Rassegna stampa. Lunedì, 18/01/2016. Documento generato da Elena Artioli il 18/01/2016 alle 08:03:17 Pagina 1/5

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1 Rassegna stampa Lunedì, 18/01/2016 Documento generato da Elena Artioli il 18/01/2016 alle 08:03:17 Pagina 1/5

2 Indice I Radicali attaccano la riforma elettorale (Alto Adige - 18/01/ Team Autonomie)... 3 Legge elettorale I Radicali sono pronti a presentare ricorso (Corriere dell'alto Adige - 17/01/ Consiglio Provinciale di Bolzano)... 4 Documento generato da Elena Artioli il 18/01/2016 alle 08:03:17 Pagina 2/5

3 Data: 18/01/2016 Fonte: Alto Adige Pagina: 15 Categoria: Team Autonomie I Radicali attaccano la riforma elettorale consiglio regionale BOLZANO Valerio Federico, tesoriere dei Radicali italiani, e Claudio Degasperi del team autonomie chiedono che il consiglio regionale blocchi la modifica della legge elettorale in quanto violerebbe il diritto europeo, in caso contrario, minacciano di ricorrere alla Corte europea. In una nota ricordano che nel "Codice di buona condotta in materia elettorale" elaborato nel 2002 dalla Commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d'europa, si afferma che "gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale propriamente detto, non devono essere modificati nell'anno che precede le elezioni". Per questo la Corte europea dei diritti umani nel 2012 ha condannato la Bulgaria per aver introdotto, poco prima del voto del 2005, nuove norme. Le prescrizioni dell'articolo 5 della legge n. 400 del 1988, come modificata nel 2006, prevedono "l'obbligo dell'italia di conformarsi alle decisioni della Corte europea dei diritti umani&# 8221;. Secondo Federico e Degasperi, l'articolo 117 della Costituzione, primo comma, condiziona l'esercizio della potestà legislativa delle Regioni al rispetto degli obblighi internazionali, tra i quali rientrano quelli derivanti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'uomo. Radicali e team autonomie invitano dunque il consiglio regionale a "non porre in essere un atto illegittimo". «Siamo pronti a presentare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'uomo, nonché alla Corte Costituzionale e ai tribunali ordinari italiani. La nuova legge elettorale, inoltre, non risolverebbe il problema della governabilità ma avrebbe l'effetto di far fuori, oltreché le piccole forze politiche, le minoranze linguistiche come i ladini che si vedrebbero esclusi dal consiglio in una Regione a statuto speciale come il Trentino Alto Adige che all'articolo 61 stabilisce che gli enti pubblici locali debbono prevedere "norme atte ad assicurare la rappresentanza proporzionale dei gruppi li nguistici "». vità 13 anno i consiglio regionale I Radicali attaccano la riforma elettorale compiti con BOLZANO Valerio Federico, tesoriere dei Radicali italiani, e Claudio Degasperi del Team Autonomie chiedono che il consiglio regionale blocchi la modifica della legge elettorale in quanto violerebbe il diritto europeo, in caso contrario, minacciano di ricorrere alla Corte europea. Inuna notaricordano chenel Codice di buona condotta in materia elettorale elaborato nel 2002 dalla Commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d'europa, si afferma che gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale propriamente detto, non devono essere modificati nell'anno che precede le elezioni. Per questo la Corte europea dei diritti umani nel 2012 ha condannatola Bulgariaper aver introdotto, poco prima del voto del 2005, nuove norme. Le prescrizioni dell articolo 5 della legge n. 400 del 1988, come modificata nel 2006, prevedono l obbligo dell Italia di conformarsi alle decisioni della Corte europea dei diritti umani. Secondo Federico e Degasperi, l'articolo 117 della Costituzione, primo comma, condiziona l'esercizio della potestà legislativa delle Regioni al rispetto degli obblighi internazionali, tra i quali rientrano quelli derivanti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'uomo. Radicali e Team autonomie invitano dunque il consiglio regionale a non porre in essere un atto illegittimo. «Siamo pronti a presentare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'uomo, nonché alla Corte Costituzionale e ai tribunali ordinari italiani. La nuova legge Unaseduta delconsiglio regionale elettorale, inoltre, non risolverebbe il problema della governabilità ma avrebbe l'effetto di far fuori, oltreché le piccole forze politiche, le minoranze linguistiche come i ladini che si vedrebbero esclusi dal consiglio in una Regione a statuto speciale come il Trentino Alto Adige che all'articolo 61 stabilisce che gli enti pubblici locali debbono prevedere norme atte ad assicurare la rappresentanza proporzionaledeigruppilinguistici». Documento generato da Elena Artioli il 18/01/2016 alle 08:03:17 Pagina 3/5

4 Data: 17/01/2016 Fonte: Corriere dell'alto Adige Pagina: 6 Categoria: Consiglio Provinciale di Bolzano Legge elettorale I Radicali sono pronti a presentare ricorso Bolzano Percorso a ostacoli per la modifica alla legge elettorale, che andrà in aula mercoledì in consiglio regionale. L'ultima minaccia arriva dai Radicali, che minacciano ricorsi in tutte le sedi: motivo della contestazione, il cambiamento delle regole troppo a ridosso dell'appuntamento elettorale. «L'eventuale modifica della legge elettorale regionale a pochi mesi dalle consultazioni violerebbe il diritto europeo e quello italiano -- sostengono il tesoriere nazionale Valerio Federico e l'ex consigliere comunale bolzanino Claudio Degasperi --. Nel Codice di buona condotta in materia elettorale elaborato nel 2002 dalla Commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d'europa, si afferma che "gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale propriamente detto, non devono essere modificati nell'anno che precede le elezioni"». Mnaccia solo virtuale? Per i radicali non proprio. «La Corte europea dei diritti umani già nel 2012 ha condannato la Bulgaria per aver introdotto, poco prima del voto del 2005, nuove norme. L'articolo 117 della Costituzione, primo comma, condiziona l'esercizio della potestà legislativa delle Regioni al rispetto degli obblighi internazionali, tra i quali rientrano quelli derivanti dalla Convenzione Europea dei diritti dell'uomo. Invitiamo dunque il consiglio regionale a rinunciare a porre in essere un atto illegittimo. Siamo pronti a presentare ricorso alla Corte Europea dei diritti dell'uomo, nonché alla Corte Costituzionale e ai tribunali ordinari italiani. La nuova legge elettorale, inoltre, non risolverebbe il problema della governabilità ma avrebbe l'effetto di far fuori, oltreché le piccole forze politiche, le minoranze linguistiche come i Ladini che si vedrebbero esclusi dal consiglio elettorale in una regione a statuto speciale come il Trentino Alto Adige. Del resto la Corte costituzionale nel 1988 ha dichiarato incostituzionale una legge elettorale analoga a quella fra pochi giorni in discussione per "manifesta lesione dei diritti delle minoranze linguistiche, segnatamente di quella ladina, determinata dall'introduzione di una soglia elettorale". Proprio l'introduzione di tre soglie (7% per le coalizioni, 3% per le liste singole, 2,2% per le liste dentro le coalizioni) è la grande novità della proposta di modifica: mercoledì la battaglia in aula. Documento generato da Elena Artioli il 18/01/2016 alle 08:03:17 Pagina 4/5

5 Powered by TCPDF ( Data: 17/01/2016 Fonte: Corriere dell'alto Adige Pagina: 6 Categoria: Consiglio Provinciale di Bolzano Legge elettorale I Radicali sono pronti a presentare ricorso Clementi li» Cle. R. BOLZANO Percorso a ostacoli per la modifica alla legge elettorale, che andrà in aula mercoledì in consiglio regionale. L ultima minaccia arriva dai Radicali, che minacciano ricorsi in tutte le sedi: motivo della contestazione, il cambiamento delle regole troppo a ridosso dell appuntamento elettorale. «L eventuale modifica della legge elettorale regionale a pochi mesi dalle consultazioni violerebbe il diritto europeo e quello italiano sostengono il tesoriere nazionale Valerio Federico e l ex consigliere comunale bolzanino Claudio Degasperi. Nel Codice di buona condotta in materia elettorale elaborato nel 2002 dalla Commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d Europa, si afferma che gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale propriamente detto, non devono essere modificati nell anno che precede le elezioni». Minaccia solo virtuale? Per i radicali non proprio. «La Corte europea dei diritti umani già nel 2012 ha condannato la Bulgaria per aver introdotto, poco prima del voto del 2005, nuove norme. L articolo 117 della Costituzione, primo comma, condiziona l esercizio della potestà legislativa delle Regioni al rispetto degli obblighi internazionali, tra i quali rientrano quelli derivanti dalla Convenzione Europea dei diritti dell uomo. Invitiamo dunque il Consiglio regionale a rinunciare a porre in essere un atto illegittimo. Siamo pronti a presentare ricorso alla Corte Europea dei diritti dell uomo, nonché alla Corte Costituzionale e ai tribunali ordinari italiani. La nuova legge elettorale, inoltre, non risolverebbe il problema della governabilità ma avrebbe l effetto di far fuori, oltreché le piccole forze politiche, le minoranze linguistiche come i Ladini che si vedrebbero esclusi dal consiglio elettorale in una regione a statuto speciale come il Trentino Alto Adige. Del resto la Corte costituzionale nel 1988 ha dichiarato incostituzionale una legge elettorale analoga a quella fra pochi giorni in discussione per manifesta lesione dei diritti delle minoranze linguistiche, segnatamente di quella ladina, determinata dall introduzione di una soglia elettorale. Proprio l introduzione di tre soglie (7% per le coalizioni, 3% per le liste singole, 2,2% per le liste dentro le coalizioni) è la grande novità della proposta di modifica: mercoledì la battaglia in aula. F.Cle. Documento generato da Elena Artioli il 18/01/2016 alle 08:03:17 Pagina 5/5

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