CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE IV - N.R.G. 4968/2019 INTEGRAZIONE DEL CONTRADDITTORIO

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1 CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE IV - N.R.G. 4968/2019 INTEGRAZIONE DEL CONTRADDITTORIO MEDIANTE NOTIFICA PER PUBBLICI PROCLAMI EX ART. 41, QUARTO COMMA, CPA, ATTUATA CON PUBBLICAZIONE SUL SITO WEB ISTITUZIONALE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 1. la dott.ssa SEBASTIANA ADAMO (Codice Fiscale DMASST76P53A176Z), il dott. ALESSANDRO ALLEGRETTI (Codice Fiscale LLGLSNZ4B28B180Q), la dott.ssa AIDA AUTILIO (Codice Fiscale TLADAI85D65H703P), la dott.ssa STEFANIA AVAGLIANO (Codice Fiscale VGLSFN78D45L259Z), la dott.ssa BARBARA BASTA (Codice Fiscale BSTBBR75B59L049F), la dott.ssa LUISA BENIGNO (Codice Fiscale BNGLSU91L51G309G), il dott. MANUEL BOZZARELLI, (Codice Fiscale BZZMNL89H30C261X), la dott.ssa SERENA BRACCIALI (Codice Fiscale BRCSRN90M41H501U), la dott.ssa BARBARA CAMASSA (Codice Fiscale CMSBBR77B61A944H), il dott. LUCA CAPUTI (Codice Fiscale CPTLCU75C24A662E), la dott.ssa ELEONORA CIUFFI (Codice Fiscale CFFLNR89R67F023P), la dott.ssa TIZIANA COLOMBO (Codice Fiscale CLMTZN69M52G712O), la dott.ssa NUNZIA D'ANTONIO (Codice Fiscale DNTNNZ82B46F839Y), il dott. GABRIELE DE MAGLIO (Codice Fiscale DMGGRL84B27I549R), la dott.ssa ALEXANDRA DI GANGI (Codice Fiscale DGNLND91E55B429T), la dott.ssa FLAMINIA FARRUGGIA (Codice Fiscale FRRFMN80C50A089E), la dott.ssa GIOVANNA FATTORE (Codice Fiscale FTTGNN88H51A512X), la dott.ssa SABRINA GUGLIUZZA (Codice Fiscale GGLSRN73C554317I), la dott.ssa RITA MARIA GIUSEPPA INSALACO (C.F. NSLRMR74D47H792Z), la dott.ssa SPERANZA LO RE (Codice Fiscale LROSRN86M56E223W), la dott.ssa MARIA ACHIROPITA LUZZI (Codice Fiscale LZZMCH81M66H579B), la dott.ssa LAURA MANFRIDA (Codice Fiscale MNFLRA88B54G791G), il dott. ANTONIO MANIGRASSO (Codice Fiscale MNGNTN85B03F152C), la dott.ssa FEDERICA MARINELLI (Codice Fiscale

2 MRNFRC88H58L049T), la dott.ssa PAOLA MARZO (Codice Fiscale MRZPLA76D43B963X), il dott. EMILIANO NABORRE (Codice Fiscale NBRMLN75R29F158K), la dott.ssa ALESSANDRA PADOVANO (Codice Fiscale PDVLSN81B68G273S), la dott.ssa ALBA PISCOPO (Codice Fiscale PSCLBA75D45F111L), la dott.ssa VALENTINA PROIETTI (Codice Fiscale PRTVNT84C61H501S), la dott.ssa ARIANNA ROSA (Codice Fiscale RSORNN88T57L840D), la dott.ssa SANDRA ROSSALI (Codice Fiscale RSSSDR78M62G702G), la dott.ssa SILVIA SARNO (Codice Fiscale SRNSLV91L55F839C), il dott. FAUSTO SCERVINO (Codice Fiscale SCRFST80C31D086I), la dott.ssa MARIA TERESA SETTE (Codice Fiscale STTMTR84H46A883Z), la dott.ssa GIOVANNA SIMONCINI (Codice Fiscale SMNGNN795G273V), la dott.ssa ROSALIA SOCIALE (Codice Fiscale SCLRSL61C47G333T), la dott.ssa LUCIA SPADA (Codice Fiscale SPDLCU80T50F027E), il dott. FABIO SPIEZIA (Codice Fiscale SPZFBA82S10F839I), la dott.ssa FEDERICA SPOTO (Codice Fiscale SPTFRC89C58G273I), la dott.ssa CINZIA STRANO (Codice Fiscale STRCNZ79M64C351D), la dott.ssa VALERIA VARALLA (Codice Fiscale VRLVLR76M52L845P) e la dott.ssa ELEONORA DI GIALLUCA (Codice Fiscale DGLLNR89T46 H501Q) - tutti collocati o tra i vincitori o tra i primi 600 idonei nella graduatoria definitiva del concorso pubblico per assistenti giudiziari bandito dal Ministero della Giustizia con decreto reso in data 18 novembre 2016 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 novembre ª serie speciale n hanno proposto, con il patrocinio dell prfo. Avv. ROMANO VACCARELLA e dell avv. ALESSANDRO RAFFO, appello per l annullamento e/o la riforma della sentenza n resa in data 4 marzo 2019 dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell ambito del giudizio rubricato al n. R.G. 4027/ Con la sentenza n resa in data 4 marzo 2019, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha respinto il ricorso, integrato da motivi aggiunti, proposto dai suindicati appellanti al fine di conseguire: (I) l annullamento del provvedimento del Direttore Generale della Direzione Generale del Personale e della Formazione presso il Dipartimento dell Organizzazione

3 Giudiziaria, del Personale e dei Servizi del Ministero della Giustizia, avente ad oggetto l elenco delle sedi di servizio disponibili per la scelta da parte di ulteriori idonei del concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 800 posti a tempo indeterminato per il profilo professionale di Assistente Giudiziario, genericamente richiamato nell avviso pubblicato sul sito internet istituzionale del Ministero della Giustizia in data 9 marzo 2018; (II) l annullamento del provvedimento del Direttore Generale della Direzione Generale del Personale e della Formazione presso il Dipartimento dell Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi del Ministero della Giustizia, avente ad oggetto l'elenco delle sedi di servizio disponibili per la scelta da parte dei vincitori e dei primi 600 idonei del concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 800 posti a tempo indeterminato per il profilo professionale di Assistente Giudiziario, genericamente richiamato nell avviso pubblicato sul sito internet istituzionale del Ministero della Giustizia in data 15 dicembre 2017, provvedimento divenuto lesivo solo a seguito della pubblicazione dell elenco delle sedi di servizio disponibili per la scelta da parte di ulteriori idonei genericamente richiamato nell avviso pubblicato sul sito internet istituzionale del Ministero della Giustizia in data 9 marzo 2018; (III) l annullamento del provvedimento del Direttore Generale della Direzione Generale del Personale e della Formazione presso il Dipartimento dell Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi del Ministero della Giustizia, avente ad oggetto l assunzione di ulteriori 420 idonei del concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 800 posti a tempo indeterminato per il profilo professionale di Assistente Giudiziario, genericamente richiamato nell avviso pubblicato sul sito internet istituzionale del Ministero della Giustizia in data 18 luglio 2018 ; (IV) l annullamento del provvedimento del Direttore Generale della Direzione Generale del Personale e della Formazione presso il Dipartimento dell Organizzazione

4 Giudiziaria, del Personale e dei Servizi del Ministero della Giustizia, avente ad oggetto il calendario delle convocazioni per la scelta delle sedi di servizio da parte degli ulteriori 420 idonei del concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 800 posti a tempo indeterminato per il profilo professionale di Assistente Giudiziario, genericamente richiamato nell avviso pubblicato sul sito internet istituzionale del Ministero della Giustizia in data 24 luglio 2018 ; (V) l annullamento del provvedimento del Direttore Generale della Direzione Generale del Personale e della Formazione presso il Dipartimento dell Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi del Ministero della Giustizia, avente ad oggetto l elenco delle sedi di servizio disponibili per la scelta da parte degli ulteriori 420 idonei del concorso pubblico, per titoli ed esami, a n. 800 posti a tempo indeterminato per il profilo professionale di Assistente Giudiziario, genericamente richiamato nell avviso pubblicato sul sito internet istituzionale del Ministero della Giustizia in data 31 luglio 2018 ; (VI) l annullamento di ogni altro atto precedente, successivo, conseguente e/o consequenziale lesivo dell interesse dei ricorrenti all assegnazione della sede di servizio (VII) la condanna del Ministero della Giustizia, in persona del Ministro e legale rappresentante pro tempore, ad effettuare ex novo la scelta della sede di servizio sulla base di un elenco unico e omnicomprensivo delle sedi disponibili ed, in particolare, ad adottare e a porre in essere tutte le misure necessarie ad assicurare la scelta delle sedi di servizio disponibili nel rispetto delle priorità acquisite dai ricorrenti, quali vincitori o idonei utilmente collocati in graduatoria, in base alle risultanze della graduatoria generale definitiva di merito approvata dal Direttore Generale della Direzione Generale del Personale e della Formazione con decreto reso in data 14

5 novembre 2017 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 novembre ª serie speciale n Il ricorso in appello è stato notificato in data 10 giugno 2019 al MINISTERO DELLA GIUSTIZIA e ai signori ROBERTA PANICO e CARMELO TAFURI, questi ultimi quali controinteressati. 4. Nel ricorso in appello sono stati dedotti i seguenti motivi: (I) ERROR IN IUDICANDO IN RELAZIONE ALLE CENSURE DEDOTTE NEL PRIMO MOTIVO E NEL SECONDO MOTIVO DEL RICORSO PRINCIPALE E NEL TERZO MOTIVO DEL RICORSO PER MOTIVI AGGIUNTI ESPERITI IN PRIME CURE: (I) Violazione e falsa applicazione dell art. 28, primo comma, del d.p.r. 9 maggio 1994 n. 487, violazione e falsa applicazione dell art. 11 del bando di concorso, violazione e falsa applicazione dei principi di buon andamento, di imparzialità e di trasparenza della pubblica amministrazione sanciti dall art. 97 cost.; (II) Eccesso di potere per manifesta illogicità, irrazionalità, irragionevolezza e disparità di trattamento, eccesso di potere per sviamento; (III) Eccesso di potere per manifesta illogicità, irragionevolezza, irrazionalità e contraddittorietà dell azione amministrativa, difetto di motivazione, violazione dell art. 3 della legge n. 241/1990. Gli appellanti hanno dedotto l erroneità della sentenza gravata nella parte in cui ha ritenuto lo scaglionamento delle sedi di servizio disponibili conforme alle prescrizioni dell art. 11, settimo e ottavo comma, del bando di concorso, alle prescrizioni dell art. 28, primo comma, del d.p.r. 9 maggio 1994 n. 487 e, comunque, giustificato dalla necessità e dalla urgenza della immediata copertura delle sedi più in sofferenza. In base alle prescrizioni dell art. 11, settimo e ottavo comma, del bando di concorso, il Ministero della Giustizia aveva la facoltà di utilizzare, entro i limiti temporali di validità della graduatoria, l istituto dello scorrimento per la copertura dei posti resisi disponibili in epoca successiva alla definizione della procedura concorsuale.

6 Tale facoltà non può legittimare l operato del Ministero della Giustizia che, pur avendo piena contezza di tutte le sedi disponibili già in epoca antecedente alla convocazione dei vincitori e dei primi 600 idonei per la sottoscrizione del contratto di lavoro e per la scelta della sede di servizio, ha ripartito e scaglionato dette sedi procedendo alla predisposizione di un primo elenco destinato ai vincitori e ai primi 600 idonei, di un secondo elenco destinato agli ulteriori idonei e di un terzo elenco destinato ai successivi 420 idonei. Il Ministero della Giustizia, procedendo alla predisposizione ed alla pubblicazione non di un elenco unico e omnicomprensivo delle sedi disponibili, come avrebbe dovuto, ma di tre diversi elenchi delle sedi disponibili ha pregiudicato e fortemente limitato il legittimo interesse dei primi alla scelta della sede di servizio avvantaggiando illegittimamente i secondi. (II) ERROR IN IUDICANDO IN RELAZIONE ALLE CENSURE DEDOTTE NEL QUARTO MOTIVO DEL RICORSO PRINCIPALE E DEL RICORSO PER MOTIVI AGGIUNTI ESPERITI IN PRIME CURE: Violazione del principio meritocratico sancito dagli artt. 3, 51 e 97 Cost. e violazione e falsa applicazione dei principi di buon andamento e di imparzialità sanciti dall art. 97 Cost.. Gli appellanti hanno dedotto l erroneità della sentenza gravata nella parte in cui ha negato la violazione dei principi di buon andamento e di imparzialità dell azione amministrativa sanciti dall art. 97 Cost. e la violazione del principio meritocratico sancito dagli artt. 3, 51 e 97 Cost. I provvedimenti impugnati in prime cure hanno chiaramente violato detto principio avendo, da un lato, sottoposto alla scelta degli appellanti, tutti rientranti nell ambito dei vincitori e dei primi 600 idonei, solo una parte delle sedi disponibili e, dall altro, consentito la scelta sulla restante parte delle sedi disponibili agli ulteriori 1.444

7 idonei che, nella graduatoria, occupano una posizione di molto inferiore ai vincitori e ai primi 600 idonei. 5. Il ricorso in appello è stato depositato in data 11 giugno 2019 e rubricato al n.r.g. 4968/2019. Sempre in data 11 giugno 2019 è stata depositata, nell ambito del giudizio d appello, istanza di fissazione dell udienza di discussione dell appello. 6. Nel suindicato ricorso in appello, gli appellanti hanno: (I) evidenziato la necessità di procedere all integrazione del contraddittorio nei confronti di tutti coloro che, in forza dei successivi scorrimenti della graduatoria generale definitiva di merito approvata dal Direttore Generale della Direzione Generale del Personale e della Formazione del Ministero della Giustizia con decreto reso in data 14 novembre 2017, hanno provveduto alla scelta della sede di servizio; (II) chiesto l autorizzazione alla notifica per pubblici proclami ex art. 41, quarto comma, cpa, del ricorso in appello attraverso la pubblicazione sul sito web istituzionale del Ministero della Giustizia. 7. Con decreto presidenziale n. 800/2019 reso in data 11 giugno 2019 che di seguito si riporta integralmente, il Consiglio di Stato ha autorizzato la notifica per pubblici proclami attraverso la pubblicazione sul sito web istituzionale del Ministero della Giustizia: Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) Il Presidente ha pronunciato il presente DECRETO sul ricorso numero di registro generale 4968 del 2019, proposto dai signori Sebastiana Adamo, Alessandro Allegretti, Aida Autilio, Stefania Avagliano, Barbara Basta, Luisa Benigno, Manuel Bozzarelli, Serena Bracciali, Barbara Camassa, Luca Caputi, Eleonora Ciuffi, Tiziana Colombo, Nunzia D'Antonio, Gabriele De Maglio, Alexandra Di Gangi, Flaminia

8 Farruggia, Giovanna Fattore, Sabrina Gugliuzza, Rita Maria Giuseppa Insalaco, Speranza Lo Re, Maria Achiropita Luzzi, Laura Manfrida, Antonio Manigrasso, Federica Marinelli, Paola Marzo, Emiliano Naborre, Alessandra Padovano, Alba Piscopo, Valentina Proietti, Arianna Rosa, Sandra Rossali, Silvia Sarno, Fausto Scervino, Maria Teresa Sette, Giovanna Simoncini, Rosalia Sociale, Lucia Spada, Fabio Spiezia, Federica Spoto, Cinzia Strano, Valeria Varalla, Eleonora Di Gialluca, rappresentati e difesi dagli avvocati Romano Vaccarella, Alessandro Raffo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia; contro Il Ministero della Giustizia non costituito in giudizio; nei confronti di Roberta Panico, Carmelo Tafuri non costituiti in giudizio; per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima) n /2019, resa tra le parti. Visti il ricorso e i relativi allegati; Vista l istanza di autorizzazione alla notificazione mediante pubblici proclami del ricorso di appello; Rilevato che il ricorso è stato notificato solo a 2 (due) controinteressati e, pertanto, va ordinata l integrazione del contraddittorio, i ricorrenti sono autorizzati ad avvalersi della notifica per pubblici proclami, con inserimento sul Sito Web del Ministero della Giustizia di un estratto del presente decreto, di un sunto del ricorso e con la dichiarazione dello stato attuale del procedimento; A tale adempimento i ricorrenti provvederanno nel termine perentorio di giorni 30 (trenta) dalla comunicazione del presente decreto; il deposito della prova della eseguita notificazione avverrà nel termine, anch esso perentorio, di giorni 15 (quindici) dalla effettuazione della

9 stessa. P.Q.M. Ferma restando ogni valutazione del collegio, ordina ai ricorrenti di procedere all integrazione del contraddittorio nei confronti dei rimanenti controinteressati e autorizza, nei modi e nei termini sopracitati, la notificazione agli stessi per pubblici proclami. Il presente decreto sarà eseguito dall'amministrazione ed è depositato presso la segreteria della Sezione, che provvederà a darne comunicazione alle parti. Così deciso in Roma il giorno 11 giugno Ad oggi, il Consiglio di Stato non ha proceduto alla fissazione dell udienza di discussione dell appello. 9. Con il presente atto, gli appellanti intendono ottemperare a quanto prescritto nel decreto presidenziale n. 800/2019 reso in data 11 giugno 2019 e, al contempo, precisare che tutte le informazioni relative al suindicato giudizio d appello sono reperibili e consultabili sul sito inserendo il numero di ruolo generale del giudizio d appello (n.r.g. 4968/2019), nella seconda sottosezione Ricerche - Ricorsi, rintracciabile all interno della seconda sottosezione Attività giurisdizionale CdS della sezione Consiglio di Stato. 10. Si chiede, pertanto, la pubblicazione sul sito web istituzionale del Ministero della Giustizia: (I) del presente atto di integrazione del contraddittorio, (II) della copia informatica del ricorso in appello notificato in data 10 giugno 2019 e depositato in data 11 giugno 2019 e (II) della copia informatica del decreto presidenziale n. 800/2019 reso in data 11 giugno 2019 dal Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Quarta, nell ambito del giudizio rubricato al n.r.g. 4968/ Si chiede, altresì, di voler fornire agli scriventi prova della data di avvenuta pubblicazione e ciò al fine di procedere al successivo deposito della prova della eseguita notifica, così come prescritto nel decreto presidenziale n. 800/2019 reso in data 11 giugno 2019 dal Consiglio di

10 Stato in sede giurisdizionale, Sezione Quarta, nell ambito del giudizio rubricato al n.r.g. 4968/2019. Si trasmette unitamente al presente atto la copia informatica del ricorso in appello notificato in data 10 giugno 2019 e depositato in data 11 giugno 2019 e la copia informatica del decreto presidenziale n. 800/2019 reso in data 11 giugno 2019 dal Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Quarta, nell ambito del giudizio rubricato al n.r.g. 4968/2019. Roma, 20 giugno 2018 avv. prof. Romano Vaccarella avv. Alessandro Raffo