CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale

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1 CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report DICEMBRE a cura della Direzione Regionale Lavoro e di Veneto Lavoro

2 La raccolta e l elaborazione delle informazioni presentate in questo Report sono state possibili grazie alla collaborazione tra Regione del Veneto Direzione Lavoro, Veneto Lavoro e le Amministrazioni provinciali. Questo Report è stato chiuso con le informazioni disponibili al 15 gennaio CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 2/20

3 1. DATI DI SINTESI I dati presentati in questo Report consentono di delineare un primo consuntivo del (tab.1.1): - circa imprese hanno annunciato l avvio delle procedure di crisi risultando in netto aumento rispetto al ; analogamente il numero di lavoratori interessati risulta superiore a quello segnalato in tutti gli anni precedenti; - quasi accordi sono stati conclusi tra le parti sociali per gestire le crisi aziendali: anche in tal caso si registra un evidente trend di crescita, che riguarda pure il numero di lavoratori coinvolti; - le ore di cig autorizzate segnano un aumento nel complesso di oltre il 18% rispetto al (102,9 ml. contro 87 ml.) pur rimanendo su un livello inferiore a quello del (124,5 ml.); la crescita della cig ordinaria e della cig in deroga ha più che compensato la riduzione della cig straordinaria (-4,7%); - il numero complessivo di licenziamenti effettuati con successivo inserimento in lista di mobilità è risultato in crescita (+4,7%), ma questo dato media due dinamiche molto diverse: da un lato vi è stato un forte incremento dei licenziamenti individuali (che attesta la condizione di difficoltà delle difficoltà nelle piccole imprese), dall altro i licenziamenti collettivi sono significativamente diminuiti; per effetto di queste dinamiche il numero di persone che risultano inserite in lista di mobilità al rispetto al è aumentato con riferimento a quanti sono stati interessati da un licenziamento individuale ( contro ) mentre è diminuito per coloro che sono stati coinvolti da un licenziamento collettivo ( contro ) I grafici consentono l esame della dinamica degli annunci di crisi e degli accordi conclusi. Tab. 1.1 Crisi aziendali in Veneto. Dati di sintesi Gen-dic 2009 (a) Gen-dic (b) Gen-dic (c) Gen-dic (d) Var. % (b)/(a) Var. % (c)/(b) Var. % (d)/(c) 1. Aperture di crisi Aziende ,8% -25,4% 41,3% Lavoratori ,0% -29,4% 67,1% 2. Accordi conclusi Aziende ,9% -24,6% 36,4% Lavoratori ,8% -29,6% 34,5% 3. Ore autorizzate di Cig Ordinaria ,5% -27,8% 40,2% Straordinaria ,2% -33,1% -4,7% Deroga ,4% -27,6% 31,5% - di cui artigianato ,3% -40,6% 37,4% Totale ,0% -30,1% 18,2% 4. Ingressi in lista di mobilità Legge 223/91 (lic. collettivi) ,6% 14,8% -25,5% Legge 236/93 (lic. individuali) ,1% -0,4% 20,5% Totale ,8% 4,3% 4,7% 5. Lavoratori in lista di mobilità al Legge 223/91 (lic. collettivi) ,3% 13,9% -11,6% Legge 236/93 (lic. individuali) ,6% 3,3% 11,0% Totale ,5% 6,8% 2,9% Fonte: elab. Veneto Lavoro CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 3/20

4 Graf. 1.1 Aperture di crisi. Aziende coinvolte per mese. Anni Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Amm.ni provinciali Graf. 1.2 Aperture di crisi. Lavoratori coinvolti per mese. Anni Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Amm.ni provinciali CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 4/20

5 Graf. 1.3 Procedure concluse di crisi aziendale con accordi o mancati accordi. Aziende coinvolte per mese. Anni Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Amm.ni provinciali Graf. 1.4 Procedure concluse di crisi aziendale con accordi o mancati accordi. Lavoratori coinvolti per mese. Anni Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Amm.ni provinciali CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 5/20

6 2. L ANNUNCIO DELLE CRISI: LE PROCEDURE APERTE (L. 223/1991) Il primo atto per la formalizzazione di una crisi aziendale 1 è rappresentato dall apertura di una specifica procedura tramite una comunicazione dell azienda alle rappresentanze sindacali, all Inps e alla Commissione provinciale del lavoro competente. 2 In tale comunicazione devono essere riportati i motivi che determinano la situazione di difficoltà, nonché il numero, la collocazione aziendale e i profili professionali del personale che presumibilmente verrà interessato. Non si tratta ancora di una precisa quantificazione degli effetti occupazionali che si realizzeranno ma di una prima indicazione sull impatto presunto. La variazione nella numerosità e nell intensità di tali segnali è un indicatore della congiuntura e della sua evoluzione. Tab. 2.1 Aperture di crisi. Aziende e lavoratori coinvolti per mese. Anni Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Totale Aziende Totale Totale Totale Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Lavoratori coinvolti 2008 Totale Totale Totale Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Amm.ni provinciali In tab. 2.1 si riporta per provincia e per mese il numero delle aziende che hanno annunciato l apertura di una procedura di crisi nonché il numero dei lavoratori potenzialmente interessati dai successivi provvedimenti (cigs e/o licenziamento e messa in mobilità). In tab si fornisce il dettaglio settoriale. 1. Non si intende per tale una difficoltà momentanea collegata a problemi di mercato di natura transitoria. 2. Nei casi di aziende con stabilimenti localizzati in più province l apertura della crisi è segnalata a livello regionale; nei casi di aziende con stabilimenti localizzati in più regioni l apertura della crisi è segnalata a livello nazionale. CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 6/20

7 Tab. 2.2 Aperture di crisi per settore, dimensione aziendale, istituto previsto e problematica. Unità locali e lavoratori coinvolti. Gennaio-dicembre * Quota calcolata per le sole unità locali per le quali è stato fornito il dato sull organico. Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Amm.ni provinciali Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Totale A. Unità locali 1. Settore ABBIGLIAMENTO AGRICOLTURA ALBERGHI ALIMENTARI CALZATURE CARTA CEMENTO CERAMICA CHIMICA COMMERCIO COOPERATIVE CUOIO E PELLI EDILIZIA GOMMA E MATERIE PLASTICHE GRAFICA ED EDITORIALE LAPIDEI LATERIZI LEGNO E ARREDAMENTO METALMECCANICA OCCHIALERIA OREFICERIA PETROLIO RISTORAZIONE SERVIZI TELECOMUNICAZIONI TESSILE TRASPORTO E SPEDIZIONE MERCI VETRO Non indicato Totale Dimensione aziendale Fino a 50 dip Oltre 50 dip Non indicato Totale Istituto previsto Cigs Mobilità l. 223/ Entrambi Totale Problematica aziendale Chiusura per decisione aziendale Chiusura per fallimento/proc. conc Riduzione per cessazione appalto Riduzione per chiusura ramo Riduzione per crisi di mercato Riduzione per ristrutt./riorganizz Altro Totale B. Lavoratori coinvolti Organico unità locali Previsione lavoratori coinvolti Quota % lavoratori coinvolti* 21,4 38,8 52,1 36,9 47,3 30,5 32,4 37,0 CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 7/20

8 3. LE CRISI FORMALIZZATE: I VERBALI DI ACCORDO Una volta formalizzata la crisi, si passa dalla generica previsione delle ricadute occupazionali alla puntuale identificazione dei lavoratori interessati e degli strumenti di welfare impiegabili, attivando la fase del negoziato. La procedura si conclude con l accordo (o il mancato accordo) tra azienda e parti sociali. Il mancato accordo comporta un aggravio di costi per l azienda che intende procedere ai licenziamenti collettivi. In tab. 3.1 si dà conto della dinamica mensile delle procedure concluse per territorio. In tab. 3.2 si forniscono, con riferimento alle unità locali coinvolte, ulteriori dettagli (settore, dimensione etc.). Tab. 3.1 Procedure concluse di crisi aziendale con accordi o mancati accordi per mese. Anni A livello provinciale Bl Pd Ro Tv Ve Vr Vi A livello regionale A livello nazionale Totale Aziende 2009 Totale Totale Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Lavoratori previsti 2009 Totale Totale Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Amm.ni provinciali CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 8/20

9 Tab. 3.2 Procedure concluse di crisi aziendale con accordi o mancati accordi per settore, dimensione aziendale e problematica. Unità locali e lavoratori coinvolti. Gennaio-dicembre A livello provinciale Bl Pd Ro Tv Ve Vr Vi A livello regionale A livello nazionale Totale A. Unità locali 1. Settore ABBIGLIAMENTO ALBERGHI ALIMENTARI CALZATURE CARTA CEMENTO CERAMICA CHIMICA COMMERCIO COOPERATIVE CUOIO E PELLI EDILIZIA GOMMA E MATERIE PLASTICHE GRAFICA ED EDITORIALE LAPIDEI LATERIZI LEGNO E ARREDAMENTO METALMECCANICA OCCHIALERIA OREFICERIA PETROLIO RISTORAZIONE SERVIZI TELECOMUNICAZIONI TESSILE TRASPORTO E SPEDIZIONE MERCI VETRO Non indicato Totale Dimensione aziendale Fino a 50 dip Oltre 50 dip Non indicato Totale Problematica aziendale Chiusura per decisione aziendale Chiusura per fallimento/proc. conc Riduzione per cessazione appalto Riduzione per crisi di mercato Riduzione per ristrutt./riorganizz Riduzione per chiusura ramo Altro Totale B. Lavoratori previsti - Solo in Cigs Solo in Mobilità l. 223/ In Cigs e in Mobilità l. 223/ Totale lavoratori previsti Organico unità locali Quota % lavoratori coinvolti* 25,1 41,9 51,8 48,6 39,6 32,3 43,9 88,5 89,7 43,6 * Quota calcolata per le sole unità locali per le quali è stato fornito il dato sull organico. Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Amm.ni provinciali CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 9/20

10 4. LE ORE AUTORIZZATE DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI (CIG) L analisi di lungo periodo (graf. 4.1) evidenzia che l ammontare complessivo di ore di cassa integrazione (cig) autorizzate nel triennio è stato largamente superiore a quello osservato nel picco precedente ( ), per quanto il confronto sia viziato dalla diversità degli universi di riferimento: negli ultimi anni, infatti, anche le piccole imprese hanno potuto accedere alla cig sub specie cig in deroga. Se nel biennio in Veneto le ore autorizzate di cig (ordinaria + straordinaria) erano risultate pari a circa 25 milioni (media annua), nel 2009 tale valore è stato abbondantemente superato già a fine luglio e nel già a fine marzo. L anno in cui le autorizzazioni hanno raggiunto il valore massimo è stato il (125 milioni di ore autorizzate, di cui circa 42 ml. in deroga). Nel sono state autorizzate 87 ml. di ore, livello che sarà superato nel, a causa soprattutto della ripresa della cig ordinaria (tabb. 4.1 e 4.2). Graf. 4.1 Cassa integrazione. Ore autorizzate. Anni (dati in ml.) ORDINARIA STRAORDINARIA DEROGA Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Inps Graf. 4.2 Cassa integrazione. Ore autorizzate per mese. Anni (dati in ml.) 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 Ordinaria Straordinaria Deroga Ordinaria - media mobile centrata a 3 termini Straordinaria - media mobile centrata a 3 termini Deroga - media mobile centrata a 3 termini Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Inps CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 10/20

11 Tab. 4.1 Ore di cassa integrazione autorizzate in Italia e in Veneto. Anni Ordinaria Straordinaria Deroga Industria Edilizia Industria Edilizia Artigianato Altro Industria Edilizia Artigianato Altro Totale A. Veneto 2005 Totale Totale Totale Totale Totale Totale Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale B. Italia 2005 Totale Totale Totale Totale Totale Totale Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Quota Veneto/Italia Totale ,9% 8,3% 8,1% 3,8% 12,2% 5,9% 6,3% 7,7% 24,0% 7,9% 8,9% Totale 7,9% 9,0% 11,4% 9,5% 13,7% 9,1% 6,8% 6,8% 18,3% 5,9% 10,4% Totale 8,9% 8,3% 8,5% 13,9% 0,0% 7,5% 5,8% 7,3% 20,7% 5,5% 8,9% Totale 8,2% 9,0% 8,6% 12,7% 13,7% 8,3% 7,3% 7,7% 23,5% 6,0% 9,4% Lavoratori equivalenti Totale Veneto Totale - Veneto Totale - Veneto Totale - Veneto Totale Italia Totale - Italia Totale - Italia Totale - Italia Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Inps CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 11/20

12 Tab. 4.2 Ore di cassa integrazione autorizzate. Anni Dati provinciali Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Totale Ordinaria 2005 Totale Totale Totale Totale Totale Totale Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Straordinaria 2005 Totale Totale Totale Totale Totale Totale Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Deroga 2005 Totale Totale Totale Totale Totale Totale Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Inps CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 12/20

13 L analisi dei dati mensili dettagliati (graf. 4.2.) evidenzia: 3 - la cigo è fortemente cresciuta tra settembre 2008 e giugno 2009 (raggiungendo il tetto dei 5 ml. di ore autorizzate in un solo mese); ha fatto seguito un successivo continuo ridimensionamento fino alla fine del ; verso la fine del si è materializzato un nuovo trend di incremento, proseguito per tutto il 4 ; - la cigs è decollata con un semestre di ritardo rispetto alla cigo: il ricorso a questo strumento è divenuto consistente a partire dalla metà del 2009 e il tetto massimo delle richieste è stato raggiunto nell estate con 8,4 ml. di ore richieste a settembre; dopo la flessione dell ultimo trimestre vi è stata una nuova crescita nella prima metà del cui ha fatto seguito una relativa stabilizzazione intorno ai 3 ml. di ore mensili richieste; - la cig in deroga ha progressivamente assunto un forte rilievo: il relativo andamento è connotato da un evidente ciclo amministrativo, a causa del quale le autorizzazioni si intensificano nella parte centrale e finale dell anno. Nel le ore autorizzate sono risultate pari a circa 30 ml.: la flessione rispetto al dipende dal numero minore di ore autorizzate per le aziende artigiane (da quasi 28 ml. a poco più di 16 ml.) mentre il numero di ore autorizzate con riferimento alle aziende industriali è diminuito di poco, passando da 8,2 ml. nel a 7,5 ml. nel. Nel il ricorso alla cig in deroga è di nuovo aumentato, con riferimento in particolare ai servizi, all edilizia e anche all artigianato. Per valutare l entità del ricorso agli strumenti di integrazione salariale è utile tradurre le ore concesse in unità di lavoro equivalenti: 5 - alle ore complessive autorizzate nel 2008 corrispondevano circa lavoratori equivalenti (valore già significativamente superiore a quello degli anni precedenti); - alle ore autorizzate nel 2009 corrispondevano circa lavoratori; - alle ore autorizzate nel hanno corrisposto circa lavoratori equivalenti (per l Italia ); - alle ore autorizzate nel corrispondono circa lavoratori (per l Italia ); - alle ore autorizzate nel corrispondono circa lavoratori (per l Italia ). Tab. 4.3 Italia. Tasso di utilizzo delle ore autorizzate di Cig Fino a novembre Fino a gennaio Fino ad aprile Fino ad ottobre Fino a dicembre Fino a gennaio Fino a febbraio Fino a giugno Fino a luglio Fino ad settembre Ore autorizzate nel 2008 Cigo 68,7 Cigs + deroga 84,9 Totale 76,9 Ore autorizzate nel 2009 Cigo 61,7 61,7 61,8 61,7 61,7 Cigs + deroga 71,8 71,8 71,8 70,2 70,3 Totale 65,4 65,4 65,5 64,9 64,9 Ore autorizzate nel Cigo 52,8 54,7 56,8 57,1 57,3 57,4 57,4 57,8 58,4 58,5 Cigs + deroga 45,0 46,9 48,3 47,7 48,1 48,1 48,1 48,2 49,2 49,2 Totale 47,3 49,1 50,7 50,4 50,7 50,8 50,8 50,9 51,8 51,9 Ore autorizzate nel Cigo 31,8 46,6 52,4 51,8 64,6 65,7 56,4 57,3 57,6 Cigs + deroga 35,9 38,2 46,4 47,9 50,9 51,6 51,6 52,7 53,0 Totale 34,7 40,2 47,8 48,8 54,1 55,0 52,8 53,8 54,1 Ore autorizzate nel Cigo 33,3 45,0 45,1 47,5 Cigs + deroga 37,9 42,9 43,7 47,4 Totale 36,4 43,5 44,2 47,5 Fonte: Inps, focus aprile novembre, 3. Nell analisi delle dinamiche mensili, soprattutto al livello provinciale, va usata particolare cautela: esse sono condizionate dalle normative sulle procedure e dai tempi amministrativi di caricamento dei dati: non c è infatti corrispondenza tra il mese in cui le ore vengono autorizzate e i mesi in cui esse sono utilizzate (possono essere sia anteriori che posteriori). Per questi motivi i dati Inps sulla cig (e particolarmente quelli sulla cig in deroga) sono un indicatore scarsamente utile per l analisi della congiuntura. 4. Da agosto è iniziato il nuovo quinquennio di calcolo per i limiti complessivi pluriennali della cig (tre anni ogni cinque). 5. I lavoratori equivalenti sono calcolati ipotizzando un orario di lavoro medio annuo di ore; in tal modo non si ottiene un numero preciso di lavoratori interessati (a prescindere dalle ore effettive di sospensione) ma solo il numero (teorico) di lavoratori sospesi integralmente ( a 0 ore ). CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 13/20

14 Occorre tener conto peraltro che le ore autorizzate non si traducono automaticamente in ore utilizzate. Secondo gli ultimi dati resi disponibili dall Inps, a livello nazionale il tasso di utilizzo (aggiornato a giugno ) risultava (tab. 4.3): - pari al 77% per le ore autorizzate nel 2008, - pari al 65% per le ore autorizzate nel 2009, - pari al 52% per le ore autorizzate nel, - pari al 54% per le ore autorizzate nel. - pari al 47% per le ore autorizzate nel. Le ore autorizzate possono venir utilizzate (e rendicontate) in un lasso di tempo anche considerevolmente distante dal momento dell autorizzazione: per questo il tasso di utilizzo delle ore autorizzate nel periodo t può tendere a crescere anche a distanza di molti mesi. Si osserva che nel corso della crisi il tasso di utilizzo si è abbassato: ciò dipende dal fatto che non di rado le aziende hanno richiesto un numero di ore elevato, anche per cautelarsi rispetto ad aspettative negative. In questo modo fanno scorta di ore di (possibile) cassa integrazione. Tenendo conto che, di fatto, il tasso di utilizzo medio è attorno al 50-60% (ancora più basso per la cigd - si stima attorno al 20% per il - mentre è più alto per la cigs) la valutazione dei lavoratori equivalenti effettivamente utilizzati è diversa da quella proposta a partire dalle ore autorizzate: per il possiamo calcolare un dato medio di circa lavoratori (numero medio giornaliero di lavoratori in cig) mentre il corrispondente valore per l Italia è pari a circa Ricaviamo un ulteriore informazione, con riferimento alla sola Cigs, dal monitoraggio avviato dall Osservatorio di Veneto Lavoro nel dicembre 2008 sui decreti ministeriali di concessione dell integrazione salariale. In tal modo possiamo valutare, con buona approssimazione, la consistenza delle imprese le cui unità produttive hanno trattamenti in corso (tab. 4.4). Si tratta, a dicembre, di 472 imprese, per gran parte delle quali la causa di attivazione del trattamento è rappresentata da crisi aziendale (281 casi), mentre la seconda voce è costituita dall apertura di contratti di solidarietà (125 casi). Nel trimestre gennaio-marzo 2013 cesseranno - salvo rinnovo o ricorso alla deroga - i trattamenti di sostegno al reddito per i dipendenti in cigs di 175 imprese. Tab. 4.4 Aziende con trattamenti di Cigs in corso al 31 dicembre approvati con decreto ministeriale per provincia di localizzazione delle unità produttive e causale Bl Pd Ro Tv Ve Vr Vi Pluriprovincia Totale Altra causale Amministrazione straordinaria Concordato preventivo Contratto di solidarietà Crisi aziendale Fallimento Riorganizzazione az Ristrutturazione az Totale complessivo Per confronto: dato al 31/12/ dato al 31/12/ dato al 31/12/ Di cui con scadenza nei prossimi mesi: Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Oltre * Il monitoraggio è stato avviato a dicembre Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Ministero del Lavoro, Divisione IV della Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali e Incentivi all Occupazione ( CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 14/20

15 5. LAVORATORI LICENZIATI CON INSERIMENTO NELLE LISTE DI MOBILITÀ Gli inserimenti in lista di mobilità 6 a seguito di licenziamenti collettivi (ex l. 223/1991) sono stati nel corso del 2008 poco meno di (comunque già in crescita del +11% rispetto al 2007). Con la fase di crisi questi valori sono aumentati fino al (nel 2009 si è superata la quota di 10mila licenziamenti collettivi; nel si è confermato tale valore mentre nel si è giunti vicino ai licenziamenti) per ridiscendere nel in tutte le province ad esclusione di Rovigo (graf. 5.1 e 5.2; tabb. 5.1, 5.2 e 5.3). Graf. 5.1 Lavoratori licenziati da aziende attive in Veneto e inseriti in lista di mobilità. Dati annuali Legge 223/1991 (lic. collettivi) Legge 236/1993 (lic. inidviduali) Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (fino al 2007 si fa riferimento alla data di inizio mobilità, dal 2008 la data di riferimento è quella di approvazione delle liste da parte delle Commissioni provinciali) Graf. 5.2 Lavoratori licenziati da aziende attive in Veneto e inseriti in lista di mobilità. Dati mensili. Anni Legge 223/91 (lic. collettivi) Legge 236/93 (lic. individuali) Legge 223/91 - Media mobile centrata a tre termini Legge 236/93 - Media mobile centrata a tre termini Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv 6. L inserimento nelle liste di mobilità decorre dal giorno successivo al licenziamento. Esso è subordinato all approvazione da parte della competente Commissione provinciale, approvazione che è successiva al licenziamento. Ciò spiega le differenze che ci possono essere (soprattutto a livello di dati mensili) qualora si consideri la data di approvazione dell inserimento in lista anziché la data di inizio del suo effettivo decorso. CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 15/20

16 Tab. 5.1 Inserimenti in lista di mobilità approvati dalle Commissioni provinciali del lavoro per mese. Anni Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Amm.ni provinciali Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Totale Legge 223/91 (lic. collettivi) 2008 Totale Totale Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Legge 236/93 (lic. individuali) 2008 Totale Totale Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 16/20

17 Tab. 5.2 Inserimenti in lista di mobilità ex l. 223/91 (licenziamenti collettivi) approvati dalle Commissioni provinciali del lavoro per Cpi di domicilio del lavoratore, - Prov. di Domicilio del lav. (Cpi) commissione Tot. Tot. Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Tot. Belluno Agordo Belluno Feltre Pieve di Cadore In altra provincia veneta Fuori regione Totale Padova Abano Terme Camposampiero Cittadella Conselve Este Monselice Montagnana Padova Piove di Sacco In altra provincia veneta Fuori regione Totale Rovigo Adria Badia Polesine Rovigo In altra provincia veneta Fuori regione Totale Treviso Castelfranco Veneto Conegliano Montebelluna Oderzo Pieve di Soligo Treviso Vittorio Veneto In altra provincia veneta Fuori regione Totale Venezia Chioggia Dolo Mirano Portogruaro San Donà di Piave Venezia In altra provincia veneta Fuori regione Totale Verona Affi Bovolone Legnago San Bonifacio Verona Villafranca di Verona In altra provincia veneta Fuori regione Totale Vicenza Arzignano Bassano del Grappa Lonigo Schio-Thiene Valdagno Vicenza In altra provincia veneta Fuori regione Totale Totale complessivo di cui fuori regione Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Commissioni provinciali CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 17/20

18 Tab. 5.3 Inserimenti in lista di mobilità ex l. 236/93 (licenziamenti individuali) approvati dalle Commissioni provinciali del lavoro per Cpi di domicilio del lavoratore, - Prov. di Domicilio del lav. (Cpi) commissione Tot. Tot. Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Tot. Belluno Agordo Belluno Feltre Pieve di Cadore In altra provincia veneta Totale Padova Abano Terme Camposampiero Cittadella Conselve Este Monselice Montagnana Padova Piove di Sacco In altra provincia veneta Totale Rovigo Adria Badia Polesine Rovigo In altra provincia veneta Totale Treviso Castelfranco Veneto Conegliano Montebelluna Oderzo Pieve di Soligo Treviso Vittorio Veneto In altra provincia veneta Totale Venezia Chioggia Dolo Mirano Portogruaro San Donà di Piave Venezia In altra provincia veneta Totale Verona Affi Bovolone Legnago San Bonifacio Verona Villafranca di Verona In altra provincia veneta 5 3 Totale Vicenza Arzignano Bassano del Grappa Lonigo Schio-Thiene Valdagno Vicenza In altra provincia veneta Totale Totale complessivo Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Commissioni provinciali CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 18/20

19 Tab. 5.4 Lavoratori in lista di mobilità a fine mese, 2007-* Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Totale Legge 223/91 (lic. collettivi) 2007 Giugno Dicembre Giugno Dicembre Giugno Dicembre Giugno Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Legge 236/93 (lic. individuali) 2007 Giugno Dicembre Giugno Dicembre Giugno Dicembre Giugno Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre * I lavoratori sono territorialmente ripartiti con riferimento al domicilio, non al luogo del rapporto di lavoro cessato. I valori dell ultimo trimestre sono provvisori. Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Commissioni provinciali CRISI AZIENDALI L impatto occupazionale Report Dicembre 19/20