insieme a te", e questo è di grande conforto.

Poter scegliere Stefania, la leggerezza della verità "Sono stata fortunata perché i medici non mi hanno detto nessuna frase che non avrei voluto sentire: solo la verità sulla diagnosi, detta nel modo

18 Poter scegliere Stefania, la leggerezza della verità "Sono stata fortunata perché i medici non mi hanno detto nessuna frase che non avrei voluto sentire: solo la verità sulla diagnosi, detta nel modo giusto per me e a cui comunque ero preparata grazie ad un percorso di crescita personale che stavo facendo testimonia Stefania, affetta da linfoma non Hodgkin. La frase più bella è quella che mi ha detto il primario di ematologia che dopo la diagnosi di linfoma mi ha spiegato bene quale era il percorso fino ad allora sperimentato e mi ha poi chiesto se volevo provare una cura nuova da sperimentare facendomi sentire pienamente libera nella scelta".

19 INFORMARE

20 Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento art. 1, comma 1 La presente legge, nel rispetto dei principi di cui agli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione e degli articoli 1, 2 e 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea, tutela il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all'autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge.

21 Legge 22 dicembre 2017, n. 219 art. 1, comma 2 Contribuiscono alla relazione di cura, in base alle rispettive competenze, gli esercenti una professione sanitaria che compongono l'équipe sanitaria. In tale relazione sono coinvolti, se il paziente lo desidera, anche i suoi familiari o la parte dell'unione civile o il convivente ovvero una persona di fiducia del paziente medesimo.

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professore ordinario di bioetica, Università di Torino; presidente della Consulta di Bioetica Onlus; membro del Comitato Nazionale per la Bioetica Fondamenti filosofici e bioetici della legge sul testamento