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Anna Salvatore
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1 N /2012 REG.PROV.COLL. N /2012 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4091 del 2012, proposto da: Aristodemo Lucchini, rappresentato e difeso dall'avv. Davide Tedesco, con domicilio eletto presso Davide Tedesco in Roma, via Fornovo, 3 Int. 4; contro Roma Capitale, rappresentata e difesa dall avv. Fiammetta Lorenzetti, con la quale domicilia in Roma, via Tempio di Giove, 21; nei confronti di Maria Ludovica Pietrantoni, n.c.; per l'annullamento del diniego tacito formatosi sull istanza di accesso inoltrata dall odierno ricorrente in data 15 marzo 2012, pervenuta a Roma Capitale il successivo 19 marzo 2012, al fine di estrarre copia dei seguenti documenti: - verbale di accertamento di violazione n , così come individuato nel Verbale di Fermo amministrativo e di Affidamento in 1/5

2 Custodia n notificato a mani al sig. Lucchini Aristodemo in data Visto il ricorso con i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio di Roma Capitale; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 11 luglio 2012 il Cons. Silvia Martino; Uditi gli avv.ti di cui al verbale; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue: FATTO e DIRITTO 1. Il ricorrente espone che, in data , alle ore 17,00, mentre percorreva via delle Camelie n. 10, alla guida di un autovettura di proprietà della s.ra Maria Ludovia Pietrantoni, agenti della Polizia Municipale di Roma gli contestavano la violazione di cui all art. 172 del Codice della Strada con verbale n , notificato a mani del ricorrente. Nelle motivazioni, gli accertatori precisavano che a parte si è proceduto a sanzionare con l art. 116, comma 13 del CdS con separato verbale, in quanto, a detta dei verbalizzanti, il sig Lucchini era sprovvisto di patente di guida. Gli Agenti procedevano, quindi, alla notifica a mani del verbale di Fermo amministrativo e di affidamento in Custodia del Veicolo. Tuttavia, contestualmente, non gli rilasciavano il verbale di accertamento di violazione n Il ricorrente, pertanto, si trovava costretto a presentare una domanda di accesso a siffatto verbale, al fine di intraprendere tutte le iniziative 2/5

3 opportune per la tutela dei suoi diritti ed interessi. A fronte dell inerzia serbata dall amministrazione, adisce oggi questo Tribunale amministrativo, facendo osservare come la conoscenza di siffatto verbale sia indispensabile ai fini dell impugnazione del medesimo, nonché in vista del procedimento penale attivato dalla Polizia Municipale. Nel costituirsi in resistenza, tuttavia, l amministrazione capitolina ha rappresentato che il verbale n , non è mai stato completato dagli agenti verbalizzanti in quanto, al suo posto (trattandosi dell accertamento di una condotta penalmente rilevante, ai sensi dell art. 116, comma 13, del Codice della Strada), è stata successivamente redatta, dagli agenti medesimi, apposita informativa di reato ai sensi dell art. 347 c.p.p. da inoltrare alla Procura della Repubblica. Di tale circostanza, peraltro, il ricorrente è stato edotto sia verbalmente, che con missiva del competente Comando in data 29 maggio Il ricorso è stato assunto in decisione alla camera di consiglio dell 11 luglio Il ricorso è inammissibile. L amministrazione capitolina riferisce che il documento cui il ricorrente chiede di accedere, non è in realtà mai stato formato dagli agenti della Polizia Municipale che hanno contestato al sig. Lucchini le violazioni del Codice della Strada summenzionate e che invece, al suo posto (per quanto riguarda in particolare la violazione dell art. 116, comma 13,) è stata redatta apposita informativa di reato da inoltrare all Autorità giudiziaria. Non esiste, dunque, un documento amministrativo in relazione al quale possa formare oggetto di accertamento, da parte di questo Giudice, l esistenza di un diritto di accesso in capo al ricorrente. 3/5

4 Per quanto occorrer possa, si rileva che il Corpo della polizia municipale è organo di polizia giudiziaria, ai sensi di quanto previsto dagli artt. 5 legge 7 marzo 1986, n. 65 e 57, comma secondo, lett. b, c.p.p. (cfr. Cassazione penale sez. III, 26 aprile 2012, n ). Nella fattispecie, pertanto, l informativa di cui trattasi è stata redatta nell'esercizio di funzioni di polizia giudiziaria specificamente attribuite dall'ordinamento, con la conseguenza che si è in presenza di atti di indagine compiuti dalla polizia giudiziaria, i quali, come tali, sono soggetti a segreto istruttorio ai sensi dell'art. 329 c.p.p. e conseguentemente sottratti all'accesso ai sensi dell'art. 24, L. n. 241/1990 (cfr. Consiglio di Stato, sez. IV, 10 agosto 2011, n. 4769). Per quanto appena argomentato, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile. La peculiarità della vicenda, giustifica, peraltro, l integrale compensazione delle spese di giudizio tra le parti. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sede di Roma, sez. II^, definitivamente pronunciando sul ricorso di cui in premessa, lo dichiara inammissibile. Spese compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 11 luglio 2012 con l'intervento dei magistrati: Luigi Tosti, Presidente Salvatore Mezzacapo, Consigliere Silvia Martino, Consigliere, Estensore L'ESTENSORE IL PRESIDENTE 4/5

5 DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 18/09/2012 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.) 5/5

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